BARI (ITALPRESS) – Sono 83 i casi positivi di Coronavirus in Puglia. Lo ha reso noto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro. Sono 29 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 25 nella provincia BAT, 27 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto (due casi di ieri di provincia non attribuita sono stati attribuiti oggi). E’ stato registrato un decesso, in provincia di Taranto. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 426.286 test; 4.762 sono i pazienti guariti; 2.956 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 8.317, così suddivisi: 3.327 nella Provincia di Bari; 762 nella Provincia di Bat; 780 nella Provincia di Brindisi; 1.988 nella Provincia di Foggia; 822 nella Provincia di Lecce; 574 nella Provincia di Taranto; 62 attribuiti a residenti fuori regione; 2 provincia di residenza non nota (2 casi di ieri non attribuiti sono stati attribuiti oggi). I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
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Coronavirus, in Puglia 83 casi positivi e 1 morto
Villafrati ‘zona rossa’, positivo al Covid anche sindaco e famiglia
PALERMO (ITALPRESS) – C’è anche il sindaco di Villafrati Franco Agnello tra gli 80 casi positivi al Coronavirus che hanno portato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci a dichiarare il paese del Palermitano ‘zona rossà. E’ stato lo stesso cittadino con un post su Facebook ad aggiornare la comunità sulle sue condizioni di salute. Sono risultati positivi al Covid-19 anche la moglie del primo cittadino, le sorelle, la cognata e il cognato e una nipote.
“Cari concittadini – scrive il sindaco Agnello in un lungo post – il corpo è qui, ma la mente è al Paese ancora una volta ferito e martoriato in maniera ancora più pesante di prima. La squadra che mi sostituisce ha la capacità, la determinazione, e la forza di continuare a gestire la situazione nel rispetto della garanzia della sicurezza e della salute per tutti voi. Abbiate fiducia e riponete fiducia stanno lavorando incessantemente nel nome di quell’ideale che ci ispira, fa parte della nostra vita ed è quello del bene comune. Sulle mie condizioni di salute comunico che oggi è il primo giorno senza febbre e seppur con difficoltà legate alla tosse e alla respirazione avverto un lieve miglioramento che spero si consolidi nei prossimi giorni. Un augurio di pronta guarigione alla mia famiglia – ha concluso il sindaco di Villafrati – decimata a casa, mia moglie da oggi positiva madre, le mie sorelle, mia cognata e mio cognato, mia nipote e speriamo che qui si fermi…”.
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Il Nobel per la Medicina a tre virologi per studi sull’Epatite C
ROMA (ITALPRESS) – Il Premio Nobel 2020 per la Medicina è andato a Harvey J. Alter, Michael Houghton and Charles M. Rice, “per la scoperta del virus dell’Epatite C”. Lo ha reso noto il Comitato del Premio Nobel.
“Complimenti a Michael Houghton, Harvey J. Alter e Charles M. Rice. Sono i tre virologi a cui è stato assegnato oggi il premio Nobel per la Medicina. I loro studi hanno portato a importanti scoperte sul funzionamento del virus dell’Epatite C. In questo momento drammatico è un segnale importante per tutta la comunità scientifica”, commenta su Facebook il ministro della Salute Roberto Speranza.
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Covid, in Piemonte il 22% del personale sanitario è stressato
TORINO (ITALPRESS) – Il 22% del personale medico piemontese è stressato e ansioso per colpa della pandemia. Una percentuale che sale al 27% se si guarda solo a chi interagisce direttamente con i pazienti malati di Covid-19, e tra questi il 53% ha sintomi chiari di un problema psicologico.
E’ questo il quadro che emerge da una ricerca che sarà presentata dall’Ordine degli psicologici del Piemonte nel corso di tre incontri sul tema “Il diritto alla salute psicologica”, previsti da domani a venerdì nell’ambito delle iniziative per la Giornata nazionale della psicologia, che si celebra il 10 ottobre.
Lo studio, realizzato tra maggio e giugno, ha coinvolto 4.550 operatori del comparto sanitario piemontese ed è stato coordinato dall’Università di Torino che insieme all’ordine degli psicologi ha intervistato il personale di tutte le Asl piemontesi.
“Sono numeri importanti, perchè nella norma, solo il 12% della popolazione ritiene di avere bisogno di un aiuto psicologico, qui invece la percentuale è doppia. Ed è altrettanto significativo che non vi sia una grande discostamento tra i numeri di chi ha operato a stretto contatto con i malati, e gli altri operatori sanitari”, ha spiegato Georgia Zara, vicepresidente dell’ordine regionale degli psicologici.
Il presidente, Giancarlo Marenco, ha invece illustrato le tematiche che verranno affrontate: domani alle 9 presso il Villino Raby di corso Francia a Torino, si parlerà di Psicologia e cure primarie per la promozione della salute mentale, giovedì focus sul rapporto scuola-psicologia, e venerdì infine l’analisi dell’assistenza psicologica negli ospedali durante la pandemia. Decine i relatori del programma, con interventi a tutti i livelli nazionali e internazionali.
