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Covid, 16.308 nuovi casi e 553 decessi nelle ultime 24 ore

ROMA (ITALPRESS) – Sono 16.308 i nuovi casi di Coronavirus, secondo i dati del Ministero della Salute, a fronte di 176.185 tamponi effettuati. I decessi, invece, sono 553 per un totale di 68.447 vittime da inizio emergenza. Con quelle di oggi diventano 1.938.083 le persone che hanno contratto il Covid da inizio pandemia, e 24.991.705 i tamponi complessivi effettuati. Attualmente i positivi in Italia sono 620.166 mentre sono 592.018 le persone in isolamento domiciliare. I ricoverati in ospedale con sintomi sono 25.364 di cui 2.784 in terapia intensiva. I dimessi/guariti sono 1.249.470, con un incremento di 23.384 unità nelle ultime 24 ore. La regione con il maggior numero di nuovi casi è il Veneto (3.834), seguita da Lombardia (1.944), Emilia Romagna (1.641), Lazio (1.410) e Puglia (1.382).
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Fnomceo “I giovani medici siano al centro dell’attenzione del Governo”

ROMA (ITALPRESS) – La sicurezza dei medici; il grazie per il loro impegno, sino all’estremo sacrificio, durante la pandemia. Le vaccinazioni anti-Covid, che partiranno a breve. Le elezioni degli Ordini. La vicenda kafkiana del Concorso per le Specializzazioni, con ventiquattromila giovani medici in attesa, da settembre, di conoscere il loro destino. La ripartizione dei fondi del Recovery Plan, che, dopo tante aspettative, vede la sanità come fanalino di coda. Sono questi alcuni dei passaggi cruciali della relazione del Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, che ha chiuso il Consiglio Nazionale di oggi – vale a dire, l’assemblea dei 106 Presidenti degli Ordini Territoriali -, l’ultimo del triennio 2018-2020.
Stanno volgendo infatti al termine le procedure per il rinnovo dei Consigli degli Ordini provinciali: 89 su 106 hanno già votato, altri 8 voteranno in presenza, mentre 9 hanno chiesto di farlo per via telematica. E proprio oggi è stato approvato il Regolamento per il voto telematico.
Tra gli interventi, significativo quello, quasi a sorpresa, del ministro della Salute Roberto Speranza, che ci ha tenuto a collegarsi, nonostante i numerosi impegni, per portare un saluto e un ringraziamento ai medici italiani.
Cinque i punti essenziali del suo discorso: le vaccinazioni anti-Covid, ormai ai blocchi di partenza, che vedranno tra i primi fruitori proprio i medici e il personale sanitario; la formazione post lauream; la sicurezza dei medici e degli operatori; le misure restrittive, in vista delle festività, che il Governo sta mettendo a punto; i fondi del Recovery Plan, che costituiscono un’opportunità straordinaria per la sanità e sui quali bisogna fare uno sforzo in più.
“Temi che interessano sicuramente tutti i Presidenti”, ha commentato Anelli. Che ha acceso un faro sulla formazione dei medici dopo la laurea: “So che non è il tuo Dicastero, in quanto la competenza è del Mur ha commentato -. Ma credo che questi colleghi meritino l’attenzione dell’intero Governo. Questo anche in considerazione della carenza di medici specialisti e di medicina generale, mentre entrambi i concorsi sembrano ora essere bloccati. Credo che questo tema debba investire tutti noi, perchè questi medici rappresentano il futuro della Professione e dell’assistenza”.
E sulla sicurezza, Anelli ha iniziato l’avvio del monitoraggio sui rischi e criticità, che vedrà gli Ordini protagonisti, quali ‘braccì del Ministero della Salute sul territorio: a giorni partirà infatti un questionario, che sarà inviato, tramite gli Ordini, agli iscritti. Obiettivo: comprendere dove si nascondano i rischi e prevenirli.
Infine, la partecipazione di Diego Della Valle, invitato per ricevere i ringraziamenti per l’istituzione del fondo “Sempre con voi”, che ha raccolto undici milioni e mezzo di euro da devolvere alle famiglie degli operatori sanitari caduti nella lotta contro il Covid.
“Un omaggio a una grande persona” ha commentato, presentandolo, il segretario della Fnomceo, Roberto Monaco. Che si è ripromesso di invitarlo e ringraziarlo anche di persona, non appena sarà possibile.
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Coronavirus, 17.992 nuovi casi e 674 decessi in 24 ore

