ROMA (ITALPRESS) – In Italia si registrano nelle ultime 24 ore 208 nuovi positivi e 8 decessi. Sono questi i numeri del bollettino di oggi, lunedì 6 luglio, reso noto dal Ministero della Salute. Un dato in leggera crescita rispetto ai 192 di ieri. In totale i contagiati da inizio Covid-19 sono stati 241.819, mentre il totale delle vittime (8 nelle ultime 24 ore, 3 in Lombardia, 2 in Piemonte, uno in Veneto, Lazio e Sardegna), raggiunge quota 34.869. Il numero di guariti oggi è di 133, in calo rispetto ai 164 di ieri, per un totale di 192.241. I ricoverati aumentano di sole 5 unità, mentre scendono di 2 le terapie intensive. 13.691 sono le persone in isolamento domiciliare. Dieci regioni italiane non hanno registrato nuovi positivi oggi (Marche, Trentino Alto Adige, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Valle d’Aosta, Calabria, Molise e Basilicata).
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Coronavirus, 208 nuovi positivi e 8 decessi
Morto Carlo Flamigni, padre della fecondazione assistita
ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 87 anni Carlo Flamigli, il ginecologo padre della fecondazione assistita. Lo ha annunciato il figlio su Facebook. La camera ardente sarà allestita domani dalle 14 alle 19 e poi martedì dalle 7 alle 14, presso l’ospedale di Forlì. Nato a il 4 febbraio del 1933, Si è laureato in medicina e chirurgia presso l’Università di Bologna nel 1959, specializzandosi in seguito in ostetricia e ginecologia. Intraprese la carriera accademica presso la stessa Università, prima come libero docente e poi come professore incaricato.
Dal 1980 al 2004 è stato professore ordinario, sempre presso l’Università di Bologna, di endocrinologia ginecologica e poi di ginecologia e ostetricia, proseguendo poi l’attività di docenza fino al 2008 come docente fuori ruolo. Nell’ambito medico, tra il 1975 e il 1994 è stato direttore del servizio di Fisiopatologia della riproduzione per divenire poi direttore della clinica ostetrica e ginecologica dell’Università degli Studi di Bologna, incarico ricoperto fino al 2001. Si è interessato dei problemi relativi alla bioetica, ed è stato membro del relativo Comitato Nazionale dal 1990 al 2017; attualmente è stato membro del Comitato di etica dell’Università Statale di Milano. E’ stato presidente della Società italiana di fertilità e sterilità e socio onorario della Consulta di bioetica. E’ stato autore di un migliaio di memorie scientifiche nonchè di molti libri, relativi soprattutto a problemi riguardanti la salute della donna e agli aspetti medici e bioetici legati alla riproduzione e alla fecondazione assistita. Come scrittore è stato autore di racconti, di storie poliziesche e di libri per l’infanzia. Nel 2011 ha vinto il premio letterario Serantini per “Un tranquillo Paese di Romagna”. Nelle elezioni europee del 2009 si è candidato nella lista “Sinistra e Libertà” per il collegio dell’Italia nord-orientale.
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Coronavirus, 235 nuovi casi e 21 decessi
ROMA (ITALPRESS) – Il totale delle persone che hanno contratto il coronavirus è di 241.419, con un incremento rispetto a ieri (3 luglio) di 235 nuovi casi. Lo rende noto il ministero della Salute. Il numero totale di attualmente positivi è di 14.621, con una decrescita di 263 assistiti rispetto al 3 luglio. Tra gli attualmente positivi, 71 sono in cura presso le terapie intensive, con un decremento di 8 pazienti rispetto al 3 luglio. 940 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 16 pazienti rispetto al 3 luglio. 13.610 persone sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto al 3 luglio i nuovi deceduti sono 21 e portano il totale a 34.854. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 191.944, con un incremento di 477 persone rispetto al 3 luglio. Il numero di tamponi effettuati nelle ultime ventiquattro ore ammonta a 51.011, per un totale di 5.599.826.
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Coronavirus, cresce il numero di nuovi casi ma deceduti in calo
ROMA (ITALPRESS) – Cresce il numero di nuovi casi di Coronavirus in Italia. Sono infatti 223 (erano 201 ieri), dei quali circa la metà (115) solo in Lombardia. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute. In totale i casi registrati da inizio epidemia raggiungono quota 241.184.
In diminuzione il numero dei deceduti; oggi si registrano 15 morti, ieri erano 30, con il totale delle vittime sempre più vicino a quota 35mila, per l’esattezza 34.833. Sono sempre molte le guarigioni (384), in linea con il numero di ieri (366) e che porta ad un totale di 191.467. Scende di 176 unità il numero dei positivi, che restano comunque 14.884. Cala anche il numero dei ricoveri attestandosi a quota 956. In calo anche il numero delle persone in terapia intensiva (79), tre in meno rispetto a ieri (82). Le persone in isolamento domiciliare sono 13.849. La quota di tamponi effettuati è stata ieri di 77.096.
