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In Sicilia 789 nuovi casi di coronavirus e 13 vittime

ROMA (ITALPRESS) – Dopo la frenata di ieri tornano a crescere i nuovi casi di coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore. I nuovi contagiati sono 789 contro i 708 del giorno precedente e ciò nonostante un lieve decremento dei tamponi effettuati: 7.226. In aumento le vittime: 13 le persone decedute. E’ quanto rende noto il Ministero della Salute nel suo bollettino quotidiano. Intanto crescono i ricoverati con sintomi, 839(+52), 115 dei quali in terapia intensiva (+4). In isolamento domiciliare si trovano in questo momento 11.791 persone, mentre gli attualmente positivi sono 12.745.
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Coronavirus, 26.831 nuovi contagi e 217 decessi

ROMA (ITALPRESS) – Continua l’aumento dei casi da coronavirus. E il nuovo dato segna l’ennesimo record. Nelle ultime 24 ore i nuovi positivi sono stati 26.831, in crescita rispetto ai 21.994 registrati nel giorno precedente. Ma è anche oggi è boom di tamponi, con ben 201.452 processati. Crescono pure i decessi, sono 217. E’ quanto riporta il bollettino del Ministero della Salute. I casi totali dall’inizio della pandemia registrano il numero totale di 616.595. Aumentano gli attualmente positivi a 289.191 (+12.734), ma anche quello dei dimessi/guariti di 3.878. Non si arrestano a crescere i ricoveri, + 983 per un totale di 15.964. Intanto in terapia intensiva sono ricoverati 1.651 pazienti (+115). In isolamento domiciliare si trovano in 281.576. Le regioni che registrano una crescita più evidente Lombardia (7.339), Campania (3-103), Piemonte (2.585).
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Un francobollo dedicato a Florence Nightingale e agli infermieri

FIRENZE (ITALPRESS) – Dopo dieci anni esatti, un francobollo torna a celebrare la professione infermieristica. Il ministero per lo Sviluppo Economico ha emesso una carta valore appartenente alla serie tematica “Il Senso civico”, su bozzetto di Claudia Giusto, raffigurante in primo piano, sullo sfondo del Ponte Vecchio di Firenze, il ritratto di Florence Nightingale, fondatrice dell’Infermieristica moderna, affiancato dal “Diagramma delle cause di mortalità nell’esercito d’Oriente” elaborato da lei durante la guerra di Crimea sulla base delle sue conoscenze sanitarie e statistiche. In alto, a destra, è riprodotto il logo della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI), che ha promosso l’iniziativa.
“La professione infermieristica è centrale nella nostra società – dice il vice ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Buffagni, annunciando l’emissione. E rivolgendosi a tutti gli infermieri: “Grazie per quanto state facendo e per la sicurezza che ci trasmettete con il vostro lavoro”.
“In una fase così delicata non è facile trovare lo spazio, anche emotivo, per le celebrazioni – spiega la presidente della FNOPI, Barbara Mangiacavalli -. Per questo intendiamo vivere questo momento così alto come spunto di ulteriore riflessione sul passato, sul presente e sul futuro della professione infermieristica. I continui tagli alla spesa e al personale sanitario hanno determinato nel tempo la carenza di risorse con la quale abbiamo dovuto affrontare una enorme crisi sanitaria e, ormai, anche sociale. Occorrono maggiori investimenti, più sicurezza per gli operatori, più percorsi di formazione specialistica, maggiori garanzie di un lavoro adeguatamente valorizzato, in ospedale come sul territorio, anche dal punto di vista economico”.
Per rendere omaggio a Nightingale e a tutti coloro che stanno difendendo la vita umana dalla pandemia, questa mattina alcuni studenti, infermieri e cittadini britannici hanno portato fiori davanti al monumento – recentemente restaurato – voluto dalla comunità inglese che viveva a Firenze nell’Ottocento e meta, ogni anno, di operatori sanitari provenienti da tutto il mondo.
“Florence è un’icona, è una presenza preziosissima per Santa Croce che la ricorda nel bicentenario della nascita”, sottolinea Irene Sanesi, presidente dell’Opera di Santa Croce.
E’ un caso molto raro che una carta valore postale dello Stato italiano venga dedicata a un cittadino straniero, sebbene Nightingale sia nata nel nostro Paese (nel 1820) e vi sia tornata grazie a due lunghi viaggi che hanno gettato le basi delle sue conoscenze sociali e scientifiche. Per questo motivo, un apprezzamento è pervenuto dall’Ambasciatore Britannico in Italia, Jill Morris: “La nostra Florence è altrettanto vostra”, afferma.
Il francobollo è stato salutato con favore anche dal museo dedicato a Florence Nightingale, a Londra, che ha concesso i diritti di riproduzione dell’immagine.
Per l’occasione, grazie alla costanza e alla passione per la filatelia nata in seno all’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Carbonia-Iglesias, è stato anche possibile riunire, per la prima volta, l’intera collezione di tutti i francobolli dedicati a Florence Nightingale ed emessi nel corso degli anni dai servizi postali di ogni parte del mondo.
Fino all’8 dicembre sarà possibile avere un assaggio di quella che poi diventerà una mostra itinerante, sostenuta dalla FNOPI, presso lo storico Spazio Filatelia di Firenze, dove si potrà anche ricevere l’annullo primo giorno di emissione. Annullo che, grazie alla disponibilità di Poste Italiane, sarà disponibile anche nei 120 giorni successivi.
Il direttore della Filiale di Firenze 1, Pio Violante, presente al primo annullo della giornata, ha affermato come “un francobollo svolge anche una funzione culturale molto importante: è un omaggio all’importanza della memoria e a tutto ciò che aiuta a consolidarla e conservarla nel tempo. E’ un modo per rendere attuali eventi e personaggi passati, disegnando per loro un presente che li valorizza e un futuro che non dimentica”.
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Coronavirus, 24.991 contagi e 205 decessi

