Home Salute Pagina 447

Salute

Coronavirus, in Sicilia 259 nuovi casi e 3 decessi

ROMA (ITALPRESS) – Il contagio da coronavirus in Sicilia non accenna a smettere di crescere. Nelle ultime 24 ore sono 259 i nuovi casi, con un incremento rispetto a ieri di 46. Impennata dei tamponi: quelli processati nell’isola in un giorno sono stati 7.374. Crescono anche i decessi, 3 in più rispetto a ieri. Il numero dei morti dall’inizio della pandemia tocca quota 329. Intanto – secondo il bollettino diramato dal Ministero della Salute – il numero degli attualmente positivi segna 3.696 (+147). Aumentano lievemente le persone ricoverate con sintomi 376 (+1), così come i ricoverati in terapia intensiva, 33 (+3). Più sostenuto l’incremento di chi si trova in isolamento domiciliare, 3.287 (+143). Infine, i guariti/dimessi dall’inizio dell’emergenza sono ad oggi 4.454.
(ITALPRESS).

Coronavirus, i nuovi casi superano quota 4 mila

ROMA (ITALPRESS) – Non si ferma l’aumento dei contagi da coronavirus in Italia. I nuovi casi superano quota 4 mila, per l’esattezza nelle ultime 24 ore se ne registrano 4.458. Calano i decessi, che scendono a 22. E’ quanto si evince dalla lettura del bollettino quotidiano del Ministero della Salute. Record di tamponi: 128.098, in aumento rispetto ai 125.312 mila di ieri. Gli attualmente positivi sono 65.992 (+3.376). In crescita i ricoverati con sintomi, oggi sono 3.925 (+143), di questi 358 (+21) si trovano in terapia intensiva. In isolamento domiciliare invece ci sono 61.669 persone. Gli aumenti maggiori di casi in Campania (757), Lombardia (683), Veneto (491). La regione con l’incremento minore è il Molise (6).
(ITALPRESS).

App Immuni, quasi 4 italiani su 10 non l’hanno scaricata

MILANO (ITALPRESS) – Quasi 4 italiani su 10 (37%) dichiara di non aver ancora scaricato la App Immuni e di non avere alcuna intenzione di farlo, a fronte di un 24% di italiani che invece Immuni la usa già. La rimanente popolazione nazionale è ancora indecisa sul da farsi. Il dato, frutto di una indagine sull’impatto psicologico dell’emergenza Covid-19 in questa Fase 3, condotta dal Centro di ricerca EngageMinds HUB dell’Università Cattolica, campus di Cremona, arriva in concomitanza con la nuova campagna promossa dal Governo italiano a favore dell’utilizzo della App Immuni, deputata a tracciare i movimenti dei cittadini in questa fase della pandemia, in cui si sta assistendo a una progressiva crescita dei contagi. Il dato è ancora più preoccupante in quanto appare in peggioramento rispetto a quanto emerso nella rilevazione effettuata durante la Fase 2 dal Centro di ricerca EngageMinds HUB della Cattolica quando Immuni ancora non era stata sviluppata, ma già se ne parlava, in cui il 40% degli italiani aveva dichiarato che “molto probabilmente” avrebbe installato una App per il tracciamento dei contatti e solo il 16% lo escludeva categoricamente. Insomma: con il passare del tempo e le prime esperienze sembra che si sia addirittura eroso il consenso circa la App Immuni, invece di essere aumentata l’intenzione a scaricarla.
La nuova “wave” di ricerca è stata lanciata – nell’ambito del progetto Craft e di IRCAF dell’Università Cattolica, campus di Cremona – dal team di ricerca dell’EngageMinds HUB dell’Ateneo del Sacro Cuore coordinato dalla professoressa Guendalina Graffigna (Lorenzo Palamenghi, Greta Castellini, Mariarosaria Savarese e Serena Barello) relativa alle ricadute dell’emergenza sanitaria sulle percezioni e sulle preoccupazioni dei consumatori italiani. Solo per un 2% si tratta di dimenticanza e solo il 7% lamenta problemi tecnici (per esempio incompatibilità con il proprio cellulare, difficoltà a scaricarla e a farla funzionare).
A prevalere sembrerebbero essere preoccupazioni e pessimismo sulla sua utilità. Infatti è diffuso lo scetticismo circa il razionale di uso e l’efficacia di Immuni: il 63% tra i concittadini che non hanno ancora scaricato Immuni la ritiene inutile, percentuale che aumenta al 67% tra gli uomini e tra chi si sente “confidente” nella sua capacità (spesso “buon senso”) di prevenire il rischio di contagio (70%). Inoltre il 35% teme che la sua privacy non sia tutelata con Immuni e necessiterebbe di maggiori rassicurazioni.
Ciò che di più rilevante risulta dalla ricerca dell’EngageMinds Hub della Cattolica è che la predisposizione all’impiego dell’App Immuni appare decisamente influenzata da fattori psicologici. Innanzitutto chi è più spaventato dell’epidemia da Covid-19 è anche più predisposto a utilizzare un sistema di contact tracing: il 41% rispetto al 31% di chi è meno in allarme. Ma a fare la differenza sembrano essere anche i valori e la personalità dei rispondenti: chi ha scaricato Immuni, infatti, si descrive come più tollerante e altruista e dichiara per lui prioritario la realizzazione di principi di eguaglianza sociale e universalismo rispetto al resto degli intervistati. L’atteggiamento medio non cambia nemmeno tra chi ha una patologia cronica e il cui generale scetticismo verso la App è tendenzialmente in linea con la percentuale del campione nazionale.
(ITALPRESS).

