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Come gestire uno studio medico, tra empatia, accoglienza e burocrazia

ROMA (ITALPRESS) – Da una parte i medici, dall’altra i pazienti. Al centro, tanta empatia, accoglienza, organizzazione e tanti obblighi burocratici. La gestione efficiente di uno studio medico concorre in modo decisivo a determinare la qualità della prestazione sanitaria, una cornice di professionalità e calore che ha un grande impatto sulla percezione del paziente e sul suo vissuto. Sono questi alcuni dei temi trattati da Elisabetta Rusconi, grande esperta nella gestione di studi medici, intervistata da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress: “Un ambiente positivo, dove malgrado le problematiche si cerca di creare serenità, è sicuramente vincente e dà la spinta per lavorare meglio – ha esordito – Col paziente si crea un rapporto di rispetto innanzitutto, di conoscenza: devono affidarsi alla mia figura e spesso questo rapporto può perdurare nel tempo, diventando un rapporto di amicizia. L’assistente di un medico è la persona che fa da trait d’union tra medico e paziente, al quale il paziente stesso può fare domande a un livello diverso”, ha aggiunto Rusconi.
“Spessissimo ci sono domande che andrebbero fatte al medico, il limite è dove può finire il mio intervento rispetto a quello della figura del chirurgo – ha sottolineato riferendosi all’esperienza personale da assistente dello stesso Klinger – Le domande possono essere le più disparate, per esempio dopo un intervento al seno mi viene chiesto ‘che tipo di reggiseno devo comprare e che misura?’.
“Secondo me i pazienti uomini e le pazienti donne non hanno modi di comportarsi differenti, possono avere le stesse paure – ha raccontato – Da donna a donna c’è più complicità, l’uomo può avere un pò di pudore, anche se rispetto all’uomo di una volta la figura maschile è un pò cambiata”. Tra le mansioni di chi gestisce uno studio medico c’è sempre più da fare i conti con la burocrazia: “Le normative sono cambiate e sono molto più restrittive, c’è più tempo da dedicare all’aspetto burocratico – ha ammesso – Indietro non si torna però, temo che il futuro vada in questa direzione. Una fetta di tempo è dedicata alla burocrazia più che al passato. Il tempo che puoi dedicare al paziente così diminuisce”.
Un lavoro che non termina in uno studio medico, ma che spesso prosegue anche tra le mura domestiche: “Il lavoro mi entra a casa a gamba tesa – ha riconosciuto Rusconi – La disponibilità da dare è massima, ci possono essere delle domande a qualsiasi ora, perchè il paziente vuole essere spesso rinfrancato”.
Infine, sui cambiamenti dovuti alla pandemia di Covid-19: “Durante la pandemia, la difficoltà maggiore è stata cercare di far rispettare comunque le normative sanitarie molto restrittive – ha sottolineato – Non è stato facile, è cambiato il modo di lavorare e comunque bisogna cercare di dare lo stesso fiducia al paziente e farlo sentire a proprio agio. Era difficile far rispettare la disciplina senza cambiare il tipo di rapporto. Dopo il Covid-19 ho trovato tutti un pò cambiati – ha concluso – E’ aumentato un pò l’egoismo che c’è in ognuno, si è perso l’aspetto dell’altruismo, è emerso un pò troppo l’individualismo”.

– foto tratta da video Medicina Top –
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Humanitas Catania, esperti di senologia a confronto

