ROMA (ITALPRESS) – Ha 3 sale operatorie dedicate all’isteroscopia digitale il nuovo Centro CLASS Hysteroscopy della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. Un progetto analogo di minori dimensioni era stato realizzato a Lovanio, in Belgio, con la creazione di una sala operatoria integrata dedicata all’isteroscopia digitale, seguito da un altro centro inaugurato pochi mesi fa a Shanghai dove sono presenti 2 sale integrate.
“Il nostro ambizioso progetto, ora divenuto realtà, – spiega Giovanni Scambia, direttore UOC Ginecologia Oncologia del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, ordinario di ginecologia e ostetricia all’Università Cattolica, campus di Roma – ha previsto la realizzazione di 3 sale integrate dedicate all’isteroscopia digitale. Ogni sala ha a disposizione le più avanzate tecnologie in termini di gestione delle immagini endoscopiche e di ecografia tridimensionale e tutti gli strumenti più innovativi per la gestione delle patologie endouterine”.
Grazie all’estrema miniaturizzazione degli strumenti e alle ottiche endoscopiche di piccolissime dimensioni e di altissima qualità, e grazie alla presenza di un ecografo 3D in ogni sala, sarà possibile trattare in un unico momento qualsiasi patologia endouterina. “Supereremo dunque il classico modello secondo cui la paziente è costretta a recarsi in ospedale più volte per eseguire in più tempi ecografia, isteroscopia diagnostica, preospedalizzazione con esami e poi l’isteroscopia operativa in sala operatoria, per accoglierla nel Centro integrato di isteroscopia digitale”, continua Giovanni Scambia.
Il percorso delle pazienti, le aree di preparazione e osservazione e, soprattutto, le sale operatorie sono state specificatamente progettate e realizzate per eseguire procedure di isteroscopia digitale, integrando tutte le tecnologie necessarie e garantendo il massimo confort e la massima sicurezza a pazienti e operatori.
“Fiori all’occhiello del Centro CLASS Hysteroscopy – conclude Scambia – saranno la gestione delle pazienti con malformazioni uterine e la gestione delle pazienti con tumore dell’endometrio in età fertile, per le quali è stato anche attivato un Percorso Clinico-Assistenziale dedicato”.
Il Centro è stato realizzato anche grazie al sensibile sostegno all’associazione Oppo e le sue stanze Onlus.
(ITALPRESS).
Al Policlinico Gemelli centro Isteroscopia Digitale più grande al mondo
Coronavirus, morti in aumento ma rapporto scende a 8,7%
ROMA (ITALPRESS) – Sono in aumento, rispetto a ieri, i casi di Coronavirus in Italia. Sono 11.212 i nuovi contagi a fronte degli 8.885 registrati lunedì. Crescono anche i morti: 659 contro i 445 delle 24 ore precedenti. E’ quanto emerge dai dati del consueto bollettino emesso dal ministero della Salute. Un aumento dei casi dovuto anche all’incremento dei tamponi effettuati: 128.740.
Il rapporto contagi/tamponi scende all’8,7%. Si registrano anche 17.044 guariti, mentre gli attualmente positivi scendono di 6.493 unità toccando quota 568.728. Prosegue il trend in calo dei ricoveri, 270 pazienti in meno e che porta il numero dei degenti a 23.662. Lieve calo pure per le terapie intensive, 2.549 i ricoverati con un saldo in flessione di 16, ma bisogna registrare 256 nuovi ingressi (ieri erano stati 167). In isolamento domiciliare si trovano in 542.517. Sul fronte dei contagi nelle singole regioni, il Veneto si conferma la regione con più nuovi positivi (2.655), seguita da Lazio (1.218) e Sicilia (995). La regione con meno contagi è il Molise con 7 casi, mentre la Valle d’Aosta dopo un riconteggio ha sottratto 12 morti segnati precedentemente. Dal Veneto si fa sapere che l’alto numero dei decessi di oggi è da imputare a problemi nell’inserimento dei dati nei giorni scorsi. Infine la Regione Campania oggi non è riuscita a dare il numero sugli ingressi quotidiani in terapia intensiva.
