Home Regioni Pagina 95

Regioni

Malattie rare, Giani “Importante continuare a fare rete in Toscana”

FIRENZE (ITALPRESS) – “Accrescere la consapevolezza e promuovere l’innovazione per le malattie rare” è il tema del webinar, organizzato oggi dalla Regione Toscana con il contributo di tutta la rete, incentrato sulle attività dei Centri di coordinamento, delle Reti europee malattie rare, delle Associazioni pazienti, del Centro di ascolto malattie rare, del Registro toscano malattie rare e sull’intervento dell’Advisory board sulla ricerca.
L’evento si è tenuto in occasione della Giornata mondiale della malattie rare (che ricorre il 28 febbraio) ed è stato finalizzato alla condivisione delle buone prassi, stimoli e opportunità per migliorare l’offerta assistenziale e le connessioni di rete, utili a favorire i percorsi, la ricerca e i contributi di tutti i soggetti (istituzioni, medici, associazioni e pazienti) interessati alle malattie rare.
“Questa iniziativa è l’occasione per sottolineare l’impegno congiunto ad assicurare risposte e interventi a supporto dei percorsi e delle azioni di rete – dichiara il presidente Eugenio Giani -. La rete toscana si è recentemente riorganizzata intorno a Centri di coordinamento regionale, ispirati al modello europeo delle Ern e con nuovi organismi di governance, per intervenire in maniera più appropriata in un ambito così complesso ed eterogeneo come quello delle malattie rare dove la diagnosi precoce, gli screening, la tempestiva presa in carico del paziente e la scoperta di nuove terapie possono cambiare radicalmente la storia naturale di queste malattie. Continueremo a investire in questo ambito nella consapevolezza che momenti di condivisione come questi sono decisamente funzionali alla valutazione della qualità della ricerca, delle strategie scientifiche e dei relativi piani di attuazione. Sul piano della ricerca – sottolinea – si aprono sette linee di finanziamento con il Pnrr e la Toscana proprio sui 12 ecosistemi dell’innovazione avrà interrelato all’azione delle università di Firenze, Siena e Pisa il progetto sulle Scienze della vita, non limitandosi solo alle patologie oggi legate al Covid. Il tema delle malattie rare sarà un capitolo importante”.
“Gli interventi, che abbiamo supportato in questi anni, vanno in questa direzione – afferma l’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini -. Mi riferisco alle politiche per lo screening neonatale, alla riorganizzazione in corso della rete delle malattie rare, al sostegno in qualità di agenzia finanziatrice alla partecipazione alle call europee su programmi per la ricerca come Ejp ed Erapermed, al supporto al Registro toscano malattie rare come anche al Centro di ascolto regionale. Il fermento, la disponibilità e la preparazione della nostra rete sono rilevabili anche dai dati di attività del nostro registro e dal fatto che il 34% della casistica proviene da fuori regione così come dal numero di abstract di progetti innovativi, inviati alla nostra attenzione e pubblicati sul sito dedicato alla rete: oltre 40 in due settimane. Continueremo a raccoglierli, pubblicarli e a metterli a disposizione di tutta la rete, per farne tesoro per i nostri prossimi interventi. Anche la numerosa presenza dei nostri centri nelle reti europee dei centri di eccellenza attraverso ben 39 strutture specialistiche, selezionate in due successive call, non è solo motivo di orgoglio, ma occasione di sviluppo da supportare. Certamente dovremo lavorare per capire come è possibile integrare nel nostro sistema alcune modalità di condivisione di raccomandazioni, linee guida, indicatori fino alla gestione a distanza di casi complessi. Aver strutturato la nostra rete con riferimento alle reti dei centri Ern ci facilita, anche se abbiamo ancora molto da fare. Ringrazio – conclude – le responsabili della rete regionale delle malattie rare Cecilia Berni e Cristina Scaletti e ciascun professionista che ha aderito a questa giornata, per offrirci il proprio contributo sulla base di un’esperienza di livello nazionale e internazionale: dai membri dell’Advisory board regionale per le malattie rare ai 3 coordinatori italiani di reti Erns tra le 24 approvate a livello europeo, alla responsabile del Centro nazionale malattie rare. Ringrazio anche le presidenti del Forum delle associazioni toscane e di Uniamo Federazione nazionale e tutti gli altri relatori, che contribuiscono ad accrescere la consapevolezza e a promuovere l’innovazione, a supporto delle istituzioni. Quando parliamo di innovazione dobbiamo certamente far riferimento alla ricerca clinica, ma anche ai programmi di screening per offrire opportunità di diagnosi