Durante la presentazione dell’evento, è stata anche resa nota l’ultima rilevazione dell’ordine nazionale degli psicologi, dello “stressometro” degli italiani.
Stando ai dati raccolti, il 50% degli italiani si dice mediamente stressato, contro il 37% che si ritiene molto stressato. Tra le cause, l’emergenza coronavirus resta al primo posto con il 25% delle risposte, ma sono in forte crescita la situazione lavorativa al 23% e la condizione economica al 22%.
Solo al 6% l’organizzazione famiglia-lavoro, e al 5% la condizione di salute.
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Coronavirus, 2.578 nuovi positivi e 18 decessi nelle ultime 24 ore
ROMA (ITALPRESS) – Sono 2.578 (ieri 2.844) i nuovi casi di Coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, e 18 i decessi che portano il totale delle vittime, da inizio emergenza, a 35.986. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 92.714 tamponi, per un totale di 11.784.105. E’ quanto si legge nel bollettino del Ministero della Salute e della Protezione Civile di domenica 4 ottobre. Il totale dei dimessi/guariti è di 231.914 (+697), mentre gli attuali positivi sono 57.429 (+1.863). Ad oggi sono 3.287 (+82) i ricoverati con sintomi, 303 (+6) si trovano in terapia intensiva, mentre in isolamento domiciliare ci sono 53.839 persone.
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Covid, Ricciardi: “Siamo a un bivio, prossime 2-3 settimane decisive”
“Non è troppo tardi per invertire la tendenza, per far scendere di nuovo la curva. Però bisogna agire subito”. Lo dice in una intervista a Repubblica Walter Ricciardi, consulente del ministro alla Salute Roberto Speranza “Nel momento in cui perdi il controllo della situazione epidemiologica hai subito aumenti molto marcati. Adesso non siamo ancora a quel punto, nel senso che la crescita non è ancora di tipo esponenziale – aggiunge Ricciardi -, però ci troviamo davvero davanti ad un bivio”. Per farlo “bisogna implementare i comportamenti saggi che abbiamo imparato a tenere in tutti questi mesi di pandemia. E infatti fanno bene le Regioni ad firmare ordinanze che prevedono l’uso delle mascherine. È necessario fare grande attenzione al distanziamento e in prospettiva, anche non troppo lontana, bisogna che ci sia una partecipazione massima alla campagna per la vaccinazione contro l’influenza. Inoltre, adesso è davvero necessario che un numero maggiore di cittadini scarichi sul proprio cellulare la app Immuni. Se siamo bravi sono convinto che riusciremo a invertire la curva dei contagi che adesso vediamo in salita praticamente in tutte le regioni italiane”. Quanto tempo c’è ancora per farlo? “Non tantissimo, diciamo al massimo due o tre settimane”.
Mattarella “Preoccupati per l’aumento dei contagi”
ROMA (ITALPRESS) – Preoccupazione “per l’aumento del ritmo dei contagi della pandemia e per vittime che giorno per giorno continuiamo a registrare”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del “Concerto per Dante” in programma nel cortile d’onore del Quirinale.
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Morto Bino Marino, per oltre 50 anni in sala operatoria a salvare vite
PALERMO (ITALPRESS) – Per oltre cinquant’anni in sala operatoria a salvare vite. Una carriera costellata da successi e riconoscimenti, quella di Bino Marino, noto cardiochirurgo, originario della provincia di Agrigento. Nato a Porto Empedocle, si è spento all’età di 87 anni in ospedale a Palermo. Dopo avere avviato i primi passi in Sicilia si era trasferito a Roma, ma non aveva mai spezzato le radici con la sua amata terra.
Professore della Cattedra di cardiochirurgia al Policlinico Umberto I di Roma, è stato il fondatore della Cardiochirurgia di Catania.
“Fare il medico? E’ una questione di cuore”, aveva raccontato di recente in una lunga intervista ad un periodico. Tra i suoi pazienti illustri celebrità, come Madre Teresa di Calcutta e il presidente della Repubblica, Sandro Pertini, papa Giovanni Paolo II ed il leader palestinese Yasser Arafat. Non si contano le volte in cui ha assistito Marco Pannella nei suoi innumerevoli scioperi della fame e durante i suoi ricoveri presso il reparto di Cardiochirurgia del Policlinico Umberto I di Roma.
E la sua professione lo ha spinto a stringere amicizia con Christiaan Barnard, chirurgo e accademico sudafricano, assurto a fama mondiale per aver praticato il primo trapianto di cuore della storia della medicina. Non è un caso che è stato proprio Bino Marino il primo in Italia a praticare un trapianto di cuore su una bimba di 4 anni.
I funerali si terranno a Palermo lunedì, alle 8.30, nella chiesa Santa Silvia, a Cardillo.
(ITALPRESS).









