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In Sicilia nasce la “Rete assistenziale per il trattamento integrato dell’obesità”

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PALERMO (ITALPRESS) – L’assessorato alla salute della Regione Siciliana ha istituito la “Rete assistenziale per il trattamento integrato dell’obesità dell’adulto”. Un sistema – presentato ieri al Congresso Regionale Sio-Società italiana obesità Sicilia – che consentirà un approccio multidisciplinare che prevede uno stretto collegamento tra diversi livelli di cura, dai medici di medicina generale, agli specialisti di riferimento, ai dietisti e agli altri professionisti, ciascuno per le rispettive competenze ed il proprio ruolo, in grado di prendere in carico il paziente e gestirne il processo di cura, coerentemente con percorsi assistenziali personalizzati, integrati e condivisi, monitorando gli indicatori di processo ed esito intermedio. Il tutto è stato reso necessario per l’alta complessità clinica e l’insorgenza di patologie connesse all’obesità che rendono necessario un approccio che garantisce la gestione completa e integrata della malattia, dalla prevenzione alla cura farmacologica, alla chirurgia bariatrica, fino alla riabilitazione nutrizionale post-chirurgica. “Questo documento – ha sottolineato Silvio Buscemi, componente del tavolo tecnico che ha contribuito all’istituzione della rete, e presidente della Sio – ci pone tra le regioni virtuose. Siamo, insieme al Veneto, l’unica regione ad aver esitato una rete dei centri per l’obesità. Ciò implica che i pazienti avranno dei riferimenti sicuri in un ambito che molto spesso è dispersivo. Il paziente avrà i centri a cui rivolgersi, con la Regione Siciliana che rimborserà i costi a coloro che si sottoporranno agli interventi nei centri riconosciuti”.

Di seguito i centri: Centri di I livello: A.O.R Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello – Palermo P.O. Ingrassia – Centro Prevenzione e Cura per Obesità – ASP di Palermo P.O. Maggiore di Modica – Asp Ragusa P. O. Umberto 1 – Asp Siracusa P.O. S. Antonio Abate – Asp Trapani Associazione Oasi Maria SS di Troina – Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (EN) Casa di Cura Regina Pacis di San Cataldo (CL.) Centro Catanese di Medicina e Chirurgia s.p.a. di Catania Casa di Cura Villa Salus di Siracusa Fondazione Istituto G. Giglio – di Cefalù PA IRCCS Neurolesi Bonino Pulejo-Piemonte di Messina Centri Spoke II livello Casa di Cura Candela di Palermo Casa di Cura Macchiarella di Palermo C.C.D. G.B. Morgagni srl di Catania Casa di Salute “Attardi” di Santo Stefano Quisquina (AG) Casa di Cura Carmona srl di Messina (sotto monitoraggio per la parte medico-strumentale) Casa di Cura Villa Salus sas di Messina Centro di Elevata Specializzazione per l’Obesità grave e la Chirurgia post-bariarica AOU Policlinico “P. Giaccone” di Palermo (da sottoporre a Monitoraggio solo per la parte Chirurgica)

Centri Hub III livello: Ospedale Buccheri La Ferla – di Palermo ARNAS Garibaldi di Catania A.O. Cannizzaro di Catania (sotto monitoraggio per la parte strumentale) AOU G. Martino di Messina. (ITALPRESS) .

foto xd6/Italpress

 

