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Pazienti ematologici, l’AIL apre una scuola di formazione per volontari

ROMA (ITALPRESS) – L’emergenza sanitaria causata dal Covid 19 ha messo ancor di più in evidenza l’importanza del lavoro svolto dal Terzo Settore a favore di chi è in difficoltà e di chi soffre.
L’Ail, Associazione italiana contro le leucemie, ha deciso di aprire la sua prima scuola di formazione per i volontari che ogni giorno si trovano a fianco dei pazienti ematologici. L’iniziativa è stata presentata a Roma, a Palazzo Wedekind, dal presidente dell’associazione, Sergio Amadori, insieme al presidente della Pontificia Accademia delle Politiche Sociali, Stefano Zamagni, e al sottosegretario al Ministero del Lavoro, Stanislao Di Piazza. La scuola, che avrà il supporto non condizionante di Pfizer, ha l’obiettivo di insegnare i principi e i valori fondamentali del volontariato per realizzare in maniera efficace la mission dell’Associazione.
Il programma di studio comprende tre giornate di lavoro ogni due settimane, una formazione di base tenuta da volontari esperti, da psicologi e personale sanitario e, per le giovani leve, incontri formativi, colloqui e tutoraggio.
“La cura del benessere del volontario è la cura del benessere dell’Associazione – afferma Sergio Amadori, presidente dell’AIL – L’organizzazione vuole che i suoi volontari siano sereni e responsabili, vuole accrescere la cultura del dono solidale e potenziare le fila dei suoi volontari. Mettere a punto programmi di formazione specifici e linee guida omogenee da nord a sud del Paese è la strategia vincente”.
Per Stefano Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle Politiche Sociali, “non basta dire ‘solidarietà’. La specificità del volontariato è la pratica del principio di reciprocità, un principio fondamentale che altro non è che la traduzione pratica del principio di fraternità. Il volontario non dona soldi, dona se stesso. Ecco allora la necessità di una Scuola, non solo strumento di formazione, ma costruttrice di un pensiero che vada al di fuori delle aule e che possibilmente arrivi a tutti gli ambiti della vita associata, perchè il volontariato ha bisogno soprattutto di essere riconosciuto per quel che è, prima ancora che per quel che fa”.
“E’ un lavoro complesso e molto delicato quello del volontario, il cui ruolo è cresciuto nel tempo; si capisce allora come tutto questo debba essere affrontato non solo spinti dalla leva umanitaria e dalla solidarietà ma supportato da una certa professionalità”, afferma Giuseppe Toro, presidente AIL Palermo-Trapani e Responsabile della Scuola di Formazione. “Il volontariato non è più improvvisazione – aggiunge -. Tutte le fasi del percorso di cura sono momenti cruciali e a volte spinosi, non basta essere motivati”.
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Coronavirus, Governo valuta obbligo di mascherina anche all’aperto

ROMA (ITALPRESS) – “Nel Dpcm che ci accingiamo ad adottare valutiamo l’estensione dell’obbligo di utilizzo delle mascherine anche all’aperto e diciamo con forza ai cittadini che dobbiamo fare uno sforzo in più perchè in ogni situazione in cui c’è il rischio di incontrare persone non conviventi c’è la necessità di usarle”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nelle sue comunicazioni alla Camera in merito alle misure di contenimento del Covid-19 nel prossimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
“Nel prossimo Dpcm – ha spiegato – dobbiamo continuare sulla linea della prudenza. L’indirizzo del governo è confermare le misure essenziali che fin qui ci hanno consentito di provare a gestire la fase di convivenza con l’epidemia ma provando a dare un segnale al paese di primo rafforzamento di queste misure. E’ utile perchè in sintonia con la tendenza epidemiologica di risalita dei casi che da nove settimane contraddistingue la situazione in Italia”.
“Le tre regole fondamentali – ha proseguito – sono l’asse portante del Dpcm. Le mascherine sono strumento essenziale per contrastare la diffusione del Covid. La seconda regola è quella del distanziamento e del divieto di assembramenti. Norme già vigenti che dobbiamo rendere più esecutive possibili. Per questo lavoriamo per aumentare il livello dei controlli. Il terzo punto – ha aggiunto Speranza – ha a che fare con il rispetto delle fondamentali norme igieniche. Su queste tre regole essenziali è costruito il Dpcm che approveremo domani”.
“L’Italia sta meglio rispetto agli altri paesi europei – ha sottolineato il ministro -. Insieme alla Germania è, in questo momento, quello che tra i grandi paesi europei sta reggendo meglio questa seconda ondata ma non dobbiamo farci alcuna illusione. Vorrei essere molto chiaro e netto: sarebbe profondamente sbagliato immaginare di esserne fuori”. Per Speranza, pensare che “siamo fuori pericolo” sarebbe “un azzardo, un errore, una valutazione priva di fondamento”.
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Coronavirus, nel Lazio 248 casi e 5 decessi

