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In Lombardia 221 nuovi casi di Coronavirus e 67 decessi

MILANO (ITALPRESS) – Scende in Lombardia il numero degli attuali positivi al coronavirus, -874 rispetto a ieri, per un totale di 21.809, ma crescono i decessi, che oggi sono 67 (ieri erano stati 38) per un numero complessivo nella regione di 16.079 dall’inizio della pandemia. Lo riferisce il quotidiano bollettino regionale sui dati epidemiologici, dal quale emerge che i nuovi casi di covid sono 221 nelle ultime 24 ore, su 14.301 i tamponi effettuati (corrisponde al 1,5% il rapporto dei positivi con i tamponi odierni). Aumentano i guariti, che ammontano oggi a 1.028 (per un totale complessivo di 50.870). In continua discesa il numero dei ricoverati negli ospedali lombardi, – 1 nelle terapie intensive (in totale 172), e negli altri reparti, -245 (per un totale di 3.307).
Diminuiscono i contagi nel Milanese, oggi sono 62 i casi in provincia e 25 nel capoluogo lombardo. Ieri i casi nella Provincia di Milano erano stati 74 e 32 in città.
Numeri in calo nel contagio nella Provincia di Brescia, dove i casi delle ultime 24 ore sono 41 contro i 71 di ieri, e a Bergamo, dove oggi i nuovi positivi al covid sono 21, mentre ieri erano 58. Scendono anche i casi nella provincia di Varese, oggi 4 (ieri 41). Per quanto riguarda le altre province della Lombardia, il trend è in linea con gli ultimi giorni: i nuovi casi a Como oggi sono 3 (ieri 14), a Cremona 6 (ieri 13). Sono in crescita a Lecco, che ieri registrava un solo caso, mentre oggi sono 6. Nella Provincia di Lodi, oggi i casi sono 10 (ieri 11), a Mantova 6 (ieri 9), a Monza Brianza 4 (ieri 30), a Pavia 35 (ieri 32), a Sondrio un solo caso, al pari a ieri.
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Coronavirus, 416 casi in più e 111 morti

ROMA (ITALPRESS) – Il totale delle persone che hanno contratto il virus finora è di 232.664, con un incremento rispetto a ieri di 416 nuovi casi. Lo riferisce la Protezione Civile nel suo bollettino quotidiano. Il numero totale di attualmente positivi è di 43.691, con una decrescita di 2.484 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi, 450 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 25 pazienti rispetto a ieri.6.680 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 414 pazienti rispetto a ieri.
36.561 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto a ieri i deceduti sono 111 e portano il totale a 33.340. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 155.633, con un incremento di 2.789 persone rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 21.809 in Lombardia, 5.290 in Piemonte, 3.279 in Emilia-Romagna, 1.612 in Veneto, 1.166 in Toscana, 781 in Liguria, 3.055 nel Lazio, 1.347 nelle Marche, 981 in Campania, 1.222 in Puglia, 366 nella Provincia autonoma di Trento, 999 in Sicilia, 305 in Friuli Venezia Giulia, 770 in Abruzzo*, 137 nella Provincia autonoma di Bolzano, 31 in Umbria, 186 in Sardegna, 17 in Valle d’Aosta, 151 in Calabria, 156 in Molise e 31 in Basilicata.
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In Sicilia nuovo boom di guariti dal Covid, solo 2 nuovi contagi

PALERMO (ITALPRESS) – Dall’inizio dei controlli in Sicilia, i tamponi effettuati sono stati 148.871 (+2.892 rispetto a ieri), su 127.725 persone: di queste sono risultate positive 3.442 (+2), mentre attualmente sono ancora contagiate 999 (-138), 2.170 sono guarite (+139) e 273 decedute (+1). E’ quanto emerge dal quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Degli attuali 999 positivi, 74 pazienti (0) sono ricoverati – di cui 7 in terapia intensiva (0) – mentre 925 (-138) sono in isolamento domiciliare.
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Coronavirus, Fnomceo “Passi avanti sui dpi per gli operatori sanitari”

