MILANO (ITALPRESS) – In Lombardia sono 97 i nuovi casi di coronavirus, di cui 15 ‘debolmente positivì e 2 a seguito di test sierologico, ed è stato registrato anche un decesso, pertanto sale a 16.836 il totale complessivo dei decessi. E’ quanto risulta dal bollettino della Regione, secondo cui i tamponi effettuati sono 7.464, su un totale complessivo di 1.401.844. Il totale complessivo dei guariti/dimessi è 75.012 (+258), di cui 1.376 dimessi e 73.636 guariti; in terapia intensiva: 12 (+1); i ricoverati non in terapia intensiva: 153 (-17).
I nuovi casi per provincia: Milano 30, di cui 17 in città;
Bergamo 7; Brescia 12; Como 6; Cremona 1; Lecco 8; Lodi 1; Mantova 4; Monza e Brianza 3; Pavia 8; Sondrio 1; e Varese 6.
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Coronavirus, in Lombardia 97 nuovi casi e un decesso
Nel Lazio 45 nuovi casi di Coronavirus e un decesso
ROMA (ITALPRESS) – “Oggi registriamo 45 casi e un decesso. Di questi 22 casi sono di importazione o riguardano giovani di rientro dalle vacanze: sei i casi di rientro da Malta, cinque da Romania, due casi da Corfù e uno da Grecia, due casi da Ibiza, due casi da Croazia, un caso da Ucraina, un caso da Azerbaigian, un caso da Stati Uniti e un caso da Londra”. Così l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
“I drive-in lavorano a pieno regime per i rientri da Grecia, Spagna, Malta e Croazia – spiega -. Arrivate al Numero Verde 800.118.800 oltre 5 mila chiamate. Il servizio è stato potenziato da parte dell’Ares 118”. “Nella Asl Roma 1 – aggiunge – sono dieci i casi nelle ultime 24 ore e tra questi sei sono casi di rientro: due da Corfù (Grecia), un caso da Ibiza, uno da Ucraina, uno da Londra e uno da Azerbaigian. Altri tre casi sono contatti del cluster della comitiva di rientro da una gita a Capri a luglio. Nella Asl Roma 2 sono dieci i casi nelle ultime 24 ore e tra questi quattro casi sono un cluster di rientro dalla Romania avviato il contact tracing internazionale. Un caso di rientro da Ibiza, un caso di rientro da Malta e un caso di rientro da un viaggio scolastico in Grecia. Nella Asl Roma 3 sono sette i casi nelle ultime 24 ore e tra questi cinque casi hanno un link con un caso già noto e isolato. Altri due casi sono un uomo di 32 anni contatto di un caso con cui ha effettuato un viaggio a Malta e un caso di un uomo di 29 anni di rientro da Croazia”.
“Nella Asl Roma 4 – prosegue D’Amato – sono quattro i casi nelle ultime 24 ore e tra questi un caso di una ragazza di 18 anni di rientro dalla Croazia, due casi sono una donna di 30 anni e un uomo di 38 anni contatti di un caso noto e isolato a Civitavecchia. Nella Asl Roma 5 sono tre i casi nelle ultime 24 ore e tra questi un caso di una donna di rientro da Malta avviato il contact tracing internazionale. Nella Asl Roma 6 sono sei i casi nelle ultime 24 ore e tra questi un uomo di 27 anni di rientro da Malta, una donna con un link familiare ad un caso di rientro da Malta. Un caso di un uomo di 27 anni con un link ad un caso di rientro da Malta e un caso di un uomo di 73 anni individuato in fase di pre-ospedalizzazione. Infine per quanto riguarda le province si registrano cinque casi e zero decessi nelle ultime 24 ore. Nella Asl di Latina sono due i casi e tra questi un caso di un ragazzo con un link familiare a casi di rientro dalla Romania. Un caso di un ragazzo di Gaeta con un link ad un caso già noto e isolato. Sono due i casi nella Asl di Frosinone e tra questi il caso di un bambino di 8 anni con link familiare a casi già noti e isolati. Un caso nella Asl di Viterbo e si tratta di un uomo di 30 anni di nazionalità USA, in corso il contact tracing internazionale”, conclude l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
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Coronavirus, in Calabria 19 nuovi casi positivi
CATANZARO (ITALPRESS) – Diciannove nuovi casi di coronavirus sono stati registrati in Calabria, dove ad oggi sono stati effettuati 130.543 tamponi. E’ quanto risulta dal bollettino della Regione, secondo cui le persone risultate positive al Covid 19 sono 1.335 (19 in più rispetto a ieri), quelle negative sono 129.208. Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti: Catanzaro 4 in reparto; 1 in rianimazione; 2 in isolamento domiciliare; 185 guariti; 33 deceduti; Cosenza: 1 in reparto; 25 in isolamento domiciliare; 437 guariti; 34 deceduti; Reggio Calabria: 1 in reparto; 40 in isolamento domiciliare; 273 guariti; 19 deceduti; Crotone: 4 in isolamento domiciliare; 114 guariti; 6 deceduti; Vibo Valentia: 4 in isolamento domiciliare; 82 guariti; 5 deceduti. Altra Regione o Stato Estero: 65.
