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Covid in Calabria, Piscopio e Fabrizia zone rosse fino al 6 gennaio

CATANZARO (ITALPRESS) – Il presidente facente funzioni della Giunta regionale della Calabria, Nino Spirlì, ha emesso una nuova ordinanza per far fronte all’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Il provvedimento prevede che “sull’intero territorio del comune di Fabrizia (Vibo Valentia) e della frazione Piscopio del Comune di Vibo Valentia, nei giorni compresi fra il 28 dicembre e il 6 gennaio 2021, si applicano le misure di ‘zona rossà di cui all’articolo 3 del Dpcm 3 dicembre 2020”.
“Il dipartimento di prevenzione dell’Asp di Vibo Valentia – spiega la nuova ordinanza – ha comunicato in data 27 dicembre 2020 che nel Comune di Fabrizia e nella frazione Piscopio del Comune di Vibo Valentia, si registrano focolai epidemici che destano particolare attenzione, tale da doversi ritenere utili provvedimenti restrittivi nei rispettivi territori”.
“Non sono consentiti – è scritto nel provvedimento – gli spostamenti fuori dai territori interessati, se non per comprovati motivi di salute, lavoro, necessità. E’ consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata, ubicata unicamente nei rispettivi territori interessati dalla presente ordinanza (Comune di Fabrizia e frazione di Piscopio), una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22 nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi”.
“E’ fatta salva – si legge ancora – la possibilità di transito in ingresso e in uscita dal territorio individuato, per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nei controlli e nell’assistenza e nelle attività riguardanti l’emergenza, e per le forze dell’ordine, forze di polizia, forze armate, corpo nazionale dei vigili del fuoco, impiegati per le esigenze connesse al contenimento della diffusione del Covid-19 o in altri servizi d’istituto, dei servizi pubblici essenziali, per gli spostamenti connessi alle relative attività. Consentito ai non residenti l’attraversamento ai Comuni interessati dal presente provvedimento, senza possibilità di sosta”.
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Coronavirus, 8.913 nuovi casi in 24 ore

ROMA (ITALPRESS) – Sono 8.913 i nuovi casi di Coronavirus in Italia (ieri 10.407), secondo i dati del Ministero della Salute – Istituto Superiore di Sanità, a fronte di 59.879 tamponi effettuati (ieri 81.285), su un totale di 26.046.137 da inizio emergenza. Nelle ultime 24 ore sono stati 298 i decessi, per un totale di 71.925 vittime. Con quelli di oggi diventano 2.047.696 i casi totali di Covid in Italia. Attualmente i positivi sono 581.760 (+819), 555.609 le persone in isolamento domiciliare. I ricoverati in ospedale con sintomi sono 23.571 (+259), di cui 2.580 (0) in terapia intensiva.
I dimessi/guariti sono 1.394.011, con un incremento di 7.813 unità nelle ultime 24 ore. La regione con il maggior numero di nuovi casi è il Veneto (3.337), seguita da Emilia Romagna (1.283), Lazio (997), Sicilia (682) e Piemonte (470).
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Vaccino-day, al Niguarda le prime somministrazioni per la Lombardia

