Home Salute Pagina 430

Salute

Farmaci, al via gruppo di lavoro sulle immunoglobuline

ROMA (ITALPRESS) – Si è insediato ufficialmente, con una prima riunione virtuale, il Gruppo di lavoro sulle immunoglobuline a cui partecipano Ministero della Salute, Agenzia Italiana del Farmaco, Centro nazionale sangue, i rappresentanti delle Regioni e Farmindustria.
L’obiettivo del Gruppo è affrontare in modo coordinato e organico il tema dell’approvvigionamento dei farmaci plasmaderivati, intervenendo preventivamente a fronte di potenziali situazioni di carenza per garantire ai pazienti che ne hanno reale bisogno la disponibilità di questi farmaci e la continuità terapeutica.
“L’approccio scelto per affrontare questa tematica è stato lo stesso che AIFA ha applicato con successo per altre problematiche come le indisponibilità distributive dei farmaci, legate a cause di matrice diversa – commenta il direttore generale di AIFA Nicola Magrini -. La presenza a uno stesso tavolo di tutte le parti pubbliche e private interessate a un tema così importante può essere la base per raggiungere risultati operativi già nel breve termine, a beneficio del Paese e a tutela dei pazienti”.
“Abbiamo già individuato delle linee d’intervento per prevenire le carenze”, afferma il direttore del Cns Vincenzo De Angelis, che aggiunge: “per avvicinarci il più possibile all’autosufficienza bisogna innanzitutto agire per aumentare la raccolta di plasma. Servono poi sistemi per massimizzare l’appropriatezza di utilizzo clinico-terapeutico, e un miglioramento delle tecnologie industriali che permetta di aumentare le rese produttive”.
In Italia, il plasma raccolto dai donatori è sufficiente a coprire circa il 75% del fabbisogno nazionale di immunoglobuline, con differenze di autosufficienza assai marcate tra le Regioni. La restante parte di farmaci viene reperita sul mercato internazionale. Per la produzione è utilizzato plasma prevalentemente raccolto negli Usa, Paese che raccoglie il 67% del plasma mondiale. In questi giorni alcune associazioni di pazienti hanno segnalato i propri timori per le possibili difficoltà future nell’accesso alle terapie con immunoglobuline polivalenti, legato alla riduzione della raccolta causata dalla pandemia.
Il tema è stato affrontato durante la prima riunione del Gruppo, cui hanno partecipato anche i rappresentanti del GAEF (Gruppo Aziende Emoderivati di Farmindustria), che saranno interlocutori regolari del tavolo.
Il Gruppo di lavoro si relazionerà anche con i rappresentanti delle associazioni dei pazienti.
(ITALPRESS).

Farmaci, con l’automedicazione 844 mln di risparmio annuo sulla spesa

ROMA (ITALPRESS) – Secondo uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’80% dei disturbi che comunemente affliggono la popolazione può essere affrontato con i farmaci di automedicazione, quelli cioè che non richiedono una ricetta medica. Secondo invece quanto risulta da una ricerca di Assosalute, associazione aderente a Federchimica che riunisce i produttori dei farmaci di automedicazione, se in Italia si facesse maggiore ricorso a questi farmaci, raggiungendo almeno la media europea, si produrrebbe ogni anno un risparmio di 844 milioni di euro di spesa farmaceutica, mentre per lo Stato nel suo complesso, tenendo conto anche di una minore pressione sui medici di base, si avrebbero risparmi per 2,1 miliardi.
Un obiettivo che non è difficile raggiungere, se a livello nazionale si arrivasse a un ricorso all’automedicazione pari a quella del Nord Italia (16,3%). Al Centro e al Sud sono molto meno le persone che accedono ai medicinali senza obbligo di prescrizione, e la media italiana supera di poco il 14%.
“Per arrivare a questo risultato bisogna lavorare molto, soprattutto insieme ai medici di base e ai farmacisti, senza i quali non esisterebbe l’automedicazione – ha commentato il presidente di Assosalute, Maurizio Chirieleison nel corso dell’iniziativa “Il valore dell’automedicazione nella riqualificazione del Sistema Sanitario Nazionale” -. In particolar modo occorrerebbe sgravare l’impegno dei medici di base, i quali lamentano soprattutto l’eccessivo peso della burocrazia e valorizzare il ruolo dei farmacisti, che spesso vivono una certa amarezza dovuta dalla sottovalutazione della loro professione. Abbiamo ravvisato una grande volontà di collaborazione tra questi due mondi, motivo per cui vogliamo farli incontrare e creare un vero e proprio modello da seguire”.
Da sempre impegnata nella formazione della cultura dell’automedicazione, a partire dalle scuole, Assosalute ha pensato di lanciare anche una sorta di Manifesto che si basa sulla definizione di nuovi modelli di collaborazione tra medici di base e farmacisti, sulla formazione del cittadino e sull’allargamento dell’offerta dei farmaci di automedicazione per concentrare le risorse laddove servono di più.
Un impegno apprezzato dal vice ministro della Salute, Pier Paolo Sileri, il quale in occasione dell’incontro ha inviato una lettera agli organizzatori, nella quale sottolinea la stima per quanto “medici di base e farmacisti stanno facendo nel corso di questa emergenza”, e assicura il suo sostegno nei confronti dell’automedicazione “che in questo momento può dare un grosso contributo, anche non distogliendo l’impegno di chi è impegnato in corsia”.
Sostegno alle iniziative di Assosalute sono giunte anche dal mondo della politica, a partire da Anna Maria Parente, presidente della Commissione Igiene e Sanità Pubblica al Senato, dalla vice presidente Paola Boldrini, dal presidente della Commissione Semplificazione della Camera Nicola Stumpo, dalla capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Igiene e Sanità del Senato Elisa Pirro.
Per Domenico Crisarà, vice segretario nazionale della Fimmg, la Federazione dei Medici di Medicina Generale, “l’automedicazione è un traguardo e va sviluppata, ma va fatto con attenzione e collaborazione, a partire dalla condivisione con i farmacisti delle informazioni sul paziente”.
Andrea Mandelli, presidente dell’Ordine dei Farmacisti, ha concluso dicendo che “occorre ragionare con una mentalità diversa dal passato, riprogettando tutto a partire dal ruolo del medico di base e del farmacista, che sono grandi risorse ma che non sono valorizzate”.
(ITALPRESS).

