PALERMO (ITALPRESS) – In aumento l’attività di donazioni e trapianti in Sicilia nonostante i mesi di lockdown a causa del COVID 19.
Dal 1 gennaio al 31 luglio 2020, dalle rianimazioni dell’isola sono stati segnalati 80 potenziali donatori, di cui 36 effettivi. Nel 2019, nello stesso periodo, i donatori segnalati sono stati 72, gli effettivi 24. Trend in aumento anche per i trapianti: 140 in questi primi sette mesi del 2020, 107 nello stesso periodo dello scorso anno.
“Il confronto con i dati dello scorso anno – afferma il Coordinatore del CRT Giorgio Battaglia – mostra un incremento del 13 per cento dell’attività di procurement di organi rispetto al 2019, e di oltre il 30 per cento dell’attività trapiantologica, nonostante il rallentamento delle attività registrato durante i mesi di marzo e aprile a causa dell’epidemia del Coronavirus. Per questo risultato voglio ringraziare tutti gli operatori della Rete, a partire dai coordinatori locali che hanno mostrato grande disponibilità per superare insieme le criticità, e l’assessore alla Salute Ruggero Razza che ha mostrato grande intuito emanando il decreto che ha ridisegnato l’organizzazione del CRT, dando così un nuovo slancio a tutte le attività”.
Resta da affrontare il nodo delle opposizioni alla donazione, leggermente diminuite rispetto allo scorso anno, ma comunque a una percentuale di quasi il 44 per cento (35 opposizioni su 80 nel 2020; 35 opposizioni su 72 nel 2019).
L’analisi dell’età dei donatori siciliani indica che il 76 per cento è costituito da pazienti da 50 a 79 anni ( con un valore di età media di 62 anni), l’analisi del genere dei donatori mostra parità tra donne e uomini.
L’azienda ospedaliera che ha fatto il maggiore numero di accertamenti nel 2019 è stata l’ARNAS Civico di Palermo (31 accertamenti) con 8 donatori effettivi e un opposizione del 54,8%. A seguire il Policlinico di Messina con 18 accertamenti, 7 donatori effettivi e un’opposizione del 50% e il Cannizzaro di Catania con 18 accertamenti, 3 donatori effettivi e un’opposizione del 61%.
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In Sicilia aumentano del 13% le donazioni e i trapianti
Coronavirus, 386 nuovi contagi e 3 vittime
ROMA (ITALPRESS) – Prosegue il trend di crescita dei nuovi positivi al Covid 10. Sono 386 i nuovi positivi secondo i dati del bollettino epiedemiologico fornito dal Ministero della Salute. Il numero maggiore di positivi arriva dalla dal Veneto (+112), seguito da Lombardia (88), Sicilia (39) e Emilia-Romagna (35). Il numero dei morti continua a scendere, sono 3, la metà rispetto a quelli contati ieri. Il totale dei casi dall’inizio della pandemia sale quindi a 247.158. Gli attualmente positivi sono 12.616 mentre salgono i ricoverati con sintomi (+17)il numero sale a 748. Salgono anche i ricoverati in terapia intensiva: sono 47, +9 rispetto a ieri. In forte calo il numero delle persone in isolamento domiciliare, -412 rispetto a ieri, che porta il numero complessivo a 11.435 e continua la crescita dei guariti: ad oggi sono 199.796, con un incremento di 765. I tamponi processati sono stati 61.858.
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Quattro italiani su 10 refrattari a rispettare regole post Covid
MILANO (ITALPRESS) – “Ben più di un terzo della popolazione italiana, il 38% per la precisione, trova molto difficile cambiare le proprie abitudini di vita, anche se in gioco c’è la tutela dalla pandemia». Con queste parole la professoressa Guendalina Graffigna, docente di Psicologia dei consumi e direttore del centro di ricerca EngageMinds HUB, sintetizza la problematicità dell’adattamento della popolazione alle regole ancora necessarie dopo la Fase 1 e la Fase 2 dell’emergenza da Covid-19: indossare la mascherina, igienizzarsi spesso le mani e rispettare il cosiddetto distanziamento sociale.
La percentuale di persone che è riluttante a cambiare le proprie regole di vita è molto elevata e va a incrociare variabili socio-demografiche.
Questi numeri emergono da uno studio del centro di ricerca dell’Università Cattolica – condotto con un sondaggio con metodo CAWI (Computer Assisted Web Interview) su un campione di 1000 italiani rappresentativo della popolazione italiana.
La difficoltà ad adeguare le proprie abitudini alla nuova normalità imposta dalla convivenza con il nuovo coronavirus è sentita maggiormente dagli uomini (43% contro il 38% medio complessivo), soprattutto se giovani (44% nella fascia tra i 18 e i 34 anni), residenti al sud e nelle isole (42%) e con un reddito di livello medio (47%). E tra coloro che vantano un titolo di studio elevato (laurea o oltre), la quota di italiani “in difficoltà” sale al 49%.
