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Hausermann confermato presidente di Assogenerici

ROMA (ITALPRESS) – Governance, prontuario, tetti di spesa, accesso al mercato, flessibilita’ regolatoria e sburocratizzazione dei rapporti con la PA, meccanismi di gara in ospedale. Questi i primi temi in agenda nell’epoca del post-Covid per Assogenerici, l’associazione dei produttori di farmaci equivalenti, biosimilari e value added che ieri ha rinnovano gli organi istituzionali per il biennio 2020 – 2021, confermando ancora una volta alla presidenza Enrique Hausermann (EG SpA).
«Il nostro primo obiettivo – spiega Hausermann – dovra’ essere quello di lavorare a ridefinire la supply chain internazionale delle forniture, scommettendo con il Governo su una nuova politica industriale per il farmaco, con al centro un’attenta riflessione sulla sostenibilita’ del segmento equivalenti, biosimilari e value added, che ha dato un contributo essenziale durante questa pandemia ed ancora lo dara’ in futuro. Serve un piano di politica industriale che ci consenta di sfruttare tutte le occasioni di rilancio e investimento del post crisi Covid-19, traendo spunto dalla difficile esperienza di questi mesi. Oggi si puo’ e si deve mantenere la velocita’ di reazione che c’e’ stata attraverso la collaborazione con l’AIFA e trasformarla in un nuovo progetto per il futuro della farmaceutica nel nostro paese: se noi siamo sostenibili, potremmo rimanere il partner importante del SSN che abbiamo dimostrato essere».
Hausermann si trovera’ a guidare una associazione rinnovata nella struttura interna e dotata di un modello di governance piu’ aderente alle sfide poste da un mercato globale in continua evoluzione, con un consiglio direttivo di 15 membri, con 7 vicepresidenti: Hubert Puech d’Alissac (Teva Italia) in rappresentanza delle grandi aziende (oltre 80 milioni di euro di fatturato), Alberto Giraudi (ABC Farmaceutici) in rappresentanza delle medie (tra i 20 e gli 80 milioni), Davide Businelli (Laboratorio Farmacologico Milanese) in rappresentanza delle piccole (sotto i 20 milioni) e Paolo Angeletti (Salf S.p.A.) in rappresentanza delle aziende CMO/ CdMO (sviluppo e produzione in conto terzi). Gli altri componenti del Consiglio direttivo sono: Fabio Torriglia (Mylan S.p.A.) vicepresidente con delega al canale farmacie; Massimiliano Rocchi (Accord Healthcare Italia) vicepresidente con delega al canale ospedale; Stefano Collatina (Baxter), vicepresidente con delega ai biosimilari, che continuera’ a coordinare l’Italian Biosimilars Group; Gualtiero Pasquarelli (DOC Generici), confermato tesoriere dell’associazione; Giuseppe Degrandi (Fresenius Kabi Italia); Viveck Devaraj (Sandoz); Giorgio Oberrauch (Doppel Farmaceutici); Andrea Francesco Rottura (Pensa Pharma); Giovanni Sala (Medac Pharma); Cinzia Falasco Volpin (Zentiva Italia).
«La composizione della nuova squadra – commenta Hausermann – testimonia l’impegno condiviso a dare spazio e voce alle diverse anime del comparto, avendo come obiettivo prioritario la massima valorizzazione del contributo di tutti i medicinali fuori brevetto alla sostenibilita’ del Ssn e all’ampliamento dell’accessibilita’ alle cure».
Lo scorso anno, nel canale farmacia, i generici-equivalenti hanno assorbito il 22,16% del totale del mercato a confezioni (era il 22,23% nel 2018; -007%) e il 14,1% del mercato a valori (13,8 l’anno recedente; +0,3%): l’89% delle confezioni vendute e’ classificato in classe A, dove rappresentano il 30,2% delle confezioni totalmente rimborsate dal SSN (24,1%della spesa).
