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Controlli anti Covid per chi arriva in Sicilia, sopralluogo Musumeci

PALERMO (ITALPRESS) – Sono partiti, stamane, i controlli dei viaggiatori in arrivo in Sicilia, così come disposto dall’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, per limitare il contagio del Coronavirus nell’Isola. Il governatore, per rendersi conto personalmente della situazione, si è recato in mattinata all’aeroporto “Fontanarossa” di Catania, dove ha incontrato gli operatori del Servizio sanitario regionale che effettueranno i tamponi rapidi ai passeggeri.
“Nel primo giorno di avvio della mia ordinanza – ha detto Musumeci – ho verificato l’efficienza e l’organizzazione perfetta che abbiamo predisposto, in collaborazione con la società che gestisce lo scalo di Catania e la stessa cosa vale per l’aeroporto di Palermo. Non ci sono file, non c’è ressa, i passeggeri sono soddisfatti, la comunità siciliana è rassicurata dal fatto che chi rientra in Sicilia deve dimostrare di non essere positivo al Covid. Possiamo affrontare questo periodo natalizio con serenità, ma anche con grande senso di responsabilità. Questa postazione è stata immaginata e realizzata anche all’arrivo delle stazioni ferroviarie. Sono convinto che stiamo dando un esempio di grande efficienza”.
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Un test “4 in 1” distingue Sars-Cov-2 da influenza A e B e polmonite

ROMA (ITALPRESS) – Abbott ha ottenuto il marchio CE per Alinity m Resp-4-Plex, il test molecolare per rilevare e differenziare SARS-CoV-2, influenza A, influenza B e virus respiratorio sinciziale (RSV) con un unico test. “Si tratta di un prodotto importante all’esordio di una stagione influenzale che inizia in concomitanza con il COVID-19, e perchè questi virus causano sintomi simili ma richiedono approcci terapeutici diversi”, spiega l’azienda in una nota.
Il test Alinity m Resp-4-Plex può essere effettuato con un unico tampone nasofaringeo raccolto da un operatore sanitario in persone con segni e sintomi di infezione delle vie respiratorie, e verrà eseguito sul sistema Alinity m, il più avanzato analizzatore di laboratorio per la biologia molecolare di Abbott per elevati volumi di test. er contribuire a combattere la pandemia, Abbott ha accelerato la distribuzione del sistema Alinity m negli ospedali, nei centri universitari e nei laboratori, tutte strutture cruciali per l’assistenza al paziente.
“Mentre gli operatori sanitari sono in prima linea nell’affrontare la pandemia da Covid-19, devono ora far fronte anche all’ulteriore afflusso derivante dall’influenza stagionale”, dichiara Andrea Wainer, Executive Vice President, Rapid and Molecular Diagnostics, Abbott. “Abbott si è impegnata al massimo nella fornitura di test per il Covid-19 in quanti più contesti possibili, e questo nuovo test consentirà una diagnosi e un triage rapidi ed efficienti nei pazienti che presentano sintomi respiratori, in modo che possano ricevere le cure più appropriate”, prosegue.
“Il test Alinity m Resp-4-Plex sarà un prodotto cruciale per rilevare questi quattro virus respiratori, soprattutto durante la stagione influenzale e la concomitante pandemia da Covid-19. La tecnologia avanzata del sistema Alinity m fornisce l’automazione e un accesso su richiesta dei test, il che significa che un test urgente può essere eseguito in qualsiasi momento – prosegue Abbott -. Questa flessibilità ed efficienza consentono di effettuare test per più malattie, producendo al contempo risultati rapidi con volumi elevati di test”.
La capacità del test di rilevare questi virus simultaneamente con un solo tampone consentirà anche di risparmiare sui dispositivi di raccolta, la cui domanda è aumentata notevolmente durante la pandemia da Covid-19.
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Coronavirus, Sala “non si cambi idea ogni giorno”

MILANO (ITALPRESS) – “Non so se aprire sia stato imprudente o meno, ma c’era da aspettarsi che una cosa del genere succedesse. C’è un governo, ci sono dei tecnici. Prendano una decisione. Dal mio punto di vista, io non farò altro che supportare le decisioni prese e cercare di far sì che tutto funzioni”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, intervenendo questa mattina su RTL 102.5 in merito alle riaperture di alcune regioni, tra cui la Lombardia, e i conseguenti assembramenti che si sono verificati. “E’ chiaro – ha aggiunto, rispondendo a specifica domanda – che bisogna mantenere un pò più di restrizioni, poi serve formula giusta. Per esempio, se abbiamo permesso ai ristoranti di riaprire, questi si sono organizzati, hanno richiamato il personale e hanno fatto le loro scorte. E adesso li chiudiamo di nuovo? Ci vuole un pò di equilibrio. Perlomeno non cambiamo di giorno in giorno”, ha rilevato il primo cittadino.
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In Italia la fecondazione assistita è ancora poco conosciuta

