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Fedriga-Riccardi “Confronto utile per la tenuta del sistema sanitario Friuli”

TRIESTE (ITALPRESS) – “Il confronto con le diverse categorie è utile per fare le scelte migliori per lo sviluppo e la tenuta del sistema sanitario. A livello nazionale attraverso la Conferenza delle Regioni proseguirà l’interlocuzione con il Governo per dare risposta alle richieste di una categoria importante come quella degli infermieri. Per quanto riguarda la nostra Regione stiamo mettendo il massimo impegno per trovare le soluzioni possibili per far fronte alle criticità che si manifestano all’interno delle Aziende sanitarie anche se, in virtù della normativa nazionale vigente, i margini di manovra sono estremamente limitati”. Così il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi, che hanno incontrato in modalità telematica i responsabili regionali del sindacato delle professioni infermieristiche Nursind oggi in sciopero. “Come Amministrazione regionale già prima dello scoppio della pandemia abbiamo aumentato in modo considerevole le risorse destinate alla sanità – ha ricordato Fedriga -. In quest’ottica continueremo, grazie ai contributi che siamo certi arriveranno dallo Stato, a coprire anche nel 2022 i costi legati alla campagna vaccinale. Consideriamo infatti il sistema che si poggia su hub, tracciamento e tamponi prioritario per garantire la salute dei nostri cittadini”.
“Il Covid-19 ha messo in evidenza che qualsiasi riforma riguardante il sistema sanitario debba necessariamente prevedere un forte investimento sul capitale umano – ha sottolineato Riccardi -. Lo Stato deve mettere mano a una riforma complessiva in grado di coinvolgere la sanità pubblica, quella privata ma anche le strutture residenziali per non autosufficienti. Vanno superate alcune regole medievali come quelle che fissano a livello nazionale i tetti sulla spesa del personale, auspicando – ha sostenuto il vicegovernatore – nuove condizioni retributive per evitare fenomeni di dimissioni del personale ai quali stiamo assistendo”. Nel corso dell’incontro è stato affrontato infatti anche il tema del personale infermieristico che sta abbandonando il settore pubblico in favore del privato o della libera professione. “La politica riguardante i professionisti inoltre deve aprire una nuova stagione nei percorsi formativi in una revisione e attivazione di nuovi spazi che coinvolgano anche le università”, ha concluso Riccardi.
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Shoah, Mazzeo agli studenti “Siate partigiani nel tramandare il ricordo”

FIRENZE (ITALPRESS) – “Prima di partecipare alla quarta votazione del Presidente della Repubblica a Montecitorio ho voluto rendere omaggio, nella Giornata della Memoria, alla vittime dell’Olocausto. Ho raggiunto il quartiere ebraico qui a Roma, al Portico d’Ottavia, uno dei luoghi simbolo della Shoah. Qui il 16 ottobre 1943 furono deportati ad Auschwitz 1023 persone. Solo in 16 fecero ritorno. Per non dimenticare”. Questo il messaggio del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, diffuso attraverso il suo profilo Facebook questa mattina, durante la visita al quartiere ebraico di Roma, con la quale ha voluto testimoniare il dovere della memoria, affinchè tragedie come quelle che si consumarono negli anni delle dittature nazifasciste non si ripetano mai più.
Nel corso della visita nel quartiere ebraico, il presidente Mazzeo è andato anche alla sinagoga, uno dei luoghi simbolo della comunità ebraica della capitale e dell’Italia.
L’impegno di Mazzeo per ricordare il dramma dell’Olocausto e di tutte le altre persone deportate e uccise per motivi politici, religiosi, di razza o di orientamento sessuale è poi continuato con l’intervento, attraverso un video messaggio, al Meeting del Giorno della Memoria che, organizzato dalla Giunta regionale, si è svolto presso il cinema La Compagnia di Firenze, dove le istituzioni hanno incontrato le studentesse e gli studenti delle scuole toscane, per trasmettere alle giovani generazioni la vergogna e l’inferno dei lager nazisti.