(ITALPRESS).
Crowdfunding di Capodanno per la cura del “cuore matto”
MILANO (ITALPRESS) – Il Capodanno su LinkedIn sarà all’insegna della solidarietà: in diretta dal profilo del “LinkedIn Italia Top Voice 2020” Filippo Poletti, giovedì 31 dicembre 2021 dalle ore 17 alle 17:45 si svolgerà il talk “New Normal Live”. Sarà interamente dedicato a promuovere la raccolta di fondi per la cura della cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, nota come la “malattia del cuore matto” di cui diversi sportivi come il calciatore Piermario Morosini e tante altre persone per lo più in giovane età sono stati vittime. Agli oltre 13 milioni di professionisti italiani presenti su LinkedIn sarà chiesto di sostenere l’associazione onlus di Padova GECA (Giovani e Cuore Aritmico) tramite il versamento di un bonifico bancario: i fondi raccolti saranno devoluti al dipartimento di biologia dell’università degli studi di Padova, centro di eccellenza mondiale per lo studio della cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, che necessita di finanziamenti per proseguire la ricerca su una terapia farmacologica in grado di bloccare la formazione del tessuto adiposo e fibroso, responsabile della malattia del cuore matto.
Protagonisti del talk su LinkedIn saranno la professoressa Alessandra Rampazzo del dipartimento di biologia dell’università degli studi di Padova, il professor Fabio Rossi del dipartimento di medicina genetica dell’università della British Columbia di Vancouver e la presidentessa dell’associazione GECA Graziella Paola Marcon. A portare la loro testimonianza saranno il corrispondente a Parigi del Corriere della Sera Stefano Montefiori e l’ingegnere informatico Giacomo Inches, socio dell’associazione GECA. A condurre il talk, assieme al giornalista e influencer di LinkedIn Poletti, sarà la psicologa Monica Bormetti.
“La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro – spiega Rampazzo – è una malattia ereditaria che interessa una persona ogni 5mila e provoca due morti all’anno ogni 100mila persone sotto i 35 anni di età. Tra il 1980 e il 2015 in Italia questa patologia ha causato il decesso improvviso di 190 giovani atleti”.
“L’università di Padova ha una grande esperienza clinica e genetica di questa malattia. Quella di Vancouver è specializzata nei mutamenti cellulari” sottolinea Rossi.
Ad attendere il farmaco sono tantissimi giovani, speranzosi di poter continuare a praticare lo sport in maniera sicura, assieme all’associazione GECA con sede a Padova. nata per stare vicino a tutti i “cuori matti”: “Gli eventi aritmici sono scatenati da molteplici fattori e, quindi, non si possono prevedere – illustra Marcon -. Questo porta i pazienti e i loro familiari a vivere uno stato di perenne preoccupazione. L’arrivo di un farmaco, in grado di bloccare il decorso della malattia, è per tutti noi il traguardo da raggiungere e per il quale, anche tramite LinkedIn, chiederemo a Capodanno il sostegno di quante più persone possibile”.
Ad aprire il talk su LinkedIn saranno i racconti di cronaca del giornalista Montefiori: “La vita di chi è malato di “cuore matto” è legata alla grande incognita dell’insorgenza degli episodi di aritmia – sottolinea Montefiori, classe 1968 -. Parlarne a Capodanno su LinkedIn significa richiamare l’attenzione sul diritto alla salute: il fatto che alcune malattie colpiscano un numero più limitato di persone non significa, infatti, che esse debbano essere trascurate”.
