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Giustizia, presidente Corte Appello Firenze “Pandemia ha inciso molto”

FIRENZE (ITALPRESS) – Nell’aula 32 del Palazzo di Giustizia di Firenze, si è svolta la cerimonia di Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2022. Anche quest’anno, a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria, la cerimonia ha avuto una breve durata e il numero di partecipanti in presenza è stato limitato ai soli relatori. Erano presenti il Presidente della Corte d’Appello di Firenze, Alessandro Nencini, che ha tenuto la propria relazione sull’amministrazione della giustizia nel distretto toscano, il Procuratore Generale, Marcello Viola, il Vice Presidente del Consiglio superiore della Magistratura, David Ermini, il Capo Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, Gemma Tuccillo, e il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Firenze, Giampiero Cassi. “La pandemia ha inciso in maniera rilevante sotto il profilo della funzionalità degli uffici, pur compensata da un grande sforzo del personale di magistratura sia di quello amministrativo che hanno cercato in tutti i modi di garantire servizi ordinari ed essenziali. Siamo passati da un 2020, in cui nel primo semestre abbiamo garantito soltanto i servizi essenziali, ad un 2021 in cui, anche grazie alla collaborazione degli avvocati, magistrati e personale amministrativo, abbiamo garantito un’ordinarietà del servizio- La normativa anti-Covid ha influito sulla presenza negli uffici del personale, sulla celebrazione delle udienze, si è trattato in taluni casi di scoperture improvvise e non preventivabili che hanno messo a dura prova la funzionalità degli uffici stessi” ha dichiarato il Presidente della Corte d’Appello di Firenze, Alessandro Nencini.
“La carenza di personale è rilevantissima per quanto riguarda i magistrati e a livelli quasi drammatici per quanto attiene al personale amministrativo. Quanto influirà l’Ufficio del processo? Noi stiamo attendendo diverse centinaia di funzionari, che prenderanno servizio dalla fine di febbraio, e che sono destinati all’attuazione dell’Ufficio del processo. Si tratta di figure destinate esclusivamente a tale Ufficio e non agli uffici di cancelleria, dovremo valutare sul campo quanto questo aiuto potrà sopperire alle carenze di organico in quei servizi che sono più prettamente di carattere amministrativo. Certamente, il primo semestre del 2022 non sarà dedicato all’erosione dell’arretrato ma all’attività di organizzazione del personale che arriverà e avrà necessità di entrare negli uffici e prendere dimestichezza con le attività che verranno svolte. Una ragionevole previsione, Covid permettendo, è che saremo operativi con l’Ufficio del processo dall’estate prossima” spiega Nencini.
“L’arretrato? Nei due anni trascorsi dedicati semplicemente a garantire l’ordinario, è stato eroso davvero poco, è chiaro che facciamo molto affidamento sull’attività che conseguirà l’Ufficio del processo ed è una scommessa da verificare. L’impegno del Ministero della Giustizia è stato enorme, l’impegno del Csm nella predisposizione della normativa secondaria è stato importante, l’impegno dei dirigenti degli uffici e dei dirigenti amministrativi è stato altrettanto rilevante, adesso si tratterà di tradurre in pratica quello che per adesso abbiamo soltanto immaginato”. “Il Covid ha aggravato le povertà e posto le premesse per la realizzazione di un assetto sociale caratterizzato da ancor più profonde spaccature e diseguaglianze. In questo quadro è inevitabile il rischio dell’aumento di nuove e pericolose tensioni sociali, di una “pandemia di conflitti”, di manifestazioni di malcontento da parte di coloro che sembrano aver perso la speranza nel futuro di fronte agli effetti prodotti dal coronavirus sulla nostra esistenza quotidiana” -ha detto il Procuratore generale di Firenze, Marcello Viola, nel suo intervento durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2022.
