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Al via entro luglio i lavori per la Toscana Pharma Valley

FIRENZE (ITALPRESS) – “Un ruolo determinante, per il via libera all’investimento da parte della rete Toscana Pharma Valley, è stato nelle ultime settimane garantito dalla presidenza di Regione Toscana”. Lo ricorda il suo presidente Eugenio Giani, all’interporto di Guasticce di Livorno per la presentazione della piattaforma logistica farmaceutica, un grande magazzino (ma non solo), i cui lavori inizieranno a luglio per concludersi da qui a metà 2024.
“Un ruolo determinante l’ha dato la Regione – spiega – perchè quando si è infatti trattato di stringere i ranghi e trovare le ultime quadrature con Bcube, il fondo P3 Logistic Parks, l’Interporto ed il Gruppo Fremura, proprietari del terreno, la Kpmg e le imprese della rete Toscana Pharma Valley, solo l’intervento pubblico ha consentito di contemperare i diversi interessi economici, privati, territoriali in gioco, ricomprendendoli all’interno di un più ampio interesse generale e regionale”. “Questa nuova piattaforma logistica nasce come un investimento privato – riassume a margine dell’iniziativa Giani – ma ha dietro una regia pubblico-privata molto complessa, che ne costituisce il vero valore in termini di competitività territoriale, attrattività di nuovi investitori nelle scienze della vita, nonchè potenzialità anche per la salute pubblica: sia alla luce dei fabbisogni logistici già evidenziati dalla pandemia, sia di quelli prevedibili dalle riforme strutturali della sanità in corso, come ad esempio la diffusione delle case della salute e loro evoluzione in case di comunità, l’attivazione degli ospedali di comunità per le cure intermedie, la personalizzazione delle cure”.
“Si tratta quindi – conclude – di un’iniziativa determinante per il futuro della Regione, da più punti di vista. Un bel fiore in un giardino fiorito. “. Un “salto di qualità e unatappa fondamentale per il rilancio del settore manifatturiero cha passa attraverso produzioni di qualità, mentre – ricorda – la Regione sta parallelamente lavorando al potenziamento delle infrastrutture e dei collegamenti”. Come la Darsena Europa con i fondali a venti metri o lo scavalco ferroviario (27 milioni, venti messi dalla Regione). Come la ferrovia alternativa che da Vada a Collesalvetti, saltando le stazioni più congestionate, possa consentire di trasportare le merci verso Pisa e Firenze, dove “Ferrovie – ricorda ancora Giani – sta investendo due miliardi per risagomare le gallerie delle vecchia direttisma e permettero il trasporto dei Tir sui treni verso la pianura padana”. Con minori costi ed impatti ambientali.
Il via dei lavori sarà probabilmente a luglio, per completarli entro due anni: a metà del 2024. In Toscana farmaceutica e Scienze della vita, settori trainanti dell’economia toscana che hanno continuato a correre e creare posti di lavoro anche durante la pandemia – un’eccellenza nazionale per investimenti e ricerca ma anche per fatturato, terzo polo produttivo in Italia – scommettono sulla logisitca: su un grande hub capace di servire tutto il centro Italia, con flussi in uscita, tra i principali paesi esteri, verso Germania, Francia, Stati Uniti e Spagna. E non sarà solo un magazzino fisico, più vicino dei depositi oggi utilizzati dalle aziende e situati a Milano e Roma, ma molto di più: sarà una piattaforma digitalizzata ed innovativa in grado di gestire i flussi di farmaci e componenti ad esempio, una filiera capace di offrire tutta una serie di servizi alla rete di imprese che decideranno di servirsene e, perchè no, pure al pubblico, che nella sanità più territorialmente diffusa del post-Covid avrà forse bisogno di rimodulare logistica e distribuzione nei prossimi anni.
