Home Salute Pagina 154

Salute

Covid, Speranza “Subito la quarta dose di vaccino per gli over 60”

ROMA (ITALPRESS) – “Dobbiamo far capire ai più fragili, ai più anziani, quanto sia importante il vaccino: apriremo immediatamente la quarta dose anche alle persone sopra i 60 anni”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo al congresso nazionale della Uil Pensionati.
“Vi chiediamo una mano con i vostri iscritti a far capire l’importanza del vaccino che ha rappresentato il vero elemento di cambiamento. Oggi, è vero, abbiamo tanti casi ma meno ospedalizzazioni rispetto alla prima fase, il vaccino funziona, è sicuro. Il Covid c’è ancora ma è in una fase diversa”, ha aggiunto il ministro.

– foto agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

Al Policinico di Bari virus sotto retina a 13enne a rischio cecità

BARI (ITALPRESS) – Affetta da una malattia genetica degenerativa della retina e destinata a diventare cieca, una piccola paziente di 11 anni è stata sottoposta al Policlinico di Bari a un delicato intervento chirurgico. Un virus che agisce come un cavallo di troia è stato immesso sotto la retina per favorire la ripresa della vista. Tecnicamente si tratta un adenovirus associato, cioè non patogeno, che agisce da vettore di trasferimento genico; alla retina viene fornita una copia sana del gene malato che riprende a funzionare normalmente. Il farmaco somministrato rende quindi disponibile alle cellule della retina il frammento di DNA che codifica per la proteina di un enzima essenziale per la visione, correggendo il difetto genetico alla base della distrofia retinica ereditaria ove la vitamina A non può essere utilizzata. Ad operare è stata l’equipe di Oculistica e Oftalmologia universitaria del Policlinico di Bari coordinata dal professor Giovanni Alessio. Si tratta della prima volta in Puglia di un’operazione chirurgica che sfrutta un virus per il recupero della vista. Il Policlinico di Bari è uno dei sei centri autorizzati in tutta Italia per questo tipo di intervento. “La terapia genica è il futuro della medicina” commenta il professor Alessio, direttore dell’unità operativa complessa di Oculistica e Oftalmologia universitaria del Policlinico di Bari. “Per arrivare a questo risultato – aggiunge Alessio – è stato necessario lo sforzo congiunto dell’unità operativa di genetica medica, della farmacia, degli anestesisti, del rischio clinico, della direzione sanitaria e del centro malattie rare del Policlinico nonchè tutta l’equipe dell’unità operativa di oculistica. Uno speciale ringraziamento va all’Associazione Pugliese per la retinite pigmentosa. Dopo tutti questi sforzi abbiamo aperto una nuova opportunità per i pazienti affetti da distrofia retinica con mancanza del gene hRpe65”. La paziente, a causa della patologia ereditaria, aveva già subito una importante compromissione del campo visivo. Per prepararla all’intervento aveva cominciato una terapia a base di cortisone. Attraverso un visore collegato alla realtà virtuale, i medici avevano testato le basse capacità visive della bambina: trasportata in una realtà virtuale, infatti, la paziente doveva muoversi cercando di affrontare e schivare gradini e ostacoli, ma li aveva centrati in pieno. Proprio attraverso la realtà 3D, che simula un gioco ed è apprezzata dai pazienti più piccoli, continuerà il monitoraggio delle capacità visive per valutarne il corretto recupero.
“L’eccellenza del Policlinico di Bari – dichiara il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore – e della sua clinica oculistica fa oggi un grande passo in avanti: restituiamo a una piccola paziente la possibilità di recuperare la vista e di avere una migliore qualità della vita. Le nuove tecnologie e la ricerca scientifica sono fondamentali per sviluppare terapie innovative che vedono i nostri medici impegnati in prima linea e all’avanguardia nelle sperimentazioni. Un grande ringraziamento all’equipe di Oftalmologia e al professor Alessio”.
(ITALPRESS).

– foto Ufficio Stampa Policlinico di Bari –

Covid, 79.920 nuovi casi e 44 morti nelle ultime 24 ore

ROMA (ITALPRESS) – Sono 79.920 i nuovi positivi in Italia, su
un totale di 303.848 tamponi effettuati, tamponi effettuati nelle
ultime 24 ore. E’ quanto emerge dal quotidiano bollettino emesso
dal Ministero della Salute sull’emergenza Covid. Sono 44 le
persone decedute, che portano il totale delle vittime da inizio
pandemia a quota 169.106. I ricoverati con sintomi sono 9.044 (80 in più di ieri), dei quali 350 in terapia intensiva (6 in più
rispetto a ieri).
– Foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

Brusaferro “Sbagliato lasciar correre Omicron”

