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Il bollettino dei dati Covid diventa settimanale

ROMA (ITALPRESS) – Il Ministro della Salute Orazio Schillaci, a sei mesi dalla sospensione dello stato d’emergenza e in considerazione dell’andamento del contagio da Covid-19, si legge in una nota, ritiene “opportuno avviare un progressivo ritorno alla normalità nelle attività e nei comportamenti, ispirati a criteri di responsabilità e rispetto delle norme vigenti”.
Pertanto, anche in base alle indicazioni prevalenti in ambito medico e scientifico, “si procederà alla sospensione della pubblicazione giornaliera del bollettino dei dati relativi alla diffusione dell’epidemia, ai ricoveri e ai decessi, che sarà ora reso noto con cadenza settimanale, fatta salva la possibilità per le autorità competenti di acquisire in qualsiasi momento le informazioni necessarie al controllo della situazione e all’adozione dei provvedimenti del caso”.
Per quanto riguarda il personale sanitario soggetto a procedimenti di sospensione per inadempienza all’obbligo vaccinale e l’annullamento delle multe previste dal dl 44/21, in vista della scadenza al prossimo 31 dicembre delle disposizioni in vigore e della preoccupante carenza di personale medico e
sanitario segnalata dai responsabili delle strutture sanitarie e territoriali, è in via di definizione un provvedimento che consentirà il reintegro in servizio del suddetto personale prima del termine di scadenza della sospensione.
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Covid, parametri e ricoveri in terapia intensiva in calo

ROMA (ITALPRESS) – Cala l’incidenza settimanale a livello nazionale del Covid-19: 374 ogni 100.000 abitanti (20-26 ottobre) rispetto a 448 ogni 100.000 abitanti (14-20 ottobre). Nel periodo 5-18 ottobre l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,11, in diminuzione rispetto alla settimana precedente e superiore al valore soglia. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero diminuisce e si trova sotto la soglia epidemica: Rt=0,94 al 18 ottobre rispetto a Rt=1,09 all’11 ottobre. Sono i dati della Cabina di regia dell’Istituto Superore di Sanità Il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 2,2% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 27 ottobre) rispetto al 2,4% (rilevazione al 20 ottobre).
Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 10,8% (rilevazione al 27 ottobre) rispetto all’11% (rilevazione al 20 ottobre). Una regione/provincia autonoma è classificata a rischio alto per la presenza di molteplici allerte di resilienza, altre sette sono a rischio moderato e 13 classificate a rischio basso. Dieci riportano almeno una allerta di resilienza, due riportano molteplici allerte di resilienza.
La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (9,9% vs 10,5%). Stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (54,9% vs 54,7%).
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Covid, Oggi 31.760 nuovi positivi e 94 decessi

MILANO (ITALPRESS) – Sono 31.760 i nuovi positivi al Coronavirus in Italia, a fronte di 205.738 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. E’ quanto emerge dal quotidiano rapporto sull’emergenza pandemica diffuso dal Ministero della Salute. Sono 94 le vittime, che portano il totale delle persone che hanno perso la vita da inizio pandemia a quota 178.940. Il tasso di positività è al 15,4%. A livello di ospedalizzazioni, sono 6.881 (138 in meno rispetto a ieri) i ricoverati con sintomi, dei quali 223 in terapia intensiva, quattro in meno di ieri. (ITALPRESS).

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Schillaci “Inaccettabile una sanità ingiusta”

ROMA (ITALPRESS) – “Qualcosa da capire c’è. Soprattutto sulla fase di approvvigionamento durante la pandemia: mascherine e altro”. Così in un colloquio pubblicato dal Corriere della Sera il ministro della Salute Orazio Schillaci parla della proposta di Commissione d’inchiesta sulla gestione del Covid-19 in Italia.
La priorità per Schillaci è “occuparsi dei problemi concreti della Sanità”, partendo dal “combattere le lunghe liste di attesa” e occuparsi “dei malati oncologici e di tutto ciò che in questo momento contribuisce a rendere il sistema ingiusto”. Secondo il ministro “in tutti gli indicatori internazionali attualmente appare chiaro che l’aspettativa di vita di chi ha un reddito più alto è più lunga di chi ce l’ha più basso. Cioè chi ha meno mezzi muore prima di chi può permettersi cure private. E questo è inaccettabile”.

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Covid, 35.043 nuovi contagi e 93 decessi. Positività al 16,2%

MILANO (ITALPRESS) – Sono 35.043 i nuovi positivi al Coronavirus in Italia, a fronte di 216.735 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. E’ quanto emerge dal quotidiano bollettino sull’emergenza pandemica diffuso dal Ministero della Salute. Il tasso di positività è al 16,2%, mentre le vittime sono 93, per un totale di 178.846 decessi da inizio pandemia. A livello di ospedalizzazioni, i ricoverati con sintomi sono 7.019 (13 in meno di ieri), dei quali 227 in terapia intensiva (5 in meno di ieri). (ITALPRESS).