“Una delle lezioni dell’anno che sta per concludersi – commentano Poletti e Bormetti, conduttori di “New Normal Live”, talk settimanale dedicato a raccontare la nuova normalità su LinkedIn – è quella di rileggere la parola “io” con l’aggiunta della lettera “n”. Mai come oggi, infatti, è necessario riscoprire la forza del “noi”. Per questo, pur a distanza, solleciteremo la community di LinkedIn a unirsi nella lotta contro la malattia del cuore a Capodanno e nel corso di tutte le puntate del 2021. Il nostro comune impegno è che la nuova normalità possa vedere la collaborazione anche di tantissime persone presenti su LinkedIn nel nome del benessere e della salute”. Questo il link della direta: https://www.linkedin.com/posts/filippopoletti_nnl-activity-6748988654963843072-AZxT
(ITALPRESS).
Al Policlinico di Bari eseguiti 72 parti covid
BARI (ITALPRESS) – In prima linea per l’assistenza delle pazienti in gravidanza e positive al Covid. La clinica di Ginecologia e Ostetricia del Policlinico di Bari ha fatto fronte alla seconda ondata pandemica, che ha registrato un forte aumento dei casi di gravide positive, con una nuova organizzazione dell’assistenza sanitaria e dei percorsi di accesso. Grazie al coordinamento del nuovo modulo di Ostetricia Covid, affidato al direttore dell’unità operativa professor Ettore Cicinelli e alla professoressa Antonella Vimercati, e allo sforzo di tutto il personale medico e paramedico sono state assistite 93 pazienti Covid a partire da agosto.
In particolare sono stati 72 i parti di gestanti Covid+ mentre gli altri 21 accessi hanno riguardato ulteriori prestazioni ostetriche e ginecologiche. La maggior parte delle donne positive che hanno fatto riferimento alla clinica di Ginecologia e Ostetricia del Policlinico di Bari erano provenienti dalla città di Bari e dai comuni dell’hinterland barese, ma si è registrato anche un 33% di accessi di pazienti provenienti dalla provincia Bat; il 10%, invece, è composto da straniere.
Da una prima analisi dei dati effettuata dalla professoressa Vimercati risulta che il 53% delle gravide positive al Sars-Cov-2 ha presentato sintomi: l’11% ha riportato dispnea e febbre, e, fortunatamente, solo il 4% ha avuto bisogno del ricovero in terapia intensiva a causa della presenza di sintomi gravi. Nell’8% delle pazienti erano presenti comorbidità come ipertensione, diabete, epatogestosi; il tasso di taglio cesareo primario, risultato pari circa al 28%, non è aumentato rispetto alle gravide no Covid.
Particolarmente delicata è stata l’assistenza in quei casi (4%) in cui al riscontro dell’infezione materna si è associata anche quella di una grave patologia fetale (malformazioni multiple o altre patologie indipendenti dal Covid) che hanno aumentato l’ansia e i timori delle gestanti, comunque sempre rassicurate.
I tamponi effettuati sui neonati hanno dato sempre esito negativo: non è stato registrato alcun caso di trasmissione verticale. Gli esiti materni e neonatali dell’infezione da Sars-Cov-2 in gravidanza sembrano a oggi meno gravi rispetto ai quadri clinici severi di altre malattie respiratorie virali.
“Il Policlinico di Bari, ancora di più in questa seconda ondata pandemica, è rimasto il punto di riferimento principale delle gestanti Covid positive e grazie alla riorganizzazione dei percorsi e dell’assistenza, che ha garantito 9 posti letto in area rossa e 6 posti in area grigia, è riuscito ad assicurare prestazioni sanitarie in sicurezza – spiegano il professor Cicinelli e la professoressa Vimercati – Un grande contributo, oltre a medici, infermieri e operatori sociosanitari, lo hanno dato le infermiere e le ostetriche che con grande competenza e sacrificio hanno gestito la sala parto rossa dove sono anche avvenuti contemporaneamente più parti di donne positive, in condizioni di occupazione totale dei posti letto previsti”.
(ITALPRESS).
