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Coronavirus, 20.331 nuovi casi e 648 decessi in 24 ore

ROMA (ITALPRESS) – Un nuovo balzo dei contagi in Italia. Sono 20.331 – secondo i dati forniti dal Ministero della Salute – i positivi al Covid, in crescita rispetto ai 15.378 di ieri. Bisogna però annotare l’incremento dei tamponi a 178.596, con un rapporto tamponi/positivi stabile all’11,3%. I decessi sono stati 648. Nuovo boom dei guariti, 20.227. Sono 558.712 gli attualmente positivi con una flessione di 449 unità.
Torna dopo alcuni giorni ad allentarsi la pressione sugli ospedali. I ricoverati sono 23.174 (-221), quasi stabili le terapie intensive a 2.571 (+2) con 183 nuovi ingressi. In 542.967 si trovano in isolamento domiciliare. Sul fronte dei contagi nelle singole regioni, il Veneto continua a registrare l’incremento maggiore di casi in 24 ore (3.638), seguito da Lombardia (2.952) e Lazio (2.007).
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Dall’Ema via libera al vaccino Moderna

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – L’Agenzia Europea del Farmaco (Ema) ha dato il via libera al vaccino di Moderna contro il Covid-19. Si tratta del secondo che l’Ema ha autorizzato, dopo quello Pfizer-Biontech.
“Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA – si legge in una nota – ha valutato accuratamente i dati sulla qualità, sicurezza ed efficacia del vaccino e ha raccomandato la concessione di un’autorizzazione all’immissione in commercio condizionale formale da parte della Commissione europea. Ciò garantirà ai cittadini dell’UE che il vaccino soddisfi gli standard dell’UE e che vengano messe in atto le salvaguardie, i controlli e gli obblighi per sostenere le campagne di vaccinazione a livello UE”.
“Questo vaccino ci fornisce un altro strumento per superare l’attuale emergenza”, ha affermato Emer Cooke, direttore esecutivo dell’Ema. “E’ una testimonianza degli sforzi e dell’impegno di tutte le parti coinvolte a poco meno di un anno da quando la pandemia è stata dichiarata dall’OMS”, ha aggiunto.
“La sfida è ancora dura, ma quello di oggi è un altro importante passo avanti contro il virus”, commenta il ministro della Salute, Roberto Speranza.
La Commissione Tecnico Scientifica di AIFA si riunirà giovedì 7 gennaio 2020 per esaminare il dossier sull’autorizzazione all’immissione in commercio del vaccino in Italia e definire le modalità di utilizzo nel Servizio Sanitario Nazionale.
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All’Ismett di Palermo 80% operatori sanitari già vaccinati

PALeRMO (ITALPRESS) – L’80 per cento del personale sanitario che opera all’interno della sede clinica di ISMETT è stato vaccinato in poco più di 5 giorni. La campagna di vaccinazione è partita lo scorso 31 dicembre ed è proseguita senza sosta anche nel periodo di festa, con l’obiettivo di immunizzare almeno l’80 per cento di medici, infermieri, tecnici e OSS. “Ringrazio tutto il personale sanitario del nostro Istituto – sottolinea Angelo Luca, direttore di ISMETT – che con grande senso di responsabilità ha aderito alla campagna di vaccinazione, rendendosi immediatamente disponibile, spesso anche nei giorni festivi o di ferie. Sono certo che al rientro di chi è in ferie e fuori provincia potremo superare il 90 per cento. Adesso occorrerà attendere 3 settimane per la somministrazione della seconda dose e un’altra settimana ancora per acquisire una immunizzazione efficace. Tra 1 mese, gli ospedali saranno luoghi più sicuri perchè con una probabilità del 95% avremo annullato il rischio di trasmissione bidirezionale dell’infezione tra sanitari e pazienti, tra sanitari e comunità”.
ISMETT continua ad essere in prima linea nella lotta contro la pandemia Sars-COV2. Da ottobre, nella Terapia Intensiva di ISMETT dedicata ai pazienti Covid positivi, sono stati ricoverati 56 pazienti che hanno avuto una degenza media di circa 24 giorni. Il 41% dei pazienti più gravi, spesso giovani (età media 57 anni, con un range tra 21 e 67 anni) ha avuto bisogno dell’ECMO (ndr un sistema di circolazione extracorporea che sostituisce la funzione polmonare danneggiata).
Al momento il numero dei ricoveri nella Terapia Intensiva di ISMETT dedicata al Covid rimane elevato e sono 26 i pazienti sottoposti a cure intensive, di cui 13 in ECMO. “Sappiamo che siamo all’inizio di un percorso, ci vorrà ancora del tempo per vaccinare il 70-80% della popolazione e acquisire quella immunità di gregge che ci permetterà di sconfiggere la malattia – continua il dottor Luca – Dopo gli ospedali, un’altra tappa importante sarà quella di mettere in sicurezza i soggetti anziani e quelli più fragili a causa di malattie croniche. Non è ancora il momento di riporre nel cassetto le buone pratiche comportamentali e le misure igienico sanitarie che tutti conosciamo essere efficaci”.
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Somministrate 247.544 dosi di vaccino, 70 mila in un giorno