Sanità privata, firmato il rinnovo del contratto

ROMA (ITALPRESS) – Aiop, Aris e i sindacati hanno firmato al ministero della Salute il rinnovo del contratto collettivo nazionale del personale non medico della sanità privata.
“La firma del contratto, alla presenza del Ministro Speranza, dalle parti datoriali e dalle organizzazioni sindacali, rappresenta un riconoscimento importante per le risorse umane della componente di diritto privato del SSN ed ha un grande valore simbolico”, commenta Barbara Cittadini, presidente nazionale di Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata), a margine dell’incontro per la firma.
“Il senso di responsabilità comune, che hanno dimostrato lavoratrici e lavoratori, Istituzioni e imprenditori, rispetto alla finalità di raggiungere un obiettivo condiviso, ancorchè complesso sotto molti profili, deve essere, a nostro parere, il modello virtuoso per costruire la sanità del futuro oltre che un esempio, anche, per altri comparti”, aggiunge Cittadini.
“Come ho avuto modo di ribadire in altre sedi – prosegue la presidente – questo straordinario risultato è stato raggiunto grazie all’impegno, senza riserve, del Ministro della Salute, Roberto Speranza e del Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, del Coordinatore degli Assessori, Luigi Icardi, e dei loro staff. Un impegno che è stato assolutamente efficace e virtuoso. Ritengo doveroso, inoltre, ringraziare gli Assessori alla Salute delle Regioni, che hanno già attivato i percorsi per il rinnovo del contratto, a salvaguardia dei diritti di migliaia di lavoratrici e lavoratori. La firma che oggi ho potuto apporre è ascrivibile alla scelta di Aiop e dei suoi Associati, che vanno ringraziati perchè, investendo nel rinnovo del CCNL, hanno dimostrato come la tutela delle risorse umane sia una priorità assoluta, che guida le nostre scelte imprenditoriali”.
“Noi rappresentiamo tutti gli Associati dalla Valle d’Aosta alla Sicilia e non possiamo immaginare che vi siano Regioni che, a fronte di una norma, voluta dal Governo e votata dal Parlamento, che riguarda i diritti legittimi dei lavoratori del SSN, non si adeguino”, sottolinea Cittadini.
“Ci aspettiamo, quindi, così come il Ministro Speranza, il Presidente della Conferenza delle Regioni, Bonaccini, e il Coordinatore degli Assessori, Icardi, che tutte le 21 Regioni e Provincie Autonome si comportino in modo omogeneo – aggiunge la presidente di Aiop -. Il percorso è avviato: considerazione che ha indotto l’Assemblea di AIOP a deliberare, a larghissima maggioranza, di firmare il rinnovo del contratto. Per quelle Regioni dove l’iter non è stato, ancora, iniziato, così come discusso con il Ministro, sarà istituito un tavolo emergenziale, affinchè non vi siano, in tal senso, degli ingiustificabili ritardi che non potremmo tollerare”.
“Voglio pensare che l’unità dimostrata in questa occasione da tutti gli attori del SSN, possa, ulteriormente, rafforzarsi per affrontare le grandi sfide alle quali saremo chiamati nei prossimi mesi, e che serva per definire, di concerto con le Istituzioni – conclude Cittadini -, una riforma del sistema divenuta non più rinviabile e investimenti, che consentano di dare riposte efficienti e puntuali alla domanda di salute dei cittadini, che oggi continua a scontare lunghissime liste di attesa e mobilità passiva quantitativa, oltre ad altre forme di investimento nel SSN, che questa pandemia ha dimostrato essere improrogabili”.
(ITALPRESS).