ROMA (ITALPRESS) – “Non è il momento di lasciare circolare il virus, che è ancora pericoloso e può uccidere anziani e fragili. Inoltre, Omicron 5 sta colpendo i lavoratori della sanità, mettendo a rischio i servizi”. Lo dice Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità e già portavoce del Comitato tecnico scientifico, in un’intervista alla Repubblica. “Omicron – continua Brusafrro – ha sviluppato più sottovarianti. Quella presente adesso, la Ba5, è la più contagiosa ed è dominante nel Paese. I dati di una settimana fa ci dicono che rappresenta il 71% delle infezioni ma si avvia rapidamente a dominare completamente la scena. Succede un pò quello che aveva sperimentato il Portogallo”. Riguardo alle misure di protezione, dice Brusaferro, “sono scelte della politica in risposta ai diversi quadri epidemiologici”. “Oggi disponiamo di una serie di strumenti che insieme al monitoraggio, al vaccino e ai farmaci, possono modulare la trasmissione – spiega – In questo momento è fondamentale la responsabilità dei cittadini, che sanno bene quanto la variante sia trasmissibile. Mascherine e distanziamento aiutano a ridurre la possibilità di contagio. Ci vuole prudenza e consapevolezza da parte di tutti per vivere sereni avendo sempre una particolare attenzione a proteggere anziani e fragili”. “Omicron Ba5 è molto trasmissibile – continua Brusaferro – e per esempio è in grado di reinfettare chi ha già contratto il virus, e se colpisce i fragili e gli anziani comporta rischi importanti, di ricovero e mortalità. Il bollettino di questa settimana evidenzia come i non vaccinati rischino 7 volte di più il decesso dei vaccinati con il booster”.
Foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

All’Unicatt di Roma, festa di laurea per i medici in lingua inglese

ROMA (ITALPRESS) – Festa di laurea per i 42 studenti iscritti a Medicine and Surgery, il corso di laurea interamente in lingua inglese attivato nella Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore nell’anno accademico 2013/2014. Al Graduation Day, che ha avuto luogo ieri pomeriggio nell’Auditorium della sede di Roma dell’Università Cattolica, in largo Francesco Vito 1, i 42 neolaureati, provenienti da Paesi dell’Unione Europea e da tutto il mondo, sono stati proclamati dal Rettore professor Franco Anelli dottori in Medicina e chirurgia. La cerimonia è stata aperta dai saluti istituzionali del Rettore dell’Università Cattolica professor Franco Anelli e del Presidente del Corso di laurea in Medicine and Surgery professor Giovanni Gambassi. Il Discorso inaugurale è stato tenuto dal professor Roy C. Ziegelstein, Sarah Miller Coulson e Frank L. Coulson, Jr., Professor of Medicine, e Mary Wallace Stanton, Professor of Education and Vice Dean for Education alla Facoltà di Medicina e chirurgia della Johns Hopkins University di Baltimora che, rivolgendosi ai laureandi, ha sottolineato l’importanza del prendersi cura dei malati e delle loro famiglie, con particolare attenzione ai più fragili della società, riconoscendo ai futuri medici il potere straordinario non solo di aiutare i pazienti, ma anche di migliorare il mondo, ricordando questi valori nel corso della loro intera vita professionale e personale. Grande festa finale con la Cerimonia di laurea e la proclamazione dei nuovi 42 dottori in Medicine and Surgery. A oggi sono 335 gli studenti iscritti al Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicine and Surgery, istituito nell’anno accademico 2013/2014. Provenienti dai Paesi UE ed extra UE, 199 sono gli studenti stranieri, 136 quelli di nazionalità italiana. Tutte le attività formative si svolgono in lingua inglese. Il percorso formativo consente ai laureati di trovare un inserimento lavorativo e quindi operare non solo sul territorio nazionale, ma anche in altri Paesi, compresi quelli in via di sviluppo. Nel corso dei sei anni sono previsti vari progetti opzionali e gli studenti possono scegliere tra un’ampia offerta di attività elettive e approfondimenti che includono anche aspetti etici e bioetici. Il piano degli studi prevede, altresì, attività di tirocinio pratico-valutativo valide ai fini dell’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo. Il Corso in lingua inglese arricchisce da otto anni l’offerta formativa della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica che complessivamente è questa: a oggi sono 4835 gli iscritti ai 36 Corsi di laurea della Facoltà (4 Corsi di laurea magistrale a ciclo unico, 28 Corsi di laurea triennale di cui 27 delle Professioni Sanitarie attivi in sedi ubicate in Lazio, Lombardia, Piemonte, Molise, Basilicata e nella Provincia Autonoma di Bolzano e 4 Corsi di laurea magistrale, di cui 3 delle Professioni Sanitarie attivi in sedi ubicate in Lazio e Piemonte). Sono 47 le Scuole di Specializzazione post laurea, 76 i Master e 7 i Dottorati di Ricerca. Nell’ambito del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicine and Surgery, nel novembre 2018 è stato firmato l’accordo di Double Degree tra la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica e la Thomas Jefferson University of Philadelphia. Il corso di laurea magistrale a ciclo unico con doppio titolo ha l’obiettivo di offrire una formazione che unisca la formazione preclinica italiana con le clinical skills statunitensi e di consentire l’acquisizione di titoli di studio supplementari che permettano al laureato di proseguire la formazione post laurea negli Stati Uniti e di inserirsi in sistemi sanitari diversi da quello italiano ed europeo. Il percorso formativo è caratterizzato dallo svolgimento di due Summer School presso la Thomas Jefferson University (al termine del primo e del secondo anno di corso), in cui lo studente inizia il percorso per l’iscrizione a Medicina negli USA e acquisisce crediti formativi utili al conseguimento di un Master of Science presso il College of Population Health presso la Thomas Jefferson University. Al termine del terzo anno di corso in Università Cattolica, gli studenti più meritevoli saranno immatricolati nel corso di Medicine presso il Sidney Kimmel Medical College della Thomas Jefferson University dove conseguiranno il Medical Degree dopo poco più di 3 anni. Il percorso formativo si conclude con la discussione di una tesi in lingua inglese presso l’Università Cattolica e il conseguimento della laurea italiana.
(ITALPRESS).