Proprio la complessa regia pubblico-privata che fa da cornice ad un investimento che rimane sicuramente privato costituisce la cifra distintiva e il valore del progetto. E solo l’intervento pubblico – ricorda il presidente della Toscana Eugenio Giani – ha consentito di contemperare i diversi interessi in gioco all’interno di un più ampio interesse generale e regionale”.
La piattaforma Life Sciences in Toscana nascerà all’interno dell’interporto di Livorno, a Guasticce. Se ne parla da alcuni anni – in altre regioni del Nord e Centro Italia la riflessione sta partendo solo adesso – e presto cominceranno i lavori per la sua realizzazione, come annunciato oggi nel corso di un evento, organizzato in collaborazione con Confindustria Toscana e che si è svolto proprio all’Interporto di Livorno, promosso dalla Regione Toscana e dalla rete Toscana Pharma Valley con la partecipazione dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale, del Comune di Collesalvetti e di Livorno e dello stesso Interporto Vespucci.
La piattaforma logistica digitale che nascerà da qui a due anni è un investimento privato, di più imprese che si sono costituite in rete: siglato nel 2019, è stato in Italia il primo contratto di rete tra imprese delle scienze della vita e l’unico, al momento, a cui partecipano anche grandi imprese, potenzialmente in competizione, convinte che i vantaggi fossero superiori ai rischi. Ma nel progetto della piattaforma un ruolo forte l’ha avuto per l’appunto anche il pubblico e in particolare la Regione: di stimolo al confronto tra le aziende all’inizio, fin dal 2014, e di traino nella seconda fase, dal protocollo siglato nel 2018 presso il Ministero allo sviluppo economico agli investimenti sulle infrastrutture per dare gambe al progetto, che siano i collegamenti ferroviari con il porto di Livorno o la Darsena Europa, lo scavalco ferroviario e lo sviluppo dell’aeroporto di Pisa, con un aiuto pure nell’individuazione del terreno su cui sorgerà l’hub e durante tutto l’iter autorizzativo. Un’alleanza insomma tra più aziende, un esempio di metodo e un modello di collaborazione tra pubblico e privato nell’elaborare politiche industriali: a beneficio delle imprese certo, a beneficio del territorio e del tessuto industriale ed economico di tutta la Toscana, una risorsa utile anche per una sanità pubblica territoriale destinata in futuro a crescere e un beneficio alla fine pure per il paziente. A fine 2020 il progetto è stato preso in carico dal Comitato interministeriale per l’attrazione degli investimenti, per la presenza di multinazionali.
-foto ufficio stampa Regione Toscana-
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Abruzzo, Marsilio incontra l’ambasciatore del Messico a Palazzo Silone

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L’AQUILA (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha incontrato oggi in visita istituzionale a Palazzo Silone a L’Aquila l’ambasciatore del Messico, Carlos Eugenio García De Alba Zepeda. Un incontro cordiale e operativo, che segue quello recente avvenuto ad Avezzano, nel corso del quale sono state analizzate le possibili relazioni che si possono instaurare tra l’Abruzzo e le regioni messicane che hanno manifestato interesse per il territorio abruzzese, per le attività produttive e le sue peculiarità naturalistiche. All’incontro, seguito a quello che l’Ambasciatore ha avuto con il rettore Alesse, hanno partecipato l’assessore regionale Daniele D’Amario, il prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco e il presidente della Camera di Commercio Gran Sasso, Antonella Ballone.
-foto ufficio stampa Regione Abruzzo –
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Giornata Europa, i giovani toscani a colloquio con Josep Borrell

FIRENZE (ITALPRESS) – Oltre trecento ragazzi, provenienti da tutta la Toscana, si sono confrontati questa mattina, con Josep Borrell, alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della commissione europea. E’ stato un confronto a tutto campo, in cui gli studenti hanno rivolto domande sul funzionamento delle istituzioni europee, sul monitoraggio dei bilanci, sugli obiettivi, ma anche sulle strategie adottate dall’Europa nella guerra russo-ucraina e sulle possibilità da parte dei paesi europei di affrancarsi dalla dipendenza dalle fonti energetiche russe. Sono stati dunque i giovani i protagonisti dell’iniziativa al teatro della Compagnia di Firenze, dal titolo “Generazione Europa. I giovani toscani incontrano Josep Borrell”, organizzata dal Consiglio regionale della Toscana e dalla commissione Politiche europee e relazioni internazionali in occasione della Giornata dell’Europa, che si celebra il 9 maggio.
