MILANO (ITALPRESS) – Un trapianto record effettuato al Policlinico di Milano, con un percorso che prima di oggi era stato tentato solo in Cina, dove la diffusione del coronavirus ha avuto inizio, ha salvato la vita a un giovane di 18 anni. E’ la prima volta in Europa per un’operazione di questo tipo: negli stessi giorni un intervento analogo anche in Austria. La pandemia aveva cambiato la vita al ragazzo: anche se Francesco era giovane e perfettamente sano, il virus lo ha infettato e gli ha danneggiato irrimediabilmente i polmoni, ‘bruciandò ogni capacità di respirare normalmente. Il coordinamento operativo è stato assicurato dal Centro nazionale trapianti in sinergia con il Centro regionale trapianti della Lombardia e il Nord Italia transplant program.
“Riuscire a compiere quello che appare quasi un miracolo, in piena pandemia – commenta il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana – dimostra ancora una volta l’eccellenza della sanità lombarda. Esprimo a nome della Giunta e di tutti i lombardi le più vive congratulazioni a tutta l’equipe del Policlinico di Milano e al Centro Nazionale Trapianti, per essere stati pionieri di una pratica che potrà essere replicata in tutto il mondo, ma soprattutto per aver ridato la vita a questo giovane paziente, colpito in modo drammatico dal virus”.
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Crisi ambientali e pandemie / di Adelfio Elio Cardinale
Il degrado crescente degli ecosistemi nel nostro pianeta aumenta le probabilità di pandemie. Si fa riferimento a numerose cause determinanti: inquinamento; cambiamento climatico, che ci accompagnerà in maniera esponenziale per il resto del secolo; crescita smisurata della popolazione umana; sfruttamento intensivo di vaste aree geografiche; acidificazione degli oceani; deforestazione; espansione incontrollata dell’agricoltura intensiva; crescente estrazione mineraria; sfruttamento e uso delle specie selvatiche. Richard Leaky e Roger Levin hanno scritto un libro nel quale facevano la seguente analisi, poi avallata dalle prestigiose riviste “Nature” e “Science”: da quando flora e fauna cominciarono a differenziarsi, circa 500 milioni di anni addietro, cinque immani catastrofi hanno interrotto con rapidità e violenza la storia naturale del pianeta, con estinzione – 60 milioni di anni fa – di due terzi dei viventi.
La quinta estinzione è stata per noi uomini altamente benefica, in quanto scomparvero i dinosauri e si determinò la differenziazione di mammiferi, quindi di primati e, infine, di Homo Sapiens. Oggi l’uomo sta determinando la sesta catastrofe planetaria. Una rottura di cicli vitali. Per singolare coincidenza il 2020 è l’anno che l’Onu ha dedicato alla conservazione della biodiversità. Questa è una ricchezza straordinaria anche in termini di soluzione. È un’occasione di rivedere i modelli di sviluppo attraverso quello che potremmo definire uno “stimolo verde”. Le gravissime devianze che hanno profondamente alterato il “Gaia”, il pianeta blu, hanno determinato una tempesta perfetta, per la diffusione di malattie zoonotiche, vale a dire dalla fauna selvatica all’uomo, in quanto si sono ridotti gli habitat naturali di queste specie di fauna, creando un pabulum ideale di virus, pronti allo “spillover”, cioè al salto di specie.
Le malattie zoonotiche degli ultimi decenni sono state in massima parte determinate da animali, con grave e sempre più frequente virulenza e con ritmo incalzante: : 1980, Hiv da scimmie antropomorfe; 1996 e 2013, Ebola da macachi; 1998, Nipah da maiali; 2002,Sars da pipistrelli e zibetti; 2003, H5N1 da volatili; 2009, H1N1 da maiali; 2014, Mers da pipistrelli e cammelli; 2016, Zika da zanzare; 2020, Coronavirus o Covid-19 da pipistrelli, con un virus anomalo, del quale in gran parte si ignora la biologia. In Cina e in alcuni paesi orientali i suddetti animali – per noi occidentali mostruosi o repellenti – vengono ammassati in luridi mercati, dove nelle gabbie convivono con altre specie animali o con le carcasse depositando feci e urine, macellati a vista, spargendo sangue e liquidi biologici. I pipistrelli, in particolare, sono come ordigni esplosivi naturali, contenendo nel loro corpo oltre sessanta specie di coronavirus.