precoce e a innovazioni organizzative, che consentano tempestività di presa in carico anche a distanza e facilità di accesso ai percorsi”. La rete regionale delle malattie rare ha dimostrato anche in recenti call europee una significativa capacità di intercettare aree progettuali e finanziamenti, ed è grazie alla scelta regionale di intervenire come agenzia finanziatrice, che i centri di eccellenza della rete toscana hanno potuto presentare i propri progetti, sia in partnership sia come capofila, con altre strutture di eccellenza europee ed extraeuropee. Nell’ultimo triennio, infatti, la Regione Toscana ha aderito a due Eranet Cofund (su medicina personalizzata e tumori) e all’European joint programme on rare diseases. In ogni call partecipano in media 25 paesi Ue ed extra Ue e la valutazione dei progetti è svolta da un comitato scientifico internazionale. Questo meccanismo comporta che siano finanziate soltanto proposte di eccellenza, con alti fattori di impatto e innovazione. Sono otto i progetti a partecipazione toscana approvati e finanziati nell’ultimo triennio (e altri processi di valutazione sono attualmente in corso).
La nostra rete ha saputo intercettare anche esigenze assistenziali di pazienti provenienti da fuori regione. Su oltre 67.000 casi inseriti a oggi nel Registro toscano, il 34% riguarda pazienti provenienti da fuori regione. Quasi il 30% riguarda pazienti pediatrici e questo testimonia l’attenzione crescente alla necessità di strutturare percorsi di transitional care come quello che di recente è stato inaugurato tra le aziende ospedaliero-universitarie di Careggi e del Meyer per i pazienti affetti da malattie metaboliche grazie a un progetto condiviso, supportato dall’Associazione pazienti Ammec.
“Come ogni anno la giornata delle malattie rare ci consente di confrontarci su quanto ancora possiamo fare per supportare la rete delle malattie rare in Toscana e su come rafforzare, grazie a un lavoro di rete, la nostra capacità di dare risposte integrate ai bisogni sanitari e sociali, che prendano complessivamente in cura le persone – aggiunge l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli -. Questo seminario è una preziosa opportunità di condivisione e di stimoli, che dobbiamo cogliere. Sono lo scambio e il confronto che, infatti, hanno consentito negli anni di far crescere il sistema regionale per le malattie rare, riconoscendo la necessità di operare in un’ottica di miglioramento continuo, dal punto di vista non solo dell’assistenza, ma anche del riconoscimento dei diritti, dell’inclusione e dell’autonomia. Il sistema regionale è sempre rimasto aperto all’ascolto, per raccogliere idee e proposte, ma anche per segnalazioni di bisogni e di richieste di supporto, grazie anche al Centro di ascolto per le malattie rare regionale, che si occupa di orientamento e informazione sui percorsi di diagnosi e cura, sostiene pazienti e familiari, anche nel superamento di difficoltà di tipo assistenziale, psicologico e sociale, attraverso una fitta e dinamica rete di contatti con i servizi ospedalieri e territoriali”.
L’ascolto attivo dell’utenza da parte degli operatori (psicologi psicoterapeuti formati), che rispondono al numero verde regionale 800880101, consente infatti soluzioni ad hoc alle problematiche incontrate da pazienti e familiari. Anche nel periodo fortemente condizionato dalla pandemia da Covid-19, che ha ostacolato l’accesso ai servizi dedicati, il Centro di ascolto per le malattie rare regionale (Care), nato nel 2012, ha continuato a portare avanti la sua attività: 2150 contatti con l’utenza, 1000 richieste risolte grazie anche alla collaborazione con la rete dei referenti aziendali e dei centri per le malattie rare.
Inoltre, puntando sulla messa in rete dei servizi e prendendo spunto dall’esperienza maturata dal Care, la Regione Toscana ha attivato nel 2021 il Centro di ascolto per il caregiver familiare, il nuovo servizio di orientamento e supporto psicologico telefonico, rivolto ai caregivers per prevenire le conseguenze del burn-out e contrastare le possibili condizioni di isolamento, che spesso si verificano nei contesti familiari.
Le conclusioni del webinar, che ha visto la partecipazione di esperti di tutta Italia e di rilevanza internazionale, sono state a cura di Michela Maielli per la Direzione Sanità, Welfare e Coesione sociale, che – attraverso l’azione dei diversi settori coinvolti dall’assistenza territoriale, ospedaliera e sociosanitaria alle politiche del farmaco, alla ricerca, alla sanità digitale – è ora parte attiva nei nuovi organismi di governance della rete, per favorire le necessarie sinergie di intervento e risposta.
(ITALPRESS).

