ROMA (ITALPRESS) – Corrono i contagi in Italia. I nuovi positivi al coronavirus, secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, sono 22.865, in crescita rispetto ai 20.884 di ieri, a fronte di 339.635 tamponi processati, e che determina un indice di positività che sale al 6,7%. Leggero calo dei decessi, 339 (-8), i guariti sono 13.488 mentre gli attuali positivi si incrementano di 9.018 attestandosi a 446.439.
Si fa sempre più grave la situazione negli ospedali: sfonda quota 20 mila il numero dei ricoverati nei reparti ordinari, esattamente 20.157 (+394), mentre nelle terapie intensive vi sono 2.475 degenti (+64) con 232 nuovi ingressi. In isolamento domiciliare vi sono 423.807 persone. La Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di casi (5.174), seguita da Campania (2.780) ed Emilia-Romagna (2.545).
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Coronavirus, 22.865 nuovi casi e 339 decessi in 24 ore
Covid, oltre un milione le vaccinazioni per gli over 80
ROMA (ITALPRESS) – Al ministero della Salute si è svolta una riunione con il ministro, Roberto Speranza, il commissario straordinario all’emergenza Covid-19, generale Francesco Figliuolo, il capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e i vertici di Istituto superiore di sanità, Consiglio superiore di sanità, Aifa e Agenas. Sono stati esaminati i numeri aggiornati della campagna vaccinale con la crescita degli ultimi giorni, che ieri ha visto 160.053 somministrazioni e il superamento del milione di vaccinazioni per le persone over 80. Affrontata al tavolo anche la circolare diramata ieri dal Ministero della Salute che prevede una dose unica per i soggetti che hanno avuto un’infezione da SARS-CoV-2.
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Arresto cardiaco in gravidanza, un video sul primo soccorso
ROMA (ITALPRESS) – Ogni anno, soltanto in Italia, sessantamila persone muoiono a causa di un arresto cardiaco improvviso. Molte di loro potrebbero avere maggiori possibilità di salvezza se venissero soccorse in maniera tempestiva e adeguata. Le chance aumenterebbero di 2-3 volte se i soccorritori occasionali iniziassero la rianimazione cardiopolmonare prima dell’arrivo dell’ambulanza.
Le statistiche mostrano un aumento di incidenza dell’arresto cardiaco in gravidanza, quando il cuore è sottoposto a un surplus di lavoro. E, in presenza di pregresse patologie, la situazione può peggiorare.
“L’arresto cardiaco nella donna in gravidanza quando capita, mette molta ansia. Di fatto, abbiamo a che fare con due pazienti: la madre ed il feto – dice Fausto D’Agostino, medico chirurgo specialista in Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e del Dolore, che promuove le manovre di primo soccorso mediante corsi certificati, pubblicazioni scientifiche e video divulgativi. “La gravità e la complessità dell’evento ci obbligano a prepararci a questo scenario in chiave di primo soccorso: occorre agire senza ansia e senza la paura di arrecare ulteriore danno”, aggiunge d’Agostino, che ha ideato e prodotto il video “Il Dono dei doni”.
Uno studio condotto dall’University of Arkansas for Medical Sciences di Little Rock e pubblicato sulla rivista Anesthesiology, ha evidenziato come sia prima sia durante il parto le donne corrano il rischio di andare incontro ad arresto cardiaco. Dall’analisi dei risultati, è emerso che nel campione considerato, durante o al termine della gravidanza, si sono verificati 4.843 arresti cardiaci, in pratica 1 ogni 11.749. Nel 44,7% dei casi la causa è stata un sanguinamento, nel 13,3% un’insufficienza cardiaca, nel 13,3% un’embolia da liquido amniotico, nell’11,2% un’infezione del sangue, o sepsi. Tra i fattori di rischio per la salute del cuore delle future mamme ci sono l’età avanzata, le condizioni socio-economiche disagiate, le condizioni di salute della donna ed eventuali complicazione durante la gestazione e/o il parto, come la preeclampsia.
“Nell’arresto cardiaco in gravidanza – spiega D’Agostino – l’utero comprime la vena cava impedendo il ritorno venoso e vanificando il massaggio cardiaco, quindi occorre posizionare la paziente di 30 gradi sul fianco sinistro. Il massaggio cardiaco deve essere eseguito comprimendo la parte superiore dello sterno ed è possibile utilizzare il defibrillatore con le solite modalità in quanto non ci sono evidenze di danno fetale”.
Il video girato presso l’Universià Campus Bio-Medico di Roma porta la firma del regista Luigi Nappa, attrice protagonista Fenicia Rocco con la partecipazione del duo “I Carta Bianca” (Daniele Graziani, Lucio Dal Maso).
Voce di Luisa Corna, musica di Marco Betta. Consulenza scientifica di Felice Eugenio Agrò, Professore Ordinario di Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva Università “Campus Bio-Medico” di Roma e di Pasqualino Rossi, Direttore Ufficio 4 DG Prevenzione, Ministero della Salute – Sede Centrale.
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Farmindustria “L’Italia ha le carte in regola per la produzione di vaccini”
“Bisogna cominciare a pensare che non sono in ritardo le produzioni, ma sono i vaccini che sono in anticipo. Il Mise sta facendo un buon lavoro insieme alle imprese e all’Aifa in un’ottica strategica, l’Italia può avere le carte in regola per far parte di questo network di produzione di vaccini e dobbiamo farci trovare preparati”. Lo ha detto il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, a Radio anch’io su Rai Radio1. “Produrre un vaccino ha bisogno di macchine e processi particolari molto lunghi, queste macchine devono esistere e in questo momento si sta facendo una ricognizione per vedere se ci sono e se sono compatibili – ha aggiunto – perchè insieme si possa valutare la possibilità di avere questo network produttivo”. Per fare questo ci vorranno 4-6 mesi “nel frattempo diamo il tempo alle aziende di arrivare a regime con la produzione, i vaccini stanno arrivando e dobbiamo organizzarci con il piano vaccinale, su questo credo ci sia la massima attenzione da parte di tutto il governo”.
