ROMA (ITALPRESS) – “Confermando l’auspicio che la situazione nazionale trovi al più presto una soluzione, proseguire con la campagna vaccinale rimane la priorità: per questo oggi abbiamo definito con il Governo le modalità della prossima fase, che sarà dedicata alla popolazione over 80”. Così il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, al termine dell’incontro con i ministri Speranza e Boccia e il commissario Arcuri di oggi pomeriggio.
“Come tutti sappiamo, gli anziani sono la categoria più colpita dalla pandemia ed è fondamentale metterla in sicurezza il prima possibile. Per questo abbiamo convenuto di assegnare a ogni Regione e Provincia Autonoma un numero di dosi di vaccini pari al numero degli ultraottantenni che vi sono assistiti. Successivamente, si procederà a compensazioni”. Per Bonaccini, “resta imprescindibile l’arrivo delle dosi nel numero previsto, affinchè non si vanifichino i singoli piani vaccinali regionali”.
Inoltre, “abbiamo sollecitato il Governo a una verifica su tutti i vaccini presenti sul mercato” e “si procederà a un accordo quadro con i medici di medicina generale per coinvolgerli in questa campagna vaccinale al fine di raggiungere una gran parte della popolazione e in particolare i malati cronici o con specifiche patologie – ha aggiunto il presidente della Conferenza delle Regioni -. Non c’è tempo da perdere, le Regioni sono pronte a offrire la massima collaborazione perchè la campagna vaccinale ritorni ai ritmi delle prime settimane e anzi venga velocizzata”.
“La campagna di vaccinazione resti fuori dalla crisi e dalle contese politiche. E’ la cosa più importante per tutto il Paese”, afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine dell’incontro in videoconferenza con le Regioni.
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Governo e Regioni mettono a punto la nuova fase della campagna vaccinale
Covid, un sondaggio: il 54,8% degli italiani pronto a vaccinarsi
ROMA (ITALPRESS) – Prosegue la campagna di vaccinazione anticovid nel nostro Paese. Secondo un sondaggio di Euromedia Research, oltre la metà degli italiani (54,8%) è disposta a fare il vaccino non appena possibile. Una propensione che registra un trend in costante crescita. L’obiettivo è il ritorno alla normalità. Sono soprattutto i giovani e gli anziani quelli maggiormente disposti a vaccinarsi. I primi, in particolare, per tornare il più presto possibile a quella socialità che il covid ha tolto loro con la chiusura delle scuole, dei locali e dei luoghi di aggregazione.
Il 22,7% degli intervistati dice di volerci pensare ancora un pò, ma di essere orientato a vaccinarsi. Gli indecisi, orientati a non vaccinarsi, sono invece il 13,1%. Infine il 9,4% risponde che non si vaccinerà.
Gli italiani si dividono invece quando si tratta di dare un giudizio sullo stato di avanzamento delle vaccinazioni nel nostro Paese: da un lato, il 41,8% degli intervistati ritiene che per reperimento, organizzazione e distribuzione dei vaccini siamo ancora indietro rispetto agli altri Paesi; dall’altro, per il 39,6%, l’Italia sta viaggiando alla pari di tutti gli altri.
Giudizi altalenanti e influenzati dalle informazioni provenienti dai media e dall’estero, ma che, nonostante tutto, registrano una fiducia crescente rispetto a un mese fa, quando prevaleva nettamente la sensazione di essere indietro nella distribuzione. Ritardi e difficoltà che, oggi, vengono attribuiti soprattutto alle Pfizer e alle aziende produttrici in generale.
Dati Euromedia Research – Realizzato il 01/02/2021 con metodologia mista CATI/CAWI su un campione di 800 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne
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Hertz e Angelini Pharma per la sicurezza dei viaggiatori
ROMA (ITALPRESS) – Hertz e Angelini Pharma portano Amuchina nelle automobili italiane. Una partnership che nasce dall’esigenza di aumentare la sicurezza dei viaggiatori che utilizzano la flotta Hertz potenziando la sanificazione delle automobili.
