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Coronavirus, Iss “Progressivo peggioramento, Rt sale a 1,18”

ROMA (ITALPRESS) – “L’Italia si trova in una fase epidemiologica di transizione al momento in progressivo peggioramento”. E’ quanto emerge dal report settimanale di ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità sul Covid-19 in Italia che sottolinea come, anche in questa settimana, si rileva “una trasmissione diffusa del virus su tutto il territorio nazionale, che provoca focolai anche di dimensioni rilevanti e spesso associati ad attività ricreative che comportano assembramenti e violazioni delle regole di distanziamento fisico sia sul territorio nazionale che all’estero”. Si assiste pertanto “alla successiva importazione di casi e ad una ulteriore trasmissione locale, anche al rientro dopo periodi di vacanza”. Più precisamente, l’indice di trasmissione nazionale (Rt) calcolato sui casi sintomatici e riferito al periodo 13-26 agosto 2020, è 1.18. Questo indica che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening-tracciamento dei contatti e dei casi importati da stato estero (categorie non mutuamente esclusive), “c’è stato un aumento del numero di casi sintomatici contratti localmente e diagnosticati nel nostro Paese”. Si conferma, infatti, “un aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la quinta settimana consecutiva” con una incidenza cumulativa (dati flusso ISS) negli ultimi 14 giorni (periodo 17/8-30/8) di 23.68 per 100.000 abitanti, in aumento dal periodo 6/7-19/7 e simile ai livelli osservati all’inizio di maggio. La maggior parte dei casi continua ad “essere contratta sul territorio nazionale: risultano importati da stato estero il 15% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio; in particolare si osserva una percentuale non trascurabile di casi importati da altra Regione/PA (17,6% nella settimana corrente).
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Coronavirus, in Sicilia 78 nuovi casi e nessun decesso

ROMA (ITALPRESS) – Sono 78 i nuovi casi di positività al Coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore, dei quali 6 sono migranti ospiti nei centri d’accoglienza: 4 a Pozzallo e 2 a Siracusa. E’ quanto emerge dal quotidiano Bollettino del Ministero della Salute e della Protezione Civile. Il totale di persone attualmente positive nell’isola sale a 1.284, mentre i casi totali da inizio pandemia passano a 4.565. Nessuna vittima in regione nelle ultime 24 ore, con il numero dei decessi che resta a 288.
Le persone attualmente ricoverate con sintomi, in regione, sono 87, delle quali 11 in terapia intensiva. Sono 1.186, invece, le persone in isolamento domiciliare mentre i guariti dall’inizio della pandemia sono 2.993.
Dei nuovi positivi, 21 sono nella provincia di Catania, 10 a Palermo, 12 a Messina, 3 a Siracusa, 2 a Enna, 9 a Ragusa, 12 ad Agrigento, 9a Trapani. Nessun nuovo caso, invece, nella provincia di Caltanissetta.
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Coronavirus, Aifa “anticipare la vaccinazione antinfluenzale”

ROMA (ITALPRESS) – “Vista l’attuale situazione epidemiologica relativa alla circolazione di SARS-CoV-2, si raccomanda di anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre e offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo per la vaccinazione”. Lo sottolinea l’Agenzia Nazionale del Farmaco (Aifa), nella determina pubblicata in Gazzetta Ufficiale che autorizza l’aggiornamento, per la stagione 2020-2021, della composizione dei vaccini influenzali autorizzati.
Sono inoltre autorizzati i vaccini influenzali approvati secondo la procedura registrativa centralizzata coordinata dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) (disponibili nei “Documenti correlati”).
La composizione di tutti i vaccini influenzali per la stagione 2020-2021 segue le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e del Comitato per i Medicinali per Uso umano (CHMP) dell’EMA.
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Allo Spallanzani 60 positivi al Covid, 4 sono in terapia intensiva

ROMA (ITALPRESS) – Sono 60 i pazienti positivi al tampone per la
ricerca del Covid ricoverati allo Spallanzani di Roma. Restano
ancora 4 persone ricoverate in terapia intensiva mentre i dimessi
o trasferiti in altre strutture sono 636. E’ quanto comunica l’istituto nazionale per le Malattie infettive nel bollettino odierno.
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Tumore al seno, studio identifica importante farmaco

