ROMA (ITALPRESS) – Le due Province Autonome di Bolzano e Trento, seguite dalla Calabria, Umbria, Sardegna e Basilicata, vedrebbero azzerare i nuovi contagi a partire dal 21 maggio. Sono le nuove proiezioni fatte dagli esperti dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, coordinato da Walter Ricciardi, Direttore dell’Osservatorio e Ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica, e da Alessandro Solipaca, Direttore Scientifico dell’Osservatorio Nel Lazio, Emilia-Romagna, Marche, Liguria e Piemonte l’azzeramento dei contagi dovrebbe avvenire dopo il 17 giugno.
Il Molise ha sperimentato un andamento dei contagi molto particolare, tanto che la curva dei nuovi contagi è pressochè parallela all’asse orizzontale e questo rende impossibile avanzare ipotesi sull’azzeramento. La motivazione potrebbe risiedere nel fatto che negli ultimi dieci giorni sono stati riscontrati nuovi focolai che hanno invertito la dinamica discendente della curva. Comunque, si sottolinea che il numero dei contagi degli ultimi due giorni è molto basso.
Il quadro prospettico è molto diverso in Lombardia, Regione dalla quale sono partiti i primi contagi da Covid-19, per la quale secondo i dati attuali l’azzeramento dei nuovi casi non avverrebbe prima della metà di agosto.
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Osservatorio Salute, Bolzano e Trento prime dal 21/5 con zero casi Covid
Fase 2, lo spot della Regione Siciliana
“Dipende da ognuno di noi, rispettiamo le regole”. Lo spot della Regione Siciliana per la fase 2.
abr/mrv/red
Arriva l’app per evitare file e assembramenti
Basterà inquadrare un codice situato all’esterno di uffici o attività commerciali per mettersi in fila o prenotare il turno direttamente da casa. A renderlo possibile è YouLine, un’applicazione ideata da due medici palermitani con il pallino per le nuove tecnologie, che aiuterà a gestire la ripresa ma potrebbe rivelarsi utile anche in futuro, dopo la fine dell’emergenza Covid. Perché se è vero – come dicono gli esperti – che per una cura o un vaccino serviranno mesi o addirittura anni, la ricetta per tornare a vivere in questa fase e anche oltre non può prescindere dal rispetto delle regole sul distanziamento sociale. “E in questo senso – spiegano Francesco Cupido e Mario Imburgia, che hanno finanziato e sviluppato YouLine con il supporto tecnico di Andrea Santangelo – ogni spazio confinato è un luogo a rischio. Bar, negozi, supermercati, centri estetici, poliambulatori, studi medici o professionali, ma anche banche, uffici postali, enti pubblici o privati possono agevolare il contagio se non si rispettano alla lettera le circolari e le indicazioni dell’Istituto superiore di Sanità”.
Quando hanno iniziato a sviluppare YouLine, Francesco Cupido (otorino, professore aggregato all’università di Palermo e già ideatore nel 2014 di Doctor Chat) e Mario Imburgia (odontoiatra, professore associato all’università di Rochester) volevano solo riaprire i loro studi professionali e tornare al lavoro in sicurezza. “Ma in poco tempo – spiega una nota – hanno capito che il modello poteva essere esportato ed è iniziato un percorso che si può sintetizzare in una parola: semplificare. Non solo la vita e le abitudini di chi si è ritrovato improvvisamente a fare i conti con la paura del contagio e con enormi restrizioni, ma anche di chi ha la necessità di riprendere l’attività lavorativa”. Chiunque voglia utilizzare questo software per la propria attività deve collegarsi al sito YouLine.it e mandare una mail per ottenere un codice QR che potrà situare all’esterno, sui volantini (nel caso dei supermercati) o sul proprio sito web. Non vanno installati totem o altre apparecchiature elettroniche: basta un adesivo o un foglio stampato e affisso all’ingresso. Per gli utenti YouLine è una web app e non richiede installazione, funziona su tutti i device (non solo smartphone ma anche pc) ed è gratuita. “Inoltre rispetta la privacy e non necessita l’inserimento di informazioni personali”, sottolineano gli sviluppatori.
