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Con fondo emergenza già erogati 42 milioni alle aziende in Sardegna

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Con il Fondo emergenza imprese abbiamo già deliberato 118 operazioni per circa 80 milioni di euro ed erogato 42 milioni di euro per una sessantina di domande. Ora stiamo facendo una proiezione per tutte le altre operazioni, legate anche agli ulteriori 150 milioni messi in campo dalla Banca europea per gli investimenti, e siamo molto fiduciosi sul risultato finale”. Lo ha detto l’assessore regionale della Programmazione, Giuseppe Fasolino, intervenendo oggi al webinar “Finanziamenti alle imprese”, organizzato dalla Sfirs, la Società finanziaria della Regione Sardegna.
“Nessuno di noi – ha premesso Fasolino – avrebbe mai potuto immaginare di vivere un periodo come questo, quanto sarebbe durato e quali danni questa pandemia avrebbe causato al sistema economico. Fin dall’inizio di questa emergenza l’input del presidente Solinas è stato chiaro: se vogliamo far riprendere l’economia in Sardegna dobbiamo far ripartire le imprese”.
“Così – ha spiegato l’assessore – abbiamo subito attivato una serie di procedure per sostenere le imprese, pensando nell’immediato al rischio dei pagamenti dei debiti nei confronti delle banche. Andando avanti abbiamo capito che la situazione non era solo momentanea ma ben più grave e serviva una risposta strutturale per dare l’opportunità alle imprese sarde di guardare al futuro e di superare questo periodo più lungo del previsto. Questo ci ha aiutato a trovare soluzione innovative e ad andare oltre”.
“Siamo stati la prima Regione – ha ricordato ancora l’esponente della Giunta Solinas – ad attivare un fondo importante come il Fondo emergenza imprese Sardegna, insieme alla Bei, nel quale la Regione, di propria iniziativa, ha messo 150 milioni di euro e la Bei ne metterà altrettanti. Abbiamo stanziato altri 20 milioni per il pagamento degli interessi sui soldi stanziati dalla Bei, restando sempre vicini alle aziende sarde”.
“L’incontro di oggi – ha sottolineato il presidente della Sfirs, Tonino Chironi – serve per dare informative sugli strumenti finanziari di supporto alle imprese e per noi è l’occasione per dare un segnale di cambiamento e mettere a disposizione dei sardi un buon credito, indirizzando risorse finanziarie verso progetti strategici. La Sfirs si è attivata per un profondo programma di rinnovamento e riorganizzazione che vuol dire facilitare l’accesso al credito, meno burocrazia più digitalizzazione e soprattutto tempi ristretti per le istruttorie e l’erogazione dei finanziamenti”.
“Oggi – ha aggiunto il presidente della Sfirs – in questa situazione di emergenza sanitaria ed economica purtroppo ci troviamo davanti uno scenario con un Pil a -9% circa, stimato dall’Istat, in un sistema di piccole e medie imprese che non favorisce l’accumulo di capitale, con scarsi investimenti in capitale umano e innovazione tecnologica. Se poi aggiungiamo insularità, spopolamento e scarsa densità abitativa si crea una situazione che rallenta lo sviluppo”.
“Oggi però, nonostante tutto, essere ottimisti non è un male, grazie ai miliardi di euro messi in campo a favore delle imprese dall’Unione europea, a partire dalla Bce, dalla Bei, agli interventi del Governo italiano e della Regione Sardegna con il Fondo emergenza imprese. Una cosa è certa: ieri c’erano le idee e non le risorse – ha concluso Chironi – oggi le risorse ci sono ed è una grande opportunità anche per le nostre aziende. E noi come Sfirs siamo al loro fianco”.
(ITALPRESS).

