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Covid, 35.004 nuovi casi e 158 morti nelle ultime 24 ore

ROMA (ITALPRESS) – Sono 35.004 i nuovi positivi al Covid in Italia, su un totale di 229.180 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. E’ quanto emerge dal quotidiano report diffuso dal Ministero della Salute sull’emergenza Covid. Sono 158 i morti, per un totale di 173.062 172.904 decessi da inizio pandemia. Le terapie intensive sono 351, 11 meno di ieri, mentre sono 9.023, 374 in meno di ieri i ricoveri ordinari.

Foto: agenziafotogramma.it

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Morto Natalino Bordigoni, figura storica dei tecnici di radiologia medica

ROMA (ITALPRESS) – Lutto nel mondo della sanità. E’ scomparso Natalino Bordigoni, per 30 anni presidente della Federazione nazionale dei Collegi dei Tecnici sanitari di radiologia medica, dal 1969 al 1999. A darne notizia Fno Tsrm e Pstrp, la Federazione nazionale degli ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. “Insieme a chi l’ha affiancato e sostenuto nell’Associazione nazionale dei tecnici italiani di radiologia (ANTIR), ha determinato le condizioni che hanno portato alla legge 1103/65 ‘Regolamentazione giuridica dell’esercizio dell’arte ausiliaria sanitaria di radiologia medicà, con la quale il Tecnico di radiologia ha avuto il riconoscimento normativo e sono stati istituiti i Collegi e la relativa Federazione nazionale”, si legge nella nota.
Bordigoni “ha incarnato con efficacia l’anima combattiva dei Tecnici di radiologia, entrando in piena sintonia con le frequenze di quella società, in cui le lotte di alcuni hanno determinato risultati di indubbio valore per tutti: oltre alla legge 1103/65, il congedo ordinario aggiuntivo, l’indennità professionale specifica di rischio radiologico, la legge 25/83 con cui ai Tecnici sanitari di radiologia medica fu riconosciuto lo status di professione e, infine, il profilo professionale”.
Secondo Fno Tsrm e Pstrp “da oggi, Natalino Bordigoni è consegnato alla storia delle professioni sanitarie del nostro Paese per quel che ha dato ai TSRM ed alle loro Istituzioni, che nel tempo sono cresciute e divenute quelle di 19 differenti professioni tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. I Tecnici sanitari di radiologia medica italiani lo ricordano con affetto e gratitudine”, conclude la nota.

– foto ufficio stampa Fno Tsrm e Pstrp –
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Covid, Rezza “Finalmente Rt sotto 1, ma mantenere la massima prudenza”

ROMA (ITALPRESS) – “Anche questa settimana continua a scendere il tasso di incidenza di casi di Covid 19 nel nostro Paese. L’incidenza si fissa intorno a 533 casi per 100mila abitanti. L’Rt anche mostra una tendenza alla discesa, siamo finalmente sotto 1, a 0,90”. Così il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, illustrando in un video i dati sulla diffusione del Covid. “Il tasso di occupazione dei posti di area medica e intensiva è rispettivamente al 15,2 e al 3,6%, ben al di sotto della soglia critica, soprattutto per le intensive – aggiunge -. Nonostante la diminuita circolazione virale è bene sempre mantenere dei comportamenti ispirati alla massima prudenza, specialmente quando ci sono grandi aggregazioni di persone. Ricordiamo soprattutto alle persone che abbiano più di 60 anni o che siano particolarmente fragili di effettuare la quarta dose di vaccino”.

– foto agenziafotogramma.it –
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Covid, scendono incidenza settimanale, l’Rt e occupazione intensive

ROMA (ITALPRESS) – In calo sia l’incidenza settimanale, che l’Rt e l’occupazione delle terapie intensive. Lo conferma il monitoraggio Cabina di regia sul Covid-19 dell’Istituto Superiore di Sanità. Scende infatti l’incidenza settimanale a livello nazionale: 533 ogni 100.000 abitanti (29/07/2022 -04/08/2022) vs 727 ogni 100.000 abitanti (22/07/2022 -28/07/2022). Nel periodo 13 – 26 luglio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,90 (range 0,82-1,06), in diminuzione rispetto alla settimana precedente. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è anch’esso in diminuzione e sotto la soglia epidemica: Rt=0.82 (0,80-0,84) al 26/07/2022 vs Rt=0,95 (0,94-0,97) al 19/07/2022. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in calo al 3,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 04 agosto) vs 4,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 28 luglio) . Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 15,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 04 agosto) vs 17,0% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 28 luglio).
Due Regioni/PPAA sono classificate a rischio moderato ai sensi del DM del 30 aprile 2020, una Regione è equiparata a rischio alto per non aver raggiunto la soglia minima di qualità dei dati trasmessi all’ISS, mentre le restanti 18 Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso. Otto Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Una Regione riporta molteplici allerte di resilienza. La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (12% vs 12%). In lieve aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (44% vs 43%), e in lieve diminuzione la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (44% vs 46%). L’attuale situazione caratterizzata da elevata incidenza non consente una puntuale mappatura dei contatti dei casi, come evidenziato dalla bassa percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento.

