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Covid, 122.110 positivi e 706 morti in una settimana. Numeri in calo

ROMA (ITALPRESS) – Nella settimana tra il 23 e il 29 dicembre si sono registrati in Italia 122.110 nuovi casi positivi al Coronavirus, con una diminuzione dell’11,3% rispetto alla settimana precedente, quando i positivi furono 137.599. Sono 706 i deceduti nella settimana appena trascorsa, con una diminuzione dell’11,5% rispetto alla settimana precedente, quando furono 798. 807.118 i tamponi effettuati con una diminuzione del 20,8% rispetto alla settimana precedente, quando furono 1.019.362· Il tasso di positività è al 15,1% con una variazione di +1,6% rispetto alla settimana precedente, quando fu al 3,5%. (ITALPRESS).

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Covid, Ministero della Salute “Evoluzione imprevedibile, il Paese si prepari”

ROMA (ITALPRESS) – “Sebbene l’evoluzione della pandemia sia allo stato attuale imprevedibile, il nostro Paese deve prepararsi ad affrontare un inverno in cui si potrebbe osservare un aumentato impatto assistenziale attribuibile a diverse malattie respiratorie acute, prima fra tutte l’influenza, e alla possibile circolazione di nuove varianti di SARS-CoV-2, determinato anche dai comportamenti individuali e dallo stato immunitario della popolazione”. Lo sottolinea il ministero della Salute, in una circolare diffusa oggi alle Regioni con oggetto “Interventi in atto per la gestione della circolazione del SARS-CoV-2 nella stagione invernale 2022-2023”. Si evidenzia “la necessità di intensificare il sequenziamento al fine di raggiungere una numerosità sufficiente a identificare l’eventuale circolazione di nuove varianti. È particolarmente importante evitare la congestione delle strutture sanitarie limitando l’incidenza di malattia grave da COVID-19 e le complicanze dell’influenza nelle persone a rischio, proteggendo soprattutto le persone più fragili”.
Per l’inverno 2022-23, è “indispensabile che i servizi sanitari regionali verifichino e, se necessario, rafforzino lo stato di preparazione al fine di fronteggiare un eventuale aumento della domanda di assistenza per i casi di SarsCoV2”. Si raccomanda la verifica dei posti letto in ricovero e terapia intensiva/sub-intensiva dedicati e da dedicare a pazienti COVID-19, da individuare ed attivare con modalità flessibile in base alla domanda; disponibilità e corretta applicazione di protocolli ospedalieri formalizzati per la gestione in sicurezza dei pazienti; disponibilità e corretta applicazione di protocolli ospedalieri formalizzati per la disinfezione e sanificazione degli ambienti di soggiorno dei pazienti positivi alla ricerca del virus SARS-CoV2; approvvigionamento di materiali di consumo, strumentazione, dispositivi, diagnostici, farmaci, vaccini, ecc.; disponibilità di personale sanitario formato e continuamente aggiornato, che possa supportare i reparti ospedalieri e i servizi territoriali nel caso di un aumento del numero di casi tale da superare l’attuale capacità dei sistemi assistenziali e/o dei Dipartimenti di Prevenzione; dotazioni e procedure delle RSA e long term facilities; modalità e protocolli dell’assistenza a domicilio; efficacia della comunicazione esterna e interna, compresa la tempestiva comunicazione dei dati che alimentino i flussi informativi nazionali.
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Covid, cala l’incidenza. Nessuna Regione a rischio alto

ROMA (ITALPRESS) – La Cabina di regia sul Covid dell’Istituto Superiore della Sanità, nel suo bollettino settimanale, mette in evidenza un calo dell’incidenza settimanale a livello nazionale: 207 ogni 100.000 abitanti contro i 233 ogni 100.000 abitanti della scorsa settimana. Nel periodo 7 dicembre-20 dicembre 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,84 (range 0,81-0,88), in diminuzione rispetto alla settimana precedente e sotto la soglia epidemica. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in diminuzione e anch’esso sotto la soglia epidemica: Rt=0,87 (0,84-0,90) al 20/12/2022 vs Rt=0,91 (0,88-0,94) al 13/12/2022. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è sostanzialmente stabile al 3,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 29 dicembre) vs il 3,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 22 dicembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 13,0% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 29 dicembre) vs il 13,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 22 dicembre). Nessuna Regione è classificata a rischio alto ai sensi del DM del 30 aprile 2020; cinque sono a rischio moderato e sedici classificate a rischio basso. Dodici Regioni riportano almeno una allerta di resilienza. Due Regioni riportano molteplici allerte di resilienza. (ITALPRESS).