Expo, Fedriga “Strategico presentare Fvg a investitori internazionali”

TRIESTE (ITALPRESS) – “La presenza del Friuli Venezia Giulia
all’Expo di Dubai è oggi strategica soprattutto per costruire
nuove relazioni commerciali e per gettare le basi per
investimenti importanti dopo un lungo periodo in cui eventi
internazionali di questa portata sono stati rimandati o
cancellati a causa del Covid-19. Con questa partecipazione
vogliamo riprendere quel percorso virtuoso di rafforzamento delle
partnership economiche e finanziarie su scala globale”.
Lo ha affermato il governatore, Massimiliano Fedriga, durante la
conferenza stampa dedicata alla presenza del Friuli Venezia
Giulia all’Expo di Dubai.
“A tal proposito – ha spiegato Fedriga – abbiamo organizzato la
giornata del Friuli Venezia Giulia per approfondire i tre asset
fondamentali della nostra Regione: logistica, ricerca e turismo.
Tra i nostri obiettivi anche quello di dare grande visibilità
anche alle principali attività produttive del nostro territorio”.
Il “Regional” Day in programma venerdì 25 febbraio a Dubai è
caratterizzato infatti da un fitto calendario di eventi
all’interno del Padiglione Italia e di incontri bilaterali in
fase di definizione e che coinvolgeranno realtà pubbliche e
private di rilievo del Friuli Venezia Giulia.
“Oltre agli enti di ricerca – ha aggiunto Fedriga -, daremo
spazio anche le opportunità di investimento nel Porto vecchio di
Trieste, una straordinaria occasione di crescita per l’intero
Paese, sulla quale Regione, Comune e Autorità di sistema portuale
fin da subito hanno puntato”.
Nel pomeriggio del 25 febbraio si terranno numerosi focus
tematici con la partecipazione di alcuni assessori della Giunta
regionale: logistica e trasporti con Graziano Pizzimenti;
sostenibilità ambientale con Fabio Scoccimarro; cultura con
Tiziana Gibelli; turismo con Sergio Emidio Bini; potenzialità
agroalimentari con Stefano Zannier; ricerca e innovazione con
Alessia Rosolen.
“Il giorno successivo, sabato 26 febbraio, è in programma invece
la giornata delle Regioni italiane. Per la prima volta – ha
sottolineato Fedriga – il sistema Paese si mette in mostra a un
Expo attraverso le potenzialità e la valorizzazione delle
competenze dei diversi territori che, se messe insieme,
rappresentano una ricchezza e un valore aggiunto per gli
investitori internazionali”.
“L’Expo di Dubai è una straordinaria vetrina per il Friuli
Venezia Giulia – ha ricordato l’assessore alla Difesa
dell’ambiente, Fabio Scoccimarro -. Siamo infatti la Regione che
vanta eccellenze nei campi della scienza e dell’innovazione e che
vuole raggiungere in anticipo gli obiettivi del Green Deal 2050.
Stiamo inoltre andando avanti con gli accordi di respiro
internazionale per lo sviluppo delle tecnologie legate
all’idrogeno e quest’anno organizzeremo a Trieste gli Stati
generali dell’energia e dell’ambiente”.
“La nostra sfida più alta è quella di proporre il Friuli Venezia
Giulia come un’unica piattaforma logistica per i collegamenti con
il Centro ed Est Europa formata dai tre porti e dai quattro
interporti del nostro territorio – ha sostenuto l’assessore alle
Infrastrutture, Graziano Pizzimenti -. Abbiamo già investito
oltre 130 milioni di euro per potenziare queste strutture, mentre
in tema di Green economy a Dubai porteremo il progetto di
elettrificazione dello scalo di Porto Nogaro”.
(ITALPRESS).

In Veneto contagi Covid in calo, sono 3.805 e 10 le vittime

VENEZIA (ITALPRESS) – Scendono i nuovi contagi Covid in Veneto. Ieri sono stati 3.805 i positivi trovati con i tamponi (il giorno precedente erano 4.870). Si registrano anche 10 vittime, altro dato in calo rispetto al triste conteggio degli ultimi giorni. Lo riferisce il bollettino della Regione. Il totale delle persone colpite dal virus dall’inizio dell’epidemia si porta a 1.301.419, quello dei decessi a 13.714. Migliorano i dati sanitari. Gli attualmente positivi nella regione sono 73.475 (-1.952), mentre negli ospedali i pazienti Covid ricoverati in area medica sono 1.190 (-5) , stabili, 103, quelli in terapia intensiva.
(ITALPRESS).

