POTENZA (ITALPRESS) – Un caso positivo di coronavirus è stato riscontrato in Basilicata. Lo rende noto la task force regionale, sottolineando in una nota che nella giornata di ieri sono stati processati 240 tamponi per la ricerca di contagio da Covid-19, di cui 1 è risultato positivo e riguarda una persona residente a Matera che effettuerà un secondo tampone di conferma. Con questo aggiornamento i lucani attualmente positivi sono 12 e si trovano tutti in isolamento domiciliare.
Nel reparto di malattie infettive dell’ospedale ‘San Carlò di Potenza è ricoverata 1 persona di nazionalità estera e proveniente da Stato estero, risultata negativa al secondo tampone di verifica e in attesa di formale comunicazione di dimissioni.
Ai positivi vanno aggiunti nel complesso 28 persone decedute (9 di Potenza, 2 di Paterno, 1 di Spinoso, 2 di Moliterno, 1 di Villa d’Agri, 2 di Rapolla, 1 di Irsina, 1 di Montemurro, 1 di Pisticci, 2 di Matera, 1 di San Costantino Albanese, 2 di Avigliano, 1 di Tursi, 1 di Aliano, 1 di Bernalda); 374 guariti; 1 cittadino residente in Umbria in isolamento in Basilicata; 4 residenti in un Comune della Toscana in isolamento in Basilicata; 1 cittadino lucano residente in Lombardia e in isolamento in Basilicata; 1 persona di nazionalità estera ricoverata all’Ospedale ‘San Carlò, 5 persone di nazionalità estera che si trovano in isolamento domiciliare in Basilicata; 34 cittadini stranieri in isolamento in una struttura lucana dedicata.
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono stati analizzati 51.628 tamponi, di cui 51.015 risultati negativi.
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Coronavirus, in Basilicata un nuovo caso positivo
Nel Lazio 31 positivi al coronavirus con test in aeroporti
ROMA (ITALPRESS) – “Sono stati effettuati nei drive-in del Lazio nella sola giornata di ieri un totale di 2.140 test molecolari ai viaggiatori di rientro da Spagna, Croazia, Grecia e Malta ai quali si aggiungono altrettanti test rapidi antigenici effettuati presso gli scali aeroportuali di Fiumicino e Ciampino”. Lo comunica l’Unità di Crisi Covid-19 della Regione Lazio, sottolineando in una nota che “per quanto riguarda i test in Aeroporto hanno permesso di individuare nella giornata di ieri 31 casi positivi: 19 a Fiumicino e 12 a Ciampino. Il 50% dei test sono stati eseguiti su viaggiatori compresi nella fascia di età dai 18 ai 34 anni. Dei 31 positivi circa il 50% risiede nel Lazio, gli altri sono residenti in Toscana, Puglia, Liguria, Abruzzo e in altri Paesi UE. I test eseguiti ieri nei drive-in della Regione Lazio sono così ripartiti: Forlanini 162, Casal Bernocchi 182, San Giovanni 241, Santa Caterina delle Rose 185, Via degli Eucalipti 97, Campus Bio-Medico di Roma 131, Labaro 188, Santa Maria della Pietà 247, Istituto Zooprofilattico 25, Genzano di Roma 148, Anzio 35, Viterbo Belcolle 75, Rieti 97, Palombara Sabina 101, Colleferro 60, Latina 123, Frosinone 43. Tutti i drive-in del Lazio sono operativi 7 giorni su 7”.
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Covid, respinto il ricorso dei gestori, le discoteche restano chiuse
ROMA (ITALPRESS) – Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso della Silb, l’associazione dei gestori delle discoteche, contro la chiusura dei locali notturni per l’emergenza coronavirus sancita con un’ordinanza del ministero della Salute il 17 agosto scorso.