“A fronte di ciò -ha proseguito Viola – è fondamentale garantire il corretto esercizio della giurisdizione, intesa quale servizio di elevata qualità da rendere ai cittadini in modo efficiente, rapido, adeguato, nel rispetto della legge, attraverso l’affermazione dei diritti della persona e dei principi fissati dalla nostra Costituzione, che è il solo presidio avverso ogni forma di odio e di discriminazione”.
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Venezia, Citterio “Emergenza organici, il rischio paralisi è reale”

VENEZIA (ITALPRESS) – La storica aula della Corte d’Assise di Venezia ha ospitato l’apertura dell’anno giudiziario 2022, all’insegna della sicurezza. Un anno che si apre con un rinnovato grido di emergenza: la carenza di organico per la quale non si riesce a trovare risposta. Alla Corte d’Appello di Venezia manca il 33% di personale. A Venezia – lo dice il Procuratore Generale Federico Prato e lo ribadisce il Presidente Reggente della Corte d’Appello Carlo Citterio – “I concorsi ci sono, ma chi li vince non sceglie Venezia come sede perchè è scomoda e costosa”. Pur col 33% di personale in meno, la Corte d’Appello è comunque riuscita in un anno a far scendere i giudizi pendenti da 13.575 a 12.277 nel penale e da 9.785 a 7.618 nel civile. La soluzione per Venezia è la nuova Cittadella della Giustizia per la quale ci sono i fondi che arriveranno con il PNRR. La sede più disastrata, tuttavia, è quella di Treviso, lo ha ricordato anche il Governatore del Veneto Luca Zaia secondo il quale non possiamo dare la colpa ai magistrati quando le carenze sono altre. Il rischio è che gran parte dei reati minori commessi della Marca trevigiana cadano in prescrizione e sono numerosi i processi già calendarizzati per il 2024.
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Innovazione, Fedriga-Rosolen “Accordo FVG e Novartis per polo salute”

TRIESTE (ITALPRESS) – “Il Friuli Venezia Giulia vuole essere attrattivo per le realtà multinazionali e per le startup al fine di accompagnare la loro trasformazione in aziende. Su questo solco l’accordo con Novartis, primo player internazionale per la ricerca farmaceutica, finalizzato alla realizzazione di un polo delle scienze della vita nella nostra regione è un passaggio strategico di fondamentale importanza”. Lo ha dichiarato oggi a Trieste il governatore Massimiliano Fedriga nel corso della sottoscrizione del protocollo d’intesa tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Novartis Italia per la realizzazione di un polo dell’innovazione nell’ambito della salute attraverso una partnership pubblico/privato. Come ha rimarcato il governatore, la struttura regionale ha lavorato per arrivare in tempi rapidi a questo protocollo a soli due mesi dal primo contatto con Novartis.
“La visione di questa iniziativa – ha aggiunto Fedriga -, che punta all’innovazione del settore sanitario attraverso la tecnologia digitale e alla crescita delle startup, non si limita ai confini nazionali, ma guarda all’area dei Paesi limitrofi alla regione nell’ottica di un orizzonte marcatamente internazionale, vista anche la dimensione scientifica e industriale del partner che registra 50 miliardi di fatturato annui a livello globale”.
Come è stato illustrato dal governatore, il primo passo di questa collaborazione sarà la costituzione di un gruppo di lavoro congiunto finalizzato a definire proposte progettuali inerenti a temi di interesse strategico per la Regione e a valorizzare le realtà del settore più innovative sul territorio, sempre con l’obiettivo di dar vita a un polo regionale delle scienze della vita. Da parte sua, l’assessore regionale alla Ricerca, Alessia Rosolen, ha ricordato le azioni messe in atto della Regione nell’ambito della ricerca nel settore della salute.
Tra queste la costituzione del cluster regionale di scienze della vita individuando nel Polo tecnologico Alto Adriatico il soggetto gestore e la costruzione di tutto il sistema di Digital innovation hub integrando nelle attività l’intero l’ambito socio sanitario.