ROMA (ITALPRESS) – Nuovo record di casi in Italia di contagi da Coronavirus. Nelle ultime 24 ore i nuovi positivi sono stati 24.991, ieri si erano invece registrati 21.994 positivi. E’ boom di tamponi, ben 198.952. Sono 205 i deceduti. E’ quanto riporta il bollettino del Ministero della Salute. I casi totali dall’inizio della pandemia toccano il numero di 589.776. Salgono gli attualmente positivi a 276.457 (+21.367), si registra al contempo un incremento dei dimessi/guariti di 3.416 unità. In crescita i ricoveri, + 1.026 e che fa registrare un totale di 14.981. Di questi 1.536 si trovano ricoverati in terapia intensiva (+125). Attualmente in isolamento domiciliare si trovano in 259.940. Le regioni che registrano l’impennata di casi più evidente sono Lombardia (7.558), Piemonte (2.827) e Campania (2.427).
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Aifa firma appello su network europeo Agenzie nazionali contro epidemie

ROMA (ITALPRESS) – La pandemia ha mostrato la debolezza dei sistemi sanitari nazionali europei. E’ tempo che l’Unione europea si impegni a proteggere i suoi cittadini, fissando nuovi e più ambiziosi standard in termini di protezione, salute e sicurezza sociale. Un obiettivo che può essere raggiunto realizzando Piani sanitari nazionali che includano le Agenzie nazionali di riferimento per le malattie infettive potenzialmente epidemiche, strettamente connesse in un network europeo. E’ l’appello lanciato alle Istituzioni europee, attraverso la prestigiosa rivista Nature, da 15 ricercatori di istituzioni sanitarie, agenzie governative, università e organizzazioni non governative in Italia, Francia, Usa, Germania, Portogallo e Regno Unito.
Tra gli italiani, le firme del direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini, del direttore scientifico dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani”, Giuseppe Ippolito, e del presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli. Il documento propone che siano affidati alle Agenzie UE, per la risposta all’emergenza Covid-19 e altre epidemie, i compiti di sorveglianza per epidemie, promozione della cooperazione tra le agenzie nazionali e internazionali di salute pubblica, la redazione delle linee guida tecniche e protocolli clinici per la gestione delle malattie, il coordinamento della ricerca, incremento della capacità dei laboratori per individuare precocemente i nuovi patogeni e la creazione di uno staff in grado di implementare test su larga scala, contact tracing e misure di quarantena. Queste attività dovrebbero essere integrate con l’EU BARDA (Biomedical Advanced Research and Development Authority) annunciato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
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Coronavirus, Sala “Ancora 10-15 giorni per decidere un lockdown”

MILANO (ITALPRESS) – “Anche nella peggiore delle ipotesi, avremmo 10-15 giorni per decidere un lockdown”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il sindaco di Milano, Beppe Sala, in merito all’ipotesi di lockdown locali avanzata da Walter Ricciardi, in particolare proprio nel capoluogo lombardo.
“Di certo – sottolinea il primo cittadino – non sarei d’accordo per un lockdown oggi”. “Ho contestato il governo quando ha detto: ‘Ora i sindaci troveranno il modo di chiudere le piazze o le vie quando vedranno le situazioni a rischiò. Cosa faccio, chiudo corso Como? Bene, tutti andranno all’Isola. Diventa il gioco del domino – spiega -. Capisco che per bar e ristoranti la chiusura alle 18 è una penalizzazione devastante. Per questo domenica ho chiamato il ministro Gualtieri e gli ho detto: ‘Siccome volete rimborsare in fretta chi ha una penalizzazione, metto a disposizione i miei uffici per far sì che i rimborsi arrivino subitò”.
In merito alle proteste violente con bombe carta e bottiglie molotov, commenta: “Sono molto preoccupato. Deve far riflettere il fatto che la gran parte dei ragazzi fermati siano minorenni. Bisogna fare di tutto perchè la destra violenta non strumentalizzi chi è colpito dalla crisi”.
E sull’ipotesi di una sua ricandidatura, dice: “Decidere ora sarebbe sbagliato. Primo: perchè in questa fase in cui bisogna lavorare molto uniti voglio essere il sindaco di tutti. E nel momento in cui scendessi in campo, non lo sarei automaticamente più. Secondo, voglio che ogni mia decisione in questo momento critico sia libera da ogni valutazione in termini di consenso elettorale. Terzo: siamo sicuri che si voterà a maggio? Per tutti questi motivi cominciare la corsa oggi dal mio punto di vista sarebbe sbagliato”. “Alla gente non interessa se mi ricandido o meno”, sottolinea.
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Meno decessi per Covid ma curva sale, 7 regioni in “codice rosso”