Tant’è che il governo cinese, per tentare di sradicare queste pessime abitudini alimentari della popolazione, paga per togliere gli animali selvatici dalla tavola, ritirandoli dal commercio: serpenti, ratti, cavie, pipistrelli, istrici, zibetti, volatili selvaggi, muntjac una specie di piccolo cervo. I prezzi oscillano da tre euro a per ogni cavia, a 81 per l’istrice, a 316 per il muntjac. La Terra è un macro-organismo vivente unitario, per salvare il quale è necessaria una profonda conversione ecologica, ricercando un nuovo equilibrio tra uomo e ambiente. Per essere preparati al domani, in quanto – sulla base delle evidenze storiche e scientifiche – saremo tutti di nuovi esposti in un futuro più o meno lontano. Molti aspetti della lotta che l’umanità ha messo in atto contro il coronavirus serviranno come modello per frenare i disastri ambientali e, quindi, la salute dell’uomo.
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Coronavirus, in 24 ore 117 morti e oltre 2 mila guariti
ROMA (ITALPRESS) – Al 27 maggio il totale delle persone che hanno contratto in Italia il coronavirus che causa il Covid-19 è di 231.139, con un incremento rispetto al 26 maggio di 584 nuovi casi.
Il numero totale di attualmente positivi è di 50.966, con un calo di 1.976 assistiti rispetto al 26 maggio.
Tra gli attualmente positivi, 505 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 16 pazienti rispetto al 26 maggio.
7.729 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 188 pazienti rispetto al 26 maggio.
42.732 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto al 26 maggio i deceduti sono 117 e portano il totale a 33.072. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 147.101, con un incremento di 2.443 persone rispetto al 26 maggio.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 24.037 in Lombardia, 6.464 in Piemonte, 3.998 in Emilia-Romagna, 2.287 in Veneto, 1.460 in Toscana, 1.269 in Liguria, 3.488 nel Lazio, 1.450 nelle Marche, 1.146 in Campania, 1.513 in Puglia, 477 nella Provincia autonoma di Trento, 1.318 in Sicilia, 356 in Friuli Venezia Giulia, 866 in Abruzzo, 171 nella Provincia autonoma di Bolzano, 32 in Umbria, 215 in Sardegna, 27 in Valle d’Aosta, 190 in Calabria, 166 in Molise e 36 in Basilicata.
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Coronavirus, in Sicilia boom di guariti e un solo decesso
PALERMO (ITALPRESS) – Dall’inizio dei controlli in Sicilia, i tamponi effettuati sono stati 140.295 (+2.613 rispetto a ieri), su 122.130 persone: di queste sono risultate positive 3.435 (+5), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.318 (-112), 1.845 sono guarite (+116) e 272 decedute (+1). E’ quanto emerge dal quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, in merito
all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Degli attuali 1.318 positivi, 83 pazienti (-10) sono ricoverati – di cui 10 in terapia intensiva (0) – mentre 1.235 (-102) sono in isolamento domiciliare.
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Coronavirus, il virologo Pregliasco: “Attenti a igiene barba e baffi”
ROMA (ITALPRESS) – “Oggi, in piena emergenza Covid-19, sui foglietti allegati alle mascherine FFP2 si legge: non usare con barba, basette o baffi che potrebbero impedire una buona tenuta del respiratore sul volto. Gli operatori sanitari dovrebbero radersi il viso in questo periodo di emergenza, ma anche un normale cittadino che in questo momento decide di farsi crescere la barba andrebbe dissuaso in via prudenziale”. Lo dice il virologo Fabrizio Pregliasco, interpellato da Gillette, brand del gruppo Procter&Gamble.
“La barba – dice Pregliasco – è ben noto che può essere veicolo di batteri, facilitando l’adesione di batteri e in tal senso
anche dei droplet veicoli del COVID-19. Determinante quindi l’igiene sistematica e la sua cura. Importante considerare però che anche una rasatura non eseguita a regola d’arte può
determinare microlesioni che possono facilitare il contagio.
E’ molto importante, dunque, disinfettare eventuali irritazioni o ferite da rasatura”.
“Il CDC americano – Centers for Disease Control and prevention – nel 2017 ha realizzato prima dell’insorgenza del COVID-19 uno schema che confronta 36 diversi stili di barba, baffi e pizzetti
rispetto a un corretto utilizzo delle famose mascherine FFP2/FFP3 bocciandone ben 18 come la peluria foltissima ‘alla Verdì o ‘Garibaldì, lo stile hipster, i pizzi folti e lunghi oltre il mento, i baffi alla messicana e i basettoni”, sottolinea il virologo.
