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FINAL EIGHT, IL MEGLIO DELLA PALLANUOTO A GENOVA

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È stata presentata in Sala Trasparenza, alla Regione Liguria, la Final 8 di Champions League che dal 7 giugno porterà alla Sciorba le otto squadre di pallanuoto più forti al mondo. Tra queste la Pro Recco, padrona di casa e organizzatrice dell’evento. A dare il via simbolico sono stati i tiri di Giovanni Toti e Ilaria Cavo a Stefano Tempesti, inginocchiato nella fontana di Piazza De Ferrari a difesa di una porta vera.

Per Maurizio Felugo, presidente della Pro Recco, “la Final Eight di Genova è il frutto di un percorso iniziato due anni fa con il ritorno nel capoluogo: vogliamo ripagare l’affetto e l’entusiasmo ricevuti con un fantastico evento internazionale che tutta la Liguria saprà vivere da protagonista. Lo facciamo con orgoglio, senso di appartenenza e volontà di stupire l’Europa. Abbiamo raddoppiato spettacolo e sforzi con la Final Kids che incarna alla perfezione quelli che sono i nostri valori e obiettivi: avvicinare i più piccoli a questo sport, renderli partecipi ed emozionarli per alimentare la passione. Da atleta prima e presidente poi ho capito quanto sia importante fare squadra, aiutarsi e collaborare: per questo desidero ringraziare sponsor, istituzioni e Len per la fiducia riposta nei nostri confronti”.

“La pallanuoto è lo sport ligure per eccellenza. È naturale che Genova ospiti la fase finale della massima competizione europea, anche se portare alla Sciorba la Final eight non era affatto scontato: questo è il risultato di un grande lavoro di collaborazione tra tutte le realtà coinvolte, che si sono mosse con determinazione – ha sottolineato Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria -. Sicuramente assisteremo a uno spettacolo unico: sarà una bella sfida per la Pro Recco e per gli atleti liguri. Vogliamo che un evento del genere coinvolga il più possibile la città, i residenti e i turisti, come merita: per questo, oggi pomeriggio, sfileranno in Piazza De Ferrari le squadre giovanili dei top team della pallanuoto, anch’esse impegnate nella super sfida europea, mentre la fontana si colorerà di azzurro in onore della Pro Recco fino a sabato. Sempre oggi, durante l’animazione in piazza, ci sarà la possibilità di aggiudicarsi biglietti omaggio per le gare. Vogliamo coinvolgere la città: un evento come questo non è solo sport, ma anche un’occasione turistica e un ulteriore tassello nel rilancio di Genova”.

Per Ilaria Cavo, assessore regionale allo Sport, “si tratta di un evento sportivo di altissimo livello, la fase finale della Champions League di pallanuoto. Le più grandi squadre europee di questo sport si affrontano alla Sciorba: un appuntamento da non perdere, che sicuramente richiamerà appassionati e turisti. Un evento giustamente sostenuto da Regione Liguria, e che è frutto di un grande impegno da parte di tutti le realtà coinvolte. Con la Final Eight a Genova si chiude una primavera che è stata una eccezionale stagione di sport per la Liguria, che ha ospitato la Coppa Davis, la Fed Cup, il Giro dell’Appennino e la Partita del cuore: adesso tocca a Tempesti e compagni scendere in acqua per questa sfida avvincente, ovviamente facciamo il tifo per loro”.

 

 

FVG, FEDRIGA “GIUNTA DI ESTREMA COMPETENZA”

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“Devo dire che in questa trattativa ho avuto dei si, anche richiesti più volte, ma ho avuto anche dei no, perchè ho puntato su grandi professionalità e qualcuno ha declinato la proposta. Ma fortunatamente abbiamo trovato persone altrettanto competenti che potessero ricoprire quei ruoli. Tenete presente che le persone che sono state scelte sono tutte di estrema competenza, ho spostato deleghe proprio in base alle competenze di ciascuna delle personalità scelte”. Lo ha dichiarato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, alla conferenza stampa di presentazione della nuova Giunta regionale.
“Un tecnico per la sanità? Ho chiesto io a Riccardi di fare questa scelta con me – aggiunge – perchè ritengo sia una persona di estrema esperienza politica, perchè ha spalle molto larghe che serviranno per riformare la sanità e rimetterla in piedi, perchè dia una forte impronta e un indirizzo politico. Per quanto riguarda la parte tecnica, intendiamo sfruttare professionalità interne ed esterne alla Regione, però non si può confondere l’assessore con il tecnico. Sono contrario ai doppioni, l’assessore fornisce l’indirizzo politico, il tecnico fa il dirigente nella Pubblica Amministrazione”.

