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Telethon, al via progetto di ricerca sul Covid-19 in Campania

NAPOLI (ITALPRESS) – Anche l’Istituto Telethon di genetica e medicina (Tigem) di Pozzuoli mette le proprie competenze a disposizione della gestione dell’emergenza COVID19: è infatti uno dei progetti finanziati complessivamente con 7 milioni di euro dalla Regione Campania. L’obiettivo del progetto è studiare, partendo dal materiale dei tamponi effettuati su pazienti nell’area di Napoli, l’evoluzione del genoma virale e la risposta delle cellule respiratorie dei pazienti all’infezione da Covid-19. Allo studio parteciperanno anche l’Istituto nazionale tumori “Fondazione Pascale”, l’Azienda Ospedaliera dei Colli – Ospedale Domenico Cotugno e l’Istituto zooprofilattico sperimentale (Izs) del Mezzogiorno.
A partire dall’inizio del 2020, il coronavirus SARS-CoV-2 si è rapidamente diffuso in tutto il mondo: ad oggi sono oltre 5 milioni i casi confermati, di cui quasi 230mila in Italia. La conferma diagnostica viene effettuata tramite tampone faringeo, ovvero un prelievo tramite un bastoncino cotonato di materiale biologico (mucosa) presente nelle prime vie respiratorie. Il campione viene successivamente analizzato tramite PCR, una tecnica comunemente usata in laboratorio per amplificare specifiche sequenze di acidi nucleici (Dna o Rna), che in questo caso consente di determinare la presenza e la quantità dell’Rna che costituisce il genoma del virus.
Nel corso degli anni il Tigem ha messo a punto delle specifiche tecnologie per l’analisi degli acidi nucleici, tramite approcci di sequenziamento di nuova generazione (Next Generation Sequencing, o NGS). Soltanto nel biennio 2018-2019 l’istituto ha analizzato più di 5000 campioni di RNA per scopi di ricerca biomedica, mentre nel 2019 proprio sulla base di queste competenze nel campo dell’analisi dell’Rna la Fondazione Telethon ha costituito a Pozzuoli la società Next Generation Diagnostic srl, per tradurre tale esperienza in strumenti diagnostici per malattie genetiche e oncologiche.
Nell’ambito del progetto promosso dalla Regione Campania, per il quale riceveranno un finanziamento di 500mila euro, Tigem e NGD analizzeranno il materiale genetico estratto dai tamponi nasali o faringei di pazienti positivi al virus SARS-CoV-2: il valore aggiunto sarà rappresentato dalla possibilità di analizzare in modo rapido, economico e simultaneo l’RNA non solo di origine virale ma anche quello delle cellule dell’epitelio respiratorio dei pazienti e di eventuali altri microbi presenti (ad esempio altri virus).
«Il nostro istituto, il Tigem, nasce per dare una risposta ai pazienti con malattie genetiche rare, malattie terribili che spesso vengono trascurate dai grandi programmi strategici di ricerca nazionali e internazionali», commenta Andrea Ballabio. «Tuttavia – aggiunge -, in un momento di emergenza come questo è giusto che i nostri ricercatori scendano in campo con le loro competenze di genetica, genomica e biologia cellulare per unirsi agli sforzi che stanno facendo tutti gli altri ricercatori di altri settori. Nuove idee su come sconfiggere il virus, o come bloccarne la pericolosità, possono venire solo da uno sforzo comune fatto da ricercatori di esperienze diverse che possono quindi “aggredire” il problema partendo da diversi angoli. Insieme ce la faremo!».
(ITALPRESS).

Coronavirus, ancora in calo gli attuali positivi

ROMA (ITALPRESS) – Al 24 maggio il totale delle persone in Italia che hanno contratto il coronavirus che causa il Covid-19 è di 229.858, con un incremento rispetto al 23 maggio di 531 nuovi casi.
Il numero totale di attualmente positivi è di 56.594, con una decrescita di 1.158 assistiti rispetto a ieri. Lo rende noto la Protezione Civile.
Tra gli attualmente positivi, 553 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 19 pazienti rispetto al 23 maggio.
8.613 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 82 pazienti rispetto al 23 maggio.
47.428 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto al 23 maggio i deceduti sono 50 e portano il totale a 32.785, ma la Protezione Civile precisa che la Lombardia non ha aggiornato il dato dei decessi. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 140.479, con un incremento di 1.639 persone rispetto al 23 maggio.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 25.614 in Lombardia, 7.703 in Piemonte, 4.457 in Emilia-Romagna, 2.660 in Veneto, 1.700 in Toscana, 1.624 in Liguria, 3.569 nel Lazio, 1.692 nelle Marche, 1.268 in Campania, 1.793 in Puglia, 535 nella Provincia autonoma di Trento, 1.453 in Sicilia, 412 in Friuli Venezia Giulia, 1.092 in Abruzzo, 195 nella Provincia autonoma di Bolzano, 53 in Umbria, 245 in Sardegna, 32 in Valle d’Aosta, 275 in Calabria, 183 in Molise e 39 in Basilicata.
(ITALPRESS).