Obesità fenomeno in crescita, esperti a confronto a Palermo

PALERMO (ITALPRESS) – “Oggi come non mai è bene aggregarsi e incontrarsi. Tutte le professioni sanitarie che si occupano di obesità devono fare massa critica e unione per contrastare un fenomeno dilagante”. Cosi Silvio Buscemi, responsabile scientifico del 1º Congresso regionale della Sio (Società italiana dell’obesità) Sicilia, aprendo i lavori allo Steri di Palermo. “E’ una malattia, non un vezzo. E per questo richiede un trattamento – spiega -. Molte delle complicanze dell’obesità che un tempo valutavamo separatamente, come il diabete, l’ipertensione o le malattie cardiovascolari, spesso sono una diretta conseguenza dell’obesità. E’ un problema che riguarda tutte le fasce sociali, tutte le età e tutti gli strati culturali”.
I numeri sono in costante aumento: “Più scendiamo al sud dell’Europa e dell’Italia più troviamo una prevalenza elevata. Stimiamo una prevalenza di obesità e sovrappeso che supera il 40%. Bisogna affrontarla con più strategie definite: la dieta, lo stile di vita o la strategia farmacologica, cosa che oggi è finalmente realtà. E nei prossimi mesi ci saranno nuovi farmaci. Infine, il trattamento chirurgico. Ogni paziente ha un proprio vestito, serve adattargli la strategia più appropriata”.
Poi ancora, sul gap Nord-Sud: “E’ di circa il 10% e questo riguarda anche le fasce d’età più piccole. E’ qualcosa a cui dobbiamo pensare da subito. Viviamo in un ambiente obesiogeno. Per questo il problema va affrontato da più parti, anche con l’alleanza scuola-famiglia”.
Infine, Buscemi si è soffermato sull’importanza di diffondere le strategie nel territorio: “Non possiamo fare a meno dei medici di medicina generale che vanno coinvolti di più, in un’alleanza che è strategica e vincente per la salute dei nostri concittadini”. Presente anche Salvatore Iacolino, capo del Dipartimento pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute della Regione Siciliana: “Il principio della condivisione è fondamentale, così come l’approccio multidisciplinare – ha spiegato Iacolino -. C’è bisogno di un’attività finalizzata, non solo attraverso l’assistenza ma anche attraverso una ricerca coerente con i bisogni di salute. E questo è un bisogno di salute attuale e concreto”.
Un ruolo fondamentale lo giocano anche i dietisti: “E’ necessario, oltre che l’alimentazione corretta, un sano stile di vita – ha concluso Viviana Papale, dell’Asp di Catania -. Bisogna diffidare delle diete ‘fai da tè che nel breve possono essere efficaci, ma col passare del tempo possono creare dei problemi”.

– foto xd6/Italpress –
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Covid, in calo positivi e decessi

ROMA (ITALPRESS) – Calano del 2% i nuovi contagi da Covid nella settimana tra il 26 ottobre e l’1 novembre: 27.372 nuovi casi positivi con una variazione di -2 % rispetto alla settimana precedente (27.923); 148 deceduti con una variazione di -24,5% rispetto alla settimana precedente (196); 206.098 tamponi con una variazione di -7,8% rispetto alla settimana precedente (223.550). Lo riporta il bollettino settimanale COVID diffuso dal ministero della Salute.
Tasso di positività del 13,3% con una variazione di +0,8% rispetto alla settimana precedente (12,5%).
Tasso di occupazione in area medica a 5,8% (3.620 ricoverati) rispetto a 5,7% (3.546 ricoverati) al 25 ottobre 2023.
Tasso di occupazione in terapia intensiva a 1,2% (102 ricoverati) rispetto a 1,3% (111 ricoverati) al 25 ottobre 2023.
“I dati sono sempre più confortanti. Il Ministero della Salute continuerà a tenere informata l’opinione pubblica sull’andamento delle malattie respiratorie oltre, naturalmente, il Covid.
In questa fase è importante che si proteggano i più fragili – spiega il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Francesco Vaia -. Rinnoviamo il nostro invito alle Regioni che fanno più fatica a rendere sempre più il vaccino un farmaco di prossimità, attivandosi soprattutto con i medici di famiglia e le farmacie, protagonisti indiscussi della fase acuta dell’emergenza”.
-foto ufficio stampa Ministero Salute –
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Istituti Clinici Zucchi ottengono Certificazione sulla Parità di Genere

