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Fedriga “Coordinare le diversità del Paese non annullarle”

CODROIPO (ITALPRESS) – “La situazione globale, con le sue complessità, ci impone di guardare con maggiore attenzione al rafforzamento dei rapporti con gli alleati strategici che sono quei Paesi che mantengono la stabilità democratica e ci permettono la continuità. Il Friuli Venezia Giulia non può influenzare la geopolitica ma può vantare una posizione geografica strategica all’interno dell’Europa: possiamo proporci come un’unica piattaforma logistica che si collega al sistema austriaco e ungherese e dà risposte anche ai collegamenti stravolti dopo l’aggressione della Russia all’Ucraina. Dobbiamo guardare in prospettiva allo sviluppo del porto di Trieste che può essere lo snodo tra il far east e il centro-est Europa ma possiamo svolgere anche un ruolo rilevante nel comparto energetico”. Lo ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga nel corso dell’evento ‘L’economia verso il domanì aperto con gli indirizzi di saluto dell’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, a Villa Manin di Passariano.
Un passaggio dell’intervento del governatore ha riguardato inoltre le regole restrittive dell’Europa: “rischiamo di essere esclusi da alcuni campi di crescita fondamentali, penso all’intelligenza artificiale. Il rischio, proprio a causa di norme troppo restrittive, è di consegnare tutta la ricerca a Paesi terzi con esclusione dell’Europa. E’ necessario che le regole europee guardino all’interesse comune” ha indicato Fedriga. Fra i temi affrontati durante la tavola rotonda, moderata dal giornalista Sebastiano Barisoni, anche il settore aeroportuale. “Nessuna competizione fra Trieste Airport e l’aeroporto di Venezia” ha chiarito Fedriga che sulla scelta di abolire, in accordo con il governo centrale, l’imposta cosiddetta municipale che gravava sugli aeroporti, ha spiegato: “abbiamo deciso di farla diventare locale e quindi regionale e poi abolirla; questo ha comportato una grande attrattività per nuovi vettori che scelgono il Friuli Venezia Giulia e un incremento di turismo e di rotte verso Trieste”.
Infine sull’autonomia, Fedriga si è detto a favore della valorizzazione delle diversità intesa come valore aggiunto.
“Dobbiamo raccontare e valorizzare le nostre differenze – ha specificato il governatore del Friuli Venezia Giulia -, coordinare le diversità e non annullarle”. In apertura, l’assessore Bini si è invece soffermato sulle importanti risorse che “la Regione è disposta ad investire, come già fatto in passato” ricordando come nella scorsa legislatura la giunta Fedriga abbia messo a disposizione del tessuto produttivo 63 milioni di euro attraverso bandi e canali contributivi dedicati all’innovazione delle imprese e con l’aggiunta, negli ultimi 12 mesi, di risorse dedicate alla digitalizzazione e alla transizione tecnologica delle aziende che hanno già raggiunto quota 55,5 milioni di euro. “Eppure queste risorse – ha proseguito Bini – sarebbero mal investite se dall’altra parte non ci fosse un tessuto economico attento all’innovazione e pronto a fare squadra, per il bene delle nostre imprese e del nostro territorio”.
Nel ricordare i positivi dati del Friuli Venezia Giulia che registra un tasso di occupazione al 70,2% e un tasso di disoccupazione ai minimi storici (3,4%) oltre ad una crescita del Pil che va irrobustendosi, l’assessore regionale ha evidenziato come “questi risultati non devono certo nascondere o ridimensionare la complessità e l’impatto di alcune dinamiche internazionali”. Sul punto ha voluto citare il recente report di Mario Draghi su innovazione e competitività “che mostra un’Europa che ostacola l’innovazione e la crescita delle nostre imprese con normative restrittive e che da troppo tempo sta segnando il passo davanti ad economie in forte crescita”. “Fare impresa nel nostro Paese è difficile – ha concluso Bini – ma non bisogna rassegnarsi, è necessario lavorare insieme (istituzioni, associazioni di categoria e imprenditori) per cambiare le regole del gioco”. L’evento, organizzato da Confindustria Udine, Il Sole 24 Ore e Nord Est Multimedia spa, in sinergia con la Regione Friuli Venezia Giulia e PromoturismoFVG, ha visto fra le autorità presenti, il vicepresidente reggente di Confindustria Udine, Piero Petrucco, il presidente della Camera di Commercio di Pordenone-Udine, Giovanni Da Pozzo, Enrico Marchi, presidente del gruppo Nord Est Multimedia, il presidente dell’agenzia Ice, Matteo Zoppas e, con un contributo video, il viceministro del ministero delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini.