ROMA (ITALPRESS) – Il cancro al seno triplo negativo (TNBC) rappresenta circa il 10-15% di tutti i tumori al seno ed è considerato tra i più aggressivi poichè cresce più velocemente e ha opzioni di trattamento limitate. I tassi di sopravvivenza a 5 anni sono del 90% per i tumori TNBC localizzati e senza alcun segno di metastasi, ma la percentuale scende drammaticamente all’11% per TNBC con metastasi al polmone, al fegato o alle ossa. Alla base dell’aggressività di tali tumori ci sono le cellule staminali tumorali che hanno un’ intrinseca forza di chemioresistenza e generano metastasi. Uccidere queste cellule con la terapia è fondamentale per migliorare la prognosi.
“Lo studio ha dimostrato che acidi grassi e colesterolo e la loro biosintesi sono essenziali per la sopravvivenza delle cellule staminali tumorali del tumore triplo negativo e possono rappresentare il tallone d’Achille per bloccare queste cellule aggressive,” illustra Luca Cardone, ricercatore dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena e ora dell’Istituto di biochimica e biologia cellulare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibbc), coordinatore del gruppo di scienziati italiani e internazionali che hanno svolto lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista americana Cancer Research.
Da diversi anni è noto che l’ipercolesterolemia o una dieta ricca di grassi e colesterolo rappresentano un fattore di rischio per forme aggressive di tumore al seno, sebbene i meccanismi biologici alla base di questa osservazione non siano ancora del tutto chiari. I risultati di questa ricerca forniscono un’importante chiave di lettura per la comprensione dei dati epidemiologici a disposizione.
“L’obiettivo del nostro studio – spiega Luca Cardone – è migliorare la terapia di pazienti affette da forme aggressive di tumore al seno attraverso un approccio di riposizionamento di farmaci, di cui il nostro laboratorio si occupa da tempo: trovare in pratica un farmaco già in uso clinico per altre indicazioni terapeutiche, e quindi utilizzabile in tempi brevi, per ridurre la capacità di generare metastasi e recidive, uccidendo selettivamente le cellule staminali responsabili. Abbiamo così identificato un farmaco, chiamato pyrvinium, con queste caratteristiche”.
E’ stato necessario capire quali fossero, tra le migliaia di reazioni che avvengono in una cellula, quelle controllate dal farmaco e identificare le tracce del meccanismo di azione delle molecole contro le cellule staminali. La soluzione dell’enigma avrebbe potuto richiedere anni ed enormi energie ma i ricercatori hanno utilizzato la biologia computazionale e l’intelligenza artificiale, generando in tempi brevi modelli matematici del metabolismo di una cellula staminale tumorale TNBC. Lo studio ha dimostrato che queste cellule aggressive si nutrono di glucosio e lo convertono in acidi grassi e colesterolo per garantire le loro efficienti funzioni vitali. Il farmaco pyrvinium, attraverso un meccanismo di azione multifattoriale, è in grado di azzerare contemporaneamente più vie di sintesi dei lipidi a partire dal glucosio. In modelli preclinici, il farmaco ha dimostrato la sua efficacia: uccide le cellule staminali e riduce il numero di metastasi sia in trattamento neo-adiuvante sia adiuvante. I prossimi passi – sottolinea Cardone – saranno quelli di migliorare la biodisponibilità del farmaco e valutare la sua efficacia nei pazienti oncologici, in combinazione con le chemioterapie.
“Il lavoro- commenta Gennaro Ciliberto, direttore scientifico dell’Istituto Regina Elena – dimostra l’importanza della combinazione di approcci sperimentali basati sull’uso dei big-data e modelli bio-computazionali nella ricerca oncologica, senza dimenticare l’approccio multidisciplinare e la capacità di fare rete tra laboratori con diverse competenze e tecnologie al fine di comprendere sempre più nel dettaglio le cellule tumorali e definire le loro vulnerabilità per colpirle con terapie mirate.”
Lo studio, promosso e coordinato dai ricercatori dell’Istituto tumori “Regina Elena”, grazie a finanziamenti del Ministero della Salute, ha coinvolto anche l’Istituto dermatologico San Gallicano di Roma, il dipartimento di medicina e scienze dell’invecchiamento (CAST) dell’Università ‘G. D’Annunziò di Chieti-Pescara, e centri di ricerca internazionali come il VIB Center for Cancer Biology di Leuven in Belgio, e laboratori del National Cancer Institute (NIH) negli Stati Uniti.
E’ disponibile al seguente link:
Pyrvinium pamoate induces death of triple-negative breast cancer stem-like cells and reduces metastases through effects on lipid anabolism
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Scuola, dalla Simg 10 regole per ripartire in sicurezza