L’evento, moderato dalla giornalista Simona Bellocci, si è aperto con l’inno europeo suonato al violino da Veronika Dunyak, giovane ucraina che è dovuta fuggire dalla guerra, che ha trovato rifugio in Toscana e che adesso studierà al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze. Nel teatro sono poi risuonate le parole del già presidente del Parlamento europeo David Sassoli, scomparso lo scorso gennaio, che esortano a “conoscere meglio l’Europa, perchè quando la conosciamo ci rendiamo conto di non poterne fare più a meno”. L’attuale presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, con un suo messaggio, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa.
Il primo a intervenire in apertura dell’incontro, per portare i saluti, è stato il presidente della commissione regionale Politiche europee e relazioni internazionali Francesco Gazzetti. “Questo incontro è un tassello del lavoro che la Commissione sta portando avanti per coinvolgere i ragazzi toscani nella discussione sull’Europa e il suo futuro, e la risposta dei giovani è stata straordinaria” ha detto. “Parlare di Europa senza ascoltare le nuove generazioni sarebbe un esercizio sterile e inutile, per questo abbiamo messo i giovani al centro di tutto, con l’obiettivo anche di ridurre le distanze tra i territori e le istituzioni europee”.
La vicepresidente segretaria della Commissione Anna Paris ha ricordato come il 2022 sia stato proclamato l’anno europeo dei giovani e come dunque “le istituzioni abbiano deciso di porsi all’ascolto delle loro esigenze, che sono alla base del Next Generation Eu, il piano di ripresa europeo”.
“Per questo la Commissione ha deciso di interpellare voi ragazzi – ha spiegato – e chiedervi che cosa è per voi l’Europa, per raccogliere proposte e modalità per attivare la trasformazione del nostro continente”.
Il vicepresidente della Commissione Giovanni Galli ha commentato che “oggi siamo davvero davanti a una svolta, che potrebbe rappresentare un significativo cambiamento del ruolo della comunità”. “L’equilibrio mondiale sta cambiando in tempi molto rapidi – ha proseguito -. La globalizzazione è ormai un dato di fatto. Se vogliamo non subire logiche egemoniche come quelle cinesi, indiane, russe, americane, cioè se vogliamo che la nostra identità venga difesa e che, al contempo, possa rappresentare un modello di convivenza civile e di benessere socio economico nel mondo, allora non c’è altra via se non quella di rafforzare le istituzioni europee, così che, da una scatola burocratica, si trasformi in una vera e concreta espressione politica e di comunità”.
La parola è poi passata al presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo. “Questa è la vostra giornata – ha detto ai ragazzi che affollavano il teatro -. L’Europa è il nostro sogno e il nostro futuro e soprattutto l’Europa siete voi”. “Noi tutti siamo i figli di settanta anni di pace, che è stato il più grande dono regalato dall’Europa unita, un sogno di libertà di cui dobbiamo essere tutti non solo testimoni ma anche custodi, e dovete farlo soprattutto voi – ha aggiunto -. Pensavano che le devastazioni, le vite spezzate appartenessero a un passato remoto e invece la guerra della Russia contro l’Ucraina ci fa rivivere tutto questo. In Ucraina è in gioco il destino dell’Europa, per questo dobbiamo guardare al futuro e lanciare un messaggio di speranza”. Le istituzioni europee, ha spiegato ancora il presidente, hanno saputo dare risposte coraggiose ad emergenze come la pandemia e la guerra. “Siamo in una nuova fase per l’Europa – ha concluso -: dobbiamo solo non essere indifferenti e non voltarci dall’altra parte”.