In Toscana 2.665 nuovi casi Covid, 13 i morti

FIRENZE (ITALPRESS) – In Toscana sono 836.999 i casi di positività al Coronavirus, 2.665 in più rispetto a ieri (1.002 confermati con tampone molecolare e 1.663 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,3% in più rispetto al totale del giorno precedente. Oggi si registrano 13 nuovi decessi: 4 uomini e 9 donne con un’età media di 81,3 anni. Relativamente alla provincia di residenza, le 13 persone decedute sono: 2 a Firenze, 2 a Prato, 2 a Pistoia, 1 a Lucca, 1 a Pisa, 3 a Livorno, 1 a Siena, 1 fuori Toscana. I guariti crescono dello 0,7% e raggiungono quota 780.105 (93,2% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 9.263 tamponi molecolari e 16.363 tamponi antigenici rapidi, di questi il 10,4% è risultato positivo. Sono invece 5.526 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 48,2% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 48.101, -5% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.011 (10 in meno rispetto a ieri), di cui 59 in terapia intensiva (2 in meno). L’età media dei 2.665 nuovi positivi odierni è di 37 anni circa (32% ha meno di 20 anni, 22% tra 20 e 39 anni, 28% tra 40 e 59 anni, 13% tra 60 e 79 anni, 5% ha 80 anni o più). In Toscana, complessivamente, 47.090 persone sono in isolamento a casa, poichè presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (2.537 in meno rispetto a ieri, meno 5,1%). Sono 11.954 (474 in meno rispetto a ieri, meno 3,8%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perchè hanno avuto contatti con persone contagiate. Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 1.011 (10 in meno rispetto a ieri, meno 1%), 59 in terapia intensiva (2 in meno rispetto a ieri, meno 3,3%). Le persone complessivamente guarite sono 780.105 (5.199 in più rispetto a ieri, più 0,7%).
(ITALPRESS).

Toscana, 13 milioni contro l’erosione costiera

FIRENZE (ITALPRESS) – Continua l’impegno della Regione Toscana per contrastare l’erosione costiera. Durante la riunione della task force regionale, l’assessora all’ambiente e difesa del suolo Monia Monni ha delineato il profilo delle azioni future, partendo dalle linee guida contenute nel masterplan per la tutela della costa voluto proprio dall’assessora e sviluppato poi dagli uffici della Regione in seguito all’ascolto delle varie esigenze emerse durante gli incontri precedenti.
“Durante la task force di ieri – spiega Monni – abbiamo illustrato il master plan della costa, che prevede interventi strutturali di difesa di tutto il litorale toscano. Abbiamo deciso di dotarci di un progetto complessivo per offrire una risposta organica ad un tema certamente complesso e reso più urgente dai cambiamenti climatici in corso. Il piano si sostanzia in 95 milioni di euro di investimenti, per i quali abbiamo richiesto un finanziamento al Governo nell’ambito dei progetti bandiera del PNRR. Non è ancora chiaro – continua l’assessora- se il Governo valuterà di finanziare il contrasto all’erosione, ma noi riteniamo fondamentale, proprio in coerenza con le finalità del Pnrr, accompagnare progetti di lotta ai cambiamenti climatici a progetti di adattamento e resilienza. Proprio per questo abbiamo deciso di selezionare alcuni interventi da finanziare con 8 milioni di euro di risorse regionali, in modo da iniziare a dare attuazione al progetto complessivo. A questi si aggiungono altri 2 milioni e mezzo di interventi strutturali destinati a Marina di Pisa grazie a risorse commissariali, e 2 milioni di euro per i ripascimenti, che permetteranno di garantire lo svolgimento regolare della prossima stagione estiva”.
All’interno del quadro del masterplan, che stima azioni e fabbisogno necessari nei prossimi 15-20 anni, con una prima fase in cui si prevedono interventi per un importo complessivo di 95milioni di euro, la task force individua le varie strategie da attuare fin da subito, anche nell’ipotesi di arrivo dei finanziamenti provenienti dal Pnrr, su cui stanno lavorando congiuntamente il presidente Giani e l’assessora Monni. In attesa di conoscere l’esito del possibile finanziamento della proposta complessiva avanzata al ministero, la Regione ha comunque sviluppato la proposta della programmazione di un primo stralcio del masterplan da realizzare nel triennio 2022-2024 utilizzando le risorse del bilancio regionale messe a disposizione. In tutto circa 13 milioni di euro, dei quali 8 milioni per interventi di tipo strutturale come la realizzazione dei pennelli o scogliere, 2,5 milioni di risorse commissariali per Marina di Pisa e altri 2 milioni finanziabili tramite specifico bando e destinato a interventi cosiddetti stagionali, ovvero di manutenzione, di ripristino e rimodellamento della spiaggia.
Al fine di ottenere il possibile contributo regionale i Comuni dovranno inviare alla Regione Toscana-Genio civile le proprie richieste. I lavori dovranno concludersi improrogabilmente entro il 15 giugno per non pregiudicare l’inizio della stagione.
(ITALPRESS).