Il totale dei casi di Catanzaro comprende soggetti provenienti da altre strutture e province che nel tempo sono stati dimessi.
Nei ricoveri segnalati presso l’Ospedale di Catanzaro, 4 sono nel reparto di Malattie Infettive; due provengono dalla provincia di Vibo Valentia, di cui una è ricoverata in malattie infettive, successivamente al parto cesareo; uno proviene da fuori regione, mentre un altro è stato trasferito al reparto di rianimazione dell’AOU.
Dei 15 positivi di Reggio Calabria, 4 sono operatori sanitari e 6 non sono riconducibili a focolai noti. I restanti sono riconducibili ad una festa tra giovani.
Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 35.981. Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile Nazionale.
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Coronavirus, ancora in aumento i nuovi casi
ROMA (ITALPRESS) – Non si arresta la crescita dei casi di coronavirus in Italia. Secondo il bollettino del Ministero della Salute nelle ultime 24 ore si registrano 574 nuovi positivi, in aumento rispetto ai 523 di ieri. Il totale dei positivi raggiunge quota 252.809 dall’inizio dell’epidemia. Maglia nera il Veneto, che registra un incremento di 127 casi. A seguire Lombardia (97) ed Emilia-Romagna (57). Nessun caso invece in Valle d’Aosta e Molise. In calo i deceduti, 3 (ieri erano stati 6). Gli attualmente positivi sono 14.249 (+168). In flessione i ricoverati con sintomi: sono 771, 15 in meno rispetto a ieri. Lieve aumento per i ricoverati nelle terapie intensive, sono 56 (+1 rispetto a ieri). Boom di dimessi/guariti; ad oggi sono 203.326 (+403), mentre in isolamento domiciliare si trovano 13.422 persone (+182).
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Coronavirus, nuova crescita dei contagi con 523 positivi
ROMA (ITALPRESS) – Nuova crescita dei contagi da Covid-19 in Italia. Continua infatti l’incremento giornaliero secondo quanto si apprende dal consueto bollettino del ministero della Salute. Nelle ultime 24 ore, i nuovi positivi sono stati 523, contro i 481 di ieri. Il totale dei positivi segna a oggi quota 252.235. La regione con più casi è il Veneto (84), seguito da Lombardia (74), Liguria (63). Soltanto in Valle d’Aosta non si registrano casi. In calo i deceduti, 6 (ieri erano stati 10). Gli attualmente positivi sono 14.081 (+290). Lieve aumento per ricoverati con sintomi: sono 786, 7 in più rispetto a ieri.
In leggero aumento anche i ricoverati nelle terapie intensive, sono 55 (+2 rispetto a ieri). Il totale dei dimessi/guariti segna il numero di 202.923 (+226), mentre in isolamento domiciliare si trovano 13.240 12.959 persone (+281).
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All’Ismett bimbo di 7 mesi salvato con un trapianto di fegato
PALERMO (ITALPRESS) – Una corsa contro il tempo per salvare Mattia (nome di fantasia, ndr), un bimbo siciliano di quasi sette mesi e di appena 7 chili di peso. Il piccolo è stato trapiantato in Ismett lo scorso 30 luglio e oggi, dopo appena due settimane, sta per essere dimesso. Nato con una malattia rara, un’atresia delle vie biliari che causa l’ostruzione dei dotti biliari e che fa smettere di funzionare il fegato, Mattia non aveva più altre possibilità di guarigione a parte il trapianto di fegato. Da qualche settimana, le condizioni sempre più critiche del piccolo avevano portato i medici di Ismett ad iscriverlo in lista per trapianto.
Per cercare di ovviare alla scarsità cronica delle donazioni era stata anche valutata l’opzione del trapianto da vivente. L’iter di valutazione era stato già avviato e il padre era stato ritenuto compatibile, ma per poter donare doveva necessariamente perdere peso, 15 i chili che separavano il padre di Mattia dal traguardo. Un percorso ad ostacoli che ha trovato il lieto fine grazie ad una donazione che si è resa disponibile presso l’ARNAS Civico di Palermo.
Il gesto di generosità della famiglia che ha acconsentito al prelievo degli organi ha, infatti, permesso di dare una nuova speranza al piccolo Mattia.
Si è trattato di un intervento tecnicamente molto complesso. La difficoltà maggiore è stata quella di adattare le dimensioni del fegato prelevato a quelle del bambino. Il donatore era, infatti, una persona adulta e per poter garantire l’opzione del trapianto al piccolo paziente di Ismett è stato necessario eseguire un doppio split, ovvero una doppia divisione del fegato. La prima divisione è stata eseguita al momento del prelievo ovvero in situ, secondo la procedura che si segue normalmente: i due lobi epatici vengono divisi e mentre il destro viene trapiantato in un paziente adulto, il sinistro (la parte più piccola) in un bambino. Il prelievo è stato eseguito da uno dei chirurghi di Ismett, Calogero Ricotta.