Coronavirus, 121 nuovi contagi e un decesso in Sardegna

CAGLIARI (ITALPRESS) – Sono 42.845 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 121 nuovi casi. In totale sono stati eseguiti 889.758 tamponi, per un incremento complessivo di 3.631 test rispetto al dato precedente. Il rapporto casi positivi-tamponi eseguiti segna per l’Isola un tasso di positività del 3%.
Si registra un nuovo decesso (1.201 in tutto). Sono invece 170 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+7), mentre sono 28 (-1) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.615. I guariti sono complessivamente 28.646 (+126), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 185.
Sul territorio, dei 42.845 casi positivi complessivamente accertati, 10.538 (+54) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.807 (+16) nel Sud Sardegna, 3.536 (+2) a Oristano, 8.436 (+12) a Nuoro, 13.528 (+37) a Sassari.
(ITALPRESS).

Seconde case in Sardegna, stretta sugli arrivi

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Il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas ha firmato l’ordinanza che regola gli arrivi nelle seconde case, provvedimento molto atteso e atto a scongiurare l’esodo di massa sulla scia di quanto avvenuto l’anno scorso allo scattare della chiusura della Lombardia. “L’ingresso in Sardegna con la finalità di recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale (c.d. seconde case) da parte di persone “non residenti” – si legge nell’ordinanza – è consentito solo in presenza di comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e/o di indifferibilità documentata ovvero per motivi di salute”. I vettori e gli armatori sono tenuti a verificare prima dell’imbarco la ricevuta dell’avvenuta registrazione dei passeggeri sull’applicazione “Sardegna Sicura” e la documentazione attestante il possesso dei requisiti. Inoltre “il Corpo forestale e di vigilanza ambientale supporta il personale sanitario di ATS nelle attività di monitoraggio e controllo delle certificazioni di avvenuta vaccinazione e di sottoposizione al tampone molecolare o antigenico, dichiarate dai passeggeri sulla piattaforma”. Ai sindaci è invece demandato il monitoraggio e controllo sul rispetto della permanenza domiciliare nei centri abitati. Infine i passeggeri che si sono sottoposti “al tampone rapido antigenico al quinto giorno successivo a quello di sottoposizione al primo tampone presso le aree dedicate nei porti e aeroporti, o che si sono sottoposti al tampone molecolare entro 48 ore dall’ingresso nel territorio regionale”, devono segnalarlo sempre sulla piattaforma “Sardegna Sicura”. L’ordinanza ha validità dal 18 marzo 2021 fino al 6 aprile 2021, eccezion fatta per l’ultimo punto che avrà decorrenza a partire dal 23 marzo.
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Protezione civile e lotta agli incendi, intesa tra Regione Sardegna ed Esercito