Zaia e Bonaccini “I tempi per l’autonomia sono maturi”

VENEZIA (ITALPRESS) – I presidenti delle Regioni Veneto ed Emilia Romagna, Luca Zaia e Stefano Bonaccini, si sono incontrati oggi a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale del Veneto, a Venezia. I due governatori hanno approfondito numerosi argomenti di comune interesse in quello che è stato definito “Asse strategico Emilia-Romagna – Veneto”. Sul tavolo, legge quadro sull’autonomia delle regioni, le cliclovie, la promozione della costa adriatica e la terza corsia sull’A22.
“L’autonomia che vediamo all’orizzonte dovrebbe essere alle battute finali, attendiamo ora una risposta da parte del Governo”, hanno detto oggi i due presidenti al termine di un incontro riservato, atteso da giorni. “Noi i compiti per casa li abbiamo fatti – ha ribadito Zaia – e abbiamo portato proposte costruttive, penso che saranno premianti le prossime settimane. Siamo in attesa che Draghi batta un colpo”.
“Questo rapporto – hanno spiegato i governatori – si è consolidato in questi mesi, abbiamo affrontato tanti problemi e c’è sempre stata piena sintonia”. Peraltro “siamo due regioni confinanti che condividono una miriade di rapporti. Questa collaborazione diventa sempre più importante”. Oltre che di autonomia, si è parlato di fiere, ciclovie e promozione della costa adriatica settentrionale. Le due regioni sono coinvolte anche nel progetto del Parco del delta del Po nella battaglia per avere la terza corsia della autostrada A22.
Le richieste di autonomia non sono uguali per Veneto ed Emilia Romagna. “E’ bene che ci siano – ha detto – dato che la Costituzione parla di autonomia differenziata. Vuol dire che ognuno può chiedere l’autonomia che gli spetta: c’è la facoltà di chiedere da una materia a 23 materie come prevede la Costituzione”. Per Zaia l’attuale governo “può chiudere velocemente la partita, visto e considerato che la legge Quadro è scritta: se sono accolte le nostre istanze, nel giro di qualche settimana si potrebbe addirittura scriverla in Parlamento. Oggi dipende tutto da cosa vogliono fare a Roma”.
Zaia infine ha detto di ritenere su questa linea lo stesso presidente Sergio Mattarella. “Nel discorso del suo insediamento – ha ricordato – Mattarella ha parlato dell’autonomia e ha ricordato il ruolo delle Regioni durante il Covid, ruolo espletato nella piena autonomia. Penso che questa attenzione da parte del Quirinale non sia irrilevante nel percorso che dovrà essere accompagnato. Adesso spetta a Palazzo Chigi rispondere”.
“Crediamo possa essere la volta buona – ha sottolineato il presidente dell’Emilia Romagna – il gruppo tecnico ha delineato le linee guida per poter partire con la sperimentazione e la ministra Gelmini ha indicato la volontà di partire già nelle prossime settimane”.
Bonaccini ha rimarcato di non aver mai chiesto più soldi al Governo, “mi accontenterei di un euro in meno, basta che la gestione sulla programmabilità degli interventi ci possa essere concessa e garantita, alla pari di una necessaria sburocratizzazione”. E ha aggiunto: “Abbiamo dimostrato nel corso degli anni di saper gestire al meglio le risorse dello Stato. Quello che vorrei veder riconosciuto – ha concluso – è un provvedimento che è in Costituzione, che ha visto passaggi importanti già con la pre-intesa firmata all’epoca del Governo Gentiloni”.
(ITALPRESS).

