ROMA (ITALPRESS) – Flessione dei nuovi casi di coronavirus in Sicilia. Dai dati forniti dal Ministero della Salute i nuovi positivi sono 695 (ieri erano stati 744) a fronte di 22.360 tamponi effettuati, e questo determina un indice di positività che scende al 3,1%. Ricrescono i morti a 29 (+5), sono 1.600 i guariti e 934 in meno gli attualmente positivi per un totale 37.587. Nei reparti ordinari sono ricoverati in 1.108 (-53), 170 si trovano nelle terapie intensive (-6) con 7 nuovi ingressi. In isolamento domiciliare vi sono 36.309 persone.
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Coronavirus, in Sicilia 695 nuovi casi e 29 decessi
Vaccino, in Sicilia oltre 100 mila prenotazioni over 80
PALERMO (ITALPRESS) – Sono oltre centomila i siciliani del target over 80 che hanno prenotato il vaccino anti-Covid attraverso il sistema telematico nazionale della struttura commissariale per l’emergenza, gestito da Poste Italiane, a cui ha aderito anche la Regione Siciliana. Lo rende noto la Regione siciliana, sottolineando in una nota che si tratta di circa il 30 per cento della popolazione che rientra in questa fase della campagna vaccinale.
Intanto, a seguito di approfondimenti tecnici, è stato disposto l’annullamento della prenotazione effettuata da cittadini che, pur non rientrando nell’attuale target, avevano inoltrato al sistema telematico la procedura di adesione alla campagna vaccinale anti-Covid. Per evitare il ripetersi di tale anomalia, riconducibile prevalentemente alle sole prenotazioni mediante call center, il sistema ha provveduto a garantire l’accesso ai soli cittadini del target over 80.
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Coronavirus, 12.956 nuovi casi e 336 decessi in 24 ore
ROMA (ITALPRESS) – Nuovo incremento dei casi di coronavirus in Italia. Secondo i dati contenuti nel bollettino del Ministero della Salute, sono 12.956 i nuovi positivi, contro i 10.630 di ieri, a fronte di un numero record di tamponi, 310.994 e che fa scendere l’indice di positività al 4,1%. Calano i decessi a 336.
I guariti sono 16.467, mentre gli attualmente positivi scendono di 3.856 unità attestandosi a 410.111. Dagli ospedali si evidenzia, per quanto riguarda i ricoverati nei reparti ordinari, un calo di 232 pazienti con un numero totale di 19.280. Stabili le terapie intensive a 2.128 (-15) con 155 nuovi ingressi. In isolamento domiciliare vi sono 388.703 persone. La regione che registra il maggior numero di casi è la Lombardia (1.849), seguita da Campania (1.635) e Puglia (1.063).
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Cittadini “Aiop a disposizione del Governo per la campagna vaccinale”
ROMA (ITALPRESS) – L’Associazione Italiana Ospedalità Privata (Aiop) è, ancora una volta, a disposizione del Governo, in quanto componente di diritto privato del Ssn, con le sue strutture associate per la campagna vaccinale. L’obiettivo comune – si legge in una nota – è quello di incrementare le somministrazioni giornaliere del vaccino a beneficio dei cittadini.
“L’Aiop – dice il presidente nazionale Barbara Cittadini – è già impegnata nella lotta alla diffusione della pandemia da Covid-19, contribuendo con le sue 72mila unità del personale, tra i quali 12mila medici, 28mila infermieri e tecnici e 32mila operatori di supporto. Sin dall’inizio della pandemia e nelle fasi emergenziali, tutte le nostre strutture sanitarie, con grande serietà, in quanto componente di diritto privato del Ssn, hanno dato un pieno e deciso contributo nell’ambito dei Piani di Emergenza predisposti dalle singole Regioni, in base alla programmazione effettuate da queste ultime, a seconda delle specifiche esigenze territoriali, per la gestione dei pazienti Covid e per garantire la continuità delle cure ed assistenza a tutti quei pazienti non-Covid”.
“Le strutture associate hanno agito, con senso di responsabilità, per salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini, al fine di garantire sicurezza ed efficienza nell’erogazione delle prestazioni – continua il presidente dell’Aiop -. In tal senso, siamo fieri di poter garantire, ancora una volta, la nostra disponibilità anche, in questa fase, per la campagna vaccinale, perchè, a nostro avviso è importante favorire una maggiore sinergia tra la componente di diritto pubblico e quella di diritto privato del Servizio sanitario nazionale, tramite gli opportuni accordi con le nostre Sedi regionali. Siamo pronti a dare il nostro contributo per facilitare la somministrazione del vaccino sui territori, operando nel pieno rispetto di quanto previsto dal Piano nazionale vaccini anti Covid-19 e seguendo, scrupolosamente, le indicazioni relative alla necessità di dare priorità a specifiche categorie. Il nostro è un dovere deontologico oltre che etico, a tutela di un Paese che ha la necessità di ripartire quanto prima, anche, dal punto di vista economico”, conclude Barbara Cittadini.