MISTERBIANCO (CATANIA) (ITALPRESS) – Il tumore al seno è quello che viene diagnosticato più frequentemente in Italia, con un’incidenza in continuo aumento (+3% per anno) e con una sopravvivenza a 10 anni del 70% in tutti gli stadi. Un tumore, quello alla mammella, su cui si concentrano le forze della Ricerca e della Medicina, per terapie sempre più efficaci e conservative, che guardano alla qualità della vita della donna a 360° senza trascurare gli aspetti psico-fisici nel percorso di guarigione. Humanitas Istituto Clinico Catanese, con il suo Breast Centre, anche quest’anno trasforma Catania nella capitale nazionale della Senologia con l’appuntamento scientifico multidisciplinare dal titolo Catania4Senology, in programma dal 13 al 15 giugno all’Hotel Plaza di viale Ruggero di Lauria 43.
L’appuntamento con il confronto, la formazione (l’evento è accreditato ECM), la presentazione di novità nel campo della Senologia, vede il contributo di esperti di livello internazionale e nazionale, tra cui gli specialisti di Humanitas Catania, a cominciare dai referenti scientifici. A coordinare le tre giornate e le tre diverse sessioni sono Carlo Carnaghi (responsabile Oncologia Medica), Francesco Caruso (direttore Dipartimento Oncologico e Breast Centre), Michele Caruso (responsabile Ricerca clinica), Gaetano Castiglione (responsabile Chirurgia Oncologica Generale e Coordinatore Breast Centre), Antonio Rizzo (responsabile Anatomia patologica) e Paolo Vigneri (responsabile Oncologia Medica Universitaria) di Humanitas Istituto Clinico Catanese. Con loro anche Silvia Deandrea, presidentessa del Gisma.
Nel corso della prima giornata, dedicata al percorso diagnostico preoperatoio delle lesioni mammarie, verrà fatto il punto della situazione sulle procedure diagnostiche per un’adeguata caratterizzazione pre-opeatoria delle lesioni mammarie, per un’ottimale gestione delle risorse in un’ottica di miglioramento continuo della qualità. Verrà inoltre presentato il documento di consenso redatto da specialisti di 7 diverse società scientifiche, con il patrocinio dell’Osservatorio Nazionale Screening, che potrà fungere da riferimento per i dipartimenti di prevenzione e per le commissioni regionali delle Breast Uniti nel definire i proprio PDTA.
Focus sulle novità terapeutiche neoadiuvanti del carcinoma mammario, con la definizione delle migliori strategie di trattamento attraverso la valutazione critica delle evidenze disponibili su molteplici tematiche controverse, nella seconda giornata (venerdì 14 giugno), un obiettivo che negli anni si è potuto raggiungere grazie alla scesa in campo di un gruppo multidisciplinare che possa personalizzare il percorso di ciascuna paziente, sia in fase adiuvante che neo-adiuvante.
Quattro le tematiche per la terza e ultima sessione, sabato 15 giugno, quella dedicata alla Chirurgia: mastectomia o chirurgia oncoplastica, studi clinici sulla preservazione dell’ascella, ricostruzione mammaria con protesi o ricostruzione autologa, tecniche alternative di localizzazione. Nel corso della giornata sono previste lectio magistralis e la possibilità, per i partecipanti, di interagire con gli specialisti presenti.
– foto ufficio stampa Humanitas Istituto Clinico Catanese –
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Aifa, lectio magistralis del Nobel Sudhof su innovazione farmaceutica

ROMA (ITALPRESS) – Il premio Nobel per la medicina, Thomas Sudhof, ha tenuto nella sede dell’Agenzia italiana per il farmaco, una lectio magistralis sull’innovazione farmaceutica.
Ha rappresentato un’importante occasione di confronto e aggiornamento su un tema scientifico di grande attualità. L’evento, fortemente voluto dal presidente dell’Aifa, Robert Giovanni Nisticò, ha visto un’ampia partecipazione da parte del personale dell’Agenzia, rappresentando così un momento di confronto fertile e dinamico. “Le grandi sfide del secolo attuale – ha dichiarato il biologo tedesco, insignito del Nobel per la medicina nel 2013 grazie agli studi sulla trasmissione sinaptica – sono quelle per prevenire e curare malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, anche grazie a un corretto utilizzo della trasformazione digitale nella ricerca biomedica”.
“Noi siamo un’agenzia che regola i farmaci ma non dobbiamo dimenticare il contesto scientifico all’interno del quale nascono i medicinali – ha affermato Nisticò – occorre essere al passo coi tempi e prendere consapevolezza che le scoperte scientifiche di oggi saranno le valutazioni regolatorie di domani”.
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– Foto: ufficio stampa Aifa –