Josep Borrell ha voluto, all’inizio del suo intervento, ribadire un concetto da lui giudicato “fondamentale”: “Se ci domandiamo che cos’è l’Europa, dobbiamo rispondere che l’Europa è soprattutto la pace, la pace tra noi europei. La guerra non è più nel nostro immaginario collettivo e questa è una grandissima novità, perchè non era mai successo prima”. “Ma la pace non è abbastanza – ha spiegato ancora -. C’è bisogno di più Europa perchè se non diventiamo più forti rischiamo di non sopravvivere con quello che è il nostro stile di vita, unico al mondo: abbiamo libertà politica, coesione sociale e prosperità economica”. Per questo, ha aggiunto, ci sono passi avanti da fare e sforzi per essere uniti, basti pensare ad esempio al fatto che la spesa per mantenere in vita 27 eserciti di altrettanti paesi europei è quattro volte maggiore di quella della Russia e certo non altrettanto efficace.
“Se non proseguiamo nel rafforzamento dell’unità europea fra qualche anno voi giovani sarete in difficoltà. Dunque il vostro lavoro è quello di chiedere ai vostri governi maggiore unità” ha concluso.
Dopo un lungo momento dedicato alle domande dei ragazzi e alle risposte di Borrell, i saluti finali sono stati affidati al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “Abbiamo chiara l’esigenza di avere un’Europa più forte – ha commentato – e dobbiamo avere chiaro come l’Europa sia già in mezzo a noi. Se pensiamo al bilancio della Toscana per i prossimi anni, vediamo che dai fondi europei ci sono stati destinati 7miliardi e 300milioni di euro per garantire servizi, diritto allo studio, strade, opere pubbliche, mentre complessivamente le risorse date dal governo italiano sono inferiori, ammontano a 6miliardi e 600milioni. Anche la normativa è per il 70 per cento di derivazione europea”. “Ora è necessario un ulteriore salto di qualità – ha aggiunto Giani – altrimenti ci aspetta il declino”.
A margine dell’iniziativa, il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci ha sottolineato che il messaggio proveniente da questa giornata “è il bisogno di un’Europa più forte e più unita” e che “i toscani sono sempre stati avanti nelle idee di civiltà, di libertà e di unione”. L’incontro si è concluso con la consegna a Borrell, da parte dei rappresentanti delle istituzioni toscane, della pubblicazione “Cara Europa ti scrivo” che contiene oltre cento messaggi degli studenti toscani alle istituzioni europee, e del Pegaso alato, simbolo della Toscana.
– foto ufficio stampa Consiglio Regionale della Toscana –
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Aeroporto di Pescara, Marsilio “Importante passo avanti per l’allungamento della pista”

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PESCARA (ITALPRESS) – Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha emesso il decreto direttoriale con cui è stata adottata la determinazione motivata di conclusione positiva della conferenza dei servizi per la reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio finalizzato all’allungamento della pista di volo dell’aeroporto d’Abruzzo.