Coronavirus, oltre 3 mila nuovi casi in 24 ore

ROMA (ITALPRESS) – Impennata dei casi di contagi di Coronavirus in Italia. Nelle ultime 24 ore i nuovi positivi – secondo il consueto bollettino reso noto dal ministero della Salute – sono 3.678, poco più di mille rispetto a ieri, quando erano stati 2.667. Ma sono molti di più i tamponi: 125.312 mila (ieri erano 99.742). E continua pure la crescita dei decessi: 31 (+3 rispetto a ieri). Il totale dei 235.303 (+1204), mentre gli attuali positivi sono 62.576(+2.442). Ad oggi sono 3.782 (+156) i ricoverati con sintomi, 337(+18) si trovano in terapia intensiva, mentre in isolamento domiciliare ci sono 58.457 persone. Le regioni con il maggior numero di nuovi casi sono Campania (544), Lombardia (520), Veneto (375) e Lazio (357). La regione con l’incremento minore è il Molise (1).
(ITALPRESS).

Coronavirus, in Puglia 196 nuovi casi e nessun decesso

BARI (ITALPRESS) – Il presidente della Regione, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi in Puglia sono stati eseguiti 4822 test per l’infezione da Covid-19 e sono stati registrati 196 casi positivi: 68 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi, 7 nella provincia BAT, 80 in provincia di Foggia, 10 in provincia di Lecce, 27 in provincia di Taranto, 1 caso residente fuori regione. Non sono stati registrati decessi.
Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 435.524 test. Inoltre, 4.883 sono i pazienti guariti; 3.133 i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 8.619, così suddivisi: 3.425 nella Provincia di Bari; 784 nella Provincia di Bat; 786 nella Provincia di Brindisi; 2094 nella Provincia di Foggia; 839 nella Provincia di Lecce; 626 nella Provincia di Taranto; 63 attribuiti a residenti fuori regione; 2 in provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
“Oggi abbiamo raggiunto 196 contagiati in una sola giornata – ha dichiarato Emiliano -. E’ evidente che la ripresa di tutte le attività in tempo di pandemia, la riapertura delle scuole, il ritorno delle vacanze, hanno determinato un innalzamento dei contagi. Si tratta in gran parte di persone asintomatiche o paucisintomatiche, quindi al momento non c’è uno stress della struttura ospedaliera e nessuna particolare preoccupazione. Però il virus circola e circola con grande intensità. Ed è evidente che bisognerà prendere dei provvedimenti, non solo mettere la mascherina sempre quando c’è un contatto ravvicinato con altre persone”.
“Bisognerà fare in modo, ad esempio – ha sottolineato Emiliano -, che il trasporto scolastico possa essere meno stressato, ipotizzando anche orari delle lezioni sfalsati: i mezzi pubblici non sono aumentati anche perchè il governo non ha ritenuto di stanziare nemmeno un euro per rafforzare il sistema del trasporto pubblico e scolastico, e questi sono elementi che vanno aggiustati. Attendiamo questo DPCM. La struttura ospedaliera pugliese, comunque, sta reggendo bene anche se, com’è ovvio, c’è grande attenzione nel rafforzarla ulteriormente in questi giorni”.
“Come abbiamo imparato in tanti mesi di esperienza, non è il dato di una giornata che deve essere valutato, ma l’andamento della curva nel suo complesso – ha aggiunto Lopalco -. Il dato di oggi è legato alla casuale coincidenza di un aumento di casi in due province. E’ una situazione da monitorare attentamente che deve comunque invitare tutti noi alla massima attenzione e prudenza”.
(ITALPRESS).

