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Coronavirus, tutte le raccolte dati in un unico sito

ROMA (ITALPRESS) – Con l’obiettivo di fornire una notifica più immediata dei dati epidemiologici e offrire un quadro completo sull’andamento della diffusione del Covid-19 sul territorio nazionale, da giovedì 25 giugno la scheda dati quotidiana (Aggiornamento casi Covid-19) sarà pubblicata ogni giorno alle ore 18 sul sito web del Ministero della Salute (www.salute.gov.it/nuovocoronavirus) e sulla mappa interattiva dashboard del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile (http://opendatadpc.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/b0c68bce2cce478eaac82fe38d4138b1).
Il report, da giovedì, sarà anche arricchito con nuovi dati: casi identificati dal sospetto diagnostico; casi identificati da attività di screening.
I “casi identificati dal sospetto diagnostico” sono casi positivi al tampone emersi da attività clinica. I “casi identificati da attività di screening” emergono da indagini e test, pianificati a livello nazionale o regionale, che diagnosticano casi positivi al tampone. La comunicazione dei dati e le informazioni più rilevanti sul Covid-19 continueranno ad essere fornite anche in inglese sul sito del Ministero della Salute (http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/homeNuovoCoronavirus.jsp?lingua=english).
Sulla mappa interattiva dashboard del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, inoltre, saranno contestualmente pubblicate tutte le raccolte dati elaborate sulla base delle diverse fonti dei dati: la scheda dati quotidiana (Aggiornamento casi Covid-19) con i casi aggregati quotidiani di Regioni/PPAA; l’infografica della sorveglianza epidemiologica (Infografica epidemiologica ISS) realizzata dall’Istituto Superiore di Sanità con i dati individuali di casi con test positivo diagnosticati dalle Regioni/PPAA; il report settimanale del monitoraggio regionale della Cabina di Regia DM 30 aprile 2020 (Sorveglianza settimanale Regioni).
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Coronavirus, meno di 20 mila gli attuali positivi

Al 23 giugno il totale delle persone che hanno contratto il coronavirus che causa il Covid-19 è di 238.833, con un incremento rispetto al 22 giugno di 122 nuovi casi. Lo rende noto la Protezione Civile.
Il numero totale di attualmente positivi è di 19.573, con una decrescita di 1.064 assistiti rispetto al 22 giugno.
Tra gli attualmente positivi, 115 sono in cura presso le terapie intensive, con un decremento di 12 pazienti rispetto al 22 giugno.
1.853 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 185 pazienti rispetto al 22 giugno.
17.605 persone, pari al 90% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto al 22 giugno i deceduti sono 18 e portano il totale a 34.675. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 184.585, con un incremento di 1.159 persone rispetto al 22 giugno.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 12.903 in Lombardia, 1.870 in Piemonte, 1.089 in Emilia-Romagna, 564 in Veneto, 337 in Toscana, 255 in Liguria, 886 nel Lazio, 493 nelle Marche, 141 in Campania, 190 in Puglia, 51 nella Provincia autonoma di Trento, 71 in Friuli Venezia Giulia, 391 in Abruzzo, 132 in Sicilia, 89 nella Provincia autonoma di Bolzano, 12 in Umbria, 15 in Sardegna, 5 in Valle d’Aosta, 28 in Calabria, 43 in Molise e 8 in Basilicata.
(ITALPRESS).