Ecco la nuova Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia annunciata pochi minuti fa dal Governatore Massimiliano Fedriga. Presidente con delega alle Relazioni internazionali, Massimiliano Fedriga; Vice presidente con deleghe alla Salute, Politiche Sociali, Disabilita’ e Protezione Civile: Riccardo Riccardi; Assessore alle Autonomie locali, sicurezza e politiche comunitarie: Pierpaolo Roberti; Assessore alla funzione pubblica e semplificazione: Sebastiano Callari; Assessore alle infrastrutture e al territorio: Graziano Pizzimenti; Assessore all’ambiente e all’energia: Fabio Scoccimarro; Assessore alle attività produttive: Sergio Bini; Assessore alle risorse agroalimentari e forestali: Stefano Zanier; Assessore alle finanze e patrimonio: Barbara Zilli; Asessore alla cultura e sport: Tiziana Gibelli; Assessore al lavoro, istruzione, formazione e famiglia: Alessia Rosolen.

TOSCANA CHIEDERÀ PIÙ AUTONOMIA SU 10 MATERIE

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Anche la Toscana farà ricorso al regionalismo differenziato, quello previsto dall’articolo 116 della Costituzione e che consente alle Regioni di godere di particolari autonomie in settori in cui la competenza è condivisa con lo Stato. Ad accordarlo deve essere il Governo, con cui la Regione dovrà avviare un negoziato e alla fine stipulare un’intesa. Naturalmente con le nuove competenze, legislative e amministrative, saranno assegnate anche adeguate risorse.

L’iter è articolato e lo hanno spiegato oggi ai giornalisti, nel consueto briefing settimanale, il presidente della Toscana Enrico Rossi, che ha sottolineato il suo favore per un “regionalismo ben temperato” e non fughe in avanti autonomistiche, e l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli. La proposta, illustrata proprio oggi in giunta, dovrà essere discussa dal Consiglio regionale. Anche il Cal, il comitato delle autonomie locali, dovrà esprimere un suo parere. Poi, una volta stipulata l’intesa con lo Stato (della durata di dieci anni), il Governo dovrà presentare il disegno di legge in Parlamento, che entrerà in vigore solo se approvato dalla maggioranza assoluta delle due Camere. Lombardia, Veneto e Emilia Romagna hanno già firmato l’intesa. Umbria, Liguria, Piemonte e Marche hanno definito in giunta gli indirizzi per il negoziato. La Toscana inizia adesso il percorso. Intanto c’è però l’elenco delle materie e degli obiettivi.

Si va dal governo del territorio, per difendere sviluppo sostenibile e contenimento del suolo oggi garantiti dalle leggi urbanistiche toscane e dal piano paesaggistico, all’ambiente, prima in capo alle Province ed oggi tornato, almeno in Toscana, alla Regione. Ci sono i beni culturali (e in particolare la tutela dei beni librari e la promozione della valorizzazione e del sistema museale) e c’è il lavoro; ci sono l’istruzione tecnica professionale e la formazione, i porti (comprese le concessioni demaniali), l’accoglienza e assistenza ai rifugiati e la sanità, dove la richiesta di particolare autonomia riguarda l’organizzazione, la gestione delle risorse professionali e l’intramoenia, la formazione specialistica, tariffe e compartecipazione alla spesa, il patrimonio edilizio e l’equivalenza terapeutica dei farmaci. La richiesta di maggiore autonomia si estende anche al coordinamento della finanza pubblica e alle autonomie locali, in forza della legislazione avanzata su associazionismo, fusioni, riordino delle ex funzioni provinciali ma anche semplificazione dei rapporti con cittadini e imprese.