ROMA (ITALPRESS) – Meno contagi da coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore. Sono 17.992 i nuovi casi, in calo rispetto ai 18.236 di ieri. Lieve flessione per i decessi, 674 (ieri erano stati 683). Bisogna però registrare il numero minore di tamponi rispetto alle 24 ore precedenti: 179.800 (ieri erano stati 185.320). Risale ancora il rapporto tamponi/positivi al 10%. E’ quanto riporta il consueto bollettino del Ministero della Salute che monitora la situazione della pandemia in Italia. Per quanto riguarda i guariti sono 22.272. Continua il calo degli attualmente positivi: oggi sono 7.545 in meno con un numero complessivo pari a 627.798.
Le persone in isolamento domiciliare sono 599.210. Non si arresta per fortuna il calo dei ricoveri, con 25.769 persone che si trovano nelle degenze ordinarie (-658), idem per le terapie intensive, che contano oggi 2.819 ricoverati, 36 in meno in 24 ore. Bisogna però registrare, al netto del numero complessivo, che i nuovi ingressi nelle rianimazioni sono in leggera crescita, 189 (+6). Sul fronte delle regioni è il Veneto che registra il numero maggiore di nuovi positivi al Covid, 4.211: a seguire Lombardia (2.744) ed Emilia Romagna (1.745).
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Artrite reumatoide, il farmaco Rinvoq adesso rimborsabile in Italia

ROMA (ITALPRESS) – AbbVie, azienda biofarmaceutica globale basata sulla ricerca, ha annunciato oggi che l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha approvato la rimborsabilità in Italia di Rinvoq (upadacitinib) per il trattamento dell’artrite reumatoide attiva di grado da moderato a severo in pazienti adulti che hanno risposto in modo inadeguato o che sono risultati intolleranti a uno o più farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARD, disease-modifying anti-rheumatic drug). Rinvoq è un inibitore selettivo e reversibile di JAK che può essere assunto una volta al giorno in monoterapia o in combinazione con metotressato (MTX). “La rimborsabilità in Italia di upadacitinib è un importante passo in avanti sia per i medici reumatologi che per i pazienti – sottolinea Roberto Gerli, presidente nazionale della Società Italiana di Reumatologia (SIR) – Si tratta di un farmaco somministrato per via orale, della categoria degli inibitori selettivi di Jak, con grandi risultati in termini di efficacia e sicurezza. Come è stato osservato nel corso di uno dei più vasti programmi di sperimentazione clinica di fase III sull’artrite reumatoide, upadacitinib ha dimostrato di migliorare in modo significativo i segni e i sintomi della malattia e di poter aiutare un maggior numero di pazienti a ottenere la remissione clinica o una bassa attività di malattia”.
La Commissione Europea aveva approvato Rinvoq a dicembre 2019 grazie ai dati del programma globale SELECT di fase III sull’artrite reumatoide, che ha valutato circa 4.400 pazienti con artrite reumatoide attiva da moderata a severa nel corso di cinque studi registrativi. Gli studi hanno incluso valutazioni di efficacia, sicurezza e tollerabilità in un ampio spettro di pazienti, compresi quelli che avevano fallito la terapia o erano intolleranti ai farmaci antireumatici biologici modificanti la malattia, ai pazienti naìve al metotressato o che avevano risposto in maniera inadeguata al metotressato. Nel corso degli studi registrativi, Rinvoq (upadacitinib) ha soddisfatto tutti gli endpoint primari e secondari in diverse popolazioni di pazienti adulti con artrite reumatoide attiva di grado da moderato a severo. Rinvoq ha dimostrato tassi di remissione clinica e di bassa attività di malattia significativamente più elevati rispetto a tutti i bracci comparatori.
“In Europa quasi 3 milioni di persone convivono con l’artrite reumatoide, di cui circa 350mila in Italia. Una patologia che presenta un forte impatto perchè provoca intensi dolori articolari e danni progressivi e irreversibili con conseguenze invalidanti – dichiara Luigi Sinigaglia, Past President della Società Italiana di Reumatologia (SIR) – Grazie a queste cure estremamente efficaci e a una strategia terapeutica ottimale, oggi è possibile ottenere una condizione di controllo dei principali sintomi e di tutte le manifestazioni di attività della patologia. L’obiettivo della remissione oggi è più reale e concreto, e la remissione quando è sostenuta nel tempo consente al paziente una vita normale dal punto di vista della sintomatologia clinica con un ritorno alla piena efficienza lavorativa e sociale”.
“L’innovazione in reumatologia ha cambiato la vita di tanti pazienti – evidenzia Silvia Tonolo, Presidente Associazione Nazionale Malati Reumatici – Accogliamo con favore l’ottenimento della rimborsabilità di upadacitinib da parte di Aifa. Ora la remissione per i pazienti con artrite reumatoide è un obiettivo raggiungibile. Ci auguriamo che le diverse regioni italiane consentano un rapido accesso a questo nuovo trattamento in grado di migliorare la vita delle persone affette da una patologia spesso invalidante, capace di incidere sul paziente anche dal punto di vista psicologico”.
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Vaccini, 22 reazioni avverse ogni 100 mila dosi nel 2019

