In piena emergenza da coronavirus trovare una confezione di Amuchina è diventata una sfida. Per questo l’azienda produttrice, Angelini Pharma, ha deciso di aumentare la produzione mantenendo il prezzo fermo sui livelli ante epidemia. Il gel disinfettante è andato letteralmente a ruba nelle farmacie e nei supermercati di tutta Italia. Il boom delle richieste dopo la scoperta dei due focolai del Nord Italia.
Adesso nello stabilimento di Ancona la produzione crescerà in maniera esponenziale, e come spiegano dalla casa farmaceutica, questo avverrà grazie all’aumento dei turni, che arriveranno fino a 20.
“Per mantenere tali livelli – dicono dall’azienda, contattata dall’Italpress – ricorreremo all’assunzione di nuovo personale”.
Anche lo stabilimento di Casella, in provincia di Genova, destinato soprattutto ai detergenti, amplierà la linea produttiva al gel disinfettante, esternalizzando la fornitura dei pulenti ad aziende partner certificate.
Nonostante la crescita della domanda, Angelini non varierà prezzo. Il costo dell’Amuchina rimarrà lo stesso, identico a quello antecedente al Coronavirus.
Inoltre Angelini condanna gli atti di sciacallaggio di questi giorni, quando su internet qualcuno ha messo in vendita il gel a prezzi indicibili: “Condanniamo fermamente la speculazione di questi giorni e offriamo la nostra collaborazione agli organi competenti contro tali episodi. Garantiremo la fornitura solo ai partner certificati” spiegano dall’Azienda, non nuova a fronteggiare emergenze: “L’Amuchina è un presidio medico chirurgico altamente specializzato nella disinfestazione, e già in passato siamo stati impegnati a soddisfare maggiori richieste di prodotto”.
Inevitabile che sulla casa farmaceutica, oltre alle attenzioni dei semplici acquirenti, si stiano concentrando quelle delle istituzioni, in un momento di grande preoccupazione per la salute pubblica: “Siamo costantemente in contatto con le altre aziende del settore, con le associazioni di categoria, ma soprattutto con le autorità. I contatti con le istituzioni – fanno sapere dalla Angelini- sono continui”.
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Coronavirus, aumenta la produzione di Amuchina
Coronavirus, salgono a 11 le vittime
Salgono a undici le vittime italiane del Coronavirus. Nelle ultime ore, sono morti la donna 76enne ricoverata a Treviso e tre cittadini lombardi (due uomini e una donna), tutti di un’età superiore agli 80 anni. Aumentano anche i contagiati, che in Italia sono 322. Tra questi anche tre persone colpite dal virus attualmente ricoverate a Palermo, in Sicilia, ma facenti parte di un’unica comitiva proveniente da Bergamo. In totale, i contagiati lombardi sono 240, 42 casi riguardano il Veneto, 26 l’Emilia Romagna, due la Toscana, tre il Lazio, il Piemonte e la Sicilia, uno il Trentino Alto Adige e la Liguria. “Ormai è un dato certo che il Coronavirus circolasse in Italia già da alcuni giorni prima che venisse fuori il cosiddetto Paziente Uno, per fortuna al momento abbiamo un focolaio abbastanza circoscritto”, ha spiegato il capo del dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, Gianni Rezza.
Il numero uno della Protezione Civile e commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus Angelo Borrelli, ha inoltre anticipato che, per fronteggiare la carenza di mascherine, guanti in lattice e altro materiale destinato alla protezione sanitaria, firmerà un’ordinanza “che ci consentirà di dare priorità alle nostre esigenze rispetto a quelle commerciali“. “Abbiamo coinvolto tutte le imprese che forniscono questo materiale per una centralizzazione degli acquisti. Ringrazio Confindustria per questo supporto”, ha aggiunto Borrelli.
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Coronavirus, primi casi in Sicilia, Toscana e Liguria
Primi casi di Coronavirus Covid-19 in Sicilia, Toscana e Liguria.
A Palermo si tratta di una turista bergamasca ospite in un albergo del centro cittadino e di due componenti della stessa comitiva. “Abbiamo un sospetto caso positivo che è risultato tale dall’esame del tampone faringeo – ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci rendendo noto il primo caso -. Si tratta di una donna di origine bergamasca, presente in Sicilia assieme ad una comitiva turistica, arrivata a Palermo prima dell’inizio dell’emergenza in Lombardia”.