MILANO (ITALPRESS) – Il Vaccination day segna “una giornata fondamentale. Si parte per un percorso ancora abbastanza lungo che porterà alla normalità. Verso la riacquisizione delle nostre libertà che abbiamo dovuto sacrificare. Non è però un ‘liberi tuttì: siamo nel mezzo di un’epidemia ancora in corso, continuiamo a comportarci come sempre con mascherine e distanziamento”. Queste le parole di augurio con cui il governatore lombardo Attilio Fontana, ha salutato il via regionale alla campagna vaccinale anti-Covid, avvenuto all’Ospedale Niguarda di Milano.
“Dal primo giorno – ha sottolineato il presidente Attilio Fontana, nel corso del punto stampa, tenuto all’esterno della struttura ospedaliera – ho sempre sostenuto che il vero cambio di passo si sarebbe verificato nel momento in cui avremmo avuto a disposizione il vaccino. Questa è una giornata fondamentale e il nostro primo pensiero va a chi ha perso la vita per il Covid e a chi ha avuto parenti e amici che ne sono stati colpiti. Un pensiero anche a chi ha contribuito a combattere l’epidemia: tutto il mondo sanitario, i volontari, l’Esercito che ha dato un grandissimo aiuto per affrontare varie problematiche”.
Vaccination day giornata importante per la Lombardia, il Paese e l’Europa vaccination day al Niguarda. “Questa – ha proseguito il presidente della Regione Lombardia – è una giornata importante anche per l’Unione Europea: se opera nel modo corretto, se si impegna nel modo giusto può essere fondamentale per il futuro del nostro Paese e dell’Europa. Guardiamo al futuro con maggiore serenità ma sempre con cautela, guardiamo con speranza al nostro futuro”.
Al ‘Vaccination Day’ organizzato presso l’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, con il presidente Fontana presenti l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, quello alla Sicurezza, Riccardo De Corato, e il sottosegretario alla Presidenza, Alan Christian Rizzi. Con loro, tra gli altri, anche il capo della Rappresentanza della Commissione Europea del Nord Italia, Massimo Gaudina, e il direttore generale del Niguarda, Marco Bosio.
“Queste prime vaccinazioni – ha detto nell’occasione Massimo Gaudina – sono poco più che simboliche ma reali. E’ un primo passo. E’ fondamentale essere qui in Lombardia che è stata la prima regione colpita in Europa dal Covid. Anche per questo è importante trasmettere la solidarietà europea e voltare pagina, come ha detto la presidente Von der Leyen. E’ la fine di un percorso per le istituzioni europee che hanno investito in ricerca e su questa grande operazione vaccini. La Commissione ha negoziato a nome dei 27 Paesi membri le dosi di vaccini. Altri vaccini dovrebbero ottenere le autorizzazioni. Se tutto andrà bene avremo 2 miliardi di dosi per tutta la popolazione europea e anche per aiutare paesi extra europei. L’Europa – ha concluso – continuerà a lavorare con accordi con altre case farmaceutiche, anche per altre malattie. Compiamo il primo passo per uscire da questo tunnel”.
“Si tratta – ha aggiunto il direttore generale del Niguarda, Marco Bosio – di un giorno di speranza, di un momento emozionante. Abbiamo passato un anno di sofferenza ma migliaia di persone sono state accolte e accudite all’interno di queste mura. E’ un momento di orgoglio per tanti sanitari. Un momento di luce e di speranza. Qualcosa di eccezionale. Inizia un percorso fondamentale per noi, per la cittadinanza e per gli operatori”.
Con il Vaccination Day prime vaccinazioni ‘simbolò Vaccination day, il dottorAl via regionale alle vaccinazioni, avvenuto presso l’Ospedale Niguarda, hanno fatto seguito le prime somministrazioni ‘simbolò a medici e infermieri. Tra gli altri, sono stati vaccinati Grazia Fresta, in rappresentanza degli Operatori dei servizi dell’Ospedale di Niguarda, Adele Gelfo, in rappresentanza degli Operatori sociosanitari del Niguarda, Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Ordine dei Medici di Milano e Pasqualino D’Aloia, presidente dell’Ordine degli infermieri di Milano. E inoltre, Fiorenzo Corti, in rappresentanza dei Medici di medicina generale, Silvio Garattini, presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche ‘Mario Negrì ed il virologo
Fabrizio Pregliasco, presidente dell’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze).
Il piano regionale prevede la distribuzione immediata delle prime dosi alle varie strutture regionali già selezionate. Dal carico di 324 fiale pervenuto saranno ricavate 1.620 dosi destinate agli ospedali lombardi. Vi giungeranno grazie ai mezzi di Areu.
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Covid, in Sicilia primi vaccinati al civico di Palermo

PALERMO (ITALPRESS) – “Sono emozionato perchè qui inizia la riscossa contro questa malattia”. Lo ha detto Francesco Gervasi, responsabile del laboratorio specialistico dell’Ospedale Civico di Palermo dove sono state conservate le dosi di vaccino Pfizer. “Questo rappresenta intanto una difesa, un baluardo per i sanitari che non diventeranno più veicolo di infezione. Oggi inizia la più grande operazione di vaccinazione di massa della storia dell’umanità. Io dico a tutti di vaccinarsi”, ha sottolineato il medico, nel giorno dell’inizio della campagna vaccinale contro il coronavirus.
“Abbiamo dato l’avvio a questa campagna, e speriamo sia l’inizio e la fine di un incubo, con una partecipazione massiva da parte degli operatori sanitari che è l’obiettivo che vogliamo conseguire, poi questo stesso sarà un messaggio rivolto a tutta la popolazione perchè se il mondo sanitario risponderà in maniera compatta ed il maniera massiva, penso che possa essere un volano per tutta la cittadinanza per raggiungere quell’immunità solidale di cui parlavamo”, ha aggiunto Massimo Geraci, responsabile del pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo, primo a sottoporsi al vaccino in Sicilia. Con lui anche Rosalba Setticasi, coordinatore infermieristico della rianimazione Covid: “E’ una gioia immensa sperare di poter ricominciare – dice – questa è la nostra speranza. Lo dedico a tutte le famiglie dei defunti che abbiamo avuto in questi mesi, il pensiero in questo momento va a loro. Nessuno può pensare di non vaccinarsi, troppi morti, invito a vaccinarsi, penso che i professionisti non ci debbano essere dubbi. Nessuna paura per quello che c’è stato si, ma adesso nessuna paura”.
“Si parte dal Civico per espressa volontà del presidente della Giunta regionale e dell’assessore alla Salute, forse in qualche maniera si vuole riconoscere e premiare lo sforzo che quest’ospedale e questi operatori hanno fatto durante sia la prima che la seconda fase”, spiega Roberto Colletti, direttore generale dell’ospedale Civico di Palermo, presente nel giorno dell’inizio della campagna vaccinale contro il coronavirus. “Vorrei sottolineare che durante la prima fase noi siamo stati destinatari di coloro che arrivavano da Bergamo, i due pazienti che come tutti sapete sono poi ritornati guariti nelle loro case – sottolinea Colletti -. Oggi si comincia con cinquanta operatori, si proseguirà lunedì, martedì e mercoledì. Da lunedì saranno affiancate anche tre altre strutture ospedaliere ovvero il Policlinico, il Villa Sofia, il Cervello e l’Asp 6 e così si comincia a vedere la luce infondo al tunnel. E’ una fase che ci vede impegnati coralmente”.
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Vaccino-day, Giani “la luce in fondo al tunnel”