Ma c’è di più. La ricerca dell’EngageMinds HUB ha incrociato il dato di base con altri fattori psicologici. Coloro che percepiscono un rischio di contagio da Covid-19 elevato mostrano maggiore problematicità ad adattarsi alle misure di comportamento contro la pandemia rispetto alla popolazione generale, tanto che alla domanda “Sarà molto difficile per me cambiare le mie abitudini di vita durante la Fase 3?” rispondono “abbastanza vero” o “totalmente vero” il 47% degli intervistati» – precisa Graffigna.
Secondo lo studio, coloro che risultano avere un alto livello di “patient engagement” percepiscono il cambiamento delle proprie abitudini di vita nel corso di questa Fase 3 come meno difficile rispetto alla popolazione generale, mentre coloro che sono in una posizione di basso coinvolgimento percepiscono più difficoltà nel cambiamento.
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Coronavirus, 129 migranti positivi in ex caserma nel Trevigiano
TREVISO (ITALPRESS) – E’ stato completato lo screening di ospiti e operatori del centro accoglienza per migranti all’ex Caserma Serena, nel Trevigiano. Complessivamente sono stati eseguiti 315 tamponi, di cui 293 a migranti e 22 a operatori. I test hanno fatto registrare 129 casi positivi, tutti al momento asintomatici. I positivi sono quindi stati isolati all’interno della struttura e la quarantena è stata estesa anche ai soggetti negativi. Lo ha comunicato la Ulss 2 Marca Trevigiana, anticipando che tra una settimana lo screening sarà ripetuto.
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Coronavirus, Speranza “Dati internazionali preoccupanti”
ROMA (ITALPRESS) – “I dati internazionali del covid sono ancora preoccupanti. Gli ultimi segnali da Francia, Spagna e Germania ci dicono ancora una volta che la battaglia non è vinta, neanche in Europa. Per questo dobbiamo insistere con la forza della prudenza”. Lo scrive su Facebook il ministro della Salute, Roberto Speranza.
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Coronavirus, in Campania 19 nuovi casi e nessun decesso
NAPOLI (ITALPRESS) – Diciannove nuovi casi di coronavirus sono stati registrati in Campania, dove sono stati eseguiti 1.689 tamponi. Nessuna persona è deceduta, pertanto il totale dei deceduti è di 434. E’ quanto emerge dal bollettino della Regione, secondo cui il totale dei positivi è 4.974 ed il totale dei tamponi eseguiti 327.787. I guariti odierni sono 4, mentre sono complessivamente guarite 4.132 persone.
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Coronavirus, in Lombardia 46 nuovi casi e nessun decesso
MILANO (ITALPRESS) – Oggi in Lombardia i nuovi casi di coronavirus sono 46 mentre ieri erano stati 53, di cui 18 ‘debolmente positivì e 7 a seguito di test sierologici. Non si segnala alcun decesso, il cui totale dall’inizio dell’epidemia è di 16.802. A riferirlo è il consueto bollettino regionale sui dati epidemiologici, precisando che i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono 8.658 (ieri erano 6.326). Restano stabili i ricoverati in terapia intensiva (totale 13), mentre crescono di tre quelli negli altri reparti (totale 154). Continuano ad aumentare i guariti, rispetto a ieri sono 161, per un numero complessivo di 72.689 dall’inizio della crisi da Covid 19.
Anche oggi la Provincia di Milano è quella che registra più casi, anche se i numeri restano limitati, precisamente 13, di cui 6 a Milano città. Seguono quella di Brescia con 10 nuovi positivi e Bergamo, con 7. Aumenta rispetto a ieri il contagio nella Provincia di Mantova, che ieri non presentava alcun caso, mentre oggi ne conta 6, così come Monza Brianza passa dagli zero casi di ieri ai 4 di oggi. Sono invece tre – Lodi, Pavia e Sondrio – le Province “Covid free”, che oggi non registrano alcun nuovo contagio. Per quanto riguarda le restanti province, i casi sono 1 a Como, 2 a Cremona, 1 a Lecco e 2 a Varese.
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Coronavirus, in Calabria tre nuovi casi positivi
CATANZARO (ITALPRESS) – Tre nuovi casi di coronavirus sono stati registrati in Calabria, dove ad oggi sono stati effettuati 116.558 tamponi. E’ quanto emerge dal bollettino della Regione, secondo cui le persone risultate positive al Covid 19 sono 1.255, tre in più rispetto a ieri, quelle negative sono 115.303.
Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti: a Catanzaro 2 in reparto; 2 in isolamento domiciliare; 183 guariti; 33 deceduti. A Cosenza: 21 in isolamento domiciliare; 436 guariti; 34 deceduti. A Reggio Calabria: 1 in reparto; 18 in isolamento domiciliare; 260 guariti; 19 deceduti. A Crotone: 2 in isolamento domiciliare; 113 guariti; 6 deceduti. A Vibo Valentia: 2 in isolamento domiciliare; 80 guariti; 5 deceduti.
Il totale dei casi di Catanzaro comprende soggetti provenienti da altre strutture e province che nel tempo sono stati dimessi.
I tre positivi di oggi sono riconducibili al focolaio di Cosenza del 16 luglio il cui “caso 1” era stato identificato a seguito di uno screening pre ricovero.
Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 11.335.
Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile Nazionale.
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