“Mi scuso per non poter essere insieme a voi a vivere questo momento molto bello e, ne sono certo, emozionante”, ha esordito il presidente dell’Assemblea legislativa della Toscana rivolgendosi alle ragazze e ai ragazzi presenti alla Compagnia e ringraziando l’assessora Alessandra Nardini e il consulente per le politiche della Memoria della Regione, Ugo Caffaz, per aver promosso l’iniziativa.
“Nonostante gli impegni che mi trattengono a Roma per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica – ha aggiunto Mazzeo – ci tenevo ad essere presente, anche se in maniera virtuale. Ci tenevo, proprio perchè in queste ore stiamo vivendo uno dei momenti più alti della vita democratica del nostro paese. Ed essere qui oggi, per me, non solo è emozionante ma anche un modo per ricordare chi ci ha permesso, dopo aver superato la monarchia e la dittatura fascista, di avere un Parlamento che oggi in seduta congiunta ci consente di essere qui ad esercitare il ruolo di elettori del Presidente della Repubblica. E’ un modo, quindi, di dire grazie a chi ci ha permesso di avere il bene più grande: la libertà”.
Il presidente ha proseguito: “Per noi, oggi, essere liberi appare scontato. Ma non è così: non lo stato in passato e in alcuni paesi, purtroppo, non lo è nemmeno tutt’oggi. La libertà è stata conquista, ed ha avuto un prezzo enorme da pagare. Per queste ragioni noi tutti, oggi, dobbiamo riconoscerne il valore e fare di tutto per difenderla dagli attacchi, dagli orrori, dalle aberrazioni del passato”.
Mazzeo, sottolineando che sarebbe semplicistico affermare “che quello che è capitato non ricapiterà più”, ha detto che invece “la storia ci insegna che non è così” e che “quello che accaduto, come diceva Primo Levi, può accadere di nuovo”. “Qui – ha aggiunto – entra in gioco il valore straordinario della memoria. Per questo è straordinariamente importante coinvolgere in queste riflessioni le scuole, soprattutto in un tempo in cui, purtroppo, non ci sono più quelle persone che sulla loro pelle hanno vissuto quei tragici eventi”.
“Quelle persone – ha spiegato – non potranno più raccontarci ciò che hanno vissuto, e allora diventa sempre più importante che ciascuno di noi si assuma il ruolo di amplificatore della memoria”. E a questo proposito Mazzeo ha ricordato che lunedì scorso, in occasione della prima votazione per il Presidente della Repubblica, ha avuto modo di incontrare la senatrice Liliana Segre, “il cui racconto di vita è qualcosa di profondamente importante per ciascuno di noi per poterci far dire che quello che è accaduto non accada mai più”.
“Ricordare – ha sottolineato – significa prendere il testimone da Liliana Segre, e da tutte quelle donne e quegli uomini che in questi anni hanno raccontato gli orrori del nazifascismo e portarlo con noi, prendere quel testimone e passarlo a chi è più giovane di noi, per fare in modo, tutti insieme, che ciò che accaduto non accada mai più. Per questo – ha continuato – vi chiedo di aiutarci a non disperdere questo patrimonio di vita, di resistenza, di libertà. E ancora di più vi chiedo di impegnarvi affinchè non siate mai, mai, mai indifferenti rispetto a quello che accade intorno a voi”.
Mazzeo ha ribadito che “mai ci si deve girare dall’altra parte. La Toscana e i toscani hanno scelto sempre la parte giusta della storia da cui stare; una parte della storia che purtroppo ha visto anche tanti morti che si sono sacrificati per la libertà di ognuno di noi. Siate per questo partigiani, nel segno di impegnarvi per stare dalla parte giusta della storia. Siate partigiani nel prendere, a volte, la strada più difficile. Siate partigiani non girandovi mai dall’altra parte”.
