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Covid, in salita l’incidenza settimanale, in calo le intensive

ROMA (ITALPRESS) – In crescita l’incidenza settimanale; mentre è in calo l’occupazione delle terapie intensive ed è stabile ò’Rt medio. Questa l’analisi dei dati principali del monitoraggio della Cabina di Regia dell’Istituto Superiore di Sanità. Sale, come scritto, l’incidenza settimanale a livello nazionale: 277 ogni 100.000 abitanti (19/08/2022 -25/08/2022) vs 260 ogni 100.000 abitanti (12/08/2022 -18/08/2022). Nel periodo 2-15 agosto 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,74 (range 0,71-0,77), in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è anch’esso sotto la soglia epidemica: Rt=0.75 (0,72-0,77) al 15/08/2022 vs Rt=0.77 (0,73-0,80) al 09/08/2022. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in calo al 2,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 25 agosto) vs 2,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 18 agosto). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 9,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 25 agosto) vs 11,0% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 18 agosto).
Tre Regioni sono classificate a rischio moderato ai sensi del DM del 30 aprile 2020, mentre le restanti 18 Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso. Nove Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Una Regione riporta molteplici allerte di resilienza. La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (13% vs 14%). Stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 45%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (42% vs 42%).

foto: agenziafotogramma.it
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Covid, 23.438 i nuovi positivi in Italia e 84 le vittime

MILANO (ITALPRESS) – Sono 23.438 i nuovi positivi al Coronavirus in Italia, su un totale di 154.143 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. E’ quanto emerge dal quotidiano bollettino emesso dal Ministero della Salute sull’emergenza Covid. I decessi sono 84, con il totale delle vittime da inizio pandemia che raggiunge quota 175.127. A livello di ricoveri ospedalieri, sono 6.004 (166 in meno rispetto a ieri) i letti occupati da positivi al Covid, dei quali 234 (5 in meno rispetto) in terapia intensiva. (ITALPRESS).

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Infermieri della Polizia equiparati ai colleghi del Ssn, plauso Fnopi

ROMA (ITALPRESS) – Gli infermieri della Polizia di Stato sono equiparati ai loro colleghi del Servizio sanitario nazionale: anche per loro vale ora il profilo professionale del 1994 che finora non era operativo, ed era ancora in vigore un mansionario previsto dal precedente decreto del 1985 che la nuova norma abroga esplicitamente a far data dalla sua pubblicazione. A stabilirlo è il decreto del ministro dell’Interno 21 luglio 2022, pubblicato sul Bollettino Ufficiale del personale del ministero il 22 agosto 2022. Il decreto fa riferimento anche al rispetto del Codice deontologico e, oltre all’applicazione delle altre previsioni del profilo professionale, assegna all’infermiere la responsabilità nel funzionamento delle sale mediche, prevede la sua collaborazione all’attività delle commissioni mediche di selezione e di quelle per la verifica della permanenza dei requisiti psico-fisici di idoneità per il personale in servizio della Polizia di Stato e di altre amministrazioni dello Stato, nell’ambito delle specifiche competenze professionali e, tra l’altro, la sua partecipazione, anche ai servizi operativi quali quelli di soccorso, ordine e sicurezza pubblica, di prevenzione e contrasto di condotte illegali o illecite, svolti anche in collaborazione con altri settori dell’Amministrazione e garantisce l’assistenza sanitaria nelle attività addestrative/esercitative del personale”.
La Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) ha espresso la massima soddisfazione per il raggiungimento di questo traguardo a cui ha contribuito anche grazie alla commissione tecnica costituita a livello ministeriale: “Ringraziamo il ministro dell’interno e l’attuale Direttore Centrale di Sanità della Polizia, Fabrizio Cipriani, che ha saputo ascoltare le esigenze dei nostri professionisti, consentendo di raggiungere questo risultato – afferma la FNOPI – che con il riconoscimento del profilo professionale anche per gli infermieri della Polizia di Stato, rappresenta la giusta e indispensabile equiparazione a livello di competenze e responsabilità con gli altri colleghi che operano nella sanità pubblica e privata”.
“Il decreto è un ulteriore traguardo per gli infermieri della Polizia di Stato – commenta Maurizio Bellini, Ispettore Tecnico Infermiere della Polizia di Stato, Componente Esperto del Tavolo Tecnico in seno alla FNOPI per il terzo settore – dopo quelli raggiunti nell’arco degli anni come l’obbligatorietà dell’iscrizione all’ordine professionale, la qualifica di partenza ovvero il riconoscimento all’ingresso in amministrazione da una “grado” superiore per la categoria, la chiarezza dei titoli per l’esercizio e la denominazione di infermiere, l’incremento dell’organico che lentamente sta crescendo. Traguardi importantissimi e necessari per affermare la specificità del lavoro infermieristico in settori delicati e fuori dai contesti abituali e la necessità di restare al passo coi tempi che un moderno servizio sanitario non può dimenticare”.