ROMA (ITALPRESS) – In Italia la fecondazione assistita è un campo della medicina ancora poco conosciuto. Infatti, anche se l’ultimo bilancio demografico tracciato dal bollettino dell’Istat registra un nuovo record negativo di nascite nel 2019, con un calo di oltre 19 mila unità rispetto all’anno precedente (-4,5%), nel nostro Paese le conoscenze in merito alle tecniche di PMA, al social freezing, alla diffusione della sterilità di coppia, sono ancora molto basse. Questo è quanto ha dimostrato lo studio commissionato da IVI all’Istituto di ricerca Ixè, che ha preso in esame un campione di 614 individui di entrambi i sessi tra i 25 e i 44 anni, nell’arco di tempo compreso tra il 31 agosto e l’11 settembre 2020. Ad esempio, solo 2 intervistati su 10 dichiarano di aver sentito parlare di congelamento degli ovociti e sono al corrente del fatto che venga praticato in Italia.
Un ulteriore 18% lo conosce ma non ritiene non si pratichi in Italia, 4 su 10 non sanno se si pratica o meno in Italia e il restante 20% non lo conosce affatto. La predisposizione a ricorrere alla fecondazione assistita, nel caso ipotetico in cui si desiderasse avere un figlio e non si riuscisse ad ottenere una gravidanza in modo naturale, resta invariata rispetto allo scorso anno, con un 51% degli intervistati che vi ricorrerebbe. Un dato interessante emerge riguardo la fecondazione eterologa: rispetto all’indagine svolta lo scorso anno, questa tipo di trattamento sembra aver avuto una crescita di propensione nel segmento della popolazione dei 25-44enni.
Alla luce di questi dati e dopo cinque anni di intensa attività del primo Centro a Roma, IVI rafforza la propria presenza nella Capitale italiana con l’apertura di una nuova Clinica di terzo livello, abilitata all’esecuzione di tutti i trattamenti di fecondazione assistita consentiti dalla legislazione italiana.
“Cerchiamo di venire incontro a una richiesta che con l’esplosione del Covid-19 è diventa ancora più urgente – ha affermato Daniela Galliano, direttrice di IVI Roma – dal momento che la crisi sanitaria ha reso più difficile accedere ai trattamenti di procreazione medicalmente assistita, non solo per il blocco intervenuto nella prima metà dell’anno su tutti i procedimenti di PMA, ma anche perchè intraprendere un viaggio all’estero, in questo periodo, rappresenta una difficoltà per la maggior parte dei nostri pazienti.”
“In più – ha proseguito Daniela Galliano – è probabile che dovremo convivere con il virus SARS-CoV-2 ancora a lungo. Il tempo è un fattore che assume un ruolo di primo piano quando si parla di fecondazione assistita. Quindi, dato che nel lungo termine, rinviare o ritardare un trattamento di PMA può incidere negativamente su alcuni gruppi di pazienti infertili, abbiamo deciso di agire subito con l’apertura della Nuova Clinica IVI di III Livello. In questo modo i pazienti potranno effettuare l’intero trattamento di fecondazione assistita presso la nuova Clinica IVI di Roma, seguiti dalla medesima equipe medica durante tutta la durata del percorso”.
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Coronavirus, 17.938 nuovi casi e 484 decessi in 24 ore

ROMA (ITALPRESS) – Sono 17.938 i nuovi casi di Coronavirus, secondo i dati del Ministero della Salute, a fronte di 152.697 tamponi effettuati. I decessi, invece, sono 484 per un totale di 64.520 vittime da inizio emergenza. Con quelle di oggi diventano 1.843.712 le persone che hanno contratto il Covid da inizio pandemia, e 24.215.726 i tamponi complessivi effettuati. Attualmente i positivi in Italia sono 686.031 mentre sono 655.138 le persone in isolamento domiciliare. I ricoverati in ospedale con sintomi sono 27.735 di cui 3.158 in terapia intensiva. I dimessi/guariti sono 1.093.161, con un incremento di 16.270 unità nelle ultime 24 ore. La regione con il maggior numero di nuovi casi è il Veneto (4.902), seguita da Lombardia (2.335), Emilia Romagna (1.940), Lazio (1.339) e Campania (1.219).
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Coronavirus, la primula simbolo della campagna di vaccinazione