Coronavirus, l’indagine di sieroprevalenza pronta al via

Ministero della Salute e Istat, con la collaborazione della Croce Rossa Italiana, a partire da lunedì 25 maggio avvieranno un’indagine di sieroprevalenza dell’infezione da virus SarsCoV2 per capire quante persone nel nostro Paese abbiano sviluppato gli anticorpi al nuovo coronavirus, anche in assenza di sintomi.
Il test verrà eseguito su un campione di 150 mila persone residenti in duemila Comuni, distribuite per sesso, attività e sei classi di età. Gli esiti dell’indagine, diffusi in forma anonima e aggregata, potranno essere utilizzati anche per altri studi scientifici e per l’analisi comparata con altri Paesi europei. “Per ottenere risultati affidabili e utili è fondamentale che le persone selezionate per il campione aderiscano – sottolinea l’Istat in una nota -. Partecipare non è obbligatorio, ma conoscere la situazione epidemiologica nel nostro Paese serve a ognuno di noi”.
Le persone selezionate saranno contattate al telefono dai centri regionali della Croce Rossa Italiana per fissare, in uno dei laboratori selezionati, un appuntamento per il prelievo del sangue. Il prelievo potrà essere eseguito anche a domicilio se il soggetto è fragile o vulnerabile. Al momento del contatto verrà anche chiesto di rispondere a uno specifico questionario predisposto da Istat, in accordo con il Comitato tecnico scientifico.
La Regione comunicherà l’esito dell’esame a ciascun partecipante residente nel territorio. In caso di diagnosi positiva, l’interessato verrà messo in temporaneo isolamento domiciliare e contattato dal proprio Servizio sanitario regionale o Asl per fare un tampone naso-faringeo che verifichi l’eventuale stato di contagiosità.
“La riservatezza dei partecipanti sarà mantenuta per tutta la durata dell’indagine – prosegue l’Istat -. A tutti i soggetti che partecipano, sarà assegnato un numero d’identificazione anonimo per l’acquisizione dell’esito del test. Il legame di questo numero d’identificazione con i singoli individui sarà gestito dal gruppo di lavoro dell’indagine e sarà divulgato solo agli enti autorizzati”.
Da domani mattina, su tutte le reti Rai, sarà in onda uno spot dedicato all’indagine e una pagina sul sito salute.gov.it illustrerà tutte le informazioni relative.
(ITALPRESS).

Anelli (Fnomceo) “Fare di più per la sicurezza degli operatori sanitari”

ROMA (ITALPRESS) – Sono 26.500 gli operatori sanitari positivi al Covid-19, 163 i medici deceduti, 40 gli infermieri, 10 i farmacisti. Cifre che dimostrano come anche in sanità “il tema della sicurezza sia fondamentale e abbia due risvolti: protezione nei confronti degli operatori sanitari, che rappresenta l’espressione di un diritto costituzionalmente garantito, ma anche la garanzia per i cittadini di avere cure sicure in ambienti sicuri”. Così Filippo Anelli, presidente della FNOMCeO, Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli odontoiatri.
“Ovviamente i medici, come tutti gli altri operatori sanitari – spiega Anelli all’Italpress -, sono stati più esposti in questo momento alle infezioni da Covid. Lo dimostrano anche i dati pubblicati dall’Inail circa il numero esorbitante di denunce di infortunio soprattutto negli ospedali e servizio sanitario nazionale. Si aggiunge anche una conseguenza abbastanza drammatica che è il numero dei morti in ambito sanitario. L’Iss ha censito oltre 26.500 operatori sanitari Covid-positivi. Siamo a 163 medici deceduti, 40 infermieri, 10 farmacisti. Il numero esorbitante delle denunce di infortunio sul lavoro – aggiunge -, così come il numero di contagiati e morti significa che l’obiettivo non l’abbiamo sicuramente raggiunto, anzi forse il tema della sicurezza lo abbiamo sottovalutato”.
Anche durante la pandemia le aggressioni a medici e altri operatori sanitari non si sono fermate. Questa settimana alla Camera è stato approvato un disegno di legge proprio per contrastare il fenomeno. “Avevamo spinto molto in termini di comunicazione – afferma Anelli – con la messa in onda di un docufilm sulle problematiche che i medici affrontano sul tema della sicurezza. Accogliamo con grande soddisfazione che il provvedimento sia passato sostanzialmente all’unanimità e ora ci aspettiamo una rapida calendarizzazione al Senato per l’approvazione definitiva, in modo tale che si trasformi prestissimo in legge”.
Come valuta le misure contenute nel Decreto Rilancio? “Il lavoro fatto dal ministro Speranza e il suo impegno – precisa il presidente Fnomceo – sono stati premiati. Ci sono 3 miliardi 200 milioni che vengono investiti sulla sanità. Non vedevamo cifre di questo genere da decenni: veniamo da un periodo di grandi tagli. Questo investimento si concretizza prevalentemente nell’aumento dei posti letto in terapie acute e subacute della rianimazione. Poi c’è un impegno considerevole sul territorio con il finanziamento di circa 9 mila e 200 infermieri che verranno inseriti nell’assistenza territoriale e speriamo vadano a rafforzare i team di assistenza primaria con i medici di famiglia per dare maggiore supporto proprio all’assistenza domiciliare. Il personale infermieristico – prosegue – servirà a rafforzare le unità speciali di continuità assistenziale. Sono state finanziate 4.200 borse di specializzazione, investimento notevolissimo. Non risolvono purtroppo l’imbuto formativo, che potrebbe essere risolto solo se ad ogni laureato corrispondesse la garanzia di un percorso post-laurea. Mancano le borse per la medicina generale e poi quello che manca nel decreto rilancio è il tema del sostegno alle professioni in quanto tali. E’ il neo che speriamo che in fase di riconversione possa essere colmato, accogliendo le indicazioni di tutti i professionisti”.
(ITALPRESS).