La seconda divisione è avvenuta, invece, ex situ ovvero in sala operatoria mentre il lobo epatico era custodito nel ghiaccio. In questa seconda fase, i chirurghi di Ismett hanno riadattato l’organo prelevato alle dimensioni estremamente ridotte del piccolo Mattia. In sala per eseguire questa seconda fase di riduzione e il successivo trapianto Jean de Ville de Goyet, direttore del Dipartimento di Chirurgia e trapianto addominale pediatrico, Fabrizio di Francesco, chirurgo addominale pediatrico.
“Si tratta di una tecnica ancora poco utilizzata in Italia – spiega Jean de Ville de Goyet – che permette di trapiantare anche bimbi piccoli come Mattia. Nella seconda fase l’organo è stato rimpicciolito di un altro quarto della sua massa, ovvero ridotto da 310 grammi a 230 grammi”. “Questo ha permesso di trapiantare il nuovo organo senza rischi per la sua funzione – sottolinea Marcello Piazza, responsabile del servizio di Anestesia pediatrica di ISMETT e senza rischi di compromissione della respirazione dopo l’intervento”.
Il trapianto è stato eseguito lo scorso 29 luglio e nel week-end Mattia lascerà l’ospedale e potra tornare a casa. “Le sue condizioni – prosegue de Ville – sono buone. Il fegato trapiantato ha ripreso a funzionare bene subito ed il bambino ha iniziato a riprendere peso”.
Il bimbo ha trascorso le ultime settimane presso il reparto di Pediatria di Ismett dove è stato seguito da un team multidisciplinare composto dal team chirurgico già presente in sala e dai pediatri (Marco Sciveres, Francesco Cirillo, Silvia Riva e Serena Abbate).
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Al Gemelli intervento in utero per spina bifida, bimbo è nato e sta bene
ROMA (ITALPRESS) – Effettuato al Gemelli un intervento di correzione della spina bifida in utero alla ventiseiesima settimana di gravidanza. A realizzarlo è stata un’equipe composta da ginecologi ostetrici e neurochirurghi della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e dell’Università Cattolica. Il bambino, al quale è stato dato il nome di Tommaso, è nato qualche giorno fa e sta bene. Ora proseguirà le cure presso il Centro spina bifida del Gemelli, struttura di riferimento nazionale.
Tommaso era affetto da una grave forma di spina bifida, il mielomeningocele, caratterizzata dalla mancata chiusura del tubo neurale a livello lombosacrale, con protrusione delle meningi e del midollo spinale a tale livello. La correzione chirurgica viene in genere effettuata dopo la nascita, ma questi difetti peggiorano nel corso della gravidanza. Per questo si è optato per una correzione precoce in utero.
“Questo eccezionale intervento – spiega il Policlinico Gemelli – è il risultato del lavoro di un team multidisciplinare che ha saputo coniugare la ricerca sui difetti di chiusura del tubo neurale alla diagnostica e alla chirurgia”. Il bambino è stato operato alla ventiseiesima settimana di gravidanza lo scorso 4 giugno, con una tecnica di open surgery.
E’ il primo intervento di questo tipo effettuato in utero al Gemelli e uno dei primi in Italia. L’equipe del Gemelli nell’estate del 2018 aveva effettuato un training apposito presso l’Università Paulista di San Paolo (Brasile), considerato il centro di riferimento mondiale per questi interventi (oltre 300 quelli all’attivo).
“Le tecniche chirurgiche – commenta Claudia Rendeli, professore aggregato dell’Istituto di Clinica Pediatrica dell’Università Cattolica e responsabile della UOSD di Spina bifida e uropatie malformative del Dipartimento di Scienze della Salute della Donna del Bambino e di Sanità Pubblica del Gemelli, diretto dal professor Eugenio Maria Mercuri – sono fondamentali per la riparazione della lesione, ma molto importante è l’approccio multidisciplinare, vero punto di forza del nostro centro, che segue oltre 1.500 pazienti con spina bifida ed è un punto di riferimento a livello nazionale”.
I difetti del tubo neurale riguardano lo sviluppo del sistema nervoso e interessano circa 1 su 3.000-3.500 nati vivi in Italia. Compaiono molto precocemente, in genere nel primo mese di gravidanza, per questo è importante fare prevenzione assumendo acido folico da almeno tre mesi prima della gravidanza e per tutto il primo trimestre.
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Covid, Speranza “Tamponi per arrivi da Croazia, Grecia, Malta e Spagna”
ROMA (ITALPRESS) – “Ho appena firmato una nuova ordinanza che
prevede test molecolare o antigenico, da effettuarsi con tampone,
per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna. Inoltre si
aggiunge la Colombia alla lista dei Paesi per cui è previsto
divieto di ingresso e transito. Dobbiamo continuare sulla linea
della prudenza per difendere i risultati raggiunti negli ultimi
mesi con il sacrifico di tutti”. Così il ministro della Salute,
Roberto Speranza.
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