Un premio alle eccellenze dell’olio d’oliva pistoiese

FIRENZE (ITALPRESS) – Le eccellenze dell’olio d’oliva prodotto in provincia di Pistoia, che confermano la tradizione nel settore della Toscana, riceveranno il premio nato dalla collaborazione del Consiglio regionale con ChiantiBanca. A ricevere il riconoscimento saranno dodici imprenditori olivicoli che hanno partecipato alla selezione annuale di Slow Food Italia e le cui aziende sono state inserite nella guida Slow Food degli oli extravergine Top.
La consegna dei riconoscimenti avverrà il 18 febbraio, dalle 10.30 presso la palestra dell’Istituto Professionale ‘Barone de Franceschi – Pacinottì di Pistoia. In rappresentanza dell’Assemblea legislativa toscana ci sarà la consigliera segretaria dell’Ufficio di presidenza Federica Fratoni. Saranno presenti anche il presidente della Fondazione Agraria Eugenio Fagnoni; il direttore ChiantiBanca Cristiano Mazzei; la capo-panel di Slow Food Daniela Vannelli, che ha coordinato gli assaggi, e la preside dell’Istituto professionale Concetta Saviello.
Il valore di queste aziende è stato riconosciuto dalla giuria di Slow Food con la ‘Chiocciolà, che è il massimo riconoscimento che un’azienda possa ricevere per la totale coerenza nel disciplinare produttivo di olio extravergine; con il titolo di ‘Presidiò, che è il riconoscimento Slow Food per il valore ambientale, paesaggistico e salutistico dell’azienda e dell’olio extravergine prodotto; e con il ‘Grande Olio Slow Food’ e il ‘Grande Oliò, attestati che distinguono il merito di oli particolari che emozionano per le loro peculiarità.
(ITALPRESS).

Nuovo piano gestione del rischio alluvioni in Friuli Venezia Giulia

UDINE (ITALPRESS) – Il nuovo Piano di gestione del rischio alluvioni (Pgra) è stato presentato ai sindaci dei Comuni dell’Udinese, questa mattina in videoconferenza durante una riunione informativa dall’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Fabio Scoccimarro. Il documento è stato illustrato, inoltre, anche ai primi cittadini dei Municipi dell’Isontino e dell’area giuliana, mentre domani sarà la volta dei sindaci del Pordenonese. Il documento supera – semplificandola, rendendola moderna e necessariamente attuale -, la pianificazione che si è succeduta dal 1989, ovvero dall’anno in cui nacquero le autorità di bacino.
“La Regione è vicina ai Comuni con questo nuovo, fondamentale, strumento per la migliore gestione del territorio sul fronte della difesa dalle alluvioni. Un documento che arriva dopo oltre un anno di intenso lavoro: un iter che ha visto coinvolti nel percorso di definizione gli stessi Municipi – ha detto Scoccimarro -. Il nostro obiettivo è, adesso, quello di aiutare gli amministratori locali nell’applicazione del piano, partendo dalla comprensione dei suoi contenuti e dalle importanti novità che apporta”.
Il Pgra è un documento essenziale per programmare le opere e le azioni necessarie per prevenire il rischio alluvioni; ha uno sviluppo su tre anni, con lo scopo di individuare le misure, intese sia come opere sia come azioni (piani di sgombero – evacuazione) che le amministrazioni comunali realizzeranno o svilupperanno concretamente nei due trienni di vigenza per ridurre il rischio alluvioni. Il nuovo Piano di gestione del rischio alluvioni supera i divieti assoluti, per passare alla flessibilità. Introduce, tra le altre, una novità importante che riguarda, per i Comuni, la necessità di inserire il tipo di rischio nella destinazione urbanistica di un immobile. Questo per favorire la costruzione di edifici sicuri ed evitare brutte sorprese per chi acquista uno stabile (si eviteranno cause per scantinati allagati, ad esempio, per immobili costruiti con vani interrati in aree soggette ad allagamento). Il Piano tiene conto del mutamento climatico in atto. Il gruppo di lavoro della Regione, che ha affrontato la parte normativa revisionando globalmente l’approccio, ha ripristinato alcuni vincoli ineludibili per le aree a pericolosità idraulica elevata e, in parallelo, ha riattribuito ai Comuni un ruolo essenziale nella pianificazione e attuazione degli strumenti urbanistici. Questi ultimi dovranno tener conto della conoscenza della pericolosità delle aree, ponendo vincoli che siano proporzionati al pericolo e al rischio che un nuovo intervento potrebbe generare.
(ITALPRESS).