Il presidente del Consiglio regionale, infine, ha ricordato che ieri, al termine della seduta solenne sul Giorno della Memoria, in aula consiliare è stato presentato il libro di Alfredo De Girolamo ‘Chi salva una vità, dedicato “ad oltre cento giusti toscani, persone che in quegli anni drammatici decisero di ribellarsi al nazifascismo e di salvare più vite possibili. Non appena sarà possibile, non appena questa terribile pandemia ci permetterà di tornare nelle scuole, mi piacerebbe venire, insieme all’assessora Nardini e ad Alfredo De Girolamo, a parlare con voi studenti, a confrontarci con voi, perchè ognuno di voi che si impegna è un pezzo di memoria che si costruisce, e perchè ognuno di voi può essere non solo la faccia più bella per tramandare quei ricordi, ma anche la faccia più bella di un modo di vivere che crede e afferma il principio che quello che è accaduto non accada mai più”.
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Turismo sostenibile, formazione gratuita per operatori e imprese venete

VENEZIA (ITALPRESS) – Si terrà venerdì 28 gennaio, dalle 9.30 alle 12 al Caffè Pedrocchi di Padova, il primo appuntamento del progetto dedicato al turismo sostenibile ideato dalla Direzione Turismo della Regione del Veneto in collaborazione con JustGoodTourism, realtà specializzata del settore del turismo sostenibile. Al centro dell’incontro il tema della sostenibilità come fattore di sviluppo turistico e pilastro per le policy europee. Gli iscritti, tra partecipanti in presenza e connessi online, sono già 400. L’assessore regionale al Turismo, Federico Caner aprirà i lavori e a seguire si terrà la tavola rotonda incentrata sulle buone pratiche sostenibili tra mondo dell’impresa e della cultura. Moderati dalla giornalista Laura Traldi interverranno Michil Costa, imprenditore, albergatore, Presidente della Maratona des Dolimites che affronterà il tema della sostenibilità nel mondo dell’accoglienza e dell’ospitalità; Chiara Pavan chef stellata che approfondirà il tema della ‘cucina ambientalè e Antonella Cirigliano, responsabile della Direzione Artistica di Cross Festival, che parlerà di come si organizzi un evento in chiave sostenibile.
“Il Veneto – commenta l’assessore al Turismo del Veneto, Federico Caner – supporta gli operatori del turismo offrendo strumenti concreti per creare un sistema realmente sostenibile, rinforzando le competenze e ascoltando allo stesso tempo il territorio ospitante. La cooperazione europea e la formazione specialistica, i suggerimenti pratici e gli esempi vincenti diventeranno un’arma preziosa per rinforzare la competitività dell’intera filiera per far fronte a sfide di portata globale, per rinsaldare il primato veneto nel turismo nazionale, ponendoci come modello su scala ancora più ampia”. La tavola rotonda di venerdì segnerà il fischio d’inizio dei tre percorsi di formazione dedicati a imprese e operatori del settore turistico, nell’ambito del progetto europeo “Take It Slow” – progettualità strategica inserita nel programma Interreg Italia-Croazia di cui la Regione è partner con un budget di 370mila euro.
Le 96 ore di lezione gratuite, suddivise in tre diversi programmi personalizzati, verranno declinate per settori di attività: il filone “Destinazioni”, a favore delle Organizzazione di Gestione della Destinazione – OGD, delle reti d’impresa e dei club di prodotto, degli uffici IAT; il tema “Eventi”, con focus sull’organizzazione di manifestazioni come fiere, mostre, convegni; l’argomento “Imprese, Professionisti e Cultura”, sarà incentrato su ricettività, agenzie di viaggio, professioni turistiche, ville venete, musei e parchi. Al termine del percorso formativo, i partecipanti riceveranno un attestato di partecipazione.