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Covid, 48.714 nuovi casi e 120 decessi nelle ultime 24 ore

ROMA (ITALPRESS) – Sono 48.714 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore. E’ quanto rende noto il ministero della Salute. Le vittime sono 120. Il tasso di positività è 16,38%. I tamponi molecolari e antigenici eseguiti sono stati 297.268. Sono 232 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, mentre nei reparti ordinari sono 7.106.
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Humanitas-UniCat, al via progetto di ricerca con pazienti senologiche

MILANO (ITALPRESS) – Sala d’attesa di un ospedale. Anna aspetta l’esito di una mammografia che ha evidenziato la presenza di una massa sospetta. Alza lo sguardo e incrocia il sorriso di 20 donne, avvolte in sciarpe rosa, testimoni di un percorso di malattia e rinascita. Quanto conta questo messaggio di speranza e di forza rispetto alle fatiche, ansie e paure che Anna dovrà affrontare negli anni successivi? Da questa domanda prende il via lo studio condotto da Humanitas e CREMIT, Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media all’Innovazione e alla Tecnologia di Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che analizzerà l’impatto sui percorsi di cura e prevenzione di Sorrisi in Rosa, il progetto fotografico e narrativo nato sei anni fa da un’idea dei senologi di Humanitas in collaborazione con la fotografa Luisa Morniroli e la scrittrice Cristina Barberis Negra.
Anima centrale di Sorrisi in Rosa sono la mostra fotografica e i racconti delle donne che hanno affrontato un tumore al seno. Obiettivo principale è sensibilizzare sul tema della prevenzione, ma da 6 anni gli ospedali – da Torino a Catania, passando per Milano, Bergamo e Castellanza – che aderiscono all’iniziativa raccolgono messaggi positivi di donne che trovano forza e speranza nel progetto o che, imbattendosi nelle foto, scelgono di entrare nelle Associazioni Pazienti locali per condividere il viaggio della malattia con altre compagne. Ormai sono più di 100 le testimonial di Sorrisi in Rosa.
Con la diagnosi di tumore cambia tutto: dalla percezione del proprio corpo al rapporto con i familiari, ed è questo uno dei punti principali su cui si concentrerà la ricerca CREMIT-Humanitas, che si svolgerà in tutti gli ospedali e i centri medici (Medical Care) Humanitas e nella primavera 2023 porterà i primi risultati.
Ogni mostra fotografica di Sorrisi in Rosa esposta nelle sale d’attesa degli ospedali e dei centri medici è accompagnata da un QR Code che porta a un questionario online anonimo. Si tratta di una trentina di domande, personalizzate a seconda delle prime risposte che suddividono le partecipanti in donne già testimonial dell’iniziativa Sorrisi in Rosa, pazienti inserite in un percorso di cura o di diagnosi/prevenzione, accompagnatori e familiari.
‘In 10 giorni abbiamo raccolto circa 200 questionari compilati: il 62% sono donne che stanno facendo prevenzione e si imbattono nel progetto, il 34,7% donne già protagoniste di Sorrisi in Rosa e il 3,3% caregiver – spiega la professoressa Simona Ferrari, coordinatrice del CREMIT -. Nella primavera 2023 saremo in grado di produrre una valutazione più approfondita del linguaggio fotografico e testuale di Sorrisi in Rosa, per indicarne i punti di forza alla luce della percezione che la donna ha di sè, del rapporto con altre persone, tra cui i medici, e con i propri familiarì.
‘Con quasi 60mila casi nuovi ogni anno, il tumore della mammella si conferma la neoplasia più frequente a tutte le età – continua il dottor Alberto Testori, direttore associato Breast Unit IRCCS Istituto Clinico Humanitas e Humanitas San Pio X -. I dati ci dicono inoltre che una corretta prevenzione, con visita senologica ed ecografia e/o mammografia a seconda delle indicazioni, permette di riscontrare neoplasie in fase iniziale con una percentuale di guarigione che supera il 90%. Per questo ogni progetto volto a favorire informazione, prevenzione e a supportare psicologicamente le donne nel percorso di cura, come Sorrisi in Rosa, è di grande importanzà.
Dalla diagnosi alla terapia, passando per la chirurgia, l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas è in prima linea per migliorare i percorsi di cura del tumore al seno.