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Coronavirus, gli attuali positivi scendono sotto i 70mila
ROMA (ITALPRESS) – Il totale delle persone che a oggi, 17 maggio, hanno contratto il coronavirus che causa il Covid-19 è di 225.435 con un incremento rispetto a ieri di 675 nuovi casi. Lo rende noto la Protezione Civile.
Il numero totale di attualmente positivi è di 68.351, con una decrescita di 1.836 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi, 762 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 13 pazienti rispetto a ieri.
10.311 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 89 pazienti rispetto a ieri. 57.278 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto a ieri i deceduti sono 145 e portano il totale a 31.908. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 125.176, con un incremento di 2.366 persone rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 27.430 in Lombardia, 10.239 in Piemonte, 5.656 in Emilia-Romagna, 4.041 in Veneto, 2.802 in Toscana, 2.456 in Liguria, 3.910 nel Lazio, 2.565 nelle Marche, 1.696 in Campania, 2.017 in Puglia, 301 nella Provincia autonoma di Trento, 1.555 in Sicilia, 654 in Friuli Venezia Giulia, 1.422 in Abruzzo, 314 nella Provincia autonoma di Bolzano, 78 in Umbria, 405 in Sardegna, 68 in Valle d’Aosta, 422 in Calabria, 216 in Molise e 104 in Basilicata.
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Coronavirus, numero dei morti tocca il minimo degli ultimi 2 mesi
ROMA (ITALPRESS) – Il numero dei morti in Italia tocca il suo minimo degli ultimi due mesi. Secondo i dati sulla diffusione del coronavirus resi noti dalla Protezione Civile, nelle ultime 24 ore sono morte 153 persone per un totale di 31.763 decessi.
Si registra, quindi, il numero più basso dopo il 9 marzo scorso quando, appena avviate le misure di lockdown, i nuovi decessi erano 97. Ieri, invece, i morti erano 242. Il totale delle persone che ad oggi hanno contratto il virus è di 224.760, rispetto a ieri ci sono 875 casi in più. La curva degli attualmente positivi continua a scendere: i casi oggi sono 70.187, con una diminuzione di 1.883 assistiti rispetto a ieri.
Il trend in discesa dei pazienti in cura presso le terapie intensive si mantiene pressochè costante con una riduzione di 33 persone nelle ultime 24 ore (ieri erano 47 in meno rispetto al giorno precedente) per un totale di 775 pazienti in terapia intensiva. E’ invariata, rispetto a ieri, la percentuale delle persone in isolamento rispetto al totale degli attualmente positivi: le 59.012 persone in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi rappresentano l’84% dei positivi.
Il numero dei ricoveri continua a ridursi, ma in misura minore rispetto alle 24 ore precedenti. Oggi sono 10.400 le persone ricoverate con sintomi, con un decremento di 392 pazienti rispetto a ieri quando si era registrata una riduzione di 661. Prosegue comunque il calo della pressione sulle strutture ospedaliere. Il numero complessivo dei dimessi e guariti continua a salire, raggiungendo quota 122.810, con un incremento di 2.605 persone rispetto a ieri.
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In Lombardia 399 nuovi casi di coronavirus e 39 decessi
MILANO (ITALPRESS) – I nuovi casi di coronavirus in Lombardia sono oggi 399 (ieri erano 299), per un totale di 84.518 nella Regione, mentre i decessi sono 39 (ieri erano 115). Lo riferisce il quotidiano bollettino regionale sui dati epidemiologici. Aumentano i guariti, 402, che complessivamente sono 34.219. Continua il calo dei ricoverati in terapia intensiva, oggi -8 (ieri erano -21), e negli altri reparti, con il dato odierno di -184 (-113). Sono 14.145 tamponi processati nelle ultime 24 ore per un numero complessivo di 564.550.
Nella provincia di Milano che resta “sorvegliata speciale”, oggi l’andamento del contagio da coronavirus è in linea con gli ultimi tre giorni: i nuovi casi delle ultime 24 ore sono 75 in Provincia e 34 nel capoluogo lombardo.