“La procedura prevista dalle linee guida regionali, in conformità a quelle nazionali, ha consentito di determinare le seguenti azioni – sottolinea Musumeci, in stretto contatto dalla notte col sindaco Leoluca Orlando e con il prefetto Antonella De Miro -: è stato allertato il 118 e confinata la persona assieme al marito; quindi ripetuto due volte l’esame di laboratorio e, in conseguenza del risultato, sono stati confinati tutti coloro che hanno avuto contatti ravvicinati con la coppia, ai quali è stato nella notte prelevato un campione salivare mediante tampone faringeo”. Musumeci sottolinea di aver “immediatamente informato la task force nazionale e l’Istituto Superiore di Sanità per concordare le procedure da adottare. Siamo impegnati dalla notte a mettere in atto le procedure previste, che sono state immediatamente eseguite grazie al lavoro di questi giorni”.
“Il campione esaminato al Policlinico di Palermo – ha aggiunto il governatore siciliano – verrà immediatamente inviato allo Spallanzani per ulteriori verifiche. La signora, che è stata posta in isolamento al reparto di malattie infettive dell’Ospedale Cervello, è pienamente cosciente e mi è stato riferito che non presenta particolari condizioni di malessere”.
In Toscana sono due i casi sospetti positivi che devono essere validati dall’Istituto superiore di sanità. Il primo, a Pescia, riguarda un informatico di 49 anni rientrato giovedì sera da Codogno (Lombardia) dove ha soggiornato tre giorni per lavoro. Fin da venerdì si è messo in autoisolamento volontario su indicazione del medico di famiglia e sotto sorveglianza della Asl. Ieri mattina, lunedì, a seguito di un picco febbrile, ha contattato le strutture sanitarie che gli hanno mandato un’ambulanza del 118 a casa per portarlo, in isolamento, in ospedale a Pistoia per tutti gli accertamenti. L’uomo al momento è in buone condizioni di salute, in isolamento nel reparto di malattie infettive.
Il secondo caso, sospetto anch’esso, riguarda invece un imprenditore fiorentino di 63 anni che ieri mattina, lunedì 24, alle 7.30, è giunto in ambulanza al pronto soccorso di Santa Maria Nuova con sintomi influenzali e difficoltà respiratorie ed è stato poi trasferito al Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri in isolamento, nel reparto di malattie infettive. E’ stabile e non intubato.
In via preventiva sono comunque in corso sui due casi sospetti positivi indagini epidemiologiche relative ai contatti. Questi ultimi sono stati preventivamente sottoposti a isolamento domiciliare con sorveglianza attiva.
Due casi di coronavirus anche in Liguria. Dopo il primo caso positivo che e’ stato
riscontrato ad Alassio, si e’ aggiunto in serata il nuovo di un uomo di 54 anni della provincia della Spezia.
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Coronavirus, salgono a sette i decessi in Italia
“Abbiamo registrato 229 persone contagiate”. Lo ha riferito il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, nel corso di una conferenza stampa per fare il punto sull’emergenza coronavirus.
Borrelli ha spiegato che le persone positive che sono ancora affette dal virus sono 222: 101 ricoverate con sintomi, 27 in terapia intensiva e 94 in isolamento domiciliare. “Nel pomeriggio c’è stato un decesso di una persona di 75 anni di Castiglione d’Adda, una persona che aveva pregresse patologie. Si conferma che tutti quanti i deceduti hanno avuto pregresse patologie”.
Nel dettaglio i casi accertati di Coronavirus in Lombardia sono 167, 32 in Veneto, 18 in Emilia-Romagna, 3 in Piemonte, 3 nel Lazio. I pazienti ricoverati con sintomi sono 101, 27 sono in terapia intensiva, mentre 94 si trovano in isolamento domiciliare. Una persona è guarita, mentre 7 sono decedute (6 in Lombardia e 1 in Veneto).
“Il dato importante – ha aggiunto Borrelli – è che i nuovi contagi sono sono tutti quanti nelle aree della zona rossa. Confermo che non ci sono altri focolai, mentre sul legame tra i due focolai non ho ancora avuto conferma”. Per quanto riguarda il paziente zero, il capo della Protezione Civile ha spiegato che si sta ancora cercando.
