“Stiamo parlando di un rischio sanitario che richiede un costante aggiornamento. Dobbiamo mantenerci flessibili e se sarà il caso aggiornare le nostre misure proprio perché mantengano un livello di massima precauzione”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, al termine di una riunione alla Protezione civile sull’emergenza coronavirus, alla quale ha preso parte anche il ministro della Salute Roberto Speranza.
“Stiamo facendo su un caso sospetto tutte le verifiche, non abbiamo ancora l’esito definitivo”, ha spiegato Conte, che ha definito la Protezione Civile italiana “un fiore all’occhiello”.
(ITALPRESS).
Conte “Pronti ad aggiornare le misure sul Coronavirus”
A Verona torna Innovabiomed
Intelligenza artificiale, robotica, digital health, big data, decellularizzazione e oncologia di precisione: sono solo alcuni dei temi che verranno affrontati nel corso della seconda edizione di Innovabiomed “The network place for medical industry”, in programma martedì 10 e mercoledì 11 marzo prossimi al Centro Congressi Palaexpo di Veronafiere. L’evento, dedicato all’incontro e al confronto fra gli esperti della produzione di dispositivi medici, i professionisti e i ricercatori del settore biomedicale, è organizzato da Veronafiere in collaborazione con distrettobiomedicale.it. Partner di Innovabiomed sono Confindustria Dispositivi Medici e Confapi Sanità. Innovabiomed prevede un ricco programma di convegni, tavole rotonde e workshop con relatori di rilievo internazionale, oltre a un’area business con la presenza di aziende che fanno dell’innovazione il punto centrale della propria attività. Fra gli ospiti dell’evento spiccano Mauro Ferrari, presidente del Consiglio Europeo della Ricerca, Tommaso Ghidini, responsabile della divisione Strutture, Meccanismi e Materiali dell’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea e Walter Ricciardi, presidente del Mission Board for Cancer della UE. «L’innovazione è il tratto distintivo di tutte le iniziative organizzate da Veronafiere. Innovabiomed, evento biennale giunto alla seconda edizione, sta diventando un appuntamento di grande rilievo per la comunità medico-scientifica e le imprese del settore, di cui l’Italia è leader europeo», è il commento del presidente di Veronafiere Maurizio Danese. «Anche quest’anno il livello degli incontri e dei convegni organizzati è di alto profilo e sono certo che sapranno offrire spunti e risposte a quanti hanno fatto della ricerca la loro missione». Medici e ricercatori sono costantemente impegnati a perfezionare le cure, ma è l’industria che rende possibile la diffusione dei risultati della ricerca attraverso lo sviluppo di soluzioni innovative in grado di migliorare la qualità della vita delle persone. A Innovabiomed gli specialisti del biomedicale potranno quindi incontrare possibili partner, mettendo a disposizione le loro competenze per l’innovazione. I visitatori sono professionisti del settore R&D, responsabili degli acquisti o provenienti dal settore tecnico delle industrie di produzione di dispositivi medici, ma anche ingegneri, periti, chimici, biologi, responsabili del settore sanitario e operatori del campo economico-finanziario. Il settore dei dispositivi medici genera nel nostro Paese un mercato che vale 16,5 miliardi di euro tra export e mercato interno con 3.957 aziende che formano un tessuto industriale molto eterogeneo, dove le piccole imprese convivono con i grandi gruppi (dati Confindustria Dispositivi Medici). Elevato contenuto tecnologico, rapido tasso d’innovazione e occupazione altamente qualificata sono gli elementi caratterizzanti di un settore che ha connessioni con diverse aree scientifiche: dalla fisica alla meccanica, dalla biologia alla scienza dei materiali, dall’ingegneria all’informatica. È proprio questo elemento di multidisciplinarietà a generare costantemente nuovi campi di applicazione per i risultati della ricerca definendo anche nuovi punti di convergenza fra i diversi ambiti della filiera industriale.
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Ad Agrigento un convegno sulla farmacia dei servizi
Prepararsi alla sperimentazione della farmacia dei servizi, e contestualizzarla nel percorso di evoluzione della figura del farmacista avviato con il Documento sulla professione che la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi) aveva presentato nel 2006 a Palazzo Marini.
Queste le finalità del Convegno “Farmacia dei servizi una scelta, tante opportunità: servizio sanitario, professionisti, cittadini” che si svolgerà domenica 9 febbraio (ore 9.30, Hotel Dioscuri Bay Palace, San Leone-Agrigento). L’evento è organizzato dall’Ordine dei farmacisti della Provincia di Agrigento e dall’Associazione titolari di farmacia della provincia (A.Ti.Far Federfarma Agrigento). I Lavori saranno aperti dal presidente dell’Ordine, e segretario della Fofi, Maurizio Pace e da Claudio Miceli, presidente dell’ A.Ti.Far.
