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Covid, in diminuzione incidenza, Rt e occupazione terapie intensive

ROMA (ITALPRESS) – Scende l’incidenza settimanale a livello nazionale: 207 ogni 100.000 abitanti (27/05/2022 -02/06/2022) vs 261 ogni 100.000 abitanti (20/05/2022 -26/05/2022). Lo rivela il monitoraggio della cabina di regina dell’Istituto Superiore di Sanità in merito al Covid-19. Nel periodo 10 maggio – 23 maggio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,82 (range 0,76-0,88), in diminuzione rispetto alla settimana precedente. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è al di sotto della soglia epidemica e in diminuzione rispetto alla settimana precedente: Rt=0,78 (0,75-0,82) al 23/05/2022 vs Rt=0,83 (0,80-0,86) al 17/5/2022. Il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 2,3% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 02 giugno) vs il 2,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 26 maggio) Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 7,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 2 giugno) vs il 9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 26 maggio.
19 Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso. Due Regioni sono equiparate a rischio moderato per la valutazione del rischio ai sensi del DM del 30 aprile 2020. Quattro Regioni/PPAA riportano una singola allerta di resilienza. Due Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza. La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (11% vs 13% la scorsa settimana). Diminuisce anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (42% vs 44%), mentre aumenta la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (46% vs 44%).
foto: agenziafotogramma.it
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Covid, 18.391 nuovi casi e 59 decessi nelle ultime 24 ore

ROMA (ITALPRESS) – Sono 18.391 i nuovi casi di Coronavirus in Italia, su un totale di 192.108 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. E’ quanto emerge dal quotidiano bollettino emesso dal Ministeri della Salute. I morti nell’ultima giornata sono stati 59, per un totale delle persone decedute da inizio pandemia, che raggiunge quota 166.756. Gli attualmente positivi sono 668.909 (-10.485). I ricoverati negli ospedali italiani con sintomi legati al Covid sono 4.878 (491 in meno di ieri), dei quali 223 in terapia intensiva (25 in meno di ieri).
– Foto agenziafotogramma.it –
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Professioni sociosanitarie per la prima volta alla parata del 2 giugno