“Si tratta di un importante provvedimento, propedeutico alla realizzazione del progetto di ampliamento dell’aeroporto di Pescara, che consentirà anche la programmazione di voli intercontinentali e un nuovo capitolo dell’offerta turistica da parte dell’intero territorio regionale. E’ stata completata la fase fondamentale per dare il via al progetto di allungamento della pista, che, approvato dal MIMS, ora ritorna sui tavoli di Enac, Regione Abruzzo e Saga per la definizione degli aspetti esecutivi volti all’avvio delle procedure d’appalto attese per il mese di luglio. In parallelo saranno attivate le procedure di esproprio dei terreni già identificati”, ha commentato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
-Photo credit: agenziafotogramma.it-
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Inaugurato “Progetto Fuoco” a VeronaFiere

VENEZIA (ITALPRESS) – “Ho inaugurato a Verona l’esposizione “Progetto Fuoco”. Ancora una volta la fiera di Verona è sul pezzo: 800 espositori, di cui il 40% stranieri, 60mila visitatori previsti. In un periodo in cui si parla di sostenibilità e di autonomia energetica, qui si può trovare un’alternativa al caro-bollette”. Con queste parole il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia è intervenuto all’apertura di una kermesse rimasta ferma, causa Covid, per 26 mesi. La manifestazione, promossa da Piemmeti, è il punto di riferimento per il settore del riscaldamento a biomassa (stufe, caminetti, caldaie, barbecue e cucine a legna e pellet). “Abbattere ancor di più le emissioni, aumentare l’efficienza e digitalizzare sono i temi portanti di questa edizione, tutti accomunati dalla spinta innovativa. Ricordo – aggiunge il Governatore del Veneto- che nel nostro Paese abbiamo 8,7 milioni di apparecchi e caldaie a biomasse: 8,4 milioni (97%) sono apparecchi domestici adibiti al riscaldamento, e 300 mila (3%) sono caldaie. In particolare gli apparecchi alimentati a legna da ardere sono 6,6 milioni (74,0%), mentre quelli alimentati a pellet sono 2,3 milioni (25,8%)”.
“C’è grande fermento in questo settore che, con la concomitante crisi del gas, può essere una fondamentale alternativa sostenibile nella direzione che auspico da tempo, quella dell’autonomia energetica, dato che non è più possibile che il 38% delle forniture di metano arrivi da un solo Paese, la Russia. In questo senso – ha concluso il presidente Zaia – auspico una revisione delle priorità di investimenti del Pnrr: va bene abbellire un borgo, ma dobbiamo fare in modo che i cittadini rimangano a vivere nel borgo. E con certe bollette non facciamo un servizio ai cittadini di quel borgo. Una stufa in ogni casa può essere una valida alternativa per pagare e inquinare di meno”.
– foto ufficio stampa Regione Veneto –
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Veneto, Presidente Zaia riceve l’Ambasciatore del Vietnam Duong Hai Hung

VENEZIA (ITALPRESS) – Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha incontrato questa mattina a palazzo Balbi, sede della Giunta regionale del Veneto, Duong Hai Hung Ambasciatore del Vietnam in Italia. Nell’incontro sono stati trattati temi di comune interesse nell’ambito degli scambi tra la Regione del Veneto e il Vietnam, territori i cui rapporti sono andati rafforzandosi nel tempo. La Regione Veneto ha firmato negli ultimi anni protocolli di Intesa con due Provincie del Vietnam: Ba Ria Vung Tau (firmata nel 2018) e Thua Thien Hue (2021).
Il Vietnam è un Paese con un buon tasso di crescita e sviluppo in molti settori e rappresenta uno dei Paesi emergenti più dinamici e interessanti dell’area asiatica, verso il quale il Veneto guarda con favore per le interessanti opportunità di scambi in ambito economico-commerciale. Altri settori di possibili azioni di interscambio sono turismo e cultura. Il Presidente Zaia ha espresso l’auspicio che l’incontro odierno segni la continuità dei rapporti e rafforzi le opportunità per nuove collaborazioni tra il Veneto e il Vietnam.
