ROMA (ITALPRESS) – Stefania Proietti, sindaca di Assisi, sarà la candidata presidente della Regione Umbria per il centrosinistra.
“È ufficiale: la sindaca di Assisi Stefania Proietti è la candidata del centrosinistra per la presidenza dell’Umbria. Forza Stefania, anche in Umbria siamo pronti alla riscossa!”, afferma, in una nota, Matteo Ricci, europarlamentare Pd.
-foto Agenzia Fotogramma-
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Regionali in Umbria, la sindaca di Assisi è la candidata del centrosinistra
Marsilio chiede lo stato di emergenza in Abruzzo per la crisi idrica
L’AQUILA (ITALPRESS) – Il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, con una lettera alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha chiesto lo Stato di Emergenza in Abruzzo per la crisi idrica.
“Il territorio della Regione Abruzzo è interessato da un lungo periodo di siccità, causato sia dalla eccezionale scarsità di precipitazioni pluviometriche delle ultime stagioni autunnali e invernali, sia dalle temperature rilevate costantemente più alte della media che hanno determinato, tra l’altro, una evidente riduzione dei deflussi idrici superficiali e, conseguentemente, una esigua disponibilità di acqua negli invasi e nelle falde idriche”, ha scritto il presidente Marsilio, allegando alla richiesta una relazione del dirigente della Protezione Civile abruzzese.
La situazione complessa è stata inoltre aggravata dai “rilevanti afflussi turistici della stagione estiva soprattutto nella fascia costiera della regione, con un aumento considerevole del carico antropico, unitamente ai fabbisogni stagionali dei settori agricolo e zootecnico” tutto ciò “ha determinato un ulteriore incremento delle esigenze idropotabili e il conseguente aggravamento del deficit idrico in atto. La situazione ha assunto livelli di elevata criticità soprattutto nel territorio della provincia di Chieti ove diversi Comuni da giorni sono senza alcun approvvigionamento idrico con notevoli disagi per i cittadini, soprattutto per la popolazione più fragile come bambini, anziani e malati”. “Questa regione – ha concluso il presidente Marsilio -, di concerto con le Prefetture territorialmente competenti, si è attivata nell’immediato per far fronte al grave scenario emergenziale in atto che risulta evidente nella relazione pervenuta dall’Agenzia regionale di protezione civile e dal Dipartimento Territorio – Ambiente, frutto di una ricognizione presso i gestori del servizio idrico. Si chiede, pertanto, per l’intero territorio della regione Abruzzo e far data dal 1 luglio 2024, la dichiarazione dello Stato di Emergenza”.
-foto ufficio stampa Regione Abruzzo –
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Prevenzione, sport e natura. La Longevity Run torna a Ovindoli
ROMA (ITALPRESS) – Il 17 e 18 agosto la Longevity Run Summer Edition 2024 farà nuovamente tappa a Ovindoli con la sua terza edizione.
Dopo aver toccato varie Regioni, tra cui Lazio, Toscana, Veneto e Trentino, l’evento di sensibilizzazione per uno stile di vita sano e attivo promosso dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Roma, arriva in Abruzzo.
Nelle due giornate presso il Villaggio della prevenzione allestito nella piazza della località turistica abruzzese saranno offerti check up gratuiti dagli specialisti del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, coordinati dal professor Francesco Landi, ordinario di Medicina interna all’Università Cattolica e Direttore del Dipartimento Scienze dell’invecchiamento Ortopediche e Reumatologiche del Policlinico Gemelli.
Clou della manifestazione sarà la corsa non competitiva di 8 km che partirà dal Parco della Pinetina e si snoderà lungo il fantastico perso dell’anello di Valle d’Arano. La corsa è l’occasione per commemorare Stefano Faccia, giovane maestro di sci aquilano morto prematuramente per un raro tumore polmonare. “Strettamente collegati tra di loro, sport, prevenzione e natura caratterizzano anche questa tappa abruzzese della manifestazione – spiega il professor Landi -. La Longevity Run è un progetto nato nel 2018 a Roma per celebrare la centralità dello sport come elemento indispensabile per restare in buona salute e come forma di prevenzione per una longevità attiva. La natura gioca un ruolo fondamentale nello sport. Praticare attività fisica all’aperto e nel verde migliora infatti il benessere di corpo, mente e spirito. Prendersi cura della propria salute – prosegue Landi – è importante a ogni età e permette di ottenere notevoli risultati in termini di salute e autonomia come abbiano dimostrato in questi anni anche con il progetto di ricerca europeo Sprinnt da noi coordinato”.