ROMA (ITALPRESS) – Il 2 giugno si celebra la nascita della Repubblica Italiana, con il referendum del 1946 che, dopo la Seconda Guerra Mondiale, ha sancito la fine della monarchia.
Il 2 giugno 2022 si celebra la ri-nascita del Paese dopo una pandemia che è costata la vita a oltre 166mila persone, a fronte di più di 16 milioni e mezzo di guariti: oggi si può dire che è solo grazie all’impegno, alla professionalità e all’abnegazione dei professionisti della Salute se il Servizio sanitario nazionale ha retto.
Per la prima volta nella storia della Repubblica, dunque, accanto alle Forze armate, che rappresentano la difesa dell’Italia e la tutela della sicurezza nazionale, alla parata del 2 giugno parteciperà un’altra forza, che rappresenta ormai in modo evidente la tutela della salute, della qualità della vita, e la difesa della nostra nazione da nemici subdoli come i virus, ma anche dalle patologie che provocano ogni anno oltre 600mila decessi: le professioni sociosanitarie, con in testa il ministero della Salute.
I rappresentanti di oltre 1,5 milioni di professionisti – medici, medici veterinari, infermieri, farmacisti, ostetriche, tecnici sanitari, professioni della riabilitazione e della prevenzione, chimici, fisici, biologi, psicologi, assistenti sociali – sfileranno davanti alle massime autorità nazionali, a testimonianza del loro valoroso impegno nel combattere un virus che altrimenti sarebbe stato difficile contenere.
Presi alla sprovvista dalla pandemia, non si sono mai tirati indietro: dall’inizio del 2020 a oggi hanno salvato milioni di vite e aiutato milioni di persone. Sono rimasti sempre accanto a tutti, anche a chi non ce l’ha fatta: ogni professione ha perso decine, centinaia di colleghi che hanno contratto il virus per non lasciare mai soli i cittadini.
Il ruolo delle professioni sociosanitarie è, per legge, tutelare ogni giorno gli interessi pubblici, garantiti dall’ordinamento e connessi all’esercizio professionale.
La loro responsabilità, garantire i diritti dei cittadini: la tutela della salute, alla luce dell’articolo 32 della Costituzione; il diritto, previsto dall’articolo 3, all’uguaglianza, alla pari dignità sociale senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali; il diritto stesso, di cui all’articolo 2, di vedersi riconosciuti ed erogati i diritti inviolabili dell’uomo, a fronte dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
“Abbiamo saputo affrontare tutti i livelli di bisogni, rischi e assistenza, in tutti i momenti, in tutti i contesti. Su questo dovremo continuare a lavorare per migliorare tali livelli e renderli sempre più concreti e attuali, sempre più aderenti a quelle che sono le realtà che viviamo quotidianamente”, dichiarano i rappresentanti delle oltre 30 professioni sociosanitarie.
“Il futuro che abbiamo davanti è un futuro che dipende anche da noi. Da quello che abbiamo fatto e dimostrato di sapere e potere fare, da quello che continueremo a fare”, è il loro impegno.
Tutte le professioni sociosanitarie, per la loro parte e le loro competenze, non faranno mai venir meno il contributo, la capacità di relazione, la disciplina, l’abnegazione agli assistiti e al Servizio sanitario.
“Guardiamo ai prossimi anni – affermano – dal punto di vista della salute con serenità e con l’auspicio di poterci lasciare alle spalle un problema che ha toccato tutti noi, ma nella consapevolezza che tutti abbiamo imparato molto da quello che abbiamo vissuto e stiamo ancora, purtroppo, vivendo, anche se nelle sue battute, si spera, finali”.