Inoltre Rosolen ha evidenziato le risorse previste a bilancio (15 mln) per la costituzione di una fondazione pubblico/privato finalizzata a favorire lo sviluppo delle startup sul territorio e la costituzione di un fondo per trasformare le stesse startup in aziende. A far da base economica all’accordo, finalizzato allo sviluppo delle startup, anche i 9 milioni dei fondi Fesr. A questi stanziamenti regionali, ha puntualizzato l’assessore, si andranno poi a sommare quelli del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Infine, l’amministratore delegato di Novartis Italia, Pasquale Frega, ha sottolineato come questo accordo, fondato sulla vicinanza ai cittadini e sull’innovazione digitale, rappresenti una prima importante tappa nel percorso della sanità italiana.
“L’azienda – ha detto ancora – sosterrà questo progetto con tutte le sue risorse, in termini di esperienze che negli ultimi anni si sono arricchite di nuove e maggiori competenze informatiche”.
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Automotive, la Regione Abruzzo scrive a Draghi e Giorgetti per maggiori incentivi

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L’AQUILA (ITALPRESS) – Dopo l’attivazione del Tavolo sull’Automotive in Abruzzo, che ha rappresentato un significativo passo in avanti per programmare le azioni future a sostegno del settore, la Regione Abruzzo si rivolge direttamente al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, per chiedere di prorogare gli incentivi per l’acquisto di veicoli a zero emissioni e anche di quelli ibridi.
In una lettera inviata dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e dall’assessore alle Attività produttive, Daniele D’Amario, si mette in evidenza che nella legge di bilancio 2022 non sono presenti incentivi per l’acquisto di veicoli a zero emissioni e di quelli ibridi, e si pone l’accento su un settore – quello dell’Automotive – particolarmente rilevante in Abruzzo, e su un tema – quello della transizione energetica – che non può essere più rinviato.
“Come evidenziato da molte associazioni del settore – scrivono Marsilio e D’Amario – è totalmente assente una strategia per la transizione energetica del settore automotive e per lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica private. Senza interventi strutturali, molto probabilmente nel 2022 la quota di mercato dei veicoli a zero o ridottissime emissioni precipiterà”.
Una situazione particolarmente problematica per l’Abruzzo, dove è localizzato il più grande stabilimento per la produzione di veicoli commerciali leggeri che occupa, solo nella nostra regione, 25.000 addetti tra diretti e indiretti, con 8 miliardi di fatturato che rappresenta oltre il 55% delle esportazioni; dal 2021 è stata avviata anche la produzione del Ducato elettrico molto importante per il futuro della fabbrica abruzzese.
“Con gli incentivi – sottolineano Marsilio e D’Amario nella loro lettera a Draghi e Giorgetti – si faciliterebbe l’incremento delle vendite anche del veicolo commerciale a zero emissioni con vantaggi per l’ambiente nei centri urbani e sulla produzione, favorendo l’incremento di investimenti di Stellantis nello stabilimento SEVEL e scongiurando l’ipotesi di potenziamento dello stabilimento gemello di Gliwice, in Polonia, e conseguente delocalizzazione di quote importanti di prodotto”.
Temi che sono stati ribaditi recentemente anche nel Tavolo Automotive Abruzzo, che ha visto la Regione confrontarsi con i sindaci e le organizzazioni datoriali e sindacali del territorio, insieme al Polo Innovazione Automotive.
A conclusione della lettera, i vertici della Regione Abruzzo chiedono, in particolare, due impegni da parte del Governo centrale: di prevedere di nuovo gli incentivi almeno fino al 2025 sia per le autovetture che per i veicoli commerciali leggeri, e di potenziare le infrastrutture di ricarica sul territorio nazionale per facilitare l’utilizzo dei veicoli elettrici.
