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Coronavirus, da Jc Band video per campagna Cittadinanzattiva-Fimmg

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Viene diffuso sui canali social delle due associazioni il video realizzato dall’AD di Janssen e presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi e dalla sua Band, a sostegno della campagna di Cittadinanzattiva e FIMMG per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale destinati ai medici di famiglia.
«Oltre alla sua capacità di farci sognare, la musica è da sempre uno dei mezzi più potenti per unire le persone al di là delle loro diverse opinioni. L’iniziativa della JC Band sarà, ne siamo convinti, di enorme aiuto alla nostra campagna a tutela della salute dei medici di medicina generale e dei cittadini italiani», afferma Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg. «Voglio ringraziare Massimo Scaccabarozzi, che ha scelto di tenderci una mano e aiutarci in questa raccolta fondi, con una modalità caratteristica delle sue “corde” vocali e di “rete” di solidarietà. Alle sue iniziative abbiamo sempre partecipato come sostenitori e, trovandoci oggi nel ruolo di sostenuti, non possiamo che apprezzarne ancor di più la sensibilità», aggiunge.
«Ringraziamo anche noi la JC Band e Massimo Scaccabarozzi perché è un altro esempio di come, in una situazione di difficoltà, si possano attivare tutte le risorse a disposizione, sia come imprese che come singoli, puntando sui talenti e le competenze – aggiunge Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva -. Tutti ci dobbiamo prendere cura delle esigenze della salute sul territorio, sia per affrontare l’emergenza Covid nel suo complesso, che per dare assistenza adeguata ai pazienti più fragili, come cronici e rari. Sostenere la medicina di famiglia è la scelta giusta da fare».
«Siamo felici di contribuire nel nostro piccolo alla raccolta fondi di Cittadinanzattiva e FIMMG perché crediamo che ora più che mai la collaborazione tra cittadini e medici di famiglia sia essenziale per far fronte all’emergenza – spiega Massimo Scaccabarozzi, ad di Janssen e presidente di Farmindustria -. Come facciamo da più di 10 anni, anche in quest’emergenza siamo in prima linea per ‘dar voce’ a chi ha più bisogno anche attraverso la musica, in grado di canalizzare energia positiva e trasmettere messaggi di forte solidarietà. Speriamo che la nostra iniziativa possa farci sentire ancora più vicini».

(ITALPRESS).

Sanofi Pasteur “Migliorare la programmazione dei vaccini antinfluenzali”

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“L’influenza è una malattia virale altamente infettiva che causa una significativa morbilità e mortalità tra la popolazione, specie in quella più ad alto rischio e genera un alto impatto socioeconomico in termini di utilizzo delle risorse sanitarie perché è causa di ricoveri, complicanze cliniche, maggiore consumo di farmaci ma anche, in forma indiretta, di calo della produttività della popolazione. Tutto questo è ancora più rilevante nella fase pandemica ed emergenziale che stiamo affrontando a livello mondiale. Eppure, se diversi Paesi europei (anche a seguito dell’emergenza sanitaria da COVID-19) hanno deciso di anticipare la prossima stagione antinfluenzale, facendo alle aziende produttrici richieste anticipate e addizionali di dosi di vaccino antinfluenzale, il nostro Paese è in forte ritardo e quasi tutte le Regioni non hanno ancora comunicato i loro fabbisogni, né bandito la gara di appalto”. Lo afferma in una nota Sanofi Pasteur.
“Lo scopo è quello di coprire le esigenze di immunizzazione influenzale di un numero maggiore di soggetti: stiamo parlando di anziani, bambini ed operatori sanitari, oltre che dei soggetti considerati da sempre i più fragili come i malati cronici o gli immunodepressi – prosegue l’azienda -. È la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ad aver raccomandato la vaccinazione antinfluenzale come priorità nella sua recente ‘Guidance on routine immunization services during COVID-19 pandemic in the WHO European Region'”.
Sanofi Pasteur sta stimolando da tempo istituzioni, operatori sanitari e funzioni preposte all’organizzazione delle campagne vaccinali verso adeguate e tempestive azioni di programmazione e approvvigionamento vaccinale. “Nelle ultime settimane abbiamo avuto segnali concreti di un maggiore interesse per il ruolo chiave della vaccinazione antinfluenzale come forma di prevenzione per la popolazione, specie quella più ad alto rischio, ma siamo seriamente preoccupati per il ritardo nella programmazione: questo è un passaggio obbligato per poter procedere quanto prima con la comunicazione dei fabbisogni del nostro Paese ai nostri comparti produttivi”, spiega Mario Merlo, General Manager Sanofi Pasteur, divisione Vaccini di Sanofi per l’Italia. “Il ciclo produttivo dei vaccini è decisamente più complesso rispetto a quello del farmaco e non permette un adattamento rapido e una risposta adeguata a un eccesso di richiesta, se non programmata per tempo – aggiunge -. Siamo preoccupati perché vorremmo che il nostro Paese si facesse trovare il più possibile pronto alla prossima stagione antinfluenzale”.
Sanofi Pasteur, “consapevole del proprio ruolo di azienda con la maggiore capacità produttiva di vaccini antinfluenzali a livello globale – prosegue la nota -, ha aumentato la produzione per il mercato italiano in previsione della prossima campagna antinfluenzale anche senza una chiara programmazione, che resta però un fattore di cruciale importanza ed è necessario che venga effettuata al più presto”.
Sanofi Pasteur, infine, oltre a rinnovare la sua offerta di vaccino quadrivalente VaxigripTetra aggiunge un nuovo vaccino ad alta immunogenicità (alto dosaggio) con nome commerciale Efluelda, “che potrà essere disponibile per il mercato italiano già entro la fine di quest’anno – conclude la nota -. Efluelda rappresenta oggi il primo e unico vaccino antinfluenzale quadrivalente appositamente sviluppato per soddisfare le esigenze di protezione degli anziani, vale a dire dei soggetti a partire dai 65 anni di età”.
(ITALPRESS).