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Covid, 112 morti in 24 ore, 25.389 i nuovi positivi

MILANO (ITALPRESS) – Sono 25.389 i nuovi positivi a Coronavirus in Italia, su un totale di 174.227 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. E’ quanto emerge dal quotidiano bollettino sull’emergenza pandemica, emesso dal Ministero della Salute. Il tasso di positività è del 14,6%, in calo rispetto a ieri, mentre sono 112 i morti, per un totale di 175.043 vittime da inizio pandemia. A livello di ospedalizzazioni, sono 6.170 i ricoverati con sintomi (208 in meno rispetto a ieri), dei quali 239 in terapia intensiva (15 in meno). (ITALPRESS).

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Covid, 35.360 nuovi positivi e 134 morti in 24 ore

MILANO (ITALPRESS) – Sono 35.360 i nuovi positivi al Coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, su un totale di 207.761 tamponi effettuati, con un tasso di positività al 17%. Lo riporta il quotidiano bollettino sull’emergenza Coronavirus diffuso dal Ministero della Salute. Le vittime sono 134, che portano il totale delle persone decedute da inizio pandemia a quota 174.931. I ricoverati con sintomi sono 6.378 (138 in meno di ieri), dei quali 254 in terapia intensiva (uno in meno di ieri). (ITALPRESS).

Covid, quinta settimana consecutiva di riduzione dei contagi

ROMA (ITALPRESS) – Continua la regressione della pandemia, anche per quanto riguarda il numero dei decessi. Il tasso di positività (esiti positivi sul totale dei tamponi effettuati) negli ultimi 7 giorni ha continuato a ridursi: è stato del 15%, rispetto al 17% della settimana precedente. I dati sembrerebbero confermare che questa ondata di pandemia si sta progressivamente riducendo: sono cinque settimane consecutive che si registra una riduzione dei contagi e tre settimane per i decessi. E’ quanto emerge da un’indagine dell Studio Labores di Cesare Damiano.
Come era ovvio aspettarsi, il culmine del periodo feriale ha ridotto di molto l’entità delle somministrazioni del vaccino. E’ terminata la modesta ripresa delle somministrazioni di queste ultime settimane e ci sono scarse variazioni dei dati rispetto alla settimana precedente. Alla data del 20 agosto, il ministero della Salute informa che le dosi somministrate dall’inizio della campagna vaccinale sono 140,2 milioni. Complessivamente le persone che hanno terminato il ciclo delle due vaccinazioni sono quasi 50 milioni, l’84,3% della popolazione.
Se consideriamo solamente la popolazione con 12 o più anni di età, la percentuale di coloro che hanno completato il ciclo primario delle due vaccinazioni è del 90,1% (90,3% considerando coloro che hanno fatto una dose dopo aver subìto l’infezione). Inoltre si stanno riducendo molto lentamente anche le persone che hanno ricevuto la prima dose di vaccino e sono in attesa della seconda: attualmente sono 865mila.
Come è noto, la maggioranza delle somministrazioni riguarda ormai le terze e le quarte dosi, che hanno interessato 40 milioni di persone, il 67,6% della popolazione (di cui 2,8 milioni hanno ricevuto la quarta dose).
Nella fascia tra i 5 e gli 11 anni – circa 3,65 milioni di minori – quelli che hanno completato il ciclo delle due vaccinazioni sono 1,28 milioni e 120mila quelli in attesa della seconda dose. In Italia le dosi somministrate ogni 100 abitanti sono 236: un dato che ci colloca al ventiquattresimo posto nella graduatoria mondiale delle vaccinazioni. Nei fatti, la stasi della campagna vaccinale ha fatto perdere parecchie posizioni all’Italia nella graduatoria mondiale. La campagna vaccinale primaria ha avuto il suo culmine nei mesi di giugno e luglio del 2021. Successivamente vi è stata una forte ripresa nell’ultima parte del 2021 con l’estensione delle terze dosi, per arrivare al picco della seconda settimana di gennaio 2022. Le attuali vaccinazioni servono a concludere il ciclo primario delle somministrazioni alle persone che hanno avuto la prima dose e a somministrare le dosi aggiuntive, mentre è molto contenuto il numero di coloro che iniziano il ciclo vaccinale con la prima dose (poche centinaia al giorno). La curva delle vaccinazioni è rimasta pressochè piatta e su valori minimi dall’inizio del mese di aprile fino all’inizio di luglio. In seguito, vi è stata una modesta ripresa che si è praticamente azzerata in queste ultime due settimane.

