Home Salute Pagina 48

Salute

Astrazeneca Italia si conferma Top Employer per il 10° anno consecutivo

MILANO (ITALPRESS) – AstraZeneca Italia annuncia di aver ricevuto per il decimo anno consecutivo la certificazione Top Employer 2024. La filiale italiana della casa biofarmaceutica anglo-svedese si è distinta fra le aziende che meglio garantiscono ai dipendenti qualità dell’ambiente di lavoro, opportunità di formazione e sviluppo professionale.
AstraZeneca conferma nuovamente il proprio impegno in Italia anche attraverso una crescita occupazionale che nel 2023 ha superato i 1.100 dipendenti nel nostro paese, con circa 350 persone presso la sede di MIND a Milano. Un impegno che si concretizza anche nel garantire il gender balance all’interno del suo organico a tutti i livelli dell’organizzazione. In particolare, l’azienda si contraddistingue per un’occupazione femminile, maggiore del 50% confermata anche a livello manageriale, e per l’attenzione alle politiche di occupazione giovanile con oltre 200 dipendenti di età inferiore ai 35 anni inseriti a tempo indeterminato.
La Certificazione Top Employer viene rilasciata alle aziende che raggiungono e soddisfano gli elevati standard richiesti dalla HR Best Practices Survey, che analizza 20 diversi tematiche relative al settore delle risorse umane, tra cui People Strategy, Work Environment, Talent Acquisition, Learning & Development, Diversity, Equity & Inclusion, Well-being. Il Programma Top Employer ha riconosciuto e certificato oltre 2.300 Top Employers in 121 Paesi in tutto il mondo.
“Siamo orgogliosi di aver ricevuto anche quest’anno la certificazione Top Employer, che conferma il nostro impegno nell’assicurare il benessere dei colleghi e un ambiente di lavoro stimolante e produttivo – afferma Claudio Longo, Amministratore Delegato di AstraZeneca Italia -. Il percorso intrapreso da diversi anni ha come obiettivo il rafforzamento del nostro sistema di welfare per modellare una cultura orientata allo sviluppo delle persone, all’inclusione e valorizzazione delle diversità e all’apprendimento continuo”.
“AstraZeneca si impegna da anni nell’attuazione di politiche di welfare all’avanguardia, a promuovere la flessibilità in un’ottica di leadership inclusiva e sostenere il talento a 360 gradi. Per noi la centralità delle persone è una realtà tangibile. Lo scorso anno abbiamo investito notevolmente nella creazione di iniziative nazionali e internazionali volte ad accelerare la crescita e lo sviluppo personale e professionale dei nostri colleghi, attuando al contempo una politica volta a porre il well-being al centro delle nostre scelte, sulla base di un ascolto attivo delle persone”, spiega Maria Angela Lentini, Direttore Risorse Umane di AstraZeneca Italia.
Quest’anno l’offerta formativa ha visto, tra le numerose opzioni, la presenza di un corso di intelligenza emotiva per tutti i people manager e dei percorsi di coaching individuale che hanno coinvolto attivamente il personale di territorio, oltre a piani per la crescita professionale, come ad esempio i “Development Without Borders” e i “Development In Borders”, progetti speciali pensati per accelerare lo sviluppo e la preparazione dei dipendenti offrendo opportunità internazionali e in differenti funzioni aziendali con un approccio ispirato al “learning by doing”.
AstraZeneca nel 2023 ha dedicato particolare attenzione al work-life balance, implementando una strategia di well-being a 360 gradi per tutti i dipendenti ed i loro familiari, focalizzandosi su tre aspetti del benessere: sociale, psico-fisico ed economico. In particolare, l’azienda ha lanciato una piattaforma per il benessere psico-fisico e una nuova policy per la genitorialità inclusiva, garantendo un approccio di equità nei confronti di tutte le figure genitoriali.
AstraZeneca si impegna inoltre nel valorizzare la performance e la leadership delle donne, ponendosi l’obiettivo di mantenere alti standard e prevedendo monitoraggi e azioni concrete su base annuale. In questa direzione va l’impegno verso l’azzeramento del divario retributivo tra uomini e donne. Proprio a questo proposito, AstraZeneca è uno dei membri fondatori di Valore D, associazione di imprese che promuove l’equilibrio di genere e la cultura dell’inclusività. Per questo motivo, in occasione della Giornata Internazionale delle giovani donne lo scorso ottobre, l’azienda ha promosso e ospitato l’evento “Girls belong here”, dedicato all’empowerment femminile e all’uguaglianza di genere.
Inoltre, AstraZeneca ha promosso percorsi di alternanza scuola-lavoro, che permettono ai giovani di acquisire le competenze necessarie a inserirsi nel mercato del lavoro. Due gli eventi realizzati quest’anno, che hanno coinvolto oltre 100 studenti delle scuole superiori i quali, grazie alla collaborazione con altre aziende appartenenti alla rete di Federated Innovation, hanno avuto l’opportunità di entrare in contatto con aziende del settore farmaceutico, della tutela del patrimonio artistico e dell’innovazione tecnologica.
AstraZeneca ha anche nuovamente confermato il proprio impegno sulle tematiche di Inclusione, Equità e Diversità. Quest’anno, infatti, per la prima volta l’azienda ha partecipato alla parata del Milano Pride. Inoltre, sono stati organizzati diversi webinar interni dedicati ad approfondire tematiche come la disabilità e la salute mentale, che hanno visto la partecipazione di oltre 1000 dipendenti.
E ancora nell’ottica di attrarre nuovi talenti, AstraZeneca si dimostra attenta anche alle nuove leve strategiche di sviluppo dell’innovazione e della crescita di tutta l’organizzazione puntando su aspetti come la sostenibilità ambientale, sempre più centrali nelle scelte delle persone e che riguardano il loro benessere. Fra le iniziative e le attività volte a ridurre le emissioni di CO2 si inserisce per il secondo anno consecutivo, il rinnovamento della policy del parco auto aziendale che prevede l’introduzione di auto elettriche di ultima generazione con l’obiettivo di avere entro il 2025 una flotta auto full electric. La politica aziendale in tema di sostenibilità ambientale ha registrato nel corso di un solo anno un aumento delle richieste di oltre 250 veicoli elettrici da parte dei dipendenti, circa il 30% della flotta auto totale.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Alzheimer, vita sana e sport riducono il rischio del 35%