La performance risulta tutto sommato positiva rispetto al generalizzato arretramento sia del mercato farmaceutico complessivo (-4,4% a volumi; -2,2% a valori) sia del mercato dei branded a brevetto scaduto (-4,5% a volumi; -2,7% a valori), che tuttavia continuano a fare la parte del leone in farmacia assorbendo il 52,24% del totale a volumi (47,04% a valori), mentre I farmaci esclusivi (sotto brevetto o privi di generico corrispondente) assorbono il 25,60% a volumi e il 38,83% a valori.
Nel 2019 le molecole biosimilari in commercio sul mercato italiano sono salite da dodici a 14. Adalimumab, Enoxaparina, Epoetine, Etanercept, Filgrastim, Follitropina Alfa, Infliximab, Insulina glargine, Insulina Lispro, Pelfigrastim, Rituximab, Somatropina, Teriparatide e Trastuzumab biosimilari hanno assorbito il 30% dei consumi nazionali (17% nel 2018) contro il 70% (83% nel 2018) detenuto dai corrispondenti originator, registrando una crescita complessiva dei consumi del 78,9% rispetto ai dodici mesi precedenti.
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Coronavirus, allo Spallanzani ricoverati in calo

ROMA (ITALPRESS) – Scendono a 107 (ieri erano 111) le persone ricoverate allo Spallanzani di Roma, di cui 58 positivi al Covid 19 e 49 sottoposti a indagine. I pazienti che ancora hanno bisogno di un supporto respiratorio sono 8 mentre i dimessi salgono a 433. Per quel che riguarda il progetto di test sierologici fatto partire dalla Regione Lazio non risultano positivita’ tra gli agenti di polizia di Stato che fanno servizio su strada.
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Angelini Pharma, 600 mila disinfettanti ai medici di medicina generale

ROMA (ITALPRESS) – Prosegue l’impegno di Angelini Pharma per aiutare chi combatte in prima linea contro la diffusione del COVID-19, a partire dai medici di medicina generale. L’azienda donera’ oltre 70.000 flaconi e oltre 500.000 bustine di Amuchina gel a SIMG, Societa’ Italiana dei Medici di Medicina Generale, e alla FIMMG, Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale, con l’obiettivo di consentire al personale sanitario e ai pazienti che accedono agli studi medici la disinfezione delle mani.
“Abbiamo ricevuto con grande piacere questo ingente quantitativo di gel disinfettante che con estrema sensibilita’ e cortesia e’ stato donato ai Medici di Medicina Generale dell’Associazione che rappresento ed altre Associazioni della Medicina Generale – ha detto Claudio Cricelli, presidente della Societa’ Italiana dei Medici di Medicina Generale (SIMG) -. Abbiamo gia’ iniziato l’invio coordinato ai medici dei prodotti ricevuti: si tratta di dispositivi indispensabili e purtroppo, vista la situazione emergenziale, non sempre semplici da reperire. Desidero quindi esprimere la nostra gratitudine per questa donazione incondizionata che rafforza la solidarieta’ tra i professionisti della Medicina Generale e le Aziende del settore sanitario. Lo sforzo congiunto di tutti noi consentira’ al Paese di affrontare e superare anche questa durissima prova”.
“In questo momento atti concreti di solidarieta’ sono di grande aiuto – dice Silvestro Scotti, segretario generale della FIMMG – reperire il gel disinfettante per le mani non e’ semplice e per i medici della medicina generale e’ una vera e propria arma di prevenzione dal contagio. Ecco perche’ SIMG, coadiuvata dai rappresentanti locali FIMMG, provvedera’ subito a distribuire questi 70.000 flaconcini da 30ml, assieme alle bustine monouso, ai medici di medicina generale della Toscana, regione ancora molto sotto stress a causa del virus. Una donazione che dimostra una grande sensibilita’ che ci aiuta ad arginare una minaccia dalla quale nessuno puo’ dirsi al riparo”.
Angelini Pharma sta producendo i prodotti a marchio Amuchina in enormi quantita’, sia nello stabilimento di Casella (GE) che in quello di Ancona.