MONZA (ITALPRESS) – Gli Istituti Clinici Zucchi (Gruppo San Donato), con sede a Monza, Carate Brianza e Brugherio, sono tra i primi in Italia ad aver ricevuto la Certificazione sulla Parità di Genere. Il riconoscimento è stato ottenuto attraverso un auditing condotto da Certiquality, tra i più importanti Organismi di Certificazione dei Sistemi di Gestione Aziendale, sulla base della prassi di riferimento UNI/Pdr 125:2022, che prevede misure volte ad assicurare sul luogo di lavoro la parità di genere e l’equilibrio tra ruoli e opportunità di carriera e retribuzioni, che è anche uno dei 17 obiettivi elencati nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Il risultato positivo del processo di auditing testimonia l’impegno di tutto l’ospedale per una maggior inclusione e valorizzazione professionale delle donne e per la diffusione di politiche in termini di parità di genere.
L’attenzione degli Istituti Clinici Zucchi a questa tematica si concretizza nella redazione di un Piano Strategico Parità di Genere. Il Piano, redatto e gestito da un Comitato Guida, è in linea con la normativa nazionale ed europea e intende favorire una piena partecipazione, una migliore valorizzazione e un benessere individuale e collettivo di tutte le persone che lavorano presso gli Istituti Clinici Zucchi. Gli obiettivi prioritari del Piano Strategico che verranno realizzati nell’arco dei prossimi tre anni e tracciati dal Comitato Guida, attraverso un sistema di indicatori di performance, riguardano: cultura e strategia attraverso la promozione di attività per aumentare la consapevolezza sulla parità di genere; la governance, sostenendo la prospettiva di genere nella pratica clinica; processi di human resources per finalizzare un sistema di monitoraggio dell’implementazione del Piano Strategico e della raccolta dati sull’equità remunerativa; opportunità di crescita ed inclusione delle donne; contrasto alle molestie sessuali e alla violenza di genere; tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.
“Siamo orgogliosi di essere tra i precursori nel settore sanitario italiano ad aver ricevuto questa certificazione. Crediamo fermamente che il superamento di alcune barriere culturali, la partecipazione delle donne alle decisioni economiche e sociali, la valorizzazione dei talenti e una maggiore consapevolezza sulla parità di genere possano incrementare le performance aziendali e creare un futuro più inclusivo” commenta Renato Cerioli, amministratore delegato degli Istituti Clinici Zucchi.

foto: ufficio stampa Gruppo San Donato

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Cittadini “Soddisfazione per ratifica accordo ponte Ccnl Aiop/Rsa 2012”

ROMA (ITALPRESS) – “La ratifica dell’Accordo Ponte, inerente la parte economica ed alcuni istituti normativi del CCNL AIOP/RSA 2012 è, per AIOP, motivo di grande soddisfazione ed assume notevole importanza perchè è stato definito con le principali sigle sindacali, aprendo, dopo anni, una nuova fase di negoziazione con le Organizzazioni Sindacali”. Così Barbara Cittadini, Presidente Nazionale AIOP – Associazione Italiana Ospedalità Privata – commenta la ratifica di giovedì 26 ottobre 2023 dell’Accordo Ponte firmato con CGIL-CISL-UIL, UGL e FIALS inerente la parte economica ed alcuni istituti normativi del CCNL AIOP/RSA 2012.
“Con questo Accordo – prosegue la Presidente Nazionale – ci assumiamo l’impegno comune ad aprire, da gennaio 2024, un tavolo finalizzato alla sottoscrizione di un Contratto Unico di settore: l’ambizioso e condiviso obiettivo è quello di porre al Governo il tema della sistematica copertura dei CCNL della componente di diritto privato del SSN”.
Enrico Brizioli, Capo Delegazione trattante AIOP RSA, ha aggiunto: “L’accordo Ponte Aiop apre una fase nuova per i contratti del settore socio-sanitario, un settore di più di 500.000 addetti, che costituisce una componente essenziale del sistema di welfare del Paese, e nel quale è necessario superare l’attuale frammentazione di sigle datoriali e sindacali per poter adeguatamente tutelare lavoratori ed imprese e negoziare con il governo le necessarie coperture dei costi”.
“La ratifica – precisa Barbara Cittadini – testimonia la sensibilità e il senso di responsabilità di Aiop e dei suoi Associati in merito all’esigenza di tutelare i servizi essenziali del Paese, i bisogni degli utenti e la dignità di tutti gli operatori del settore, rispetto ai quali chiediamo l’intervento del Governo e delle Regioni. L’Accordo, infatti, introduce significativi aumenti delle retribuzioni tabellari per adeguarle al mercato del lavoro e rispondere alle aspettative dei lavoratori, aggiornando, altresì, alcuni istituti normativi alla legislazione vigente: questo rappresenta un importante sforzo da parte delle aziende che, oggi, sono gravate dai forti aumenti di costi di produzione e remunerate con tariffe datate ed inadeguate. Nonostante questo, abbiamo avviato un percorso che desideriamo proseguire con la medesima unità di intenti e determinazione, in considerazione delle tante e complesse sfide che il Servizio Sanitario Nazionale dovrà affrontare”, conclude la Presidente Nazionale AIOP.