– foto ufficio stampa Regione Veneto –
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Eccidio Avasinis. Fvg, luogo della memoria tiene vivo il ricordo

AVASINIS (ITALPRESS) – Avasinis è un luogo della memoria, un luogo in cui la storia si rivela al presente per essere oggetto di riflessione. Qui si commemorano i 51 civili che 77 anni fa furono uccisi da truppe nazifasciste in ritirata e in questa piccola comunità la dimensione storica del dramma deve essere monito per il futuro affinchè nulla della tragedia venga dimenticato. Per questo, un ringraziamento profondo deve essere esteso a quanti si impegnano a tenere vivo il ricordo. E’ il messaggio dell’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli intervenuta, oggi, alla commemorazione del 77° anniversario dell’eccidio nazifascista perpetrato nella frazione di Avasinis il 2 maggio 1945. Dolo la celebrazione della Santa Messa nella chiesa parrocchiale, la cerimonia è proseguita nel cimitero monumentale “Martiri 2 maggio 1945” alla presenza di molti amministratori comunali, del presidente dell’Anpi provinciale e di diverse altre autorità civili e militari.
L’esponente della Giunta regionale ha sottolineato l’importanza dei luoghi della memoria in cui la storia esce dalla sua dimensione temporale e continua ad essere visibile anche nella contemporaneità del presente. La riflessione dell’assessore regionale ha riguardato anche il valore della libertà: un patrimonio da difendere, da non dare per scontato e reso possibile grazie al sacrificio di molte vite umane. In quest’ottica è necessario continuare a raccontare ai giovani la Storia, coinvolgerli nelle commemorazioni, nei luoghi della memoria per fare in modo che le nuove generazioni abbiano consapevolezza del passato e chiavi di lettura per interpretare il presente.
– foto ufficio stampa Regione FVG –
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Alpini simbolo identità Friuli a pochi giorni dal 6 maggio

VENZONE (ITALPRESS) – Il cappello alpino e la sua penna nera sono simboli dell’identità del nostro Friuli. Il loro valore parla di abnegazione, sacrificio e aiuto a chi è nel momento del bisogno, oggi forse più di ieri. Il profondo senso di appartenenza, il costante e tacito riconoscersi, nel silenzio di una incondizionata disponibilità, raccontano di un alpino che non si risparmiò nei terribili frangenti della tragedia del terremoto del 1976, di cui tra pochi giorni ricorre l’anniversario.
Lo ha detto l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli che questa mattina, in rappresentanza della Giunta, ha partecipato a Venzone, negli spazi della caserma “M. Feruglio”, alla cerimonia organizzata per la conclusione della prima sessione straordinaria del Modulo integrativo truppe alpine per le penne nere dell’Esercito assegnate ai reggimenti della Brigata alpina “Julia”. E’ fortissimo e inscindibile il legame che unisce la popolazione del Friuli Venezia Giulia agli alpini, in prima linea nell’aiuto alle popolazioni che il 6 maggio di 46 anni fa vissero il dramma dell’improvvisa perdita di affetti, case, di interi paesi rasi al suolo dalla furia del sisma.
L’esponente della Giunta ha ricordato che la loro generosa opera è sempre viva nel cuore dei friulani e che la penna nera unisce le generazioni nel segno della solidarietà, in un sentimento di pace tanto importante da trasmettere oggi, nel delicato momento internazionale che stiamo vivendo per il conflitto in Ucraina.
Alla cerimonia hanno preso parte il comandante della Brigata alpina “Julia”, le associazioni combattentistiche e d’arma, gli amministratori del Municipio di Venzone e dei Comuni contermini.
Presenti un’ottantina di militari dei reparti della “Julia”, impegnati dal 14 marzo al 29 aprile in un addestramento di specialità. Tutti loro hanno avuto l’onore, oggi, di indossare per la prima volta il cappello alpino: un traguardo, come ha sottolineato l’assessore regionale, che rende loro onore e onora queste terre e i loro abitanti. L’addestramento per i corsisti ha previsto lezioni teoriche e pratiche di topografia e sull’utilizzo degli apparati radio. Si sono svolte marce in montagna, anche continuative, con pernottamento nei boschi. Infine un corso basico di alpinismo: i giovani volontari hanno partecipato a lezioni teoriche ed effettuato test pratici.
– foto ufficio stampa Regione FVG –
(ITALPRESS).