PALERMO (ITALPRESS) – Dall’inizio dei controlli in Sicilia, i tamponi effettuati sono stati 145.979 (+3.463 rispetto a ieri), su 125.340 persone: di queste sono risultate positive 3.440 (+2), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.137 (-8), 2.031 sono guarite (+10) e 272 decedute (0). E’ quanto emerge dal quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Degli attuali 1.137 positivi, 74 pazienti (-6) sono ricoverati – di cui 7 in terapia intensiva (-1) – mentre 1.063 (-2) sono in isolamento domiciliare.
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In Sicilia due nuovi casi di Coronavirus e nessun decesso
Coronavirus, Brusaferro “Italia a tre velocità”
ROMA (ITALPRESS) – “Ci troviamo di fronte a una situazione in cui il virus è ancora presente e i comportamenti adottati sono la misura ancora più efficace per ridurre la circolazione tra strati di popolazione”. Così il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, in audizione presso la Commissione Bilancio alla Camera.
“La quantità stimata di persone che ha contratto l’infezione è limitata nel paese, anche se variabile da zona a zona”, ha aggiunto Brusaferro parlando di “Italia a tre velocità” e spiegando che “in tutte le regioni c’è un decremento, numericamente diverso a seconda che la circolazione sia stata elevata o più bassa”.
Il presidente dell’Iss ha posto l’attenzione sulle “regioni dove la circolazione è piuttosto limitata”, perchè “avvengono episodi” come nel “caso del Molise dove c’è stata una cerimonia funebre, le regole non sono state rispettate e ha generato una serie di casi”.
“Dal punto di vista epidemiologico – ha ricordato in riferimento alla situazione nel Paese -, molte persone non sono entrate in contatto con il virus e rappresentano il serbatoio che facilita la diffusione del virus. La letalità si caratterizza per un profilo simile agli altri paesi: colpisce soprattutto le persone anziane”.
“Ci troviamo ad aver superato la curva di picco dell’infezione e siamo nella parte in discesa, in una fase di controllo della situazione che richiede un’attenzione particolare, ovvero la capacità di identificare i casi sospetti precocemente, di diagnosticarli tempestivamente, isolarli”, ha spiegato Brusaferro, per il quale occorre “mettere insieme capacità di monitoraggio e capacità di risposta dal punto di vista sanitario”.
“Con la prossima settimana – ha spiegato – ci avviamo a una sfida ancora più importante, data dal fatto che sarà liberalizzata la mobilità tra le regioni e quella internazionale, che richiede una capacità ancora più attenta e precisa di monitorare i fenomeni e rispondere laddove si dovessero verificare casi o piccoli focolai”.
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Fondo #Noicongliinfermieri, pronti i primi 3 milioni
ROMA (ITALPRESS) – A due mesi dal suo lancio, il Fondo di solidarietà creato dagli infermieri per gli infermieri colpiti da Covid-19 ha fatto raggiungere alla Federazione nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI) importanti risultati, sia sul fronte della campagna di donazioni denominata #NoiConGliInfermieri, che rispetto all’erogazione dei primi contributi economici. Oltre 3 milioni sono stati finora raccolti attraverso la piattaforma https://www.noicongliinfermieri.org, e, dopo le dovute verifiche di congruità delle tante domande pervenute, sono già a disposizione degli infermieri colpiti dal virus e ora in riabilitazione; di quelli in quarantena lontano da casa; delle famiglie dei deceduti a causa del virus.
La professione infermieristica è al momento tra le più danneggiate: 40 morti (di cui quattro suicidi) e circa 13mila positivi.
In questo periodo di avvio della campagna, FNOPI ha avuto da subito a fianco main donors come Enel Energia, Abbvie, Campari Group, ai quali si è aggiunto Tik Tok, il social network nato nel 2016, che ha creato un fondo globale per dare un contributo alla lotta contro il Covid-19, finanziando organizzazioni impegnate in prima linea in ambito sanitario: dall’Oms alla Royal College of Nursing Foundation.