ROMA (ITALPRESS) – Dai dispositivi di protezione individuale come gel e mascherine al rispetto delle distanze e degli accessi scaglionati, fino ai test sierologici per i docenti. Queste sono alcune delle prescrizioni contenute nel decalogo messo a punto dalla Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie che in queste settimane si è schierata “decisamente in favore della riapertura delle scuole”. Tuttavia, ciò che hanno rilevato i Medici di famiglia è la necessità di “prendere una serie di misure cautelative, visto che le numerose interazioni che si verificano dentro scuole e università possono moltiplicare i contagi e generare focolai in grado di coinvolgere anche chi è più avanti con l’età, a partire dal personale docente e non docente e dalle famiglie”. Da qui, la decisione di sviluppare un decalogo rivolto a studenti, insegnanti e personale non docente utile per limitare i contagi e per favorire il controllo della diffusione del virus. “Per questa nuova fase dell’epidemia è necessario adottare un approccio diverso – spiega Claudio Cricelli, presidente Simg -. Abbiamo controllato le modalità di diffusione e sappiamo quali contromisure prendere senza dover arrivare a un nuovo lockdown. L’istruzione è un settore chiave della nostra società: sono circa 10 milioni gli italiani coinvolti nelle scuole e nelle università del nostro Paese, ossia circa un sesto della popolazione”. Secondo Cricelli “queste persone convivono con le loro famiglie, usufruiscono dei mezzi di trasporto. Dobbiamo dunque monitorare attentamente la situazione – sottolinea -. Per questo la Simg ha prodotto un decalogo che contiene le misure essenziali a cui bisogna attenersi. I principali punti di riferimento sono le stesse regole base raccomandate a tutti, ma necessitano di un’attenzione particolare visto che i comportamenti dei più piccoli non sempre possono essere controllati facilmente”. Il primo punto del vademecum riguarda le mascherine. Il principale presupposto per evitare i contagi è quello di stare lontani dalle vie aeree l’uno dell’altro: laddove non si possano mantenere distanze sufficienti, “la mascherina diventa lo strumento più utile per limitare questi contatti”. Ogni alunno deve quindi portare con sè un dispositivo medico chirurgico – quindi non le semplici mascherine di stoffa – da utilizzare durante le lezioni laddove necessario, durante i momenti ricreativi e durante gli spostamenti per i bagni. Contrariamente a quanto spesso si è visto, la mascherina non deve essere toccata, tolta o abbassata; deve essere sempre pulita e cambiata una volta al giorno. “Si consiglia, ogni volta, di personalizzare il dispositivo così che possa essere facilmente riconoscibile e non confusa con altre similari”. Altro punto essenziale riguarda l’igiene delle mani: “Le mani possono essere veicolo di contagio: oltre a evitare di toccarsi naso e bocca, si devono lavare di frequente, a lungo (almeno 40 secondi) e con il sapone”. Di fondamentale imporanza anche il Gel igienizzante. Per rafforzare l’igiene delle mani o per sopperire alla mancata possibilità di lavarle, le mani “devono essere disinfettate con gel igienizzante prima e dopo la frequentazione di qualsiasi ambiente, in particolare quando si accede ai mezzi pubblici. Gli alunni devono portare sempre con sè tale gel, soprattutto in aula, da utilizzare nelle occasioni in cui le attività didattiche prevedono eventuali contatti con oggetti in comune”. Anche il “distanziamento sociale” è indispensabile per mantenere uno o due metri di distanza tra personale e discenti, nonchè tra gli stessi alunni, “occorre inoltre limitare al minimo le occasioni in cui questi possano comprometterla”. Poi, si consiglia di introdurre pratiche di disinfezione delle superfici con regolarità durante la giornata. Occorre prevedere anche la disinfezione degli oggetti comuni e punti per l’igienizzazione delle scarpe. Indispensabile la presenza di colonnine con distributore di gel. Anche i genitori e parenti svolgono un ruolo cruciale: “è fondamentale, infatti, che loro intervengano preventivamente e severamente nel far osservare le norme, così da facilitarne l’osservanza all’interno degli ambienti scolastici”. A tali figure, una volta a casa, si richiede massima attenzione alla salute degli alunni: si consiglia un quotidiano controllo della temperatura e il monitoraggio di eventuali sintomi. No alla somministrazione di farmaci senza prescrizione medica. Riguardo la ripartenza, si consigliano gli accessi scaglionati: bisogna scadenzare l’accesso nelle scuole e negli uffici per evitare affollamenti e pericolose code. Sarebbe opportuno, laddove possibile, la realizzazione di apposite corsie di ingresso e uscita. E per favorire la “comunicazione” tra personale scolastico e famiglie, si suggerisce “una mailing list o una chat di gruppo per eventuali comunicazioni urgenti, da utilizzare unicamente per denunciare casi di positività o per avvisare riguardo l’insorgenza di alcuni sintomi”. Infine, per la Società Italiana di Medicina Generale “è indispensabile sollecitare i docenti a fare i test sierologici: questa pratica è stata talvolta sopravvalutata come soluzione o come forma di immunità”. “Il test sierologico è un elemento di conoscenza di come si muove il virus, che procede di nascosto – spiegano -. Su coloro che presentino test sierologico positivo o abbiano altri sintomi sospetti bisogna effettuare il tampone, al fine di proteggere coloro che si possono ammalare più facilmente, a partire dagli anziani”. Infine, i medici di medicina generale devono costituire un punto di riferimento costante per le famiglie e per ogni individuo. “Devono essere vicini ai pazienti, contattarli personalmente e far presente loro quali siano i comportamenti corretti e se necessario convocarli presso i propri studi”. “In questi giorni noi Medici di Famiglia abbiamo ricevuto innumerevoli richieste di informazione e domande sugli argomenti più disparati relativi ai comportamenti quotidiani da tenersi da parte dei nostri concittadini. Le richieste hanno superato di gran lunga quelle ricevute nella fase acuta di Covid 19. Tutti hanno bisogno di avere risposte semplici e chiare ai mille interrogativi pratici che le persone e le famiglie e gli operatori si pongono ogni giorno. Abbiamo pensato dunque di raccogliere le domande più frequenti e di preparare un’agile e pratica guida indirizzata ai cittadini del nostro Paese con le risposte che noi Medici di Famiglia ogni giorno forniamo a voce o per telefono” aggiunge Cricelli. La guida è strutturata per faq e verrà condivisa con il ministero della Salute e con l’ISS.
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Scuola, Brusaferro “Non c’è rischio zero, ma il sistema è preparato”