foto: ufficio stampa Regione Friuli Venezia Giulia

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Gorizia, Callari “Nè ideologia nè colore davanti a caduti italianità”

GORIZIA (ITALPRESS) – “Davanti ai nomi dei caduti per l’italianità di Gorizia non c’è ideologia e non c’è colore: e mi dispiace di non vedere qui persone che normalmente sono presenti in altre manifestazioni e che parlano di Europa e di integrazione; evidentemente non hanno lo stesso orgoglio che abbiamo noi”.
Sono parole pronunciate dall’assessore regionale al Patrimonio
Sebastiano Callari nel suo discorso al Parco della Rimembranza in
occasione della cerimonia per la seconda Redenzione di Gorizia.
“I nomi dei caduti – ha affermato Callari – non sono freddi e
polverosi, ma nomi di persone che hanno dato il sangue per la
Patria e che hanno contributo a fare questa Nazione”.
La cerimonia, cui sono intervenute autorità tra cui il
vicesindaco del capoluogo isontino Chiara Gatta, si è aperta con
l’ingresso nel Parco del Gonfalone di Gorizia decorato con la
medaglia d’oro al valor militare e con il solenne alzabandiera,
tra il picchetto militare e i labari delle associazioni
combattentistiche e d’arma e della Lega Nazionale, il cui
rappresentante ha rievocato la drammatica vicenda
dell’occupazione titina di Gorizia terminata il 16 settembre del
1947 con il ritorno della città all’Italia. Corone sono state
deposte ai piedi del monumento centrale e del lapidario.
“Si può dire che Gorizia sia la città in cui c’è più Italia che
altrove, perchè la popolazione lo volle con tutte le sue forze e
lottò per difendere la propria identità nazionale – così Callari
-. Sarebbe bello che questo seme – ha concluso l’assessore
regionale – germogliasse anche nei cuori di coloro che la verità
di questa storia ancora non riconoscono”.

– Foto: ufficio stampa Fvg –

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Al via la quarta edizione dell’Abruzzo Economy Summit

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PESCARA (ITALPRESS) – Analizzare lo scenario economico nazionale in vista delle nuove sfide legate alla transizione digitale ed ecologica, al fine di individuare nuovi obiettivi di crescita per la Regione e il Paese, definendo le linee guida per lo sviluppo di nuove tecnologie legate all’AI. È questo l’obiettivo che si pone la quarta edizione dell’Abruzzo Economy Summit, la kermesse economica ideata dall’agenzia di comunicazione Mirus e promossa dalla Regione Abruzzo che si terrà dal 19 al 20 settembre a Pescara (Aurum, Largo Gardone Riviera). Tra gli ospiti, Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy; Guido Crosetto, Ministro della Difesa; Marco Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo; Carlo Masci, Sindaco di Pescara; Giulio Tremonti, Presidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati; Gabriele Fava, Presidente INPS; Dario Lo Bosco, Presidente RFI e Academy Polo Infrastrutture FS; Giovanni Malagò, Presidente del CONI; Paolo Mieli, giornalista, saggista, conduttore televisivo e opinionista italiano; Stefano Pontecorvo, Presidente di Leonardo e Cristina Sgubin, membro del CdA di ENI.