Il Fondo di solidarietà si incrementerà ulteriormente grazie al sostegno di Enel Cuore Onlus che contribuirà con quanto raccolto attraverso una campagna di crowdfunding – tuttora in corso e promossa da Enel tra tutti i suoi dipendenti in Italia, inclusi i vertici aziendali – a cui aggiungerà un ulteriore contributo di pari importo.
Oltre alle aziende, la FNOPI può anche contare su 43 associazioni che patrocinano l’iniziativa, e che la Federazione ringrazia una ad una, per essere sempre vicine agli infermieri: dalle principali dei cittadini-pazienti a quelle infermieristiche.
“Gli infermieri non abbandonano mai chi soffre e, come tutti i cittadini, purtroppo muoiono di Covid-19, lasciando un vuoto non solo nella professione, ma soprattutto nelle loro famiglie”, spiega la presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli. “Ora – afferma – è il momento di aiutare chi, ogni giorno, aiuta l’altro, sino a dare la propria vita per garantire il diritto alla Salute nel nostro Paese”.
I fondi raccolti sono impiegati per far fronte a diverse esigenze. Per gli infermieri in quarantena per positività a Coronavirus si prevede un contributo forfetario giornaliero. Per gli infermieri malati causa Covid-19, compresi i liberi professionisti, prevista la copertura di spese post dimissione e di riabilitazione. Anche per quelli bisognosi di supporto psicologico a seguito di servizio in reparti Covid è prevista la copertura delle spese di supporto psicologico. Gli importi massimi sono definiti dal regolamento. Per le famiglie degli infermieri deceduti causa Coronavirus, è previsto un indennizzo una tantum, su base incrementale, a seconda della numerosità del nucleo familiare.
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Coronavirus, italiani temono più epidemia “economica” che sanitaria
MILANO (ITALPRESS) – Nella fase 2 gli italiani si sentono più vulnerabili ed esposti al contagio della ‘epidemia economicà di quanto non temano il contagio da Covid-19. Infatti, circa 2 italiani su 3 (il 58% degli intervistati) si sentono “abbastanza o molto a rischio” per la situazione economica della propria famiglia, mentre solo 1 italiano su 3 si sente “abbastanza o molto a rischio” di contrarre il Coronavirus. E’ quanto emerge dai primi risultati una ricerca lanciata – nell’ambito del progetto Craft dell’Università Cattolica, campus di Cremona – dal team di ricercatori dell’EngageMinds HUB dell’Ateneo del Sacro Cuore coordinato dalla professoressa Guendalina Graffigna.
Alla domanda “Quanto si direbbe preoccupato per le ricadute economiche dell’emergenza Covid-19?”, in media gli italiani hanno risposto 8,5 su una scala che va da 1 a 10. La preoccupazione è legata alla situazione finanziaria dei cittadini e alle prospettive per il futuro: il 43% degli intervistati riporta che la propria situazione economica è peggiorata nell’ultimo anno (+22% rispetto alla fase 1) e il 37% pensa che le proprie finanze peggioreranno nel corso del prossimo anno (+17%).
Il “sentiment” è in trend negativo anche per quanto riguarda la situazione economica nazionale: l’80% ritiene che la situazione economica italiana sia peggiorata nell’ultimo anno (+29%) e il 57% pensa che continuerà a peggiorare nei prossimi 12 mesi (+16%). Sul piano psicologico questo può voler dire che la preoccupazione per gli aspetti economici rischia, in futuro, di ridurre l’attenzione personale rispetto al pericolo di contagio e dunque di far abbassare la guardia sulla prevenzione. Una situazione che – spiegano i ricercatori di EngageMinds HUB – può portare a un senso di sfiducia verso le misure preventive e di insofferenza ad aderirvi. La situazione finanziaria sempre più critica per le famiglie italiane, dunque, presenta un doppio carattere di urgenza: innanzitutto gli italiani chiedono supporti e aiuti per ripartire, e questo è l’elemento oggettivo. Dall’altra parte sul piano psicologico e sanitario, però, la focalizzazione dell’attenzione e della preoccupazione delle famiglie, per l’oggettiva criticità della situazione economica, rischia di far calare l’attenzione dall’adesione alle misure per contrastare l’epidemia. A farsi strada, infine, è la preoccupazione di essere contagiati per via degli alimenti acquistati al supermercato, percepiti come un possibile veicolo di infezione (circa un intervistato su 4 si sente “potenzialmente a rischio” di contrarre il Covid-19 a causa di possibili contaminazioni dei prodotti alimentari consumati).