– Foto ufficio stampa Aiop –

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L’ecografia alleata sempre più preziosa per la medicina

MILANO (ITALPRESS) – L’ecografia è un esame che utilizza degli ultrasuoni, onde sonore ad alta frequenza e bassa potenza. Per questo, si tratta di un’indagine innocua, che non presenta controindicazioni, che si esegue con sonde appoggiate sulla superficie corporea, cosparsa da un gel acquoso salino. Le sonde emettono ultrasuoni e ricevono echi, che vengono elaborati per ricavare un’immagine interpretabile della parte del corpo che si vuole indagare. In particolare, l’ecografia internistica è utile per lo studio di gran parte degli organi, a eccezione dell’osso e di quelli che contengono aria. L’ecografia, inoltre, è sempre più utilizzata in medicina e rappresenta, insieme alla visita, il primo passo nel percorso diagnostico e clinico del paziente. Questi alcuni dei temi trattati da Emanuele Fedriga, specialista in radiologia, radiodiagnostica e radioterapia oncologica, nonchè consulente radiologo della Casa di Cura Madonnina del gruppo san Donato e presso il Centro Diagnostico Italiano, intervistato da Marco Klinger per Medicina Top, format tv dell’agenzia Italpress.
“Quello dell’ecografia è un esame poco invasivo, che non ha effetti collaterali perchè non usa onde che possono danneggiare la persona sottoposta, e fornisce un sacco di informazioni che inizialmente sono partite soltanto dalla morfologia, ma che ora ci consentono di dare sempre più indicazioni – ha esordito -. Mentre prima si diceva soltanto quel che si vedeva, ora l’ecografia è diventata multiparametrica, riesce a dare informazioni sull’organo che si va a studiare. E’ un bel passo avanti – ha aggiunto -. Nel futuro immagino macchine sempre più sofisticate che possano dare un’immagine che non sia solo morfologica ma anche funzionale”. In Italia ogni giorno si fanno milioni di ecografie, essendo il primo esame in assoluto, e in Pronto Soccorso c’è l’ecografia di primo approccio, fatta a quasi tutti i pazienti: “Ci sono dei cristalli che sono presenti dentro la sonda e che vengono attivati, semplicemente è l’equivalente di un ecoscandaglio, manda delle specie di freccette che vanno contro l’organo – ha spiegato sul modo in cui si effettua un’ecografia -. L’importante che non ci sia aria oppure osso, perchè in quel caso non riesce a dare un’immagine. Tutto quello che è solido o che si può riempire con l’acqua, come la vescica, può essere studiato con l’ecografia e anche molto bene”. E sono svariati i campi di applicazione dell’ecografia: “Nell’esame della tiroide, perchè dopo una certa età specie nella donna possono comparire tanti noduli. Con un’evoluzione dell’ecografia riusciamo a dire non solo cosa vediamo ma esattamente di che cosa si tratta – ha sottolineato -. Per quanto riguarda le patologie intestinali, va detto che non possiamo vedere polipi e tumori, discorso diverso per le malattie infiammatorie, come il colon irritabile o l’intestino irritabile. Con l’ecografia riusciamo a dire un sacco di cose: riusciamo a confermare la diagnosi, se troviamo per esempio il morbo di Chron riusciamo a valutare la terapia, quanto è vascolarizzata la parete, se la terapia funziona e come mandarla avanti – ha aggiunto Fedriga -. Per l’esame della mammella, la diagnosi precoce del tumore non si può fare con l’ecografia ma non con la mammografia. Bisogna fare sempre prima la mammografia, poi si viene con quella già fatta e noi facciamo l’ecografia. Non il contrario, perchè se la mammografia dice è negativa, io posso comunque vedere un punto mirato con l’ecografia. Un conto è vedere un quadro da due metri e un conto da venti centimetri”.
Il Bel Paese fa però i conti con un numero esiguo di ecografisti esperti e con il fatto che non esiste un titolo di ecografista: “Tutti i medici possono farla, basta che uno compri l’apparecchio e si mette a farla, poi però se si sbaglia sono dolori – ha ricordato -. Il ginecologo fa la parte ostetrica e ginecologica ed è adatto in quell’area, per il resto si rischia molto, non essendoci nessuna regola, non si ha nemmeno bisogno di fare un corso base. E’ molto importante avere una macchina aggiornata, che sia qualitativamente affidabile, ma rimane sempre il problema di chi la guida, se uno non sa le cose puoi dargli in mano la macchina più bella del mondo, ma gli risulterà difficile leggere e interpretare. In Italia gli ecografisti esperti non sono tantissimi, si fa fatica a trovarli e il problema è quanto ci si può fidare – ha concluso -. Speriamo che non si arrivi come negli Usa, dove l’ecografia la fa un tecnico e poi la interpreta il medico, in Italia dobbiamo mantenere tutto il processo nelle mani di un medico”.