Tra le province lombarde quella di Brescia registra i numeri più alti degli ultimi tre giorni, con 83 nuovi casi odierni, che ieri erano 60 e giovedì 106. Trend stabile per Bergamo con 26 nuovi contagiati nelle ultime 24 ore (ieri erano 24 e il giorno precedente 29). Per quanto riguarda le altre province, i nuovi casi sono 13 a Como (ieri 14), 10 a Cremona (ieri 18), 18 a Lecco (ieri 17), 16 a Lodi (ieri 12), 46 a Monza Brianza (ieri 37), 25 a Pavia (ieri 23). Un solo caso nella provincia di Mantova, mentre a Sondrio se ne registrano 24 rispetto all’unico caso di ieri. A Varese i casi crescono, 41 oggi rispetto ai 13 di ieri e ai 20 di giovedì.
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In Sicilia 8 nuovi casi di Covid e 2 decessi
PALERMO (ITALPRESS) – Dall’inizio dei controlli in Sicilia, i tamponi effettuati sono stati 114.963 (+2.034 rispetto a ieri), su 103.103 persone: di queste sono risultate positive 3.382 (+8), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.659 (-101), 1.458 sono guarite (+107) e 265 decedute (+2). Lo rende noto la Regione Siciliana, secondo quanto comunicato all’Unità di crisi nazionale.
Degli attuali 1.659 positivi, 171 pazienti (-38) sono ricoverati – di cui 12 in terapia intensiva (+1) – mentre 1.488 (-63) sono in isolamento domiciliare.
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Coronavirus: Pecoraro Scanio “serve piano antismog in DL Rilancio”
ROMA (ITALPRESS) – “Il Decreto Rilancio e gli altri provvedimenti devono prevedere un piano antismog, in particolare nelle zone con il peggiore inquinamento atmosferico del nostro Paese. Sicuramente gli incentivi alle biciclette e il superecobonus sono un primo elemento ma occorre un investimento ben più massiccio per garantire aria pulita ai cittadini italiani, in particolare nelle aree a maggiore concentrazione di inquinanti”. Lo dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, commentando i dati relativi alle mappe dell’Italia (Pianura Padana, Milano e Bergamo, Torino, Piacenza, Bologna e Ravenna, Brescia e Verona, Roma, Napoli) scattate dal satellite Copernicus sentinel 5P, ed elaborate dalla piattaforma Onda della Serco di Frascati: le mappe mettono a confronto la distribuzione media della concentrazione di biossido di azoto (NO2) nell’atmosfera, 15 marzo – 15 aprile 2019 e 2020, evidenziando “dati scioccanti. Il confronto mostra una differenza impressionante”.
“L’Italia deve ottenere dalla UE un’azione congiunta che riduca drasticamente i livelli di inquinamento nelle aree più inquinate dell’Unione Europea. Dobbiamo capire che ripulire la nostra aria è utile non solo all’ambiente ma soprattutto alla salute, non dovremmo attendere una pandemia per ridurre lo smog da auto. L’Italia secondo l’Oms conta circa 70.000 morti premature ogni anno per lo smog mentre stime recenti della Ue indicano in 412.000 i decessi nei Paesi dell’Unione”, sottolinea Pecoraro Scanio.
Alessandro Miani, Presidente della Società Italiana di Medicina ambientale (SIMA), in un collegamento video con il Presidente della Fondazione UniVerde, annuncia che “la ricerca sulle connessioni tra virus e smog continua dopo le prime conferme e oltre alle Università di Bari e di Trieste e la cattedra Unesco della Federico II di Napoli, e ai ricercatori della nostra società scientifica, si stanno aggiungendo anche altre università da tutto il mondo. Siamo partiti con un position paper che cercava di dare una spiegazione alle anomale curve di velocità di diffusione dell’epidemia nel nord Italia e adesso la ricerca si sta allargando anche ad Europa, Stati Uniti e Asia. Occorre che si tenga conto della necessità di mantenere basse le emissioni di particolato per non rischiare di favorire la potenziale diffusione del virus”.
Nel corso della nuova puntata della rubrica Madre Terra, che sarà diffusa domenica 17 maggio da Italpress, saranno approfonditi i dati relativi alle mappe dell’inquinamento atmosferico relative anche ad altri Paesi europei e del mondo.
I dati del report “Gli effetti del lockdown sulla qualità dell’aria in Italia”, realizzato da Fondazione UniVerde e Opera2030, in collaborazione con Youthquake, con le mappe satellitari elaborate dalla piattaforma Onda, sono consultabili sul sito della Fondazione UniVerde, al link: https://bit.ly/2y5TS4t.
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