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Pnrr, dall’edilizia scolastica alla sanità in Abruzzo

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– Focus Regione Abruzzo –
L’AQUILA (ITALPRESS) – Dal Piano nazionale di ripresa e resilienza arrivano 20 milioni di euro per l’edilizia scolastica abruzzese. L’elenco degli interventi è stato approvato dalla Giunta regionale d’intesa con il ministero dell’Istruzione. Lo ha annunciato nei giorni scorsi l’assessore all’Istruzione, Pietro Quaresimale. “La quota parte riservata all’Abruzzo – ha detto Quaresimale – ci permette di avviare una serie di progetti importanti per far fronte alle esigenze dei comuni in materia di edilizia scolastica. Il Pnrr nel campo della scuola prevede, con il progetto “Futura – La scuola per l’Italia di domani”, su tutto il territorio nazionale interventi che vanno dagli asili alle scuole, alle palestre, alle mese e alla manutenzione straordinaria per complessivi 17 miliardi di euro. La prima tranche di finanziamenti, in tutto 5 miliardi per tutte le regioni, ha dato l’avvio al piano nazionale. Il Piano di interventi che la Regione consegnerà al ministero dell’Istruzione risulta essere corrispondente con gli obiettivi del Pnrr in tema di edilizia scolastica”.
Intanto è stato pubblicato l’avviso per la presentazione di progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica di un borgo a rischio di abbandono e abbandonato.
Si tratta di un’azione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – componente M1C3 “Turismo e Cultura 4.0” che prevede il finanziamento diretto da parte del Ministero della Cultura. Il progetto pilota sarà selezionato dalla Regione Abruzzo, attraverso un percorso partecipato, e dovrà essere presentato entro il 15 marzo prossimo al Ministero della Cultura.
L’avviso è rivolto ai Comuni della Regione Abruzzo nei quali risulta esistente un insediamento storico o centro urbano che presenti le seguenti caratteristiche: abbia conservato la riconoscibilità della sua struttura insediativa storica e la continuità dei tessuti edilizi storici con consistenti porzioni del patrimonio edilizio in abbandono; sia in stato di abbandono o con un decremento demografico progressivo e prevalente;
sia costituito da un numero di unità immobiliari residenziali non superiore alle 300 unità.
Le istanze dovranno pervenire esclusivamente in via telematica compilando la domanda di ammissione disponibile nello sportello digitale sul sito web della Regione Abruzzo. Le istanze possono essere presentate a partire da oggi 24 gennaio 2022 e fino al 25 febbraio 2022.
Nel campo della sanità, è stata approvata l’attuazione degli interventi relativi alla Missione 6 Salute (M6) del Piano nazionale di ripresa e resilienza che determinerà una importante ricaduta finanziaria in Abruzzo. L’obiettivo è quello di realizzare reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale; innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale.
Gli investimenti previsti nello specifico riguardano Case della Comunità e presa in carico della persona; Casa come primo luogo di cura e telemedicina; Casa come primo luogo di cura (ADI); Implementazione delle Centrali operative territoriali (COT); Telemedicina per un migliore supporto ai pazienti cronici; Rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità).
Alla Regione Abruzzo, per un target regionale di 40 Case di Comunità la somma a disposizione è di 58.901.493,13 euro; per la messa in sicurezza e antisismica di nuovi ospedali sicuri e sostenibili (54.682.865,66 euro); per i COT, l’interconnessione aziendale e i dispositivi tecnologici 4.231.214,41 euro; per gli ospedali di comunità saranno a disposizione 26.178.441,39 euro. Ulteriori somme sono previste per la digitalizzazione dei Dea di primo e secondo livello (37.961.619,64 euro); per le grandi apparecchiature (31.130.224,47 euro); per l’adozione di 4 nuovi flussi informativi nazionali per i consultori, la riabilitazione, le cure primarie (793.206,77). Verranno infine destinati 2.435.609,74 euro per corsi di formazione in infezioni ospedaliere del personale sanitario destinati a circa novemila dipendenti.
