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Aumentati in settimana i casi di positività al Covid

ROMA (ITALPRESS) – Nella settimana 14-20 aprile sul fronte del Covid-19 si registrano 27.982 nuovi casi positivi con una variazione di +28,5% rispetto ai 21.779 della settimana precedente. In aumento anche il numero dei decessi: sono 191 con una variazione di +48,1% rispetto al 120 della settimana precedente. Aumentati anche il numero dei tamponi effettuati: 398.788 con una variazione di +26,0% rispetto ai 316.436 della precedente settimana. Aumenta di poco, invece il tasso di positività, ora del 7,0% con una variazione di +0,1%.

Foto: agenziafotogramma.it

(ITALPRESS).

Sempre più adolescenti vivono da “gender fluid”

ROMA (ITALPRESS) – Sempre più adolescenti, dicono ricerche recenti, vivono da “gender fluid”, una condizione che riguarda la percezione di sè e non ha nulla a che fare con l’orientamento sessuale. “L’orientamento sessuale ha a che fare con ‘chi mi piacè mentre l’identità di genere ha a che fare con ‘chi sono iò”, ha spiegato Roberta Taverna, psicologa e psicoterapeuta, che ne ha parlato in un servizio dell’Italpress dedicato ai giovani e alla sessualità.
“Sono due aspetti – ha continuato parlando di orientamento sessuale e identità di genere – che si intersecano tra loro ma non sono la stessa cosa. Chiaramente c’è la tendenza a pensare che i gender fluid possano avere molte più esperienze dal punto di vista sessuale ma non è detto che sia così perchè i gender fluid identificano più una fascia d’età legata all’adolescenza, quindi una fase di passaggio in cui non è chiara ancora la propria identità e quindi non è detto che poi ci sia una sperimentazione nella sessualità”.
“La società – ha evidenziato un ragazzo – ci impone il genere femminile e maschile invece l’identità fluida è la comunicazione di questi due generi: non per forza la categorizzazione ma la possibilità di essere tutti o di non essere nessuno”.
La difficoltà maggiore è quella di comunicare al mondo esterno la propria identità sessuale. “Questa comunicazione diventa più semplice negli ambienti amicali – ha spiegato Taverna – ma a volte più complessa in quelli familiari. In questa fase i genitori dovrebbero supportare i figli nel tempo che per loro è necessario prendersi per comprendere chi sono. Il sostegno da parte della famiglia – ha concluso – è fondamentale per non sviluppare poi patologie dal punto di vista psicologico, di tipo depressivo e ansiogeno e per avere un benessere psicologico”.

– foto Italpress –
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Autolesionismo, un fenomeno sempre più diffuso tra gli adolescenti

ROMA (ITALPRESS) – “Una forma di distruzione diretta e deliberata del proprio tessuto corporeo, in assenza di intenzioni letali e per ragioni non sanzionate socialmente”. Matthew Nock, psicologo clinico americano, ha definito così l’autolesionismo giovanile, un fenomeno che interessa sempre più adolescenti. Chi pratica l’autolesionismo “lede il proprio tessuto intenzionalmente paradossalmente per restare vivo, per sentire quel dolore o per tradurre il dolore che sente emotivamente in dolore fisico, che in qualche modo lo distrae da quello mentale”, ha spiegato Valentina Botta, psicologa, psicoterapeuta, dirigente comunicazione sanitaria Cepfas, che ne ha parlato in un servizio dell’Italpress dedicato al fenomeno dell’autolesionismo tra i ragazzi.
“L’ascolto – ha continuato Botta – è fondamentale. La prima cura è l’ascolto dei sintomi. Come ce ne accorgiamo? Cosa possiamo fare? Se vediamo che nostro figlio è particolarmente irritato quando apriamo la porta e lo possiamo cogliere nell’atto di cambiarsi, se usa maglie lunghe, braccialetti sui polsi, non si vuole fare vedere, ha spesso cambi di umore, a un certo punto muta il comportamento e diventa taciturno o ritirato, questi comportamenti non possono passare sotto la categoria dell’adolescenza, nè l’autolesionismo può essere considerato come una forma di richiesta di attenzione”.
Un fenomeno conosciuto anche tra i ragazzi. “Ho avuto – ha raccontato una giovane – un’esperienza nella mia scuola: c’era una ragazza che ne soffriva e lo praticava durante la ricreazione o durante le lezioni”.
Per un’altra giovane, “questo problema dovrebbe essere approfondito”. “E’ qualcosa che non si riesce a gestire da soli, di conseguenza non c’è altra soluzione che farsi aiutare”, ha aggiunto un ragazzo.
“Purtroppo – ha affermato Botta – ancora non abbiamo lo psicologo di famiglia, che sarebbe opportuno avere in questo caso. Le strutture pubbliche di riferimento rappresentano il primo approdo, quindi la prima forma di rete. Anche la scuola – ha concluso – rappresenta un altro nodo di rete importante”.