La longevità non è un dono di natura ma si conquista passo dopo passo, proprio come si conquista il traguardo alla fine di una corsa. Per questo motivo i medici del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e i ricercatori dell’Università Cattolica hanno realizzato il progetto “Longevity Run” per sensibilizzare i cittadini ad assumere stili di vita salutari e incoraggiare la prevenzione. Questi obiettivi vengono perseguiti attraverso un’attività di screening mirata alla valutazione dei principali fattori di rischio modificabili.
Nel Villaggio della prevenzione infatti, per ciascun partecipante alla Longevity Run, gli specialisti del Gemelli, valutano gratuitamente i principali fattori di rischio cardiovascolari quali il fumo, l’attività fisica, le abitudini alimentari, e vengono eseguite valutazioni dirette come la misurazione di peso e altezza con il calcolo dell’indice di massa corporea, la misurazione della pressione arteriosa, della glicemia e del colesterolo.
Dopo Ovindoli le prossime tappe della Longevity Run Summer Edition saranno il 15 settembre a San Gabriele di Piozzano (PC) e il 4 e 5 ottobre settembre a Sant’Antioco in Sardegna.
Per informazioni e iscrizioni gratuite: https://www.longevityrun.it.
– Foto ufficio stampa Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS –
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A Firenze nasce il Centro Internazionale “Giovanni Spadolini”
FIRENZE (ITALPRESS) – Firmato questa mattina nella Sala Pegaso del Palazzo della Regione a Firenze il Protocollo d’intesa per la nascita del Centro culturale internazionale della Toscana “Giovanni Spadolini”, alla presenza del presidente della Regione Eugenio Giani, del presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano Ivan Drogo Inglese e del presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia Cosimo Ceccuti.
Ad ospitare il centro, che promette di essere un luogo culturale internazionale ed una scuola di management per i beni artistici e culturali, sarà la Villa appartenuta alla famiglia Spadolini sulle colline di Firenze, recentemente acquisita dalla Fondazione Spadolini Nuova Antologia.
Il progetto interesserà non soltanto Villa Spadolini ma l’intero complesso di Pian dei Giullari, oltre all’appartamento dello statista fiorentino in via Cavour, con gli annessi archivi e biblioteche. Un’iniziativa di elevato rilievo e valenza culturale che vede come soggetti promotori la Fondazione di Giovanni Spadolini, la Regione Toscana e l’ente Stati Generali del Patrimonio Italiano.
Il Centro culturale internazionale si propone di consolidare e sviluppare la presenza di centri culturali internazionali e Università estere nel territorio toscano e fiorentino, incrementare l’afflusso di studiosi e studenti esteri nel territorio, valorizzare il patrimonio privato e pubblico incluso quello della Regione, della Fondazione, dei Centri culturali internazionali e delle Università estere, e rappresenterà uno tra i più importanti progetti culturali realizzati in Toscana negli ultimi anni. A Firenze, infatti, hanno sede 45 università estere e centri culturali internazionali, che permettono alla nostra regione di superare addirittura il Lazio – con Roma – ed il Veneto con Venezia. Ne consegue una presenza stabile di oltre 20 mila persone tra docenti, ricercatori e studenti provenienti da tutto il mondo, interessati principalmente ai temi dell’architettura, dell’arte, della cultura e della storia.
“Con orgoglio salutiamo la nascita di un nuovo grande polo culturale – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – una nuova eccellenza toscana che nasce nel ricordo della figura del grande fiorentino Giovanni Spadolini, per valorizzare la sua eredità e dare alle future generazioni modo di crescere e formarsi conoscendo la sua opera e il suo ruolo di intellettuale e di statista. Ricordando il passato guardiamo al futuro, investendo sulla cultura e su una formazione di respiro internazionale: un progetto che sono certo Spadolini avrebbe apprezzato”.