foto: agenziafotogramma.it

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Covid, 38.219 casi e 175 decessi nelle ultime 24 ore

ROMA (ITALPRESS) – Sono 38.219 i nuovi positivi al Covid in Italia, per un totale di 223.852 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. E’ quanto emerge dal quotidiano report diffuso dal Ministero della Salute sull’emergenza Covid. Sono 175 i morti, per un totale di 172.904 decessi da inizio pandemia. Le terapie intensive sono 351, 11 meno di ieri, mentre sono 9.397, 337 in meno di ieri i ricoveri ordinari.
– Foto Agenziafotogramma.it –
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Iss, più che raddoppiati in una settimana i casi di West Nile Virus

ROMA (ITALPRESS) – Più che raddoppiati i casi umani di infezione da West Nile Virus nell’ultima settimana di sorveglianza. E’ quanto emerge dal bollettino dell’Istituto superiore di sanità. Dall’inizio di giugno 2022 sono stati segnalati in Italia 94 casi confermati di infezione da West Nile Virus (WNV) nell’uomo (42 nell’ultimo bollettino); di questi 55 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (16 Emilia-Romagna, 33 Veneto, 4 Piemonte, 2 Lombardia), 19 casi identificati in donatori di sangue (3 Lombardia, 11 Veneto, 4 Emilia Romagna, 1 Piemonte), 19 casi di febbre (2 Lombardia, 16 Veneto, 1 Emilia-Romagna) e 1 caso sintomatico (1 Veneto). Il primo caso umano della stagione è stato segnalato dal Veneto nel mese di giugno nella provincia di Padova. Sette decessi sono stati notificati tra i casi confermati (5 in Veneto, 1 in Piemonte e 1 in Emilia-Romagna). Nello stesso periodo nessun caso di Usutu virus è stato segnalato.
La sorveglianza veterinaria attuata su cavalli, zanzare, uccelli stanziali e selvatici, ha confermato la circolazione del WNV in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lombardia e Sardegna. Le analisi molecolari eseguite hanno identificato la circolazione del WNV Lineage 1 e Lineage 2. Sono in corso di conferma positività in provincia Ravenna e Treviso.
Al 27 luglio 2022, negli Stati membri dell’UE sono stati segnalati 55 casi umani di WNV (12 in Grecia, 42 in Italia e 1 in Slovacchia) di cui 5 decessi in Italia. Sedici casi sono stati notificati dai paesi limitrofi (16 Serbia) (Fonte: ECDC 2022).
Da giugno 2022, inizio della sorveglianza, sono stati segnalati in Italia 94 casi confermati da West Nile Virus (WNV), 55 dei quali ha manifestato sintomi neuro-invasivi. Tutti casi autoctoni, 19 identificati in donatori di sangue (1 Brescia, 1 Lodi, 1 Mantova, 1 Novara, 4 Padova, 2 Piacenza, 1 Ravenna, 1 Reggio Emilia, 5 Venezia, 2 Verona) 19 casi di febbre (10 Padova, 1 Brescia, 1 Lodi, 1 Ferrara, 1 Verona, 3 Venezia, 2 Rovigo) e 1 caso sintomatico (1 Padova).
La presenza del WNV è stata confermata in 15 uccelli appartenenti a specie bersaglio in Emilia Romagna, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Veneto.
Le analisi molecolari hanno classificato il ceppo virale all’interno del Lineage 2. La circolazione del Lineage 1 è stata confermata nelle province di Rovigo e Padova. Appartengono alle specie bersaglio: – Gazza (Pica pica) – Cornacchia grigia (Corvus corone cornix) – Ghiandaia (Garrulus glandarius).
La presenza del WNV è stata confermata dal CESME in 10 uccelli selvatici in Veneto, Lombardia e Sardegna. Le analisi molecolari hanno classificato il ceppo virale all’interno del Lineage 2. La circolazione del Lineage 1 è stata confermata nelle province di Venezia, Padova e Rovigo.
Il virus Usutu è stato identificato in 33 pool di zanzare e 4 uccelli in Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Lazio e Veneto.