Coronavirus, Profumo “Su vaccini pronti a campagna d’informazione”
ROMA (ITALPRESS) – “Sul vaccino l’Unione Europea si è mossa unita, con una strategia condivisa per accelerare lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di vaccini anti Covid-19. E’ un’ottima notizia, dopo tensioni e divisioni. Il vaccino è una grande vittoria per la ricerca scientifica, che in pochi mesi ha fatto quello che, poco tempo fa, si faceva in 10 anni e ha saputo elaborare una risposta efficace a una situazione senza precedenti. Anche alcune Fondazioni di origine bancaria del nostro Paese hanno investito in questi settori, e continueranno a farlo, con ulteriori risorse”. Così il presidente dell’Acri, Francesco Profumo. “Con l’inizio della somministrazione delle dosi in tutti i paesi Ue, parte finalmente il percorso verso un lento ritorno alla normalità, ma dall’emergenza non siamo ancora usciti. Ora sarà importantissimo continuare a investire in ricerca e attivare una mirata campagna informativa di accompagnamento, per fare in modo che gli italiani si vaccinino, auspicabilmente con una grande adesione”, aggiunge.
“Le Fondazioni di origine bancaria, che nel corso dell’anno di pandemia hanno garantito il loro sostegno dalla fase dell’emergenza sanitaria al supporto per la ripartenza, anche con investimenti straordinari nella ricerca su Covid-19 e nella sua valorizzazione, ora – insieme alle altre istituzioni del nostro Paese – possono contribuire a diffondere un’informazione scientifica corretta sul tema dei vaccini e sulla responsabilità civica di ciascuno a vaccinarsi, grazie alle loro reti sociali e alle infrastrutture di conoscenza e di cittadinanza attiva sui loro territori, in tutto il Paese”, conclude Profumo.
(ITALPRESS).
Coronavirus, 8.885 nuovi casi e 445 morti nelle ultime 24 ore
ROMA (ITALPRESS) – Sono 8.885 i nuovi casi di Coronavirus in Italia e 445 i morti legati alla pandemia. Sono questi i numeri dell’emergenza Covid-19, resi noti dal quotidiano bollettino del ministero della Salute e dall’Istituto Superiore della Sanità.
I nuovi casi sono 28 in meno rispetto ai 8.913 di ieri, nonostante un sensibile aumento del numero di tamponi effettuati (68.681 contro i 59.879 di ieri, per un totale 8.802 in più).
Il totale del numero dei morti è ora di 72.370. Il totale degli attualmente positivi è 575.221 (6.539 in meno di ieri), dei quali 548.724 in isolamento domiciliare. I ricoverati in ospedale con sintomi sono oggi 23.932, 415 in meno rispetto a ieri, quando furono 23.517. Migliora la situazione anche nelle terapie intensive, con 15 ricoverati in meno di ieri (2.565 contro 2.580), con 167 ingressi nelle ultime 24 ore.
A livello regionale, con 2.782 nuovi casi, continua a essere il Veneto il territorio più colpito in questa fase, seguito dal Lazio (966) e dall’Emilia Romagna (750). Solo sette nuovi positivi in Molise. Veneto, Campania e Lazio sono le regioni in cui permane il maggior numero di positivi, mentre la Lombardia è quella che ha i letti di ospedale più utilizzati (3.791), seguita da Piemonte e Veneto. Lombardia, Veneto e Lazio hanno anche il maggior numero di letti occupati in terapia intensiva, mentre nelle ultime 24 ore la regione che ha fatto segnare il maggior numero di ingressi in terapia intensiva è la Puglia con 57.
In Valle D’Aosta i ricoverati in terapia intensiva sono solo quattro, mentre nelle ultime 24 non ci sono ingressi nei reparti per degenti gravi in Campania, Liguria e Molise.
(ITALPRESS).
Coronavirus, in Sicilia seconda giornata di vaccini per 200 sanitari
PALERMO (ITALPRESS) – Saranno complessivamente 200 le persone che oggi riceveranno il vaccino anti Covid nei quattro Centri di somministrazione allestiti a Palermo presso il Policlinico Giaccone e negli ospedali Civico, Villa Sofia-Cervello e Villa delle Ginestre. Prosegue, infatti, la fase “V-Day” della campagna vaccinale secondo il target individuato dal Piano nazionale che prevede la somministrazione del farmaco a 685 persone tra sanitari, a quanti operano comunque negli ospedali e agli operatori e ospiti delle Rsa o Centri residenziali per anziani. Lo rende noto la Presidenza della Regione siciliana.