– Foto Italpress –

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Donati organi al Policlinico di Palermo, salvati 4 pazienti

PALERMO (ITALPRESS) – Al momento del rinnovo della carta d’identità aveva espresso la volontà di donare gli organi e la sua scelta è stata ribadita dal marito che ha rinnovato il consenso alla donazione. La generosità di una donna deceduta al Policlinico ha salvato quattro pazienti in attesa di trapianto. Sono stati prelevati cuore, reni, fegato e cornee, queste ultime inviate alla Banca degli occhi di Mestre.
“Ai familiari va un pensiero di gratitudine e vicinanza – afferma il Commissario dell’Azienda ospedaliera universitaria, Maurizio Montalbano – L’atto di grande generosità della signora è un insegnamento importante sul valore della donazione di organi e deve essere da stimolo affinchè la cultura della donazione si diffonda sempre di più”.
Una volta avviate le complesse procedure, e allertato il Coordinamento operativo del Centro regionale trapianti, è scattato il periodo di sei ore di osservazione di morte cerebrale, al termine del quale sono iniziate le operazioni chirurgiche di prelievo degli organi.
A gestire il processo di donazione è stato il professore Maurizio Raineri, responsabile dell’unità semplice di Terapia intensiva post-operatoria e Neurorianimazione e Coordinatore locale per i trapianti dell’AOUP, affiancato dall’equipe medica costituita da Andrea Cortegiani, Mauro Galati, Stefania Zerbo, Filippo Brighina, e dalla psicologa del Centro Regionale Trapianti in servizio presso il Policlinico, Elena Massihnia.

– foto: ufficio stampa Policlinico Giaccone –

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Barilla, Coop e Danone insieme ai pediatri contro l’obesità infantile