ROMA (ITALPRESS) – Somministrate in Italia 247.544 dosi di vaccino. E’ quanto si apprende da fonti di palazzo Chigi, secondo cui in un solo giorno sono state eseguite circa 70 mila somministrazioni. La Regione con la percentuale più alta è il Lazio, seguono Toscana e Veneto. In fondo alla classifica Lombardia, Valle d’Aosta, Sardegna e Calabria.
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Covid, 191 mila vaccinati in Italia con 39,8% delle dosi disponibili

ROMA (ITALPRESS) – Sono 191.011 i vaccini anti Covid-19 somministrati finora in Italia. Secondo i dati forniti dal ministero della Salute, alle 17,45 di oggi è stato somministrato il 39,8% delle dosi a disposizione. In particolare il vaccino è stato inoculato a 166.364 operatori sanitari, 14.864 personale non sanitario e a 9.783 ospiti di strutture residenziali. Con una predominanza di donne (155.662) sugli uomini (75.389). Guida la classifica delle regioni virtuose la Provincia autonoma di Trento (67,7%), seguita da Lazio (64,8%), Toscana (56%) e Veneto (55,6%). Fanalino di coda la Calabria (6%).
Tra le regioni ben posizionate l’Abruzzo (44,5%), Basilicata (46,9), Campania (49%), Emilia Romagna (42,4%), Friuli Venezia Giulia (41,5%), Sicilia (41%), Piemonte (43,5%), Puglia (43,1%), Umbria (41,5%). A metà classifica Provincia Autonoma di Bolzano (34,6), Liguria (34,6%) e Marche (38,4%). Più indietro Valle d’Aosta (18,7%), Lombardia (14%), Molise (12%), Sardegna (7,5%).
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Coronavirus, in Sicilia 1576 nuovi casi e 36 decessi

PALERMO (ITALPRESS) – Sicilia terza regione in cui si registra il maggiore incremento di casi di coronavirus in Italia. Sono 1.576 i nuovi positivi, in crescita rispetto alla giornata di ieri quando si erano contati 1.391 nuovi contagi. Eseguiti 9.537 tamponi, numero che determina il rapporto tamponi/positivi al 16,5%. Leggero incremento dei decessi, 36 (+2). Secondo i dati contenuti nell’odierno bollettino del Ministero della Salute, nell’Isola si registrano 692 guariti e un incremento di 848 attualmente positivi determinando il numero complessivo di 37.426. Prosegue intanto il trend in crescita dei ricoveri (+17) con un numero complessivo che si attesta a 1.198. In 190 sono curati nelle terapie intensive: 17 i nuovi ingressi nelle rianimazioni. Infine in isolamento domiciliare si trovano in 36.038.
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Coronavirus, 15.378 nuovi casi e 649 decessi in 24 ore

ROMA (ITALPRESS) – Tornano a salire i casi di coronavirus in Italia. Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, dai 10.800 di ieri i contagi balzano a 15.378, su 135.106 tamponi effettuati. Il rapporto tamponi/positivi è all’11,3% (in flessione in confronto a ieri). Aumentano anche i decessi: 649 nelle ultime 24 ore. Si registrano anche 16.023 guariti mentre gli attualmente positivi si riducono di 1.297 unità a 569.161.
Sul fronte ospedaliero torna a salire la pressione, con 78 nuovi ricoveri: 23.395 le persone che si trovano nei reparti ordinari. Lievissimo calo per le terapie intensive, con 10 degenti in meno determinando nel complesso il numero di 2.569 ricoverati. Da sottolineare però l’ingresso di 202 pazienti nelle rianimazioni. In 543.197 si trovano in isolamento domiciliare. Per quanto riguarda le singole regioni, il Veneto guida la classifica delle regioni con più nuovi positivi (3.151), seguita da Lazio (1.719) e Sicilia (1.576).
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#Unapassionedanutrire, Divisione calcio donne per la dieta mediterranea