Si tratta di una decisione monocratica presa dal Tribunale Amministrativo che respinge l’istanza cautelare, e che fissa per il 9 settembre la trattazione collegiale da parte della camera di consiglio. “L’esame approfondito dei profili di fatto e di diritto prospettati dalla parte ricorrente – anche con riferimento al rispetto del principio di proporzionalità – resta riservato all’ordinaria cognizione collegiale della controversia, in contraddittorio tra le parti, nelle successive fasi processuali”, scrive il Tar nel pronunciamento.
“Nel bilanciamento degli interessi proprio della presente fase del giudizio – sottolinea il Tribunale Amministrativo -, la posizione di parte ricorrente risulta recessiva rispetto all’interesse pubblico alla tutela della salute nel contesto della grave epidemia in atto” e “tale interesse costituisce l’oggetto primario delle valutazioni dell’Amministrazione, caratterizzate dall’esercizio di un potere connotato da un elevato livello di discrezionalità tecnica e amministrativa in relazione alla pluralità di interessi pubblici e privati coinvolti e all’esigenza di una modulazione anche temporale delle misure di sanità pubblica nella prospettiva del massimo contenimento del rischio”.
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Coronavirus, Papa “Il vaccino sia per tutti”
CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – Dalla pandemia il mondo deve uscire diverso da prima, con meno ingiustizie sociali, e il vaccino universale e davvero per tutti sarà il primo banco di prova. Papa Francesco nell’Udienza Generale di oggi torna a parlare delle conseguenze sociali ed economiche del Coronavirus.
“Tutti siamo preoccupati. Molti vogliono tornare alla normalità e riprendere le attività economiche – afferma il Pontefice -. Certo, ma questa “normalità” non dovrebbe comprendere le ingiustizie sociali e il degrado dell’ambiente. La pandemia è una crisi e da una crisi non si esce uguali: o usciamo migliori o usciamo peggiori. Noi dovremmo uscire migliori, per migliorare le ingiustizie sociali e il degrado ambientale. Oggi abbiamo un’occasione per costruire qualcosa di diverso. Per esempio, possiamo far crescere un’economia di sviluppo integrale dei poveri e non di assistenzialismo”.
Francesco chiarisce che con questo non vuole condannare l’assistenza, “le opere di assistenza sono importanti” e il “volontariato è una delle strutture più belle che ha la Chiesa italiana”, ma “dobbiamo andare oltre e risolvere i problemi che ci spingono a fare assistenza – aggiunge -. Un’economia che non ricorra a rimedi che in realtà avvelenano la società, come i rendimenti dissociati dalla creazione di posti di lavoro dignitosi”.
Quindi “sarebbe triste se nel vaccino per il Covid-19 si desse la priorità ai più ricchi! Sarebbe triste se questo vaccino diventasse proprietà di questa o quella Nazione e non sia universale e per tutti – ammonisce il Pontefice -. E che scandalo sarebbe se tutta l’assistenza economica che stiamo osservando – la maggior parte con denaro pubblico – si concentrasse a riscattare industrie che non contribuiscono all’inclusione degli esclusi, alla promozione degli ultimi, al bene comune o alla cura del creato”.
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Coronavirus, 403 nuovi casi e 5 decessi
ROMA (ITALPRESS) – Tornano sopra 400 i nuovi positivi al Covid. E’ quanto riporta il bollettino del ministero della Salute. Sono infatti 403 (in crescita rispetto ai 320 di ieri), i nuovi contagiati registrati nelle ultime 24 ore. Dato che porta il numero complessivo dall’inizio della pandemia a 254.636. Cresce anche il numero degli attualmente positivi, 15.089, in crescita rispetto ai 14.867 di ieri. Oggi si registrano 5 decessi (+1). Tra i dati che crescono anche quello relativo a coloro si trova in isolamento domiciliare, 14.188 (ieri erano 13.999). in aumento anche i ricoverati con sintomi, 843 (+33). Stabili le terapie intensive: 58 si trovano al momento ricoverati. Il numero dei dimessi tocca 204.142. La Regione con il maggior numero di nuovi contagi è il Veneto (60), seguita da Lombardia (50) e Lazio (43). Nessun contagio a Bolzano e in Valle d’Aosta. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono stati 53.976.