Coronavirus, Datecivoce”Su piano vaccini affiancare una donna ad Arcuri”

ROMA (ITALPRESS) – “Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Ministero della Salute Roberto Speranza prendano seriamente in considerazione la possibilità di affiancare una donna al Commissario Straordinario per l’Emergenza Coronavirus Domenico Arcuri, nominato responsabile del piano nazionale vaccini”.
E’ la richiesta di DateciVoce, il movimento spontaneo nato per chiedere maggiore rappresentanza di genere nei luoghi decisionali della crisi, che spiega: “Fin dall’inizio della pandemia l’impegno in prima linea di infermiere, dottoresse, ricercatrici e farmaciste si è rivelato da subito indispensabile per il nostro Paese. Sono state tre donne a isolare per prime la sequenza del Coronavirus e recentemente quattro ricercatrici donne hanno messo a punto un test salivare rapido non invasivo per bambini e bambine”. “E’ arrivato il momento di dare un segnale di discontinuità, anche nel metodo. Un ruolo così delicato va attribuito per competenza e merito alle migliori risorse che il Paese può mettere in campo, noi di Datecivoce auspichiamo che le scelte avvengano in modo trasparente ed equo, vagliando anche i curricula di numerose eccellenze femminili, capaci di assicurare la migliore riuscita di questa operazione, come è stato sottolineato da tutti i principali media internazionali che hanno riconosciuto l’ottimo lavoro svolto in tempi di Pandemia da altri Paesi guidati da donne”, conclude la nota.
(ITALPRESS).

Coronavirus, 32.961 nuovi casi e 623 morti

ROMA (ITALPRESS) – In calo rispetto a ieri i nuovi casi di coronavirus in Italia. Sono infatti 32.961 i nuovi contagiati contro i più di 35 mila di ieri e questo a fronte di un aumento di tamponi: 225 mila in soli 24 ore. Impennata dei decessi: 623. A renderlo noto il bollettino del Ministero della Salute.
Le persone attualmente positive nel Paese sono 613.358 con un incremento di 23.248. I dimessi/guariti oggi sono 9.090. I ricoverati con sintomi sono 29.44 (+811 rispetto al giorno precedente) dei quali 3.081 (+110) nelle terapie intensive. In isolamento domiciliare si trovano in 580.533 (+22.027). La regione con il maggiore incremento anche oggi è la Lombardia (8.180), seguita da Campania (3.166) e Veneto (3.082).
(ITALPRESS).