“Avanziamo anche noi la richiesta di un federalismo differenziato, un’autonomia ben temperata, però alla Toscana”, ha spiegato Rossi, parlando con i giornalisti a margine di una conferenza stampa tenutasi a Firenze. “Chiediamo che su alcune materie, così come hanno fatto già altre regioni a loro modo, noi si faccia a modo nostro – ha aggiunto il governatore -. Cioè sia riconosciuta alla Toscana un’autonomia maggiore in materia di governo del territorio, perché pensiamo di aver fatto cose importanti come la legge sul paesaggio concertata col Mibact, la legge 65 per il governo del territorio. Non vorremmo che provvedimenti nazionali ci portassero indietro anziché andare avanti. Chiediamo una potestà particolare su queste materie, ma anche sulla sanità e sulla materia ambientale”. In particolare il presidente della Regione ha fatto sapere poi di voler chiedere per la Toscana un’ autonomia “anche per quanto riguarda la gestione dell’immigrazione: naturalmente non vogliamo più immigrati di altri, vorremmo gestirli a modo nostro. Il governo li ha dati in gestione alla prefettura e va benissimo, hanno fatto il loro lavoro. Noi pensiamo che la Regione con il Comune avrebbe potuto fare molto meglio. Vorremmo provare a vedere se questo tema, gestito finora in termini di sicurezza, non possa essere rovesciato e gestito in altro modo, mettendo anche al centro una questione che i nostri cittadini sollevano: sono questi, li ospitiamo, ma fanno qualcosa? Hanno un’attività? Sono convinto che si debba fare integrazione, formazione, che si debba accogliere in modo adeguato, bisogna che i Comuni si sentano davvero protagonisti di questa politica”.

FVG, NELLA NORMA CAMPO MAGNETICO ELETTRODOTTO

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Le misure del campo elettromagnetico effettuate da Arpa in prossimità del tracciato dell’elettrodotto Udine-Redipuglia sono inferiori alle più cautelative soglie previste dalla normativa vigente. Lo segnala una nota trasmessa dall’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, in cui si precisa che il campo elettromagnetico è stato misurato in continuo nel periodo 18-28 dicembre 2017 nel punto indicato dal Comune di Palmanova nella frazione di Jalmicco. 

Il valore mediano nelle 24 ore del campo di induzione magnetica è stato rilevato in 0,17 micro Tesla, contro un limite di 3 micro Tesla (obiettivo di qualità) stabilito dalla normativa per le nuove linee nelle aree più sensibili, rappresentate dalle aree gioco per l’infanzia, dagli ambienti abitativi e scolastici, dai luoghi in genere adibiti a permanenze superiore alle quattro ore giornaliere.

In altre misurazioni a breve termine effettuate in comune di Basiliano in area agricola al disotto della linea elettrica Arpa ha misurato un campo di induzione magnetica tra 0,5 e 1 micro Tesla. In tali aree, dove non è prevista una permanenza prolungata, il valore di legge da rispettare è il limite di esposizione pari a 100 micro Tesla.

L’infrastruttura di Terna, attivata a settembre 2017, è stata valutata preventivamente da Arpa sulla base dei dati progettuali nell’ambito della procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via). A tale proposito l’Arpa ha verificato il rispetto dell’obiettivo di qualità nelle aree più sensibili attualmente presenti sul territorio e ha delimitato, ai fini della pianificazione territoriale, le zone soggette a futuri vincoli (aree di prima approssimazione).

Per Arpa i valori misurati sono in linea con quanto previsto per una linea elettrica di nuova concezione, basata su criteri e limiti molto più restrittivi rispetto al passato. 

Tutte le misurazioni effettuate da Arpa sono presenti nel Catasto degli elettrodotti, consultabile sul sito web dell’Agenzia, sezione radiazioni/linee elettriche.

