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Toscana, Giani “Tunnel sotto arno nuova direttrice per turismo”

FIRENZE (ITALPRESS) – L’intervento presentato oggi “vuole creare una nuova direttrice anche in futuro per il turismo. Al lungarno della Zecca, dove si fermano i bus, quando sarà pronto questo passaggio i turisti potranno avere due alternative. Oggi prendono e vanno direttamente in Santa Croce, ma poi potranno avere un’altra alternativa: fare il tunnel sotto l’Arno che esiste da tanto tempo, un tunnel che apre le porte all’Oltrarno”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani nel corso di un sopralluogo al tunnel sotto l’Arno, avvenuto quest’oggi in piazza Poggi a Firenze, di fronte alla Torre di San Niccolò. Giani ha ricordato come il tunnel sotto l’Arno “serviva qualche secolo fa ai soldati per passare sotto e arrivare dove c’è la Torre di San Niccolò, l’unica non ‘tagliatà. In epoca più moderna serviva alla manutenzione della fabbrica dell’acqua. Noi ripuliamo il camminamento e abbiamo 7,5 milioni di euro di disponibilità” grazie ai fondi di sviluppo e coesione, dopo l’accordo col governo dello scorso 13 marzo.
A livello di tempistiche “il camminamento è perfettamente in regola. Sulla briglia si tratta di un’opera nuova, l’intervento si sviluppa in 13 punti. C’è qualche punto che abbiamo già finito, abbiamo presentato l’inaugurazione della Briglia dell’Isolotto: altri che vanno un pò più per le lunghe. I problemi, quando vai a costruire un’opera nuova, ci sono”. “Si è parlato della briglia per decenni. Se entra in funzione nel 2025 anzichè nel 2022” è un aspetto che per Giani comunque positivo. Sul tunnel ha infine puntualizzato il presidente della Regione Toscana “abbiamo previsto come tempi il 2026 perchè è richiesto lo svuotamento, l’impermeabilizzazione e la costruzione vera e propria. Se la funzione dipende anche dal livello dell’Arno? Dipende capire quale livello ha assunto la rottura dell’impermeabilizzazione: fatto il primo svuotamento con le idrovore si tratterà di capire quanto possiamo agevolmente lavorare all’interno. Prima non ci andranno uomini ma un piccolo robot”.

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

Fvg, Rosolen “300 mila euro a contrasto violenza di genere”

UDINE (ITALPRESS) – “Come già realizzato con successo nel corso
degli anni passati, anche nel 2024 l’Amministrazione regionale
sostiene, mediante la concessione di contributi per complessivi
300mila euro, progetti di “iniziative speciali” che riguardano
l’ambito tematico specifico del contrasto alla violenza di
genere, con un riguardo particolare alla violenza contro le
donne”.
L’assessore regionale al Lavoro, istruzione, formazione e
famiglia Alessia Rosolen ha annunciato la pubblicazione del bando
che mette a disposizione 300mila euro per iniziative e progetti
speciali volti a contrastare la violenza di genere nei confronti
delle donne.
Il bando è online sul sito della Regione ed è dedicato ai Comuni
del Friuli Venezia Giulia per la realizzazione di iniziative di
sensibilizzazione sul tema, da effettuarsi in prossimità della
data del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione
della violenza sulle donne.
E’ possibile presentare domanda entro il 4 ottobre 2024. Il
contributo è variabile in base al numero di giornate programmate
nonchè alla consistenza demografica del Comune interessato, da un
minimo di 2 mila euro a un massimo di 5 mila euro.
Come ha spiegato Rosolen “potranno essere finanziate iniziative,
riferite al territorio di pertinenza del Comune richiedente il
contributo, che siano eventi pubblici di sensibilizzazione quali,
ad esempio, convegni, workshop, installazioni o spettacoli, da
svolgersi in massimo sei giornate, anche non consecutive,
nell’arco temporale massimo di sei settimane”.
I progetti dovranno prevedere almeno un accordo di partenariato a
titolo gratuito tra il Comune richiedente e le associazioni
femminili che gestiscono Centri antiviolenza aderenti alla rete
nazionale “DiRE – Donne in Rete contro la Violenza”, o enti del
Terzo settore che abbiano tra i loro scopi statutari la
promozione della parità di genere e il sostegno all’occupazione
femminile.
Le domande potranno essere inviate alla casella PEC della
Direzione Lavoro ( [email protected]) entro il 4 ottobre
2024.
Per informazioni e modulistica consultare la pagina dedicata sul
sito della regione (https://tinyurl.com/2ndufhvr)