“La missione 6 del Pnrr, dedicata alla sanità, – ha spiegato il presidente Marsilio – consente di individuare risorse da impegnare al fine di rendere più funzionali le strutture sanitarie presenti sul territorio. Una piccola rivoluzione nel mondo della sanità che consentirà di avvicinare i pazienti alle prestazioni di cui hanno bisogno. Basta prendere ad esempio le case di comunità che garantiranno l’erogazione di diversi servizi anche attraverso la telemedicina e che prevedono in sede la presenza di equipe multiprofessionali composte da medici di medicina generale, specialisti ed altre figure sanitarie; a una maggiore professionalità degli operatori sanitari formati con corsi specifici, a una maggiore sicurezza delle strutture ospedaliere. Risorse importanti che a breve verranno distribuite in maniera specifica sui singoli interventi da realizzare”.
“La giunta regionale – ha aggiunto l’assessore alla salute, Nicoletta Verì – fin dal suo insediamento ha portato avanti non solo il riordino della rete ospedaliera, ma anche quello della rete territoriale dell’assistenza, che in un contesto complesso come quello abruzzese (con migliaia di persone che vivono in piccoli centri montani dell’entroterra), rappresenta la vera sfida per centrare quell’obiettivo di sanità di prossimità che ci siamo posti fin dall’inizio. L’articolazione delle case di comunità e degli ospedali di comunità, unitamente allo sviluppo delle infrastrutture tecnologiche portato avanti anche durante la pandemia, ci permetterà di finalizzare i nostri progetti e di offrire un servizio sempre più adeguato alle esigenze dei nostri concittadini, anche di quelli che vivono nelle zone più lontane dalle aree urbane”.
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Accordo Regione Toscana-Accademia Georgofili per agricoltura del futuro

FIRENZE (ITALPRESS) – Rinnovarsi, questo l’obiettivo che dovranno porsi le attività agricole agroalimentari e forestali toscane per applicare il green deal e la strategia farm to fork dell’Unione europea. E’ questo è il senso del nuovo protocollo d’intesa che è stato appena siglato tra Regione Toscana e Accademia dei Georgofili, una collaborazione attiva perchè la Toscana possa portare avanti con i dovuti strumenti gli impegni che l’Europa chiede. “Con questo nuovo protocollo di intesa si rafforza ulteriormente il rapporto che lega la Regione Toscana all’Academia dei Georgofili, una istituzione che ha sede in Toscana ma che affronta temi e problematiche di interesse globale – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – Le sfide che l’agricoltura toscana deve affrontare sono sempre più impegnative e una soluzione positiva alle tante questioni aperte non può prescindere dalla conoscenza e dalla capacità di innovare che il mondo scientifico mette a disposizione degli Enti e degli operatori agricoli. Nell’Accademia dei Georgofili queste competenze trovano una sintesi completa e l’Accademia non può che porsi come uno degli interlocutori principali a cui la Regione si rivolge per la definizione e l’attuazione delle proprie politiche di innovazione in campo agricolo”.
“L’Accademia dei Georgofili – ha detto il suo presidente Massimo Vincenzini – è nata oltre due secoli e mezzo fa proprio in Toscana, ai tempi del granduca Pietro Leopoldo. E’ stata dunque questa regione, la prima in cui essa ha operato mettendosi al servizio del progresso dell’agricoltura. Il primo documento che abbiamo, scritto dal fondatore Ubaldo Montelatici nel 1753, descrive esattamente così gli intenti dell’Accademia: ‘… voler porre ogni studio in fare continue e ben regolate sperienze ed osservazioni per condurre a perfezione l’arte tanto giovevole della toscana coltivazionè. Naturalmente oggi si parla di sfide globali che riguardano il settore primario, basti pensare ai cambiamenti climatici o alla sicurezza alimentare, tuttavia mi fa piacere rinnovare la collaborazione con la Regione Toscana anche per ricordare le origini del Georgofili. Oggi, come allora, utilizzeremo le nostre conoscenze scientifiche per innovare l’agricoltura e renderla più sostenibile nelle sue tre declinazioni, ambientale, economica e sociale”.