ROMA (ITALPRESS) – L’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa, considerata la forma più comune di demenza senile dopo i 65 anni. Ha un decorso progressivo e in alcuni casi si manifesta in forma precoce intorno ai 50 anni. L’Alzheimer causa un deterioramento irreversibile delle funzioni cognitive principali, quali memoria, attenzione, ragionamento e linguaggio, compromettendo in modo progressivo l’autonomia delle persone che ne sono affette. Si valuta che l’Alzheimer colpisca circa il 5% della popolazione al di sopra dei 65 anni e circa il 25% degli anziani con più di 85 anni. Il progressivo invecchiamento della popolazione generale, sia nei paesi occidentali che in quelli in via di sviluppo, fa ritenere l’Alzheimer e le demenze in generale un problema sempre più rilevante per la sanità pubblica. In Italia si considera che il numero totale di pazienti con demenza sia superiore a 1 milione, di cui circa 600.000 con demenza di Alzheimer. Le persone direttamente o indirettamente coinvolte nell’assistenza dei loro cari sono invece circa 3 milioni. Sono questi alcuni dei temi trattati dal professor Stefano Jann, specialista in neurologia, già coordinatore della divisione neurologica dell’ospedale Niguarda di Milano, intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.
“Partiamo dal cervello del malato di Alzheimer: non sappiamo perchè succede, ma conosciamo le tappe del come si verifica – ha esordito – C’è un accumulo di betamiloide che forma placche senili, si accumulano a livello intraneurale una serie di fibrille, come dei grovigli all’interno del neurone che pian piano lo fa morire. Quelli legati all’accumulo di betamiloide sono un’esasperazione di processi normali di invecchiamento cerebrale, mentre l’accumulo di proteina Tau è invece correlato con l’Alzheimer in particolare”. Sui primi segni della malattia: “Il primo disturbo è il calo della memoria recente – ha spiegato – I malati di Alzheimer ricordano quello che è successo 20, 30 anni fa, ma fanno fatica su fatti di 5 minuti prima. E’ un disturbo però aspecifico, anche l’invecchiamento fisiologico comporta questo tipo di problema. Una difficoltà di accesso al lessico, quando fanno fatica a venire le parole, diventa sospetto solo se è ingravescente e interferisce con la qualità della vita nell’arco della giornata – ha precisato Jann – Non è il sintomo in sè, ma quanto questo impatta sulla qualità della vita, non solo per l’individuo ma anche per chi gli sta vicino”.
“Più la persona è colta e intelligente più si rende conto che qualcosa sta cambiando – ha aggiunto il professore – Tutto sommato oggi con le conoscenze che ci sono si accede spesso allo specialista. La fase intermedia della malattia, quando avremo una terapia eziologica, potremo utilizzarla per rallentare il progresso dell’Alzheimer”.
Come ampiamente riconosciuto, si tratta di una patologia che colpisce sì l’individuo, ma anche il nucleo familiare: “Non riguarda il singolo malato, ma coinvolge tutta la famiglia. Il servizio sanitario pecca molto, in tutto il mondo si investe meno sulla parte assistenziale e di più su quella eziologica, ma così le famiglie vengono lasciate sole – ha riconosciuto – Il consiglio è di appoggiarsi a dei centri in cui ci sono possibilità di aggregare i pazienti come caffè o villaggi Alzheimer, che sorgono allo scopo di sollevare la famiglia da questo peso”.
Infine, i consigli per provare a ridurre il rischio di contrarre l’Alzheimer da anziani: “La malattia non è genetica se non nel 2% dei casi, che sono quelli con l’insorgenza più precoce, negli altri casi può esserci predisposizione, come disturbi cardiovascolari, ipertensione, o quando il grado culturale è piuttosto basso – ha aggiunto Jann – La scienza ha dimostrato che una vita sana e un’attività sportiva riduce del 35% il rischio di sviluppare l’Alzheimer. Il consiglio come in molti casi è quello di una vita sana, di fare attività sportiva e di tenere sotto controllo la glicemia”.