– foto Italpress –
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Covid, in aumento incidenza settimanale e ricoveri

ROMA (ITALPRESS) – In aumento l’incidenza settimanale del Covid a livello nazionale, con 48 positivi ogni 100.000 abitanti contro i 37 ogni 100.000 abitanti della scorsa settimana. E’ quanto emerge dalla settimanale rilevazione dell’Istituto Superiore di Sanità. Nel periodo 29 marzo – 11 aprile 2023, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,93, in lieve diminuzione rispetto al periodo precedente e al di sotto della soglia epidemica. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è invece in aumento e sopra la soglia epidemica: Rt=1,07. Il tasso di occupazione in terapia intensiva sale leggermente all’1% contro lo 0,8% della settimana scorsa. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale leggermente al 4,5% rispetto al 4,2% di sette giorni fa. Dieci Regioni o province a statuto speciale sono a rischio alto, tutte a causa di molteplici allerte di resilienza. Undici sono a rischio moderato e nessuna classificata a rischio basso. (ITALPRESS).

Photo credits: www.agenziafotogramma.it

Sanità, intesa su formazione tra San Marino e Università Cattolica

ROMA (ITALPRESS) – Siglato un importante protocollo d’intesa tra la Repubblica di San Marino e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha come oggetto la cooperazione nell’ambito dell’alta formazione per le professioni sanitarie e mediche e nella ricerca avanzata nel campo della medicina rigenerativa, dei presidi sanitari e dell’ingegneria applicata di elevata innovazione. Firmatari, il Segretario di Stato per la Sanità e Sicurezza Sociale della Repubblica di San Marino, Roberto Ciavatta e il Magnifico Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Franco Anelli. A completamento dell’accordo, la visita odierna all’Università, alla presenza anche del Direttore Generale dell’Istituto per la Sicurezza Sociale, Francesco Bevere. Tra gli aspetti principali dell’intesa, la riserva di posti aggiuntivi per i cittadini e residenti della Repubblica di San Marino ai corsi di laurea a ciclo unico di Medicina e Chirurgia e Medicine and Surgery, oltre che alle scuole di specializzazione medica, a seguito di specifici accordi con il Ministero dell’Università e della Ricerca. Nell’accordo è sancita anche la possibilità da parte della Repubblica di San Marino di finanziare e co-finanziare posti aggiuntivi da Ricercatore e da Docente presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo collegata al Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs a Roma, nell’ambito della cooperazione scientifica tra le parti. Il protocollo d’intesa ha durata di 6 anni. “Quanto siglato – dichiara il Segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta – è un accordo storico, che onora il nostro Paese e che sancisce una profonda e strutturata alleanza tra la Repubblica di San Marino e una delle più importanti Istituzioni universitarie italiane e internazionali. Con questo accordo non solo garantiamo un percorso d’eccellenza ai nostri giovani, ma tuteliamo anche il nostro sistema sanitario per il futuro: sappiamo infatti che di qui ai prossimi anni la sfida da vincere sarà quella della mancanza di medici. Ecco perchè abbiamo voluto e lavorato fortemente alla sottoscrizione di questo accordo”. “Questo accordo – dichiara il direttore generale dell’Iss, Francesco Bevere – per il quale desidero ringraziare particolarmente il Preside di Medicina e Chirurgia Antonio Gasbarrini con cui abbiamo collaborato a lungo per portarlo a termine, apre le porte all’Istituto per la Sicurezza Sociale per una combinazione produttiva unica e particolarmente strategica in ambito clinico, didattico, della ricerca e, ancora, nel campo farmacologico, oncologico e gestionale. L’Università Cattolica del Sacro Cuore – spiega Bevere – metterà a disposizione dei cittadini di San Marino che ne abbiano i requisiti, tutto il percorso formativo completo e comprensivo dei corsi di laurea a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e del pacchetto di Scuole di Specializzazione come configurato nella sua attuale formulazione organizzativa. Insomma, l’intera capacità formativa dell’Università Cattolica in ambito sanitario, a disposizione dei giovani della Repubblica di San Marino”. “Non vi nascondo la mia particolare soddisfazione per questo risultato – continua il direttore Bevere – poichè fin dal mio insediamento ho lavorato per consentire di colmare per i prossimi anni la grave carenza di personale sanitario, specialmente medici, tra i residenti del Titano e grazie all’accordo ufficializzato oggi, tutto questo diventa possibile. Infatti – aggiunge – è prevista una concreta opportunità per i giovani sammarinesi di potersi formare presso le sedi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, la più prestigiosa d’Europa, e proporsi come la futura classe dirigente della Repubblica di San Marino, che, finalmente, potrà contare su un numero sempre crescente di suoi cittadini per gestire l’Istituto per la Sicurezza Sociale ed in particolare il nuovo Ospedale di Stato. L’accordo – conclude il direttore Generale Bevere – è operativo a partire dall’anno accademico 2023/2024 e quindi è necessario, a questo punto, trattare con il Ministero dell’Università e Ricerca la riserva dei posti aggiuntivi per i cittadini o residenti a San Marino. Dopo questo fondamentale accordo, sono certo che il Governo promuoverà ogni urgente iniziativa di competenza e ogni necessario investimento per consentire l’iscrizione ai corsi di laurea dei giovani sammarinesi”.(ITALPRESS).