La Regione Toscana e l’Accademia dei Georgofili collaborano ormai da tempo su temi di interesse comune che riguardano direttamente il mondo agricolo toscano.
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Veneto, Zaia “Il nostro manifatturiero punta di diamante nell’export”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Con un export che registra un +4,1% rispetto al 2019 le nostre imprese manifatturiere dell’asse Padova-Treviso dimostrano il valore e la qualità delle produzioni made in Veneto. Un segno tangibile ed esempio eloquente della flessibilità e della capacità di reazione di fronte alla situazione pandemica, sommate alla tenacia di realtà imprenditoriali lungimiranti che si sono adattate e hanno risposto ad un mercato che è completamente cambiato. Con 700 milioni in più rispetto ai primi nove mesi del 2019, il manifatturiero contribuisce alla creazione della catena del valore e che ci permette di applaudire a questo risultato che fa bene alla nostra economia e all’immagine di una Regione che da sempre marcia più spedita rispetto al resto del Paese”. Lo dice il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commentando i dati sull’export emersi da un’indagine di Assindustria Venetocentro con Sace e Fondazione Nord Est, che evidenzia la forza dell’asse Padova-Treviso rispetto ai Paesi della zona euro.
“Le piccole e medie imprese venete superano quelle tedesche di Bayern (-1,7%) e le francesi di Rhòne-Alpes (-4,5%), dimostrando di essere più produttive – continua il Governatore -. Un traguardo che ci riempie di orgoglio nella consapevolezza che, oggi più che mai, le Istituzioni devono essere al fianco di queste realtà imprenditoriali, destinando incentivi adeguati per sostenere la competizione in un mercato globalizzato. Ora dobbiamo evitare che l’emergenza energetica diventi la nuova emergenza sanitaria: serve un confronto urgente per evitare di pesare sulle tasche degli italiani”.
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Covid, in Fvg 2.994 nuovi contagi e 2 decessi

TRIESTE (ITALPRESS) – Oggi in Friuli Venezia Giulia su 5.448 tamponi molecolari sono stati rilevati 766 nuovi contagi, con una percentuale di positività del 14,06%. Sono inoltre 13.139 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 2.228 casi (16,96%). Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 38 mentre i pazienti ospedalizzati in altri reparti ammontano a 450.
Lo ha comunicato il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi. Per quanto riguarda l’andamento della diffusione del virus tra la popolazione, la fascia d’età più colpita è quella 40-49 anni (17.54%), seguita dalla 50-59 (16.57%), dalla 30-39 (13.36%) e dalla 20-29 (9.22%). Oggi si registrano i decessi di 2 donne: una di 97 anni di Gorizia (deceduta in una Rsa) e un’altra di 70 anni di Latisana (deceduta in ospedale). I decessi complessivamente sono pari a 4.398, con la seguente suddivisione territoriale: 1.063 a Trieste, 2.135 a Udine, 833 a Pordenone e 367 a Gorizia. I totalmente guariti sono 172.380, i clinicamente guariti 734, mentre le persone in isolamento sono 60.911. Dall’inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 238.911 persone con la seguente suddivisione territoriale: 53.198 a Trieste, 100.103 a Udine, 55.518 a Pordenone, 26.570 a Gorizia e 3.522 da fuori regione. Il totale dei positivi è stato ridotto di 7 unità a seguito a seguito della revisione di altrettanti test.n Per quanto riguarda il Sistema sanitario regionale, sono state rilevate le seguenti positività: nell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina di 2 amministrativi, un tecnico, un ausiliario, 3 infermieri, un medico, 4 operatori socio sanitari, 2 psicologi e un terapista; nell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale di un amministrativo, un educatore, 7 infermieri, un tecnico, 2 medici, 5 operatori socio sanitari e un’ostetrica; nell’Azienda sanitaria Friuli Occidentale di un tecnico, 3 infermieri, un medico e un operatore socio sanitario;
nell’Irccs Cro di Aviano di due operatori socio sanitari e un tecnico. Relativamente alle residenze per anziani del Friuli Venezia Giulia si registra il contagio di 3 ospiti (Trieste e Paularo) e di 11 operatori (Duino Aurisina, Majano, Fagagna, Gorizia, San Vito al Tagliamento, Cordenons, Tarcento, San Pietro al Natisone, Morsano al Tagliamento e Cividale del Friuli).