ROMA (ITALPRESS) – “Dopo oltre tre mesi dall’inizio dell’emergenza Covid-19, in questa fase si iniziano a vedere dei dispositivi di protezione individuale organicamente distribuiti a quasi tutti gli operatori”. Lo ha detto all’Italpress il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli. “La situazione è in netto miglioramento e non solo – ha aggiunto – ma anche un’eccellente disponibilità da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza e della Protezione Civile con il commissario Domenico Arcuri nel mettere a disposizione dell’intera categoria, e soprattutto anche dei liberi professionisti, l’acquisto dei dispositivi attraverso un canale dedicato a prezzi ovviamente calmierati e questo ci fa stare abbastanza tranquilli oggi rispetto al passato”.
Il territorio nella fase 1 è stato il punto debole del sistema e dove la pandemia ha dilagato maggiormente la motivazione può essere ascritta a una fragilità del sistema delle cure territoriali. “Abbiamo scritto sia al ministro Speranza, cui ho anche illustrato i nostri suggerimenti e al presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, dicendo che in questa fase è il territorio che gioca un ruolo importante”, ha sottolineato il presidente di FNOMCeO.
Per Anelli “si devono considerare i professionisti che lavorano sul territorio, come i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli specialisti ambulatoriali interni ed esterni, delle vere e proprie sentinelle e nel momento in cui dovessero comparire dei sintomi, scatta un sistema di allerta che consente al medico di verificare attraverso un triage se quel paziente può essere considerato un caso sospetto di Covid-19”.
Poi in merito ai decreti del Governo che ha stanziato nuove risorse per la sanità secondo il presidente di FNOMCeO “il giudizio è positivo. Il governo ha deciso di investire nella sanità oltre 3 miliardi e mezzo. E’ un passaggio importante questo che dà un’ulteriore respiro all’intero sistema”.
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Ai-Score, l’intelligenza artificiale per calcolare il rischio Covid-19