Passi avanti nella cura del melanoma, presto il vaccino

MILANO (ITALPRESS) – Il melanoma è un tumore maligno che origina dai melanociti, le cellule dell’epidermide che determinano in parte il colore della cuta. Se non diagnosticato per tempo, e opportunamente trattato, è letale. Considerato in passato un tumore raro, mostra oggi un’incidenza in crescita in tutto il mondo. Numerosi studi suggeriscono addirittura che negli ultimi dieci anni il numero di melanomi sia raddoppiato, arrivando a circa centomila nuovi casi all’anno. Il principale fattore di rischio per il melanoma cutaneo è l’esposizione eccessiva e ripetuta alla luce ultravioletta UV, principalmente veicolata dai raggi del sole. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, la stima approssimativa dei decessi attribuiti al melanoma è di 14.000 casi l’anno, anche se l’ultima novità, il vaccino a m-RNA, potrebbe a breve scrivere una pagina completamente nuova nella cura di questo tumore. Sono questi alcuni dei temi trattati da Paolo Ascierto, Direttore dell’Unità complessa di Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto nazionale per lo studio e la cura dei tumori – Fondazione Pascale di Napoli, riconosciuto come uno dei massimi esperti mondiali nella cura dei tumori cutanei, intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.
“Il melanoma è pericoloso perchè è un tumore maligno e quindi in grado di dare metastasi, e in particolare il melanoma ha un’elevata capacità di invadere il sistema sanguigno – ha esordito – Negli ultimi anni l’incidenza del melanoma è aumentata, intorno al 2008 i casi incidenti erano 7.000 con 1.500 morti, ora quasi 15.000 con 2.500 morti, il tutto da mettere in relazione con lo stile di vita. E’ vero anche che ci sono delle forme insolite: i dermatologi sono diventati più bravi, ma ci sono ora delle forme diverse che sono un’insidia per i medici. Il classico melanoma è quello che si presenta con una lesione come una macchia. E quando un soggetto ha tanti nei, quello più brutto è da far vedere immediatamente”. E per combattere il melanoma c’è la grande novità del vaccino che presto affiancherà le già funzionanti terapie.
“La storia del melanoma è cambiata, adesso abbiamo dei trattamenti adiuvanti post chirurgici, che danno in questo momento una riduzione del rischio del 50% – ha spiegato il professore – All’immunoterapia possiamo aggiungere anche dei vaccini personalizzati. Il nostro sistema immunitario è come una potente macchina da corsa: i vaccini sono in grado di far correre questa macchina a maggior velocità verso l’obiettivo di uccidere le cellule. Il campione del proprio melanoma viene mandato al laboratorio di Moderna, che tira fuori il dna, con la codifica delle proteine mutate. L’Intelligenza Artificiale mette in ordine le 34 proteine più immunogeniche e si ricava l’RNA messaggero del vaccino”. Se tutto andrà bene, il vaccino potrà arrivare nelle farmacie nel giro di due-tre anni: “Siamo entusiasti perchè abbiamo visto dei dati di fase-2 che ci dicono che al 50% di cui parlavo prima possiamo aggiungere un ulteriore 44% e addirittura il 66% di riduzione di rischio di metastasi a distanza – ha ribadito Ascierto – La fase-3 dovrà arruolare altri mille pazienti, poi in tre anni dovremmo avere i risultati, se positivi andrà direttamente in farmacia”.
Sulla cura del melanoma e i grandi passi in avanti fatti negli ultimi anni: “Oggi la cura del melanoma è cambiata. Si possono guarire il 50% dei melanomi con metastasi grazie all’immunoterapia – ha sottolineato – Dobbiamo fare di più per aumentare questi dati. Sappiamo che il 70% dei pazienti trattati con immunoterapia a sette anni e mezzo di distanza sono ancora vivi. Abbiamo recuperato un 20% rispetto a qualche anno fa e speriamo col vaccino di aumentare ulteriormente questa percentuale”. Infine, sulla prevenzione e sui fattori di rischio: “Aver avuto un parente diretto con melanoma deve consigliare di stare molto più attenti. I fototipi più chiari, i soggetti con occhi azzurri, pelle chiara, capelli rossi, sono maggiormente a rischio – ha ricordato Ascierto – Ma non è detto che il fototipo mediterraneo sia scevro dal rischio. Per il melanoma ci sono trattamenti consolidati, è sempre garanzia affidarsi a un centro di eccellenza. Ci sono delle possibilità di difendersi o di prevenire: in Australia, paese più colpito dal melanoma, hanno fatto delle campagne di prevenzione, invitando i bambini a mettere la crema e un giusto abbigliamento – ha concluso – Da qualche anno lì l’incidenza è in discesa”.

– foto tratta da video Medicina Top –
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Aiop rinnova le cariche sociali, Gabriele Pelissero eletto Presidente