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In Sicilia 744 nuovi casi di Covid e 24 decessi
ROMA (ITALPRESS) – Tornano a crescere i nuovi contagi al Coronavirus in Sicilia. Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute nell’Isola i nuovi positivi sono 744 (ieri erano 478) ciò nonostante la riduzione dei tamponi effettuati, 21.948, e che determina un indice di positività che risale al 3,3%. Leggero incremento dei decessi, 24 (+2). I guariti oggi sono 1.131, mentre sono 411 in meno gli attualmente positivi con un numero totale che tocca i 38.521. Prosegue la discesa dei ricoveri nei reparti ordinari, 1.161 (-31), mentre sono 176 i ricoverati nei reparti di terapia intensiva (-5) ma con 5 nuovi ingressi. In isolamento domiciliare vi sono 38.521 persone.
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Coronavirus, 10.630 nuovi casi e 422 decessi in 24 ore
ROMA (ITALPRESS) – Sono 10.630 i nuovi casi di coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore in crescita rispetto ai 7.970 di ieri, secondo i dati forniti dal Ministero della Salute. Crescita significativa dei decessi, da 307 a 422.
Resta stabile l’indice di positività al 5,5%. I guariti sono 15.827 mentre prosegue la discesa degli attualmente positivi che calano di 5.637 unità attestandosi a 413.967. Dagli ospedali si evidenzia, per quanto riguarda i ricoverati nei reparti ordinari, che questi decrescono di 15 pazienti, con un numero totale di 19.512. Stabili le terapie intensive a 2.143 ricoverati con 146 nuovi ingressi. In isolamento domiciliare vi sono 392.312 persone. La regione che registra il maggior numero di casi è la Lombardia (1.625), seguita da Campania (1.274) e da Emilia-Romagna (977).
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Tumore al seno, anche in Sicilia campagna online per i test genomici
PALERMO (ITALPRESS) – I test genomici per definire le terapie più appropriate contro il tumore al seno devono essere resi disponibili quanto prima anche in Sicilia. La richiesta alle istituzioni nazionali e locali arriva da Europa Donna Italia, il movimento per la prevenzione e la cura del tumore al seno, che ha lanciato la campagna nazionale “Chemio: Se Posso la Evito” per dare voce alle oltre 2 milioni e 500mila siciliane e a tutte le donne delle altre regioni.
E’ stata aperta una raccolta di firme on line (europadonna.it/testgenomiciora), supportata da una social challenge, che ha già raggiunto più di 9570 firme. Ogni martedì e venerdì vengono pubblicati sui profili Facebook e Instagram di Europa Donna i video virali realizzati dai sostenitori della campagna (l’hashtag è #testgenomiciora).
Sempre sui principali social media sono anche diffusi messaggi e materiale informativo relativi all’importanza dei test genomici. La sottoscrizione è in corso, ma ci si aspetta una vera e propria accelerazione della raccolta firme da parte delle associazioni di volontariato e le pazienti della Regione. I risultati e le sottoscrizioni raccolte durante social challenge verranno inviati a fine marzo, quando la campagna terminerà, al Ministero della Salute.
Da anni ormai i test genomici, grazie ai quali moltissime donne colpite da tumore al seno possono evitare la chemioterapia, sono disponibili nella maggioranza dei Paesi europei, ma l’Italia non ne ha ancora autorizzato la rimborsabilità. Solo lo scorso 30 dicembre, con l’approvazione della Legge di Bilancio è stato istituito un fondo nazionale di 20 milioni di euro annui per il rimborso delle spese sostenute dagli ospedali per l’acquisto dei test. Tuttavia il fondo non sarà accessibile finchè il Ministero della Salute non emanerà un decreto attuativo, dopodichè le Regioni dovranno distribuire le risorse alle strutture del territorio.