Hertz Gold Standard Clean è un processo di sanificazione e disinfezione che sarà realizzato anche con i prodotti della linea Amuchina. Hertz è stata tra le prime aziende, agli inizi della pandemia da Covid-19 nel febbraio 2020, a dotarsi di una procedura di sanificazione e igienizzazione dei veicoli della propria flotta, in aggiunta ai consueti lavaggi interni ed esterni. Questa procedura è stata in seguito arricchita e certificata dalla corporation diventando Hertz Gold Standard Clean. Essa consiste in un vero e proprio protocollo che oggi viene effettuato con i prodotti ad azione disinfettante della linea Amuchina. Il nuovo standard, che in Italia viene supervisionato da una parte terza in qualità di auditor, prevede 15 rigorosi controlli in linea con le raccomandazioni dell’Oms, allo scopo di rassicurare gli ospiti e rendere serena l’esperienza di noleggio.
Massimiliano Archiapatti, direttore generale e Ad di Hertz Italia ha commentato: “Voglio ringraziare Angelini Pharma per aver scelto di affiancarci nell’assicurare sicurezza e serenità di viaggio ai nostri ospiti, arricchendo il protocollo Hertz Standard Clean con l’efficace azione disinfettante dei prodotti della linea Amuchina”. Per Maurizio Chirieleison, Italy Consumer Healthcare Business Unit Executive Director di Angelini Pharma, “Amuchina è stata al fianco delle persone in diverse emergenze sanitarie e, oggi più che mai, è divenuta un’icona della lotta quotidiana al coronavirus. Siamo particolarmente contenti di poter portare avanti questa iniziativa con Hertz. Crediamo che mettere a disposizione delle persone strumenti di protezione adeguati, sia fondamentale per garantire le necessarie precauzioni e la maggiore serenità possibile”.
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Coronavirus, 13.189 nuovi casi e 477 decessi in 24 ore
ROMA (ITALPRESS) – Ancora in crescita in Italia i casi di coronavirus. Sono 13.189 i nuovi positivi, in aumento rispetto ai 9.660 registrati ieri a fronte però di un deciso incremento dei tamponi processati: 279.307. L’indice di positività sale al 4,9%. I decessi scendono a 477 contro i 499 di ieri.
I guariti sono 15.748, mentre gli attuali positivi continuano a scendere: oggi sono 3.043 in meno, attestandosi su un numero complessivo di 434.722.
Tornano a calare i ricoveri; 20.071 nei reparti ordinari, 300 in meno rispetto a ieri. Nelle terapie intensive vi sono 2.145 (-69) pazienti ma con 133 nuovi ingressi. In isolamento domiciliare si trovano 412.506 persone. Sull’impatto della pandemia sulle singole regioni, quella che registra il maggior numero di positivi è la Lombardia (1.738), a seguire Campania (1.539) e Lazio (1.164).
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Coronavirus, 9.660 nuovi casi e 499 decessi in 24 ore
ROMA (ITALPRESS) – Ricrescono i contagi di coronavirus in Italia, con 9.660 nuovi positivi nelle ultime 24 ore contro i 7.925 registrati ieri a fronte di un numero elevato di tamponi effettuati, 244.429, e che fa crollare l’indice di positività al 3,9%. Crescono anche i decessi: nelle ultime 24 ore sono 499 (ieri erano stati 329).
I guariti sono 18.976, mentre gli attuali positivi flettono di 9.824 unità attestandosi su un numero complessivo di 437.765. Tornano a crescere i ricoveri; 20.317 i degenti attualmente nei reparti ordinari (+57). Nelle terapie intensive vi sono 2.214 pazienti con una riduzione complessiva rispetto a ieri di 38 degenti, ma con 158 nuovi ingressi. In isolamento domiciliare si trovano 415.234 persone. Sul fronte delle regioni, quella che registra il maggior numero di positivi è la Sicilia (984), seguita da Campania (919) e Lombardia (912).
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Vaccini, oltre 2 milioni le dosi somministrate in Italia
ROMA (ITALPRESS) – Questo pomeriggio sono 2.003.543 le dosi di vaccino anti-Covid già somministrate agli italiani. Nella settimana appena trascorsa – informano gli uffici del Commissario straordinario all’emergenza – si sono effettuate in media 78mila vaccini al giorno nei 293 centri vaccinali individuati d’intesa con le Regioni, nonostante i ritardi delle consegne da parte delle aziende produttrici. Si è trattato, prevalentemente, della somministrazione della seconda dose ai cittadini che avevano già ricevuto la prima all’inizio della campagna.