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Covid, ministero Istruzione “Alunno con sintomi torna subito a casa”
ROMA (ITALPRESS) – “Sta purtroppo girando una grave fake news su cosa accade quando si deve gestire un alunno che, all’interno dell’istituto scolastico, mostra sintomi compatibili con l’infezione da Covid-19. Si arriva a sostenere che ai genitori non sarà permesso prelevare i propri figli e che questi saranno affidati all’autorità sanitaria. Niente di più falso, ovviamente”. Così in un post sul proprio profilo Facebook il ministero dell’Istruzione. “Il Protocollo di sicurezza – precisa – prevede invece che si debba provvedere quanto prima possibile “al ritorno al proprio domicilio” e ad attivare i necessari protocolli sanitari per la sicurezza di tutti”.
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Al Bambino Gesù doppio trapianto di fegato da unico donatore
ROMA (ITALPRESS) – Un doppio trapianto di fegato da un unico donatore straniero. E’ stato possibile combinando l’uso di un particolare macchinario, la macchina di perfusione epatica, con una tecnica che permette di dividere un fegato in due parti da trapiantare in pazienti diversi. Si tratta del primo caso al mondo riportato nella letteratura scientifica in cui questa apparecchiatura è stata utilizzata in combinazione con la tecnica dello split liver. Il lavoro dei chirurghi del Bambino Gesù di Roma è stato pubblicato sulla rivista scientifica Liver Transplantation.
La macchina di perfusione extracorporea per gli organi destinati a trapianto rappresenta una tecnologia emergente degli ultimi anni. Viene frequentemente utilizzata nel trapianto di organi interi (fegato, rene, polmoni e cuore) in pazienti adulti. Consente di conservare in maniera più efficace gli organi rispetto alla modalità classica precedentemente utilizzata.
Invece di immergere l’organo nella soluzione di conservazione e ghiaccio, viene collegato alla macchina che fa circolare al suo interno la soluzione di conservazione fredda a cui viene aggiunto l’ossigeno (perfusione ipotermica) oppure sangue ossigenato (perfusione normotermica).
Questa tecnica consente di prolungare i tempi di ischemia, cioè l’intervallo durante il quale l’organo rimane al di fuori dell’organismo. Permette inoltre di migliorare la conservazione dell’organo riducendo il danno cellulare e di valutarne durante la perfusione la capacità di funzionare una volta trapiantato. In prospettiva, durante la perfusione sarà possibile “modificare” l’organo, rendendolo ad esempio più compatibile dal punto di vista immunologico.
L’uso di questa metodica ha permesso di aumentare il numero degli interventi perchè consente di trapiantare con maggiore sicurezza organi che altrimenti non verrebbero utilizzati: organi prelevati da donatori a cuore non battente, organi da donatori di età avanzata, organi prelevati in sedi molto lontane dal centro trapianti.
Il Bambino Gesù si è dotato del macchinario dedicato al fegato nell’autunno del 2018. Oltre che per i casi clinici, viene utilizzato per un progetto di ricerca preclinico condotto dall’unità operativa di chirurgia eptaobilio-pancreatcica diretta dal professor Marco Spada e sostenuto dall’associazione nazionale italiana bambini epatopatici cronici (ANIBEC). Ne esistono versioni per diversi organi. Al Bambino Gesù, oltre a quello per il fegato, ce n’è anche uno per il rene, mentre arriverà a breve quello per la conservazione dei polmoni.
Nei bambini può essere trapiantato un fegato intero, prelevato da un donatore pediatrico, oppure solo una porzione del fegato di un donatore adulto in morte cerebrale. In questo caso si parla di “tecnica split”. Il fegato viene infatti diviso in due parti, di cui la più piccola viene trapiantata a un bambino e l’altra a un ragazzo o un adulto.