“L’impegno di chi lavora per la tutela della salute è di curare e assistere tutti, anche prevenendo per quanto possibile la diffusione dei virus, delle patologie e delle disabilità”, concludono i rappresentanti delle Federazioni, dando voce a più di 1,5 milioni di professionisti della Salute.

– foto agenziafotogramma.it –
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Interventi di Ortopedia Oncologica complessa al Giglio di Cefalù

CEFALU’ (PALERMO) (ITALPRESS) – Due interventi complessi con impianto di protesi speciale di spalla e di femore totale – dall’anca al ginocchio – sono stati eseguiti dall’equipe di ortopedia oncologica della Fondazione Giglio di Cefalù, nel Palermitano.
“Siamo intervenuti – spiega il responsabile dell’Ortopedia Oncologica, Giuseppe Perrucchini – su due pazienti siciliani di 62 e 70 anni rimovendo il tumore e ricostruendo gli arti in modo da ripristinarne la funzionalità e la mobilità”.
Nel caso del paziente a cui è stata ricostruita la spalla con una protesi speciale (protesi inversa, lunga 20 centimetri) era stato diagnosticato un “condrosarcoma” di alto grado di malignità nativo nell’osso dell’omero. Il tumore si era manifestato provocando dal qualche mese dolore al braccio.
L’equipe chirurgica del Giglio, composta da Perrucchini e dallo specialista della spalla Stefano Lupparelli, è intervenuta resecando l’omero prossimale per 20 centimetri, salvaguardando alcuni tendini e muscoli importanti per il movimento della spalla e procedendo quindi alla ricostruzione con l’impianto di una speciale protesi che ha sostituito la parte asportata per permettere il recupero dell’arto superiore e la sua funzione.
“E’ una chirurgia di salvataggio degli arti – spiegano Perrucchini e Lupparelli – secondo i principi del ‘Limb Salvagè, cardine da molti anni della chirurgia ortopedica oncologia”.
Nell’altro caso, sulla paziente settantenne della provincia di Agrigento, gli ortopedici (Perrucchini e Davide Di Marzo) sono intervenuti su una nuova metastasi, formatasi tre anni dopo il primo intervento di megaprotesi di femore distale (da un tumore primitivo renale) e ora localizzata nel femore destro in prossimità dell’anca: lì si era generata una frattura patologica.
“Si è proceduto – spiega Perrucchini – a resecare il femore prossimale per 14 centimetri ricostruendolo con una megaprotesi speciale. Il problema è stato collegarsi all’altra protesi pre-esistente del femore distale. Abbiamo risolto ottenendo una protesi artificiale che sostituisce tutto il femore, dall’anca al ginocchio”.
“Questa protesi – evidenzia ancora Perrucchini – viene rivestita con una apposita ‘maglia tubolarè di tessuto sintetico alla quale si possono suturare tendini e muscoli per ottenere un migliore funzionamento dell’arto inferiore. Questi interventi complessi – rileva Giuseppe Perrucchini – sono possibili solo grazie all’alta preparazione raggiunta ormai da tutti i componenti dell’equipe chirurgica: insostituibili operatori socio sanitari, infermieri e strumentisti, chirurghi”.
“Due interventi che sono il frutto di un lavoro iniziato nel 2018 – sottolinea il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – con l’assessore regionale della salute Ruggero Razza con cui si è deciso di creare questa linea di attività di oncologia ortopedica. Sono stati individuati – conclude Albano – dei professionisti di grande rilevanza e oggi possiamo dire di aver centrato questo obiettivo che dà una risposta a tanti pazienti siciliani”.