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Toscana, Giani “Sensibile aumento fondi investiti da regione su imprese”

FIRENZE (ITALPRESS) – “Abbiamo deciso di investire i Fondi europei per lo sviluppo regionale verso le imprese della Toscana creando un rapporto diretto di corresponsione di risorse proprio verso il nostro sistema delle imprese. Dal 2014-2020 quando erano 400 milioni i fondi, ora abbiamo 550 milioni investiti, quindi la Toscana ha sensibilmente aumentato i fondi verso le imprese della nostra Regione. Noi dunque possiamo essere orgogliosi della creatività, imprenditorialità toscana e dell’espressione di innovazione che il nostro sistema delle imprese può dare”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani nel corso della presentazione dei nuovi bandi Fesr per le imprese avvenuta quest’oggi al teatro La Compagnia a Firenze. “Il 50% del nostro Fesr è dedicato direttamente, con soldi cash, alle imprese” ha aggiunto Giani.
“Accanto a questa scelta così forte anche per quello che riguarda il rapporto che si viene a creare con i bandi noi abbiamo allargato la platea dei destinatari, ed alcune volte si tratta di innovazioni che a mio giudizio si stanno rivelando importanti. E’ ad esempio la prima volta che facciamo entrare la dimensione imprenditoriale della cultura, tipo i sei milioni investiti attraverso un bando sul cinema, ma allo stesso tempo puntiamo investimenti sulla imprenditorialità delle Residenze sanitarie assistite che sono luoghi sanitari fondamentali per la nostra Regione” ha concluso.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Fedriga “Link 2024 offre spunti e affronta il nodo IA”

TRIESTE (ITALPRESS) – “I temi dell’edizione 2024 di Link sono di particolare interesse e tra questi l’Intelligenza artificiale applicata all’informazione pone questioni fondamentali per il decisore pubblico e per la comunità, che devono essere affrontate in un dibattito aperto”. E’ la tesi espressa dal governatore Massimiliano Fedriga nel Palazzo della Regione di Trieste dove è stata presentata la decima edizione di Link Media Festival, “Dietro le quinte delle notizie”,l’appuntamento con il giornalismo di qualità che sarà ospitato nell’apposita arena allestita in piazza dell’Unità d’Italia dal 6 all’8 settembre.
“Link si contraddistingue – ha osservato Fedriga – per non portare verità ma spunti di riflessione che possono essere criticati o condivisi ma comunque incardinati in un confronto del quale troppe volte si sente la mancanza e che deve diventare un percorso virtuoso da offrire ai cittadini”.
Per quanto riguarda il nodo dell’Intelligenza Artificiale, come ha rilevato Fedriga, “il punto non è l’oggettività dell’informazione, che risente giustamente della formazione e del punto di vista di ognuno, ma la sua responsabilità, che rischia di finire annebbiata”.
Tutti gli appuntamenti con le grandi voci del giornalismo saranno a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti. Tra i protagonisti dell’edizione 2024 Paolo Rumiz, Giovanna Botteri, Gianni Riotta, Adriano Panatta, Mauro Mazza, Agnese Pini, Marco Varvello, ma anche Lillo Petrolo e LaLaura. L’incontro conclusivo della rassegna sarà domenica alle 19.30 in un tu per tu tra il governatore Fedriga e Paolo Possamai, direttore editoriale di Nord Est Multimedia (Nem), il gruppo promotore dell’evento insieme al quotidiano Il Piccolo. Il festival è co-organizzato dall’Ordine dei Giornalisti del Fvg, dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dal Comune di Trieste, con main partner Generali e il sostegno di Fincantieri, della Fondazione CRTrieste e di Crèdit Agricole, e il patrocinio della Federazione Nazionale della Stampa e del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.

foto: ufficio stampa Regione Friuli Venezia Giulia

(ITALPRESS).