CAGLIARI (ITALPRESS) – Il Presidente della Regione Christian Solinas e il comandante dell’Esercito in Sardegna, il generale Francesco Olla, hanno firmato oggi un protocollo d’intesa per lo scambio di attività di formazione e addestramento, tra Regione ed Esercito, in caso di interventi di protezione civile. “Con l’Esercito – ha detto il Presidente Solinas a margine della cerimonia che si è tenuta questa mattina nel poligono di Capo Teulada alla quale ha partecipato anche il generale Giuseppenicola Tota, comandante del ComfopSud – abbiamo rinnovato e rafforzato un prezioso rapporto improntato al dialogo e alla collaborazione, rinsaldando un legame che sta dando importanti risultati. Pochi mesi fa, con la firma del nuovo disciplinare d’uso del poligono di Teulada, atteso da quindici anni, e che consente di recuperare spazi naturali non solo simbolici per le nostre comunità, abbiamo tracciato un percorso che prevede progetti comuni nella formazione e anche nella ricerca ad alto contenuto tecnologico in grado di attrarre in Sardegna imprese e investimenti. Oggi facciamo un altro passo in questa direzione, sottoscrivendo un accordo di assoluta rilevanza per favorire le attività di addestramento e di coordinamento degli interventi di protezione civile, finalizzato al potenziamento della difesa del territorio regionale”.
Il protocollo d’intesa ha validità triennale e prevede lo sviluppo di un programma generale per instaurare “un reciproco scambio di conoscenze tecniche e attività addestrative in funzione di un razionale e ottimale impiego delle risorse disponibili in caso di eventi emergenziali di protezione civile”. Una cooperazione che si concretizzerà nell’organizzazione di conferenze e seminari per la formazione di personale dipendente e di quello in servizio negli organismi regionali competenti e la realizzazione di specifici eventi addestrativi da effettuarsi grazie a strutture e mezzi del Centro addestramento tattico dell’Esercito (Cat) del poligono di Capo Teulada, capace di riprodurre e simulare una molteplicità di scenari idonei a testare ed esercitare le capacità operative delle unità coinvolte, offrendo un’esperienza di training di alta specializzazione.
Inoltre sarà consentito l’accesso di personale selezionato del Corpo forestale a percorsi formativi previsti nell’ambito dell’Esercito per l’addestramento al tiro e la manutenzione delle armi, e altre attività addestrative nel Poligono. A sua volta il Corpo forestale effettuerà formazione e addestramento per le attività connesse all’antincendio boschivo, rivolta al personale militare del poligono di Capo Teulada, mentre la Direzione generale della Protezione civile dovrà garantire misure specifiche di formazione e addestramento per il coordinamento degli interventi di protezione civile, per il volontariato impegnato nell’antincendio e per il personale militare del Poligono. Tutte le attività di formazione e addestramento si terranno nel poligono di Capo Teulada.
“Crediamo che l’area all’interno dei poligoni, con le sue strutture, risorse e apparecchiature, sia l’ambiente adatto per portare avanti queste attività formative, con il supporto dei militari, che serviranno a rafforzare la nostra macchina della Protezione civile”, ha sottolineato il Presidente Solinas. “E’ nostra intenzione poi proseguire con questo scambio di conoscenze ed esperienze coinvolgendo anche i nostri punti di riferimento nel campo dell’innovazione, come il Crs4 e Sardegna ricerche, forti di uno specifico know-how che può essere utilizzato al meglio, oltre che all’interno di percorsi universitari finalizzati all’inserimento lavorativo dei nostri giovani, nello sviluppo delle più moderne tecnologie. Penso, ad esempio, all’utilizzo dei droni in diversi settori, anche con finalità di antincendio e protezione civile, per i quali la Sardegna può diventare un importante centro di eccellenza nell’area del Mediterraneo e non solo”.
Piena soddisfazione per l’accordo è stata espressa anche dai vertici militari presenti alla cerimonia, come rappresentato dal Generale Olla, il quale ha sottolineato la rilevanza che l’accordo siglato oggi riveste in un quadro di piena collaborazione tra Istituzioni, per il quale l’Esercito mette a disposizione della Regione Sarda la sua più importante infrastruttura addestrativa nazionale, dotata dei più moderni sistemi di simulazione per replicare, in maniera realistica, quegli scenari emergenziali nei quali il fattore tempo è l’elemento critico più importante.
(ITALPRESS).

Coronavirus, in Sardegna un decesso e 79 nuovi casi

CAGLIARI (ITALPRESS) – In Sardegna dall’inizio dell’emergenza sono 42.632 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 79 nuovi casi. In totale sono stati eseguiti 873.937 tamponi, per un incremento complessivo di 9.172 test rispetto al dato precedente. Il rapporto casi positivi-tamponi eseguiti segna per l’Isola un tasso di positività dello 0,9%. Si registra un nuovo decesso (1.198 in tutto). Sono invece 172 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (-4), mentre sono 29 (+2) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.615. I guariti sono complessivamente 28.433 (+97), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 185.
Sul territorio, dei 42.632 casi positivi complessivamente accertati, 10.461 (+27) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.784 (+14) nel Sud Sardegna, 3.527 (+5) a Oristano, 8.402 (+27) a Nuoro, 13.458 (+6) a Sassari.
(ITALPRESS).