ROMA (ITALPRESS) – Al termine della 61a Assemblea Generale, che si è svolta a Roma, presso il Rome Cavalieri – A Waldorf Astoria Hotel, Gabriele Pelissero è stato eletto Presidente Nazionale di Aiop (Associazione Italiana delle aziende sanitarie ospedaliere e territoriali e delle aziende socio-sanitarie residenziali e territoriali di diritto privato) per il quadriennio 2024 – 2028.
Gabriele Pelissero succede a Barbara Cittadini, che ha guidato l’Associazione nell’ultimo sessennio.
Vicepresidenti Nazionali saranno: Barbara Cittadini, Sergio Crispino, Francesco G. Galli, Federico Guidoni, Fabio Marchi, Luciano Natali, Michele Nicchio, Maurizio Pigozzi, Andrea Pirastu, Giuseppe Puntin, Ettore Sansavini.
“Aiop rappresenta una grande realtà della sanità italiana e una componente fondamentale del Servizio Sanitario Nazionale – ha dichiarato Gabriele Pelissero – e con questa nuova ripartenza è sempre più forte nel settore sociosanitario, un settore strategico che deve affrontare i grandi temi dell’invecchiamento della popolazione e della cronicità. Unire insieme la parte ospedaliera, la parte sanitaria territoriale e la parte sociosanitaria è una sfida molto importante, perchè ci consentirà di offrire al nostro Paese un sistema di servizi di Welfare sempre più aggiornato e moderno. Dobbiamo lavorare intensamente con il Governo per cercare insieme di abbattere sempre di più le liste d’attesa, che costituiscono sempre un motivo di preoccupazione, un grande tema che riguarda la sanità di tutti gli italiani. Ma oltre a questo, dobbiamo collaborare, e lo faremo, per rivedere l’impianto complessivo del sistema di Welfare e del Servizio Sanitario e ovviamente un’attenzione particolare la porremo sempre ai lavoratori che sono con noi, ai contratti di lavoro e al loro rinnovo, che sarà uno dei primissimi argomenti che rappresenteremo al Governo per trovare insieme le soluzioni migliori”.
Eletti anche i Presidenti e i Vicepresidenti Nazionali delle due nuove Sezioni di Aiop, istituite con la revisione dello Statuto associativo, entrata in vigore il 1° gennaio del 2024: Livio Tronconi sarà a capo della Sezione ospedaliera, mentre Sergio Bariani guiderà la Sezione socio-sanitaria.
Vicepresidenti della Sezione ospedaliera saranno: Dario Beretta, Giacomo Nurra e Concetta Petruzzi.
Vicepresidenti della Sezione socio-sanitaria saranno: Giacomo Di Capua, Enrico Brizioli e Fabio Margilio
“Ringrazio gli associati per la fiducia e per questa nomina che significa impegno e responsabilità” ha dichiarato Livio Tronconi. “La nostra Associazione ha sempre valorizzato le diversità delle imprese che la compongono e, nonostante un contesto economico e normativo in continuo cambiamento, dobbiamo continuare su questa strada per affrontare le sfide future. Le nostre aziende sono essenziali per il Servizio Sanitario e dobbiamo proteggere il loro valore patrimoniale e la loro continuità. Non possiamo accettare proposte che confinano il ruolo dell’ospedalità privata a una funzione secondaria, ma agire con tattica e anticipazione, affrontando temi come il rinnovo della contrattazione collettiva e l’applicazione dei principi concorrenziali”.
Sergio Bariani ha affermato: “Ringrazio tutti gli associati per la fiducia che mi è stata accordata. Ringrazio anche tutte le persone che hanno lavorato con lungimiranza in questi anni per sviluppare l’Aiop, integrando la componente sanitaria con quella sociosanitaria, come parti sinergiche del sistema sanitario nazionale. Mi impegnerò al massimo per affrontare le tante questioni aperte, collaborando con i colleghi, nella ricerca di soluzioni condivise per garantire la sostenibilità del sistema e le migliori cure per le persone fragili”.