ROMA (ITALPRESS) – Nel 2019, su un totale di oltre 23 milioni di dosi somministrate in Italia per tutte le tipologie di vaccini, sono state riscontrate 22 segnalazioni di reazioni avverse ogni 100.000 dosi, che corrispondono a circa 11,2 segnalazioni ogni 100.000 abitanti, tendenzialmente in linea con il tasso osservato nel 2017 e nel 2018. I dati sono contenuti nel Rapporto vaccini 2019, pubblicato dall’Aifa, nel quale sono descritte le attività di vaccinovigilanza condotte in Italia dall’Agenzia Italiana del Farmaco in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e con il Gruppo di lavoro sull’analisi dei segnali dei vaccini.
“Il monitoraggio post-marketing della sicurezza dei vaccini è di fondamentale importanza non solo per la valutazione continua del profilo beneficio/rischio dei vaccini e la programmazione delle campagne vaccinali per la prevenzione delle malattie infettive, ma anche per fornire informazioni trasparenti ed aggiornate sulla loro sicurezza e sulle attività di controllo che vengono condotte a livello nazionale e globale”, ha sottolineato il direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini.
Anche quest’anno è stato possibile calcolare i tassi di segnalazione (rapporto tra segnalazioni e i dati di esposizione), grazie al dato relativo al numero di dosi di vaccini somministrate nel 2019 e fornito dalla Direzione Generale Prevenzione Sanitaria del ministero della Salute in collaborazione con le Regioni. Dall’analisi dei dati nazionali non sono emerse informazioni che possano modificare il rapporto fra benefici e rischi per le varie tipologie di vaccini correntemente utilizzate, confermando quindi la loro sicurezza in linea con quanto osservato anche a livello europeo. Il tasso delle segnalazioni considerabili gravi e correlabili alla vaccinazione è di 2,9 casi ogni 100.000 dosi, che corrisponde prevalentemente ad eventi già conosciuti (iperpiressia, reazioni allergiche etc.). Tutte le sospette reazioni avverse osservate nel 2019, infatti, sono note e pertanto già riportate nelle informazioni sul prodotto dei vaccini autorizzati in Italia.
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Menarini Diagnostics, test che distingue Covid-19 da influenza

ROMA (ITALPRESS) – Menarini Diagnostics ha introdotto un nuovo test che riesce a identificare, con un unico esame diagnostico e un unico tampone, se il paziente è positivo al Covid-19 o se ha contratto l’influenza di tipo A o B. Il test si effettua sulla piattaforma VitaPCR, lo strumento “portatile” usato principalmente per la diagnosi molecolare del Covid-19, distribuito dallo scorso aprile da Menarini Diagnostics e già in uso in centinaia di strutture europee con oltre 1.400 unità.
Con l’utilizzo di un nuovo kit contenente degli appositi reagenti, questi stessi strumenti saranno, quindi, in grado di intercettare, in soli 20 minuti e con grandissima precisione, non solo l’eventuale presenza dell’RNA virale di SARS-CoV2, ma anche quella dei virus dell’influenza A e B. Grazie all’utilizzo della tecnologia PCR (Polymerase Chain Reaction), lo strumento rispetta standard altissimi di precisione e affidabilità.
Oltre a rappresentare un valido supporto per i sistemi sanitari, l’utilizzo di questi test permetterà nei casi di influenza, di evitare l’isolamento preventivo del paziente e, nei casi Covid, di avviare tempestivamente il protocollo previsto dallo Stato.
Il nuovo kit, con marcatura CE, è già disponibile ed è distribuito da Menarini in Italia, Austria, Belgio, Germania, Grecia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Regno Unito. “Nei prossimi mesi vedremo un aumento di persone con sintomi simil-influenzali che potrebbero essere attribuiti sia a un’infezione da SARS-CoV-2 che all’influenza A e B – ha detto Fabio Piazzalunga, general manager di Menarini Diagnostics – Questo test è di fondamentale importanza per l’immediata diagnosi e per offrire tempestivamente ai pazienti il trattamento più adeguato”. Una volta prelevato con un tampone naso o orofaringeo, da personale sanitario, il campione viene inserito in un flaconcino contenente un liquido, e agitato. Il suo contenuto verrà quindi versato in un altro flaconcino, contenente il reagente che, una volta richiuso, verrà inserito all’interno del sistema VitaPCR™, avviando il processo di analisi. Entro 20 minuti lo strumento rilascia il risultato sul proprio schermo, indicando negatività o positività per Covid-19, influenza A e influenza B.
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Coronavirus, 18.236 nuovi casi e 683 decessi