Coronavirus, in Sardegna prorogate riaperture fino al 6 aprile

CAGLIARI (ITALPRESS) – Nuova ordinanza del presidente della regione Sardegna Christian Solinas con cui vengono prorogate fino al 6 aprile le misure intraprese dopo l’ingresso in zona bianca.
Riapertura dei ristoranti fino alle 23, fermo restando il divieto di assembramento e il rispetto del distanziamento e salvo le zone interdette con ordinanze. Pub, bar e circoli privati potranno rimanere aperti fino alle 21.
In relazione all’andamento degli indicatori epidemiologici valutati a seguito di tali riaperture, con successive specifiche ordinanze – d’intesa con il tavolo tecnico istituzionale composto dai rappresentanti del Ministero della Salute, dell’Istituto
Superiore della Sanità e della Regione Sardegna, riaperte, con le necessarie prescrizioni, le seguenti attività:
Palestre, scuole di danza (senza contatto), piscine;
Centri commerciali nelle giornate di sabato e domenica;
Musei e luoghi della cultura nelle giornate di sabato e domenica.
Per quanto riguarda il coprifuoco il divieto di circolare e/o sostare al di fuori della propria residenza e/o domicilio sarà dalle ore 23.30 alle ore 5.00 del giorno successivo. Resta l’obbligo delle mascherine in tutto il territorio regionale.(ITALPRESS).

Coronavirus, in Sardegna due decessi e 74 nuovi positivi

CAGLIARI (ITALPRESS) – In Sardegna dall’inizio dell’emergenza sono 42.553 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 74 nuovi casi. In totale sono stati eseguiti 864.765 tamponi, per un incremento complessivo di 20.488 test rispetto al dato precedente. Il rapporto casi positivi-tamponi eseguiti segna per l’Isola un tasso di positività dello 0,4%. Si registrano due nuovi decessi (1.197 in tutto). Sono invece 176 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+5), mentre restano 27 i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.632. I guariti sono complessivamente 28.336 (+117), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 185. Sul territorio, dei 42.553 casi positivi complessivamente accertati, 10.434 (+42) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.770 (+13) nel Sud Sardegna, 3.522 (+2) a Oristano, 8.375 (+7) a Nuoro, 13.452 (+10) a Sassari.
(ITALPRESS).

Sardegna,Solinas “Fiscalità di vantaggio motore ripresa economica isola”