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Toscana, siglato accordo con Unione italiana ciechi e ipovedenti

FIRENZE (ITALPRESS) – Un Centro servizi regionale dedicato a tutte le persone con disabilità visive (compresi i loro caregivers), con particolare attenzione a coloro che hanno difficoltà di accesso alle piattaforme e applicazioni istituzionali online, relative all’informazione dei servizi sanitari e socio-sanitari, è una delle principali azioni dell’Accordo sottoscritto, oggi 19 gennaio, dal presidente della Regione Eugenio Giani e da Massimo Diodati presidente del Consiglio regionale Toscana dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti onlus (Uici).
Il Centro, gestito da Uici, si avvarrà di personale dedicato, adeguatamente formato, che garantirà tutto il supporto possibile per favorire l’accesso ai servizi, anche attraverso l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche, appropriate e aggiornate.
La collaborazione tra le parti prevede un contributo regionale di 40mila euro per l’anno 2022 e si deve alla consapevolezza dei due firmatari di quanto la pandemia abbia aggravato il problema dell’isolamento sociale per la fascia di popolazione più anziana, soprattutto se colpita da questa disabilità. Le normative, per contenere il contagio e il conseguente lockdown, hanno dimostrato che una minor capacità di accedere a risorse digitali comporta l’esclusione dall’utilizzo dei più moderni sistemi di comunicazione e di accesso ai servizi primari e non.
“E’ un onore per me firmare l’accordo con Uici, a cui sono molto legato per la funzione che in Toscana ha sempre esercitato e continua a svolgere a sostegno delle persone con disabilità visiva – dichiara il presidente Eugenio Giani -. Con questa associazione c’è sempre stata una sinergia molto forte e vitale, che ha dato alla Toscana vere e proprie eccellenze come la Scuola cani guida per ciechi di Scandicci e la Stamperia Braille, le uniche due strutture pubbliche in Italia, all’avanguardia a livello nazionale. Con la costituzione del Centro servizi facciamo un ulteriore passo in avanti, dando vita a un importante canale di equità di accesso a tutte le attività erogate dal sistema sanitario e socio-sanitario toscano. Ringrazio il presidente Diodati e gli assessori Bezzini e Spinelli, e i loro collaboratori, per l’ottimo lavoro svolto”.
“L’accordo è un ulteriore risultato della collaborazione storica tra la Regione Toscana e l’Uici – afferma l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini -. Il protocollo ci consente di attivare ulteriori azioni concrete, per garantire alle persone con difficoltà visive equità di accesso ai servizi sanitari e in particolare a quelli di natura digitale, che la vicenda Covid ha reso necessari, determinando, in alcuni casi, qualche elemento di difficoltà o di barriera. Il Centro servizi svolgerà numerose funzioni, anche quella di fare proposte per migliorare i nostri canali di accesso, aiutandoci a coniugare l’innovazione con l’utilizzo dei servizi accessibili a tutti”.
“Per noi è un momento importante, una bella giornata da condividere con Uici, con cui abbiamo un rapporto costante e costruttivo – sottolinea l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli -. Il nostro è un legame che ha origini lontane. Basti pensare all’unicità della nostra Scuola pubblica Cani guida per ciechi e alla straordinarietà della Stamperia Braille, l’unica struttura pubblica in Italia in grado di realizzare e adattare in braille libri di tutte le scuole dell’obbligo, come anche tavole e immagini, rendendoli accessibili a bambini e ragazzi ciechi e ipovedenti. Oggi confermiamo i nostri impegni per il futuro a favore dell’inclusività, rinnovando il lavoro con un’associazione importantissima, collaborativa e stimolante, e confermiamo i nostri impegni per il futuro”.
“Il protocollo è un grande risultato, portato avanti con la Regione per arrivare a dare organicità strutturale a tutte le attività che svolgiamo in ogni territorio della Toscana, per migliorare la vita delle persone con disabilità visiva – spiega Massimo Diodati, presidente regionale di Uici-. Con la Regione abbiamo un ottimo rapporto, che ci ha consentito di perfezionare e migliorare il percorso avviato. Investiremo molto anche sulla formazione professionale per supportare le persone non vedenti nell’utilizzo dei mezzi di trasporto, nel fare la spesa a domicilio, in ambito scolastico e ospedaliero. Per la riabilitazione visiva abbiamo già coinvolto Careggi e il Meyer”.