foto ufficio stampa Fondazione Istituto Giglio di Cefalù
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Covid, 24.267 i nuovi casi e 66 vittime nelle ultime 24 ore

Sono 24.267 i nuovi casi di Coronavirus in Italia, su un totale di 242.060 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. E’ quanto emerge dal quotidiano bollettino emesso dal Ministeri della Salute. I morti nell’ultima giornata sono stati 66, per un totale delle persone decedute da inizio pandemia, che raggiunge quota 166.697. Gli attualmente positivi sono 679.394. I ricoverati negli ospedali italiani con sintomi legati al Covid sono 5.369 (167 in meno di ieri), dei quali 248 in terapia intensiva (7 in meno di ieri). (ITALPRESS).

Photo: www.agenziafotogramma.it

Milano-Bicocca oro agli oscar della salute e del benessere Fisu

MILANO (ITALPRESS) – L’Università di Milano-Bicocca ha ottenuto il certificato “Healthy campus – Gold” da parte della Federazione internazionale sport universitari (FISU). Lanciato a maggio 2020, il programma della FISU è un processo di certificazione per università che si impegnano a promuovere la salute e il benessere in tutti i suoi aspetti. Quattro le categorie dei premi assegnati: bronzo, argento, oro e platino. Su 94 atenei di tutto il mondo che vi partecipano e 43 riconosciuti come “Healthy campus”, Milano-Bicocca è la prima università italiana ad aver conseguito la certificazione oro.
Gli atenei vengono valutati da un gruppo di esperti internazionali sulla base di 100 criteri riferiti a sette ambiti: sport e attività fisica; nutrizione; prevenzione delle malattie; salute mentale e sociale; comportamenti a rischio; ambiente, sostenibilità e responsabilità sociale; gestione del campus in chiave healthy.
Sono 89 i criteri valutati positivamente che hanno permesso a Milano-Bicocca di ottenere il prestigioso riconoscimento. I parametri prendono in considerazione attività, iniziative e politiche che gli atenei mettono in campo per favorire il benessere delle proprie comunità a 360 gradi. Tra le azioni di Milano-Bicocca troviamo: il programma di “Dual career”, il percorso di doppia carriera, avviato da quest’anno accademico, che prevede una serie di benefit e servizi per conciliare impegni agonistici e studi universitari; la disponibilità di un centro sportivo polifunzionale come il Bicocca stadium, con la sua pista di atletica “hi-tech”, il campo sportivo realizzato con materiali riciclati, i campi da tennis e tanti altri servizi e, ancora, l’organizzazione della “CorriBicocca”, la manifestazione podistica inclusiva e senza barriere che da quattro anni anima le strade del quartiere.
Non solo sport. Sono numerose le azioni portate avanti da Milano-Bicocca per migliorare gli stili di vita della sua comunità e la vivibilità del campus in chiave sostenibile e inclusiva, due delle quali sono state riconosciute dalla FISU come “Best practice”.
La prima riguarda il programma di nutrizione “So good” che ha visto la riorganizzazione della ristorazione universitaria per influire positivamente sul comportamento a tavola di studenti e lavoratori e favorirne stili di vita sani, migliorando la resa nello studio e nel lavoro. La seconda esperienza giudicata esemplare da parte della FISU riguarda le politiche per la parità di genere adottate dall’ateneo ed in particolare l’utilizzo dello sport come strumento per promuovere e potenziare l’inclusione e la partecipazione femminile.
La cerimonia di premiazione si è tenuta il 27 maggio presso l’Universitè Libre di Bruxelles (ULB). A ritirare il riconoscimento per Milano-Bicocca è stata la professoressa Lucia Visconti Parisio, delegata della rettrice per lo sport universitario: “Sono molto orgogliosa che Bicocca possa condividere con altri atenei di eccellenza a livello internazionale un percorso di sviluppo sostenibile. Questo progetto ci ha dato l’occasione per raccogliere e valorizzare le molteplici iniziative che realizziamo in ateneo, per dare ad esse continuità e per sviluppare nuove pratiche – ha detto -. Il soddisfacimento dei 100 criteri in cui si articola il programma ci aiuta a garantire un ambiente di studio e lavoro in cui ogni singolo aspetto sia pensato in chiave di salute e di benessere per la nostra comunità”.
“L’approccio olistico al benessere delle persone e dell’ambiente è uno dei principi che ispira tutte le politiche e le iniziative di Milano-Bicocca – ha dichiarato Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Ateneo -. Per questo il riconoscimento internazionale ‘Healthy campus’ della FISU rappresenta motivo di orgoglio e di soddisfazione per tutta la comunità che ho il privilegio di guidare e che quotidianamente si impegna a promuovere e adottare comportamenti sostenibili e inclusivi”.

– foto FISU –
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Report ISS, in Italia circa 800mila fumatori in più rispetto al 2019

ROMA (ITALPRESS) – Quasi un italiano su quattro (il 24,2% della popolazione) è un fumatore: una percentuale che non era stata mai più registrata dal 2006. Dopo un lungo periodo di stagnazione si assiste quest’anno a un incremento di 2 punti percentuali: i fumatori infatti erano il 22% nel 2019, ultimo anno di rilevazione pre-pandemica. Il trend rilevato nel triennio 2017-2019 che vedeva una costante diminuzione delle fumatrici, non viene invece confermato nel 2022: quest’anno infatti si assiste a un incremento nella percentuale dei fumatori che riguarda entrambi i sessi. In aumento anche le persone che fumano sigarette a tabacco riscaldato: 3,3% del 2022 rispetto al 1,1% del 2019, ma più di una persona su tre (il 36,6%) le considera meno dannose di quelle tradizionali. Sono questi i dati più significativi del report dell’ISS diffuso in occasione della Giornata mondiale senza tabacco di domani, promossa dall’OMS.
Il tema proposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per il 2022 è focalizzato sull’impatto del tabacco sul pianeta: dalla coltivazione, alla produzione, alla distribuzione e ai rifiuti. La campagna mira inoltre a evidenziare gli sforzi dell’industria del tabacco per “apparire ecosostenibile” e migliorare la propria reputazione e quella dei suoi prodotti commercializzandoli come rispettosi dell’ambiente.
“L’aumento dei fumatori rilevato dal report è un segnale che desta preoccupazione – dice Silvio Brusaferro, presidente dell’ISS – e rispetto al quale è importante attivare azioni di prevenzione a partire dai più giovani per garantire una vita più lunga, con meno disabilità e qualitativamente migliore per noi e per chi ci vive accanto”.