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Federfarma, nel 2019 in media 18,2 confezioni di medicinali a italiano
ROMA (ITALPRESS) – La spesa farmaceutica netta a carico del Ssn ha fatto registrare anche nel 2019 un calo del -0,2% rispetto al 2018. Prosegue quindi il trend di riduzione della spesa per farmaci erogati dalle farmacie nel normale regime convenzionale, con un andamento mensile, però, differenziato nell’ambito del semestre e a livello regionale. E’ quanto emerge dai dati resi noti da Federfarma. Nel 2019, il calo complessivo medio della spesa è stato determinato da una diminuzione del -0,9% del numero delle ricette Ssn, parzialmente compensato da un incremento del valore medio della ricetta, conseguente a un incremento del prezzo medio dei farmaci prescritti in regime convenzionale (+0,5%). Nel 2019 le ricette sono state oltre 571 milioni, pari in media a 9,46 ricette per ciascun cittadino. Le confezioni di medicinali erogate a carico del Ssn sono state quasi un miliardo e 100 milioni (-0,9% rispetto al 2018). Ogni cittadino italiano ha ritirato in farmacia in media 18,2 confezioni di medicinali a carico del Ssn, di prezzo medio pari a 9,26 euro.
Le farmacie – osserva Federfarma – continuano a dare un rilevante contributo al contenimento della spesa con lo sconto per fasce di prezzo, che ha determinato nel 2019 un contenimento della spesa netta di oltre 320 milioni. Considerate una serie di altre voci, complessivamente il contributo diretto delle farmacie al contenimento della spesa è stato di oltre 566 milioni. Le quote di partecipazione a carico dei cittadini sono calate del -1,6% rispetto al 2018, con un’incidenza media del 15,3% sulla spesa lorda, con punte che arrivano fino al 19,6% della Campania e al 19,2% del Veneto. Anche nel 2019 i farmaci per il sistema cardiovascolare si sono confermati la categoria a maggior spesa, pur facendo segnare un calo di spesa (-2,6%), a fronte di un limitato aumento dei consumi (+0,6%), mentre la specialità medicinale più prescritta continua a essere la cardioaspirina seguita dal dibase.
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Allo Spallanzani 35 positivi al Covid, 9 sono più gravi
ROMA (ITALPRESS) – Sono attualmente ricoverati presso l’Istituto Spallanzani 85 pazienti, di cui 35 positivi al Covid-19 e 50 sottoposti ad indagini: 9 sono i pazienti che necessitano ancora di supporto respiratorio. Lo comunicano i medici dell’ospedale romano nel bollettino. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali, sono a questa mattina 458.
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Coronavirus, Aifa sospende l’autorizzazione per l’idrossiclorochina
ROMA (ITALPRESS) – “Nuove evidenze cliniche relative all’utilizzo di idrossiclorochina nei soggetti con infezione da SARS-CoV-2 (seppur derivanti da studi osservazionali o da trial clinici di qualità metodologica non elevata) indicano un aumento di rischio per reazioni avverse a fronte di benefici scarsi o assenti”. Lo afferma in una nota l’Agenzia Italiana per il Farmaco.
Per questa ragione, in attesa di ottenere prove più solide dagli studi clinici in corso in Italia e in altri paesi (con particolare riferimento a quelli randomizzati), l’AIFA sospende l’autorizzazione all’utilizzo di idrossiclorochina per il trattamento dell’infezione da SARS-CoV-2, al di fuori degli studi clinici, sia in ambito ospedaliero che in ambito domiciliare. Tale utilizzo viene conseguentemente escluso dalla rimborsabilità. L’Agenzia ribadisce che “non ha mai autorizzato l’utilizzo di idrossiclorochina a scopo preventivo”.
L’eventuale prosecuzione di trattamenti già avviati è affidata alla valutazione del medico curante.
“Sulla base delle evidenze attualmente disponibili – sottolinea l’Aifa -, non sussistono elementi concreti che possano modificare la valutazione del rapporto rischio/beneficio per le indicazioni già autorizzate (artrite reumatoide in fase attiva e cronica e lupus eritematoso discoide e disseminato). I pazienti con patologie reumatiche in trattamento con idrossiclorochina possono pertanto proseguire la terapia secondo le indicazioni del medico curante. L’Agenzia e la CTS sono impegnate in un processo di continuo aggiornamento delle informazioni relative alle prove di efficacia e sicurezza che si renderanno a mano a mano disponibili”.
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