Sanità, la Sicilia premiata con 400 milioni per il piano di rientro

PALERMO (ITALPRESS) – Una premialità di 400 milioni di euro per la Sanità siciliana. E’ quanto riconosciuto alla Regione , nei giorni scorsi, dal Tavolo composto dai rappresentanti dei ministeri dell’Economia e della Salute, che monitora l’andamento del Piano di rientro a cui la Sicilia è sottoposta.
Si tratta di fondi che sono stati “liberati” in virtù degli obiettivi raggiunti nel 2019 dal governo Musumeci, relativamente al contenimento dei costi e al contestuale miglioramento nell’erogazione dei servizi sanitari.
Come spiega il ministero della Salute, infatti, i “Piani devono contenere sia le misure di riequilibrio del profilo erogativo dei Livelli essenziali di assistenza per renderle conformi con la programmazione nazionale e con il vigente decreto del presidente del Consiglio dei ministri di fissazione dei Lea, sia le misure per garantire l’equilibrio di bilancio sanitario”.
La comunicazione dell’assegnazione della premialità è avvenuta in occasione della periodica riunione di controllo del Piano a cui partecipano i delegati degli uffici ministeriali e quelli dell’assessorato regionale alla Salute.
“E’ un risultato – evidenzia con soddisfazione il presidente Nello Musumeci – che premia il percorso avviato dal governo regionale. Da un lato si prosegue con un’azione di risanamento dei conti pubblici, dall’altro si ottiene una premialità di centinaia di milioni di euro che potranno essere utilizzate per potenziare ancora di più il Sistema sanitario siciliano. Un plauso all’assessore alla Salute Ruggero Razza e ai suoi uffici per l’ottimo lavoro svolto e per il risultato raggiunto. Andiamo avanti”.
(ITALPRESS).

Coronavirus, 669 nuovi casi ma in calo il totale dei positivi

ROMA (ITALPRESS) – A oggi il totale delle persone che hanno contratto il coronavirus che causa il Covid-19 è di 229.327, con un incremento rispetto a ieri di 669 nuovi casi. Lo rende noto la Protezione Civile. Il numero totale di attualmente positivi è di 57.752, con un calo di 1.570 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi, 572 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 23 pazienti rispetto a ieri.
Sono 8.695 le persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 262 pazienti rispetto a ieri, mentre 48.485 persone, pari all’83,9% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 119 e portano il totale a 32.735. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 138.840, con un incremento di 2.120 persone rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 25.630 in Lombardia, 8.025 in Piemonte, 4.570 in Emilia-Romagna, 2.841 in Veneto, 1.766 in Toscana, 1.734 in Liguria, 3.581 nel Lazio, 1.713 nelle Marche, 1.273 in Campania, 1.805 in Puglia, 565 nella Provincia autonoma di Trento, 1.512 in Sicilia, 459 in Friuli Venezia Giulia, 1.168 in Abruzzo, 214 nella Provincia autonoma di Bolzano, 56 in Umbria, 287 in Sardegna, 35 in Valle d’Aosta, 288 in Calabria, 189 in Molise e 41 in Basilicata.
(ITALPRESS).