“A trent’anni dalla scomparsa di Giovanni Spadolini – è il commento di Cosimo Ceccuti -, la Fondazione che ne porta il nome onora il suo grande passato e insieme getta le basi per un futuro di grande respiro. L’acquisizione di prestigiosi, storici spazi a Pian dei Giullari, che affidano alla Fondazione la collina immortalata dal Vasari, già appartenuti alla famiglia e cari all’infanzia del Professore, consentono di integrare i luoghi a disposizione degli studiosi (la Casa Museo e la biblioteca di Banca Intesa a Pian dei Giullari, la Sala convegni in Via Cavour) con altri destinati all’apertura ad organizzazioni internazionali e università straniere operanti in Toscana. Il protocollo oggi firmato assicura il sodalizio culturale tra pubblico e privato e garantisce l’interesse dell’intera comunità regionale per i progetti che verranno concordemente elaborati nei prossimi mesi. Da sottolineare l’importanza della tutela ambientale assicurata oggi dalla Fondazione sulla collina storica più affascinante della città”.
“L’Italia custodisce e possiede il più importante patrimonio artistico e culturale del mondo – è il commento del presidente degli Stati Generali del Patrimonio italiano Ivan Drogo Inglese -. Sono molto soddisfatto che l’ambizioso progetto di un centro culturale internazionale e di una scuola di management per i beni artistici e culturali, incontrerà la sua attuazione sotto l’egida della figura di Giovanni Spadolini, già presidente del Consiglio dei Ministri, primo Ministro dei Beni culturali nella storia della Repubblica Italiana e Ministro dell’Istruzione, presidente del Senato e presidente supplente della Repubblica Italiana. Spadolini è una tra le personalità culturali, istituzionali e politiche più autorevoli del ‘900”.
Si realizza così, ulteriormente, il desiderio di Spadolini: “Voglio che tutto rimanga così com’è su quel poggio di olivi e di cipressi antichi: i libri, l’emeroteca, i documenti, le collezioni storiche e d’arte che hanno accompagnato la mia vita a disposizione delle nuove generazioni di studiosi”.
-foto ufficio stampa Regione Toscana-
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Mille mammografie in un mese, l’unità mobile Ispro saluta il centro di Gavinana a Firenze
FIRENZE (ITALPRESS) – Al Centro commerciale di Gavinana a Firenze, che saluta, l’ambulatorio mobile di Ispro, l’istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica, ha effettuato dall’8 luglio all’8 agosto circa mille mammografie. Un successo dunque di un’iniziativa di prevenzione, in collaborazione con Unicoop, a cui si sono affiancati incontri divulgativi, aperti a tutti, sull’importanza degli screening ma anche una corretta alimentazione e stile di vita. L’unità mobile ora saluta il quartiere di Gavinana e farà tappa nei prossimi mesi in altri punti vendita, a partire da Ponte a Greve a Firenze e Prato.
Per un intero mese, sostando in piazza Bartali, l’unità mobile di Ispro ha permesso a parecchie donne che avevano ricevuto l’invito a casa per sottoporsi alla screening per il tumore alla mammella di farlo con tutta comodità, prima o dopo la spesa al centro commerciale. L’ambulatorio mobile peraltro è dotato di un mammografo all’avanguardia.
Nella permanenza davanti al centro commerciale sono state consegnate anche le provette per il test del sangue occulto nella feci, per lo screening del colon-retto. Si sono svolte anche iniziative dedicate alla prevenzione con medici, epidemiologi, dermatologi, dietisti e biologi.
”La proficua collaborazione con Ispro e Unicoop – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani – è stata la prova che l’unione fa la forza per ottenere i risultati che ci prefissiamo e ci dà modo di poter proseguire su questa strada anche coinvolgendo in futuro altre realtà che vorranno rendersi protagoniste dell’importante partita della prevenzione. L’adesione riscontrata è stata veramente notevole ma per noi è un successo ogni persona in più a cui rendiamo più semplice effettuare i controlli di screening”.
“Possiamo dire, dopo la prima esperienza a Gavinana, che l’obiettivo di condivisione e diffusione sul territorio toscano di attività di prevenzione, promozione della salute, stili di vita e di interventi per promuovere l’adesione agli screening oncologici è pienamente riuscito”, dichiara l’assessore al dirittto alla salute, Simone Bezzini. “Raggiungere più persone possibili con l’attività di prevenzione, aumentare la consapevolezza sui fattori di rischio e promuovere stili di vita sani è una priorità”.