TORINO (ITALPRESS Torino, 30 ottobre 2023 – L’alleanza Barilla, Coop e Danone (aBCD), durante la cerimonia di chiusura del 78esimo Congresso Italiano di Pediatria, ha consegnato alla Società Italiana di Pediatria (SIP) il progetto Vivismart, la piattaforma digitale interattiva pensata per insegnanti e famiglie per diffondere una cultura dell’alimentazione incentrata sulla dieta mediterranea e l’esercizio fisico. Ad oggi nel progetto sono stati coinvolti 1.801 insegnanti, 2.511 famiglie e più di 40.000 bambini delle classi 3°, 4° e 5° elementare. La piattaforma è un valido aiuto per contrastare la crescente obesità infantile, che purtroppo tocca anche il nostro Paese.
Secondo l’European Regional Obesity Report 2022 dell’OMS, circa 1 bambino in età scolare su 3 nella regione Europea convive con l’obesità o il sovrappeso, e questo numero è destinato ad aumentare. Purtroppo, nello stesso report, l’Italia nella classe di età 5-9 anni è il Paese con la percentuale più elevata (42%) di bimbi in sovrappeso od obesi. Aiutare a contrastare l’obesità infantile rappresenta una delle principali sfide di salute pubblica del nostro tempo. Le numerose campagne di educazione che si sono avute negli ultimi anni per contrastare questo fenomeno non hanno purtroppo ottenuto i risultati sperati come dimostrano i dati a livello europeo e anche globale.
Il progetto Vivismart non è solamente una campagna di comunicazione, ma è un percorso educativo stimolante e coinvolgente da fare con i bambini, le loro famiglie e gli insegnanti sull’educazione alimentare e sugli stili di vita sani, validato da medici competenti, coinvolgente per i bimbi in età scolare, le loro famiglie e gli insegnanti.
L’efficacia del progetto è stata confermata da una ricerca scientifica sviluppata dalle Università LUMSA, Napoli Parthenope e Roma Tre che rileva un significativo incremento delle competenze dei bambini relativamente alle scelte alimentari salutari (in termini di qualità e quantità degli alimenti) ed all’importanza dell’attività fisica, oltre che un’influenza positiva dei bambini sui comportamenti di tutta la famiglia. In particolare, la Campagna ha avuto un impatto positivo sul consumo di acqua, frutta e verdura e sulla riduzione del consumo di dolci e della sedentarietà (Evaluating a social marketing campaign on healthy nutrition and lifestyle among primary-school children: A mixed-method research design – PubMed (nih.gov)).
ViviSmart è stato realizzato grazie anche alla partnership digitale con Kulta che ha accompagnato il progetto fin dalla sua origine.
“Prevenire l’obesità infantile rappresenta una delle principali sfide di salute pubblica del nostro tempo. Il progetto ViviSmart testimonia che campagne di educazione sanitaria che hanno come protagonisti i bambini stessi possono rivelarsi estremamente efficaci nel migliorare le loro conoscenze su alimentazione e stili di vita sani, nel ridurre la sedentarietà, nell’aumentare il consumo di cibi sani e, persino, nel migliorare le abitudini alimentari dell’intera famiglia. La Società Italiana di Pediatria potrà dare un ulteriore impulso a questo progetto dal momento che il pediatra è la figura di riferimento per il bambino, in tutte le fasi della crescita, e per la sua famiglia”, afferma la Presidente della Società Italiana di Pediatria Annamaria Staiano.
“La consegna alla Società Italiana di Pediatria rappresenta una fase di ulteriore evoluzione di ViviSmart” afferma Francesco Del Porto, Presidente Regione Italia di Barilla “un progetto nato dalla collaborazione tra Barilla, Coop e Danone, che si sono unite per promuovere la diffusione di corretti stili di vita attraverso contenuti e materiali quanto mai attuali e prospettici per la scuola e la formazione delle nuove generazioni. Ritengo importante sottolineare il grande lavoro scientifico su cui si basa il progetto, insieme all’evoluzione della parte di comunicazione, il tutto reso possibile da una attenta valutazione dei risultati e delle evidenze emerse durante questi anni di forte impegno. Questo ha reso ViviSmart sempre più gradito ai bambini, utile ed efficace per gli insegnanti e facile da adottare per le famiglie, tutti presupposti essenziali per renderlo apprezzato e preso in carico dalla Società Italiana di Pediatria che ne proseguirà la diffusione e la valorizzazione”.
“Come Coop ci occupiamo degli aspetti nutrizionali dei nostri prodotti e di educazione al consumo consapevole ormai da decenni e l’occasione di innovare con un programma per contrastare l’obesità infantile insieme a Barilla e Danone, è stato colto con entusiasmo dalle nostre Cooperative, portando la nostra esperienza e i rapporti con le scuole– osserva Renata Pascarelli Direttrice Qualità e Sostenibilità Coop Italia – Allo stesso modo è importante che lo strumento che è nato con questa esperienza non vada perso ma anche divenga un nuovo punto di partenza per i pediatri e le famiglie. Nell’ultimo secolo l’alimentazione degli italiani è stata stravolta dalla crescita dell’economia e dei sistemi di produzione. È quindi importante che ci sia la possibilità di apprendere come scegliere al meglio le occasioni alimentari che oggi abbiamo, non tralasciando l’attività fisica”.