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Tumori ossei, chiodi “invisibili” innovazione al Policlinico Bari
BARI (ITALPRESS) – Il Policlinico di Bari in prima linea nel trattamento dei tumori ossei. La clinica Ortopedica dell’azienda ospedaliero-universitaria, diretta dal professor Biagio Moretti, è diventata il principale centro di riferimento nel Sud Italia per le patologie oncologiche a carico dell’apparato muscolo scheletrico. Tra le innovazioni introdotte dagli specialisti c’è l’adozione di speciali protesi da resezione oncologica, protesi custom made (fatte su misura anche con stampanti 3D) e chiodi “invisibili” in carbonio per la fissazione delle fratture secondarie dovute alla localizzazione di metastasi, al posto dei tradizionali in titanio, che consentono di seguire l’evoluzione della malattia con tac e risonanze magnetiche senza che si creino interferenze.
E, nell’ottica di crescita costante dell’offerta sanitaria altamente qualificata da mettere a disposizione dei cittadini pugliesi e delle regioni limitrofe, è stata recentemente rinnovata la convenzione con l’Unità operativa complessa di Ortopedia Oncologica dell’Istituto Nazionale Tumori di Roma, diretta dal dottor Roberto Biagini, punto di riferimento nazionale, mirata alla collaborazione ed alla formazione professionale.
Ogni settimana si svolgono riunioni in video conferenza tra il team degli ortopedici di Bari e quello del Regina Elena di Roma per la discussione e la condivisione dei casi clinici e delle relative indicazioni terapeutiche
“Già da molto tempo ci siamo proposti come centro integrato di riferimento in Puglia per la cura di tali patologie. – racconta il dottor Umberto Orsini, referente della Clinica Ortopedica per il trattamento dei tumori dell’osso e delle parti molli – Da diversi anni, e con un progressivo incremento, vengono eseguiti interventi altamente complessi di asportazione di tumori ossei primitivi e metastatici, seguiti da successive ricostruzioni protesiche (con impianti speciali, talvolta anche costruiti “su misura” con tecnologie avanzate quali le stampanti 3D) che consentono ai pazienti oncologici di migliorare sensibilmente la propria qualità di vita”.
Roberto Biagini, direttore dell’unità operativa complessa di Ortopedia Oncologica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, si è dichiarato entusiasta di questa collaborazione, mettendo a disposizione il proprio know-how nell’esecuzione di alcuni interventi ad alta complessità e nell’attività scientifica e di ricerca. “A Bari ho trovato grande professionalità e soprattutto entusiasmo, umanità e amore che i miei colleghi profondono nel loro lavoro. L’avvio di un centro per la cura dei tumori dell’osso a Bari rappresenta una grande opportunità per il Sud. In Italia i centri che si occupano di tali patologie sono pochi e sostanzialmente localizzati da Roma in su”.
“Grazie al costante impegno della Clinica Ortopedica che si pone come polo di eccellenza regionale in tale campo, si potranno ottenere sicuri riflessi positivi anche sulla fiducia dei pazienti poichè tutto ciò concorrerà a ridurre i cosiddetti ‘viaggi della speranzà, offrendo loro la possibilità di curarsi ‘in casà, evitando i disagi ed i costi di lunghe e perigliose trasferte verso i centri del nord Italia, anche e soprattutto nell’epoca Covid, nella quale spostarsi è diventato problematico e rischioso – commenta il professor Biagio Moretti – Attualmente, presso il Policlinico un affiatato team di ortopedici, oncologici, radiologi, radioterapisti, chirurghi vascolari, chirurghi plastici e anatomopatologi, lavora per garantire ai pazienti un’assistenza integrata”.
Il “team approach”, cioè l’approccio integrato al paziente, è di fondamentale importanza per la diagnosi e la cura corretta dei tumori, primitivi e metastatici, dell’apparato muscolo scheletrico. “I tumori primitivi delle ossa, poichè rari (1/100.000 pazienti per anno) e di difficile trattamento, richiedono un approccio specialistico integrato, basato su figure professionali con formazione specifica – spiega il dottor Umberto Orsini – Un trattamento non corretto determina una elevata percentuale di esiti negativi con peggiore qualità della vita per il paziente. Stesso discorso si applica alle lesioni metastatiche ossee, assai più frequenti; anche una metastasi ossea, trattata in modo non appropriato, compromette l’aspettativa di vita dei pazienti e il suo reinserimento nella vita sociale”.
“Siamo particolarmente orgogliosi e soddisfatti di quanto stiamo costruendo giorno per giorno sul nostro territorio, creando un’opportunità per la comunità pugliese e più in generale del Sud Italia – aggiunge il professore Moretti – Grazie alla lungimiranza della Direzione Generale del Policlinico abbiamo avuto la possibilità di disporre di specialisti di ottimo livello e di moderne attrezzature per curare al meglio, con professionalità ed umanità, questi pazienti così delicati e bisognosi di attenzioni”.
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