“L’impegno per l’Italia dichiarato da Angelini Pharma fin dall’inizio della pandemia continua a essere massimo. L’emergenza non e’ finita e dobbiamo proseguire nel fare la nostra parte – ha detto Michela Procaccini, direttore medico Italia Angelini Pharma -. Questo significa continuare ad adoperarci per proteggere i nostri medici, le nostre infermiere e i nostri infermieri, gli operatori sanitari impegnati in prima linea, cosi’ come i cittadini tutti. Concretamente oggi rispondiamo a una necessita’ di maggiore protezione dei medici di Medicina Generale che avranno da qui in poi un ruolo di prima importanza nella lotta a COVID-19 e dovranno garantire ai pazienti la massima sicurezza possibile”.
In Italia, il primo Paese fortemente colpito dall’epidemia, Angelini Pharma ha donato 10.000 flaconi di Amuchina gel mani a settimana alle prime regioni fortemente colpite e con l’evolversi della pandemia ha esteso la donazione alla Protezione Civile donando 240.000 flaconi di Amuchina disinfettante gel mani: complessivamente oltre 20 tonnellate, “oltre ad avere collaborato con le Istituzioni e il ministero dello Sviluppo Economico per garantire la massima trasparenza sui prezzi”, si legge in una nota.
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In Sicilia 12 nuovi positivi al Covid e un decesso, aumentano i guariti

PALERMO (ITALPRESS) – Dall’inizio dei controlli in Sicilia, i tamponi effettuati sono stati 111.137 (+3.146 rispetto a ieri), su 99.900 persone: di queste sono risultate positive 3.366 (+12), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.854 (-35), 1.249 sono guarite (+46) e 263 decedute (+1). E’ quanto emerge dal quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, in merito all’emergenza Coronavirus, cosi’ come comunicato dalla Regione all’Unita’ di crisi nazionale.
Degli attuali 1.854 positivi, 215 pazienti (-10) sono ricoverati – di cui 12 in terapia intensiva (-1) – mentre 1.639 (-25) sono in isolamento domiciliare.
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Ricoveri per Covid-19 ancora in calo, 262 decessi in 24 ore

Al 14 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il coronavirus che causa il Covid-19 è 223.096 con un incremento rispetto al 13 maggio di 992 nuovi casi. Lo rende noto la Protezione Civile.
Il numero totale di attualmente positivi è di 76.440, con una decrescita di 2.017 assistiti rispetto al 13 maggio. Tra gli attualmente positivi, 855 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 38 pazienti rispetto al 13 maggio.
11.453 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 719 pazienti rispetto al 13 maggio.
64.132 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto a ieri i deceduti sono 262 e portano il totale a 31.368. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 115.288, con un incremento di 2.747 persone rispetto al 13 maggio.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 29.956 in Lombardia, 11.891 in Piemonte, 6.301 in Emilia-Romagna, 4.718 in Veneto, 3.388 in Toscana, 2.660 in Liguria, 4.096 nel Lazio, 2.904 nelle Marche, 1.765 in Campania, 2.253 in Puglia, 505 nella Provincia autonoma di Trento, 1.854 in Sicilia, 770 in Friuli Venezia Giulia, 1.482 in Abruzzo, 380 nella Provincia autonoma di Bolzano, 92 in Umbria, 465 in Sardegna, 80 in Valle d’Aosta, 524 in Calabria, 229 in Molise e 127 in Basilicata.
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A Giovanni Di Napoli il Crystal Awards Honoree

ROMA (ITALPRESS) – Giovanni Di Napoli, vicepresidente e General Manager di Medtronic – multinazionale che opera nel settore della tecnologia medica con 360 sedi in 160 paesi – ha ricevuto dall’American Society for Gastrointestinal Endoscopy (ASGE) il prestigioso Crystal Awards Honoree nella categoria dei servizi industrali.
A questo proposito, Di Napoli ha dichiarato che per lui lo spirito del premio coincide “con la missione che la Medtronic persegue dai tempi del suo fondatore Earl Bannen”.