“Grazie a Regione Toscana per l’opportunità, ma grazie anche ad Unicoop che ha messo a disposizione i suoi locali per una causa così importante – conclude il direttore generale di Ispro, Katia Belvedere -. Continueremo a lavorare con il massimo entusiasmo affinché gli eventi programmati nel corso di tutta la collaborazione si rivolgano ai cittadini per facilitarli nella conoscenza e nell’effettuazione degli screening e nell’applicazione dei corretti stili di vita”.
-foto Agenzia Fotogramma –
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Giani “Mantenere vivo il ricordo su Sant’Anna di Stazzema”
FIRENZE (ITALPRESS) – Mancano ormai pochi giorni all’anniversario dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, una delle stragi più feroci compiute dai nazifascisti durante l’estate del 1944. Era il 12 agosto quando alle prime luci dell’alba le colonne delle SS, con il supporto di fascisti locali, circondarono la vallata, divenuta terra di rifugio per centinaia di persone sfollate da tutta la Versilia e dalla costa toscana e ligure. Una popolazione inerme, sulla quale si scatenò una ferocia disumana. Tra aprile e agosto 1944 le stragi nazifasciste in Toscana furono più di 280, i comuni interessati 83. I morti tra i civili furono circa 4.500 a cui vanno aggiunte diverse migliaia di partigiani.
Ciò che accadde a Sant’Anna di Stazzema non fu un’azione di rappresaglia. Come accertato anni dopo dalla magistratura militare italiana fu un atto premeditato e curato in ogni minimo dettaglio. Con lo scopo di sterminare la popolazione e rompere i collegamenti tra civili e partigiani. Per appurare la dinamica e chiarire le responsabilità ci sono voluti anni di indagini, un percorso che l’agenzia livornese Capo Verso ha voluto ripercorrere e approfondire attraverso un podcast dal titolo ‘Cenere – Le voci dell’eccidio dimenticato di Sant’Anna di Stazzemà, che sarà distribuito da oggi sulle principali piattaforme di ascolto. Il prodotto è stato presentato oggi, a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze ed è già disponibile sulle principali piattaforme.
Insieme al portavoce del presidente Giani, Bernard Dika, sono intervenuti il produttore esecutivo del podcast Alessandro Bientinesi, il presidente dell’Associazione Martiri Sant’Anna di Stazzema Umberto Mancini, il direttore del Parco Nazionale della Pace Michele Morabito e Adele Pardini, superstite dell’eccidio. Aveva 4 anni quando le truppe tedesche rastrellarono Sant’Anna. Quel giorno perse la madre Bruna e pochi giorni dopo, per le ferite, le sorelle Maria di 16 anni e Anna, che aveva solo 20 giorni. “Il dolore per una delle pagine più brutali e disumane della storia recente – ha commentato il presidente Eugenio Giani – continua ad essere vivo. E lo sarà per sempre. Sant’Anna è un luogo sacro, quello che vi è accaduto ottanta anni fa deve continuare a restare scolpito nella memoria, di tutti. Questa lodevole iniziativa nasce proprio per questo, per aiutare a ricordare e per far conoscere ad ancora più persone, soprattutto i più giovani, una delle pagine più tragiche dell’occupazione nazifascista in Italia. Ritengo che oggi, più che mai, in una situazione così incerta che riguarda anche il nostro Paese, il ricordo sia uno degli esercizi migliori per contrastare il ritorno dell’odio ed educare le nuove generazioni al rispetto e alla tolleranza”.
“Il titolo che abbiamo dato al podcast – ha sottolineato il curatore Alessandro Bientinesi – si rifà, da un lato a ciò che rimase del paese dopo la furia dei tedeschi e, dall’altro, al fatto che traumi e dolori così grandi bruciano una quantità tale di energia da generare una pesante cenere che può ricoprire, seppellire e avvelenare la memoria. Ma se questa cenere si riesce a soffiarla via, là sotto si troverà la brace di una nuova possibilità di rinascita”. Per il presidente Umberto Mancini “le istituzioni devono compiere uno sforzo per dotare Sant’Anna di Stazzema di strutture di accoglienza per chi vuol venire a visitarla. Soprattutto per i più giovani, per invogliarli e aiutarli a scoprire e capire quello che è successo ottanta anni fa”. Secondo Michele Morabito “Sant’Anna non deve continuare ad essere un cimitero, ma un luogo dove incontrarsi e parlare. I podcast sono strumenti destinati soprattutto ai giovani e mi auguro che Cenere possa servire a diffondere ancor più la memoria di quei tragici fatti”.
