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Coronavirus, Conferenza Regioni aggiorna linee guida su riaperture

ROMA (ITALPRESS) – “La Conferenza delle Regioni ha aggiornato le Linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. “Abbiamo aggiunto un altro piccolo, ma significativo, tassello – ha spiegato il vicepresidente della Conferenza delle Regioni – nel percorso verso un progressivo ritorno alla normalità, sia pure nel rispetto delle condizioni di prevenzione e sicurezza. I nostri tecnici – ha aggiunto Toti che oggi ha presieduto la Conferenza delle Regioni – hanno infatti preso in considerazione e previsto nella versione aggiornata delle linee guida la possibilità, dopo l’igienizzazione delle mani, di consultare riviste, quotidiani e materiali informativi nei ristoranti, nelle strutture ricettive, da barbieri e acconciatori, negli uffici aperti al pubblico, nelle terme e nei centri benessere nonchè nelle discoteche e nei circoli ricreativi. In questi ultimi, ovvero nelle discoteche nei centri ricreativi sarà consentito anche giocare a carte purchè si indossi la mascherina, si igienizzino frequentemente le mani e le superfici di gioco e si rispetti la distanza di almeno un metro tra i giocatori dello stesso tavolo sia tra tavoli adiacenti. Ed è consigliata infine la frequente sostituzione dei mazzi di carte usati con nuovi”, ha concluso Toti.
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Coronavirus, Speranza “Italia al centro della sfida per il vaccino”

ROMA (ITALPRESS) – “L’Italia con i suoi cervelli, con le sue donne e suoi uomini, è al centro della sfida mondiale per il nuovo vaccino e sarà questa la vera soluzione che il mondo aspetta. E’ bello che ci siano realtà importanti del nostro Paese, frequentate da donne e uomini che hanno studiato qui e che lavorano qui, che possono dare una mano vera per raggiungere questo obiettivo strategico. L’Italia c’è ed è in campo con le sue energie, per vincere la sfida del vaccino”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, stamani in visita a Castel Romano, al centro di ricerca Reithera.
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Coronavirus, 193 nuovi contagi e 15 decessi

ROMA (ITALPRESS) – Aumentano i casi di coronavirus in Italia, dove nelle ultime 24 ore si registrano 193 nuovi positivi (ieri erano 138) dei quali 71 nella sola Lombardia. Si dimezzano invece i decessi rispetto a ieri: 15 i morti che porta il numero complessivo a 34.914. Sono questi i numeri del bollettino resi noti oggi dal Ministero della Salute. In totale i contagiati da inizio Covid-19 sono 242.149. Il numero di guariti oggi è in crescita a 825, per un totale di 193.640. Cala di 41 il numero di ricoverati (899), mentre aumenta di 1 i ricoverati nelle terapie intensive, ora sono 71. Il numero delle persone in isolamento domiciliare è di 12.625, con un calo di 607 rispetto a ieri. Cinque le regioni italiane che non hanno registrato nuovi positivi oggi: si tratta di Trento, di Puglia, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta e Molise.
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Coronavirus, secondo un sondaggio italiani ancora preoccupati

ROMA (ITALPRESS) – Nonostante il nostro Paese abbia superato la fase critica dell’emergenza Covid19, con un ridotto numero di contagi e le rianimazioni degli ospedali sempre più vuote, resta ancora una sensazione di preoccupazione tra gli italiani. Due terzi degli intervistati, infatti, ancora oggi ha paura di essere contagiato.
Paure che si alimentano soprattutto “per il lassismo di alcune persone nel mettere in atto le giuste misure di protezione”, oltre che per l’ipotesi di un aumento dei contagi con l’arrivo dell’autunno e della stagione fredda. E’ quanto risulta da un sondaggio di Euromedia Research.
Non mancano gli ottimisti, anche se in minoranza, che non temono nuovi contagi in quanto “oggi, si conosce come affrontare il virus e si seguono scrupolosamente le misure di prevenzione”.
Nel complesso, l’esperienza vissuta durante le varie fasi di emergenza ha segnato a fondo gli italiani, ma solo per un intervistato su cinque tutto ciò si è tradotto in un cambiamento in positivo della popolazione, infatti poco meno del 40% ritiene che gli italiani siano addirittura “peggiorati” – nei loro comportamenti e nei loro atteggiamenti – in epoca post Covid19.
Dati Euromedia Research – Realizzato il 26/06/2020 con metodologia mista CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne.
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Aifa, per Regioni in piano di rientro sviluppare sistemi standard