– foto agenziafotogramma.it –
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Salute mentale, intesa tra Unicef Italia e Fondazione Gemelli

ROMA (ITALPRESS) – E’ stato firmato un Protocollo d’Intesa tra la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e il Comitato Italiano per l’UNICEF – Fondazione Onlus, nell’ambito dell’impegno delle due Fondazioni per contribuire alla tutela della salute mentale e del benessere psicosociale delle persone di minore età, una delle priorità di azione individuate dall’UNICEF sia a livello nazionale che internazionale. Presenti alla firma il Direttore Generale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS Marco Elefanti e la Presidente dell’UNICEF Italia Carmela Pace.
L’accordo nasce dalla consapevolezza condivisa che la salute è presupposto per l’esercizio di ogni altro diritto fondamentale della persona e che la pandemia da COVID-19 e le conseguenti restrizioni hanno causato pesanti ripercussioni sulla salute psicofisica dei bambini e degli adolescenti.
Il Protocollo ha, quindi, l’obiettivo di promuovere percorsi di supporto per pre-adolescenti e adolescenti e di sostegno alla genitorialità, per rafforzare le risorse individuali, concorrere alla prevenzione di stati di malessere e sofferenza, individuare fattori di rischio per la salute mentale e il benessere psicosociale, migliorare le condizioni di vita e promuovere un’effettiva e positiva inclusione dei bambini e degli adolescenti all’interno del contesto sociale di appartenenza.
“In Italia si stima che, nel 2019, il 16,6% dei ragazzi e delle ragazze fra i 10 e i 19 anni soffrano di problemi legati alla salute mentale, circa 956.000 in totale. Fra le ragazze, la percentuale è maggiore (17,2%, pari a 478.554) rispetto ai ragazzi (16,1%, pari a 477.518)” ha ricordato Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia.
“Siamo onorati di collaborare con Unicef – ha dichiarato il Direttore Generale Marco Elefanti – realtà internazionale operante anche sul territorio italiano, nata per promuovere e tutelare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Con l’emergenza sanitaria globale degli ultimi due anni presso la nostra Unità di Psicologia Clinica si è registrato un significativo aumento delle richieste di assistenza psicologica e psicoterapeutica per preadolescenti e adolescenti”.
“Il Progetto “#WITH YOU# Wellness Training for Health – La Psicologia con te”, che formalmente si avvia oggi, – ha aggiunto Elefanti -, offrirà una grande opportunità per rafforzare il percorso di presa in carico e di cura, a vantaggio di questa popolazione giovane fragile. Ci auguriamo che l’attuazione di questo accordo dia un importante contributo al recupero di una condizione di benessere psichico e di una migliore qualità della vita di questi giovani in difficoltà a beneficio dell’intero nucleo familiare”. In particolare, le due Fondazioni intendono partecipare, ciascuna per i profili di propria competenza, alla realizzazione del progetto “#WITH YOU# Wellness Training for Health – La Psicologia con te”, elaborato dall’Unità Operativa Semplice di Psicologia Clinica del Policlinico Gemelli, con l’obiettivo di coinvolgere 1500 ragazze e ragazzi preadolescenti e adolescenti, con relative famiglie, per un totale di 15 mila destinatari diretti ed indiretti.
Il progetto è teso a favorire: la definizione di modelli virtuosi di prevenzione e tutela della salute mentale e del benessere psicosociale di pre-adolescenti e adolescenti; la prevenzione e la presa in carico integrata, guidata da un’èquipe multidisciplinare e coordinata dagli operatori socio sanitari del Policlinico Gemelli, di pre-adolescenti e adolescenti con le loro famiglie; la condivisione dei dati scientifici; il miglioramento della qualità delle relazioni familiari e sociali per le persone di minore età coinvolte.

– foto: Ufficio stampa
(ITALPRESS).