ROMA (ITALPRESS) – In questi giorni, assieme alle calciatrici impegnate nella Final Four della Supercoppa Timvision, scenderà in campo una squadra particolare: è la “Formazione della Dieta Mediterranea”, il fiore all’occhiello di #unapassionedanutrire, il progetto di responsabilità sociale lanciato dalla Divisione Calcio Femminile grazie al premium partner Esselunga e con la collaborazione scientifica della SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana). La SINU collabora con il Settore Giovanile Scolastico FIGC integrando in progetti di sviluppo un’intensa attività di cultura e di formazione sull’alimentazione, fondamentale nella crescita dei ragazzi. L’obiettivo della campagna di comunicazione – promossa sui canali social della Divisione e di Esselunga – è quello di sensibilizzare al rispetto di un’alimentazione sana, attraverso la valorizzazione dello stile alimentare riconosciuto nel 2010 dall’Unesco tra i “patrimoni immateriali dell’umanità”. Per divulgare i suoi concetti alimentari principali verrà utilizzato il linguaggio di un altro patrimonio immateriale, il calcio, attraverso una vera e propria formazione in cui le funzioni tattiche di ogni reparto sono state associate alle funzioni dei cibi principali della dieta mediterranea: a “proteggere il risultato” in porta e in difesa agrumi, pomodori e broccoli; a “costruire gioco” a centrocampo pesce e legumi; a “segnare” in attacco l’olio, protagonista che ben si sposa alle tradizioni della regione che ospiterà la Supercoppa, la Liguria.
Il progetto sarà arricchito nei prossimi giorni da quattro interviste video a quattro calciatrici delle squadre protagoniste (Laura Giuliani per la Juventus, Stephanie Ohrstrom per la Fiorentina, Alessia Piazza per il Milan e Annamaria Serturini per la Roma), che ci parlano del loro rapporto con l’alimentazione e con la scelta dei cibi più salutari. Con questa campagna sulla Salute e la Prevenzione, lanciata in occasione del primo importante appuntamento calcistico del 2021, si conclude il primo anno di programmazione di Responsabilità Sociale della Divisione.
“Siamo consci – spiega il presidente della Divisione Calcio Femminile Ludovica Mantovani – di quanto il nostro mondo sia un veicolo strategico per arrivare alle famiglie italiane tramite l’immagine incisiva delle nostre atlete. Programmare un’attività di divulgazione con il nostro partner Esselunga sul tema delicato della prevenzione con il sostegno di un ‘braccio scientificò come quello della SINU è la strada giusta da intraprendere per costruire la nostra credibilità a 360 gradi”.
Roberto Selva, Chief Marketing & Customer Officer di Esselunga commenta: “Siamo molto orgogliosi di essere partner della Divisione Calcio Femminile e di sostenere questa campagna. Esselunga, food company oltre che retailer, riserva grande importanza alla promozione di iniziative di sensibilizzazione sulla sana e corretta alimentazione per aumentare la consapevolezza di ciò che si mangia, sia nei bambini che negli adulti. Siamo impegnati nella ricerca per migliorare le caratteristiche nutrizionali dei prodotti che realizziamo direttamente e l’attenzione per la qualità è massima. Questa iniziativa – conclude Roberto Selva – è un ulteriore contributo alla diffusione dei corretti stili di vita”.
Livia Pisciotta, Docente di Scienze Dietetiche presso l’Università di Genova, referente scientifico di SINU Liguria, sottolinea: “La SINU, società scientifica nazionale che riunisce studiosi ed esperti di tutti gli ambiti legati al mondo della nutrizione umana, è impegnata in particolare nella ricerca scientifica ma pone tra i suoi obiettivi, anche l’informazione e l’educazione in campo alimentare, per cui ha colto la proposta di collaborazione con la Divisione Calcio Femminile con grande entusiasmo”.
Francesco Sofi, Segretario Nazionale SINU e Docente presso l’Università di Firenze, che ha curato la comunicazione scientifica attraverso il linguaggio del calcio, commenta: “E’ un’iniziativa lodevole che abbiamo sposato volentieri, anche perchè rappresenta il connubio tra due dei più importanti fattori preventivi, l’alimentazione e l’attività fisica, proprio a qualche mese dal Decennale del Riconoscimento del Patrimonio Immateriale dato dall’Unesco alla Dieta Mediterranea”.
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