Nasce “LinguApp”, contro le malattie odontostomacologiche

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“Linguapp” è una app gratuita IOS e Android sviluppata da docenti del Dipartimento di Discipline Chirurgiche Oncologiche e Stomatologiche e del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università degli Studi di Palermo per il pre-triage per pazienti di malattie odontostomatologiche che manifestano patologie della mucosa orale, della lingua, delle guance, del palato, delle gengive e del pavimento della bocca.

Il dispositivo, si legge in una nota dell’Ateneo, non ha finalità di conferma diagnostica, che rimane esclusivamente ad appannaggio dell’esame obiettivo e della visita strumentale in presenza, ma consente, in questo periodo di quarantena, di iniziare un percorso diagnostico in linea con tutte le indicazioni e direttive di Organismi Accademici, Scientifici e Sanitari, che tendono a limitare le visite odontoiatriche in presenza alle condizioni di urgenza e di assoluta indifferibilità, visto l’elevato rischio di contagio virale, per propagazione aerea, che le procedure odontoiatriche hanno insite nella loro specificità.

Infatti, prosegue la nota, una recente comunicazione della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri ribadisce che durante l’emergenza epidemiologica da Covid19 resta ferma l’indicazione deontologica di limitare le prestazioni alle sole urgenze indifferibili e che sono significativi il consulto a distanza, il video-consulto e le consulenze specialistiche telefoniche.

Tramite “Linguapp”, evidenzia la nota dell’Ateneo palermitano, il paziente descriverà i propri sintomi in modo semplice sul cellulare o tablet, effettuerà alcune fotografie e invierà i dati direttamente a un team di specialisti che valuterà l’effettivo bisogno di indirizzare il paziente presso l’ambulatorio di Odontoiatria e Stomatologia del Policlinico Universitario di Palermo o altro centro di alta specializzazione in Italia.
L’applicazione è destinata principalmente ai pazienti immobilizzati, non collaboranti, in sedi disagiate che non possono recarsi presso le strutture mediche durante questo periodo di emergenza.

“‘Linguapp’ – sottolinea la nota – sarà indirizzata successivamente ai medici di base, agli odontoiatri, ai pediatri e ai dermatologi, presentando un questionario più specifico per la collaborazione dei vari specialisti di branca. Ciò costituisce un punto di forza rispetto ad altre analoghe applicazioni attualmente disponibili”.

“Linguapp”, conclude la nota, nasce grazie alla collaborazione tra docenti UniPa: Pietro Messina e Alessandro Scardina del Dipartimento di Discipline Chirurgiche Oncologiche e Stomatologiche e Cesare Valenti del Dipartimento di Matematica e Informatica; si avvale del contributo di professionisti come l’odontoiatra Christian Lombardo e l’informatico Antonino Tocco, nonché di studenti del Corso di Laurea in Informatica, Matia Fazio, Giuseppe Marino e Francesco Torregrossa.
(ITALPRESS).