– foto tratta da video Medicina Top –
(ITALPRESS).

Libri, Mariastella Giorlandino presenta “Il teorema della passione”

ROMA (ITALPRESS) – Grande successo venerdì scorso, 19 gennaio, a Palazzo Simonetti-Odescalchi di Roma, sede dell’Università degli Studi “Guglielmo Marconi”, dove si è tenuta la presentazione del libro “Il teorema della passione”, opera autobiografica di Mariastella Giorlandino, Architetto e Imprenditrice in Sanità, Amministratore di rete Artemisia Lab, Presidente della Fondazione Artemisia e Rappresentante Salute, Università e Ricerca Confapi. Il libro è edito da Mondadori. Circa 400 gli ospiti presenti all’evento, una presentazione che ha saputo conciliare storie di vita vissuta e momenti di profonde riflessioni con intermezzi artistici di notevole spessore. Sono intervenute Autorità – fra cui il Presidente del Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro, Renato Brunetta e il Capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri – esponenti del mondo delle Istituzioni, del mondo Medico-Scientifico, Giudiziario, Ecclesiastico, Militare, Televisivo, Artistico e della Stampa. Il libro è stato illustrato e commentato da un parterre d’eccezione: Simona, Fiamma, e Giuppy Izzo, Maria Grazia Cucinotta, Al Bano, Pino Insegno e Ricky Tognazzi. Eleonora Daniele ha moderato l’intero evento. Le sorelle Izzo hanno dipinto Mariastella come una persona accudente e piena di entusiasmo, costantemente disponibile e portatrice di bene, considerata come la loro quarta sorella. Maria Grazia Cucinotta ha espresso nei suoi riguardi parole di grande ammirazione per l’umanità e la sensibilità che contraddistinguono l’autrice, nonchè profondi sentimenti di amicizia, affetto e stima, che hanno condotto la grande attrice siciliana a scegliere di condividere con lei anche il delicato e complesso impegno nel contrasto alla violenza di genere. Al Bano ha voluto usare una metafora per trasmettere cosa rappresenti per lui Mariastella Giorlandino: “Ci sono stelle che stanno in cielo, lei, per fortuna, sta in terra e rende la terra cielo”, sorprendendo poi tutti i presenti con un emozionante assolo canoro a lei dedicato. Pino Insegno ha voluto raccontare il suo legame con Mariastella intrattenendo brillantemente il pubblico su questioni di salute, scherzando con leggerezza e simpatia e poi leggendo con grande trasporto alcuni passi del libro attraverso cui traspare la luminosa visione della vita di Mariastella. Riky Tognazzi ha voluto soffermarsi sulla personalità contagiosa e trascinante di Mariastella e soprattutto sulla sua forte passione per la vita e per il lavoro – che rappresenta l’anima del successo – poichè gli ricorda quella di suo padre, il grande Ugo Tognazzi. Il “Teorema della passione” offre un sincero ed aperto racconto di vita e, contestualmente, una lezione di saggezza. Mariastella Giorlandino, portando come esempio le sue esperienze personali come Donna, Mamma, Moglie, Artista ed Imprenditrice, attraverso il suo libro desidera principalmente trasmettere un messaggio ai giovani, affinchè, con maggiore fiducia, si rendano artefici del loro futuro: il senso della vita va cercato e costruito da ciascuno di noi, credendo di se stessi e nei valori fondanti, seguendo le proprie passioni, impegnandosi con determinazione e coraggio, non dimenticando i sacrifici e gli insegnamenti dei nostri Padri. Tutto ciò è raccontato attraverso lo sguardo di un’imprenditrice “appassionata” e consapevole della sua missione: contribuire a proteggere il benessere della collettività ed a creare prosperità e sostenibilità soprattutto a vantaggio delle nuove generazioni.
Mariastella Giorlandino ha concluso la presentazione ringraziando suo marito Carlo e suo figlio Fabio Massimo, il più grande amore della sua vita. Quindi, nel ringraziare anche i presenti all’evento, ha augurato a tutti “sentimenti buoni e solidi”, poichè la felicità non dipende dalle circostanze esterne, ma dalla nostra capacità affrontare la vita con “un cuore che fa sentire le emozioni”.(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Artemisia Lab