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In Toscana 10.904 nuovi casi Covid, età media 36 anni. 26 decessi

FIRENZE (ITALPRESS) – In Toscana sono 664.247 i casi di positività al Coronavirus, 10.904 in più rispetto a ieri (4.363 confermati con tampone molecolare e 6.541 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono l’1,7% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono del 2,2% e raggiungono quota 476.816 (71,8% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 20.143 tamponi molecolari e 46.168 tamponi antigenici rapidi, di questi il 16,4% è risultato positivo. Sono invece 14.699 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 74,2% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 179.398, +0,4% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.454 (21 in meno rispetto a ieri), di cui 121 in terapia intensiva (1 in meno). Oggi si registrano 26 nuovi decessi: 13 uomini e 13 donne con un’età media di 83,5 anni. L’età media dei 10.904 nuovi positivi odierni è di 36 anni circa (30% ha meno di 20 anni, 22% tra 20 e 39 anni, 33% tra 40 e 59 anni, 11% tra 60 e 79 anni, 4% ha 80 anni o più).
Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (4.363 confermati con tampone molecolare e 6.541 da test rapido antigenico). Sono 200.222 i casi complessivi ad oggi a Firenze (3.254 in più rispetto a ieri), 52.307 a Prato (692 in più), 57.053 a Pistoia (919 in più), 31.305 a Massa (411 in più), 64.953 a Lucca (1.104 in più), 77.077 a Pisa (1.227 in più), 52.057 a Livorno (1.087 in più), 58.475 ad Arezzo (968 in più), 42.007 a Siena (569 in più), 28.236 a Grosseto (673 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. Sono 5.078 i casi riscontrati oggi nell’Asl Centro, 3.616 nella Nord Ovest, 2.210 nella Sud est. La Toscana si trova al 9° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 17.987 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 16.512 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Firenze con 20.054 casi x100.000 abitanti, Prato con 19.718, Pistoia con 19.657, la più bassa Grosseto con 12.961. Complessivamente, 177.944 persone sono in isolamento a casa, poichè presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (705 in più rispetto a ieri, più 0,4%). Sono 53.351 (2.434 in più rispetto a ieri, più 4,8%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perchè hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 19.420, Nord Ovest 21.856, Sud Est 12.075). Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 1.454 (21 in meno rispetto a ieri, meno 1,4%), 121 in terapia intensiva (1 in meno rispetto a ieri, meno 0,8%). Le persone complessivamente guarite sono 476.816 (10.194 in più rispetto a ieri, più 2,2%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 476.816 (10.194 in più rispetto a ieri, più 2,2%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo. Oggi si registrano 26 nuovi decessi: 13 uomini e 13 donne con un’età media di 83,5 anni.
Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 8 a Firenze, 1 a Prato, 2 a Pistoia, 3 a Lucca, 7 a Pisa, 3 a Livorno, 2 a Siena. Sono 8.033 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 2.551 a Firenze, 696 a Prato, 737 a Pistoia, 568 a Massa Carrara, 764 a Lucca, 828 a Pisa, 534 a Livorno, 582 ad Arezzo, 410 a Siena, 260 a Grosseto, 103 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.
Il tasso grezzo di mortalità toscano è di 217,5 x100.000 residenti contro il 241,9 x100.000 della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (299,2 x100.000), Prato (262,4 x100.000) e Firenze (255,5 x100.000), il più basso a Grosseto (119,4 x100.000).
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