 

TOSCANA: TURISMO, SFIORATE 100 MILIONI PRESENZE NEL 2017

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Sfiorate le 100 milioni di presenze turistiche in Toscana nel 2017. Un vero e proprio record che rischia di essere subito superato nell’anno in corso se verranno rispettate le proiezioni che parlano di ulteriori 2 milioni in più. Sono questi alcuni dei numeri principali sull’andamento del turismo toscano presentati oggi presso l’Auditorium del Consiglio regionale a Firenze, curati da Irpet e dalla società SL&A turismo e territorio.
“Attenzione, professionalità, capacità di condividere le strategie: su queste basi poggia l’impegno futuro della Toscana del turismo – ha detto l’assessore Stefano Ciuoffo intervenendo in chiusura della mattinata – Non possiamo rimanere spettatori della futura domanda turistica, né possiamo permetterci di lasciare indietro realtà di grande valore che pur non essendo le città d’arte, devono diventare protagoniste di viaggi di qualità. E’ necessario dunque quel passo in più fatto di comportamenti mirati, specifici e ponderati che possano farci mettere in atto politiche sufficientemente efficaci per intercettare le domande specifiche. Siamo la Toscana dei grandi centri d’arte ma siamo anche la Toscana che deve imparare sempre di più a mettere in relazione i territori e sollecitare percorsi di qualità, coinvolgendo i turisti in quegli ambiti oggetto di una valorizzazione mirata. Le azioni d a mettere a regime sono tante, il lavoro imopegnativo, ma i risultati esposti stamani ci danno la spinta e ci dicono che siamo sulla strada giusta” .
Ecco una sintesi dei dati Irpet. Nel 2017 gli arrivi in strutture ufficiali aumentano del 6,2% e le presenze del 3,8% rispetto al 2016, crescita quasi equamente determinata dalla componente straniera (+4% le presenze, + 6.2% gli arrivi) e da quella italiana (+3.6% le presenze, + 6.3% gli arrivi).
Il 2017 ha registrato un nuovo record assoluto di presenze: 46,3 milioni in strutture ufficiali, a cui aggiungerne circa 48 stimate da Irpet in alloggi non ufficiali trainate dal vero e proprio boom di presenze in case e appartamenti di privati prenotabili on line, e ulteriori 3,9 milioni in strutture ricettive inadempienti l’obbligo di comunicazione delle presenze.
Nel triennio 2015-2017 i settori caratteristici del turismo hanno creato in Toscana circa 15 mila posizioni lavorative in più con contratti standard di lavoro e oltre 23 mila dal 2009. Nel periodo 2009-2017 il saldo tra le entrate valutarie dal turismo internazionale, al netto delle spese dei turisti toscani all’estero, passa da 2 a 3 miliardi di euro. Nell’ultimo biennio aumenta del 9%.
Il turismo si conferma dunque un importante attrattore di risorse per l’economia regionale ed un ammortizzatore della crisi occupazionale. Per quanto riguarda la crescita delle presenze attribuibile agli stranieri, tre i fattori da evidenziare: il dinamismo dei paesi extraeuropei, la frenata delle presenze dai mercati maturi dell’Europa occidentale e la crescita delle presenze dagli Stati Uniti.
Come avviene ormai da alcuni anni la componente extraeuropea è quella più dinamica in termini di crescita e rappresentata in particolare da Russia (+40.2%), Argentina (+18.9%), Brasile (+19.9%) e Cina (+13.8%); nazionalità che costituiscono il 10% delle presenze ma che in dieci anni hanno determinato circa il 60% della crescita complessiva straniera, a favore soprattutto delle città d’arte e delle strutture ricettive alberghiere di fascia più elevata.
L’aumento considerevole delle presenze statunitensi e canadesi (+8.5%) ha contributo al buon risultato di Firenze e delle destinazioni rurali più sviluppate della Toscana, in particolare a sud di Siena e nella provincia di Arezzo. Un freno alla crescita delle presenze straniere è arrivato dai mercati europei occidentali che rappresentano ancora oggi uno dei fattori più importanti per il turismo regionale, quasi un terzo del totale.
Diminuiscono le presenze dalla Francia (-4%), dalla Germania e Austria (-1.2%), dai Paesi Bassi e Belgio (-0.5%), con dei riflessi negativi in particolare per alcune destinazioni balneari come la Versilia e alcune mete del turismo rurale come l’Empolese Val d’Elsa e Montalbano, Garfagnana e Media Valle del Serchio, Valdarno Aretino, Amiata e Valdinievole. Firenze e territorio circostante si impongono come il territorio di maggior attrattiva turistica: nel 2017 +5,7% di presenze. Ottime anche le performance delle province di Siena (+5.8%), Arezzo (+6,7%) e Livorno,(+6,1%).
Crescita superiore alla media regionale, dopo anni di regressi, anche in provincia di Pistoia (+4,1%) trainata dalla città di Pistoia e dalla montagna (+9.1%). Analogo trend anche per la provincia di Massa Carrara (+6,7%), mentre quella di Grosseto mantiene i valori del 2007 (+0.9% le presenze). Calo invece per Pisa (-0,7%) e Lucca (-3,7%) dopo un ottimo 2016 (+7.7%).Crescita infine anche per Prato con un buon +3,4%.
Secondo l’indagine condotta da SL&A Turismo e Territorio per conto di Toscana Promozione Turistica, per il 2018 gli operatori toscani di settore intervistati prevedono quasi 2 milioni di presenze turistiche in più. La crescita prudenziale si attesta attorno al +4% negli arrivi (+3.3% per i turisti italiani e +4.4% per gli stranieri), con un aumento di fatturato del 3.4%. A credere di più in un 2018 positivo sono gli operatori attivi nelle destinazioni di montagna e di mare, seguiti da quelli delle località collinari che scommettono, in primo luogo, su un aumento delle presenze straniere. Mentre chi opera nelle città d’arte, sempre gettonatissime, non si sbilancia più di tanto prevedendo, sostanzialmente, di ripetere il successo del 2017.