FIRENZE (ITALPRESS) – “La luce in fondo al tunnel: da oggi la Toscana si cura con il vaccino antiCovid!”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, in occasione del Vaccino-day.
Le prime 620 dosi di vaccino, arrivate ieri sera alle 22.30 all’aeroporto di Peretola da Roma, sono arrivate alla farmacia dell’ospedale di Careggi alle 8 di oggi, scortate da carabinieri e militari dell’Esercito, che hanno consegnato il primo scatolone simbolicamente al governatore Eugenio Giani. Poi i vaccini, suddivisi nelle varie fiale, sono partiti per vari ospedali della Toscana e alla Rsa di Montedomini.
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Vaccino-day, De Luca “giornata simbolo per lotta al Covid”

NAPOLI (ITALPRESS) – “E’ iniziata una giornata simbolicamente importante per la lotta al Covid-19. Con l’arrivo presso il punto di smistamento dell’Ospedale del Mare delle prime dosi destinate alla Campania, è partita la campagna vaccinale (Pfizer/BionTech), il “V-Day”, nella nostra regione”. Così in un post su Facebook, Vincenzo De Luca accoglie la giornata europea delle vaccinazioni. Il Presidente della Campania ha poi illustrato il piano di azione odierno: “Entro poche ore – afferma De Luca – le dosi verranno distribuite nelle sette postazioni allestite in altrettanti ospedali della Campania: Cotugno, Cardarelli, Ospedale del Mare (Napoli); San Sebastiano (Caserta), Moscati (Avellino), San Pio (Benevento), Ruggi d’Aragona (Salerno). In ogni presidio saranno somministrate in simultanea le 100 dosi di vaccino previste, a operatori sanitari, medici in prima linea nella lotta al Covid e, a partire dalle 13, a 20 operatori di una residenza per anziani dell’Asl Napoli 1”.
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Vaccino-day, somministrata prima dose in Liguria

GENOVA (ITALPRESS) – E’ stato somministrato alle 10.18 all’ospedale San Martino di Genova il primo vaccino contro il Covid-19 in Liguria. A riceverlo è stata Gloria Capriata, 48enne genovese, coordinatrice infermieristica della prima rianimazione per i pazienti positivi aperta al policlinico all’inizio dell’emergenza. Il medico che ha inoculato la prima dose è Anna Maria Di Bella, 60 anni, al dipartimento di igiene dal 2002.
Sono 320 le dosi arrivate in Liguria per il ‘vaccine day’ che rappresenta l’inizio della prima fase della campagna in cui verranno distribuite 60.142 dosi in tutta la regione. I primi a riceverle oggi sono i rappresentanti delle categorie coinvolte dal piano: medici, infermieri, personale sanitario e amministrativo, medici di medicina generale e pediatri di famiglia, personale delle pubbliche assistenze, dipendenti e ospiti delle Rsa.
Nella mattinata si vaccineranno anche alcuni componenti della task force sanitaria regionale: Giancarlo Icardi, direttore di igiene al San Martino; Filippo Ansaldi, responsabile della prevenzione di Alisa; Matteo Bassetti, direttore di malattie infettive al San Martino e Angelo Gratarola, responsabile del dipartimento interaziendale regionale di emergenza-urgenza. Altre 45 dosi oggi saranno somministrate in una Rsa genovese, Villa Marta di Betania.
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Vaccino-day, Zingaretti “oggi è una giornata di speranza”

ROMA (ITALPRESS) – “Oggi è una giornata di speranza, ma ci aspettano ancora mesi di una dura battaglia”. Così il segretario del Pd e presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, allo Spallanzani, a Roma, in merito ai primi vaccini.
“Oggi è l’inizio di una fase nuova ma sarà lunga per ottenere dei risultati, perchè andranno vaccinate milioni di persone – aggiunge -. Serve una campagna di massa che arriverà alle persone tra qualche mese”.
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