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Coronavirus, nel Lazio 1632 casi positivi e 14 decessi

ROMA (ITALPRESS) – Oggi su quasi 20 mila tamponi nel Lazio (-1.406) si registrano 1.632 casi positivi (-151), 14 i decessi (-18) e +886 i guariti. Calano i casi e le terapie intensive. Roma città scende al di sotto dei 900 casi. Lo rende noto l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato.
Nella Asl Roma 1 sono 419 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Quattro casi sono ricoveri. Si registrano tre decessi di 86, 88 e 93 anni con patologie. Nella Asl Roma 2 sono 324 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Centotrentuno sono i casi su segnalazione del medico di medicina generale. Si registra un decesso di 80 anni con patologie. Nella Asl Roma 3 sono 146 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Sette casi sono ricoveri.
Si registrano due decessi di 77 e 86 anni con patologie. Nella Asl Roma 4 sono 50 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso di 63 anni con patologie. Nella Asl Roma 5 sono 137 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso di 78 anni con patologie. Nella Asl Roma 6 sono 161 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto.
Nelle province si registrano 395 casi e sono sei i decessi nelle ultime 24h. Nella Asl di Latina sono 183 i nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano due decessi di 75 e 78 anni con patologie. Nella Asl di Frosinone si registrano 97 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio, contatti di un caso già noto o con link familiare. Si registrano due decessi di 54 e 91 anni con patologie. Nella Asl di Viterbo si registrano 86 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano due decessi di 59 e 74 anni con patologie. Nella Asl di Rieti si registrano 29 casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto.
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Bimba di 6 mesi curata a Napoli con farmaco innovativo, tornata a casa

NAPOLI (ITALPRESS) – All’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, una bambina di meno di sei mesi affetta da Atrofia Muscolare Spinale (SMA) è stata sottoposta a una terapia genica estremamente innovativa, autorizzata in Europa a maggio scorso e in Italia lo scorso 17 novembre. Si tratta del primo trattamento di questo tipo effettuato nel nostro Paese.
L’Atrofia Muscolare Spinale di Tipo 1 è una gravissima malattia genetica neuromuscolare, insorge subito dopo la nascita e causa una progressiva debolezza muscolare che compromette la respirazione e la deglutizione, causando la morte entro i due anni di vita.
Il farmaco somministrato al Santobono di Napoli, considerato il più costoso al mondo – 1,9 milioni di euro per singolo trattamento – corregge il problema genetico, determinando la completa regressione della malattia.
Questa terapia, infatti, si basa su un vettore virale reso inoffensivo che, privato del suo patrimonio genetico, è capace di veicolare il gene umano mancante nelle cellule motorie del midollo spinale, permettendo di produrre la proteina mancante in questa malattia.
“Ringrazio la Regione, il Servizio farmaceutico diretto da Ugo Trama e tutto il personale sanitario infermieristico ed amministrativo dell’azienda che si è impegnato per raggiungere questo importante risultato di cura ed innovazione per una grave malattia genetica – dice Anna Maria Minicucci, Commissario Straordinario dell’AORN Santobono Pausilipon -. Questo traguardo si aggiunge ai molti conseguiti in questi anni dall’Aorn Santobono Pausilipon di Napoli, consolidatasi ormai a pieno titolo tra le più importanti realtà sanitarie pediatriche italiane ed europee”.
Il rapido utilizzo di questo farmaco al Santobono è stato reso possibile grazie ad un eccezionale lavoro di squadra che ha coinvolto il settore Farmaceutico Regionale, i servizi interni all’Azienda Ospedaliera: Acquisizione Beni e Servizi, Farmacia Ospedaliera, Direzione Aziendale e Sanitaria e tutta l’equipe della Unità di Neurologia diretta da Antonio Varone.
“Un’altra straordinaria dimostrazione di eccellenza della Sanità campana – dichiara il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca -. Un lavoro di equipe ancora più significativo se si considera l’età della bambina e la possibilità offerta dal Santobono di poter praticare, prima volta in Italia, una terapia all’avanguardia che ha portato alle dimissioni della piccola paziente. Desidero ringraziare la direzione strategica, i medici e tutto il personale del Santobono, per questo ulteriore grande risultato ottenuto”.
La bambina è già tornata a casa insieme alla mamma e al papà.
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Arcuri “202 milioni di dosi di vaccino nei prossimi 15 mesi”