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Coronavirus, 20.884 nuovi casi e 347 decessi in 24 ore
ROMA (ITALPRESS) – Superano quota 20 mila i nuovi contagi da coronavirus in Italia, esattamente 20.884 in forte crescita rispetto ai 17.083 di ieri. Boom dei tamponi effettuati, ben 358.884 con un indice di positività che cresce al 5,8%. Sono questi i dati contenuti nel consueto bollettino sul coronavirus. I decessi sono 347, in leggerissima crescita rispetto a ieri (+4), i guariti sono 14.068 mentre gli attuali positivi si incrementano di 6.425 attestandosi a 437.421.
Non si arresta la graduale crescita dei ricoverati: nei reparti ordinari sono 19.763 (+193), mentre nelle terapie intensive vi sono 2.411 degenti (+84) con 222 nuovi ingressi. In isolamento domiciliare sono 415.247 persone. La Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di casi (4.590), seguita da Campania (2.635) ed Emilia-Romagna (2.456).
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Covid, in Italia il 54% delle infezioni dovute alla variante inglese
ROMA (ITALPRESS) – In Italia al 18 febbraio scorso la prevalenza della cosiddetta “variante inglese” del virus Sars-CoV-2 era del 54%, con valori oscillanti tra le singole regioni tra lo 0% e il 93,3%, mentre per quella “brasiliana” era del 4,3% (0%-36,2%) e per la “sudafricana” dello 0,4% (0%-2,9%). La stima viene dalla nuova “flash survey” condotta dall’Iss e dal ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.
Per l’indagine – spiega l’Istituto Superiore di Sanità – è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus, secondo le modalità descritte nella circolare del ministero della Salute dello scorso 17 febbraio. Il campione richiesto è stato scelto dalle Regioni/Province Autonome in maniera casuale fra i campioni positivi garantendo una certa rappresentatività geografica e se possibile per fasce di età diverse.
In totale, hanno partecipato all’indagine le 21 Regioni/Province Autonome e complessivamente 101 laboratori, e sono stati effettuati 1296 sequenziamenti.
“La cosiddetta ‘variante inglesè sta diventando quella prevalente nel paese – sottolinea l’Iss -, e in considerazione della sua maggiore trasmissibilità occorre rafforzare/innalzare le misure di mitigazione in tutto il Paese nel contenere e ridurre la diffusione del virus mantenendo o riportando rapidamente i valori di Rt a valori <1 e l'incidenza a valori in grado di garantire la possibilità del sistematico tracciamento di tutti i casi. Dai dati emerge una chiara espansione geografica dall'epicentro umbro a regioni quali Lazio e Toscana della cosiddetta 'variante brasilianà, che deve essere contrastata con le massime misure di mitigazione".
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Covid, Cittadini (Aiop) “Non trascurare controlli per altre patologie”
ROMA (ITALPRESS) – “Meno posti letto a disposizione significa maggiore rischio di mortalità e ciò non riguarda solo l’emergenza pandemica, ma investe tutte le altre patologie che, a causa del Covid-19, sono state trascurate. L’allarme dell’Anaao Assomed, l’Associazione medici dirigenti, che evidenzia come ad ogni posto letto in meno per mille abitanti corrisponda in Europa un aumento del 2 per cento della mortalità generale, è la fotografia di una sanità che per anni è stata depotenziata nelle risorse dedicate, nella riqualificazione formativa degli operatori sanitari, nell’ammodernamento delle strutture ospedaliere”. Lo afferma Barbara Cittadini, presidente di Aiop, l’Associazione italiana ospedalità privata.
“Serve una riorganizzazione del Sistema, un rinnovato interesse da parte della politica, che deve tornare ad avere come priorità il diritto alla salute dei cittadini, guardando alla sanità come ad un investimento e non come ad un costo – prosegue -. Siamo pronti a sostenere questo percorso di rinnovamento, mettendo a disposizione la nostra professionalità, le nostre strutture, il nostro knowhow, le attrezzature, investendo per contribuire a garantire, insieme alla componente di diritto pubblico, un’offerta sanitaria di eccellenza e capace di far fronte alle difficoltà e alle urgenze che la pandemia ha amplificato e dilatato. Siamo certi che il nuovo Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, il generale Francesco Paolo Figliuolo, al quale va il nostro augurio di buon lavoro e il massimo sostegno, individuerà, in tempi brevi, soluzioni e le implementerà con concretezza”.
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Coronavirus, 17.083 nuovi casi e 343 decessi in 24 ore
ROMA (ITALPRESS) – Balzo dei nuovi casi di Coronavirus in Italia. I positivi nelle ultime 24 ore, secondo i dati contenuti nel consueto bollettino del Ministero della Salute, sono 17.083 (in crescita rispetto ai 13.114 di ieri a fronte di 335.983 tamponi e che determina un indice di positività che cala oggi al 5%. Forte crescita dei decessi, 343 (ieri erano stati 246). I guariti nelle ultime 24 ore sono 10.057 mentre gli attuali positivi crescono di 6.663 attestandosi su un totale di 430.996.
Continuano a crescere i ricoverati nei reparti ordinari: sono 19.570, con 456 degenti in più rispetto a ieri. Le terapie intensive sono a 2.327 ricoverati (+38) con numero alto di nuovi ingressi, 222. In isolamento domiciliare sono 409.099 persone. La regione con il maggior numero di casi è la Lombardia (3.762), Campania (2.046) ed Emilia-Romagna (2.040).
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