ROMA (ITALPRESS) – “Su oltre 11 mila tamponi oggi nel Lazio si registrano 248 casi e di questi 105 a Roma, 5 i decessi e 34 i guariti. Forte attenzione sulla provincia di Latina. Oggi vertice per controlli e restrizioni su movida. Domani al via le attività del progetto pilota dei test antigenici con prelievo salivare nelle scuole in collaborazione con l’istituto Spallanzani e l’A.O San Camillo”. Lo rende noto l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
“La Asl Roma 3 avvierà domani mattina in una scuola di Fiumicino le attività di testing rivolte agli studenti più piccoli – aggiunge -. Nella Asl Roma 1 sono 47 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di casi domiciliari o sono casi con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano tre decessi di uomini di 93, 86 e 60 anni con patologie. Nella Asl Roma 2 sono 38 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di un caso di rientro dalla Romania, cinque i casi individuati su segnalazione del medico di medicina generale e cinque i casi con un link ad un cluster famigliare noto e isolato. Si registra un decesso di una donna di 97 anni. Nella Asl Roma 3 sono 20 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di dieci contatti di casi già noti e isolati. Si registra un decesso di una donna di 97 anni. Nella Asl Roma 4 sono 21 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di venti contatti di casi già noti e isolati e un caso individuato su segnalazione del medico di medicina generale. Nella Asl Roma 5 sono 40 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di ventidue contatti di casi già noti e isolati. Sette i casi con link ad un battesimo dove è in corso l’indagine epidemiologica. Nella Asl Roma 6 sono 13 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di sette contatti di casi già noti e isolati e quattro casi con link al cluster di Villa Maria dove è in corso l’indagine epidemiologica”.
“Nelle province – prosegue l’assessore regionale – si registrano 69 casi e zero decessi nelle ultime 24 ore. Nella Asl di Latina sono ventidue i casi e di questi quattordici con link familiare o contatto di un caso già noto. Nella Asl di Frosinone si registrano tredici casi e si tratta di casi isolati a domicilio e un caso individuato in accesso al pronto soccorso. Nella Asl di Viterbo si registrano venticinque casi e si tratta di venti contatti di casi già noti e isolati e un caso individuato in accesso al pronto soccorso. Nella Asl di Rieti si registrano nove casi si tratta di casi isolati a domicilio”, conclude l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
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Coronavirus, in Sicilia 128 nuovi casi e 2 decessi

ROMA (ITALPRESS) – Sono 128 (+43 rispetto a ieri) i nuovi casi di Coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore, a fronte di 2.656 tamponi effettuati, su un totale di 508.826 da inizio emergenza. Il totale dei positivi da inizio emergenza arriva dunque a 7.809. Nelle ultime 24 ore ci sono stati anche due decessi, che portano il numero delle vittime complessive 321. E’ quanto si legge nel bollettino del Ministero della Salute e della Protezione Civile di lunedì 5 ottobre. Le persone ricoverate con sintomi, nell’isola, sono 361 (+32), 28 (+4) in terapia intensiva, mentre sono 2.969 i soggetti in isolamento domiciliare. I guariti/dimessi dall’inizio dell’emergenza sono 4.130 (+15).
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Coronavirus, 2.257 nuovi casi e 16 decessi

ROMA (ITALPRESS) – Restano stabili i nuovi casi di Coronavirus in Italia. Nelle ultime 24 ore i nuovi contagi rilevati sono 2.257, praticamente lo stesso numero del giorno precedente (2.258). Da considerare però una consistente diminuzione del numero dei tamponi, 60.241 a fronte dei 92.714 del giorno precedente. In totale, da inizio emergenza, i test eseguiti sono così 11.844.346. In lieve discesa i decessi: 16 nelle ultime 24 ore (2 meno di ieri), che portano il totale a 36.002. E’ quanto riporta il bollettino del Ministero della Salute e della Protezione Civile di lunedì 5 ottobre. Il totale dei dimessi/guariti è di 232.681 231.914 (+767), mentre gli attuali positivi sono 58.903 57.429 (+1.474). Ad oggi sono 3.487 (+200) i ricoverati con sintomi, 323 (+20) si trovano in terapia intensiva, mentre in isolamento domiciliare ci sono 55.093 persone. Le regioni con il maggior numero di nuovi casi sono Campania (431), Lombardia (251), Lazio (248) e Veneto (230). Quelle con gli incrementi minori sono Molise (2), Valle d’Aosta (13), Basilicata (14), Friuli Venezia giulia (22) e Marche (21).
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Coronavirus, 160 ricoverati allo Spallanzani