Conte “Fase 2 dal 4 maggio, il piano entro la settimana”

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“Prima della fine di questa settimana confido di comunicarvi questo piano e di illustrarvi i dettagli di questo articolato programma. Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio”. Si conclude così un lungo post su Facebook del premier Giuseppe Conte, che nel giorno dell’informativa alle Camere fa il punto sull’impegno dell’esecutivo in vista della fase 2 dell’emergenza coronavirus.
“In queste ore continua senza sosta il lavoro del Governo, coadiuvato dall’equipe di esperti, al fine di coordinare la gestione della ‘fase due’, quella della convivenza con il virus – spiega Conte -. Come già sapete, le attuali misure restrittive sono state prorogate sino al 3 maggio. Molti cittadini sono stanchi degli sforzi sin qui compiuti e vorrebbero un significativo allentamento di queste misure o, addirittura, la loro totale abolizione. Vi sono poi le esigenze delle imprese e delle attività commerciali di ripartire al più presto. Mi piacerebbe poter dire: riapriamo tutto. Subito. Ripartiamo domattina. Questo Governo ha messo al primo posto la tutela della salute dei cittadini, ma certo non è affatto insensibile all’obiettivo di preservare l’efficienza del sistema produttivo. Ma una decisione del genere sarebbe irresponsabile. Farebbe risalire la curva del contagio in modo incontrollato e vanificherebbe tutti gli sforzi che abbiamo fatto sin qui. Tutti insieme”.
Per il presidente del Consiglio “in questa fase non possiamo permetterci di agire affidandoci all’improvvisazione. Non possiamo abbandonare la linea della massima cautela, anche nella prospettiva della ripartenza. Non possiamo affidarci a decisioni estemporanee pur di assecondare una parte dell’opinione pubblica o di soddisfare le richieste di alcune categorie produttive, di singole aziende o di specifiche Regioni. L’allentamento delle misure deve avvenire sulla base di un piano ben strutturato e articolato”. “Dobbiamo riaprire sulla base di un programma che prenda in considerazione tutti i dettagli e incroci tutti i dati. Un programma serio, scientifico” sottolinea Conte.

Secondo il premier “questo programma deve avere un’impronta nazionale, perché deve offrire una riorganizzazione delle modalità di espletamento delle prestazioni lavorative, un ripensamento delle modalità di trasporto, nuove regole per le attività commerciali. Dobbiamo agire sulla base di un programma nazionale, che tenga però conto delle peculiarità territoriali. Perché le caratteristiche e le modalità del trasporto in Basilicata non solo le stesse che in Lombardia”.
“È fin troppo facile dire ‘apriamo tutto’. Ma i buoni propositi vanno tradotti nella realtà, nella realtà del nostro Paese, tenendo conto di tutte le nostre potenzialità, ma anche dei limiti attuali che ben conosciamo – spiega il presidente del Consiglio -. Nei prossimi giorni analizzeremo a fondo questo piano di riapertura e ne approfondiremo tutti i dettagli. Alla fine, ci assumeremo la responsabilità delle decisioni, che spettano al Governo e che non possono essere certo demandate agli esperti, che pure ci offrono una preziosa base di valutazione. Assumeremo le decisioni che spettano alla Politica come abbiamo sempre fatto: con coraggio, lucidità, determinazione. Nell’esclusivo interesse di tutto il Paese. Nell’interesse dei cittadini del Nord, del Centro, del Sud e delle Isole. Non permetterò mai che si creino divisioni. Dobbiamo marciare uniti e mantenere alto lo spirito di comunità. È questa la nostra forza”.
Infine un’esortazione: “E smettiamola di essere severi con il nostro Paese. Tutto il mondo è in difficoltà. Possiamo essere fieri di come stiamo affrontando questa durissima prova”.
(ITALPRESS).

Coronavirus, Arcuri “L’app sarà volontaria”

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“E’ una farsa immaginare che possa uscire solo chi ha scaricato la app, è una semplificazione massima, le suggestioni travalicano chi le ha pensate. La app sarà e resterà volontaria, cercheremo con ogni forza di spiegare agli italiani che l’utilizzo della stessa è un sinonimo di generosità”. Lo ha detto il commissario straordinario all’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, nel corso di una conferenza stampa, parlando dell’app per il tracciamento che sarà lanciata con la fase due.
Arcuri ha fornito due numeri: “2.573 e 2.659, i primi sono gli italiani ancora ricoverati in terapia intensiva, i secondi numeri sono i ventilatori che servono a combattere questo virus e salvare le vite dei nostri concittadini. Ieri per la prima volta il numero di ventilatori sono di più dei ricoverati – ha spiegato -. E’ un segno che non solo il contagio si sta attenuando, non solo questa famosa curva è sotto controllo ma anche che si comincia a vedere che anche i numeri iniziano a confortarci”.
Comunque “non dobbiamo abbandonare né la cautela né la prudenza. Il virus è ancora tra noi, abbiamo imparato a contenerlo, i nostri concittadini hanno imparato a fronteggiarlo a costo di molte vittime e una sostanziale privazione delle nostre libertà. Per questo dobbiamo sapere che è ancora tra noi, un po’ meno forte e conosciuto ma non ancora sconfitto”.
(ITALPRESS).