“Con il nostro lavoro abbiamo cercato di contribuire al benessere dei pazienti attraverso l’applicazione degli strumenti dell’ingegneria biomedica nella ricerca, nel design, nella produzione e vendita di apparecchiature che allevino il dolore, restituiscano la salute e allunghino la vita. E’ perseguendo questo obbiettivo che io e il mio team abbiamo potuto raggiungere i valori rappresentati dall’ASGE”, ha affermato il manager.
Durante la sua carriera, Giovanni Di Napoli ha stabilito relazioni solide e affidabili con molti endoscopisti di tutto il mondo per scambiare idee sull’ideazione di nuove strumentazioni e per identificare bisogni clinici insoddisfatti.
Il manager ha iniziato la sua carriera nel settore 12 anni fa, nel 2008, come dipendente numero 2 in Europa per il dispositivo Barrx RFA. Nel 2011, dopo che Covidien ha acquisito Barrx, e’ stato promosso direttore commerciale per il Business GI in Europa. Nel 2013 ha guidato l’acquisizione e l’integrazione del business Given Imaging all’interno di Covidien Europe.
Nel 2014, Di Napoli si e’ trasferito dall’Italia in California, dov’e’ stato assegnato alla direzione del team di vendita americano Medtronic GI. Nel 2017, gli e’ stata affidata la responsabilita’ del business globale delle GI e dell’epatologia al Medtronic, dove ha diretto e incrociato in modo funzionale i seguenti gruppi: R&D, BD&L, Clinical, Regulatory, Operation, Quality and Marketing and Sales.
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Dimesso ultimo paziente, chiude Covid-hospital di Marsala

MARSALA (TRAPANI) (ITALPRESS) – E’ stato dimesso l’ultimo paziente del Covid-hospital di Marsala. L’uomo, un 67enne di Trapani, ex vigile del fuoco in pensione, ha lasciato la struttura sanitaria dopo 66 giorni di permanenza.
“Non ho avuto paura – ha detto al momento delle dimissioni – ho avuto totale fiducia nei sanitari che mi hanno tirato fuori da un incubo con attenzione e altissima professionalita’”.
L’ospedale si avvia adesso alla normale funzionalita’ come annunciato nei giorni scorsi dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, nel corso della sua ultima visita a Marsala.
“Negli ultimi 15 giorni la provincia di Trapani non ha registrato nuovi casi di Covid-19: questo vuol dire, stando ai parametri dell’Oms, secondo i quali sono necessari 28 giorni consecutivi a 0 contagi per dichiarare chiusa una pandemia, avere gia’ esaurito il primo ciclo di incubazione senza contagi, ed essere quindi a meta’ strada verso la completa vittoria sull’epidemia da coronavirus”, fanno sapere dall’Azienda sanitaria provinciale.
Ad oggi i casi attualmente positivi su tutto il territorio sono sei: due a Trapani, uno a testa ad Alcamo, Castelvetrano, Valderice e Mazara del Vallo. Dall’inizio dell’emergenza i positivi al tampone sono stati complessivamente 125 (piu’ dieci che hanno contratto il virus fuori dalla Sicilia), le persone decedute 5, i guariti 114.
Soddisfazione ha espresso il direttore generale dell’Asp di Trapani, Fabio Damiani: “La provincia di Trapani ha raggiunto per prima un enorme e importantissimo traguardo, dimostrando di essere all’altezza di una sfida epocale senza precedenti, di fronteggiare con le proprie strutture e i propri uomini una terribile pandemia. Un mio personale ringraziamento va a tutti gli operatori sanitari che sono stati quotidianamente impegnati in prima linea dimostrando sul campo l’enorme professionalita’ e l’altissimo profilo umano”. “Dal punto di vista organizzativo – ha aggiunto Damiani – sono gia’ state avviate le procedure necessarie per la ripresa ordinaria di tutte le attivita’ ordinarie dell’ospedale Paolo Borsellino”.