La prima parte della mattinata verte su una tavola rotonda intitolata “Dalla Legge 69/2009 alle Linee di indirizzo per la sperimentazione: il percorso della farmacia dei servizi”, alla quale parteciperanno, con il segretario Pace, Andrea Mandelli, presidente della Fofi, Ruggero Razza, assessore regionale alla Salute, Roberto Tobia, segretario Federfarma nazionale e Toti Amato, presidente dell’Ordine dei Medici chirurghi e odontoiatri della Provincia di Palermo, componente del Comitato centrale della FNOMCeO.
Dopo questo inquadramento del ruolo della farmacia dei servizi e dei passi che hanno portato all’attuale implementazione nelle Regioni, si aprirà una sessione di relazioni tematiche dedicate agli aspetti operativi della sperimentazione. Le linee di indirizzo della sperimentazione e il cronoprogramma saranno trattati da Gianni Petrosillo, presidente Federfarma Bergamo e membro del Comitato di presidenza Federfarma nazionale, mentre iPasquale Cananzi, farmacista dirigente del “SERVIZIO 7 – FARMACEUTICA” della Regione siciliana affronterà gli aspetti peculiari del cronoprogramma della Regione. Il tema della formazione dei farmacisti che parteciperanno alla fase sperimentale sarà l’oggetto della relazione di Roberto Sanfilippo, direttore Centro per la formazione permanente e l’aggiornamento del personale del Servizio sanitario della Regione siciliana.
Infine, con la relazione “Gli strumenti della sperimentazione: la piattaforma di Promofarma”, Nicola Stabile, presidente di Promofarma – piattaforma Federfarma Servizi, illustrerà le modalità concrete con cui i farmacisti erogheranno i servizi e le prestazioni previste e ne registreranno i dati. Seguirà uno spazio riservato ai quesiti dei partecipanti e alla discussione.
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Boehringer Ingelheim Italia è “Top Employer Europe”
Boehringer Ingelheim Italia, per il secondo anno consecutivo, è stata certificata da Top Employers Institute “Top Employer Europe 2020” e “Top Employer Italia 2020”.
Le aziende certificate Top Employer si distinguono per l’impegno a fornire le migliori condizioni di lavoro ai propri collaboratori e per l’attuazione di Best Practice focalizzate sullo sviluppo e sul benessere delle persone. Top Employers Institute esamina l’implementazione di queste Best Practice HR e come vengono supportate attraverso strumenti di Strategy, Ownership, Practices, Measurement and Technology.
“Siamo un’azienda che opera nel campo della salute e per noi il paziente è la figura centrale delle nostre attività. Nei valori fondamentali della cultura aziendale di Boehringer Ingelheim c’è lo stesso approccio per il benessere dei collaboratori, che si devono sentire elementi ‘centrali’ per l’azienda – spiega Antonio Barge, Direttore HR di Boehringer Ingelheim Italia -. Per conciliare le responsabilità professionali con la vita oltre il lavoro, abbiamo scelto una gamma diversificata di servizi e abbiamo voluto dare segnali significativi: ad esempio, siamo stati pionieri nel lavoro da casa introducendolo già molti anni fa e, da due anni, in termini di smart working, ogni collaboratore con attività di ufficio, con qualsiasi inquadramento organizzativo, è libero di lavorare da casa senza alcun limite massimo di giorni lavorativi/anno. Ovviamente questo è possibile solo con uno stretto rapporto di fiducia tra i collaboratori ed i propri capi, ma è altrettanto vero che un collaboratore che si sente responsabilizzato esprime performance migliori”.
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Isolato il Coronavirus responsabile dell’epidemia
I virologi dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani”, a meno di 48 ore dalla diagnosi di positività per due pazienti in Italia, sono riusciti, primi in Europa, a isolare il virus responsabile dell’infezione.
Avere a disposizione il virus è un passo fondamentale che permetterà di perfezionare i metodi diagnostici esistenti e allestirne di nuovi. Inoltre permetterà di studiare i meccanismi della malattia per lo sviluppo di cure e la messa a punto del vaccino. La sequenza parziale del virus isolato nei laboratori dello Spallanzani, denominato 2019-nCoV/Italy-INMI1, è stata già depositata nel database GenBank, e a breve anche il virus sarà reso disponibile per la comunità scientifica internazionale.
Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’INMI, osserva che “l’isolamento del virus permetterà di migliorare la risposta all’emergenza coronavirus, di conoscere meglio i meccanismi dell’epidemia e di predisporre le misure più appropriate”.