Aiop, Cittadini “Sì a sinergia virtuosa con SSN per una buona sanità”

PALERMO (ITALPRESS) – “Come Presidente Nazionale di Aiop avverto, con grande responsabilità, il compito di promuovere un confronto alto, trasparente e virtuoso con il decisore pubblico.
Un confronto, come giustamente affermato dal Presidente della mia Regione, Renato Schifani, che deve seguire delle regole di ‘bon ton tra istituzioni e medicina privatà e al quale le nostre strutture e i nostri rappresentanti sono pronti a rispondere con solerzia e puntualità per continuare a contribuire alla funzione pubblica di tutela della salute”.
Così Barbara Cittadini, Presidente Nazionale Aiop, in merito alle dichiarazioni del Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, a margine dell’incontro “Emergenza sanità”, nella Sala Gialla dell’Assemblea regionale siciliana, a Palermo.
“Apprezzo, prima di tutto da siciliana, – precisa Barbara Cittadini – l’apertura al confronto e le parole del Presidente Schifani poichè sono la dimostrazione di una classe politica con grande sensibilità, che si prefigge l’unico obiettivo di trovare soluzioni condivise alle criticità che caratterizzano il nostro servizio sanitario.
Ritengo, come ho già affermato in passato, che questo esempio debba essere seguito su tutto il territorio nazionale, perchè è solo attraverso il superamento del dualismo oppositivo “pubblico-privato” che è possibile costruire una ‘buona sanità’ per tutta la popolazione, scardinando preconcetti e dogmi anacronistici che, negli ultimi anni, hanno contribuito a impoverire l’offerta sanitaria nel nostro Paese.
Confrontarsi apertamente con la componente di diritto privato del SSN e del SSR, come promosso dal Presidente Schifani – conclude Barbara Cittadini – sviluppando, sempre di più, un clima di collaborazione tra le due anime del sistema, è il percorso corretto da seguire e testimonia una visione moderna della sanità che rende la Sicilia un modello al quale le altre regioni italiane possono guardare per rispondere alla sempre crescente e diversificata domanda di cura e assistenza della popolazione”.

– Foto: ufficio stampa Aiop –

(ITALPRESS).