“I dati di una prima ‘ondà di ricerca – commenta la professoressa Graffigna – sono stati raccolti nel periodo iniziale dell’emergenza sanitaria, tra fine febbraio e inizio marzo 2020. Questa ulteriore indagine è stata lanciata sullo stesso campione rappresentativo della popolazione italiana nella seconda settimana di maggio, dunque in piena fase 2. Non solo: se la prima ricerca è partita cinque giorni dopo il ‘paziente 1’, la seconda ricerca è partita cinque giorni dopo l’inizio della fase 2; una preziosa simmetria che ci permette di fare comparazioni significative e capire le tendenze”.
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Coronavirus, oltre 150 mila i dimessi e guariti
Al 28 maggio il totale delle persone che hanno contratto il coronavirus che causa il Covid-19 è di 231.732, con un incremento rispetto al 27 maggio di 593 nuovi casi. Lo rende noto la Protezione Civile.
Il numero totale di attualmente positivi è di 47.986, con un calo di 2.980 assistiti rispetto al 27 maggio.
Tra gli attualmente positivi, 489 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 16 pazienti rispetto al 27 maggio.
7.379 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 350 pazienti rispetto a ieri.
40.118 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto al 27 maggio i deceduti sono 70 e portano il totale a 33.142. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 150.604, con un incremento di 3.503 persone rispetto al 27 maggio.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 22.913 in Lombardia, 6.072 in Piemonte, 3.750 in Emilia-Romagna, 2.025 in Veneto, 1.380 in Toscana, 1.145 in Liguria, 3.405 nel Lazio, 1.346 nelle Marche, 1.012 in Campania, 1.395 in Puglia, 458 nella Provincia autonoma di Trento, 1.145 in Sicilia, 336 in Friuli Venezia Giulia, 824 in Abruzzo, 157 nella Provincia autonoma di Bolzano, 33 in Umbria, 200 in Sardegna, 23 in Valle d’Aosta, 170 in Calabria, 163 in Molise e 34 in Basilicata.
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In Sicilia 3 nuovi casi di Coronavirus e nessun decesso
PALERMO (ITALPRESS) – Dall’inizio dei controlli in Sicilia, i tamponi effettuati sono stati 142.516 (+2.221 rispetto a ieri), su 122.600 persone: di queste sono risultate positive 3.438 (+3), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.145 (-173), 2.021 sono guarite (+176) e 272 decedute (0). E’ quanto emerge dal quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Degli attuali 1.145 positivi, 80 pazienti (-3) sono ricoverati – di cui 8 in terapia intensiva (-2) – mentre 1.065 (-170) sono in isolamento domiciliare.
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Federfarma “Collaborazione per aumentare le coperture vaccinali”
ROMA (ITALPRESS) – “Per corrispondere alle primarie esigenze di tutela della salute della popolazione”, Federfarma ritiene “imprescindibile stabilire le necessarie interazioni con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta per individuare quei percorsi condivisi che – a similitudine di quanto avviene in altri Paesi dell’Unione europea – porti alla promozione e all’esecuzione di campagne vaccinali antinfluenzali nelle farmacie, in un’ottica di complementarietà e non certo di competitività tra professionisti che godono tutti della fiducia dei cittadini e che poco aggiungerebbero sull’obiettivo vero che dovrà rimanere l’aumento delle coperture vaccinali”.