“Sono profondamente orgoglioso di dare il benvenuto a Pescara alla quarta edizione dell’Abruzzo Economy Summit, un appuntamento ormai consolidato che rappresenta un’occasione fondamentale per discutere il futuro economico della nostra regione e dell’intera Nazione. In un’epoca di grandi trasformazioni, come quella che stiamo vivendo, la transizione digitale ed ecologica ci pone di fronte a sfide e ad opportunità. Il summit è il luogo ideale per confrontarsi e mettere a terra strategie con alcuni tra i più illustri esponenti del mondo economico, politico e accademico italiano. L’Abruzzo, con la sua tradizione di resilienza e innovazione, è pronto a svolgere un ruolo da protagonista in questa fase cruciale di sviluppo. La nostra ambizione è di cogliere il flusso di cambiamento potenziando il percorso di crescita sostenibile e inclusiva sui cui siamo già avviati. Ringrazio di cuore tutti i partecipanti e gli ospiti illustri per il loro prezioso contributo. Sono convinto che da questo appuntamento emergeranno intuizioni, soluzioni e nuovi tracciati da esplorare”, ha dichiarato il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

“L’evento si conferma come un’importante piattaforma di dialogo e confronto per il futuro economico del nostro territorio. Considero questa occasione un momento chiave per tracciare le linee guida che guideranno lo sviluppo economico della nostra regione nei prossimi anni. Vogliamo che l’Abruzzo diventi un modello di riferimento a livello nazionale per l’innovazione e la sostenibilità, valorizzando le eccellenze del territorio e promuovendo un approccio integrato che metta al centro l’innovazione tecnologica, la sostenibilità ambientale e la crescita inclusiva. La transizione digitale ed ecologica rappresenta una sfida di enorme portata: è una straordinaria opportunità per rilanciare le nostre attività produttive e renderle più competitive, innovative e sostenibili. L’adozione di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, non solo può migliorare l’efficienza dei processi produttivi, ma anche aprire nuove strade per la creazione di valore, per il nostro tessuto imprenditoriale e per l’intera comunità. Il nostro obiettivo è sostenere le imprese locali in questo percorso, offrendo loro gli strumenti e le competenze necessarie per affrontare con successo questa rivoluzionaria fase di trasformazione”, ha commentato l’Assessore Regione Abruzzo alle Attività Produttive, Ricerca Industriale, Lavoro, Tiziana Magnacca.

“L’obiettivo degli Stati Generali dell’Economia è quello di mettere insieme imprenditori abruzzesi, politica nazionale, locale e grandi realtà del nostro Paese aprendo una discussione sui temi più importanti in ambito economico. In questa quarta edizione potremo contare su ospiti di alto profilo e segnalo con piacere, ad esempio, la grande presenza di relatrici, un record rispetto agli scorsi anni. I temi spazieranno dall’analisi sulle sfide e le esigenze del settore industriale in Italia alla transizione digitale, senza dimenticare la sostenibilità. L’Abruzzo Economy Summit è il punto di incontro perfetto per discutere insieme di nuove strategie per la crescita della Regione e del Paese, come facciamo con successo e stabilmente da anni”, dichiara il fondatore dell’agenzia di comunicazione Mirus, Michele Russo.

Nel programma anche altri relatori tra cui: Valentino Valentini, Vice-ministro Imprese e Made in Italy; Tiziana Magnacca, Assessore Regione Abruzzo alle Attività Produttive, Ricerca Industriale, Lavoro; Lorenzo Sospiri, Presidente del Consiglio Regionale dell’Abruzzo; Antonella Santuccione Chadha, Presidente Women’s Brain Foundation e Neuroscienziata; Valentino Confalone, President and Managing Director Novartis; Michele Di Bartolomeo, Presidente Odcec Pescara; Mauro Fabris, Vicepresidente Strada dei Parchi; Maria Rosaria Guarniere, Direttore Ingegneria e Realizzazione di Progetto del Gruppo Terna; Gianpiero Strisciuglio, Amministratore Delegato RFI; Riccardo Toto, Direttore generale Renexia Spa; Paride Vitale, Strategic & Creative PR e Valeria Vittimberga, Direttore Generale INPS.