– foto ufficio stampa Studio Labores di Cesare Damiano –
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Cardiopatie congenite, il Bambino Gesù capofila in Europa per una nuova tecnologia

ROMA (ITALPRESS) – Una bioprotesi di valvola polmonare autoespandibile in grado di adattarsi più efficacemente all’anatomia di bambini e ragazzi con cardiopatie congenite: è il sistema innovativo offerto dalla tecnologia nel settore delle procedure trans-catetere, quelle che permettono di evitare un intervento chirurgico a cuore aperto. La nuova protesi, che ha ricevuto l’autorizzazione CE nel maggio di quest’anno, è già una realtà nell’Unità di Cardiologia interventistica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, diretta da Gianfranco Butera, che l’ha utilizzata con successo per due ragazzi di 15 e 19 anni.
La valvola polmonare è una delle quattro valvole cardiache: posta tra il ventricolo destro e l’arteria polmonare, ha il compito di assicurare che il sangue proceda in modo regolare, senza reflussi, nel suo percorso verso i polmoni per ricaricarsi d’ossigeno. Alcune patologie ne compromettono il funzionamento. E’ il caso della tetralogia di Fallot che rappresenta una delle cardiopatie congenite gravi più frequenti. Il ventricolo destro, a causa del malfunzionamento, è sottoposto a un lavoro eccessivo e può scompensarsi con gravissime conseguenze. E’ quindi spesso necessario impiantare una protesi valvolare polmonare per sostituire la valvola danneggiata. La procedura avviene nella sala di emodinamica in modo mininvasivo, senza la necessità di un intervento a cuore aperto, mediante l’inserimento di una cannula in un’arteria, all’interno della quale viene fatto scorrere un catetere (tubicino flessibile) di dimensioni minime che viene posizionato dove c’è il problema da risolvere.
Le protesi di valvole polmonari trans-catetere sono entrate nella pratica clinica dal 2007. Sono costituite di materiale biologico (ricavate da analoga valvola suina o bovina, trattata e fissata su un anello metallico coperto di fibra sintetica) e si basano tutte su di una tecnologia “balloon expandable”. La valvola è cucita all’interno di un supporto metallico (stent) che viene impiantato mediante un pallone introdotto attraverso il catetere. Il pallone viene gonfiato ed allarga lo stent sistemando la protesi nella posizione voluta. Le dimensioni del pallone – da circa 16 a 29 millimetri – costituiscono però un limite all’utilizzo del sistema. Nella maggior parte dei pazienti, infatti, lo spazio in cui inserire la protesi valvolare è più ampio, come conseguenza della malattia, degli interventi già subiti o per altri eventi della storia clinica. E’ questo il motivo per il quale con la tecnologia “balloon expandable” è possibile trattare solo circa il 20% dei pazienti che hanno necessità di sostituire una valvola polmonare.
La nuova tecnologia si basa sul sistema “self-expandable valve”. Lo stent è autoespandibile ed è in grado di raggiungere diametri maggiori – fino a circa 36 millimetri – aumentando di molto il numero dei pazienti candidabili al trattamento. Ogni anno al Bambino Gesù si interviene su circa 30 bambini e ragazzi: un numero che potrà essere più che raddoppiato con la nuova tecnica evitando un intervento cardiochirurgico a cuore aperto. Molti dei pazienti sono stati sottoposti in precedenza ad atti chirurgici, per cui la possibilità di accedere a un intervento mini invasivo è un innegabile vantaggio. Il sistema di cui è capofila l’Ospedale della Santa Sede è stato sviluppato da un’azienda cinese e ha ricevuto il marchio CE a maggio 2022 (Venus Valve). Al momento attuale non esistono altri sistemi simili utilizzabili nella pratica clinica.