Le operazioni di somministrazione delle dosi stanno andando avanti e, così come programmato dall’Assessorato regionale alla Salute, a essere vaccinati oggi (e fino al 30 dicembre) saranno dieci rappresentanti di ogni Azienda sanitaria dell’Isola.
Il Centro di somministrazione allestito al Civico, oltre che per 10 dipendenti della stessa azienda, è il riferimento per quanti provengono dal “Garibaldi” e dal “Cannizzaro” di Catania, dall’Ismett di Palermo e dal “Bonino Pulejo” di Messina.
I sanitari di “Villa Sofia-Cervello”, invece, accolgono i dipendenti provenienti dalle Asp di Trapani, Agrigento e Siracusa, dal “Papardo” di Messina e ovviamente i dieci colleghi della loro stessa azienda.
Nel Centro di somministrazione vaccino del Policlinico Giaccone, oltre agli interni, giungono i rappresentanti dei Policlinici di Catania e Messina e i sanitari delle Asp di Caltanissetta ed Enna. Infine, a Villa delle Ginestre le dosi riservate al personale proveniente dalle Asp di Catania, Messina e Ragusa, dall’ospedale di Cefalù e dal “Buccheri La Ferla” e ai colleghi dell’Asp di Palermo.
Intanto, l’Assessorato alla Salute ha effettuato un monitoraggio sulle 85 persone che ieri hanno ricevuto il vaccino anti Covid: nessuno ha presentato sintomi avversi.
Dopo le 685 vaccinazionidel “V-Day”, scatterà la vera e propria prima fase con oltre 140 mila persone coinvolte, sempre secondo i parametri del Piano nazionale che vedono come prioritarie le somministrazioni a sanitari, personale che lavora negli ospedali, ospiti e operatori delle Rsa e dei Centri residenziali per anziani.
(ITALPRESS).
Coronavirus, in Calabria due zone rosse fino al 6 gennaio
CATANZARO (ITALPRESS) – Il presidente facente funzioni della Giunta regionale della Calabria, Nino Spirlì, ha emesso una nuova ordinanza per far fronte all’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Il provvedimento prevede che “sull’intero territorio del comune di Fabrizia (Vibo Valentia) e della frazione Piscopio del Comune di Vibo Valentia, nei giorni compresi fra il 28 dicembre e il 6 gennaio 2021, si applicano le misure di ‘zona rossà di cui all’articolo 3 del Dpcm 3 dicembre 2020”.
“Il dipartimento di prevenzione dell’Asp di Vibo Valentia – spiega la nuova ordinanza – ha comunicato in data 27 dicembre 2020 che nel Comune di Fabrizia e nella frazione Piscopio del Comune di Vibo Valentia, si registrano focolai epidemici che destano particolare attenzione, tale da doversi ritenere utili provvedimenti restrittivi nei rispettivi territori”.
“Non sono consentiti – è scritto nel provvedimento – gli spostamenti fuori dai territori interessati, se non per comprovati motivi di salute, lavoro, necessità. E’ consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata, ubicata unicamente nei rispettivi territori interessati dalla presente ordinanza (Comune di Fabrizia e frazione di Piscopio), una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22 nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi”.
“E’ fatta salva – si legge ancora – la possibilità di transito in ingresso e in uscita dal territorio individuato, per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nei controlli e nell’assistenza e nelle attività riguardanti l’emergenza, e per le forze dell’ordine, forze di polizia, forze armate, corpo nazionale dei vigili del fuoco, impiegati per le esigenze connesse al contenimento della diffusione del Covid-19 o in altri servizi d’istituto, dei servizi pubblici essenziali, per gli spostamenti connessi alle relative attività. Consentito ai non residenti l’attraversamento ai Comuni interessati dal presente provvedimento, senza possibilità di sosta”.
(ITALPRESS).