Coronavirus, in Lombardia 152 morti ma i casi positivi scendono a 8180

MILANO (ITALPRESS) – In Lombardia si registrano 152 morti per coronavirus in 24 ore, ma scende il numero di nuovi positivi, che oggi sono 8.180 rispetto ai 10.955 di ieri, quando i decessi erano stati 129. Lo riferisce il quotidiano bollettino sulla situazione epidemiologica regionale diffuso da Palazzo Lombardia. A calare al 15,5% è anche il rapporto tra nuovi casi e casi e tamponi, 52.712, un numero elevato. Negli ultimi giorni il rapporto tamponi/casi si era attestato oltre il 20%, posizionandosi ieri al 23,2%.
Crescono i ricoverati in terapia intensiva che sono 56 in più rispetto a ieri (totale 764) e quelli negli altri reparti che sono 225 (totale 6.907). Continua nel frattempo il trend positivo dei guariti/dimessi che oggi sono 1.615 (totale 124.025 di cui 6.664 dimessi e 117.361 guariti).
La provincia di Milano resta la più colpita, con 3.148 casi odierni, di cui 1.149 a Milano città. Rispetto a ieri calano i contagiati nella Provincia di Varese, dove ieri erano emersi 3.081 casi, mentre oggi sono 943. Seguono la Provincia di Como con 958 positivi e quella di Monza e Brianza con 854. Per quanto riguarda le altre province lombarde i casi di Covid oggi sono a Brescia +576; Pavia +385; Mantova + 248; Cremona: + 193; Lecco + 243, Bergamo + 168 , Lodi + 131 e Sondrio + 63.
(ITALPRESS).

Coronavirus, in Calabria 376 nuovi casi positivi

CATANZARO (ITALPRESS) – In Calabria sono stati registrati 376 nuovi casi di coronavirus. E’ quanto emerge dal bollettino del Dipartimento Tutela della Salute della Regione, secondo cui ad oggi sono stati sottoposti a test 304.484 persone per un totale di 307.611 tamponi eseguiti. Le persone risultate positive al Covid sono 8.693 (376 in più rispetto a ieri), quelle negative 295.791.
(ITALPRESS).

In Sicilia 1487 nuovi casi di coronavirus e 27 decessi

ROMA (ITALPRESS) – Crescono i casi di coronavirus in Sicilia. Nelle ultime 24 ore sono 1.487 i nuovi contagiati. Sul fronte dei decessi si registra un piccolo calo: 27 morti, che porta il totale a 762. E’ quanto si apprende dalla lettura dei dati del bollettino del Ministero della Salute. In aumento i tamponi: 9.839 quelli processati nelle ultime 24 ore. Il numero degli attualmente positivi è di 23.564 mentre le persone ricoverate con sintomi sono 1.376 (+28) dei quali 202 (+7 rispetto a ieri) si trovano in terapia intensiva. In isolamento domiciliare ci sono 21.986 persone. I guariti/dimessi dall’inizio dell’emergenza sono ad oggi 10.656.
(ITALPRESS).

Coronavirus, a Palermo scatta divieto di stazionamento

PALERMO (ITALPRESS) – Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha firmato oggi un’ordinanza che prevede alcune delle annunciate misure più restrittive per il contrasto e il contenimento sul territorio comunale del diffondersi del Coronavirus.
Il provvedimento stabilisce il divieto di stazionamento per le persone, dal lunedì al venerdì dalle ore 16 e fino alle ore 22, nelle giornate di sabato, domenica e festivi dalle ore 5 alle ore 22 in alcune zone del centro cittadino, e limitatamente alle giornate di sabato 14 novembre e domenica 15 novembre 2020, dalle ore 5 alle ore 22 anche, da Sferracavallo ad Acqua dei Corsari, in tutto il litorale ivi comprese spiagge, coste, aree verdi aperte al pubblico, ancorchè oggetto di concessione demaniale. In tali aree costiere è comunque salva la specifica disciplina delle strettamente aree portuali.
“Questo – afferma il sindaco – è un provvedimento necessario, ma ciò che oggi è più che mai indispensabile è il senso di responsabilità dei cittadini, che devono comprendere fino in fondo quanto è grave la situazione e quanto è urgente che ognuno tenga comportamenti rispettosi dei divieti, non solo perchè è richiesto dalla legge, ma soprattutto perchè serve a salvare la vita di migliaia di persone, anche a Palermo”.
Le zone del centro interessate dal provvedimento sono quelle dei Quartieri Tribunali – Castellammare, Palazzo Reale – Monte di Pietà, Politeama e Libertà.
Secondo l’ordinanza, che ha validità fino al 3 dicembre 2020, “è comunque fatta salva la possibilità di solo attraversamento e di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e tutte le altre attività consentite dal Dpcm nonchè alle abitazioni private, avendo cura in ogni caso di rispettare il distanziamento interpersonale di almeno un metro e l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza personali con le modalità e condizioni previste dall’articolo 1 del Dpcm, dando altresì atto che nelle attività consentire nel Dpcm, ivi comprese le attività scolastiche, vanno rigorosamente osservate da parte degli organi competenti le prescrizioni contenute nei relativi protocolli di sicurezza”.
(ITALPRESS).