Rinnovate anche le cariche nazionali della sezione Giovani di Aiop. Il Consiglio Nazionale ha eletto Gaia Garofalo come Presidente Nazionale di Aiop Giovani per il quadriennio 2024 – 2028. Gaia Garofalo subentra a Michele Nicchio, che dal 2018 ha guidato l’Associazione per due mandati consecutivi.
Vicepresidenti Nazionali saranno: Francesca Puntin, Vicepresidente regionale di Aiop Giovani Veneto; Tilia Ludovica Miranda, Presidente regionale di Aiop Giovani Campania; Franco Giardina Papa, Presidente regionale di Aiop Giovani Sicilia.
“Sono onorata della fiducia dimostrata nei miei confronti con questa nomina e di poter rappresentare Aiop Giovani per il prossimo quadriennio”, ha detto Gaia Garofalo, la neoeletta Presidente Nazionale di Aiop Giovani. “L’impostazione di questi quattro anni sarà il risultato della più ampia condivisione di idee e proposte dei vari associati. Il nostro obiettivo è quello di continuare nel percorso di formazione di giovani imprenditori e di accrescimento dell’impatto e della capacità di intervento che Aiop Giovani ha verso l’esterno. Per raggiungere questi traguardi, proporremo iniziative volte a coltivare relazioni e scambi con le istituzioni nazionali ed europee, non dimenticando di tessere rapporti con le associazioni giovanili di settori anche diversi dal nostro, perchè crediamo che proprio dal confronto possano nascere le opportunità più interessanti”.
Gabriele Pelissero è nato a Casale Monferrato il 17 gennaio 1950 e ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia nell’anno 1974 presso l’Università degli Studi di Pavia. Specialista in Igiene e Medicina Preventiva e Specialista in Medicina del Lavoro presso l’Università degli Studi di Pavia.
Dall’Anno Accademico 1991-1992 Professore Associato e poi Professore Ordinario di Igiene e Organizzazione Sanitaria presso l’Università degli Studi di Pavia. E’ attualmente Professore Emerito di Igiene. E’ stato Direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, Presidente della Classe di Laurea di Scienze Infermieristiche e Ostetriche, Direttore del Centro Interuniversitario di Ecologia Umana. E’ stato Amministratore di numerose aziende Ospedaliere di Diritto Privato, di IRCCS, di una Fondazione Bancaria e di una Cassa Mutua. Ha incarichi direttivi a livello nazionale nelle seguenti Istituzioni: Presidente del Cluster Lombardo di Scienze della Vita; Member of the board of directors dell’European Union of Private Hospitals; Vice Presidente Nazionale della Associazione Nazionale Medici di Direzione Ospedaliera (ANMDO); Presidente, Fondazione Sanità Futura. E’ insignito delle onorificenze di Commendatore, Grande Ufficiale e Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana e della medaglia d’oro della Città di Pavia.
Gaia Garofalo nasce a Roma il 1° settembre 1986. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia conseguita all’Università La Sapienza di Roma segue la specializzazione in Economia e Gestione delle Imprese presso la Luiss Guido Carli. Inizia a lavorare in sanità a Londra, subito dopo la laurea, presso diversi ospedali pubblici del NHS, per poi continuare come consulente nel settore healthcare in KPMG. Dal 2013 è consigliere delegato del Gruppo Italcliniche. E’ stata vicepresidente Aiop Giovani Nazionale dal 2018 al 2024 e Presidente Regionale Aiop Giovani Lazio dal 2018 al 2021.

