PALERMO (ITALPRESS) – Leggera flessione dei nuovi casi di coronavirus registrati in Sicilia. Sono 730 i nuovi contagiati, secondo il bollettino del Ministero della Salute, in calo rispetto ai 796 di ieri. Una riduzione nonostante l’aumento dei tamponi: 8.015 contro i 7.732 processati 24 ore prima. Purtroppo si contano 11 decessi; in questo modo il numero totale delle vittime tocca 408. Sul fronte dei ricoveri sono 593 (+5), mentre resta invariato a 89 i ricoverati in terapia intensiva. Cresce invece il conto di coloro che si trovano in isolamento domiciliare: 8.454 (+591), gli attualmente positivi invece sono 9.136 (+596). Infine il numero dei dimessi tocca quota 5.772 (+123).
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In Sicilia 730 nuovi casi di coronavirus e 11 decessi
Coronavirus, 19.143 contagi e 91 decessi
ROMA (ITALPRESS) – Ancora in crescita i contagi in Italia. Nelle ultime 24 ore i nuovi positivi toccano il numero record di 19.143. Ieri erano stati 16.079. Si riduce però il numero dei decessi, 91 contro i 136 deceduti la giornata precedente. Gli attuali positivi crescono di 16.700 portando il numero totale a 186.002.. E’ quanto riporta il consueto bollettino del Ministero
della Salute.
In crescita i tamponi effettuati: 182.032 contro i 170.392 processati il giorno precedente. I casi totali dall’inizio della pandemia toccano oggi quota 484.669. Salgono a 261.808 (+2.352) i guariti. I ricoverati con sintomi sono 9.694 (+855), 1.049 (+57) sono ospitati nelle terapie intensive. Le persone che attualmente si trovano in isolamento domiciliare sono 174.404 (+15.788. Le regioni con la maggiore crescita di positivi sono Lombardia (4.916), Campania (2.280) e Piemonte (2.032).
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Coronavirus, a Palermo e provincia più di 2 positivi ogni mille abitanti
PALERMO (ITALPRESS) – Questa settimana i positivi al coronavirus nella città metropolitana di Palermo sono aumentati di oltre 500 casi con una media, a ieri, di 2,26 positivi per mille abitanti. E’ quanto emerge da un’elaborazione dell’Ufficio Statistica del Comune di Palermo sull’andamento dei contagi nella provincia. Lo studio si basa sui dati dell’Asp e non rientrano i numeri relativi ai comuni di Piana degli Albanesi, Santa Cristina Gela e Ustica.
Alla data di ieri, 22 ottobre, i positivi nell’intero territorio della città metropolitana erano 2.804. Lunedì scorso, 19 ottobre, invece, erano 2.294. Per mille abitanti, al 22 ottobre, si registrano 2,26 positivi, in aumento rispetto all’1,85 di tre giorni prima.
In una speciale mappa del contagio che classifica i centri della provincia in sei diverse fasce, dai meno colpiti ai più colpiti, il comune Palermo è nella quarta fascia, con 2,70 positivi per mille abitanti. Ieri, 22 ottobre, in città i casi erano 1.777 con un incremento del 12,7%, cioè 200 in più rispetto al giorno precedente. Lunedì 19 ottobre, invece, erano 1.437. Una crescita, quindi, di 340 casi nei primi quattro giorni di questa settimana.
Considerando i positivi per mille abitanti, tra i comuni del Palermitano maggiormente colpiti dalla diffusione del virus ci sono Villafrati, Montemaggiore Belsito, Mezzojuso, Cefalà Diana, Torretta, San Giuseppe Jato, San Cipirello.
A Villafrati ieri i casi erano 90, undici in meno rispetto alla giornata del 20 ottobre quando erano 101. Un dato sui contagi comunque rilevante che ha portato a 27,51 il numero di positivi per mille abitanti.
Tra i centri della provincia, Bagheria ha registrato il più alto numero di “attuali positivi” nella giornata ieri, ovvero cento persone, trenta in più rispetto al giorno precedente. In rapporto alla popolazione, però, ci sono meno di due casi ogni mille abitanti (1,83 al 22 ottobre). Ieri a Partinico si contavano 78 casi, 72 a Misilmeri, 61 a San Giuseppe Jato, 50 a Torretta e a Montemaggiore Belsito, 49 a Carini, 43 a Mezzojuso, 37 a San Cipirello, 33 a Termini Imerese.
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Allo Spallanzani 234 ricoverati per Covid, 937 i dimessi
ROMA (ITALPRESS) – Ancora in crescita i pazienti positivi al tampone per la ricerca del Covid ricoverati allo Spallanzani. Dal bollettino di oggi risultato 234 persone di cui 43 in terapia intensiva. I dimessi o trasferiti in altre strutture sono 937.
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In Calabria coprifuoco e Dad, firmata ordinanza contro il Covid-19
CATANZARO (ITALPRESS) – Sospensione delle attività scolastiche secondarie di secondo grado dal 26 ottobre 2020; sospensione, in presenza e con possibilità di attivare la didattica digitale integrata, le attività didattiche presso gli atenei universitari, fatte salve le lezioni e le attività che devono essere necessariamente svolte in presenza fisica; stop agli spostamenti su tutto il territorio regionale, dalle ore 24 alle ore 5 del giorno successivo; divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei Pronto soccorso; accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (rsa), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione. Sono queste le principali misure contenute nell’ordinanza firmata dal presidente facente funzioni Nino Spirlì, che dovranno essere osservate fino 13 novembre 2020, per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
L’ordinanza, sottoscritta dal delegato del soggetto attuatore Antonio Belcastro, di fatto aggiorna le disposizioni regionali di una precedente ordinanza.