Coronavirus, nel Lazio 8 nuovi casi e 2 decessi

ROMA (ITALPRESS) – “Oggi registriamo un dato di 8 casi positivi e due decessi. Si conferma un trend in calo nelle province che registrano zero casi”. Lo ha reso noto l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, aggiungendo: “Voglio lanciare un appello affinchè vengano sempre rispettate le misure di prevenzione per evitare la ripresa dei contagi”. Inoltre, ha aggiunto “continua a calare il numero delle terapie intensive occupate che sono 16 in totale: -7 rispetto a ieri. Tre dei casi odierni sono riferiti ad una coda del focolaio del San Raffaele Pisana in un cluster famigliare, al di fuori dunque della struttura, che ha riguardato un infermiere posto in isolamento domiciliare. Ad oggi effettuati oltre 5 mila test per il controllo del focolaio del San Raffaele che raggiunge un dato complessivo di 122 casi positivi. Sono stati effettuati i secondi tamponi presso lo stabile di piazza Pecile (Garbatella) sono tutti negativi il cluster è chiuso. Un caso odierno è riferito all’Istituto religioso Teresianum a Roma ed è stato posto in sorveglianza sanitaria”.
Intanto, proseguono le attività per i test sierologici sugli operatori sanitari e le forze dell’ordine. Crescono i guariti che nelle ultime 24 ore sono stati 65, raggiungendo un totale complessivo di 6.315.
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Coronavirus, nuove ricerche al Policlinico militare del Celio

ROMA (ITALPRESS) – Tre reparti che si occupano di progetti di ricerca di base, traslazionale, applicata e diagnostica, sviluppo di reagenti impiegabili nei teatri operativi, allestimento di kit di rilevazione biologica. Questa la struttura del Dipartimento Scientifico del Policlinico Militare di Roma, che da circa 20 anni si occupa di studiare microorganismi potenzialmente in grado di essere utilizzati o manipolati per azioni di bioterrorismo, che ha impiegato continuativamente tutto il proprio personale fin dall’inizio dell’emergenza Coronavirus. Il Dipartimento, tra le attività condotte in questi mesi, ha avviato una serie di ricerche in collaborazione con altri enti che hanno portato a sequenziare i genomi virali responsabili della malattia covid-19, grazie ad una collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità. Nello specifico, sono state identificate diverse variazioni nei ceppi che si sono isolati, che permettono oggi di studiare e capire la dinamica della trasmissione del virus, la sua particolare patogenicità e lo studio di futuri vaccini.
Tra le attività del Dipartimento è ora in corso uno studio sulla luce Biovitae. Si tratta di un dispositivo medico a LED in grado di emettere una speciale combinazione di frequenze nello spettro della luce visibile che, secondo le prime evidenze scientifiche portate a termine nei laboratori del Dipartimento, in 60 minuti inattiverebbe del 99,8% la presenza del virus SARS-COV2 in condizioni sperimentali.
I test attualmente in corso su questo dispositivo a favore della salute pubblica – in collaborazione con l’azienda italiana Nextsense – assumono particolare importanza considerata la necessità di controllare la diffusione del virus sterilizzando e sanificando gli ambienti. Trattandosi di una luce “visibile” (all’apparenza normali lampade) può essere collocata in qualsiasi luogo rendendo più immediato l’utilizzo di questa tecnologia negli spazi in cui è installata. Si tratta, inoltre, di una luce sicura per l’uomo e per i mammiferi che consentirebbe una sanificazione e degli ambienti in maniera continua nel tempo, senza renderli sterili.
Attualmente sono in corso i successivi e necessari test di confermae ulteriori prove verranno condotte nell’ambito di uno studio multicentrico che coinvolgerà laboratori italiani ed europei, tra i quali i laboratori militari di Germania e Svezia, sotto il coordinamento del Dipartimento Scientifico del Policlinico Militare di Roma.
Il Dipartimento è inserito all’interno di reti internazionali di laboratori omologhi, come nel caso della EuropeanDefence Agency -EuropeanBiodefence Laboratory Network, il cui scopo consiste nella verifica dell’utilizzo degli agenti B nel contesto della Biological and ToxinWeapon Convention (BTWC) e la creazione di una capacità di identificazione forense a livello europeo e dell’EVD-labnet (EmergingViralDiseases-Expert Laboratory Network) un network di laboratori europei che supportano il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) per la diagnostica precoce e la sorveglianza dei virus emergenti (Ebola, Marburg, Chikungunya, West Nile, SARS, Mers-CoV e recentemente SARS-Cov2).
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Campania, De Luca inaugura ‘Casa impresa benesserè