Allarme degli psicologi “Nuovo lockdown totale sarebbe insostenibile”

ROMA (ITALPRESS) – “La dimensione psichica è centrale nella vita umana. Il lavoro dello psicologo è un ponte tra la biologia e la società, tra la persona e il contesto, ecco perchè è fondamentale l’educazione alla psiche. Tutte le grandi crisi portano in primo piano la realtà psicologica dell’essere umano, ci fanno vivere emozioni, ci danno delle sfide, ci fanno riflettere sul nostro modo di percepire le cose, sui nostri comportamenti, quanto di aspetto psicologico c’è nella nostra vita ma che spesso trascuriamo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, David Lazzari, intervenendo al Convegno Nazionale “Il diritto alla salute psicologica”. “La pandemia ha fatto capire l’importanza di questi aspetti, ha fatto capire quanto viviamo in una società che crea disagio, malessere e stress – ha aggiunto – uno stress che nella pandemia è esploso e non ha trovato una rete psicologica pubblica in grado di ascoltare e di dare risposte, perchè nei principali presidi in cui la società si organizza c’è carenza o assenza di una competenza psicologica. Ora, dopo 7 mesi di questa situazione, il livello del disagio psicologico, non supportato da una rete pubblica carente o assente, è diventato un grande problema sociale e di salute pubblica”.
“Dopo l’estate – ha proseguito – i livelli di stress sono tornati a crescere e siamo quasi ai livelli di marzo, si pensi solo che il 59% degli italiani ha un livello di stress medio-alto (tra 70 e 100). In queste condizioni il Paese non ha le risorse psicologiche per reggere un nuovo lockdown. Sarebbe insostenibile una seconda chiusura totale. Occorrono quindi provvedimenti e comportamenti responsabili per tenere la pandemia sotto controllo e l’urgente attivazione di una rete psicologica pubblica, a partire dal sistema sanitario, dall’assistenza di base e dalla scuola. Senza prevenzione e ascolto – ha spiegato Lazzari – questi livelli di disagio sono destinati ad aggravarsi ed avere pesanti ricadute sulla società e sulla salute delle persone, con ulteriori danni per una economia già molto provata. La psicologia è fondamentale per la resilienza e per costruire il futuro”.
Il premier, Giuseppe Conte, in un messaggio inviato al convegno, ha ricordato che il Paese “sta affrontando questa grave crisi con responsabilità e impegno, ma è solamente grazie alla determinazione e all’attenzione di tutti gli attori istituzionali, all’equilibrio e al senso civico di ogni cittadino che si riuscirà a ripartire”.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un videomessaggio ha ricordato i mesi difficili della prima ondata della pandemia da Covid-19: “Penso che dobbiamo trarre lezioni dai mesi che abbiamo affrontato, purtroppo non ne siamo fuori, il contagio è ancora significativo e richiede a tutti noi la massima attenzione e la massima cautela”.
La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, nel suo messaggio ha ricordato la convenzione con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, per le attività di sostegno psicologico nelle scuole con l’obiettivo “di far fronte a situazioni di insicurezza, stress, timore di contagio, difficoltà di concentrazione. Era un intervento necessario, la salute psicologica è parte del diritto alla salute”.
(ITALPRESS).

Coronavirus, Raggi risultata negativa dopo test

ROMA (ITALPRESS) – Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, è risultata negativa a tutti i test cui si è sottoposta dopo la positività al Covid-19 del suo capo di Gabinetto, Stefano Castiglione. A comunicarlo è stato il suo staff dopo che la stessa prima cittadina si era sottoposta ieri al tampone e messa in autoisolamento.
(ITALPRESS).