Inoltre saranno presenti Paolo Agnelli, Presidente Confimi Industria; Luciano Ardingo, Amministratore Delegato SPEE; Diego Cattoni, Presidente Aiscat; Regina Corradini D’Arienzo, Amministratore Delegato Simest; Fabrizio Iaccarino, Head of Institutional Affairs Italy Enel; Aldo Isi, Amministratore Delegato Anas; Umberto Lebruto, Amministratore Delegato FS Sistemi Urbani; Massimiliano Mancusi, Presidente Mancusi SpA; Giuseppe Mauro, Economista e professore ordinario di Politica Economica Ud’A; Simone Nisi, Direttore Affari Istituzionali di Edison; Alessandra Priante, Presidente Enit; Valeria Sandei, Amministratore Delegato Almawave; Giuseppe Santonato, AI Leader di EY EMEIA e AI Transformation Leader di EY Italia; Massimo Schirò – Head of Legal Affairs Sace; Umberto Sgambati, Presidente Proger SpA; Pierluigi Verbo, Head of Public Sector & Government KPMG e Stefano Za, Presidente Corso di Laurea Economia e Management.

A moderare le tavole rotonde saranno Laura Chimenti, giornalista RAI e anchorwoman del TG1, Nicola Porro, giornalista, saggista e autore televisivo italiano, e Luca Telese, giornalista, autore e conduttore televisivo.

foto: ufficio stampa Comin and Partners

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FVG, cultura e creatività protagoniste a Eureka il 29 e 30 ottobre

ROMA (ITALPRESS) – La cultura e la creatività saranno protagoniste di Eureka, la Fiera Nazionale della Cultura e della Creatività in programma il 29 e 30 ottobre alla Fiera di Pordenone e presentata oggi a Roma. L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, è promossa dalla Direzione Cultura e Sport della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, con il patrocinio della Conferenza delle Regioni, e vuole essere uno spazio di confronto e crescita per le imprese culturali e creative italiane, ma si apre anche a soggetti economici dei territori vicini come Austria e Slovenia. “Eureka 2024 rappresenta una vetrina unica per la valorizzazione della cultura e dei prodotti creativi come settore economico fondamentale per il sistema Paese. La Regione Friuli Venezia Giulia ha puntato con decisione sulla cultura, creando nuove opportunità di lavoro, sinergia e innovazione. Con Eureka 2024 intendiamo dare concretezza a questa visione, offrendo un palcoscenico di rilievo a tutte le imprese italiane che operano nel settore e favorendo la nascita di nuove collaborazioni anche a livello nazionale ed internazionale”, ha detto il vicepresidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e assessore alla Cultura e allo Sport, Mario Anzil.
Per il ministro per i Rapporti col Parlamento, Luca Ciriani, il Friuli Venezia Giulia è “una Regione che crede nella cultura” e che testimonia che “si può essere una realtà orgogliosamente produttiva e innovativa, ma anche molto attenta alla cultura, con tante manifestazioni di qualità in programma nei prossimi mesi”.
Durante la due giorni di Eureka, circa 100 stand all’interno dei 3.500 mq di padiglioni della Fiera di Pordenone, ospiteranno singole imprese culturali e creative, associazioni di categoria, gruppi di start-up e distretti industriali da tutto il Friuli Venezia Giulia, ma anche da altre Regioni italiane. Per Renato Pujatti, presidente di Pordenone Fiere, “l’originalità di Eureka è nella scelta dei soggetti stessi: da una parte l’operatore culturale e creativo che vuole presentarsi sul mercato per offrire le proprie capacità e competenze, dall’altra un’impresa o un’istituzione che cerca di collaborare con l’operatore culturale o con il creativo per trarne un beneficio di notorietà, reputazione e innovazione”.
Uno speciale open space all’interno della manifestazione è dedicato agli incontri bilaterali tra i visitatori e le imprese culturali e creative presenti in fiera, mentre all’interno della Sala Zuliani nel Centro Servizi della Fiera si terranno i principali eventi.
I due convegni previsti per le mattinate del 29 e 30 ottobre vedranno la partecipazione di esperti del settore, con l’obiettivo di approfondire il ruolo della cultura e della creatività nel contesto sociale e produttivo, sia a livello nazionale che internazionale. L’Arena Workshop allestita all’interno dei padiglioni offre invece uno spazio dedicato alla presentazione delle esperienze degli espositori, attraverso circa 20 brevi incontri e dibattiti.
Per Antonio Scuderi, esperto nell’ambito culturale-creativo, il contesto del Friuli Venezia Giulia “è uno dei più dinamici a livello nazionale”. La Regione “è al terzo posto in Italia nel rapporto tra il totale delle imprese e le imprese creative, Trieste è al quarto posto tra le città”, mentre “il settore ha siglato 302mila contratti di lavoro nel 2023, oltre l’8% in più rispetto all’anno precedente. Se a questi aggiungiamo anche quelli del turismo culturale, arriviamo a 445mila contratti, con una crescita del 23,6%”.