PIEMONTE: BILANCIO 2018, ECCO I 40 MILIONI PER GTT

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Ci sono anche i 40 milioni per Gtt, nelle “Disposizioni urgenti in materia di bilancio di previsione finanziario 2018-2020”, illustrate oggi in prima Commissione dal vicepresidente e assessore al Bilancio.
 Il provvedimento prevede il recepimento dell’intesa Stato-Regioni che autorizza la Regione a contrarre indebitamento per 83 milioni di euro, a fronte di investimenti aggiuntivi incentivati dalla legge 232/2016 mediante concessione alla Regione Piemonte di spazi finanziari per 41,5 milioni nel 2018 e altrettanti nel 2019.
L’assessore ha annunciato che la Giunta sta predisponendo un piano investimenti che sarà presentato in commissione quando inizierà la discussione di merito. Per quanto riguarda l’obbligo di investimenti per 41,5 milioni nel 2018, visti i tempi ristretti si scorrerà la graduatoria aperta sulla legge di bilancio, mentre la parte del programma per il 2019 avrà una strategia più ampia con investimenti a più lungo termine, diretti o con gli enti locali come soggetti attuatori.
Saranno privilegiati gli interventi di ripristino ambientale, messa in sicurezza del territorio e degli edifici, edilizia scolastica e quelli in ambito culturale e turistico.
La legge recepisce inoltre la norma del provvedimento fiscale che consentirà alla Regione Piemonte di utilizzare 40 milioni di euro per Gtt e consente di recuperare economie da Finpiemonte e Artigiancassa in favore del programma di investimenti per le imprese artigiane e le piccole e medie imprese.
 La commissione ha calendarizzato le consultazioni on line con termine di memoria 31 maggio, per procedere poi alla discussione nel merito.
 A seguire è stato espresso parere consultivo favorevole a maggioranza per riscrivere la norma finanziaria relativa alla proposta di legge 140 sulla promozione dei metodi sostitutivi alla sperimentazione animale. Il provvedimento torna ora in quarta Commissione per essere licenziato.
 Infine, si è svolta l’informativa dell’assessora ai Diritti civili sul piano di attuazione della legge 5/2016, rispetto alla quale hanno chiesto alcuni chiarimenti i consiglieri del M5s e di Forza Italia.

La prima e la terza Commissione in congiunta, hanno poi proseguito l’esame del ddl sulla cittadinanza attiva, con l’illustrazione di alcuni emendamenti presentati da M5s, Mns e Fdi e la votazione dei relativi articoli.