Chiusura affidata ad Adele Pardini, e al suo toccante ricordo. “Avevo una tazza di latte in mano quando i soldati fecero irruzione in casa nostra. Uno di loro me la buttò in terra. Le immagini di noi contro al muro, quelle delle mie sorelle, di mia madre. Poi gli spari, le urla. Non potrò mai dimenticare. Spero che tanti giovani possano avere voglia di conoscere questa storia”.
foto: Agenzia Fotogramma
(ITALPRESS).
Callari “Ricordare la presa di Gorizia è radice del nostro futuro”
GORIZIA (ITALPRESS) – “Al bambino che mi chiede perchè ogni anno
commemoriamo con una solenne cerimonia la data dell’8 agosto
1916, rispondo che la memoria della Presa di Gorizia e di tutti
quei giorni spesi a costruire l’unità d’Italia è la radice del
suo e del nostro futuro. Se siamo qui oggi è grazie al sacrificio
di tanti che non dobbiamo stancarci mai di ricordare”. Così l’assessore al Patrimonio del Friuli Venezia Giulia
Sebastiano Callari si è espresso oggi durante la cerimonia di
commemorazione del 108° anniversario della Presa di Gorizia che
si è svolta al Parco della Rimembranza del capoluogo isontino,
con la posa di una corona di alloro e gli onori ai caduti resi
dalle autorità civili (presente il Sindaco Rodolfo Ziberna) e
militari, tra cui il picchetto della Brigata Pozzuolo.
Al ricordo di quei giorni in cui si combattè la sesta battaglia
dell’Isonzo, tra episodi eroici che portarono alla presa di
Gorizia e migliaia di morti su entrambi i fronti, è stata
dedicata la lettura di due passi tratti dal poema “La Sagra di
Santa Gorizia” di Vittorio Locchi, a cura della Lega nazionale
Gorizia presente alla cerimonia con il presidente Luca Urizio e
il poeta Dario Marangotto.
foto: ufficio stampa regione Friuli Venezia Giulia
(ITALPRESS).
Filiera della neve, Marsilio “13 milioni per le imprese, bene governo”
L’AQUILA (ITALPRESS) – “Il fondo da 13 milioni di euro per sostenere il settore delle imprese legato al turismo invernale, pesantemente penalizzato dall’assenza di neve durante la stagione 2023/24, rappresenta una concreta risposta alle richieste che avevamo avanzato al Governo, anche in sede di Conferenza delle Regioni. La Regione Abruzzo, anche tramite l’ex assessore al turismo (oggi Sottosegretario) Daniele D’Amario, anche nella qualità di presidente della Commissione Turismo in Conferenza delle Regioni, aveva da subito fatto proprie le difficoltà che avevano messo in evidenza gli operatori del settore a causa delle scarse nevicate che si sono registrate sulle montagne nello scorso inverno. Il lavoro portato avanti dalla struttura regionale, che ha rappresentato un quadro complessivo delle problematiche che si sono registrate, e quello degli uffici del ministero, hanno permesso oggi al Consiglio dei Ministri di stanziare 13 milioni a favore dell’Appennino. Un aiuto importante ed essenziale per evitare la perdita di imprenditori capaci di sostenere l’economia nei paesi della montagna abruzzese. Ringrazio il Governo e in particolare il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, che ha confermato il proprio impegno a non lasciare sole le imprese che hanno subito importanti cali di fatturato, a causa della mancata apertura delle piste”. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
“Si tratta di un ulteriore aiuto concreto alle imprese della ‘filiera della neve’ per compensare le perdite di incassi della stagione scorsa. Risorse che verranno assegnate a tutte quelle imprese che si sostengono con il turismo invernale. Il nostro impegno a sostenere l’economia regionale anche nei momenti di maggiore difficoltà lo continueremo a portare avanti per garantire i posti di lavoro e individuare percorsi di crescita”.
-foto ufficio stampa Regione Abruzzo-
(ITALPRESS).