L’Italia è, attualmente, il Paese europeo che ha il maggior numero di “vaccinati”, cioè di cittadini che hanno già effettuato sia la prima sia la seconda dose: 659.565 contro i 532mila della Germania e i 251mila della Spagna. Mentre in Francia i cittadini già vaccinati non superano le 45mila unità.
Siamo al terzo posto, inoltre, per vaccini somministrati in rapporto alla popolazione (1,07%), dopo la Danimarca e la Slovenia ma prima della Germania (0,64%), della Spagna (0,54%) e della Francia (0,07%).
Ormai, alla totalità della platea di cittadini che rientrava nella cosiddetta fase 1 (medici, infermieri, operatori sociosanitari e ospiti delle Residenze per le Anziani) è stata somministrata almeno una dose del vaccino anti-Covid.
“Due milioni di dosi di vaccino somministrate fino ad oggi. Grazie alle donne e agli uomini del Servizio Sanitario Nazionale che ci hanno permesso di raggiungere questo primo risultato”, scrive su Facebook il ministro della Salute Roberto Speranza.
“Il piano vaccinale in Italia prosegue con efficacia – commenta il commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri – Ora siamo concentrati sulla somministrazione della seconda dose e aspettiamo l’annunciata ripresa della consegna dei vaccini da parte dei produttori per proseguire in maniera ancora più accelerata”.
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Coronavirus, 7.925 nuovi casi e 329 decessi in 24 ore
ROMA (ITALPRESS) – Sono 7.925 i nuovi casi di coronavirus in Italia (ieri 11.252) a fronte di 142.419 tamponi effettuati, determinando un tasso di positività del 5,56%. I decessi sono stati 329, e portano il totale da inizio pandemia a 88.845. E’ quanto riporta il bollettino del ministero della Salute.
I guariti sono 13.975 e gli attuali positivi scendono a 447.589 (6.379 in meno rispetto a ieri). I ricoverati nei reparti ordinari sono 20.260, 164 in più rispetto a ieri. Le terapie intensive sono a 2.252 ricoverati (+37unità) con 145 nuovi ingressi. In isolamento domiciliare sono 425.077 persone. La regione con il maggior numero di positivi è sempre la Lombardia (1.093), seguita da Emilia-Romagna (1.051) e Campania (994).
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Covid, in Italia letalità del 2,4% nella seconda ondata
ROMA (ITALPRESS) – La letalità del Covid-19 in Italia nella seconda fase dell’epidemia è del 2,4%, più bassa rispetto a quella della prima fase durante la quale però l’accessibilità rallentata ai test diagnostici e la diversa distribuzione geografica dei casi potrebbero aver fornito un dato distorto. Il calcolo è contenuto in un rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità appena pubblicato, dove sono presentate anche le stime a livello regionale e in riferimento alle diverse fasi dell’epidemia, da cui emerge che le differenze tra regioni appaiono meno evidenti alla luce delle differenze della struttura demografica e della diffusione dell’epidemia nel tempo. Secondo il report tra i casi confermati diagnosticati fino a ottobre, la percentuale di decessi standardizzata per sesso ed età (il cosiddetto ‘Case Fatality Rate o CFR) è stata complessivamente del 4,3%, con appunto ampie variazioni nelle diverse fasi dell’epidemia: 6,6% durante la prima fase (febbraio-maggio, 1,5% nella seconda fase (giugno-settembre) e 2,4% tra i casi diagnosticati nel mese di ottobre.
Lo studio è stato condotto utilizzando il database dei casi COVID-19 confermati con test molecolare e notificati al sistema di sorveglianza da inizio epidemia (20 febbraio 2020) al 31 Ottobre 2020 dalle regioni/PA. In particolare, sono stati conteggiati i decessi avvenuti entro 30 giorni dalla diagnosi, e il CFR è stato calcolato standardizzando i tassi per tener conto delle differenze regionali nella struttura demografica della casistica.
Il CFR standardizzato presenta una variabilità a livello regionale, con i più alti valori osservati in Lombardia (5,7%) ed Emilia-Romagna (5%), mentre i livelli più bassi sono stati osservati in Umbria (2,3%) e Molise (2,4%).
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