‘I risultati di un importante studio (SINODAR-ONE) pubblicato su Annals of Surgical Oncology 2022, iniziato nel 2015 e terminato nel 2020 in Humanitas con il sostegno di Fondazione Humanitas per la Ricerca e del programma 5×1000 di Humanitas, hanno aperto nuove prospettive per la chirurgia senologica dimostrando che, in alcune pazienti, è possibile evitare l’asportazione dei linfonodi – spiega il professor Corrado Tinterri, direttore Breast Unit IRCCS Istituto Clinico Humanitas e Humanitas San Pio X -. In particolare, per quanto riguarda la chirurgia conservativa mammaria (non ancora per le mastectomie), grazie a questo studio sono cambiate le raccomandazioni delle linee guida italiane 2022 sull’omissione della dissezione ascellare (la rimozione di tutti i linfonodi ascellari). Abbiamo valutato la possibilità di evitare l’asportazione dei linfonodi in pazienti sottoposte a chirurgia conservativa della mammella, o a mastectomia per carcinoma mammario T1-2, e che presentavano uno o due linfonodi sentinella macrometastatici, ovvero con metastasi superiori ai 2 mm. L’obiettivo era determinare se la sola biopsia del linfonodo sentinella fosse associata o meno a un peggioramento della prognosi rispetto alla dissezione ascellare. I risultati hanno dimostrato che i tassi di sopravvivenza e di recidiva a 3 anni delle pazienti trattate con la sola biopsia e la terapia adiuvante non erano inferiori a quelli delle pazienti a cui erano stati rimossi tutti i linfonodi. Questo approccio chirurgico più conservativo consente un recupero più rapido e meno dolorosò.
‘Uno studio di ricerca evidence-based in partenza in Humanitas ha l’obiettivo di dimostrare come l’utilizzo della mammografia con mezzo di contrasto iodato, effettuata contestualmente alla mammografia di follow-up nelle donne operate per cancro al seno, aumenti la capacità di identificare recidive rispetto alla mammografia classica e all’ecografia al seno – racconta la dottoressa Daniela Bernardi, responsabile della Radiologia Senologica e Screening IRCCS Istituto Clinico Humanitas -. Le donne operate e guarite hanno infatti un rischio aumentato rispetto alla popolazione generale perchè al rischio di recidiva al seno operato si associa quello di nuova possibile insorgenza in quello sano. Lo studio, che prevede l’arruolamento di donne operate e in follow-up senologico a partire dal mese di dicembre, ha l’obiettivo di valutare l’efficacia della mammografia con mezzo di contrasto come strumento di prevenzione secondaria del cancro del senò.
‘In Humanitas, accanto ai trattamenti tradizionali per la cura del tumore del seno nelle fasi precoci e avanzate di malattia, esistono trattamenti innovativi che sfruttano nuovi farmaci in sviluppo clinico, tra cui i nuovi anticorpi-farmaco-coniugati (ADC) – spiega il professor Alberto Zambelli, responsabile Oncologia Senologica IRCCS Istituto Clinico Humanitas e docente di Humanitas University -. Questa classe di farmaci costituisce un avanzamento rilevante nelle opzioni di cura per il tumore al seno ed è il risultato della coniugazione farmacologica tra chemioterapia e anticorpi monoclonali diretti contro bersagli cellulari selezionati. Questi farmaci di coniugazione (ADC) consentono trattamenti più mirati e più efficaci rispetto alla sola chemio classica o alla sola immunoterapia, e contribuiscono ad una sempre più attiva Medicina di precisione. I risultati sino ad oggi osservati con i nuovi ADC, soprattutto nell’ambito della malattia metastatica, sono così rilevanti da porre questa nuova classe di farmaci come opzione di scelta per molte pazienti affette da malattia mammaria in fase avanzata, laddove sono fallite le cure precedenti. In Humanitas sono attivamente in corso studi per incorporare i nuovi ADC anche nelle fasi più precoci di malattià.
Sorrisi in Rosa è parte di Pink Union di Fondazione Humanitas per la Ricerca, il progetto a sostegno della salute femminile che rappresenta l’impegno di medici e ricercatori che ogni giorno lavorano per aprire nuove strade alla cura delle patologie tipicamente femminili. Sostenere la Ricerca è semplice, basta andare su www.sorrisinrosa.it, dove è anche possibile acquistare la sciarpa simbolo dell’iniziativa. Le donazioni sosterranno iniziative di supporto psico-sociale per accompagnare le pazienti nell’affrontare i cambiamenti del proprio corpo e trovare la forza di accettare gli effetti delle cure.

– foto ufficio stampa Humanitas –
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Covid, In Italia 11.606 nuovi positivi e 39 vittime

MILANO (ITALPRESS) – Sono 11.606 i nuovi casi di Coronavirus in Italia, a fronte di 80.319 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. E’ quanto emerge dal quotidiano report diffuso dal Ministero della Salute sull’emergenza pandemica. Sono 39 i morti, che portano il totale dei decessi per Covid da inizio pandemia a quota 178.633. A livello di ospedalizzazioni, sono 7.124 i ricoverati con sintomi (107 in più di ieri), dei quali 226 in terapia intensiva, tre in meno rispetto a 24 ore fa. (ITALPRESS).

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