– Foto Aiop –

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Riconoscere una frattura e l’importanza del giusto trattamento

ROMA (ITALPRESS) – La frattura è un’interruzione nella continuità di un osso in due o più parti, i cosiddetti monconi di frattura, e la fessura che si crea tra di essi è chiamata rima di frattura. Ci sono varie modalità di classificazione, la prima è in base alle cause che la determinano: le fratture patologiche si verificano quando l’osso è malato, le fratture traumatiche quando la parte è colpita da un evento esterno, a bassa o alta energia. Altri criteri definiscono le fratture come chiuse o esposte, complicate o semplici, composte o scomposte, stabili o instabili. Non sempre la frattura richiede un intervento chirurgico e non sempre richiede un gesso. Anche in questo campo, il trattamento personalizzato e l’approccio tempestivo migliorano la qualità di vita del paziente e il risultato finale. Sono questi alcuni dei temi trattati da Andrea Mambretti, specialista in ortopedia e traumatologia e dirigente medico della traumatologia sportiva del Centro specialistico ortopedico-traumatologico Gaetano Pini di Milano, intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress: “Frattura viene da fractus, rotto, è il participio passato di frangere. Quindi è una rottura dell’osso – ha esordito il professore – Sono innumerevoli le fratture, così come le cause, non arrivano sempre e solo per un trauma. Il trattamento negli ultimi 40 anni si è evoluto e continua a evolversi”.
“Nello sportivo la frattura più classica è quella da stress, la ripetizione di un certo gesto porta a un cedimento dell’osso. Bisogna imparare a sentire il proprio corpo e riconoscere i messaggi che ci dà – ha aggiunto sul mondo degli sportivi, affrontando poi il capitolo legato agli anziani – La popolazione italiana è sempre più vecchia, gli anziani hanno difficoltà motorie e di equilibrio. La più classica frattura è quella del femore, che un tempo spesso portava a un esito infausto, adesso grazie a una tempistica veloce nell’operazione, entro 48 ore al massimo, non cambia la loro qualità di vita. Esistono negli anziani anche le fratture su base metabolica – ha spiegato Mambretti – Lo squilibrio di calcio può provocare cedimenti, spesso alla colonna vertebrale, e non è un semplice mal di schiena ma è l’osso che cede. Anche le fratture del femore possono essere provocate dal metabolismo, in questo caso il paziente cade perchè si rompe l’osso, non si rompe l’osso perchè cade”. In base all’entità della frattura, si procede con l’operazione o meno: “I vantaggi e gli svantaggi di operarsi? Dipende da che tipo di frattura abbiamo di fronte, perchè per le fratture composte basta il gesso o i termoconformati odierni che creano ancor meno disagio – ha sottolineato – Per la frattura scomposta, in cui i due monconi dell’osso sono lontani l’uno dall’altro, non c’è terapia conservativa ma si procede con l’operazione”.
La medicina si è evoluta e non poco nel trattamento delle fratture, ma ciò che non è cambiato riguarda i tempi di recupero: “I giorni per guarire sono l’unica cosa che non è cambiata: il tempo biologico di guarigione da una frattura non cambia, rimarrà sempre lo stesso – ha ribadito – Le tempistiche sono sempre le stesse, l’unica differenza dipende dal tipo di trattamento”. Infine, sui sintomi di una frattura e sull’iter per il soggetto che ne ha riportato una: “Il primo sintomo di una frattura è il dolore. Se un soggetto ha un trauma ad alta velocità se ne rende da solo, con una caduta banale non è detto si pensa alla frattura – ha precisato Mambretti – A quel punto ci si rivolge al pronto soccorso, il paziente è sottoposto a radiografia e viene escluso qualcosa di grossolano. Per piccole fratture si può passare a un accertamento di secondo grado come una tac. Ma se il paziente non viene trattato e torna a fare una vita normale, il pezzettino di osso fratturato scende e la frattura diventa da composta a scomposta – ha concluso -. Con tutto quello che ne consegue”.