Photo Credits: Ufficio Stampa Segreteria di Stato per la Sanità e Sicurezza Sociale San Marino

Alcol, in Italia 8 mln i consumatori a rischio e 3,5 mln i binge drinker

ROMA (ITALPRESS) – Nel 2021 7,7 milioni di italiani di età superiore a 11 anni (pari al 20% degli uomini e all’8,7% delle donne) hanno bevuto quantità di alcol tali da esporre la propria salute a rischio. Tre milioni e mezzo di persone hanno bevuto per ubriacarsi e 750.000 sono stati i consumatori dannosi, coloro cioè che hanno consumato alcol provocando un danno alla loro salute, a livello fisico o mentale. E se è vero che molti valori sono diminuiti tornando ai livelli pre-pandemici, è altrettanto vero che questi erano comunque elevati e che i decrementi, registrati quasi sempre per gli uomini e non per le donne, sono distanti dal raggiungimento degli Obiettivi di salute sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. A scattare la fotografia è, come ogni anno, l’Osservatorio nazionale alcol (Ona) dell’Iss, che ha rielaborato i dati Istat in occasione dell’Alcohol prevention day (Apd). Dati che vengono illustrati domani nel corso di un workshop internazionale in programma presso la sede dell’Iss.
“I consumi di alcol in Italia evidenziano una situazione di ritorno ai livelli pre-pandemia Covid-19, anche se cresce l’esposizione al rischio da parte delle donne, tanto giovanissime, quanto anziane – afferma Emanuele Scafato, direttore dell’Ona-Iss -. Al fine di delineare la roadmap di una prevenzione nazionale ma anche mirata, il più efficace possibile, è necessario intercettare tutti i consumatori a rischio, a sostegno oltretutto degli obiettivi delle strategie europee e globali”.
Il quadro dei 36 milioni di consumatori di alcol in Italia – 20 milioni gli uomini e 16 le donne, pari al 77% dei maschi e al 56% delle femmine – è ricco di dettagli. Dieci milioni e mezzo di italiani sopra i 18 anni hanno bevuto alcol quotidianamente. Tra i consumatori a rischio, preoccupano soprattutto i giovani (circa 1.370.000 tra 11 e 25 anni, di cui 620.000 minorenni), le donne (circa 2,5 milioni, in crescita dal 2014, con punte massime di consumatrici a rischio del 29% tra le minorenni 16-17enni), gli anziani (2,6 milioni, di cui uno su 3 e quasi una su 10 over65 sono a rischio: eccedono su base quotidiana e consumano fuori pasto).
Spiccano i 3,5 milioni di binge drinker, soprattutto maschi di tutte le età (83.000 sono minori). Anche qui si registra una diminuzione in direzione dei livelli del 2020, ma non per le donne che sono stabili, senza alcun accenno dunque al calo dei consumi tesi all’intossicazione. Inoltre, i consumatori dannosi di bevande alcoliche sono stati 750.000, anche qui in diminuzione rispetto agli 830.000 del 2020. Tuttavia a decrescere sono ancora una volta gli uomini ma non le donne, per le quali si continua a registrare un incremento che ha condotto a quota 300.000 le consumatrici con danno da alcol. Dei 750.000 consumatori dannosi con Disturbi da uso di alcol (Dua) in necessità di trattamento, solo l’8,5% è stato intercettato, per un totale di 63.490 alcoldipendenti in carico ai servizi del Sistema sanitario nazionale (Ssn), con costante e preoccupante decrescita.