Il provvedimento dispone “l’obbligo, sull’intero territorio regionale, di avere sempre con sè dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonchè l’obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto, a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi e, comunque, con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonchè delle linee guida per il consumo di cibi e bevande”.
Si stabilisce anche che “le Aziende ospedaliere dovranno provvedere a incrementare la dotazione di posti letto dedicati all’assistenza di pazienti affetti da Covid-19 nella misura del 20% di quanto previsto nel Dca numero 91/2020, entro 10 giorni dall’adozione della nuova ordinanza”.
“Obbligo, per gli operatori sanitari dei dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali, al fine di rendere più efficace il contact tracing attraverso l’utilizzo dell’App Immuni, di caricare il codice chiave in presenza di un caso di positività accedendo al sistema centrale di Immuni”.
Inoltre, per gli operatori sanitari addetti alle indagini epidemiologiche e al contact tracing, si ribadisce “l’obbligo di utilizzare una scheda informatizzata per la raccolta dei dati sui casi, la ricerca della fonte d’infezione e l’identificazione dei contatti, sulla base di quanto contenuto nel Rapporto Iss Covid-19 numero 53/2020, specificando che resta in capo alle Aziende sanitarie e ospedaliere, attraverso i referenti appositamente individuati ed abilitati all’accesso, l’inserimento dei dati nella piattaforma web di sorveglianza integrata Covid-19 nazionale ed in quella di reportistica Covid-19 regionale”.
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Appello scienziati a Mattarella “Misure drastiche in 2-3 giorni”
Misure drastiche nei prossimi 2 o 3 giorni. E’ questo l’appello lanciato da oltre cento scienziati al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “Come scienziati, ricercatori, professori universitari riteniamo doveroso ed urgente esprimere la nostra piu’ viva preoccupazione in merito alla fase attuale di diffusione della pandemia da Covid-19”, scrivono in una lettera riferendosi alle stime diffuse dal fisico Giorgio Parisi, secondo le quali il raddoppio nei decessi che si sta osservando ogni settimana potrebbe portare in breve a 400-500 morti al giorno.
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Coronavirus, dipendenti Gruppo Cap adottano l’app Immuni
MILANO (ITALPRESS) – Con l’aumento dei contagi al quale stiamo assistendo, servono misure adeguate anche nel mondo imprenditoriale del settore pubblico e privato per contrastare la seconda ondata del virus. Per tutelare la salute delle sue persone, Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, è tra le prime aziende in Italia ad avviare un percorso condiviso con le RSU che ha portato le sue quasi 900 persone a scaricare sul proprio cellulare l’app Immuni, sviluppata per il Ministero della Salute per contrastare la diffusione della pandemia. Si tratta della app di contact tracing, sicura dal punto di vista della privacy e dell’anonimato degli utenti, che avverte gli utenti nel caso fossero venuti a contatto con un soggetto positivo al Sars-CoV-2.
“In un momento come quello che stiamo vivendo, riteniamo essenziale adottare tutte le misure a disposizione delle aziende per tutelare la salute delle nostre persone – commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP -. Immuni rientra tra gli strumenti che le aziende hanno a disposizione per il contrasto al Covid e per tutelare la sicurezza dei lavoratori. Aggiungo che, come azienda che offre un servizio pubblico essenziale ai cittadini, proteggendo la sicurezza di chi lavora con noi, proteggiamo anche tutti gli utenti con cui veniamo in contatto. Oltre all’estensione del lavoro agile, alle misure di protezione individuale e alla costante sanificazione degli ambienti e dei mezzi di trasporto, abbiamo condiviso con coloro che lavorano in CAP l’importanza di scaricare e attivare Immuni, come gesto di responsabilità da parte di coloro che garantiscono un servizio così essenziale quale la gestione dell’acqua pubblica”.
L’iniziativa presa dalla water utility lombarda nasce infatti per tutelare la salute del suo capitale umano e per continuare a garantire in tutta sicurezza il servizio di erogazione e gestione dell’acqua nelle case di 2 milioni di cittadini.
Quella dell’app Immuni è l’ultima delle iniziative prese per contrastare il virus SARS-COv-2. In fase di lockdown l’azienda, seguendo le linee guida “Sensibili, Resilienti e Innovatori” identificate dal suo Piano di Sostenibilità, ha affrontato l’emergenza sviluppando soluzioni efficaci in tempi brevissimi, riuscendo a convertire il 92% dell’attività in smart working.
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Profumo “Tecnologia a supporto del sistema salute”
ROMA (ITALPRESS) – “La dimostrazione di oggi è un esempio tangibile di come le tecnologie possano aiutare i cittadini, curando meglio le persone e contribuendo a una maggiore efficacia del sistema ‘salutè, con benefici in termini di sicurezza, velocità e costi”. Così l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, nel commentare la sperimentazione relativa al trasporto di materiale sanitario con droni, avviata assieme a Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Telespazio, in collaborazione con Enac. “Abbiamo numerose sfide davanti, una di queste è di rendere più efficienti alcuni processi in un mondo che sta cambiando, con mezzi diversi e rivoluzionari come i droni. Partendo dalle competenze e dalle tecnologie che ci contraddistinguono e attraverso partnership allargate e lungimiranti, Leonardo è pronta a sostenere il Paese nello sviluppo di nuovi servizi, innovativi, sicuri e sostenibili”, ha aggiunto Profumo. L’iniziativa è una delle prime dimostrazioni in Italia di consegna di campioni biologici e generi biomedicali, su tratte non facilmente raggiungibili per viabilità ordinaria, con l’ausilio di droni a decollo verticale dotati di propulsione elettrica e pertanto a bassissimo impatto ecologico e acustico.
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