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Fnopi “Proteggere la formazione infermieristica e investire”

ROMA (ITALPRESS) – La Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi), auspicando un 2023 di pace, esprime preoccupazione per quanto sta avvenendo nei teatri più instabili a livello globale. A cominciare dall’Afghanistan, dove la decisione dei talebani di vietare l’istruzione universitaria alle donne “rappresenta un deprecabile passo indietro per l’uguaglianza di genere, per la salute e lo sviluppo economico della società, minando seriamente il percorso di avanzamento professionale delle studentesse infermiere”. La Fnopi si unisce all’appello rivolto a tutti i governi dall’International Council of Nurses (ICN) ad agire con ogni mezzo per impedire e fermare queste palesi azioni di violazione dei diritti umani. “Già durante il picco della pandemia, la mancanza di infermieri formati, specie nelle unità di terapia intensiva, ha esacerbato le gravi sfide che la sanità e la società afgana hanno dovuto affrontare. Infatti, dopo che i talebani hanno preso il controllo del Paese, sono stati numerosi i professionisti sanitari espatriati, aumentando la pressione sui colleghi rimasti in servizio”. Inaccettabili, per la Fnopi, anche “le violenze e le privazioni della libertà a cui sono sottoposti, in Iran, gli infermieri e i medici finiti nel mirino del regime degli ayatollah per aver semplicemente onorato il proprio mandato professionale ed etico, assicurando cure a domicilio ai manifestanti feriti durante i cortei, o mettendo a disposizione degli stessi manifestanti kit di emergenza con garze sterili, siringhe, soluzioni fisiologiche, disinfettanti e panni umidi da applicare sugli occhi irritati dai gas lacrimogeni. Chi cura gli oppositori, tenendo fede al proprio codice deontologico, è considerato complice dell’eversione e, per questo, a sua volta un obiettivo della repressione politica”.
Continua intanto l’esodo di personale sanitario dall’Ucraina.
“Le misure d’urgenza previste dal decreto ‘Cura Italià hanno costituito una prima, importante risposta di solidarietà e di integrazione, ma in prossimità della scadenza prevista dal decreto stesso, urge una concertazione che coinvolga Ordini e Federazioni nazionali per assicurare, anche nel 2023, la giusta valorizzazione delle professionalità in fuga dalle guerre, salvaguardando, al contempo, i diritti e le richieste degli assistiti. L’instabilità del quadro internazionale, infine, sta determinando in tutto il mondo una situazione di grande sofferenza per i lavoratori: la crescita continua dell’inflazione mina infatti lo sviluppo economico e professionale del personale sanitario”. Per la Fnopi “l’attrattività e la valorizzazione della professione infermieristica – e di tutte le professioni sociosanitarie – devono essere il punto di partenza per dare risposte concrete, nel nuovo anno, alle richieste di un sistema accademico e sanitario al passo con i tempi e adeguato a reggere l’impatto della domanda di salute e assistenza che caratterizzerà gli anni a venire, in Italia e nel mondo”.
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Covid, tamponi obbligatori per i passeggeri cinesi in arrivo in Italia

ROMA (ITALPRESS) – “Ho disposto, con ordinanza, tamponi antigenici Covdi19 obbligatori, e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia. La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana. Riferirò più dettagliatamente nel corso del Consiglio dei Ministri convocato oggi”. Lo annuncia il ministro della Salute, Orazio Schillaci.

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Covid, dal 31 dicembre sarà dismessa la app Immuni

ROMA (ITALPRESS) – Dal prossimo 31 dicembre sarà dismessa la Piattaforma unica nazionale per la gestione del Sistema di allerta Covid-19 e la relativa App Immuni, che ha avuto la finalità di allertare le persone entrate in contatto stretto con soggetti risultati positivi. Dalla stessa data verrà interrotto ogni trattamento di dati personali effettuato dal Ministero della salute ai sensi dell’articolo 6 del decreto-legge 30 aprile 2020, n. 28, convertito con modificazioni dalla legge 25 giugno 2020, n. 70, come spiega lo stesso dicastero sul proprio sito.
La App IMMUNI non sarà più disponibile negli store delle applicazioni mobile (Apple, Google, Huawei) e, sugli smartphone su cui la App è già stata installata, non funzionerà più per attivare e ricevere le notifiche di allerta di eventuale contatto stretto con altri utenti della App per le finalità del contact tracing digitale.
Inoltre, l’applicazione non sarà più utilizzabile per l’acquisizione delle Certificazioni verdi COVID-19 (“green pass”) ma solo per conservare quelle già acquisite. Sarà possibile recuperare le Certificazioni verdi COVID-19 con gli altri strumenti online disponibili: App IO, Fascicolo Sanitario Elettronico oppure direttamente sul sito www.dgc.gov.it.