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Hera dona oltre 38.000 pasti alla Caritas italiana
BOLOGNA (ITALPRESS) – Grazie ad una campagna durata da metà aprile a fine giugno il Gruppo Hera ha trasformato le oltre 76.800 richieste di attivazione della bolletta per e-mail in oltre 38.000 pasti da destinare alle persone in difficoltà in Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche, Lombardia e Puglia, a fronte dei 25.000 previsti, oltre 10.000 in più.
Per ciascuna richiesta il Gruppo Hera ha donato 2 euro a favore della Caritas Italiana che sono stati trasformati in pasti.
Il progetto di solidarietà che ha visto coinvolta la Caritas Italiana si affianca alle altre numerose iniziative messe in campo in questo periodo dalla multiutility per tutelare e sostenere tutti i propri stakeholder, a partire da dipendenti, fornitori e clienti. “Con le agevolazioni già attivate per il pagamento delle bollette e questa ulteriore iniziativa in collaborazione con Caritas Italiana, abbiamo voluto dare un contributo concreto a chi si trova in maggiore difficoltà, aggravata anche dall’emergenza sanitaria” commenta Cristian Fabbri, direttore Centrale Mercato del Gruppo Hera. “Il superamento degli obiettivi dimostra come insieme e grazie a una scelta solidale e sostenibile dei nostri clienti, si possono raggiungere risultati molto concreti per il territorio”.
“In un periodo in cui le conseguenze sociali del Covid19 stanno sempre più allargando i confini della povertà e della vulnerabilità, l’iniziativa del Gruppo Hera ha permesso di alimentare la concretezza della carità” dichiara il direttore di Caritas Italiana don Francesco Soddu “fornendo – attraverso le Caritas di Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche, Lombardia e Puglia – aiuti alimentari a molte famiglie in difficoltà”.
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Oliveti “Patrimonio Enpam raddoppiato ma guardo al futuro”
Un patrimonio passato da 12,5 a 23 miliardi di euro negli ultimi otto anni e un utile di 1,7 miliardi nel 2019. Questi i risultati ottenuti dall’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri (Enpam) sotto la guida del presidente Alberto Oliveti, in carica dal 2012, appena rieletto per il quinquennio 2020-2025 e già concetrato sui prossimi obiettivi da raggiungere. “Sono molto soddisfatto degli obiettivi raggiunti dalla mia squadra – spiega Oliveti all’ITALPRESS – perchè ovviamente non sono traguardi personali. Abbiamo aumentato il patrimonio dell’Enpam e siamo arrivati quasi a raddoppiarlo: una quota parte è nata dalla creazione di valore negli investimenti patrimoniali di tipo finanziario e immobiliare. Oggi dunque abbiamo una riserva più importante e possiamo affrontare meglio le varie sfide che ci presenta il futuro. Sfide legate alla previdenza, all’aspettativa di vita che sta aumentando, al cambiamento in corso anche tecnologico, e poi agli effetti economico-sociali che si prevedono a seguito dell’emergenza epidemiologica”. Tra gli obiettivi del prossimo mandato “la prima cosa è quella di passare in modo funzionale da un patto tra generazioni a uno scambio tra generazioni. Serve un circuito che sia molto vicino alle differenti esigenze, con una previdenza non solo centrata sui periodi post-lavorativi ma anche sui diversi momenti professionali, dalla formazione alla genitorialità e all’accesso al credito. Tutti i componenti del circuito generazionale devono poter avere un supporto che garantisca una certa equivalenza tra quanto contribuiscono e quanto in sostanza ricevono. Questo è il primo punto ed è legato al secondo, vale a dire all’esigenza di essere veramente autonomi nel poter gestire con flessibilità le leve di questo sistema anche dal punto di vista economico-finanziario”. Per Oliveti è “indispensabile formare una cultura previdenziale. Dobbiamo stare molto attenti ai drivers del cambiamento, al punto tale che ho voluto fare una provocazione individuando un dipartimento del futuro all’interno dell’ente di previdenza. In ultimo, dobbiamo parlare della professione medica”.
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Coronavirus, 201 nuovi casi e 30 decessi
ROMA (ITALPRESS) – Cresce il numero di nuovi casi di Coronavirus in Italia. Sono infatti 201 (erano 187 ieri), dei quali poco meno della metà (98) solo in Lombardia. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute. In totale i casi registrati da inizio epidemia raggiungono quindi i 240.961. E’ di 30 – in aumento di nove rispetto a ieri – il numero dei decessi, con il totale delle vittime che si avvicina sempre più a quota 35mila (34.818). Sono sempre molte le guarigioni (366), anche se in calo di un centinaio rispetto alla giornata di ieri (469), per un totale di 191.083. Scende di 195 unità il numero dei positivi, che rimangono comunque 15.060. Cala anche il numero dei ricoveri (-62), attestandosi a quota 963, per la prima volta sotto i mille dai primi giorni dell’epidemia. Sempre meno le persone in terapia intensiva (82), cinque in meno rispetto a ieri. Le persone in isolamento domiciliare sono 14.015. La quota di tamponi effettuati è stata ieri di 53.243.