“Sulla questione dei tamponi sono state segnalate delle esigenze di ulteriore approvvigionamento ma non mi pare ci siano puntuali difficoltà. Mi auguro che non diventi una pandemia. Non è diventata una pandemia per i dati registrati nel resto del mondo, quindi – ha rassicurato – credo che i dati registrati nel nostro paese siano contenuti entro i numeri ragionevoli e non tali da giustificare un mutamento da epidemia in pandemia”.
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Allo Spallanzani negativi gli ultimi test
“Tutti i test di ricerca del nuovo Coronavirus effettuati in questi giorni sono risultati negativi, ad eccezione della signora cinese, ancora in terapia intensiva ma con condizioni stabili, vigile e orientata e con respiro autonomo e ripresa dell’alimentazione”. E’ quanto rende noto l’Istituto Spallanzani di Roma nel bollettino medico. “Il marito, tuttora ricoverato in regime ordinario, prosegue il percorso di riabilitazione”, si legge. “Sono stati valutati, ad oggi, presso la nostra accettazione 114 pazienti. Di questi, 75, risultati negativi al test, sono stati dimessi. Trentanove sono i pazienti tutt’ora ricoverati”, sottolinea lo Spallanzani.
L’Istituto ha a sua volta “provveduto a formalizzare un accordo con l’Ospedale pediatrico Bambino Gesu’ che prevede, nell’ambito di una estensione della già vigente collaborazione, la presa in carico dei bambini accompagnati dai genitori, con sintomatologia riferibile alla infezione da nuovo coronavirus”.
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Coronavirus, Ricciardi “Oms preoccupata per l’Italia”
“Vogliamo evitare la pandemia. Dobbiamo evitare il secondo passaggio, al momento ci sono focolai epidemici. Non è un terremoto, il modello deve essere diverso. Serve un’unica linea, e le indicazioni devono essere seguite. In Italia la sanità è di competenza costituzionale delle Regioni, ma non ci può essere un modello lombardo, veneto o piemontese”. Così Walter Ricciardi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità a “Mezz’ora in più” su Raitre, in merito al coronavirus Covid-19.
“L’Oms esprime preoccupazione sulla situazione italiana, da un Paese che era all’ultimo posto al primo in pochi giorni. Fra poco rischiamo di superare il Giappone”, ha spiegato Ricciardi. “In questo momento la politica deve fare la politica, e la scienza deve fare la scienza”, ha aggiunto.
“L’Oms ha detto che è un allarme globale, altissimo in Cina e alto nel resto del mondo. Dobbiamo fare in modo che la pandemia non si verifichi. L’Oms è preoccupata per le parti del mondo deboli, come l’Africa – ha sottolineato il membro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità -. L’Italia ha un sistema molto efficiente, ma è debole dal punto di vista della governance, le epidemie sono nemiche del federalismo, del regionalismo”.
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Conte “Limiteremo il contagio”
“Solo all’aeroporto di Fiumicino abbiamo sottoposto a controlli 50 mila passeggeri al giorno. Ma per quanti controlli si possano fare c’è anche un periodo di incubazione. E questo diventa anche un fattore fortuito. Noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare, su suggerimento del comitato tecnico-scientifico. Adesso l’importante è contenere il contagio”. Così il premier Giuseppe Conte ai microfoni di “Domenica In”, su Raiuno, in merito al coronavirus Covid-19.
“Stiamo lavorando in coordinamento stretto con i governatori del Nord. Siamo in costante aggiornamento”, aveva detto poco prima il premier in collegamento con “Mezz’Ora in più” su Raitre.
“Sono rimasto sorpreso da questa esplosione dei casi – ha spiegato -. Il tema della massima precauzione dobbiamo continuarlo, stiamo cercando di delimitare, circoscrivere i focolai, fare di tutto per evitare il contagio. Siamo stati primi in Europa, in prima fila con i controlli più rigorosi. Una spiegazione dell’aumento dei casi potrebbe essere il fatto che facciamo più controlli, questo perché abbiamo optato per una linea di massimo rigore. Vogliamo contenere questo virus, non è da escludere che in altri Paesi possano aumentare, ma non ne facciamo una questione comparativa”.
“Di fronte a questa emergenza non c’è distinzione tra maggioranza e opposizione. Io personalmente ho voluto informare i leader dell’opposizione delle misure che abbiamo preso. Di fronte alla salute dei cittadini, che ci sta a cuore, non ci devono essere colori politici”.
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