ROMA (ITALPRESS) – “Nell’ipotesi in cui gli istituti di certificazione europei e italiani forniranno le certificazioni dei vaccini arrivati alla fase di sperimentazione, sarà possibile che nel corso dei prossimi 15 mesi, quindi da gennaio fino a marzo del 2022, arrivino 202 milioni di dosi di vaccino”. Lo ha detto il commissario straordinario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri, intervistato da Lucia Annunziata a “Mezz’ora in più” su Raitre.
“All’Italia spetta il 13.5% delle dosi che le case produttrici forniranno – sottolinea, ricordando che ogni persona verrà sottoposto a due dosi -. Potremmo vaccinare quindi fino a 101 milioni di italiani. Se le date verranno rispettate, nel terzo trimestre del 2021, ossia entro settembre, avremo la possibilità di vaccinare tutti gli italiani perchè avremo dosi sufficienti”.
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Covid, 21.052 nuovi casi e 662 decessi nelle ultime 24 ore

ROMA (ITALPRESS) – Sono 21.052 i nuovi casi di Coronavirus in Italia, in calo rispetto ai 24.099 di ieri. E’ quanto rende noto il ministero della Salute. Sono invece 662 i morti, in diminuzione rispetto agli 814 registrati ieri. Cala ancora il numero degli attualmente positivi a 754.169 (-3.533). Mentre sono 23.923 i guariti. Per quanto riguarda i ricoverati si registra una drastico flessione, -1042 e che porta il totale a 30.158, di questi 3.517 si trovano in terapia intensiva (-50) con 192 ingressi (ieri erano stati 201). 720.494 si trovano in isolamento domiciliare. In calo i tamponi: 194.984 quelli processati nelle ultime 24 ore. Il rapporto tamponi/positivi scende al 10,7%. Per la prima volta la regione con più positivi è il Veneto (3.607) seguito da Lombardia (3.148) e Puglia (1.884).
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Coronavirus, in Sicilia 1365 nuovi casi e 39 decessi

ROMA (ITALPRESS) – Tornano ad aumentare i positivi in Sicilia. Secondo il bollettino del Ministero della Salute che monitora l’evoluzione della pandemia da coronavirus, i nuovi contagi registrati in 24 ore nell’Isola sono 1.365 (1.294 i casi registrati ieri). In leggero calo i tamponi processati (10.026), con un rapporto tamponi/positivi pari al 13,1%. In lieve crescita il numero dei deceduti, che sono 39, determinando un numero totale dei morti da inizio pandemia pari a 1.689. Si riducono invece gli attualmente positivi a 39.780 (-430), 37.703 dei quali in isolamento domiciliare. Le buone notizie continuano a giungere dal fronte ospedaliero con una nuova flessione dei ricoverati con sintomi, 1.431 (-34), e delle terapie intensive con 216 ricoverati (-5).
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Coronavirus, 24.099 nuovi casi e 814 decessi in 24 ore

ROMA (ITALPRESS) – Aumentano, anche se di poco, i casi di coronavirus in Italia. Secondo il bollettino del Ministero della Salute sono 24.099 i nuovi positivi, in crescita rispetto ai 23.225 casi di ieri. I tamponi sono stati 212.741. Sul fronte dei decessi si registra un calo ma il numero è sempre altissimo: 814. I dimessi nelle ultime 24 ore sono 25.576 mentre il numero degli attualmente positivi si riduce di 2.280 portando ad un totale pari a 757.702.
Il rapporto tamponi/positivi risale però all’11,3%. Tra le buone notizie prosegue il trend di alleggerimento della pressione negli ospedali. I ricoverati con sintomi sono 31.200 (-572), 3.567 (-30) si trovano nelle terapie intensive. Sul dato assoluto dei nuovi ingressi nelle rianimazioni si registrano 201 pazienti (ieri erano stati 217). La Lombardia si conferma la regione con il maggiore numero di nuovi contagiati (4.535), seguita da Veneto (3.708) e Piemonte (2.132). La regione dove si registrano meno contagi è la Valle D’Aosta (27).
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Coronavirus, nel Lazio 1831 nuovi casi positivi e 62 decessi