– Foto Italpress –

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Sace e Unicredit, nuovi ambulatori e posti letto al Policlinico Gemelli

ROMA (ITALPRESS) – Un piano di investimenti che prevede un nuovo Blocco Ambulatoriale Polispecialistico e Degenze all’interno dell’Edificio R e un nuovo Blocco Operatorio al piano seminterrato dell’edificio S per la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs con un finanziamento Social Impact di 30 milioni di euro da parte di UniCredit, della durata di 7 anni, assistito dalla Garanzia di SACE. Nel dettaglio l’ampio piano di sviluppo prevede la realizzazione di 12 Ambulatori medici; 76 posti letto aggiuntivi per degenze ospedaliere; 5 Degenze di Rianimazione e Terapia Intensiva; 5 Sale Operatorie, all’interno di spazi precedentemente adibiti ad uffici amministrativi. Le nuove strutture andranno così a potenziale l’attuale capacità dell’ospedale che dispone di 1.611 posti letto totali; 8 Dipartimenti; 275 Unità; 95.550 persone ricoverate; 7,5 mila prestazioni ambulatoriali erogate; 2,8 mila di prestazioni ambulatoriali e 5.731 dipendenti. (fonte: Impact Report Gemelli 2022).
La Fondazione Gemelli IRCCS è un Ente NO Profit che gestisce l’attività ospedaliera prevalentemente riferibile al Policlinico Gemelli in Roma. L’Ospedale offre cura ed assistenza in tutte le branche delle specialità cliniche, compresa la medicina d’urgenza e l’oncologia dove vanta cure e macchinari biomedicali all’avanguardia con oltre 50mila prestazioni annue erogate. Viene inoltre considerato un eccellente Centro di Ricerca riconosciuto a livello nazionale ed internazionale ove gli studenti della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica hanno anche la possibilità di completare il proprio tirocinio medico. E uno dei pochi Ospedali in Italia a cui è stato riconosciuto da Ministero della Salute il ruolo di IRCCS (Ist. Di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) oltre che centro di riferimento regionale per moltissime malattie rare, sia di ambito pediatrico che per adulti. “Siamo fieri di supportare la Fondazione Gemelli, uno dei principali ospedali italiani per la qualità delle cure erogate e tra i primi posti a livello mondiale in virtù di una indagine internazionale di recente pubblicazione – sottolinea Roberto Fiorini, Regional Manager Centro di UniCredit -. Il nostro intervento creditizio si inserisce all’interno della nuova edizione del piano UniCredit per l’Italia, interamente dedicata ai settori produttivi e dei servizi, per un valore complessivo di 10 miliardi di euro. Nell’ambito del piano è previsto un sostegno di complessivi 500 milioni di euro dedicato agli enti del terzo settore, in coerenza con l’impegno del nostro Gruppo per uno sviluppo equo e una più ampia inclusione finanziaria, tramite forme di finanziamento tarate sulle specifiche esigenze degli enti e delle imprese sociali, anche con l’utilizzo delle forme di garanzia pubblica recentemente introdotte”.
“La Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS è impegnata nel costante percorso di sostegno agli importanti investimenti che la sua natura di Policlinico Universitario orientato all’innovazione e alla ricerca clinica impone – afferma Marco Elefanti, direttore generale Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS -. Il sostegno al piano investimenti garantito da questa linea di credito ci consentirà di concretizzare i progetti indispensabili per mantenere ed elevare gli attuali livelli di qualità dell’assistenza e la reputazione del nostro Policlinico che sistemi internazionali di ranking, come Newsweek, e di accreditamento per l’eccellenza, come la Joint Commission, riconoscono tra le migliori a livello internazionale”. Infine, per Filippo Coderoni, Relationship Manager Network Centro di SACE “Siamo orgogliosi di sostenere la Fondazione Gemelli, riconosciuta a livello mondiale come eccellenza sanitaria. Con questo intervento abbiamo compiuto un passo ulteriore per il benessere della comunità, contribuendo a migliorare ulteriormente la qualità del servizio offerto ai cittadini, in linea con il nostro Piano Industriale 2025 e con il nostro purpose aziendale.
Quest’operazione conferma la costante collaborazione con Unicredit a sostegno di realtà che, come la Fondazione Gemelli, investono sulla ricerca e si impegnano quotidianamente per il futuro della sanità”.
(ITALPRESS).