foto: xi2/Italpress

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Giani “Abbattere liste d’attesa sia battaglia delle battaglie”

FIRENZE (ITALPRESS) – Il ricorso della Regione Toscana presentato alla Consulta contro la legge Schillaci sulle liste d’attesa “ci porta ad una responsabilità, quella che se il governo non prevede delle risorse, noi come Regioni, sulle liste d’attesa, dobbiamo farne la battaglia delle battaglie”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a margine di una conferenza stampa svoltasi oggi a Firenze. Giani ha anche poi illustrato come la Regione Toscana intenda reperire fondi per abbattere le liste d’attesa. “Maggiori risorse possono venire dai Pronti soccorso dove – ha spiegato Giani – gli stranieri attraverso la loro copertura assicurativa pagheranno” le spese sanitarie effettuate, ma anche “con una organizzazione dei Punti di intervento rapido accanto alle strutture dei Pronto soccorso negli ospedali, e quindi la differenziazione ed un esaurimento migliore delle domande dei codici bianchi e dei codici verdi”, ed infine “comprimendo quelli che sono i tempi per ogni visita degli spazi previsti dalla piattaforma regionale”.
Giani ha poi concluso: “Non c’è bisogno che nel decreto Schillaci”, poi convertito in legge, “vi sia scritto che si lavora il sabato e la domenica” negli ospedali “perchè da gennaio fino a maggio scorso, in cinque mesi, in Toscana, sabato e domenica sono stati garantite due milioni e trecento sessantanovemila prestazioni, conseguentemente noi ci troviamo ad essere una Regione che ha sostanzialmente anticipato quella che poteva apparire come una notizia del decreto legge”.

foto: Agenzia Fotogramma

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Friulano, Roberti “Per GO!2025 Festival Teatro in lingue minoritarie”