Coronavirus, per la prima volta diminuiscono i positivi in Italia

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Complessivamente 181.228 persone in Italia sono risultate positive al coronavirus finora, 2.256 in più rispetto al consuntivo di ieri.

Attualmente sono 108.237 con un calo di venti pazienti positivi, la prima volta che questo dato segna un arretramento dall’inizio della pandemia. Lo ha reso noto la Protezione Civile.

Sono 48.877 le persone guarite, con un aumento di 1822 unità rispetto a ieri. I deceduti sono 24.114, 454 in più rispetto al dato complessivo alla data di ieri, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.

I ricoverati con sintomi sono ora 24.906 (127 in meno rispetto a ieri), quelli in terapia intensiva 2.573 (-62 rispetto a ieri).

Finora sono stati eseguiti 1.398.024 tamponi (41.483 nelle ultime 24 ore).
(ITALPRESS).

Ricciardi “Troppo presto per iniziare la fase 2”

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“È assolutamente troppo presto per iniziare la fase due, i numeri, soprattutto in alcune Regioni, sono ancora pieni di una fase uno che deve ancora finire. È assolutamente importante non affrettare e continuare. Il piano del ministro Speranza, articolato su cinque punti e che sta preparando la fase due, è quello da attuare ed è basato su distanziamento sociale, rafforzamento del servizio sanitario nazionale sia nella parte territoriale che nella parte ospedaliera e poi sulla diagnostica estesa ma mirata e sul tracciamento. Questa è la fase preparatoria, però non c’è dubbio che potrà partire, soprattutto in alcune Regioni, quando conteremo i nuovi casi sulle dita di una mano e non certamente con numeri a quattro cifre”. Lo ha detto a Sky TG24 il membro del comitato esecutivo dell’Oms e consulente del ministro della Salute, Walter Ricciardi. “Stiamo facendo dei modelli che studiano quando presumibilmente ci sarà l’azzeramento dei contagi nelle prossime settimane o in certi casi nei prossimi mesi – ha continuato Ricciardi-. Solanto sulla base di quei numeri si potrà dare il via libera, perché altrimenti quello che succede, come è successo nel passato, è che nel momento in cui si allentano le misure di sicurezza la pandemia riesplode con una seconda ondata, che il passato ci dice che molto spesso è peggiore della prima. Non ce lo possiamo permettere”, ha aggiunto. Per Ricciardi “nella seconda fase proponiamo di estendere la tamponatura ai sintomatici molto lievi, quelli che hanno un solo sintomo e che esordiscono con un colpo di tosse e soprattutto con la febbre, e isolarli immediatamente nel caso risultino positivi e poi tracciarli tecnologicamente in modo tale da risalire ai contatti in modo rapido”.
(ITALPRESS).

Coronavirus, calano i decessi e aumentano i guariti

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Il totale delle persone che hanno contratto il coronavirus in Italia è di 175.925, con un incremento rispetto a ieri di 3.491 nuovi casi. Ed il numero totale di attualmente positivi è di 107.771 con un incremento di 809 assistiti rispetto a ieri. Lo rende noto la Protezione Civile, sottolineando in una nota che tra gli attualmente positivi 2.733 sono in cura presso le terapie intensive con una decrescita di 79 pazienti rispetto a ieri.

Inoltre, 25.007 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 779 pazienti rispetto a ieri. Ed 80.031 persone, pari al 74% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 482, e portano il totale a 23.227. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 44.927, con un incremento di 2.200 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 34.195 in Lombardia, 13.584 in Emilia-Romagna, 14.223 in Piemonte, 10.444 in Veneto, 6.470 in Toscana, 3.412 in Liguria, 3.172 nelle Marche, 4.282 nel Lazio, 3.045 in Campania, 1.985 nella Provincia autonoma di Trento, 2.694 in Puglia, 1.403 in Friuli Venezia Giulia, 2.171 in Sicilia, 1.971 in Abruzzo, 1.556 nella Provincia autonoma di Bolzano, 431in Umbria, 881 in Sardegna, 832 in Calabria, 549 in Valle d’Aosta, 262 in Basilicata e 209 in Molise.
(ITALPRESS).