ROMA (ITALPRESS) – Oggi su quasi 23 mila tamponi nel Lazio (+153) si registrano 1.831 casi positivi (+62), 62 i decessi (+24) e +811 i guariti. Calano i ricoveri e le terapie intensive. Valore RT torna lievemente sopra 1 a 1.04 (Roma a 0.81), segnale che indica che non bisogna abbassare la guardia. Lo rende noto l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, sottolineando in una nota che “occorre il massimo rigore ed evitare i cali di attenzione come purtroppo abbiamo segnalato a partire dagli assembramenti nei centri commerciali. Mantenere il rigore nelle prossime festività è un elemento essenziale per evitare una nuova ondata”. “L’Incidenza a 14 giorni è pari a 505.8 per 100 mila abitanti – aggiunge -. La classificazione complessiva del rischio moderata”.
“Nella Asl Roma 1 sono 509 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto – spiega l’assessore D’Amato -. Trentadue casi sono ricoveri. Si registrano sedici decessi con patologie. Nella Asl Roma 2 sono 366 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Centocinquantasei sono i casi su segnalazione del medico di medicina generale. Si registrano diciotto decessi con patologie. Nella Asl Roma 3 sono 159 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Sedici sono ricoveri. Si registrano sei decessi con patologie. Nella Asl Roma 4 sono 40 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano due decessi con patologie”.
“Nella Asl Roma 5 – prosegue D’Amato – sono 197 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano tre decessi con patologie. Nella Asl Roma 6 sono 176 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano otto decessi con patologie. Nelle province si registrano 384 casi e sono sette i decessi nelle ultime 24 ore. Nella Asl di Latina sono 149 i nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano quattro decessi di 62, 82, 83 e 90 anni con patologie. Nella Asl di Frosinone si registrano 103 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio, contatti di un caso già noto o con link familiare. Si registra un decesso di 79 anni con patologie. Nella Asl di Viterbo si registrano 69 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto”.
“Dieci i casi con link a RSA Villa Serena a Montefiascone dove è in corso l’indagine epidemiologica. Si registra un decesso di 73 anni con patologie. Nella Asl di Rieti si registrano 63 casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso di 91 anni con patologie”, conclude l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
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Genitori e figli in tempi di Covid, un progetto pilota a Palermo

PALERMO (ITALPRESS) – “Genitori e figli in tempi di covid”. L’emergenza pandemica ha cambiato i rapporti all’interno delle famiglie che hanno dovuto far fronte ad un grande cambiamento: quello delle abitudini. L’isolamento forzato, lo smart working, l’uso massiccio dei device, fino alla ricerca di un nuovo spazio nel contesto familiare che spesso ha acutizzato tensioni e stati d’animo negativi. Questi i temi trattati nel progetto Pilota, coordinato da Antonietta Passalacqua e Chiara Scauso, in partnership tra l’Ordine dei medici di Palermo, gli assessorati della Salute e della Formazione della Regione siciliana e l’Ufficio scolastico regionale.
“L’idea nasce da un’esigenza – ha sottolineato il presidente dell’Ordine dei medici, Toti Amato -. Chi gestisce la salute delle persone si è reso conto che ci sono tutta una serie di situazioni che può creare lo stress della comunicazione di una pandemia, di un evento catastrofico. Insieme alle altre istituzioni abbiamo pensato di fare questo esperimento. I report hanno certificato che è stato un successo. Era un’esigenza fare questa iniziativa per dare risposte e aiuto in un momento in cui c’è un evento così calamitoso se la Gent chiede aiuto le istituzioni devono darlo così come previsto dai loro statuti”.
Due i gruppi della scuola Nicolò Garzilli di Palermo che hanno partecipato agli incontri che si sono svolti dal 20 al 28 novembre. Prima solo i genitori, poi genitori e figli: “Questi appuntamenti hanno tirato fuori tantissime emozioni che hanno arricchito tutti i partecipanti – ha spiegato la dirigente scolastica dell’Istituto, Angela Mineo -. E’ fondamentale che questo rapporto riveli le esigenze sia da parte dei bambini ma anche dei genitori. I piccoli devono rapportarsi con una pandemia che non è facile da gestire: il rapporto con la morte, con la malattia ma anche il dover restare a casa. Sono delle preoccupazioni che i bambini hanno vissuto ciascun in un modo diverso. E’ importante che queste tematiche vengano fuori e che siano accompagnate da un supporto valido, quale quello della psicologa, per poterlo affrontare al meglio”
“Gli incontri si sono svolti in sicurezza, a distanza – ha aggiunto Tiziana Lo Nigro, psicologa che ha incontrato i gruppi che hanno preso parte all’iniziativa -. Abbiamo raccolto quanto in realtà questo problema della pandemia abbia colpito sia i bambini che i genitori. Il nostro lavoro è stato quello di legittimare le emozioni di paura, vulnerabilità e rabbia. I genitori hanno raccontato tutto ciò che accadeva in casa. Le attività ludiche erano sospese e loro sono stati costretti a reinventarsi. E’ emerso che come una squadra ci si è dovuti adattare facendo sia lavoro in smart working che giochi con in bambini. Credo che la categoria dei genitori sia stata una della più colpite dall’emergenza pandemica”.
Un’esperienza positiva e da ripetere, fanno sapere i genitori attraverso la loro rappresentante, l’avvocato Federica Prestidonato: “E’ stata un’iniziativa importantissima perchè in questi mesi molte famiglie non erano riuscite a cogliere quei segnali che i bambini avevano inviato ai genitori che la dottoressa Lo Nigro ci ha aiutati a carpire. Era un disagio da parte dei bambini che da soli non eravamo in grado di superare”.
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