Fvg, Bini “Offerta ricettiva di qualità stimola crescita montagna”

MALBORGHETTO (ITALPRESS) – “La Regione sta investendo risorse
cospicue sulla promozione turistica e sulla valorizzazione di
tutte le nostre peculiarità, dalla montagna al mare, passando per
le città d’arte e gli eventi culturali ed enogastronomici, ma
questi sforzi sarebbero inutili senza gli investimenti privati,
che sono il principale motore dell’economia”.
E’ il messaggio lanciato dall’assessore regionale alle Attività
produttive e turismo Sergio Emidio Bini all’inaugurazione
dell’Hammerack Mountain Retreat-hotel & spa di Malborghetto
Valbruna, l’ultimo investimento nel settore alberghiero della
holding Al.Pe. Invest Spa, i cui primi ospiti saranno i giocatori
e le giocatrici dell’Apu Old Wild West Udine, a cui seguiranno
nei prossimi mesi giornalisti ed esperti del settore provenienti
da tutta Europa, fino all’apertura al pubblico il 5 dicembre
nella notte dei Krampus.
L’esponente della giunta Fedriga si è complimentato con i
proprietari e ha ribadito come l’offerta ricettiva di qualità sia
“un driver fondamentale per garantire la crescita economica del
territorio montano, in un’ottica di sempre maggiore
destagionalizzazione”.
Durante l’evento l’assessore Bini ha ricordato “la volontà
dell’Amministrazione regionale di stimolare gli investimenti
privati, in particolare sul fronte della ricettività di alto
livello. Lo dimostra, ad esempio, il recente bando dedicato alle
strutture alberghiere di 4 o più stelle in area montana, in grado
di garantire contributi a fondo perduto fino al cinquanta per
cento della spesa sostenuta. Una scelta volta ad ampliare
l’offerta ricettiva in regione e ad intercettare anche il turismo
di fascia alta. Infatti, la presenza di visitatori con una
elevata capacità di spesa porta ricadute economiche positive per
l’intero territorio”
“Grazie a precise strategie di marketing – ha concluso Bini -, il
Friuli Venezia Giulia si sta imponendo nel panorama dell’offerta
turistica italiana, ma dobbiamo continuare a lavorare per
innalzare sempre di più il livello delle nostre strutture,
attraverso una virtuosa sinergia tra pubblico e privato”.

– Foto: uffico stampa Fvg –
(ITALPRESS).

Toscana, Giani “15 milioni l’anno da spese mediche turisti non italiani”

FIRENZE (ITALPRESS) – “In questi giorni abbiamo quantificato quello che potrebbe essere il gettito, una quindicina di milioni perchè l’anno scorso sono stati certificati per più di un giorno presenti al pronto soccorso diciottomila stranieri in Toscana. Ecco che un dato di questo genere ci fa capire che la misura fosse opportuna e giustamente non ha creato nessuna resistenza perchè stava nelle logiche della reciprocità con cui viene trattato un italiano se a New York ha bisogno del pronto soccorso”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a chi gli ha chiesto che quantificazione si attenda a livello di entrate economiche dalla misura varata dalla giunta regionale toscana che farà si che i turisti non italiani che saranno ricoverati in ospedali toscani dovranno pagarsi le spese mediche. “I fondi saranno reinvestiti sia per le liste di attesa sia per sostenere le attività dei pronto soccorso” ha concluso Giani.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Fvg, Riccardi riceve comandante Vvf Carrolo in visita di commiato