E.ROMAGNA: SPORT E DISABILITÀ, PROGETTO OUTDOOR 365

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In Emilia Romagna nasce Outdoor 365, il progetto della Fondazione ‘Silvia Rinaldi’ per lo Sport all’aria aperta, con il quale si intende rendere accessibili diverse discipline, dallo sci alla mountain bike, anche a persone con disabilità. Grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna, la Fondazione Vodafone Italia e la Fondazione Cariparma, dal 2017 la Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi realizza il progetto Outdoor 365, le cui attività invernali si sono svolte presso i comprensori del Monte Cimone (Mo) e Corno alle Scale (Bo).
Oggi sono state presentate le tante attività che si svolgeranno durante l’estate e che grazie al sito www.outdoor365.it prevedono la bellezza di 45 itinerari per oltre 1000 chilometri lungo tutta la regione.
Il progetto prevede anche un corso teorico-pratico per accompagnatori di persone disabili in mountain bike; le persone disabili, per ragioni di sicurezza, è opportuno che non si muovano da sole ed è quindi importante che abbiano al proprio fianco un accompagnatore preparato e in grado di supportarle in caso di necessità. Il corso è destinato a persone che, in modo volontario e non retribuito, si renderanno disponibili ad affiancare persone con disabilità sensoriali e fisiche nella pratica della mountain bike (handbike o tandem). La Fondazione ‘Silvia Rinaldi’ fungerà in seguito da snodo informativo tra chi cerca un accompagnatore (associazioni sportive o privati) e i nuovi volontari formati a dovere. Maggiori informazioni alla pagina: www.fondazioneperlosport.com/corso-mtb

Il progetto Outdoor 365 rientra anche in un programma internazionale che mette in rete progetti legati a sport e disabilità. Si è svolto nel mese di febbraio 2018 a Girona (Spagna) il primo meeting internazionale del progetto “We bike together – training and trail mapping in Europe”, coordinato dalla stessa Fondazione per lo Sport ‘Silvia Rinaldi’, a cui hanno aderito importanti partner provenienti dalla Spagna (Play and Train), Portogallo (Municipalità di Agueda) e Bulgaria (NSA – Accademia nazionale dello sport). Obiettivo del progetto è la condivisione di un metodo di lavoro e la realizzazione di linee guida condivise a livello europeo per l’ideazione e realizzazione di itinerari ciclabili offroad che siano aperti a tutti, anche alle persone disabili. Il sito www.outdoor365.it diventerà il portale su cui verranno divulgati i risultati di questo progetto.
La conferenza stampa è stata chiusa dal presidente della regione Stefano Bonaccini che ha affermato: “ Voglio ringraziare i presenti perché la nostra idea è quella di aiutare tutti i soggetti che fanno sport. Attraverso il bando per lo sport vogliamo aiutare tutte le manifestazioni organizzate dal Comitato Paralimpico, ma andiamo oltre. Stiamo lavorando per fare dell’ospedale di Villanova d’Arda il centro di riabilitazione di tutto il nord d’Italia, e perché iniziative come queste abbiano la visibilità che meritano e non siano ghettizzate. Era 14 anni che non veniva attivato il fondo per l’abbattimento delle barriere architettoniche e siamo riusciti ad avere un bel po’ di soldi. Ma senza l’aiuto di associazioni come queste non riusciremmo a fare tutto questo”.

 Montecreto ospiterà il 14 e 15 giugno una due giorni straordinaria su questa tipologia di eventi e Bonaccini ha auspicato che questo ebvento possa non rimanere isolato.
Melissa Milani, presidente CIP Emilia Romagna ha sottolineato come questo progetto “va a completare ciò che il movimento paralimpico cerca sul territorio. Dare visibilità a tutte le possibilità che ci sono sull’Appennino garantendo un servizio per chi è sul territorio. Ma pure per chi viene da fuori. Potremo, anche grazie ad una App già predisposta, comunicare quali realtà sono raggiungibili sul territorio e avere una mappatura anche dei sentieri sarebbe un servizio importantissimo”.
Chi ha raccontato come funziona il progetto è stato Matteo Brusa, segretario Generale della Fondazione “Silvia Rinaldi”: “vogliamo condividere spazi e momenti tra persone disabili e normodotati. Insieme a Danilo (ragazzo in carrozzina presente alla conferenza ndr) abbiamo testato i percorsi con la sua handbike. Avere informazioni sicure è fondamentale per far uscire di casa i disabili. Su outdoor365.it è presente una mappa dell’Emilia Romagna dalla quale è possibile prendere in considerazione l’itinerario desiderato. C’è il dettaglio del percorso con le foto e le informazioni tecniche, con quali ausili è percorribile, il profilo altimetrico, il GPS e una mappa da stampare.