– Foto: Agenzia Fotogramma –

Gabriele Pelissero nuovo presidente di Aiop

ROMA (ITALPRESS) – Al termine della 61a Assemblea Generale, che si è svolta oggi a Roma, presso il Rome Cavalieri – A Waldorf Astoria Hotel, Gabriele Pelissero è stato eletto Presidente Nazionale di Aiop (Associazione Italiana delle aziende sanitarie ospedaliere e territoriali e delle aziende socio-sanitarie residenziali e territoriali di diritto privato) per il quadriennio 2024 – 2028.
Gabriele Pelissero succede a Barbara Cittadini, che ha guidato l’Associazione nell’ultimo sessennio.
Vicepresidenti Nazionali saranno: Barbara Cittadini, Sergio Crispino, Francesco G. Galli, Federico Guidoni, Fabio Marchi, Luciano Natali, Michele Nicchio, Maurizio Pigozzi, Andrea Pirastu, Giuseppe Puntin, Ettore Sansavini.
“Aiop rappresenta una grande realtà della sanità italiana e una componente fondamentale del Servizio Sanitario Nazionale – ha dichiarato Gabriele Pelissero – e con questa nuova ripartenza è sempre più forte nel settore sociosanitario, un settore strategico che deve affrontare i grandi temi dell’invecchiamento della popolazione e della cronicità. Unire insieme la parte ospedaliera, la parte sanitaria territoriale e la parte sociosanitaria è una sfida molto importante, perchè ci consentirà di offrire al nostro Paese un sistema di servizi di Welfare sempre più aggiornato e moderno. Dobbiamo lavorare intensamente con il Governo per cercare insieme di abbattere sempre di più le liste d’attesa, che costituiscono sempre un motivo di preoccupazione, un grande tema che riguarda la sanità di tutti gli italiani. Ma oltre a questo, dobbiamo collaborare, e lo faremo, per rivedere l’impianto complessivo del sistema di Welfare e del Servizio Sanitario e ovviamente un’attenzione particolare la porremo sempre ai lavoratori che sono con noi, ai contratti di lavoro e al loro rinnovo, che sarà uno dei primissimi argomenti che rappresenteremo al Governo per trovare insieme le soluzioni migliori”.
Eletti anche i Presidenti Nazionali delle due nuove sezioni di Aiop, istituite con la revisione dello Statuto associativo, entrata in vigore il 1° gennaio del 2024: Livio Tronconi sarà a capo della Sezione ospedaliera, mentre Sergio Bariani guiderà la Sezione socio-sanitaria.
“Ringrazio gli associati per la fiducia e per questa nomina che significa impegno e responsabilità” ha dichiarato Livio Tronconi. “La nostra Associazione ha sempre valorizzato le diversità delle imprese che la compongono e, nonostante un contesto economico e normativo in continuo cambiamento, dobbiamo continuare su questa strada per affrontare le sfide future. Le nostre aziende sono essenziali per il Servizio Sanitario e dobbiamo proteggere il loro valore patrimoniale e la loro continuità. Non possiamo accettare proposte che confinano il ruolo dell’ospedalità privata a una funzione secondaria, ma agire con tattica e anticipazione, affrontando temi come il rinnovo della contrattazione collettiva e l’applicazione dei principi concorrenziali”.
Sergio Bariani ha affermato: “Ringrazio tutti gli associati per la fiducia che mi è stata accordata. Ringrazio anche tutte le persone che hanno lavorato con lungimiranza in questi anni per sviluppare l’Aiop, integrando la componente sanitaria con quella sociosanitaria, come parti sinergiche del sistema sanitario nazionale. Mi impegnerò al massimo per affrontare le tante questioni aperte, collaborando con i colleghi, nella ricerca di soluzioni condivise per garantire la sostenibilità del sistema e le migliori cure per le persone fragili”.
Rinnovate anche le cariche nazionali della sezione Giovani di Aiop. Il Consiglio Nazionale ha eletto Gaia Garofalo come Presidente Nazionale di Aiop Giovani per il quadriennio 2024 – 2028. Gaia Garofalo subentra a Michele Nicchio, che dal 2018 ha guidato l’Associazione per due mandati consecutivi.
Vicepresidenti Nazionali saranno: Francesca Puntin, Vicepresidente regionale di Aiop Giovani Veneto; Tilia Ludovica Miranda, Presidente regionale di Aiop Giovani Campania; Franco Giardina Papa, Presidente regionale di Aiop Giovani Sicilia.
“Sono onorata della fiducia dimostrata nei miei confronti con questa nomina e di poter rappresentare Aiop Giovani per il prossimo quadriennio” ha detto Gaia Garofalo, la neoeletta Presidente Nazionale di Aiop Giovani. “L’impostazione di questi quattro anni sarà il risultato della più ampia condivisione di idee e proposte dei vari associati. Il nostro obiettivo è quello di continuare nel percorso di formazione di giovani imprenditori e di accrescimento dell’impatto e della capacità di intervento che Aiop Giovani ha verso l’esterno. Per raggiungere questi traguardi, proporremo iniziative volte a coltivare relazioni e scambi con le istituzioni nazionali ed europee, non dimenticando di tessere rapporti con le associazioni giovanili di settori anche diversi dal nostro, perchè crediamo che proprio dal confronto possano nascere le opportunità più interessanti”.
Gabriele Pelissero è nato a Casale Monferrato il 17 gennaio 1950 e ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia nell’anno 1974 presso l’Università degli Studi di Pavia. Specialista in Igiene e Medicina Preventiva e Specialista in Medicina del Lavoro presso l’Università degli Studi di Pavia.
Dall’Anno Accademico 1991-1992 Professore Associato e poi Professore Ordinario di Igiene e Organizzazione Sanitaria presso l’Università degli Studi di Pavia. E’ attualmente Professore Emerito di Igiene. E’ stato Direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, Presidente della Classe di Laurea di Scienze Infermieristiche e Ostetriche, Direttore del Centro Interuniversitario di Ecologia Umana. E’ stato Amministratore di numerose aziende Ospedaliere di Diritto Privato, di IRCCS, di una Fondazione Bancaria e di una Cassa Mutua. Ha incarichi direttivi a livello nazionale nelle seguenti Istituzioni: Presidente del Cluster Lombardo di Scienze della Vita; Member of the board of directors dell’European Union of Private Hospitals; Vice Presidente Nazionale della Associazione Nazionale Medici di Direzione Ospedaliera (ANMDO); Presidente, Fondazione Sanità Futura. E’ insignito delle onorificenze di Commendatore, Grande Ufficiale e Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana e della medaglia d’oro della Città di Pavia.
Gaia Garofalo nasce a Roma il 1° settembre 1986. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia conseguita all’Università La Sapienza di Roma segue la specializzazione in Economia e Gestione delle Imprese presso la Luiss Guido Carli. Inizia a lavorare in sanità a Londra, subito dopo la laurea, presso diversi ospedali pubblici del NHS, per poi continuare come consulente nel settore healthcare in KPMG. Dal 2013 è consigliere delegato del Gruppo Italcliniche. E’ stata vicepresidente Aiop Giovani Nazionale dal 2018 al 2024 e Presidente Regionale Aiop Giovani Lazio dal 2018 al 2021.

– Foto ufficio stampa Aiop –

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