CAGLIARI (ITALPRESS) – “La storica battaglia della Sardegna per conquistare una fiscalità di vantaggio che copra il divario della sua insularità sta entrando in una fase decisiva. Vogliamo assicurare al sistema produttivo sardo quella fiscalità agevolata attesa da decenni, e che può essere il vero motore della ripresa economica della nostra Isola”. Così il Presidente della Regione Christian Solinas commenta la delibera approvata dalla Giunta nel corso dell’ultima seduta con la quale sono state apportate modifiche e integrazioni alla proposta di Piano di sviluppo strategico per l’istituzione della Zona economica speciale della Sardegna, secondo quanto previsto dall’articolo 4 del decreto legge 91 del 20 giugno 2017. “La Zes – evidenzia il Presidente Solinas – ci consentirà di vivere la nostra insularità non più come un handicap ma come una carta in più da giocare per lo sviluppo, sfruttando la nostra posizione strategica al centro del Mediterraneo per attrarre investimenti che possano fare della Sardegna un polo commerciale protagonista. Abbiamo dovuto rimodulare un piano, predisposto dalla Giunta precedente nel 2018, respinto dal Governo perchè giudicato incompleto e irrealizzabile, ricostruendo un impianto realistico e rispondente alle aspirazioni della Sardegna”.
In particolare, nel Piano modificato viene esplicitato che “la sospensione del pagamento dei diritti doganali e il godimento delle semplificazioni di carattere doganale connessi alla zona franca doganale non sono attribuibili tout court alle Zone economiche speciali”. Le Zes, è poi scritto nelle linee strategiche del Piano, “sono oggi oltre quattromila nel mondo e si avviano in un futuro prossimo a toccare quota cinquemila assumendo varie configurazioni, quali parchi industriali e tecnologici, zone e porti franchi, città d’impresa. Tali configurazioni – prosegue il documento – hanno fra loro non molti aspetti in comune: essere zone fisicamente delimitate, essere gestite unitariamente, essere autorizzate a offrire incentivi specifici e procedure semplificate, a volte entro un’area doganale specifica”. In base alla Carta degli aiuti a finalità regionale dell’Unione europea, si legge ancora nel documento, la Sardegna rientra fra le aree in cui sono consentite le soglie di aiuti al terzo dei 5 livelli previsti (per le aree con una percentuale del Pil pro capite rispetto alla media Ue compresa tra il 60 e il 75%). Gli aiuti (25% per le grandi imprese, 35 per le medie, 45 per le piccole) si calcolano entro il regime fiscale del Paese di riferimento, che a sua volta può essere più o meno favorevole o attrattivo per le imprese nel contesto internazionale.
All’interno della Ue sono presenti oltre 90 fra Zes e Zone franche. Queste ultime rappresentano una tipologia a sè stante di zone economiche speciali, finalizzate a promuovere il commercio internazionale (extra Ue nel caso dell’Europa) attraverso esoneri dei diritti di dogana, procedure doganali semplificate ed eventuali riduzioni delle imposte indirette. In Sardegna, la Regione ha delimitato l’area della Zona franca interclusa di Cagliari, che ha un piano operativo e dovrà essere gestita dalla società appositamente costituita “Cagliari Free Zone”. E’ stata inoltre approvata in via preliminare la delimitazione territoriale e l’operatività della Zona franca interclusa di Portovesme, individuando quale soggetto gestore l’Autorità di Sistema portuale del Mar di Sardegna. Infine, la Regione ha disciplinato l’iter costitutivo di tutte le zone franche doganali sarde, “aree elettivamente destinate a depositi e lavorazioni in loco di merce da esportare fuori dalla Ue, in regime fiscale e doganale di esenzione”. Le imprese manifatturiere localizzate nelle zone franche “possono sottoporre a trasformazione ‘sostanzialè le merci non provenienti dalla Ue, da destinare a mercati extra Ue, attraverso il cosiddetto regime di perfezionamento attivo”.
Le facilitazioni e agevolazioni specifiche offerte dalle Zone franche sono principalmente le seguenti: differimento dei dazi sui beni importati; esenzione da dazi di importazione per materie prime e semilavorati trasformati in loco; esenzioni Iva su importazioni correlate a esportazioni e servizi forniti in loco o esportati. Per le Zone economiche speciali si può trovare una gamma più ampia di agevolazioni, dagli aiuti a ricerca e sviluppo a quelli per la formazione dei dipendenti, dalla riduzione delle imposte sui redditi e sui profitti societari agli sgravi sulla tassazione immobiliare. E ancora: incentivi all’occupazione, disponibilità di aree per le imprese a prezzi ridotti, procedure burocratiche semplificate, servizi dedicati gratuiti come la ricerca di aree e immobili, ricerca di personale, piani di formazione del personale.
Anche il sistema normativo italiano permette una vasta tipologia di agevolazioni e facilitazioni: contributi in conto capitale per la realizzazione degli investimenti iniziali connessi all’insediamento produttivo; agevolazioni doganali, mediante sospensione del pagamento dell’imposta sul valore aggiunto e dei dazi, con semplificazione delle procedure doganali; esenzione o riduzione di imposte locali relativi gravanti sugli immobili, tributi connessi allo smaltimento dei rifiuti, ai servizi indivisibili; deroghe alle regolamentazioni sui contratti di lavoro; esenzioni o riduzione degli oneri sociali sulle retribuzioni; interventi infrastrutturali sul territorio interessato, al fine di migliorarne la competitività anche in termini di logistica e movimentazione merci; esenzione fiscale: abbattimento totale o riduzione dell’Irap e dell’Ires.
“Confidiamo in un rapido esame da parte del Governo e in una sensibilità verso le richieste della Sardegna, già manifestata dai Ministri interessati nel corso delle serrate interlocuzioni nelle scorse settimane, fin dall’insediamento del Governo Draghi. Il cammino non è concluso ed è ora necessario un grande sforzo unitario di tutte le forze politiche, delle Istituzioni e dei Parlamentari Sardi di qualsiasi schieramento, in una battaglia che riguarda tutti e che può portare a una svolta storica dalle importanti ricadute sul futuro della Sardegna”, conclude il Presidente Solinas.
(ITALPRESS).