ARZANO (NAPOLI) (ITALPRESS) – “Non c’è in Campania una struttura come questa. E’ una delle cose di cui essere veramente orgogliosi”. Così il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, all’inaugurazione ad Arzano, in provincia di Napoli, di “Casa Impresa Benessere”, la residenza di riabilitazione psichiatrica pubblica tra le più grandi in Italia, realizzata dall’Asl Napoli 2 Nord. Un’intera palazzina di tre piani che servirà ad accogliere 40 pazienti con disagio psichico.
“Una malattia sociale – dice De Luca – che interessa molti ragazze e ragazze e condiziona la vita di tante famiglie. C’è davvero da essere orgogliosi perchè questa struttura, a differenza degli anni passati, è una risposta di eccellenza, come le tante risposte di eccellenza che abbiamo dato in questi mesi”. E aggiunge: “Moltiplicheremo questi luoghi di accoglienza e cura per chi ha problemi di sofferenza psichica. Non è una struttura chiusa di segregazione ma aperta e di accoglienza per le famiglie e di contatto con la società, dove lavoreranno medici, psicologi e assistenti sanitari”.
La struttura si trova in corso Salvatore d’Amato è pensata per ospitare 40 pazienti in una dimensione comunitaria aperta, volta a permettere il recupero dei pazienti anche mediante la collaborazione col ricco tessuto produttivo dell’area industriale di Arzano. Si articola su tre piani, per complessivi 2.000 metri quadri coperti.
Antonio D’Amato direttore dell’Asl Napoli 2 Nord commenta: “Siamo contenti dell’apertura di questa struttura, un lavoro che è durato 4 anni, e sarà un punto di partenza per rimettere nell’agenda della sanità campana ai primi posti la salute mentale e ridare dignità a questa patologia”.
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Coronavirus, meno di 150 pazienti in terapia intensiva

Al 22 giugno il totale delle persone che hanno contratto il coronavirus che causa il Covid-19 è di 238.720, con un incremento rispetto a ieri di 218 nuovi casi. Lo rende noto la Protezione Civile. Il numero totale di attualmente positivi è di 20.637, con una decrescita di 335 assistiti rispetto al 21 giugno. Tra gli attualmente positivi, 127 sono in cura presso le terapie intensive, con un decremento di 21 pazienti rispetto al 21 giugno.
2.038 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 276 pazienti rispetto al 21 giugno. 18.472 persone, pari al 90% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto al 21 giugno i deceduti sono 23 e portano il totale a 34.657. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 183.426, con un incremento di 533 persone rispetto al 21 giugno.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 13.638 in Lombardia, 1.970 in Piemonte, 1.154 in Emilia-Romagna, 585 in Veneto, 360 in Toscana, 250 in Liguria, 945 nel Lazio, 505 nelle Marche, 133 in Campania, 218 in Puglia, 53 nella Provincia autonoma di Trento, 72 in Friuli Venezia Giulia, 394 in Abruzzo, 141 in Sicilia, 89 nella Provincia autonoma di Bolzano, 13 in Umbria, 28 in Sardegna, 5 in Valle d’Aosta, 33 in Calabria, 43 in Molise e 8 in Basilicata. La Protezione Civile chiarisce che la Regione Marche ha effettuato un ricalcolo dei casi totali, aggiungendo tre casi precedentemente non inseriti.
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Ricostruita caviglia a bambina di 9 anni affetta da sarcoma osseo