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Autonomie locali, Fedriga “Il protocollo tra 5 comuni è passo avanti”

MONFALCONE (ITALPRESS) – “Il protocollo d’intesa stipulato oggi tra i Comuni di Aquileia, Duino Aurisina, Grado, Monfalcone e Muggia è un enorme passo avanti: testimonia non solo il grande senso di responsabilità dei loro sindaci e la decisione di fare squadra insieme per dare risposta alle esigenze delle rispettive comunità, ma anche che non serve costringere con la forza le amministrazioni municipali a fare scelte irrazionali”. Lo ha dichiarato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga alla firma dell’accordo tra i cinque comuni mirato “ad attivare forme di collaborazione al fine di sviluppare e promuovere lo sviluppo locale, la tutela e la valorizzazione dei beni culturali, museali e ambientali, nonchè le specificità dell’identità territoriale e delle opportunità turistiche del territorio in forma integrata”.
“I Comuni si sono organizzati liberamente – ha rilevato Fedriga nella sede dell’Hannibal di Monfalcone, teatro della sigla – per dare le migliori risposte possibili ai cittadini ottimizzando le risorse umane ed economiche. Mi auguro che questo esempio sia seguito da molte altre amministrazioni. La Regione c’è e ci sarà – ha assicurato Fedriga – ricordando che non si sostituisce ai Comuni ma si affianca a essi”. Il protocollo d’intesa è stato sottoscritto dai sindaci di Monfalcone, Anna Maria Cisint, di Aquileia, Emanuele Zorino, di Duino Aurisina, Daniela Pallotta, di Grado, Claudio Kovatsch e di Muggia, Paolo Polidori. L’accordo si concentra in particolare su tre ambiti di interesse.
In primo luogo valorizza lo sviluppo turistico del territorio che può derivare dalla complementarietà dell’offerta potenziando le reciproche attrattività, in particolare dell’ambito del litorale e della laguna, delle attività legate allo sport marino e alla nautica, ai club nautici e alle società nautiche e delle altre specificità del territorio dei Comuni interessati.
In secondo luogo il protocollo riguarda le questioni ambientali che comprendono lo scambio di esperienze per la valorizzazione delle aree naturalistiche, il tema dei dragaggi, la protezione della fauna e della flora marina, le campagne di tutela ecologica, compreso il contrasto all’impiego della plastica in mare. Infine vengono promosse politiche culturali attraverso la condivisione di iniziative di particolare rilievo e valore che tramite sinergie organizzative e finanziarie consentano di dar vita a programmi di alto profilo, valorizzando le identità culturali, le peculiarità storiche, le specificità collegate alle città murate, la possibilità di progettualità congiunte anche nel contesto della prospettiva 2025 di Nova Gorica/Gorizia Capitale Europea della Cultura.
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Vaccini, torna attivo hub Autostrade in Toscana,aperto anche a cittadini

FIRENZE (ITALPRESS) – Nell’ambito del piano di vaccinazione anti Covid 19 di Autostrade per l’Italia, grazie alla collaborazione con la Regione Toscana e in virtù di un accordo con la Asl Toscana Centro, da questa mattina è tornato nuovamente operativo l’Hub vaccinale destinato a oltre 2400 persone tra cittadini, dipendenti e familiari. Nel punto vaccinale, posizionato all’interno della “Chiesa dell’Autostrada” (Chiesa di S. Giovanni Battista) a Firenze Nord, verranno inoculate 200 dosi al giorno, del vaccino Pfizer, messe a disposizione dalla Regione Toscana. I cittadini per accedere alla somministrazione della dose booster potranno prenotarsi attraverso il portale della Regione Toscana
(https://prenotavaccino.sanita.toscana.it/#/home).