Coronavirus, Pecoraro Scanio “Governo sostenga uso dpi ecologici”

ROMA (ITALPRESS) – “Il Governo sostenga l’uso di dispositivi riutilizzabili ed ecologici”. E’ l’invito rivolto all’esecutivo da Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde, preoccupato perchè “dal monouso deriverebbero danni irreparabili all’ambiente”.
E l’argomento sarà al centro di un convegno, martedì 26 maggio, alle 11, in diretta streaming, sul tema “Sicurezza sanitaria e sostenibilità ambientale: la filiera italiana per contrastare il Covid19”. Il convegno è promosso da Fondazione UniVerde, Cooperativa Sociale Quid e Legacoop, in collaborazione con TeleAmbiente, Italpress e SOS Terra Onlus.
L’incontro, articolato in due panel, sarà introdotto da Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde, e sarà occasione di confronto ed approfondimento sull’impatto che i dispositivi di protezione individuale monouso stanno avendo sull’ambiente ma anche di ascolto delle testimonianze di una filiera italiana virtuosa, impegnata a promuovere la transizione verso un’economia circolare.
Nel I panel, moderato da Francesco Piccinini (Direttore Fanpage.it), intervengono: Roberto Morassut (Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare), Loredana De Petris (Presidente Gruppo Misto, Senato della Repubblica), Pierluigi Stefanini (Presidente Gruppo Unipol e ASviS), Anna Fiscale (Presidente Cooperativa Sociale Quid).
Nel II panel, moderato da Elisabetta Guidobaldi (Capo servizio ANSA), intervengono: Marco Cossolo (Presidente Federfarma), Walter Pecoraro (Presidente Federalberghi Lazio e Componente Direttivo nazionale Federalberghi), Giuliana Gavioli (Presidente Comitato Direttivo, Tecnopolo Mario Veronesi di Mirandola), Fabio Brescacin (Presidente gruppo EcorNaturaSì).
In occasione dell’incontro la Cooperativa Sociale Quid, capofila di un progetto che coinvolge una decina di realtà cooperative appartenenti al sistema Legacoop, presenterà la mascherina riutilizzabile Co-Ver. Un prodotto nato da un percorso di riconversione industriale che risponde alle urgenti richieste di sicurezza sanitaria di sostenibilità ambientale (attestata ISS fino a 15 lavaggi ed in attesa di verifica su 30) ma anche di attenzione al prezzo. Fattori che contraddistinguono nettamente questa delicatissima fase di ripartenza.
L’intervento conclusivo sarà di Mauro Lusetti (Presidente Legacoop Nazionale).
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sulle Pagine Facebook della Fondazione UniVerde (https://www.facebook.com/FondazioneUniVerde/), di TeleAmbiente (https://www.facebook.com/teleambiente), di SOS Terra Onlus (https://www.facebook.com/SOSTerraOnlus) e di Italpress (https://www.facebook.com/Italpress/), e in diretta televisiva su TeleAmbiente, ai canali Ch. 78 (Lazio e Umbria) e Ch. 812 (Lombardia) del digitale terrestre.
(ITALPRESS).

In Campania 11 nuovi casi di coronavirus su 4.867 tamponi

NAPOLI (ITALPRESS) – L’Unità di Crisi della Regione Campania
comunica che sono 11 i casi positivi al coronavirus registrati oggi su 4.867 tamponi. Il Totale complessivo dei positivi in Campania è di 4.744 su 166.692 tamponi.
Questa la divisione: Ospedale Cotugno di Napoli: sono stati esaminati 780 tamponi di cui nessuno risultato positivo; Ospedale Ruggi di Salerno: sono stati esaminati 587 tamponi di cui nessuno risultato positivo; Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano: sono stati esaminati 39 tamponi, di cui nessuno positivo; Asl di Caserta presidi di Aversa-Marcianise: son?o stati esaminati 174 tamponi di cui nessuno risultato positivo; Ospedale Moscati di Avellino: sono stati esaminati 205 tamponi di cui 4 risultati positivi; Ospedale San Paolo di Napoli: sono stati esaminati 221 tamponi di cui 2 risultati positivi; Laboratorio dell’Azienda ospedaliera Federico II: sono stati esaminati 186 tamponi di cui nessuno risultato positivo; Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno: sono stati esaminati 729 tamponi di cui 3 risultati positivi; Ospedale di Nola: sono stati esaminati 237 tamponi, di cui 1 risultato positivo; Ospedale San Pio di Benevento: sono stati esaminati 100 tamponi di cui 1 risultato positivo; Ospedale di Eboli: sono stati esaminati 120 tamponi di cui nessuno risultato positivo; CEINGE/IZSM: sono stati esaminati 525 tamponi di cui nessuno risultato positivo; Laboratorio Biogem sono stati esaminati 380 tamponi di cui nessuno risultato positivo; Azienda Ospedaliera Universitaria Luigi Vanvitelli di Napoli: sono stati esaminati 71 tamponi di cui nessuno risultato positivo; Cardarelli/IZSM: sono stati esaminati 513 tamponi di cui nessuno risultato positivo.
(ITALPRESS).