LIGURIA: TOTI”IMPORTANTE RICONOSCIMENTO TEATRO NAZIONALE GENOVA”

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“In questi mesi e’ stato costruito uno straordinario lavoro, e’ stato un percorso non facile ma dagli esiti positivi. Oggi abbiamo due teatri che si fondono in uno per fare cultura”.
Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, in occasione della conferenza stampa di presentazione del Teatro Nazionale di Genova.
Il progetto del Teatro Nazionale di Genova parte da lontano e riunisce due storie importanti, che messe insieme sfiorano i 100 anni di teatro (nel 2016 lo Stabile di Genova ha festeggiato 65 anni di attività e l’Archivolto il trentennale). A partire dalla fine del 2015 le direzioni dei due teatri, nelle persone di Angelo Pastore e Marco Sciaccaluga da una parte e Pina Rando e Giorgio Gallione dall’altra, hanno innescato una serie di collaborazioni, che sono culminate nella presentazione di una stagione congiunta lo scorso giugno.
“Il riconoscimento del Teatro di Genova come ‘teatro nazionale’ da parte del ministero è un grande risultato” ha aggiunto Toti “frutto del grande impegno profuso dalla Regione Liguria e da tutti gli enti coinvolti nel valorizzare le eccellenze culturali della città. Si tratta del compimento di un percorso iniziato due anni fa che ha portato alla nascita della nuova realtà del Teatro di Genova, unione di Archivolto e Stabile: un ente che ha unificato due specifiche identità in una realtà più ampia, capace di volare in alto e imporsi come eccellenza a livello nazionale. Genova ha adesso un teatro capace di essere trainante per la vita culturale della città”.

Grazie a un percorso in cui è stato decisivo, sotto diversi aspetti, il ruolo svolto da Regione Liguria, Comune di Genova e Compagnia di San Paolo, dopo due anni di verifiche, studi di fattibilità e dialogo continuo con il MIBACT, dal 1° gennaio 2018 l’obiettivo di dare vita a un unico grande teatro è diventato una realtà concreta. Il processo di accorpamento è stato virtuoso sotto ogni punto di vista: permette da un lato di ridurre i costi fissi e dall’altro di mantenere intatta la forza lavoro di entrambi i teatri, a fronte di un incremento della produttività.
Nel cartellone 2018/19 (che sarà presentato ufficialmente a metà giugno, insieme a un nuovo logo e alla campagna di comunicazione) spiccano 18 produzioni destinate al pubblico serale a cui si aggiungono una quindicina di produzioni di teatro ragazzi, eredità del Teatro dell’Archivolto che ha lavorato da sempre anche su questo fronte.
La stagione congiunta, intitolata INSIEME 17/18, pur essendo ancora in corso fa già registrare numeri record, con una crescita del pubblico del 50% sul biennio, oltre 133.000 presenze agli spettacoli e un incasso che a oggi sfiora1.500.000 euro.
“Quello che oggi appare scontato, due anni fa sembrava un’impresa quasi impossibile” ha spiegato l’assessore alla Cultura Ilaria Cavo “come Regione abbiamo sostenuto con forza l’operazione delicata di fusione di due realtà diverse, ma complementari, nella convinzione che il risultato non fosse la ‘somma’dell’attività di due teatri, ma la ‘moltiplicazione’ delle idee, delle energie e delle capacità produttive. La nascita del Teatro di Genova è stata premiata dal Mibact con l’importante riconoscimento di teatro nazionale, ed è stata apprezzata dal pubblico, visti i numeri, ancora parziali, della stagione congiunta 2017/18”.