Pordenone (ITALPRESS) – “Esprimo un sentito ringraziamento per
l’attività svolta al vertice dei Vigili del fuoco del Friuli
Venezia Giulia da parte del comandante Agatino Carrolo. Sono
stati venti mesi di intensa e fruttuosa collaborazione
istituzionale. Un particolare apprezzamento va rivolto per la
forte collaborazione con la Regione che ha portato, tra le altre
iniziative, alla sigla della convenzione con la Protezione civile
per la prevenzione e la lotta agli incendi boschivi e all’impegno
nei percorsi formativi del personale impegnato”.
L’assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi ha
ricevuto, nella sede della Protezione civile di Palmanova
assieme al direttore regionale della Protezione civile Amedeo
Aristei, il direttore regionale dei Vigili del Fuoco del Friuli
Venezia Giulia Agatino Carrolo, in visita di commiato. Il
comandante Carrolo, dal primo settembre, assumerà il nuovo
incarico di direttore dei Vigili del Fuoco della Regione Sicilia,
sua terra di origine.
Nel corso dell’incontro sono state ripercorse le significative
tappe dell’attività sviluppata nell’arco di poco meno di due anni
trascorsi sottolineando con vivo apprezzamento il lavoro compiuto
che ha rafforzato ancora di più i rapporti tra la Protezione
civile regionale e i Vigili del fuoco che hanno visto la stretta
attività delle forze in campo a partire dagli incendi boschivi e
dalla devastante grandinata dello scorso anno con epicentro il
territorio di Mortegliano.
L’assessore Riccardi, rivolgendosi al comandante, ha espresso un
in bocca al lupo per il prosieguo della carriera, ringraziando
per l’opera svolta da Carrolo a favore dell’operatività
nell’emergenza e della sicurezza del territorio.
Prima di assumere la direzione regionale dei Vigili del Fuoco del
Friuli Venezia Giulia, nella sua lunga e intensa carriera ha
diretto diversi comandi provinciali. Nella suo percorso
professionale ha ricevuto svariati riconoscimenti tra cui la
medaglia d’argento al valor civile conferitagli il 20 novembre
2002 dal ministro dell’Interno per un intervento di soccorso
tecnico urgente svolto a Bassano del Grappa il 17 settembre 2001
e l’onorificenza di Cavaliere dell’ordine al merito della
Repubblica conferitagli dal Presidente il 27 dicembre 2003.

– Foto: ufficio stampa Fvg –

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Bolzano, aggredisce sessualmente 2 ragazze e ferisce agenti. Arrestato