UDINE (ITALPRESS) – “Il Teatri Stabil furlan (Tsf) è stata una scommessa vinta e pensiamo che il modo più degno per celebrare Nova Gorica Gorizia Capitale europea della Cultura 2025, prima candidatura transfrontaliera e dove si parlano italiano, sloveno e friulano, e dare un valore aggiunto sia di affidare al Tsf, che ha già una nutrita rete di rapporti e collaborazioni con compagnie di altre minoranze, l’organizzazione di quello che sarà il primo festival teatrale dedicato alla promozione delle produzioni teatrali in lingue minori”. Lo ha annunciato l’assessore regionale alle Autonomie locali e lingue minoritarie Pierpaolo Roberti alla presentazione della quarta stagione 2024-2025 del Teatri Stabil Furlan, l’ente professionale di produzione teatrale che promuove la cultura e la lingua friulana. Roberti ha rimarcato come l’avvio nel 2019 del Tsf sia stata una scommessa, basata su una necessità fortemente espressa dagli operatori e dal territorio.
“Oggi a distanza di cinque anni ci rendiamo conto essere stata vinta dal punto di vista della qualità e dell’entusiasmo che sta generando anche negli operatori privati, oltre oltrechè come promessa per il futuro. Da tutti i punti di vista è un successo portato a casa in cinque anni che hanno visto una pandemia, due guerre e una crisi economica” ha affermato l’assessore. Il contributo per il funzionamento della stagione sarà confermato perchè “ci troviamo di fronte un gruppo di persone e partner istituzionali e privati che lavora bene” ha rilevato Roberti, ricordando che in assestamento estivo è stato anche già previsto un finanziamento per le attività propedeutiche ad avviare il festival in occasione di GO!2025. “Sono convinto che seguiranno quelle per consolidare una proposta che ci auguriamo diventerà nel tempo un appuntamento fisso” ha aggiunto l’assessore.
Tre nuove produzioni, quattro spettacoli ospiti, tra cui uno in lingua sarda, e poi una novità assoluta: una rassegna collaterale tutta dedicata ai bambini. Il cartellone “diffuso” su quattro sedi – Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Palamostre e Teatro San Giorgio a Udine e nuovo auditorium di Feletto – e le nuove proposte sono state presentate dal presidente del Tsf, Lorenzo Zanon e dal direttore artistico, Massimo Somaglino, con interventi – tra gli altri – del presidente dell’Arlef Eros Cisilino. Fondato nel 2019, il Teatri Stabil Furlan è un’associazione culturale riconosciuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che ha come soci fondatori il Comune di Udine, l’Arlef – Agjenzie regjonàl pe lenghe furlane, la Società Filologica Friulana, la Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, il Css Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe, l’Istitùt Ladin Furlan Pre Checo Placerean.
Zanon in occasione della presentazione del nuovo cartellone, ha voluto fare anche il bilancio della passata stagione ricordando oltre al successo in sala, anche tutte le altre attività che lo Stabil continua a portare avanti sin dalla sua fondazione: non solo le produzioni e la stagione teatrale, ma pure numerose attività “collaterali” come pubblicazioni (è il caso di SeneVierte, collana editoriale con pubblicazioni che propongono, in friulano, lavori teatrali provenienti dalle varie realtà minoritarie d’Europa), ma anche convegni (l’ultimo in ordine di tempo è quello sul teatro per l’infanzia) e, nel prossimo futuro, anche il primo Festival di teatro delle lingue minoritarie d’Europa. La stagione – il titolo è “Il vin di cjase nol incjoche” – comincerà venerdì 11 ottobre (e in replica il 12), alle 21, al teatro San Giorgio di Udine che ospiterà una nuova co-produzione di Teatro Stabil Furlan, Css Teatro Stabile di innovazione del Fvg, in collaborazione con l’Arlef: “Maratona di New York”.

foto: ufficio stampa Regione Friuli Venezia Giulia

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Cainero, Fedriga “Eredità del suo impegno è ricchezza più grande”