ROMA (ITALPRESS) – L’architetto Stefano Boeri ha elaborato, insieme a un team di consulenti e a titolo gratuito, il concept architettonico e comunicativo della campagna di vaccinazione anti-Covid-19. Una proposta integrata presentata dal commissario straordinario Domenico Arcuri e dallo stesso Boeri, che prevede tre elementi: il logo della campagna e la sua declinazione; il progetto dei padiglioni temporanei da utilizzare per la somministrazione del vaccino nelle principali piazze italiane; e un agile totem informativo da localizzare nei luoghi pubblici. “Abbiamo voluto, grazie all’immagine di un fiore primaverile, una primula, creare un’architettura che trasmettesse un segno di serenità e rigenerazione. Se il virus ci ha chiuso negli ospedali e nelle case, il vaccino ci riporterà finalmente a contatto con la vita sociale e con la natura che ci circonda. Vaccinarsi sarà dunque un passo di fiducia nel futuro, responsabilità civile e di amore verso gli altri”, ha detto Boeri, nel corso della conferenza di presentazione. La proposta di Boeri, approvata nelle sue linee generali e ora in fase di ulteriore definizione, associa la campagna di vaccinazione a un fiore, icona non solo della grande biodiversità presente sul territorio italiano ma simbolo, anche, del ciclo della natura e della rinascita continua. Il fiore a cui si ispira il concept è la primula che, sbocciando per primo dopo il lungo inverno, annuncia il risveglio della primavera. Il fiore è il filo conduttore di tutti gli elementi della campagna tanto da costituire la stessa matrice della pianta circolare dei padiglioni destinati alle piazze italiane dove sarà ben visibile dall’alto, essendo disegnato in grandi dimensioni sulla superficie delle loro coperture e anche su pareti laterali e totem. Le piazze sbocceranno, quindi, visivamente con un fiore. A questo elemento si ispira anche il pay-off della campagna identitaria: “L’Italia rinasce con un fiore”. Per il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri. , “la primula sarà il simbolo della campagna di vaccinazione e un simbolo di rinascita. L’immagine fortissima di questi fiori che si stagliano nelle nostre piazze ci lascia ancora più convinti che la luce in fondo al tunnel comincia ad intravedersi. Abbiamo chiesto a medici e infermieri di darci una mano andando a popolare queste primule che saranno nelle piazze dove tutti coloro che vogliono potranno andarsi a vaccinare. In questi mesi abbiamo dato grande prova di essere una comunità, auspico con tutta la mia forza che questa comunità possa ritrovarsi intorno a questo simbolo”, ha concluso.
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Covid, 19.903 nuovi casi e 649 decessi nelle ultime 24 ore

ROMA (ITALPRESS) – Ancora una leggera crescita dei contagi in Italia: i nuovi casi di Coronavirus, secondo i dati del Ministero della Salute sono 19.903, a fronte di 196.439 tamponi effettuati, contro i 18.727 delle 24 ore precedenti (su 190.461 tamponi). Calano i decessi: 649 i morti (ieri erano stati 761), per un totale di 64.036 vittime da inizio emergenza.
Con quelle di oggi diventano 1.825.775 le persone che hanno contratto il Covid da inizio pandemia, e 24.063.029 i tamponi complessivi effettuati. Attualmente i positivi in Italia sono 684.848 (-5.475), 653.583 le persone in isolamento domiciliare. I ricoverati in ospedale con sintomi sono 28.006 (-496), 3.199 (-66) in terapia intensiva.
I dimessi/guariti sono 1.076.891, con un incremento di 24.728 unità nelle ultime 24 ore.
La regione con il maggior numero di nuovi casi è il Veneto (5.098), seguita da Lombardia (2.736), Emilia Romagna (1.807), Puglia (1.478), Campania (1.443).
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Coronavirus, drive-in e punti di controllo per chi rientra in Sicilia

PALERMO (ITALPRESS) – Sono oltre sessanta, tra drive-in e punti di controllo, i siti predisposti dalla Regione Siciliana per consentire a quanti rientreranno nell’Isola per le festività di fine anno di effettuare il test del tampone rapido, qualora non avessero eseguito il tampone molecolare entro le 48 ore antecedenti l’arrivo.
La misura, contenuta nell’ordinanza del presidente Nello Musumeci e condivisa con il Comitato tecnico scientifico regionale, punta a contrastare la diffusione del virus in seguito all’aumento della mobilità proprio durante il periodo natalizio. Come è noto, sono previsti dei Centri di controllo nei principali punti di accesso dell’Isola (porti, aeroporti, etc) e nei drive-in predisposti dalle Asp su tutto il territorio regionale.
Quanti giungeranno in Sicilia dovranno registrarsi sulla piattaforma www.siciliacoronavirus.it e segnalare se in possesso dell’esito negativo del tampone molecolare rino-faringeo effettuato nelle ultime 48 ore oppure procedere con l’esecuzione del test rapido nel territorio siciliano presso un drive-in dedicato o punto di controllo. In caso di esito positivo, si seguono le procedure previste per i soggetti Covid-19 positivi, con ripetizione del tampone molecolare e presa in carico da parte del Sistema sanitario regionale. Se negativo, potrà recarsi al domicilio, con la raccomandazione di mantenere i dispositivi di protezione individuale, evitare i contatti con soggetti terzi e sottoporsi nuovamente a tampone antigenico dopo cinque giorni presso i siti individuati dalle Asp.
In alternativa, si può andare presso un laboratorio autorizzato e sottoporsi al tampone molecolare, a proprie spese, con l’obbligo per la struttura stessa di darne comunicazione al dipartimento di Prevenzione dell’Asp.
Chi non segue nessuna di queste procedure, come ultima ipotesi, ha l’obbligo di porsi in isolamento fiduciario per 10 giorni, presso il proprio domicilio, dandone comunicazione al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta ovvero all’Asp di pertinenza.
Sono esclusi i pendolari e coloro che si siano allontanati dall’Isola, nei giorni immediatamente antecedenti, per recarsi nel territorio nazionale per un periodo inferiore a quattro giorni.
L’ordinanza sarà in vigore da lunedì prossimo 14 dicembre al 7 gennaio 2021 compreso.
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