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Dl Rilancio, sul territorio arriva l’infermiere di comunita’

ROMA (ITALPRESS) – Il “Decreto Rilancio” apre le porte al territorio. E lo fa anche secondo alcune linee che la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) chiede ormai da tempo, prevedendo un aumento degli organici. La misura prevista per gli infermieri e’ di 8 ogni 50mila abitanti: 9.600 in piu’ cioe’, circa la cifra che FNOPI aveva gia’ sottolineato come necessaria per dare il via alla figura dell’infermiere di famiglia/comunita’ durante la pandemia, anche se a regime ne serviranno secondo la Federazione almeno 20mila. In un primo tempo le assunzioni sono previste fino a fine anno, poi dal 2021 saranno stabilizzate a tempo indeterminato.
“Questo passo – sottolinea Barbara Mangiacavalli, presidente della FNOPI – riconosce la necessita’ gia’ scritta da Governo e Regioni nel Patto per la salute 2019-2021 di introdurre a pieno titolo la figura dell’infermiere di famiglia/comunita’. E non solo come supporto alla prima linea di COVID-19 che si sposta ormai sul territorio, ma anche per l’assistenza sempre necessaria a cronici e fragili non Covid”.
Una figura che col Decreto Rilancio viene confermata e istituita “per legge”, aprendo la porta alla sua istituzione omogena su tutto il territorio nazionale per il miglioramento dell’assistenza.
“Dove l’infermiere di famiglia/comunita’ e’ gia’ attivo infatti (ad esempio dal 2004 in Friuli-Venezia Giulia, ma lo ha regolamentato anche la Toscana che lo affianca gia’ in micro-e’quipe ai medici del territorio e altre Regioni hanno deliberato la sua in introduzione come il Piemonte, la Liguria, il Lazio ecc.) ha gia’ dato risultati eccellenti – sottolinea la Fnopi -: riduzione del 20% dei ‘codici bianchi’ al pronto soccorso, del 10% delle ospedalizzazioni, interventi piu’ rapidi sul territorio con una riduzione dei tempi di percorrenza dal 33 al 20%, maggior gradimento dei cittadini”.
“Questo – aggiunge la presidente della Fnopi – e’ il primo passo: ora si deve proseguire con un modello di assistenza in cui Governo e Regioni prevedano l’organizzazione omogenea sul territorio di queste nuove forze. Un passo a cui deve seguire un ampliamento della figura di questi professionisti che deve essere da subito ben definita, strutturata e riconosciuta a livello formativo. Per farlo la FNOPI e’ come sempre pronta alla collaborazione piu’ ampia con le istituzioni”.
Ma c’e’ un’ombra secondo Fnopi tra le righe del decreto che va risolta in fretta. Giustissimo e indispensabile prevedere nuovi posti di terapia intensiva: “Non possiamo farci trovare impreparati un’altra volta”, sottolinea Mangiacavalli.
“Per assicurare l’indispensabile assistenza di cui c’e’ bisogno in un settore cosi’ delicato, e’ necessario prevedere un ampliamento dell’organico – sottolinea la federazione -. Gli standard nazionali e internazionali indicano che sono necessari ogni 8 posti letto di terapia intensiva 24 infermieri e 12 ogni 8 posti letto di terapia sub-intensiva: circa 17mila infermieri in piu’ – senza considerare le carenze attuali sotto gli occhi di tutti – in funzione solo dei nuovi posti previsti dal decreto. Secondo gli standard internazionali, ogni infermiere dovrebbe assistere in media non piu’ di sei pazienti per ridurre il rischio di mortalita’ del 20-30%, ma ci sono regioni dove il rapporto raggiunge 1:16 e comunque non si scende sotto 1:9. E per le terapie intensive il dato e’ piu’ rigido: un infermiere, ovviamente specializzato nell’emergenza, dovrebbe seguire al massimo poco piu’ di un paziente e due in sub-intensiva per garantire un’assistenza all’altezza della gravita’ dei ricoveri. Oggi personale a sufficienza non c’e’ e i pazienti rischiano di restare soli”.
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