– foto Istituto superiore di sanità –
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Covid, 42.976 i nuovi positivi, 161 i morti nelle ultime 24 ore

MILANO (ITALPRESS) – Sono 42.976 i nuovi positivi al Covid in Italia, per un totale di 242.010 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. E’ quanto emerge dal quotidiano report diffuso dal Ministero della Salute sull’emergenza Covid. Sono 161 i morti, lo stesso numero di ieri, per un totale di 172.729 decessi da inizio pandemia. Il tasso di positività è pari al 17,8%. Le terapie intensive sono 362, 34 meno di ieri, mentre sono 9.734, 272 in meno di ieri i ricoveri ordinari. (ITALPRESS).

Photo credits: www.agenziafotogramma.it

Ssn, intesa Fnopi-Cittadinanzattiva per abbattere le disuguaglianze

ROMA (ITALPRESS) – Tutelare, rafforzare e innovare il Servizio sanitario nazionale garantendo il rispetto dei suoi princìpi fondanti, quali l’universalità, la solidarietà e l’equità dell’assistenza; garantire l’accesso alle prestazioni sociosanitarie da parte dei cittadini; sostenere le famiglie nel carico assistenziale e garantire la continuità assistenziale nei percorsi di cura; garantire ai cittadini l’accesso alle informazioni sui servizi di assistenza; supportare lo sviluppo della figura dell’infermiere di famiglia e di comunità, per assicurare la presa in carico proattiva dei bisogni delle comunità, avvicinare il servizio sanitario nazionale ai cittadini e superare le disuguaglianze presenti sul territorio nazionale.
Questi gli obiettivi del protocollo sottoscritto oggi dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) e da Cittadinanzattiva. Le linee di azione necessarie a raggiungere gli obiettivi saranno definite anche attraverso il consueto report PiT Salute, sostenuto e valorizzato dalla Fnopi, contenente le segnalazioni provenienti dai cittadini.
Fnopi e Ciittadinanzattiva da anni perseguono gli stessi fini per difendere i diritti, costituzionalmente protetti, alla tutela della salute e all’uguaglianza e in questo senso il percorso comune va verso la riorganizzazione delle reti di assistenza e la valorizzazione dell’autonomia anche grazie all’indipendenza della professione infermieristica, a garanzia del diritto all’autodeterminazione del paziente. “Per dare reale sviluppo all’assistenza sul territorio – ha detto Barbara Mangiacavalli, presidente Fnopi – è necessario raffinare pensiero e strategia attraverso il contributo di tutte le componenti infermieristiche che esplicano la loro attività accanto ai cittadini e alle loro famiglie e le scelte dovranno tenere conto di tutte le variabili e gli attori del sistema, affinchè le soluzioni proposte siano a beneficio di tutti. Il rapporto con Cittadinanzattiva da sempre in risalto le reali esigenze dei cittadini per consentire agli infermieri di disegnare il futuro della loro professione e di un’assistenza che in Italia ci ha visti da sempre protagonisti, non solo per l’alto livello di formazione, per la vicinanza alle persone e per la relazione che si instaura con loro grazie a infermieri sempre più formati, specializzati, prossimi alle loro istanze”.
“Con la Fnopi – dichiara Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva – alla quale da anni ci lega un rapporto di proficua collaborazione, intendiamo lavorare per un pieno coinvolgimento dei cittadini e degli infermieri nell’attuazione e nel monitoraggio del PNRR con l’obiettivo di ridisegnare la sanità territoriale, affinchè l’infermiere di comunità diventi figura centrale nel percorso di cura e per la promozione della salute dei cittadini. Il rapporto di fiducia fra i due attori può essere centrale ad esempio nell’assistenza agli anziani non autosufficienti, alle persone con patologie croniche e rare, a chi vive in condizioni di marginalità ed isolamento, come testimoniano le segnalazioni che puntualmente riceviamo dai cittadini”.

– foto ufficio stampa Fnopi –
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