MILANO (ITALPRESS) – Una piattaforma di apprendimento autonomo in grado di calcolare per ogni individuo – sulla base di una serie di indicatori clinici e diagnostici – la probabilità di sviluppare le forme più gravi di Covid-19, permettendo così interventi sanitari mirati e tempestivi e riducendo l’impatto sul sistema sanitario. E’ questo l’obiettivo del progetto AI-SCoRE (acronimo di Artificial Intelligence – Sars Covid Risk Evaluation) ideato dai professori Carlo Tacchetti e Antonio Esposito, entrambi docenti dell’Università Vita-Salute San Raffaele, rispettivamente direttore e vice-direttore del Centro di Imaging Sperimentale dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, e sviluppato in collaborazione con due colossi mondiali dell’information technology come Microsoft e NVIDIA, con il Centro di Omics Sciences dell’IRCCS Ospedale San Raffaele diretto dal dottor Giovanni Tonon, e con il supporto di due aziende: Orobix srl, società attiva nell’ingegneria, produzione e governance di sistemi di AI con esperienza decennale e internazionale in ambito healthcare e Porini, centro di eccellenza e partner internazionale di Microsoft sulle piattaforme Cloud Azure e sulle soluzioni di Advanced Analytics.
La raccolta dei dati di oltre 2000 pazienti – reclutati fra Ospedale San Raffaele, Ospedale Bolognini di Seriate e Centro Cardiologico Monzino – è già iniziata, così come la costruzione dell’infrastruttura software su cui poggerà l’algoritmo.
“AI-SCoRE non permetterà soltanto di affrontare in modo più efficiente ed efficace la Fase 2 della pandemia da Covid-19, ma potrebbe avere implicazioni in molti altri contesti in cui è fondamentale stratificare il rischio sanitario, comprese epidemie e pandemie del prossimo futuro”, si legge in una nota.
“Nella Fase 1 non abbiamo potuto identificare con anticipo le persone più fragili tra i pazienti con i primi sintomi della malattia”, spiega Carlo Tacchetti, coordinatore del progetto. “Vogliamo poterlo fare in modo preciso e veloce, perchè solo così potremo capire chi sono i soggetti che, una volta infettati, necessitano di cure tempestive, anche in assenza di sintomi gravi. Ovviamente, il nostro sogno è di spingere oltre queste potenzialità e sfruttare questa occasione per sviluppare algoritmi trasversali in grado di individuare i soggetti maggiormente a rischio anche nella popolazione generale, e non solo nei soggetti con sospetto Covid-19”, aggiunge.
“In Microsoft aiutiamo le organizzazioni a fare di più con la tecnologia, e questo si applica anche al mondo sanitario. Il nostro obiettivo primario è usare sistemi di Intelligenza Artificiale per analizzare grandi quantità di dati eterogenei e comprendere i fattori che determinano le condizioni di salute di ciascuno, accelerando così l’implementazione della medicina personalizzata e di precisione. AI-SCoRE va esattamente in questa direzione. Unisce le competenze dei diversi partner per aiutare le strutture sanitarie a essere ancora più efficaci e consentire a tutti l’accesso alle cure migliori, in tutte le fasi dell’emergenza”, spiega Veronica Jagher, direttore Mercato Sanità Microsoft Area Western Europe.
“L’Intelligenza Artificiale (IA) sta aiutando a combattere la pandemia in molteplici casi d’uso. Le piattaforme IA di calcolo accelerato e il software di NVIDIA sono sfruttate in tutto il mondo per aiutare a sequenziare e analizzare i genomi virali e dei pazienti, monitorare la diffusione delle infezioni e l’andamento della mobilità, accelerare lo sviluppo di nuovi farmaci e classificare e segmentare le immagini diagnostiche. Il progetto dell’ospedale San Raffaele stabilisce un nuovo punto di riferimento di qualità in termini di medicina personalizzata e NVIDIA è entusiasta di far parte di questa collaborazione”, afferma Francesco Torricelli, NVIDIA Country Director Italia & Iberia.
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Coronavirus, Iss “In Italia al momento nessuna situazione critica”

ROMA (ITALPRESS) – Al momento in Italia non vengono riportate situazioni critiche relative all’epidemia di Covid-19. E’ questo in sintesi il risultato del monitoraggio degli indicatori per la cosiddetta Fase 2 per la settimana tra il 18 e il 24 maggio, reso noto dall’Istituto Superiore di Sanità.
“L’incidenza settimanale rimane molto eterogenea nel territorio nazionale – spiega l’Iss -. In alcune Regioni il numero di casi è ancora elevato denotando una situazione complessa ma in fase di controllo. In altre il numero di casi è molto limitato. Si raccomanda pertanto cautela specialmente nel momento in cui dovesse aumentare per frequenza ed entità il movimento di persone sul territorio nazionale. Non si registrano segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali ospedalieri sul territorio nazionale. Si osservano livelli di resilienza in miglioramento
Nel Paese continuano ad essere rafforzate a livello regionale politiche di testing e screening in modo da identificare il maggior numero di casi realizzando azioni di isolamento e quarantena / monitoraggio dei contatti stretti (ovvero realizzando la strategia “test – track – trace”). Nonostante questo abbia aumentato la sensibilità dell’accertamento diagnostico, nella pressochè totalità delle Regioni e Provincie Autonome il trend settimanale dei nuovi casi diagnosticati per data di diagnosi/prelievo è in diminuzione e gli indici di trasmissibilità (Rt) sono al di sotto di 1″.
“Per quanto riguarda la stima dell’Rt – prosegue l’Istituto Superiore di Sanità -, si sottolinea che quando il numero di casi è molto piccolo alcune Regioni possono avere temporaneamente un Rt maggiore di 1 a causa di piccoli focolai locali che finiscono per incidere sul totale regionale, senza che questo rappresenti un elemento preoccupante”.
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Coronavirus, 87 morti in 24 ore, ancora in calo attuali positivi