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Covid, in Italia la variante Omicron al 100%

ROMA (ITALPRESS) – In Italia il 13 dicembre scorso la variante Omicron aveva una prevalenza stimata al 100%, con la sottovariante BA.5 largamente predominante e una quota di ricombinanti omicron/omicron pari al 3,0%. Sono questi i risultati dell’indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.
Per l’indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province Autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus. Il campione richiesto è stato scelto dalle Regioni/PPAA in maniera casuale fra i campioni positivi garantendo una certa rappresentatività geografica e, se possibile, per fasce di età diverse. In totale, hanno partecipato all’indagine tutte le Regioni/PPAA, e complessivamente 104 laboratori regionali e il Laboratorio di Sanità Militare, per un totale di 1570 campioni.
Queste le prevalenze stimate. 100% variante omicron; BA.2 6,2% (range: 0% -12,8%) BA 4 0,3% (range: 0% -14,3%) BA 5 90,6% (range: 77,3% – 100,0%) Omicron/omicron 3,0% (range 0%-10,6%).
BA.5 rimane ampiamente predominante, con una prevalenza a livello nazionale pari a 90,6% (91,5% nell’indagine precedente, dell’8 novembre 2022), con frequenze regionali/PPAA superiori all’77,3%. Stabile la numerosità dei sotto-lignaggi di BA.5 circolanti nel nostro Paese (100 vs. 112 dell’indagine precedente).
BA.4 continua il suo decremento, da una prevalenza pari a 1.95% a 0,3% in questa indagine. Nell’ambito dei sotto-lignaggi di BA.5, analogamente a quanto segnalato in altri Paesi, in questa indagine si evidenzia BQ.1.n (la cosiddetta ‘Cerberus’) in significativo aumento e pari al 64,1 (vs 30.7% della precedente indagine), sul totale dei campioni BA.5. BF.7.n, rappresenta il 9,6% delle sequenze analizzate in questa indagine (vs. 14,7 dell’indagine precedente); BF.7 è un sottolignaggio di BA.5.
XBB (ricombinante dei sotto-lignaggi omicron BJ.1 w BM.1.1.1) viene segnalata come altamente trasmissibile e con mutazioni associabili a immune evasione. In questa indagine XBB è stata identificata in 36 vs le 38 sequenze identificate nell’indagine precedente. Tra le 95 BA.2, sono stati identificati 25 sotto-lignaggi, oltre al lignaggio parentale BA.2. Si segnala la presenza di 75 sequenze riconducibili a BA.2.75 (la cosiddetta ‘Centaurus’) e relativi sotto-lignaggi.

– foto ufficio stampa ISS –
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Covid, in calo incidenza e Rt

ROMA (ITALPRESS) – In calo l’incidenza settimanale del Covid a livello nazionale: 233 ogni 100.000 abitanti (16-22 dicembre) rispetto a 296 ogni 100.000 abitanti (9-15 dicembre). Nel periodo 30 novembre-13 dicembre, l’Rt medio calcolato sui casi
sintomatici è stato pari a 0,91 (range 0,83-0,97), in diminuzione rispetto alla settimana precedente e sotto la soglia epidemica. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in diminuzione e anch’esso sotto la soglia epidemica: Rt=0,91 (0,88-0,94) rispetto a Rt=0,98 (0,96-
1,01). E’ quanto emerge dai dati della Cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità. Il tasso di occupazione in terapia intensiva scende leggermente al 3,1% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 22 dicembre) rispetto al 3,2% (rilevazione al 15 dicembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 13,7% (rilevazione al 22 dicembre) rispetto al 14,8% (rilevazione al 15 dicembre).
Una Regione è classificata a rischio alto per molteplici allerte di resilienza; quattro sono a rischio moderato e sedici classificate a rischio basso. Nove Regioni/Province autonome riportano almeno una allerta di resilienza. Due riportano molteplici allerte di resilienza.

– foto agenziafotogramma.it –
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