La situazione negli ospedali, infine, testimonia quanto descritto finora. Nel 2021, si sono registrati 35.307 accessi ai Pronto soccorso (Ps) – di cui il 10 % circa richiesto da minori, per le ragazze in proporzione doppia rispetto ai coetanei – e 45.270 dimissioni ospedaliere, causati entrambi dall’alcol, segnando in un anno un incremento, rispettivamente, del 20.2% e del 4.2%.

– foto ufficio stampa ISS –
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Policlinico di Palermo, aorta toracica ricostruita per via endovascolare

PALERMO (ITALPRESS) – Per la prima volta in Sicilia, al Policlinico di Palermo, sono stati ricostruiti per via endovascolare l’intera aorta toracica e le principali arterie dirette al cervello.
La procedura mini-invasiva con sondini, che richiede elevate competenze e tecnologie all’avanguardia, è stata eseguita da Vincenzo Argano, direttore dell’unità operativa complessa di Cardiochirurgia dell’Azienda ospedaliera universitaria e da Sebastiano Castrovinci, dirigente medico dell’unità operativa, che ha acquisito competenze specifiche in questo campo presso l’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola di Bologna.
Ad affiancare i due cardiochirurghi un’equipe multidisciplinare costituita da anestetisti, cardiologi, tecnici di radiologia e ulteriori chirurghi del cuore che si sono avvalsi di innovative attrezzature.
Il paziente trattato è un uomo di 77 anni della provincia di Agrigento, affetto da un voluminoso aneurisma dell’arco aortico, che normalmente avrebbe richiesto un complesso intervento chirurgico in ipotermia e in circolazione extracorporea, gravato da elevati rischi operatori e da una degenza prolungata. Con il trattamento endovascolare dell’aorta toracica, che rappresenta un’alternativa mini invasiva alla chirurgia tradizionale, utilizzando una nuova protesi personalizzata, “double branch”, è stato possibile riparare rapidamente l’aneurisma aortico preservando l’integrità delle arterie del cervello. Il paziente ha avuto un sorprendente recupero che ha consentito la dimissione in terza giornata.
“Sono estremamente sodisfatto dell’impegno aziendale che ci consente adesso di effettuare queste complesse procedure micro-invasive sull’aorta toracica – commenta Argano -. E’ per noi motivo d’orgoglio poter offrire ai pazienti siciliani cure che in precedenza potevano soltanto essere offerte fuori regione, gravando sia sulle risorse personali delle famiglie che sul sistema sanitario regionale”.
Presso l’unità operativa di Cardiochirurgia del Policlinico, punto di riferimento della Sicilia Occidentale per il trattamento delle patologie aortiche complesse, sia acute che croniche, e Centro di riferimento regionale “per le attività di estrazione micro-invasiva con tecnica laser di elettrocateteri”, sono già in programma altri interventi simili, che richiedono una selezione molto rigorosa dei malati
“Questo importante risultato – commenta il Commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera universitaria, Salvatore Iacolino – è frutto di investimenti su nuove tecnologie e reclutamento continuo delle risorse umane sviluppati nel reparto di Cardiochirurgia, che lo rendono adesso in grado di competere con le più prestigiose realtà nazionali e sono motivo di orgoglio per la nostra Azienda e per la Sicilia”.