ROMA (ITALPRESS) – “Le scuole sono una priorità per il Paese, è importante aprirle e fare in modo che rimangano aperte. Sappiamo che non ci sono soluzione organizzative per il rischio zero. Ci possono essere casi singoli o anche singole scuole chiuse per un periodo, ma questo non vuol dire interrompere del tutto l’attività scolastica”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ai microfoni del Tg1.
“Questo significa convivere con il virus. Il nostro Paese sia nel campo della sanità sia nel campo dell’istruzione è preparato, le misure sono mirate a fare in modo che la scuola possa riprendere, affrontando i singoli casi che si presenteranno”, ha aggiunto.
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Coronavirus, 1.397 nuovi positivi nelle ultime 24 ore

ROMA (ITALPRESS) – Al 3 settembre, il totale delle persone che hanno contratto il coronavirus che causa il Covid-19 è di 272.912, con un incremento rispetto al 2 settembre di 1397 nuovi casi (ieri 996). Lo rende noto il ministero della Salute.
Il numero totale di attualmente positivi è di 28.915 (+1.098). Tra questi sono 120 in cura presso le terapie intensive, 1.505 persone sono ricoverate con sintomi e 27.290 sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto al giorno precedente i nuovi deceduti sono 10 e portano il totale a 35.507. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale a 208.490, con un incremento di 289 persone rispetto a ieri. Il numero di tamponi effettuati nelle ultime 24 ore è di 92.790 per un totale di 8.921.658.
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