ROMA (ITALPRESS) – Crescono leggermente i contagi da Coronavirus in Italia. Sono 18.236, in aumento rispetto ai 17.572 registrati ieri. Lievissimo incremento per i decessi, 683 (+3). E’ quanto emerge dai dati del bollettino del ministero della Salute che monitora la situazione della pandemia in Italia. Per quanto riguarda i guariti sono 27.913. Calano gli attualmente positivi di 10.636 unità, toccando quota 635.343. I contagi crescono nonostante un numero minore di tamponi processati in 24 ore: 185.320 (il giorno precedente ne erano stati effettuati quasi 200 mila). Risale ancora il rapporto tamponi/positivi al 9,8%.
Le persone in isolamento domiciliare sono 606.061. Continua il trend in calo dei ricoveri, con 26.427 persone che si trovano nelle degenze ordinarie (-470). In significativa flessione anche le terapie intensive, che contano 2.855 ricoverati, 71 in meno in 24 ore. Anche i nuovi ingressi sono in riduzione, 183 (-8). Sul fronte delle regioni è il Veneto che registra il numero maggiore di nuovi positivi al Covid, 4.402; seguono Lombardia (2.730) e l’Emilia Romagna (1.667).
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Arcuri “Distribuiremo i vaccini anti-Covid dai più anziani in giù”

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“Dai piu’ anziani in giu’, cosi’ distribuiremo le dosi” dei vaccini anti-Covid. Lo dice, in un’intervista al Corriere della Sera, il commissario sanitario all’emergenza Domenico Arcuri,. “Con il ministro della Salute e il suo staff – aggiunge – con i miei collaboratori, con migliaia di medici e di infermieri, l’esercito, alcune grandi aziende pubbliche italiane, la comunita’ scientifica e con il sostegno quotidiano del governo, noi siamo pronti. Non perderemo neanche un minuto e non conserveremo una sola dose nei nostri magazzini. Sarebbe intollerabile”. E assicura: “Ci sono gli hub, la dotazione delle celle frigorifere e il sistema di distribuzione e’ gia’ pronto a partire”. “Se le agenzie del farmaco in Italia e in Europa rispetteranno il calendario”, la vaccinazione inizierà “simbolicamente a fine dicembre. E massicciamente a inizio gennaio”.
Nella seconda fase di vaccinazioni “dovranno rientrare anche i lavoratori che svolgono servizi essenziali che li mettono a rischio: forze dell’ordine, scuola, trasporto pubblico e anche le carceri».
Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, ora anche capofila del rilancio dell’Ilva di Taranto. “Gli uomini soli al comando non sono piu’ parte del nostro tempo – dice – Del mio, mai stati. E comunque, limitandoci all’Ilva, in fondo tutti insieme un accordo l’abbiamo sottoscritto”. “L’Italsider – aggiunge – ha scritto pagine importanti dell’industria italiana. E’ stata una fase irripetibile, in cui i governi disegnavano interventi diretti nell’economia preoccupandosi dello sviluppo e dell’occupazione. Quella stagione e’ finita”.
“Oggi – aggiunge – e’ il momento di riaccelerare, siamo in uscita dall’emergenza piu’ grave del dopoguerra” perche’ “un Paese senza industria ne’ innovazione non ha futuro ed e’ per questo che stavolta sara’ diverso. Lo Stato assicurera’ una rapida transizione della produzione di acciaio verso livelli di sostenibilita’ ambientale e sociale: un terzo della produzione sara’ “verde”, ci sara’ un forno elettrico e due impianti per il preridotto. A partire dal Sud, si puo’ produrre un acciaio verde ed ecosostenibile”.
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