“Tali campagne – spiega Federfarma – potranno senz’altro tradursi in un effettivo e concreto vantaggio per la cittadinanza interessata, potendo basarsi sulla gestione territoriale dei servizi offerti dalle farmacie e sull’apporto professionale del farmacista, in connubio, appunto, solo con i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta. La comune visione, resa anche semplice da una comune condizione contrattuale di liberi professionisti convenzionati, delle categorie interessate a rendere effettivi e concreti i servizi sanitari territoriali, potrà dunque basarsi anche sulla elevata accessibilità e capillarità delle farmacie di comunità e la prossimità loro e dei medici convenzionati in modo tale da condurre, tra l’altro, campagne di vaccinazione volte a migliorare la protezione immunitaria della cittadinanza sia per diffondere messaggi positivi sulla vaccinazione”.
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Coronavirus, in Sicilia 11183 persone per test sierologico
ROMA (ITALPRESS) – Ministero della Salute e Istat, in collaborazione con le Regioni e la Croce Rossa Italiana hanno avviato un’indagine di siero-prevalenza dell’infezione da virus Sars-CoV-2 per capire quante persone nel nostro Paese abbiano sviluppato gli anticorpi al nuovo coronavirus, anche in assenza di sintomi.
Il test verrà eseguito in tutta Italia su un campione di 150 mila persone residenti in 2 mila Comuni, distribuite per sesso, attività e classi di età. In Sicilia sono 11.183 le persone selezionate dall’Istat.
Gli esiti dell’indagine, diffusi in forma anonima e aggregata, potranno essere utilizzati anche per altri studi scientifici e per l’analisi comparata con altri Paesi europei. Per ottenere risultati affidabili e utili è fondamentale che le persone selezionate per il campione aderiscano. Le persone verranno contattate al telefono dagli operatori della Croce Rossa Italiana tramite un numero telefonico che inizia con 06.5510… per fissare un appuntamento in uno dei punti prelievo individuati dai Comitati CRI territoriali presso le sedi delle ASP, Guardie Mediche e altre sedi, per eseguire un piccolo prelievo di sangue. Il prelievo potrà essere eseguito anche a domicilio se il soggetto è fragile o vulnerabile.
La Regione, tramite le Aziende Sanitarie Provinciali, comunicherà l’esito dell’esame a ciascun partecipante residente nel territorio. La riservatezza dei partecipanti sarà mantenuta per tutta la durata dell’indagine.
Questo l’elenco dei 120 Comuni interessati dall’indagine: Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Adrano, Agrigento, Alcamo, Alessandria della Rocca, Alì Terme, Augusta, Avola, Bagheria, Barcellona Pozzo di Gotto, Belpasso, Biancavilla,, Bronte, Caccamo, Calatafimi-Segesta, Caltagirone, Caltanissetta, Caltavuturo, Cammarata, Canicattì, Capaci, Capo D’Orlando, Carini, Carlentini, Caronia, Castelbuono, Castelvetrano, Catania, Comiso, Corleone, Enna, Erice, Favara, Ferla, Ficarazzi, Floridia, Francofonte, ,Furnari, Gela, Giarre, Gioiosa Marea, Gravina di Catania, Ispica, Lentini, Leon forte, Lercara Friddi, Licata, Marsala, Mascali, Mascalucia, Mazara del Vallo, ,Mazzarino, Mazzarrone, Messina, Milazzo, Militello in Val di Catania, Mineo, Misilmeri, Misterbianco, Mistretta, Modica, Monreale, Montagnareale, Motta Sant’Anastasia, Niscemi, Nissoria, Noto, Paceco, Pachino, Palagonia, Palermo, Palma di Montechiaro, Partanna, Partinico, Paternò, Pedara, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Piana degli Albanesi, Piazza Armerina, Porto Empedocle, Pozzallo, Racalmuto, Ragusa, Randazzo, Ravanusa, Regalbuto, Ribera, Rosolini, San Cataldo, San Giovanni Gemini, San Giovanni la Punta, San Vito Lo Capo, Santa Croce Camerina, Santa Flavia, Santa Lucia del Mela, Santa Venerina, Sant’Agata di Militello, Sant’Alfio, Sciacca, Scicli, Scillato, Siculiana, Siracusa, Sommatino, Taormina, Termini Imerese, Terrasini, Torregrotta, Trapani, Tremestieri Etneo, Tripi, Troina, Valderice, Vallelunga Pratameno, Villabate, Vittoria, Zafferana Etnea.
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