“La missione di Danone è portare la salute attraverso l’alimentazione al maggior numero possibile di persone – dichiara Fabrizio Gavelli, Presidente e Amministratore Delegato di Danone Italia e Grecia -. Cominciare dai bambini, che sono il nostro futuro, è fondamentale come essenziale è educarli a una sana alimentazione e ad adottare stili di vita sani che privilegino il movimento. Attraverso il progetto Vivismart, grazie all’alleanza con Barilla e Coop, abbiamo voluto dare il nostro contributo facendo intervenire tutte le competenze necessarie per un obiettivo così ambizioso: dai medici ai professionisti della comunicazione. Sono orgoglioso che un progetto così valido possa continuare a diffondersi nelle scuole italiane e tra i bambini di età scolare grazie alla serietà e all’attenzione della Società Italiana di Pediatria”.
L’alleanza nasce dalla consapevolezza di Barilla, Coop e Danone della necessità di agire per contrastare un problema, l’obesità infantile, che riguarda la comunità intera e rischia di acuirsi nel periodo storico che stiamo vivendo. Si tratta di un’esperienza del tutto nuova a livello europeo, che vede tre grandi aziende unite per la realizzazione di un impatto sociale positivo sulla salute delle nuove generazioni, che ha dato vita a un laboratorio sociale brillante e coeso.
Il successo dell’alleanza e dell’esperienza di ViviSmart sono frutto, da un lato, della inedita collaborazione tra tre realtà del settore alimentare accomunate da una responsabilità sociale comune e condivisa, dall’altro dell’analisi accurata dei risultati e delle evidenze emerse dalle edizioni sperimentali. Questo ha permesso di modellare strada facendo l’approccio di ViviSmart, per avvicinarlo sempre di più alla sensibilità e al gradimento dei bambini, delle famiglie e degli insegnanti a cui si rivolge.
ViviSmart – Nutrirsi, Muoversi, Vivere meglio (www.scuolachannel.it) è uno strumento concreto, di facile fruizione e stimolante, frutto di un progetto la cui fase sperimentale è avvenuta tra settembre 2017 e maggio 2019 coinvolgendo 4 città (Milano, Parma, Genova, Bari), 17 scuole, 106 classi, 120 insegnanti, 2.275 bambini e famiglie, 17 punti vendita Coop, per un totale di 29.575 ore di attività fatte dai bambini. Nel 2021 è stata presentata una versione digitale pensata per poter essere utilizzata sia in presenza sia in digitale, divenendo così uno strumento versatile facilmente a disposizione di tutti. Nel 2022, grazie al kit ViviSmart, il progetto di aBCD è inoltre entrato a far parte della Green Community del Piano RiGenerazione Scuola, il Piano del Ministero dell’Istruzione attuativo degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU per accompagnare le scuole nella transizione ecologica e culturale e nell’attuazione dei percorsi di educazione allo sviluppo sostenibile previsti dall’insegnamento dell’educazione civica.
È un percorso ludico-educativo in 7 tappe tematiche, pensate in progressione e interconnesse, ognuna contraddistinta da una specifica e varia dotazione di risorse digitali facili da fruire su ogni device. Sette tappe come i sette giorni della settimana durante i quali mettere in pratica scelte consapevoli, all’insegna dei buoni principi della dieta mediterranea e dell’attività fisica. Un percorso che le scuole potranno adottare e inserire tra le attività da far svolgere nell’ambito dell’educazione civica, e che le famiglie potranno seguire a casa mettendo in pratica quanto i bambini avranno imparato a scuola.
Insegnanti e genitori hanno a disposizione per ognuna delle sette tappe tematiche guide e schede teoriche, video laboratori, infografiche, giochi tematici interattivi, podcast. Il tutto elaborato con una veste grafica accattivante adatta al pubblico dei bambini, da fruire in classe e a casa insieme ai più piccoli. Nello specifico il kit mette a disposizione:
Guida docenti e Guida famiglie
7 schede tematiche con relativo test finale e podcast (Il viaggio del cibo nel nostro corpo; L’acqua; Frutta e verdura; La piramide alimentare; Dalla piramide al piatto; In movimento; La spesa consapevole)
7 infografiche (Il viaggio del cibo nel corpo umano; L’acqua dentro e fuori di noi; Frutta e verdura, quante virtù!; La piramide alimentare transculturale; Tanti cibi ma quante porzioni?; La piramide del movimento; La spesa consapevole)
7 video-laboratori (Ananas fondente. La digestione delle proteine; Acqua, taxi per sostanze indesiderate; A caccia di C; Usa le mani…prima di mangiare; La tavola delle feste!; Il dado umano)
7 giochi tematici interattivi (Dove va il cibo?; L’acqua che…mangi; Sequenze salutari; La piramide alimentare; Il mio piatto ideale; Salute in movimento; Il carrello consapevole)
Gioco di ruolo sulla spesa smart, da utilizzare in classe e a casa.
– foto ufficio stampa Danone –
(ITALPRESS).