ROMA (ITALPRESS) – L’Aifa ha presentato il primo rapporto sulle politiche di assistenza farmaceutica delle Regioni in piano di rientro. “Sono orgoglioso di poter presentare oggi questo rapporto – ha commentato il direttore generale dell’Aifa Nicola Magrini – che si inserisce tra le attività a supporto delle Regioni nell’ambito della governance della spesa e dell’assistenza farmaceutica e che anticipa il consueto rapporto annuale OsMed sull’impiego dei medicinali in Italia. Sono particolarmente affezionato all’attività dell’OsMed, che ho potuto seguire fin dalla sua istituzione e che rappresenta per l’Agenzia uno strumento di monitoraggio fondamentale, per orientare le scelte di politica sanitaria e assistenziale a un uso il più possibile ottimale del farmaco, come risorsa di salute essenziale”. Quanto evidenziato dall’analisi dei Programmi Operativi 2016-2018 presi in esame nel rapporto, ha mostrato come le Regioni si siano maggiormente concentrate sul tema della razionalizzazione della spesa. In modo particolare sul potenziamento del monitoraggio prescrittivo e sulla promozione delle procedure di acquisti centralizzati attraverso la definizione di fabbisogni regionali. Altrettanto importante è stata considerata la gestione del canale distributivo da utilizzare per garantire l’accesso al farmaco, nell’ottica della continuità ospedale-territorio. In questo senso, ha aggiunto Magrini, “l’Agenzia intende sempre più agevolare lo scambio di informazioni con e tra le Regioni e supportarle con un feedback continuo sui loro andamenti di spesa e consumi farmaceutici, così che possano meglio tarare le scelte previsionali e manageriali, nel rispetto della sostenibilità del nostro Ssn”. Un unico modello adottabile da tutte le Regioni, sia nella fase di programmazione che in quella di attuazione, potrebbe essere utile per ottenere un quadro più oggettivo e puntuale delle azioni poste in essere in ambito farmaceutico e consentire ai tavoli tecnici e alle Istituzioni preposte un monitoraggio più stringente ed efficace delle azioni programmate.
Oltre ciò, osserva l’Aifa, è necessario sviluppare sistemi standardizzati di valutazione che non siano focalizzati esclusivamente sulla spesa, ma che siano anche improntati a una maggiore misurazione dell’assistenza reale, che possano garantire la sostenibilità del Ssn, sia in termini clinici che in termini economici. “Un sistema sanitario – ha concluso Magrini – che mai come in questa emergenza pandemica si è dimostrato prezioso nella sua componente universalistica, unitaria e soprattutto centralizzata”.
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Coronavirus, 138 nuovi contagi e 30 decessi

ROMA (ITALPRESS) – In Italia si registrano nelle ultime 24 ore 138 nuovi positivi (53 nella sola Lombardia) in calo rispetto a ieri. Aumentano invece i decessi: 30 i morti che porta il numero complessivo a 34.899 Sono questi i numeri del bollettino reso noto oggi dal Ministero della Salute. In totale i contagiati da inizio Covid-19 sono stati 241.956. Il numero di guariti oggi è di 574, per un totale di 192.815. Cala di 6 il numero di ricoverati (940), mentre scendono di 2 i ricoverati nelle terapie intensive, ora sono 70. Il numero delle persone in isolamento domiciliare è di 13.232, con un calo di 459 rispetto a ieri. Sei le regioni italiane che non hanno registrato nuovi positivi oggi: si tratta di Puglia, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Molise e Basilicata.
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Parkinson e Levodopa, uno studio ne dimostra l’efficacia di lunga durata