TORINO (ITALPRESS) – Per la prima volta al mondo è stata ricostruita con osso omoplastico e un chiodo allungabile la caviglia di una bambina di 9 anni, affetta da una rarissima forma di sarcoma osseo. L’intervento è stato eseguito all’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, da un’equipe di chirurghi ortopedici della Città della della Salute di Torino e dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. Grazie all’intervento, la piccola paziente potrà tornare a camminare. La procedura chirurgica è stata effettuata da un’èquipe di ortopedici coordinata dal dottor Raimondo Piana.
La bimba, dopo la diagnosi, è stata seguita ed ha eseguito chemioterapia presso il reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita (diretto dalla professoressa Franca Fagioli), dove ha eseguito la chemioterapia, e nei giorni scorsi è stata sottoposta all’intervento di asportazione del tumore e salvataggio della caviglia con ricostruzione con osso omoplastico da donatore e sintesi con un chiodo allungabile, in modo da permettere la regolare crescita dell’arto senza necessità di ulteriori interventi.
La bimba ora sta bene ed è stata appena dimessa. Al progetto hanno finora aderito, insieme alla Città della Salute di Torino ed al Rizzoli di Bologna, il CTO e l’Ospedale Mayer di Firenze e l’Istituto Gaetano Pini di Milano.
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Fofi “La sanità deve cambiare, se non ora quando?”

ROMA (ITALPRESS) – “Ringraziamo il Presidente del Consiglio e il Governo per l’incontro avuto nel corso degli Stati Generali dell’Economia. E’ il concreto riconoscimento sia del formidabile impegno delle professioni sanitarie in questa emergenza, nell’ospedale e nella comunità, sia dell’importanza di tutto il comparto sanitario nella vita, anche economica, del Paese”. Così Andrea Mandelli, presidente della FOFI, commenta l’audizione della Consulta delle Professioni Sanitarie che si è svolta a Villa Pamphili. Nel suo intervento Mandelli ha ricordato i sanitari vittime della COVID-19, tra i quali 15 farmacisti, per sottolineare che da questa tragedia occorre trarre insegnamenti e stimoli importanti. “Sono convinto che nulla potrà essere come prima, a cominciare dalla sanità italiana, e questo significa innanzitutto rinforzare l’assistenza nel territorio attraverso la collaborazione interprofessionale, come indicato recentemente anche dal Rapporto ‘Realising the Potential of Primary Health Carè dell’OCSE” spiega Mandelli.
“La farmacia dei servizi, il cui modello è stato messo a punto dalla Federazione e di cui riprenderà presto la sperimentazione interrotta dalla pandemia, è la chiave per offrire alla prima linea dell’assistenza strumenti che sarebbero stati utili a risolvere molti dei disagi per i pazienti che si sono presentati nella fase acuta dell’emergenza. Basti pensare alla telemedicina. Altri due punti per noi fondamentali sono la semplificazione – la lotta alla burocrazia – e la digitalizzazione della sanità. Fascicolo sanitario elettronico e Dossier farmaceutico sono già stati strutturati e resta soltanto da “azionare l’interruttore”. Per quanto riguarda la necessità di semplificare le procedure amministrative, ho ricordato che il Testo Unico delle leggi sanitarie, promulgato nel 1934, ha di gran lunga superato l’età pensionabile, ed è ora di mettere mano a questa materia”.
La Federazione, anche attraverso un documento presentato nell’occasione alla Presidenza del Consiglio, ha toccato tutti i punti della sua visione dell’evoluzione del SSN: dall’ampliamento delle funzioni del farmacista ospedaliero alla revisione della distribuzione del farmaco, per rendere i medicinali di nuova generazione prescrivibili e dispensabili sul territorio, al coinvolgimento dei farmacisti nelle campagne vaccinali. E ha sottolineato che si devono affrontare il tema della remunerazione della rete delle farmacie, “che oggi fronteggia una situazione economica negativa, e il contratto dei collaboratori che, soprattutto dopo quanto accaduto in questi mesi, deve riconoscere anche sul piano retributivo il loro status di professionisti sanitari”, prosegue il presidente della FOFI. “Ma se vogliamo perseguire l’evoluzione della nostra professione è fondamentale rivedere la formazione universitaria, il trattamento degli specializzandi in farmacia ospedaliera e l’esame di Stato, per adeguarli alle nuove competenze e all’innovazione scientifica e tecnologica. La terribile esperienza della pandemia deve tradursi in una spinta al cambiamento, al progresso, ad atti concreti. Se non ora quando?”, conclude Mandelli.
(ITALPRESS).