Decessi per Covid-19 ridotti in questo inizio di seconda ondata rispetto alla prima, il numero di decessi tra febbraio e marzo aumentava giornalmente del 4,6%, mentre tra settembre e ottobre l’incremento è sceso sensibilmente, attestandosi allo 0,13%. Tuttavia, la curva dei contagi ha assunto di nuovo un andamento esponenziale, la preoccupazione maggiore è che la crescita possa tornare ad aumentare la pressione in particolare nelle terapie intensive. Ben 7 regioni sono da “codice rosso”, che palesano un aumento dei ricoveri in ospedale e nelle terapie intensive molto sostenuto se confrontato con quello della fase acuta registrata ad aprile. Sono questi i principali indicatori aggiornati al 24 ottobre dei dati relativi all’emergenza Covid-19 dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane coordinato dal Professor Walter Ricciardi, Direttore dell’Osservatorio e Ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica, campus di Roma e dal Dottor Alessandro Solipaca, Direttore Scientifico dell’Osservatorio. Le regioni in “codice rosso” sono Campania (ricoveri più che raddoppiati rispetto ad aprile – +2,4 volte – terapie intensive +88%), Lazio (ricoveri +1,3 volte rispetto ad aprile, terapie intensive +82%), Sardegna (ricoveri +2,5 volte rispetto ad aprile, terapie intensive più che raddoppiate – +126%) e Sicilia (ricoveri e terapie intensive +1,3 volte rispetto ad aprile). Osservate speciali sono invece Abruzzo (rispetto ad aprile ricoveri +71,6% e terapie intensive +25,3%), Friuli Venezia Giulia (rispetto ad aprile ricoveri +54,4% e terapie intensive +38,3%), P.A. Bolzano (rispetto ad aprile ricoveri +54,6% e terapie intensive +19,3%), Calabria (rispetto ad aprile ricoveri +73,6% e terapie intensive +62,5%), Molise (rispetto ad aprile ricoveri +62,5% e terapie intensive +25%), Piemonte (rispetto ad aprile ricoveri +50,9% e terapie intensive +20,8%), Toscana (rispetto ad aprile ricoveri +63,8% e terapie intensive +37,4%), Liguria (rispetto ad aprile ricoveri +62,5% e terapie intensive +22,9%), Valle d’Aosta (rispetto ad aprile ricoveri +74,1% e terapie intensive +7,4%) in “codice giallo”. Rispetto alla prima fase, è sensibile riduzione dei decessi, dovuta sia a una maggiore capacità di cura sia a una popolazione meno fragile. “E’ importante migliorare la capacità di tracciamento dei contagi, per evitare il più possibile che gli asintomatici possano trasmettere in maniera inconsapevole il virus”, dichiara il Dottor Solipaca. “Rispetto alla diffusione del contagio – afferma il Professor Ricciardi – è stato molto grave che, nella prima fase, circa 700 mila siano ‘sfuggitì alla diagnosi pur avendo i sintomi riconducibili al virus, questo ha favorito sicuramente molti contagi che si sarebbero potuti evitare con un confinamento fiduciario”.
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Coronavirus, 21.994 nuovi casi e 221 decessi

ROMA (ITALPRESS) – Sono 21.994 i nuovi casi di Coronavirus in Italia, rispetto ai 17.012 casi fatti registrate nelle ultime 24 ore. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 174.398 tamponi, contro i 124.686 di ieri. E’ quanto emerge dal bollettino sull’emergenza Coronavirus dell Ministero della Salute. E’ invece salito a quota 37.700 il numero delle vittime totali da inizio pandemia, con 221 morti registrati nelle ultime 24 ore. Il totale degli attualmente positivi in Italia è di 255.090, dei quali 239.724 in isolamento domiciliare. Il numero di ricoverati è di 13.955 (+958 rispetto a ieri), dei quali 1.411 (+127) in terapia intensiva. A livello regionale, maglia nera alla Lombardia con 5.035 nuovi casi, seguita da Campania con 2.761, Piemonte 2.458, Lazio 1.993, Toscana 1.823. La regione con meno nuovi casi è la Valle d’Aosta con 57, seguono Molise con 66 e Basilicata con 77.
Dal punto di vista dei ricoveri, è sempre la Lombardia a soffrire di più con 2.715 persone prese in carico dagli ospedali per Covid, seguita da Piemonte (2.016) e Lazio (1.632). A livello di terapie intensive, in numeri più aalti si registrano in Lombardia (271), Lazio (166) e Campania (140).
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