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Da Assogenerici manifesto per la ripartenza del comparto
ROMA (ITALPRESS) – Il gain sharing come pietra filosofale per il cantiere della governance, per tracciare e valorizzare le risorse disponibili da reinvestire nel Ssn a vantaggio del pazienti.
Il territorio come la rampa di lancio dei nuovi modelli per la presa in carico dei pazienti cronici. Una nuova politica industriale che garantisca sostenibilità al comparto pharma, assicurando a tutte le sue componenti regole chiare, certe e semplificate e ridia maggiore autonomia e capacità di reazione all’industria del farmaco nel nostro paese e nell’Europa intera.
Sono questi i principali ingredienti contenuti nel “Manifesto per la ripartenza” che Assogenerici ha inviato ai ministri della Salute, Roberto Speranza, dell’Economia, Roberto Gualtieri, dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli. “Il nostro comparto ha giocato un ruolo cruciale nei mesi della pandemia da Covid-19, rispondendo con tempestività alle richieste di approvvigionamento provenienti da tutta Italia – spiega il presidente Enrique Hàusermann – Ora bisogna fare tesoro dell’esperienza vissuta nel periodo emergenziale per immaginare un nuovo modello sanità territoriale e vere strategie industriali pubbliche in grado di garantire sostenibilità a tutto il comparto, neutralizzando definitivamente lo spettro ricorrente delle carenze di fornitura”. Primo “bersaglio” la riforma complessiva della Governance, da anni nell’agenda del Governo. Il focus è sulla revisione dei tetti di spesa, la scelta dei canali di distribuzione, i meccanismi di prezzo e rimborso. Ricetta raccomandata: l’azione a lume di gain sharing, escludendo i prodotti off patent da una revisione “economica” del prontuario; valorizzando il meccanismo concorrenziale di generici e biosimilari e reinvestendo nella farmaceutica le risorse che si liberano per garantire maggiore accesso; reindirizzando sulla convenzionata tutte le categorie di off patent impropriamente dirottate sulla diretta/DPC. Tre gli obiettivi a corollario: Trasformare la cooperazione emergenziale sperimentata nei mesi dell’epidemia in routine gestionale, puntando sulla dematerializzazione e semplificazione di tutti i processi burocratici, garantendo certezza dei tempi e velocità di esecuzione dei procedimenti autorizzativi.
Garantire lo sviluppo del settore dei farmaci off patent e in particolare delle Value Added Medicines, farmaci a brevetto scaduto modificati o combinati in grado di migliorare la risposta ai bisogni di salute. Sostenere lo sviluppo dei servizi garantiti dalla rete della medicina territoriale e i legami con la rete delle farmacie aperte al pubblico, sviluppando anche tutte le attività in remoto connesse a diagnosi, prescrizione e dispensazione della terapia farmacologica.
Secondo grande “bersaglio”, le politiche di acquisto pubbliche, attraverso la revisione dei meccanismi di gara, in particolare per le forniture ospedaliere, che attualmente rischiano di determinare la fuoriuscita di molte Pmi, aprendo la strada a un dannoso “monopolismo di ritorno”. Due gli obiettivi in quest’ambito: transitare dal criterio del prezzo minimo a quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, definendo quantità minime e massime per ogni lotto; garantire uno snellimento delle procedure di gara attraverso il sostegno alle gare multi-aggiudicatarie e la totale digitalizzazione dell’iter, per ridurre i costi e velocizzare le risposte.
Terzo campo d’azione individuato dal manifesto Assogenerici, l’avvento di una politica industriale farmaceutica in ambito europeo che abbia come obiettivo cruciale il rafforzamento del comparto e la creazione di nuovi insediamenti produttivi della catena manifatturiera dei medicinali, con l’obiettivo di rendere l’industria europea del farmaco più competitiva rispetto agli altri mercati e agli altri grandi hub produttivi extra-europei.
“Quello della ‘resilienzà del comparto farmaceutico è un cantiere già efficacemente avviato dalle aziende europee nei mesi della pandemia ed è una attività che sta proseguendo anche oggi, nella ricerca di un costante dialogo con le Autorità regolatorie e con la Commissione Ue. Una politica industriale efficace – osserva Hausermann – dovrebbe svilupparsi su queste tre direttrici: salvaguardare e incrementare la produzione europea; assicurare un sistema regolatorio reattivo ed efficiente; pianificare un modello di prezzi, rimborso e meccanismi di gara più sostenibili nel tempo. E’ interesse di tutti i Paesi dell’Unione individuare meccanismi capaci di stimolare gli investimenti nella produzione di medicinali in Europa e di incentivare gli investimenti in R&S, attraverso la definizione di obiettivi chiari e di politiche di accesso eque”, conclude.
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