CORONAVIRUS, SALE A 259 NUMERO MORTI IN CINA
Con i suoi 46 nuovi decessi e i suoi 2.102 nuovi casi confermati, ieri è stata la giornata con il bollettino più grave dell’epidemia di coronavirus di Wuhan.
I dati, forniti dalla Commissione sanitaria nazionale cinese, portano il conteggio totale delle morti a 259 e quello dei contagi accertati a quota 11.791.
CORONAVIRUS, DICHIARATO LO STATO D’EMERGENZA
Il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza in merito al coronavirus 2019-nCoV. “Alla luce della dichiarazione di emergenza internazionale dell’OMS abbiamo attivato gli strumenti normativi precauzionali previsti nel nostro Paese in questi casi, come già avvenuto nel 2003 in occasione dell’infezione Sars. Le misure assunte sono di carattere precauzionale e collocano l’Italia al più alto livello di cautela sul piano internazionale”, ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, al termine del Cdm.
Sono “in condizioni discrete” i due turisti cinesi ricoverati da ieri all’Istituto Spallanzani di Roma per
aver contratto il Coronavirus. E’ quanto emerso dal bollettino sanitario dell’Istituto, dove sono attualmente ricoverati “altri 12 pazienti cinesi, sottoposti al momento al test; altri 9 sono stati isolati e poi dimessi dopo il risultato del test; altri 20 soggetti asintomatici, che hanno avuto contatti primari con i ricoverati, sono in osservazione presso il nostro istituto”, ha detto Emanuele Nicastri, direttore Malattie Infettive ad alta intensità dell’ospedale, nel corso di una conferenza stampa presso l’Istituto. Gli infetti sono una donna di 65 anni e il marito di 66, provenienti dalla provincia di Wuhan, entrambi in condizioni discrete anche se l’uomo presenta “un interessamento polmonare piu’ pronunciato”, ha aggiunto Nicastri.
“Bisogna evitare allarmismi ma dire che non ci saranno altri casi è negare la realtà – ha detto il direttore scientifico dello Spallanzani, Giuseppe Ippolito -. Bisogna evitare la discriminazione con i cittadini cinesi che sono in Italia. Loro sono molto interessati a proteggersi e a interagire con il sistema sanitario nazionale”.
“Confermiamo che la situazione è sotto controllo, il sistema Italia ha adottato una linea di prevenzione e di precauzione con la soglia più elevata in Europa, siamo assolutamente fiduciosi che terremo sotto controllo i due casi che abbiamo già accertato”, ha detto il premier Giuseppe Conte, al termine della riunione del Comitato Operativo della Protezione Civile sull’emergenza coronavirus.
“Il ministro Speranza ha proposto come commissario delegato per questa emergenza il dottor Borrelli, capo della Protezione Civile”, ha annunciato Conte.
“Siamo l’unico paese europeo che ha interrotto i voli per la Cina e che ha adeguato le proprie istituzioni alle indicazioni dell’Oms. Abbiamo scelto un livello d’attenzione che è il più alto in Europa”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza.
(ITALPRESS).
CORONAVIRUS, DUE CASI ACCERTATI IN ITALIA
“Abbiamo anche in Italia, per la prima volta, due casi accertati di Coronavirus. Si tratta di due turisti cinesi nel nostro Paese da pochi giorni”. Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi. I due turisti si trovano in isolamento allo Spallanzani di Roma “e in buone condizioni, la tempestività dell’intervento ci fa pensare che non ci sono persone esposte. Appena sono comparsi i sintomi i pazienti sono stati presi in isolamento e quindi protetti, questo ci fa essere abbastanza tranquilli”, ha sottolineato Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani. Sulla stessa lunghezza d’onda il ministro della Salute Roberto Speranza. “La situazione è totalmente sotto controllo, niente allarmismi”.
“Eravamo già vigili e molto attenti, non ci siamo fatti trovare impreparati – ha poi aggiunto Conte -. Il ministro Speranza ha già adottato un’ordinanza che chiude il traffico aereo da e per la Cina. Non c’è nessun motivo di creare panico e allarme sociale”.
In una nota, l’assessorato alla Sanità e l’Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio fa sapere che “è già stata attivata la sorveglianza sanitaria alle persone venute in contatto con la coppia ricoverata presso l’istituto nazionale malattie infettive Spallanzani. Sono scattate tutte le misure previste dai protocolli sia per quanto riguarda alcune persone dell’albergo, sia riguardo gli altri componenti del gruppo di turisti. Al momento sono tutti asintomatici e non destano preoccupazione”.
Intanto, l’Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato l’emergenza globale per il Coronavirus. Ad annunciarlo il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra.