– foto Ufficio Stampa Unicatt Roma –

Covid, Rezza “Sale la pressione sugli ospedali ma le intensive restano basse”

ROMA (ITALPRESS) – Si registra “un aumento delle congestione delle strutture ospedaliere, anche se per fortuna il tasso di occupazione dei posti di terapie intensive è ancora relativamente basso”. Così il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, illustrando in un video i dati sulla diffusione del Covid. “Data l’elevata velocità di circolazione virale e che in estate ci sono grandi eventi e di aggregazione – prosegue – è bene tenere comportamenti prudenti e usare la mascherina in caso di grandi aggregazioni”.
-foto agenziafotogramma.it-
(ITALPRESS).

Covid, 100.690 nuovi casi e 105 decessi in ultime 24 ore

ROMA (ITALPRESS) – Sono 100.690 i nuovi positivi al Coronavirus, su un totale di 371.874 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. E’ quanto emerge dal quotidiano bollettino diffuso dal Ministero della Salute. Sono 105 le vittime, che portano il totale dei decessi da inizio pandemia a quota 168.969. Sono 361 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 18 in più rispetto a ieri. I ricoverati nei reparti ordinari sono 8.632, 80 in più di ieri.
– Foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

Dall’Enpam quasi 600 borse di studio

ROMA (ITALPRESS) – L’Enpam ha bandito 590 borse di studio per i figli dei medici e odontoiatri liberi professionisti e per gli orfani dei “camici bianchi”. I sussidi, per i quali sono previsti requisiti di merito e di reddito, sono finanziati con uno stanziamento complessivo che tocca i 2,4 milioni di euro. “E’ l’espressione della funzione di sostegno dell’Enpam – dice il presidente Alberto Oliveti -, che è sempre presente nelle situazioni straordinarie e vuole esserlo anche per le esigenze familiari degli iscritti durante la loro vita professionale”.
Il bando appena pubblicato prevede 300 borse da 3.100 euro per gli studi universitari dei figli dei camici bianchi attivi – anche se pensionati – che versano i contributi di “Quota B” all’Enpam.
Gli studenti devono avere conseguito tutti i crediti degli esami previsti per gli anni precedenti e almeno la metà di quelli dell’anno accademico 2021/2022. L’importo della borsa è maggiorato del 50% (per diventare di 4.650 euro) per chi si laurea con 110 e lode.
Queste borse di studio si aggiungono ai fondi messi a disposizione dall’Enpam con un altro bando, dedicato agli studenti universitari figli della generalità degli iscritti Enpam, che hanno ottenuto l’ammissione ai collegi di merito. Per loro la borsa di studio ha un valore fino a 5mila euro.
Per gli orfani di medici e odontoiatri, il bando appena pubblicato stanzia 250 borse di studio, da 830 a 3.100 euro, per chi frequenta le medie, le superiori e l’università. Per diplomati e laureati con il massimo dei voti è previsto un bonus che aumenta del 50% l’importo. E anche in questo caso, per chi si laurea con 110 e lode, la borsa diventa di 4.650 euro.
Sono state bandite poi altre 40 borse di studio per il pagamento delle rette Onaosi – la fondazione che assiste gli orfani dei sanitari – per frequentare il convitto di Perugia, per gli studenti delle scuole medie e superiori, e i collegi e centri formativi universitari di Perugia, Padova, Bologna, Torino, Pavia, Napoli e Messina.
Tutte le borse di studio sono cumulabili con quelle attivate dalla Banca d’Italia attraverso un fondo gestito dall’Enpam, in favore dei familiari dei medici e degli odontoiatri deceduti a causa della pandemia.
Grazie alla convenzione della durata di 5 anni, ogni anno vengono infatti erogate borse di studio aggiuntive ai figli – in età scolare o universitaria fino a 26 anni – di camici bianchi che hanno perso la vita dopo aver contratto il Covid-19 durante lo stato di emergenza.

– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).