UDINE (ITALPRESS) – “La targa oggi scoperta in memoria di Enzo Cainero rappresenta un simbolo importantissimo dell’eredità che questa straordinaria persona ha lasciato alla nostra comunità. Le future generazioni avranno modo di chiedersi chi è stato Enzo Cainero e di scoprire la grandezza che ha dimostrato nella sua vita. Il suo impegno nello sport, nell’associazionismo, nel volontariato e in numerosi altri campi ha creato fondamenta solide su cui è possibile continuare a costruire qualcosa di grande per la nostra regione. E’ questa la ricchezza più grande che abbiamo ricevuto dalle sue opere”. Con queste parole il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ha ricordato la figura di Enzo Cainero, il cui nome è stato oggi iscritto nel famedio dei benemeriti della città di Udine. Il massimo esponente della Giunta regionale ha partecipato alla cerimonia di scoprimento della targa nel cimitero monumentale del capoluogo friulano, alla presenza degli assessori regionali Riccardo Riccardi e Barbara Zilli, del sindaco di Udine Alberto Felice De Toni, di Andrea Cainero, di Paolo Urbani (attuale coordinatore delle tappe friulane del Giro d’Italia) e numerose altre autorità.
“Sulla scia del lavoro da lui svolto – ha aggiunto Fedriga – proseguiremo l’impegno di portare il Giro d’Italia sulle strade della nostra regione e già nel 2025 la corsa rosa farà tappa sulle nostre strade per un intero fine settimana. Per noi è una doppia responsabilità: continuare a promuovere il Friuli Venezia Giulia tramite lo sport e onorare quanto Enzo ha fatto per la nostra terra”. Nell’occasione, il ricordo pubblico di Cainero è stato affidato alle parole dell’assessore Riccardi, che ha tracciato il profilo di “un grande dirigente sportivo, spesosi per la nostra regione con profonda dedizione” e di “una figura illustre della recente storia cittadina, a cui va attribuito il riconoscimento di una fama internazionale per aver dedicato la sua vita a vantaggio della sua terra, operando peraltro in maniera sempre discreta e con grande umiltà”. Riccardi ha ricordato anche la sua “generosità fuori dal comune, in controtendenza con le manifestazioni di egoismo a cui troppo spesso assistiamo nel presente”, e il “coraggio” avuto da Cainero di “osare per rendere più grande il Friuli Venezia Giulia”.
L’assessore Zilli, nel suo ricordo personale, ha messo in luce l’aspetto umano che caratterizzava Enzo Cainero, “custode orgoglioso dell’identità della nostra terra, a cui era profondamente e indissolubilmente legato, e sempre pronto a ragionare sul futuro della nostra comunità. Da questa umanità e generosità trasparivano tutta la sua passione e il profondo senso di appartenenza al Friuli Venezia Giulia, che si tramutavano nel desiderio di regalare alla sua gente emozioni uniche e indimenticabili”.

foto: ufficio stampa Regione Friuli Venezia Giulia

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Santangelo “Via libera al registro delle scuole musicali in Abruzzo”

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PESCARA (ITALPRESS) – Nasce il Registro regionale delle scuole di educazione musicale, lo strumento che permetterà alla Regione Abruzzo di avere davanti un quadro aggiornato delle associazioni e società che operano nel campo musicale e a queste ultime la possibilità di ottenere il riconoscimento regionale. Ad annunciare la nascita del Registro è l’assessore alle Attività culturali, Roberto Santangelo, che in questo modo ha dato seguito a quanto stabilito dalla legge regionale n. 30/2023 che, nell’intento di valorizzare le attività di educazione musicale all’interno del territorio regionale, ha previsto la realizzazione e gestione da parte della Regione di un registro ad hoc.
“Il Registro – spiega l’assessore Santangelo – vuole disegnare un quadro completo e aggiornato di tutte quelle associazioni culturali in campo musicale che svolgono una fondamentale attività educativa, inclusiva e di alfabetizzazione sul territorio regionale. In ragione di questo, a seguito dell’iscrizione al registro, le associazioni e le società iscritte otterranno il riconoscimento regionale, indispensabile per avviare con l’Ente un rapporto di collaborazione culturale duraturo”.
Possono presentare domanda per l’iscrizione al Registro e ottenere il conseguente riconoscimento regionale, le imprese cultuali e creative operanti nel settore musicale, le scuole civiche comunali e le scuole private. “L’iniziativa – prosegue l’Assessore – rientra in quel generale processo di semplificazione amministrativa che questa Giunta sta portando avanti in diversi settori amministrativi: dall’istruzione alla promozione culturale e a breve anche nella formazione”.
Sulla stessa frequenza d’onda anche il consigliere regionale Vincenzo D’Incecco, primo firmatario della legge regionale 30/2023 approvata all’unanimità dal Consiglio regionale. “Sono soddisfatto che tale iniziativa, frutto di un mio progetto di legge, veda la luce. Non solo infatti andrà a valorizzare le scuole di musica e fornirà un utile strumento a garanzia della qualità dell’offerta educativa, ma soprattutto riporta l’Abruzzo in linea con le altre regioni che già da tempo hanno adottato un registro delle scuole di educazione musicale”. L’adesione al Registro regionale può essere presentata fino alle ore 14 di venerdì 5 ottobre 2024 esclusivamente on line sullo sportelo digitale della Regione Abruzzo (sportello.regione.abruzzo.it – sezione “Catalogo servizi” – voce “Sportello cultura”).

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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