Il centro di vaccinazione, secondo i requisiti previsti dai protocolli governativi in materia, è stato dotato e allestito con la tecnologia e la strumentazione necessaria a garantire l’idonea conservazione delle dosi, ed è organizzato in più aree destinate ai diversi momenti dell’iter vaccinale. Nel nartece della Chiesa, tra i bassorilievi raffiguranti tutte le città italiane collegate dall’autostrada, saranno presenti spazi per l’accettazione, 4 postazioni per effettuare l’anamnesi, e 3 postazioni dove verrà inoculato il farmaco, un’area di osservazione post vaccinazione, oltre a un presidio medico sanitario dedicato alla gestione di eventuali emergenze.
Le vaccinazioni verranno effettuate dal lunedì al sabato con orario continuativo, dalle 9:00 alle 17:30, per le prossime due settimane ad eccezione delle domeniche (23 e 30 gennaio). Ogni giorno verranno inoculate fino a 40 dosi booster per i dipendenti di Autostrade e 160 per il resto della popolazione. Nel centro lavoreranno per tutta la durata delle attività 4 medici, 4 operatori sanitari, e 5 addetti alla logistica e all’amministrazione oltre ai Medici competenti di ASPI.
“Sono molto soddisfatto – commenta il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – perchè con Autostrade proseguiamo l’esperienza già sperimentata per la campagna di somministrazione delle prime due dosi. Non abbiamo solo un hub aziendale, ma un vero e proprio nodo della nostra rete regionale di somministrazione che diventa sempre più estesa e potrà ricevere un importante contributo per la copertura vaccinale. Un luogo, anche, dalla forte valenza simbolica, essendo collocato in un punto nevralgico del sistema autostradale italiano e dunque crocevia in un Paese che vuole ripartire forte e in salute”. Un ringraziamento ad Autostrade spa giunge anche dall’assessore alla salute Simone Bezzini che parla di “un concreto segnale della volontà di adoperarsi verso una ripresa solida e inclusiva. Il vaccino è l’arma più potente che abbiamo per contrastare gli effetti della pandemia, proteggere se stessi e gli altri e consentire al nostro sistema sanitario pubblico di superare lo stress a cui è stato sottoposto in questi anni di pandemia e nuovamente con questa ondata trainata dalla variante Omicron. La sinergia del mondo delle imprese con le istituzioni è indice di responsabilità sociale e di cura verso la salute individuale e collettiva”.
“Sin dall’inizio della campagna vaccinale ci siamo messi a disposizione, con le nostre strutture per poter contribuire nell’avanzamento del piano vaccinale del nostro Paese”, dichiara Roberto Tomasi, Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia. “Abbiamo contribuito con personale medico specializzato e aree al servizio dei cittadini e dei nostri dipendenti e dei loro familiari. Essere di supporto alle comunità che ospitano le nostre rete, per noi è motivo di orgoglio, così come aiutare gli Enti preposti nell’enorme sforzo che stanno portando avanti per permetterci di uscire dalla pandemia che da ormai due anni sta mettendo a una dura prova il nostro Paese. Voglio ringraziare il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, l’assessore alla salute Bezzini e il commissario straordinario, Francesco Paolo Figliuolo, per le dosi che hanno messo a disposizione”.
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Pnrr, Zaia “Il Veneto utilizza tutti i fondi comunitari”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sul Pnrr è necessario avere una programmazione precisa e vorrei che si smettesse di dire che le regioni hanno i fondi comunitari e non li usano. Il Veneto come altre regioni utilizza tutti i fondi e lo fa nei tempi”. Così Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, a “L’Ospite” su SkyTg24. “Io parlo da chi vive l’emergenza al fronte. Sulla pandemia c’è stato un grande lavoro di squadra fatto con il governo, ma la gestione della campagna vaccinale è organizzata dalle Regioni e me ne assumo tutte le responsabilità. Il Veneto è la regione che ha fatto più tamponi di tutti in Italia”.
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