ROMA (ITALPRESS) – La levodopa è da più di 50 anni il trattamento sintomatico d’elezione della malattia di Parkinson: la sua efficacia sui sintomi motori ha tuttavia oscurato la capacità di comprendere appieno gli aspetti relativi al suo meccanismo d’azione, l’efficacia differenziale sui sintomi motori, l’evoluzione delle complicanze motorie e, paradossalmente, anche la durata del suo effetto. Proprio quest’ultimo è stato oggetto dello studio sulla popolazione africana appena pubblicato sulla prestigiosa Rivista scientifica “Brain”, realizzato dai Ricercatori della Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson, della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano e del Centro Parkinson e Parkinsonismi dell’ASST Gaetano Pini-CTO in collaborazione con neurologi e altri medici locali.
“Questo studio nasce da un’attività che stiamo sostenendo da quasi 15 anni nell’Africa subsahariana. Attualmente La Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson segue circa 800 pazienti fra Ghana e Zambia. Quest’impegno ci ha permesso di osservare l’evoluzione naturale della malattia e la sua interazione con la terapia in pazienti non trattati anche per più di 20 anni – dichiara Gianni Pezzoli, Presidente Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson -. Il modello naturale di progressione della malattia di Parkinson è infatti fino a oggi in gran parte sconosciuto perchè i pazienti, nel mondo occidentale, sono sempre trattati farmacologicamente; così come è rimasta sconosciuta la vera ampiezza della risposta di lunga durata alla levodopa, perchè poteva essere stimata solo indirettamente nei pazienti trattati”.
Lo Studio ha coinvolto 30 pazienti con Malattia di Parkinson dell’Africa subsahariana (con un’età media di circa 60 anni e in uno stato molto avanzato di malattia) trattati con levodopa dopo circa 7 anni dall’insorgenza della patologia. L’osservazione è durata 2 anni (in un sottogruppo fino a 4 anni) dopo l’inizio della terapia durante i quali i pazienti sono stati sottoposti a visite di controllo a cadenza annuale per indagare gli effetti della levodopa sulla progressione della disabilità motoria nello stato di terapia OFF naturale (vale a dire durante lo stato di non efficacia della levodopa) e per confrontare le condizioni di malattia e il corso naturale dei sintomi senza trattamento farmacologico in pazienti mai trattati prima.
“Con questo studio abbiamo potuto osservare che il trattamento farmacologico determina un beneficio persistente, anche a distanza di 12 ore dall’ultima dose (definito ‘overnight-OFF’), anche nelle fasi più avanzate di malattia – dichiara Roberto Cilia, Neurologo presso la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano e Principale investigatore -. Conseguentemente, grazie a quella che nel nostro studio definiamo risposta di lunga durata alla levodopa (long duration response), la disabilità motoria era risultata notevolmente meno grave rispetto al naturale decorso della malattia. Abbiamo inoltre notato che l’entità della risposta di lunga durata della levodopa nel periodo di off varia tra il 60 e il 65 per cento il beneficio motorio totale fornito dal trattamento giornaliero con levodopa indipendentemente dalla durata della malattia”.
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Nuovo modello di gestione al Giglio di Cefalù con la “Lean organization”

CEFALU’ (PALERMO) (ITALPRESS) – La Fondazione Giglio di Cefalù si candida ad essere la prima struttura ospedaliera in Sicilia che applica il modello della “Lean organization” in sanità. Lo ha anticipato il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, presentando il neo responsabile del “lean team”, Fabrizio Russo, economista aziendale con esperienza in altre strutture sanitarie siciliane e all’Università Campus Bio-Medico.
“Andremo ad applicare alcune metodologie gestionali – ha detto il presidente Albano – per migliorare l’organizzazione e accrescere la nostra efficienza in favore del paziente. Il lean team dovrà individuare quei percorsi di presa in carico sia del paziente ambulatoriale che del ricoverato sin dall’arrivo in ospedale alle dimissioni. Sarà un percorso lungo e complesso ma con benefici importanti”.
“La lean organization – ha spiegato Russo – è un cambio di mentalità nella gestione: dalla logica per funzioni di stampa tayloristico alla logica per obiettivi e per processi che sono frammentati e analizzati in modo sequenziale, investigando sulla perdita di valore e sulle alternative che consentono di creare valore. In sintesi un taglio agli sprechi organizzativi per efficientare il sistema”.
Alla presentazione del nuovo modello di gestione hanno preso la parola il direttore amministrativo Gianluca Galati e il direttore sanitario Salvatore Vizzi.
Del lean team del Giglio fanno parte stabilmente: Maria Cucco, Barbara Santini, Emma Martino, Giorgio Calderaro e Giovanni Nancini.
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