BOLZANO (ITALPRESS) – Durante la scorsa serata, gli Agenti della Squadra “Volanti” della Polizia di Stato sono state inviate in forze ad effettuare un intervento in Corso Libertà a Bolzano a seguito di una richiesta di aiuto pervenuta alla Centrale Operativa della Questura per tramite del numero di emergenza “112 NUE”, nel corso della quale un uomo segnalava di essere stato violentemente percosso in strada da un giovane a lui sconosciuto.
Giunti immediatamente sul posto, gli Agenti raccoglievano il racconto della vittima, la quale riferiva di essere scesa in strada per prestare soccorso alla figlia ed alla nipote, che poco prima lo avevano chiamato al telefono dicendo di essere spaventate poichè vi era un soggetto che le aveva seguite, avvicinate e successivamente aggredite per scopi sessuali. Le due ragazze, in evidente stato di shock per quanto poco prima vissuto, riferivano di essere state pedinate e successivamente aggredite da un soggetto, a loro sconosciuto, con la volontà di volerle violentare fisicamente, e che avevano pertanto chiesto aiuto al padre/zio. Quest’ultimo, subito accorso per prestare ausilio alle due ragazze, veniva anch’egli violentemente aggredito con calci e con pugni; l’aggressore, quindi, si allontanava in quanto richiamato da un uomo e da una donna, presumibilmente i genitori, facendo ingresso nel portone condominiale di uno stabile di Corso Libertà. Le vittime dell’aggressione rifiutavano l’intervento del Personale Sanitario, riferendo che si sarebbero recate autonomamente presso il Pronto Soccorso per gli accertamenti del caso. Anche grazie ad un testimone di quanto accaduto, in grado di descrivere la fisionomia dell’aggressore, gli Agenti decidevano di accedere all’interno dello stabile, riuscendo ad individuare l’abitazione ove quest’ultimo si era rifugiato. Dall’esterno dell’appartamento si potevano udire delle urla provenire dall’interno, come se fosse in atto un violento litigio. Al suono del campanello le voci improvvisamente si zittivano e, dopo diversi istanti, alla porta si presentavano un uomo e una donna, entrambi cittadini armeni. Interpellati in merito all’eventuale presenza di un terzo soggetto all’interno dell’abitazione, inizialmente i due negavano per poi successivamente ammettere che all’interno dell’abitazione vi era anche un loro figlio. Il ragazzo – pienamente corrispondente alle descrizioni fornite dalle vittime e dal testimone, e successivamente identificato per tale A. T., 25enne cittadino armeno residente in Corso Libertà, in regola con il Permesso di Soggiorno in quanto titolare dello status di protezione internazionale e con precedenti penali e/o di Polizia per reati quali atti persecutori e lesioni volontarie – veniva invitato ad uscire dall’abitazione e ad andare in Questura per le verifiche del caso; a quel punto, il giovane iniziava a manifestare un atteggiamento ostile ed una aggressività immotivata nei confronti degli Agenti. Improvvisamente, inoltre, presso l’abitazione si presentavano numerosi parenti del ragazzo, i quali iniziavano sin da subito a manifestare un atteggiamento poco collaborativo e di resistenza alla Polizia, nel tentativo di impedire ai Poliziotti di interagire con il diretto interessato. A. T., quindi, assai alterato, a petto nudo, e con evidenti escoriazioni ad entrambe le ginocchia ed al naso, rifiutava categoricamente l’invito ad uscire dall’abitazione ed iniziava ad aggredire fisicamente gli Agenti, spintonandoli violentemente e colpendoli più volte con calci e pugni. La mancata collaborazione da parte dei numerosi familiari, manifestata anche da parte loro con atti di violenza nei confronti dei Poliziotti, ed il luogo ristretto ove questi ultimi si trovavano a dover operare, rendeva estremamente difficoltosa la gestione dell’intervento, e per questo motivo venivano fatte intervenire in massa altre Pattuglie. Non avendo altra possibilità per bloccare l’esagitato, dopo che quest’ultimo, fisicamente imponente (195 cm), con notevole forza aveva messo all’angolo uno degli Agenti per poi sferrargli una sequenza di pugni al volto ed al torace, i Poliziotti non hanno avuto altra possibilità se non quella di estrarre il Taser, attivare velocemente la procedura prevista dai protocolli di utilizzo e puntarlo contro il delinquente. Il primo sparo indirizzato al torace non dava inizialmente i risultati sperati in quanto lo stesso seguitava comunque a reagire ai tentativi di avvicinamento dei Poliziotti allo scopo di metterlo in condizioni di non nuocere. Questi ultimi, pertanto, si vedevano costretti ad utilizzare il TASER una seconda volta, assieme allo spray al peperoncino in dotazione; A. T., a quel punto, si scagliava la porta a vetri d’ingresso nel salotto, mandandola in frantumi e procurandosi diverse ferite con perdita copiosa di sangue. Una volta ammanettato e reso innocuo l’aggressore, veniva richiesto l’immediato intervento del Personale Sanitario del 118, il quale, giunto poco dopo sul posto, provvedeva trasportarlo al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Maurizio di Bolzano per le cure del caso, scortato da 6 Agenti della Polizia di Stato, in quanto individuo assai pericoloso ed in stato di arresto. Le parti offese (tra cui una ragazza minorenne), nel frattempo, negli Uffici della Questura, in sede di denuncia, confermavano che il soggetto si era reso responsabile di un tentativo di violenza sessuale ai loro danni, in quanto, dopo averla afferrata di forza per i capelli, l’aveva trascinata per diversi metri con l’intento di costringerla ad avere un rapporto sessuale con lui, esibendo, nel contempo, un preservativo che lo stesso teneva all’interno di una tasca del pantalone. Al termine degli atti di Polizia Giudiziaria A. T. veniva dichiarato in stato di arresto per i reati di resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale e tentata violenza sessuale; dimesso dopo qualche ora dal Pronto Soccorso, lo stesso veniva trasferito presso la Casa Circondariale di Bolzano, a disposizione della Autorità Giudiziaria; il padre del delinquente, tale A. T. di 55 anni, la madre (A. M. di 52 anni) e lo zio (A. M. di 48 anni) venivano denunciati a piede libero per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale. Nel corso delle attività di Polizia rimanevano feriti in varie parti del corpo 4 Agenti di Polizia, tra i quali una giovane Poliziotta, i quali, medicati al Pronto Soccorso, venivano giudicati guaribili con prognosi variabile dai 3 ai 7 giorni. In considerazione della gravità di quanto accaduto e dei precedenti a suo carico, il Questore della Provincia di Bolzano Paolo Sartori ha dato immediate disposizioni all’Ufficio Immigrazione di segnalare l’accaduto alla Commissione Territoriale per i Rifugiati, al fine di revocargli lo status di “asilante” e, di conseguenza, poter emettere nei suoi confronti un Decreto di Espulsione per allontanarlo definitivamente dal nostro Territorio Nazionale. Stessa procedura è stata attivata anche nei confronti dei genitori e dello zio.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Polizia di Stato