– foto ufficio stampa Policlinico di Palermo –
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Bayer, torna la prima scuola senza tabù sulla salute intima femminile

ROMA (ITALPRESS) – Torna la prima scuola senza tabù sulla salute intima femminile lanciata da Bayer e promossa dal brand Gyno-Canesten nel 2021, da sempre vicino alle donne su questi temi. Anche in questa terza edizione l’obiettivo di Vagina Academy sarà infrangere tutti i tabù sulla salute intima femminile, lasciando spazio a momenti di condivisione e apertura in cui fare luce senza vergogna, senza barriere o pregiudizi, con l’inedita campagna digitale educazionale che diventa anche fisica.
Vagina Academy è, infatti, una campagna integrata a 360 gradi: oltre ai classici canali digitali come YouTube, Instagram e TikTok, – quest’anno potenziati e arricchiti di nuovi contenuti – Vagina Academy scende in campo con incontri presso le principali Università italiane, dove studentesse e insegnanti del progetto si confronteranno sugli argomenti trattati con gli studenti. In questo nuovo appuntamento il corpo docente si rinnova con un’ampia rosa di nuovi insegnanti: le ginecologhe Chiara Di Pietro e Monica Calcagni, insieme alla nutrizionista Silene Pretto, accompagneranno la sessuologa Sabina Fasoli guest lecturer già dalla seconda edizione. Per il terzo anno scolastico dell’Academy anche il sessuologo Livio Ricciardi si unirà al cast, offrendo un inedito punto di vista maschile.
La classe 2023 sarà composta da giovani studentesse che hanno saputo farsi conoscere guadagnando un vasto seguito sulle principali piattaforme social. Le influencer – Sofia Crisafulli, Kessy & Mely, Giada Smania, Martina Socrate, Emma Galeotti, Sharon Malatesta e Martina Tinarelli – sono state scelte per l’abilità con cui hanno costruito uno storytelling efficace e creato una forte sinergia con la propria community. Nella scelta delle protagoniste, come per le edizioni precedenti, Bayer ha posto l’accento anche sul tema della Diversity & Inclusion, scegliendo fanbase variegate, per parlare a età, etnie e gender diversificati.
Le lezioni verteranno su tematiche rilevanti che, ancora oggi, troppo spesso vengono taciute o passano in secondo piano: rimedi e cause di infezioni vaginali, un ampio approfondimento sulle malattie invisibili e come una corretta alimentazione può influire positivamente sul benessere intimo. A ogni lezione seguirà un laboratorio interattivo, durante il quale le ragazze metteranno in pratica le nozioni teoriche apprese.
“Abbiamo raccolto risultati entusiasmanti nelle prime due edizioni di Vagina Academy – ha commentato Carlo Mazzarese, Dermatology Category Lead della Divisione Bayer Consumer Health – e abbiamo deciso di continuare il nostro impegno nel sostenere le donne che spesso si perdono nel labirinto di informazioni online sulla salute intima o non si sentono libere di affrontare apertamente il tema per vergogna. L’Academy è il nostro modo di mostrare vicinanza, offrendo contenuti semplici e divertenti – lanciati dalla forza dei social media – ma anche corretti, grazie alla collaborazione con i professionisti della salute. Nell’era post-pandemia siamo pronti ad ascoltare sempre di più le necessità e le curiosità delle donne su temi importanti ma ancora poco discussi”.

– foto ufficio stampa Bayer –
(ITALPRESS).