ROMA (ITALPRESS) – Sale ancora il numero dei positivi al tampone per la ricerca del Covid ricoverati allo Spallanzani. Ad oggi risultato 160 persone che hanno bisogno delle cure all’interno dell’istituto di ricerca, 17 in più negli ultimi due giorni. Di questi 16 sono ricoverate in terapia intensiva mentre i dimessi o trasferiti in altre strutture sono 785, solo 9 in più da sabato.
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In Lombardia 251 casi di coronavirus e 2 decessi

MILANO (ITALPRESS) – A fronte di 8.075 tamponi effettuati sono oggi 251 i nuovi positivi al coronavirus in Lombardia, dove si registrano 2 decessi (totale 16.973 dall’inizio della pandemia). Lo riferisce il quotidiano bollettino sui dati epidemiologici diffuso da Palazzo Lombardia, dove si precisa che oggi la percentuale tamponi/positivi è pari al 3,1. Ieri i tamponi erano stati 14.795, i nuovi contagiati 314 e la percentuale era pari al 2,1%, un punto percentuale in più.
Aumentano seppur solo di 2 i ricoverati in terapia intensiva (totali 41), e di 9 quelli negli altri reparti (totali 305). Ammontano a 78 i guariti/dimessi , il cui totale complessivo è di 81.811 dall’inizio della crisi sanitaria.
La provincia lombarda più colpita oggi risulta essere Monza Brianza, con 96 casi, che supera quella di Milano, che ne registra con 87, di cui 51 nel capoluogo lombardo. Solo 3 casi si registrano nella Provincia di Brescia, che fino a ieri presentava numeri a due cifre, precisamente 28. Sale invece quella di Lecco, con 11 casi rispetto ai 4 di ieri.
Nella provincia di Varese i casi sono 16, a Pavia 6, a Bergamo 9, a Mantova 3, a Sondrio 3; Un solo caso per ciascuna delle Province di Como e Cremona, mentre a Lodi non si registra alcun nuovo contagiato al Covid-19.
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In Campania stretta movida, bar e ristoranti chiusi alle 23

NAPOLI (ITALPRESS) – Il presidente Vincenzo De Luca ha firmato una nuova ordinanza che contiene ulteriori misure di prevenzione e di contenimento del contagio da Covid-19. E’ obbligatoria per bar, gelaterie, pasticcerie ed esercizi similari la chiusura dell’attività dalle 23 alle sei del giorno successivo, nei giorni da domenica a giovedì; dalle 24 alle sei del giorno successivo, nei giorni di venerdì e sabato. Fanno eccezione gli esercizi presenti all’interno di strutture di vendita all’ingrosso che osservano orari notturni di esercizio. Per ristoranti, pizzerie ed altri esercizi della ristorazione (pub, vinerie, kebab e similari) è obbligatorio prevedere l’ultimo ingresso dei clienti nonchè degli avventori per asporto alle ore 23,00, per l’intera settimana. Le consegne a domicilio sono consentite senza limiti di orario.
Restano confermati l’obbligo, su tutto il territorio regionale, di indossare la mascherina anche nei luoghi all’aperto, durante l’intero arco della giornata, a prescindere dalla distanza interpersonale, fatte salve le previsioni degli specifici protocolli di settore vigenti (ad esempio per le attività di ristorazione, bar, sport all’aperto), approvati o prorogati con le ordinanze vigenti o riportati in allegato al DPCM 7 settembre 2020. Confermate anche tutte le disposizioni relative alle misure di sicurezza obbligatorie prescritte per i titolari e gli utenti di esercizi commerciali, culturali, ricreativi, o comunque aperti al pubblico, ivi compreso l’obbligo di porre a disposizione, all’ingresso e all’interno dei locali, soluzioni idroalcoliche igienizzanti e di subordinare l’ingresso da parte degli utenti alla avvenuta igienizzazione delle mani e alla protezione delle vie respiratorie attraverso l’uso della mascherina.
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