Al 29 maggio il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 232.248, con un incremento rispetto al giorno precedente di 516 nuovi casi. Lo rende noto la Protezione Civile.
Il numero totale di attualmente positivi è di 46.175, con una decrescita di 1.811 assistiti rispetto al 28 maggio.
Tra gli attualmente positivi, 475 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 14 pazienti rispetto al 28 maggio.
7.094 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 285 pazienti rispetto al 28 maggio.
38.606 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto al 28 maggio i deceduti sono 87 e portano il totale a 33.229. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 152.844, con un incremento di 2.240 persone rispetto al 28 maggio.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 22.683 in Lombardia, 5.658 in Piemonte, 3.564 in Emilia-Romagna, 1.849 in Veneto, 1.255 in Toscana, 994 in Liguria, 3.163 nel Lazio, 1.352 nelle Marche*, 986 in Campania, 1.283 in Puglia, 410 nella Provincia autonoma di Trento, 1.137 in Sicilia, 323 in Friuli Venezia Giulia, 770 in Abruzzo, 154 nella Provincia autonoma di Bolzano, 31 in Umbria, 190 in Sardegna, 19 in Valle d’Aosta, 159 in Calabria, 162 in Molise e 33 in Basilicata.
La Regione Marche ha effettuato un ricalcolo del numero dei deceduti decurtandone 11 che non risultano classificabili come Covid-19.
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Equipe del Gemelli cancella le aritmie maligne con un raggio di energia

ROMA (ITALPRESS) – Medicina personalizzata è anche la contaminazione di successo tra branche diverse della medicina. Ed è quello che si è concretizzato in un paziente con aritmie potenzialmente fatali, trattato al Gemelli con l’innovativa metodica Star (radioablazione stereotassica), peraltro in piena emergenza Covid19. Pietro, questo il nome di fantasia del paziente romano sessantenne, soffriva di una grave aritmia diventata resistente a tutte le terapie (farmaci antiaritmici, pacemaker-defibrillatore, ablazione transcatetere) tentate fino a quel momento. Così un’èquipe di cardiologi e radioterapisti ha deciso di giocare la carta della STAR, una tecnica che consiste nel ‘bruciarè con un fascio di radiazioni ultra-concentrate – le stesse usate per trattare i tumori – quel pezzetto di cuore dal quale originavano i suoi problemi.
Sono una cinquantina gli interventi di radioablazione finora eseguiti nel mondo, ma questo effettuato al Gemelli è in assoluto il primo realizzato con l’apparecchio VARIAN Edge, una vera e propria Ferrari della radioterapia, di cui al momento esistono in Europa solo 22 macchine.
Oltre che per cancellare le aritmie, la radioterapia, al di fuori dell’ambito oncologico, viene utilizzata da qualche tempo anche per la prevenzione delle restenosi delle coronarie dopo angioplastica, in alcune malformazioni artero-venose, ne trattamento di alcuni adenomi dell’ipofisi.
Nel caso dell’intervento eseguito al Gemelli, dopo aver effettuato il cosiddetto ‘mappaggio elettro-anatomicò del cuore, per individuare il punto di origine delle aritmie (il punto del sistema elettrico del cuore andato in corto-circuito), un’èquipe composta da cardiologi e radioterapisti del Policlinico Gemelli lo è andato a bersagliare per una mezz’ora con un fascio di radiazioni ultra-concentrato. Il tutto con una precisione millimetrica nonostante l’intervento venga effettuato con il cuore in movimento. Il paziente, a tre mesi di distanza dal trattamento sta bene e non ha avuto ulteriori crisi aritmiche.
(ITALPRESS).