Il Bambino Gesù è il primo ospedale europeo ad utilizzare questa tecnologia dopo l’approvazione clinica. E’ stato, inoltre, individuato come punto di riferimento per l’Italia e per l’Europa e avrà il compito di promuoverne l’uso negli altri centri, curando anche la formazione degli operatori.
I primi due pazienti trattati al Bambino Gesù, di 15 e 19 anni, presentavano una storia clinica pregressa di molteplici interventi a causa della cardiopatia. Un ulteriore intervento cardiochirurgico avrebbe rappresentato un rischio molto significativo. In entrambi i casi erano anche presenti fattori di rischio aggiuntivi come scoliosi, pregresso ictus, compromissione della capacità funzionale.
Per la selezione dei pazienti è fondamentale la collaborazione tra l’unità di Cardiologia interventistica e l’unità di Radiologia toracica e cardiovascolare avanzata diretta da Aurelio Secinaro. Oltre alla risonanza magnetica (RM) e alla tomografia computerizzata (TC) che consentono di ottenere in maniera meno invasiva informazioni dettagliate sull’anatomia e sulla funzione del sistema cardio-vascolare, è rilevante il ruolo della tecnologia 3D. La ricostruzione dell’immagine a livello tridimensionale permette di evidenziare i punti della parete del cuore e dell’arteria polmonare sui quali la valvola andrà a poggiare e consente un’accurata valutazione dei pazienti che possono ricevere il trattamento. La simulazione al computer dell’intervento, inoltre, grazie a un algoritmo che elabora i dati dello specifico ragazzo, permette di anticipare gli eventuali problemi che possono verificarsi e di pianificare al meglio la procedura.
Ai due ragazzi ai quali è stata impiantata la protesi valvolare polmonare è stato possibile evitare anche la degenza in terapia intensiva. Inoltre, mentre nel caso di intervento tradizionale la degenza media è pari a circa 2 settimane, in questi casi i pazienti sono stati dimessi dopo soli tre giorni dall’intervento. Oggi stanno bene e hanno superato positivamente le prime fasi di monitoraggio e controllo.
Al Bambino Gesù ci sono già altri ragazzi pronti per la prossima sessione di interventi. «E’ possibile prevedere – afferma Butera – che in Italia almeno un centinaio di pazienti all’anno potranno beneficiare di questa tecnologia con notevole riduzione dell’impatto anche sul Servizio sanitario nazionale ma, soprattutto, con una notevole riduzione del dolore fisico e psicologico e dei rischi per i nostri ragazzi e grande soddisfazione per le famiglie». La prospettiva, prosegue Butera è certamente quella di: «ampliare notevolmente il numero dei pazienti che può beneficiare di un approccio mini invasivo. Inoltre l’applicazione delle tecniche di imaging, visualizzazione 3d, simulazione computazionale permetteranno di comprendere ancora meglio i margini di applicazione e di ampliare le situazioni in cui poter procedere».
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Covid, 10.418 nuovi positivi e 75 decessi in 24 ore

MILANO (ITALPRESS) – Sono 10.418 i nuovi positivi al Covid in Italia, su un totale di 63.188 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. A renderlo noto è il quotidiano bollettino emesso dal Ministero della Salute. Sono 75 i morti, che portano il totale delle vittime da inizio pandemia a quota 174.797. A livello di ricoveri, sono 6.516 i letti occupati da pazienti Covid negli ospedali italiani (74 in più di ieri), dei quali 255 in terapia intensiva (sette in meno di ieri). (ITALPRESS).

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