I chirurghi del Bambino Gesù hanno utilizzato la macchina di perfusione per dividere in Ospedale un fegato prelevato fuori Italia, dove non avrebbero potuto effettuare lo split, e realizzare così due trapianti contemporanei. Senza l’apporto del macchinario, visti i tempi di ischemia molto lunghi, ci sarebbero stati maggiori rischi di malfunzionamento degli organi trapiantati. In uno dei due riceventi, il fegato è stato trapiantato dopo 16 ore di conservazione, quando normalmente il tempo massimo è di 8-10 ore.
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Coronavirus, in Basilicata 7 nuovi casi positivi
POTENZA (ITALPRESS) – Sette nuovi casi di coronavirus in Basilicata. Lo rende noto la task force regionale, sottolineando in una nota che sono stati processati 379 tamponi per la ricerca di contagio da Covid-19, di cui 7 sono risultati positivi e riguardano 4 residenti del Comune di Tricarico e 3 cittadini provenienti da un Comune della Toscana, non conteggiati nel totale dei lucani attivi.
In seguito a controlli effettuati sulle positività comunicate nelle giornate del 14 e 15 agosto, relative ai tamponi effettuati il 13 e il 14 agosto, è emerso che 2 positività attribuite ai comuni di Palazzo San Gervasio e Tricarico sono riferite a persone residenti in comuni della Toscana e dell’Umbria, quindi vengono eliminate dal totale dei lucani attivi.
La task force regionale comunica, inoltre, che ha ritenuto di dover richiedere la ripetizione dei tamponi a carico di alcuni dei cittadini residenti in Basilicata le cui positività sono state comunicate nel report del 15 agosto; a seguito di tale ripetizione è emersa la non positività, confermata da doppio tampone negativo, di 2 persone aventi residenza nei comuni di Lauria e di Lagonegro che, dunque, vengono eliminati dal totale dei lucani attualmente attivi.
Con questo aggiornamento i lucani attualmente positivi sono 11 (11 all’ultimo aggiornamento a cui si sottraggono i non positivi di Lauria e Lagonegro, i positivi attribuiti a Tricarico e a Palazzo San Gervasio ma residenti in altre regioni, e si aggiungono i 4 positivi di Tricarico), e si trovano tutti in isolamento domiciliare.
In giornata risultano guariti 2 cittadini stranieri in isolamento in una struttura dedicata della regione, portando il totale degli attualmente attivi nella struttura a 34.
Nel reparto di malattie infettive dell’ospedale ‘San Carlò di Potenza è ricoverata 1 persona di nazionalità estera e proveniente da Stato estero, risultata negativa al secondo tampone di verifica e in attesa di formale comunicazione di dimissioni.
Ai positivi vanno aggiunti nel complesso 28 persone decedute (9 di Potenza, 2 di Paterno, 1 di Spinoso, 2 di Moliterno, 1 di Villa d’Agri, 2 di Rapolla, 1 di Irsina, 1 di Montemurro, 1 di Pisticci, 2 di Matera, 1 di San Costantino Albanese, 2 di Avigliano, 1 di Tursi, 1 di Aliano, 1 di Bernalda); 374 guariti; 1 cittadino residente in Umbria in isolamento in Basilicata; 4 residenti in un Comune della Toscana in isolamento in Basilicata; 1 cittadino lucano residente in Lombardia e in isolamento in Basilicata; 1 persona di nazionalità estera ricoverata all’Ospedale ‘San Carlò, 5 persone di nazionalità estera che si trovano in isolamento domiciliare in Basilicata; 34 cittadini stranieri in isolamento in una struttura lucana dedicata.
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono stati analizzati 51.388 tamponi, di cui 50.776 risultati negativi.
(ITALPRESS).