Aiop Palermo “Le strutture private pronte a servire il sistema sanitario”

PALERMO (ITALPRESS) – “Procedere, con grande franchezza e onestà intellettuale, ad una puntuale analisi delle criticità del Servizio sanitario regionale siciliano è il giusto punto di partenza per comprendere gli errori precedentemente commessi e per trovare soluzioni coerenti e sostenibili”.
Commenta così Luigi Triolo, Presidente Aiop Palermo, la giornata di lavori sull’emergenza in sanità che ha coinvolto i massimi vertici della sanità siciliana.
“Un ringraziamento va all’Onorevole Giuseppe Laccoto, Presidente della sesta commissione, – precisa Triolo – che ha deciso di riunire attorno allo stesso tavolo gli stakeholder della sanità: professionisti, amministratori e imprenditori.
Porre il paziente al centro, come affermato, in particolare, dal Presidente Renato Schifani, attraverso il ricorso a servizi e cure di qualità, a prescindere dalla natura giuridica dell’erogatore, è una visione di sistema che ci conforta e che apprezziamo”.
“Oltre a valorizzare la sinergia tra le due componenti del servizio sanitario, infatti, questa volontà è la stella polare che deve guidare la Regione dopo decenni di errata programmazione del fabbisogno di personale e del finanziamento del sistema, in un contesto nel quale è mancata l’integrazione tra ospedale e territorio. Condividiamo col Presidente Schifani l’idea che solo attraverso una lungimirante azione della Pubblica Amministrazione si potrà parlare di ‘buona sanità’ e, in tal senso, rinnoviamo la disponibilità delle nostre strutture a contribuire alla riduzione delle liste d’attesa e alla risoluzione delle problematiche relative all’emergenza-urgenza”, conclude Luigi Triolo.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Fondazione Dignitas Curae Ets, un manifesto per la sanità del futuro

ROMA (ITALPRESS) – E’ il primo passo per lavorare concretamente al rilancio della sanità dell’immediato futuro: il 25 gennaio, presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati, la Fondazione Dignitas Curae ETS, presieduta dal professor Massimo Massetti, responsabile dell’Area cardiovascolare e cardiochirurgica del Policlinico universitario “Agostino Gemelli”, presenta il proprio progetto con l’intervento del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, e le conclusioni del Segretario di Stato del Vaticano, Cardinale Pietro Parolin.
L’evento, moderato da Bruno Vespa, e aperto dai saluti istituzionali del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, vuole presentare il manifesto della Fondazione che mette al centro della cura il malato e non la malattia, quale cambio di paradigma per contribuire a ridurre la frammentazione della cura, e di conseguenza ritardi e disservizi negli ospedali e nell’assistenza domiciliare. Il progetto, spiegato nella sostanza dal professor Massetti, si declina nel corso dell’anno, innanzitutto nel coinvolgimento diretto degli operatori sanitari, a cominciare da medici e infermieri. I giuristi Natalino Irti e Teresa Pasquino si occupano dell’inserimento della proposta nell’attuale ordinamento giuridico del Servizio sanitario.
Il manifesto della Fondazione Dignitas Curae ETS vede il sostegno di Papa Francesco (primo firmatario), del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del Ministro della Salute, Orazio Schillaci.
Ecco come il professor Massetti riassume sostanza e finalità del progetto della Fondazione Dignitas curae: “Partiamo da una constatazione fattuale incontestabile e per molti versi amara. Il sistema sanitario versa in una condizione di crisi progressiva, a prima vista irreversibile, di sostenibilità e anche, purtroppo, di qualità percepita dal paziente. Il quadro d’insieme, quotidianamente descritto dai media, è in genere basato su interminabili liste d’attesa, sulla congestione dei reparti di pronto soccorso, sulla carenza endemica dei medici e degli infermieri e, a monte di tutto, sull’insufficiente allocazione delle risorse finanziarie”. “E’ una crisi – aggiunge – che abbraccia diversi profili, che si è aggravata nel corso degli anni, tanto da configurare, a giudizio di molti, il fallimento del sistema sanitario nazionale, ovvero di quel meraviglioso strumento, creato nel 1978, che ha garantito per tanti anni cure universali e gratuite a tutti i cittadini, compresi quelli non residenti ma presenti in Italia. Insieme alla stragrande maggioranza dei colleghi, che operano quotidianamente negli ospedali, siamo concordi nel ritenere che l’organizzazione della tutela della salute sia entrata in un circolo vizioso, e quasi cieco, allo stato delle cose difficilmente reversibile poichè si è rotto il rapporto di fiducia tra cittadino e sanità. Da tempo si sono succeduti numerosi tentativi di soluzione contraddistinti da un denominatore comune: quello, cioè, di essere orientati alla revisione di un modello di cura ormai superato in quanto il sistema continua a curare la malattia, anzichè il malato”. “La cura – conclude – è dunque una sola: ridare al paziente un percorso unitario di cura, evitando in questo modo ritardi e disservizi. Siamo fiduciosi che con l’apporto convinto dei colleghi operatori sanitari e il sostegno delle istituzioni riusciremo a cambiare paradigma”.

– foto tratta da homepage sito fondazionedignitascurae.org –
(ITALPRESS).

Covid, si consolida la decrescita del contagio

ROMA (ITALPRESS) – Nella settimana 11-17 gennaio, secondo i dati del bollettino settimanale Covid del ministero della Salute, si registrano 9.675 nuovi casi positivi con una variazione di -53,8% rispetto alla settimana precedente. Sono 258 le persone decedute con una variazione di -27,3% rispetto alla settimana precedente,
180.932 tamponi effettuati, con una variazione di -20,1% rispetto alla settimana precedente. Il tasso di positività del 5,3% con una variazione di -3,9% rispetto alla settimana precedente (9,2%). Il tasso di occupazione in area medica al 17 gennaio è pari al 6% (3.723 ricoverati), rispetto all’8,2% (5.131 ricoverati) del 10 gennaio. Il tasso di occupazione in terapia intensiva al 17 gennaio è pari all’1,9% (167 ricoverati), rispetto al 2,4% (213 ricoverati) del 10 gennaio.
“Si consolida ulteriormente la decrescita del contagio da Sars-CoV-2. L’impegno di tutto il sistema e l’attenzione che i cittadini hanno posto e stanno ponendo nell’affrontarlo con gli strumenti che abbiamo imparato a conoscere e, quindi, ad usare, hanno determinato questo risultato. Il ministero e gli istituti collegati continuano il proprio lavoro di monitoraggio di tutte le patologie a carattere respiratorio tipiche della stagione”, sottolinea il direttore generale della Prevenzione Sanitaria del ministero della Salute, Francesco Vaia.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

Sanità, Schifani “Necessario un confronto con l’Aiop”

PALERMO (ITALPRESS) – “Emergenza sanità e carenza medici? E’ necessario un confronto con Aiop. La mia politica sin dalla campagna elettorale è stata quella, non dico di apertura al privato, ma di un confronto col privato di qualità perchè ero convinto e sono convinto, che il privato di qualità può dare un supporto alla sanità pubblica, perchè per me la tutela della salute è una funzione pubblica. Poi, se viene fatto dal pubblico bene, ma secondo un principio di federalismo, una collaborazione tra privato e pubblico in certi settori è essenziale, purchè sia di qualità”. Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a margine dell’incontro “Emergenza sanità”, nella
Sala Gialla dell’Assemblea regionale siciliana, a Palermo.
“In occasione della spalmatura dei 50 milioni per l’abbattimento delle liste d’attesa – aggiunge – abbiamo deciso di spalmare questo importo, una quota al pubblico per incentivare la retribuzione dei medici che si dedicassero alla riduzione delle lista d’attesa con una retribuzione maggiore dello straordinario ed una parte al privato di qualità che ha consentito una convenzione e quindi di dare assistenza specialistica con una riduzione però del loro tariffario. Questa è stata e continuerà essere naturalmente la politica di questo governo”.
Poi ancora sul confronto con Aiop: “Mi auguro che ci sia un minimo di bon ton tra istituzioni e medicina privata – sottolinea Schifani -. Darci un pochino di regole, perchè se il mondo della sanità privata, ospedaliera, non dico fa incetta, ma comunque accoglie dei nostri primari, siamo in una economia libera di mercato, per cui è chiaro che io sono per la garanzia della mobilità, le scelte del primario e del medico sono libere, quindi per me la concorrenza è sana, però è sacra anche. Però in momenti del genere io credo che un minimo di verifica tra le parti, tra un governo che si è posto nei confronti dell’assistenza sanitaria privata con chiave di apertura e quel settore per individuare le regole, per non danneggiarsi, io credo che sia giunto il momento di farlo. Questo lo anticipo, e me ne faccio carico, perchè i rapporti con quel settore sono stati sempre ottimi, un reciproco aiuto va dato”.
foto: uff stampa Regione Siciliana
(ITALPRESS).